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L'acqua è un bene comune e un diritto umano universale.
Un bene essenziale che appartiene a tutti.
Nessuno può appropriarsene, né trarne profitti.
Nel 2010 la volontà popolare ha portato, con le delibere d'iniziativa
popolare sottoscritte da 12.000 elettori, a modificare gli Statuti di
Comune e Provincia, inserendo in essi i principi che l'acqua non è
una merce e che la sua gestione deve essere effettuata da entità
pubbliche.
INTRODUZIONE
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Con l’esito del Referendum sull’acqua del 2011, a cui parteciparono
27 milioni di aventi diritto, gli italiani hanno chiaramente espresso la
loro volontà di liberare la gestione del bene comune acqua dalle
logiche del profitto, abrogando le norme che prevedevano che:
– solo in casi eccezionali i servizi pubblici locali a rilevanza
economica potessero essere gestiti in house, cioè direttamente,
dalle amministrazioni pubbliche;
– nella tariffa per l'acqua, il gestore potesse inserire una quota di
remunerazione per il capitale investito.
INTRODUZIONE
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La Sezione delle autonomie della Corte dei conti, sulla questione di
massima posta dalla Sezione regionale di controllo per il Piemonte
con deliberazione n.365/2013/SRCPIE/QMIG, enuncia i seguenti
principi di diritto:
– l’operazione di trasformazione eterogenea di una società di capitali che gestisce un
servizio pubblico a rilevanza economica (nella specie, il servizio idrico) in azienda
speciale consortile, è compatibile sia con le norme civilistiche, trattandosi di
organismi entrambi dotati di patrimonio separato, a garanzia dei terzi e dei creditori, e
sia con le disposizioni pubblicistiche, intese a ricondurre tali organismi ad un regime
uniforme quanto al rispetto dei vincoli di finanza pubblica;
– a seguito dell’intervenuta abrogazione dell’art. 9, co. 6, d.l. n. 95/2012, è consentita la
liquidazione di una società di capitali e la costituzione ex novo di un’azienda speciale
consortile.
INTRODUZIONE
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Facendo seguito dell’esito referendario il Comune di Napoli ha
deliberato nel 2011 la prima tappa nella trasformazione della società
per azioni Arin in Acqua Bene Comune, Azienda speciale per la
gestione del servizio idrico nella città di Napoli. Nel 2015 il Consiglio
Comunale di Napoli ha approvato il nuovo Statuto dell'Azienda
speciale Acqua Bene Comune e la convenzione che regolerà per
trenta anni i rapporti tra il Comune e l'ABC stessa nella gestione del
servizio idrico integrato, affidando a ABC la titolarità del diritto
esclusivo ad esercitare la gestione del servizio idrico integrato nella
città di Napoli con la previsione che l'ambito territoriale possa
essere ampliato se aderiscono altri Comuni della Città
metropolitana.
INTRODUZIONE
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Anche lo Statuto Comunale di Torino deve
riconoscere il Diritto Fondamentale all’Acqua,
confermando il principio della proprietà e gestione
pubblica del servizio idrico integrato che deve
essere privo di rilevanza economica.
INTRODUZIONE
9. 9
Il MoVimento 5 Stelle Torino afferma il principio della natura
pubblica dell'acqua e intende avviare con tutti i Comuni della Città
Metropolitana un processo istituzionale finalizzato a far uscire
SMAT dalle logiche della gestione privatistica proprie della sua
natura di società per azioni, riportandola nell'alveo del diritto
pubblico con la trasformazione in Azienda di diritto pubblico,
partecipata dai cittadini.
La nostra scelta sarà di condivisione delle politiche di
investimento, gestione e organizzazione del servizio idrico con
enti e comitati competenti in materia di “acqua pubblica”
attraverso l’istituzione di una Consulta permanente.
I NOSTRI OBIETTIVI
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Sarà una priorità della nostra amministrazione:
– fare tutto quanto possibile al Comune per far rispettare il volere popolare,
sancito dalle delibere d'iniziativa popolare nel 2010 e dall’esito del Referendum
sull’acqua del 2011, anche per quanto concerne il secondo quesito referendario
il quale abrogava la prevista remunerazione del capitale investito rendendo
possibile il relativo abbattimento del costo del servizio SMAT;
– fare pressione sulle norme per l'introduzione di regole di garanzia sulla base del
principio acqua bene comune. I proventi della gestione del servizio idrico
devono far fronte in via esclusiva al miglioramento dell'accesso all'acqua di
qualità per tutta la popolazione e alla tutela delle risorse idriche potabili,
secondo modalità alle quali risulta estranea ogni logica di profitto.
I NOSTRI OBIETTIVI
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Approvazione di una delibera di Consiglio Comunale che stabilisca
che la gestione della rete idrica, la cui proprietà deve rimanere
pubblica e inalienabile, e l'erogazione del servizio siano da affidarsi
esclusivamente a enti o aziende interamente pubblici.
Redazione del piano di fattibilità finalizzato alla trasformazione di
SMAT in Azienda di diritto pubblico (azione vincolata ad
approvazione da parte del 90% delle quote azionarie SMAT
detenute dai Comuni della Città Metropolitana e del 60% dei
partecipanti all'Assemblea, quali condizioni richieste per la modifica
dello Statuto di SMAT).
