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Catechesi
Giovanile
Il corso
Questo corso di Catechesi Giovanile è incentrato su questioni particolari della fede.
A supporto del normale percorso catechesi, si affrontano qui tematiche più mature o particolari.
Naturalmente è da intendersi quindi non come un corso completo, ma un sussidio ad una formazione
cattolica già matura. Consigliato in particolare ai giovani che hanno terminato il normale ciclo di studi del
catechismo e vogliano affrontare tematiche più serie.
Questo in particolare per prepararli alle tentazioni proprie che si ricevono a questa età, in modo da poterli
formare meglio e dare loro maggior forza con cui combattere, la forza della conoscenza, ovviamente che è
qui tratta esclusivamente dalle scritture, dalla vita dei santi, dalle testimonianze religiose e dal magistero.
Corso posto sotto la protezione del Beato Carlo Acutis
Avvertenze
Questo per-corso non è in alcun modo legato alla chiesa, non è stato ne
commissionato ne visionato né approvato, ma è solo frutto di riflessioni
personali ed in linea teorica è rivolto ai miei figli, estendendone tuttavia a
tutti la visione per libera fruizione.
Non saranno accettate critiche, discussioni, commenti di alcun tipo per
tale motivo, ma rimarrà tutto esclusivamente rivolto alla sfera privata:
ciascuno ne tragga ciò che ritiene giusto
e ne disprezzi ciò che ritiene opportuno.
Lo Spirito Santo
CAPITOLO XVI
Lo Spirito Santo
Lo Spirito Santo
lo Spirito Santo è la Terza Persona della Santissima Trinità, assieme a Dio Padre
con Dio Figlio. Sant'Agostino elaborò il "De Trinitate" per esplicare bene il
concetto. Nel 325 d.C. il Concilio di Nicea sancì il concetto di consustanzialità.
Ecco il credo elaborato nel 325:
Crediamo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore di tutte le cose visibili e invisibili.
E in un solo Signore, Gesù Cristo, il Figlio di Dio, generato dal Padre, unigenito, cioè
dall'essenza del Padre, Dio da Dio, luce da luce, vero Dio da vero Dio, generato, non
creato, consustanziale con il Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create, sia quelle nel cielo sia quelle sulla terra;
per noi gli uomini e per la nostra salvezza discese e si è incarnato;
morì ed è risuscitato il terzo giorno ed è salito nei cieli;
e verrà per giudicare i vivi e i morti.
E nello Spirito Santo.
A riguardo di quelli che dicono che c'era un tempo quando Egli non c'era, e prima di essere
generato non c'era,
e che affermano che è stato fatto dal nulla o da un'altra sostanza o essenza,
o che il Figlio di Dio è una creatura, o alterabile o mutevole,
la santa cattolica e apostolica Chiesa li anatematizza.
Lo Spirito Santo
Credo - 325 d.C.
Nel frattempo però si diffuse la dottrina del macedonianismo o
pneumatomachia, sostenuta dal vescovo Macedonio di Costantinopoli (vescovo
dal 342 al 360, fu poi deposto). Questa dottrina affermava la consustanzialità
divina di Gesù e Dio Padre, negando tuttavia quella dello Spirito Santo che
figurava come una emanazione dei primi due.
Simbolo niceno-costantinopolitano
Fu allora necessario un Concilio per il superamento di questa questione (assieme
ad altre) e nel 381 ci fu il concilio di Costantinopoli I.
Ecco il nuovo credo riformulato:
(In grassetto le modifiche)
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generato, non creato, della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Lo Spirito Santo
Credo - Conciclio I
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel grembo della Vergine Maria e si è fatto uomo
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto.
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti
Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà. Amen.
Lo Spirito Santo
Quindi in sostanza nasce l'esigenza di sancire a gran voce l'appartenenza
dello Spirito Santo alla Santissima Trinità.
Infatti i due concili nel loro complesso sanciscono il dogma della Trinità.
Lo Spirito Santo
Ecco uno schema teologico:
Trinità
NOTA:
Il concilio di Calcedonia del 451 d.C. si uso il termine ipostasi (ognuna
delle diverse dimensioni appartenenti alla stessa sostanza divina)
facendo riferimento alla filosofia neoplatonica .
Nel 1270 circa Tommaso d'Aquino creò una specifica sulla corretta
traduzione del termine:
«Per i Greci ipostasi, secondo il significato proprio della parola, indica l'individuo
di qualsiasi sostanza, ma secondo l'uso indica solo l'individuo di natura
razionale, attesa l'eccellenza di questa natura. Come noi diciamo al plurale che
in Dio vi sono tre Persone e tre Sussistenze, così i Greci dicono che vi sono tre
Ipostasi. Però siccome il nome di sostanza, che propriamente corrisponde a
ipostasi, per noi è equivoco, dato che alcune volte significa l'essenza e altre volte
l'ipostasi, per evitare il pericolo di errore si è preferito tradurre ipostasi col
termine sussistenza, anziché con quello di sostanza.»
(Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae I, q29, a.2, soluzione delle difficoltà
1-2)
Lo Spirito Santo ipostasi
ll Credo o Simbolo degli apostoli
(Symbolum apostolorum o Symbolum apostolicum)
È composto di 12 articoli, secondo tradizione ciascun articolo scritto da
ciascuno dei 12 apostoli durante la Pentecoste dell'ultima cena. Si dice
che fosse talmente sacro che fosse stato trasmesso solo oralmente.
In ogni caso la chiesa lo accetta in alternativa al credo o Simbolo
niceno-costantinopolitano.
«Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito da Spirito Santo, nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente:
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica, la Comunione dei Santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna. Amen.»
Lo Spirito Santo
Credo - Simbolo Apostolico
DAL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA:
PARTE PRIMA
LA PROFESSIONE DELLA FEDE
IL PADRE
I. «Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo»
232 I cristiani vengono battezzati « nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo » (Mt 28,19). Prima rispondono: « Credo » alla triplice domanda
con cui ad essi si chiede di confessare la loro fede nel Padre, nel Figlio e
nello Spirito: « Fides omnium christianorum in Trinitate consistit – La fede di
tutti i cristiani si fonda sulla Trinità ».
234 Il mistero della Santissima Trinità è il mistero centrale della fede e della
vita cristiana. È il mistero di Dio in se stesso. È quindi la sorgente di tutti gli
altri misteri della fede; è la luce che li illumina. È l'insegnamento
fondamentale ed essenziale nella « gerarchia delle verità » di fede.
«Tutta la storia della salvezza è la storia del rivelarsi del Dio vero e unico:
Padre, Figlio e Spirito Santo, il quale riconcilia e unisce a sé coloro che sono
separati dal peccato ».
Lo Spirito Santo
237 La Trinità è un mistero della fede in senso stretto, uno dei « misteri nascosti in
Dio, che non possono essere conosciuti se non sono divinamente rivelati ». 280
Indubbiamente Dio ha lasciato tracce del suo essere trinitario nell'opera della
creazione e nella sua rivelazione lungo il corso dell'Antico Testamento. Ma l'intimità
del suo Essere come Trinità Santa costituisce un mistero inaccessibile alla sola
ragione, prima dell'incarnazione del Figlio di Dio e dell'invio dello Spirito Santo.
II. La rivelazione di Dio come Trinità
Il Padre rivelato dal Figlio
238 In molte religioni Dio viene invocato come « Padre ». [...]
239 Chiamando Dio con il nome di « Padre », il linguaggio della fede mette in luce
soprattutto due aspetti: che Dio è origine primaria di tutto e autorità trascendente, e
che, al tempo stesso, è bontà e sollecitudine d'amore per tutti i suoi figli. Questa
tenerezza paterna di Dio può anche essere espressa con l'immagine della maternità,
che indica ancor meglio l'immanenza di Dio, l'intimità tra Dio e la sua creatura. Il
linguaggio della fede si rifà così all'esperienza umana dei genitori che, in certo qual
modo, sono per l'uomo i primi rappresentanti di Dio. Tale esperienza, però, mostra
anche che i genitori umani possono sbagliare e sfigurare il volto della paternità e della
maternità. Conviene perciò ricordare che Dio trascende la distinzione umana dei
sessi. Egli non è né uomo né donna, egli è Dio. Trascende pertanto la paternità e la
maternità umane, pur essendone l'origine e il modello: nessuno è padre quanto Dio.
Lo Spirito Santo
240 Gesù ha rivelato che Dio è « Padre » in un senso inaudito: non lo è soltanto in
quanto Creatore; egli è eternamente Padre in relazione al Figlio suo unigenito, il quale
non è eternamente Figlio se non in relazione al Padre suo: « Nessuno conosce il
Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il
Figlio lo voglia rivelare »
242 Sulla loro scia, seguendo la Tradizione apostolica, la Chiesa nel 325, nel primo
Concilio Ecumenico di Nicea, ha confessato che il Figlio è « consostanziale al
Padre », cioè un solo Dio con lui.
Il secondo Concilio Ecumenico, riunito a Costantinopoli nel 381, ha conservato tale
espressione nella sua formulazione del Credo di Nicea ed ha confessato « il Figlio
unigenito di Dio, generato dal Padre prima di tutti i secoli, Luce da Luce, Dio vero da
Dio vero, generato non creato, della stessa sostanza del Padre ».
Il Padre e il Figlio rivelati dallo Spirito
243 Prima della sua pasqua, Gesù annunzia l'invio di un « altro Paraclito »
(Difensore), lo Spirito Santo.
