2. Angelo Consoli con Jeremy Rifkin
L'Associazione sportiva Isola Surf è la prima scuola di surf da onda a Palermo. Gli
istruttori di Isola Surf sono in possesso di brevetto di salvamento rilasciato dalla FIN
(Federazione Italiana Nuoto) e brevetto di Surf Coaching ISA (International Surfing
Association). Grazie ad un esteso bagaglio di conoscenza delle condizioni locali,
organizza le lezioni basandosi sulle condizioni meteo previste, con riferimento alla
grandezza delle onde, la loro direzione, i venti e le maree. 2
3. L'Associazione sportiva svolge la sua attività prevalentemente nel litorale tra Isola delle
Femmine, Capaci e Carini, in una zona caratterizzata da un forte degrado sociale e le
cui realtà produttive dinamiche sono state spesso in mano alla criminalità organizzata.
In tale litorale dove non esistevano circoli o club sportivi inerenti sport acquatici.
L'associazione con le sue attività ha coinvolto ragazzi di ogni età (dai 8 ai 25 anni) e di
ogni estrazione. 3
4. Il Presidente dell’Associazione è l’atleta Danilo La Mantia, che dopo aver partecipato
a diverse competizioni nazionali si è dedicato interamente alla scuola di surf.
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5. Diverse sono state le attività collettive proposte quali la pulizia della spiaggia
incentivando una coscienza responsabile a tutela dell'ambiente. L'associazione Isola
Surf è diventata un luogo importante di aggregazione e di ritrovo per questi giovani,
5
allontanandoli da abitudini insane ed altre attività (scommesse sportive, videopoker,
etc.) che li esporrebbero a rischio sociale
6. Il surf è uno sport antichissimo già alcuni canti Hawaiiani risalenti al quindicesimo secolo
trattano di surf
Il surf serviva come addestramento agli Ali’i (i Re hawaiiani) per mantenere la forma fisica
richiesta per la loro posizione sociale.
Il primo Europeo che osservò
e descrisse questo sport fu
James Cook, che nel
dicembre 1777 vide un
indigeno di Tahiti farsi
trasportare da un’onda su una
canoa; nel suo diario di bordo
Cook scrisse: "Mentre
osservavo quell'indigeno
penetrare su una piccola
canoa le lunghe onde a largo
di Matavai Point, non potevo
fare a meno di concludere che
quell'uomo provasse la più
sublime delle emozioni nel
sentirsi trascinare con tale
velocità dal mare".
Il MANA secondo l’antica filosofia Huna (sciamanesimo hawaiiano) è uno dei 7 principi
fondamentali significa letteralmente “Tutto il potere viene da dentro”.. è quella
sicurezza interiore che ci porta a credere che le nostre azioni avranno successo. È
fiducia completa nel potere personale e certezza che una volta espressa la propria 6
volontà, l’energia seguirà il suo corso fino a manifestare l’evento.
7. Il surf comporta l’osservazione dell’ambiente, del contesto ambientale, del moto ondoso, del
vento e ti aiuta a riallinearti ai cicli naturali avvicinandoti ad modello di vita più sostenibile
Per Surfare tra le onde bisogna imparare a leggere il mare, può anche essere pericoloso se non
cerchiamo l’unione tra noi e la natura : l’armonia tra l’anima, lo spirito e l’elemento acqua, dove la
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flessibilità, la forza, l’equilibrio e la coordinazione sono i requisiti che ci permettono di fluire
insieme alla nostra tavola.
8. La Surf Therapy è un
metodo per sentirsi meglio
nel corpo e nella mente
attraverso i benefici del
mare, dello iodio presente
nell'aria di mare e
dell’esposizione al sole: è
sole:
una talassoterapia naturale.
naturale.
Il surf è una terapia efficace
che, basata sulla perfetta
combinazione tra requisiti
fisici e mentali, stimola la
concentrazione, l’equilibrio
e porta alla conoscenza dei
propri limiti, diminuendo il
tasso di aggressività.
aggressività.