AZIONI CONCRETE (BREVE PERIODO)
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Tale Azienda di diritto pubblico dovrà essere orientata esclusivamente alla
produzione, erogazione e gestione del servizio idrico integrato (SII) nel territorio
degli enti locali coinvolti, senza fini di lucro e – al fine di garantire una gestione
trasparente, democratica e volta alla tutela degli interessi della collettività
servita – dovrà essere retta da uno Statuto che fissi principi fondamentali a
presidio di quelle esigenze:
– operare in via esclusiva nell'ambito della produzione, erogazione e gestione del SII nel
territorio degli enti locali coinvolti;
– non perseguire fini di lucro anche in via indiretta;
– garantire la effettiva partecipazione della popolazione residente nel territorio degli enti locali
coinvolti alle scelte qualificanti relative alla produzione, erogazione e gestione del SII;
– garantire la partecipazione dei propri dipendenti alle scelte qualificanti relative
all’organizzazione del lavoro.
AZIONI CONCRETE (BREVE PERIODO)
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Impegno nell’affidare alla Città di Torino un ruolo propulsore per un governo e
una gestione del SII che non privilegi le grandi opere e le grandi spese che
secondo il Piano d’Ambito recentemente approvato saranno coperte per il 70%
dalla tariffa ma si impegni in un programma ampio e meno costoso, di tutela e
risparmio dell’acqua (fonti di captazione, aree di salvaguardia, lotta allo spreco
idrico) e conseguente riduzione della tariffa.
Quantitativo minimo di acqua gratuito garantito: 50 litri a persona al giorno e
definizione di un sistema di tariffazione che penalizzi gli sprechi d'acqua.
Promuovere l’uso di acqua potabile comunale attraverso l'installazione in
diversi punti della città di fontane pubbliche che distribuiscano acqua depurata
liscia e gassata, gratuita o a costo minimo, finalizzate alla riduzione del
consumo di acqua in bottiglia usa e getta.
Incentivare l’utilizzo di acqua pubblica in caraffa nei locali, nelle mense scolastiche
e negli edifici pubblici.
AZIONI CONCRETE (BREVE PERIODO)
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Introduzione di direttive affinché si distribuisca, in via preferenziale, acqua in
bottiglie di vetro rigorosamente con vuoto a rendere.
Inserimento sul portale istituzionale del Comune di una sezione dedicata all’Acqua
(come per Aria pubblicazione dei dati relativi alle analisi sulla qualità dell’acqua
pubblica e altre informazioni utili, non solo tramite collegamento al sito SMAT).
Pubblicazione in tempo reale delle analisi mensili delle acque di falda e dei pozzi
di captazione.
Le acque saranno analizzate per tutti gli inquinanti possibili derivati dai fattori
antropici peculiari del territorio e dalle caratteristiche ambientali tipiche dell'area
considerata. La presenza di inquinanti oltre i limiti di danno segnalati dalla ricerca
internazionale dà luogo ad azioni immediate di sanificazione, ricerca e rimozione
delle cause.
AZIONI CONCRETE (BREVE PERIODO)
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Diffusione delle fontanelle pubbliche, in particolare nelle aree a grande
frequentazione pedonale e ciclabile con pubblicazione di una mappa aggiornata
sul portale comunale, supportata da indicazioni stradali ed informatiche.
Seria politica di riduzione degli sprechi d'acqua nella rete di distribuzione e presso
l'utente finale.
Verifica, monitoraggio costante e comunicazione alla cittadinanza di eventuali
aumenti delle tariffe nelle bollette del servizio idrico.
Forme di incentivazione per favorire nelle ristrutturazioni edilizie l’adozione di
impianti che recuperino le acque di lavatrici e lavastoviglie per gli scarichi igienici e
di impianti che utilizzino le acque piovane per usi non alimentari.
Contrasto agli allacciamenti idrici e fognari abusivi.
AZIONI CONCRETE (BREVE PERIODO)
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Politiche di contenimento delle tariffe vincolando gli utili della gestione alla
manutenzione e al miglioramento del sistema idrico integrato.
Progettazione di una rete di raccolta delle acque piovane in vasche di
decantazione e fitodepurazione per uso irriguo, lavaggio strade, processi di
recupero rifiuti e riciclaggio e processi industriali.
Progetto per la graduale sostituzione delle condutture in cemento amianto ancora
presenti in alcuni comuni della Città Metropolitana.
Incentivazione dell'irrigazione a goccia in agricoltura per tutte le colture che
necessitino di grande quantità d'acqua.
Abolizione delle nomine politiche delle dirigenze negli enti coinvolti nel controllo,
gestione e distribuzione delle acque a livello Comunale per passare alle nomine
mediante chiamata pubblica.
AZIONI CONCRETE (MEDIO PERIODO)
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Azioni di verifica e ristrutturazione delle rete idrica, finalizzate al
miglioramento del problema della dispersione dell’acqua.
Realizzazione di una rete di raccolta delle acque piovane in vasche di
decantazione e fitodepurazione per uso irriguo, lavaggio strade,
processi di recupero rifiuti e riciclaggio e processi industriali.
Sostituzione delle condutture in cemento amianto ancora presenti in
alcuni comuni della Città Metropolitana.
AZIONI CONCRETE (LUNGO PERIODO)