Lo Spirito che opera fin dalla creazione, che già aveva « parlato per mezzo dei
profeti», dimorerà presso i discepoli e sarà in loro, per insegnare loro ogni cosa e
guidarli « alla verità tutta intera » (Gv 16,13). Lo Spirito Santo è in tal modo rivelato
come un'altra Persona divina in rapporto a Gesù e al Padre.
Lo Spirito Santo
244 L'origine eterna dello Spirito si rivela nella sua missione nel tempo. Lo Spirito
Santo è inviato agli Apostoli e alla Chiesa sia dal Padre nel nome del Figlio, sia dal
Figlio in persona, dopo il suo ritorno al Padre. L'invio della Persona dello Spirito dopo
la glorificazione di Gesù rivela in pienezza il mistero della Santissima Trinità.
245 La fede apostolica riguardante lo Spirito è stata confessata dal secondo
Concilio Ecumenico nel 381 a Costantinopoli: crediamo « nello Spirito Santo, che
è Signore e dà la vita, e procede dal Padre ». Così la Chiesa riconosce il Padre come
« la fonte e l'origine di tutta la divinità ». L'origine eterna dello Spirito Santo non è
tuttavia senza legame con quella del Figlio: « Lo Spirito Santo, che è la terza Persona
della Trinità, è Dio, uno e uguale al Padre e al Figlio, della stessa sostanza e anche
della stessa natura. [...] Tuttavia, non si dice che egli è soltanto lo Spirito del Padre,
ma che è, ad un tempo, lo Spirito del Padre e del Figlio ». Il Credo del Concilio di
Costantinopoli della Chiesa confessa:«Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato ».
246 La tradizione latina del Credo confessa che lo Spirito « procede dal Padre e dal
Figlio [Filioque] ». Il Concilio di Firenze, nel 1439, esplicita: « Lo Spirito Santo ha la
sua essenza e il suo essere sussistente ad un tempo dal Padre e dal Figlio e [...]
procede eternamente dall'uno e dall'altro come da un solo principio e per una sola
spirazione [...]. E poiché tutto quello che è del Padre, lo stesso Padre lo ha donato al
suo unico Figlio generandolo, ad eccezione del suo essere Padre, anche questo
procedere dello Spirito Santo a partire dal Figlio, lo riceve dall'eternità dal suo Padre
che ha generato il Figlio stesso ».
Lo Spirito Santo
247 L'affermazione del Filioque mancava nel Simbolo confessato a Costantinopoli nel
381. Ma, sulla base di un'antica tradizione latina e alessandrina, il Papa san Leone
l'aveva già dogmaticamente confessata nel 447, prima che Roma conoscesse e
ricevesse, nel 451, durante il Concilio di Calcedonia, il Simbolo del 381. L'uso di
questa formula nel Credo è entrato a poco a poco nella liturgia latina (tra i secoli VIII
e XI). L'introduzione della parola Filioque nel Simbolo niceno-costantinopolitano da
parte della liturgia latina costituisce tuttavia, ancora oggi, un punto di divergenza con
le Chiese ortodosse.
248 La tradizione orientale mette innanzi tutto in rilievo che il Padre, in rapporto allo
Spirito, è l'origine prima. Confessando che lo Spirito « procede dal Padre » (Gv
15,26), afferma che lo Spirito procede dal Padre attraverso il Figlio.
La tradizione occidentale dà maggior risalto alla comunione consostanziale tra il
Padre e il Figlio affermando che lo Spirito procede dal Padre e dal Figlio (Filioque). Lo
dice « lecitamente e ragionevolmente »; infatti l'ordine eterno delle Persone divine
nella loro comunione consostanziale implica che il Padre sia l'origine prima dello
Spirito in quanto « principio senza principio », ma pure che, in quanto Padre del
Figlio unigenito, egli con lui sia « l'unico principio dal quale procede lo Spirito Santo ».
Questa legittima complementarità, se non viene inasprita, non scalfisce
l'identità della fede nella realtà del medesimo mistero confessato.
Lo Spirito Santo
III. La Santissima Trinità nella dottrina della fede
La formazione del dogma trinitario
249 La verità rivelata della Santissima Trinità è stata, fin dalle origini, alla radice della
fede vivente della Chiesa, principalmente per mezzo del Battesimo. Trova la sua
espressione nella regola della fede battesimale, formulata nella predicazione, nella
catechesi e nella preghiera della Chiesa. Simili formulazioni compaiono già negli
scritti apostolici, come ad esempio questo saluto, ripreso nella liturgia eucaristica:
« La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo
siano con tutti voi » (2 Cor 13,13).