Il mare e la battigia sono degli ambienti naturali che apportano tanto benessere
all'organismo, partecipando attivamente alla liberazione delle tensioni accumulate 8
9. Il surf aumenta il
BENESSERE PSICOFISICO nostro morale: le
endorfine generate
con l'esercizio, l'effetto
antidepressivo della
luce solare (la
luce solare ci permette
di fare il pieno di
serotonina, l' ormone
della felicità e del
benessere) ,
l'esposizione all'aria di
mare i cui gli ioni
negativi aiutano a
migliorare l'umore e a
ridurre lo stress ...
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10. Il Surf è attenzione per l’equilibrio, cura della pazienza, sviluppo della flessibilità e
soprattutto capacità di concentrazione.
Per questo il mondo del surf ha scoperto da tempo una certa parentela con il mondo
dello Yoga, difatti i benefici psicofisici derivanti dalla pratica dello yoga, sono
strettamente ed armoniosamente complementari con il surf.
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11. EDUCAZIONE AMBIENTALE
Il Surf spesso diventa un
modello di vita, fondato sul
rispetto della natura e del
prossimo.
Preliminarmente prima di
entrare in acqua occorre,
conoscere il sito (fondale ,
correnti, etc.) e a rispettarne
le sue regole. Studio e
rispetto creano la premesse
per una educazione verso
l’ambiente, il cui strumento
applicativo ed esempio è la Il Surf inoltre svolge una importante
pulizia del sito attraverso cui funzione educativa: consente ai giovani di
si prende coscienza del valutare meglio le conseguenze delle loro
danno e della fatica che azioni: Sbagliare vuol dire pagare le
occorre per rendere pulito e conseguenze su un onda come nella vita.
fruibile il mare restituendolo
alla collettività nel suo 11
splendore.
12. IL PROGETTO
I beneficiari saranno minori tra
i 12 e i 18 anni in situazioni di
disagio ed esclusione sociale,
quindi a rischio devianza. I
ragazzi, attraverso un
propedeutico breve percorso
didattico, verranno introdotti
all’attività sportiva, supportati
da attività di gruppo, potranno
sviluppare capacità di
autoconsapevolezza
attraverso la crescita
dell’autostima, raggiungendo
un livello sufficiente di
autonomia sul piano socio-
relazionale e un buon livello di
benessere psico-fisico, che
induce al rifiuto progressivo di
comportamenti violenti.
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13. IL PROGETTO
Ilbeneficiari saranno minori tra
I percorso didattico comprende la proiezione di alcuni
video i e film che introducono alla disciplina surf, ne
i 12 e 18 anni in situazioni di
spiegano esclusione sociale,
disagio ed i benefici psico-fisico e l’importanza del
correttorischio devianza. e cura che bisogna manifestare
quindi a atteggiamento I
nei confronti del un
ragazzi, attraverso mare e dell’ambiente circostante in
genere. Verranno percorso
propedeutico breve fatti alcuni cenni a tecniche di
concentrazione fondamentali nel surf.
didattico, verranno introdotti
all’attività sportiva, supportati
da attività di gruppo, potranno
sviluppare capacità di
autoconsapevolezza
attraverso la crescita
dell’autostima, raggiungendo
un livello sufficiente di
autonomia sul piano socio-
relazionale e un buon livello di
benessere psico-fisico, che
induce al rifiuto progressivo di
comportamenti violenti.
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14. Le attività di gruppo consistono
nel coinvolgere i partecipanti
nella pulizia della spiaggia, per
sensibilizzarli al rispetto
dell’ambiente.
Terminate le attività
propedeutiche, una volta
testata l’acquaticità dei
partecipanti, gli stessi verranno
iniziati alla disciplina col
supporto di un istruttore
qualificato e di un ausiliario
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15. Il surf in questo
progetto è l’attività
trainante, più che uno
sport spesso diventa
un modello di vita,
fondato sul rispetto
della natura e del
prossimo.
Il percorso dura circa un
mese e prevede attività
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almeno 2 volte a
settimana.
16. Il proposito è anche coinvolgere, divulgare ed estendere i benefit di tale disciplina in
particolare a chi risiede in aree con forte degrado sociale, dove, pur essendo geograficamente
vicine al mare, non esiste una diffusione degli sport acquatici, identificando lo sport
unicamente nel calcio, i cui fatti di cronaca, anche per l’elevato giro di denaro che gravita
attorno ad esso, sono spesso legati alla corruzione e a modelli di vita poco sostenibili. Il mare
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non è una palestra, né un impianto sportivo per cui occorre manutenzioni e alti costi è un dono
che la natura offre gratuitamente e indistintamente a tutti.
17. In molti paesi del mondo esistono già diversi progetti pilota che usano il surf come terapia rivolti a
coloro che hanno subito disturbo post-traumatico da stress, i cui sintomi includono depressione,
ansia e rabbia incontrollabile: il principale vantaggio del surf è quello di concentrare l'attenzione
sulle onde aiutando a dimenticare tutto il resto.
In Cornovaglia, alcuni Specialisti stanno sperimentando una nuova terapia per la depressione tra
i giovani. Il progetto pilota è coordinato dal Servizio Sanitario Nazionale: le persone non solo
beneficiano di interazione sociale, ma vengono aiutate a costruire la fiducia in se stessi.
Analogamente Nel 2009 è stato attivato un programma di terapia simile nella stessa regione per
le forze armate britanniche rivolto a coloro che hanno subito disturbi post-traumatico da stress
(PTSD).
Il programma è stato organizzato da un ex soldato britannico Rich Emerson, che 17
soffriva di PTSD, i cui sintomi includono depressione, ansia e rabbia incontrollabile.
18. Un altro esempio è quello avviato da Bethany Hamilton, come illustra nel film Soul Surfer : la
giovane campionessa di surf Hawaiana, che a causa di un infortunio in cui perse un braccio, si
allontanò dai campi di regata, un giorno vide gli effetti in televisione dello tsunami del 2004 in
televisione e decise di recarsi in Thailandia per aiutare la popolazione devastata di Phuket.
Gli abitanti del luogo hanno comprensibilmente paura dell'acqua, tra cui un bambino.
Bethany invita il piccolo a surfare, sperando che questo lo segua. Il suo metodo funziona, il
bambino inizia a giocare felice nell'acqua e in più viene seguito da altre persone. Il timore
dell'acqua è finito e Bethany capisce che c'è qualcosa di più importante del surf, ovvero l'amore,
"..più grande di qualsiasi onda anomale, più potente di qualsiasi paura" e la stessa campionessa
decide di tornare a surfare
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19. Altro importante progetto è quello della Fondazione Isiqalo in Sud Africa: il surf per la prevenzione
dell’ AIDS.
La Fondazione Isiqalo è un'organizzazione che opera nel comune di Masiphumelele a Città del
Capo. la Fondazione aiuta i giovani provenienti da ambienti svantaggiati. La finalità educativa è
quello di aiutarli a realizzare i loro talenti ed aiutarli a prendere le decisioni giuste per la loro vita
futura instillando in loro le conoscenze e le competenze necessarie per muovere i primi passi
nella società. Il programma intitolato " Waves for Change ", si concentra principalmente sulla
prevenzione dell'HIV ma si occupa anche di problemi legati alla gravidanza dei minori, problemi
legati all’uso di droga, alcool, alla criminalità e la violenza legata al bullismo. Waves for Change
è unire la gioia per la scoperta del surf alla consapevolezza dei problemi sociali e di salute che
questi giovani possono incontrare nel loro percorso al fine di renderli adulti sani e responsabili. Il
credo dell'associazione è "Se possiamo diventare buoni surfisti, possiamo diventare buoni adulti
responsabili". Il programma ha creato una rete con i medici locali, orfanotrofi, operatori sanitari e
cliniche, leader di comunità, associazioni e gli insegnanti di surf. ... Il surf è un gateway divertente
per passare messaggi più difficili, ma che sono parte della vita quotidiana di questi giovani.
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