251 Per la formulazione del dogma della Trinità, la Chiesa ha dovuto sviluppare una
terminologia propria ricorrendo a nozioni di origine filosofica: « sostanza »,
« persona » o « ipostasi », « relazione », ecc. Così facendo, non ha sottoposto la fede
ad una sapienza umana, ma ha dato un significato nuovo, insolito a questi termini
assunti ora a significare anche un mistero inesprimibile, « infinitamente al di là di tutto
ciò che possiamo concepire a misura d'uomo ».
252 La Chiesa adopera il termine « sostanza » (reso talvolta anche con « essenza » o
« natura ») per designare l'Essere divino nella sua unità, il termine « persona » o «
ipostasi » per designare il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo nella loro reale distinzione
reciproca, il termine « relazione » per designare il fatto che la distinzione tra le
Persone divine sta nel riferimento delle une alle altre.
Lo Spirito Santo
In sintesi
261 Il mistero della Santissima Trinità è il mistero centrale della fede e della vita
cristiana. Soltanto Dio può darcene la conoscenza rivelandosi come Padre, Figlio e
Spirito Santo.
262 L'incarnazione del Figlio di Dio rivela che Dio è il Padre eterno e che il Figlio è
consostanziale al Padre, cioè che in lui e con lui è lo stesso unico Dio.
263 La missione dello Spirito Santo, che il Padre manda nel nome del Figlio 327 e
che il Figlio manda « dal Padre » (Gv 15,26), rivela che egli è con loro lo stesso unico
Dio. « Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato ». 328
264 « Lo Spirito Santo procede, primariamente, dal Padre e, per il dono eterno che il
Padre ne fa al Figlio, procede dal Padre e dal Figlio in comunione ». 329
265 Attraverso la grazia del Battesimo « nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito
Santo» (Mt 28,19), siamo chiamati ad aver parte alla vita della Beata Trinità, quaggiù
nell'oscurità della fede, e, oltre la morte, nella luce eterna. 330
266 « La fede cattolica consiste nel venerare un Dio solo nella Trinità, e la Trinità
nell'Unità, senza confusione di Persone né separazione della sostanza: altra infatti è
la Persona del Padre, altra quella del Figlio, altra quella dello Spirito Santo; ma unica
è la divinità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, uguale la gloria, coeterna la
maestà ».
Lo Spirito Santo
Lo Spirito Santo
Una volta sancita la Natura dello Spirito Santo, andiamo ad approfondire il
suo ruolo specifico.
Paraclito
Nel Vangelo secondo Giovanni si indica lo Spirito Santo col termine
Paraclito, ovvero "avvocato", "difensore", "soccorritore" o "consolatore".
Gesù, nell'Ultima Cena promette ai suoi discepoli di non lasciarli soli, ma
di inviare loro un consolatore (Gv 14,16, Gv 14,26, Gv 15,26, Gv 16,7).
"Altro paraclito",in quanto il primo paraclito è lo Gesù.
Ed infatti questo è il ruolo primario dello Spirito Santo:
un nostro difensore e consolatore.
Lo Spirito Santo
Avvocato e Consolatore
Giovanni 14-16
14:1 «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2
Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un
posto; 3 quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me,
perché siate anche voi dove sono io. 4 E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».
5 Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la
via?». 6 Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non
per mezzo di me. 7 Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete
e lo avete veduto». 8 Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9 Gli
rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha
visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? 10 Non credi che io sono nel
Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è
con me compie le sue opere. 11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non
altro, credetelo per le opere stesse.
12 In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne
farà di più grandi, perché io vado al Padre. 13 Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la
farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio
nome, io la farò.
Lo Spirito Santo
15 Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. 16 Io pregherò il Padre ed egli vi darà
un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, 17 lo Spirito di verità che il
mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché
egli dimora presso di voi e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. 19 Ancora
un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20
In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi. 21 Chi accoglie i
miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e
anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
25 Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. 26 Ma il Consolatore, lo Spirito
Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto
ciò che io vi ho detto. 27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la
do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28 Avete udito che vi ho detto:
Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre
è più grande di me. 29 Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà,
voi crediate. 30 Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli
non ha nessun potere su di me, 31 ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e
faccio quello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui».
12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
17 Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.
Lo Spirito Santo
18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19 Se foste del mondo, il
mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal
mondo, per questo il mondo vi odia. [...]
25 Questo perché si adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza
ragione.
26 Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che
procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; 27 e anche voi mi renderete
testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
16:1 Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 2 Vi scacceranno dalle
sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. 3 E
faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. [...] In verità, in verità vi dico:
Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. 24 Finora non avete
chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
33 Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo,
ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».
Lo Spirito Santo Domanda: consolare da cosa?
Siamo in una valle di lacrime!
Pentecoste
Colore liturgico: rosso.
Cinquanta giorni dopo la Pasqua si celebra la Pentecoste, che celebra lo
Spirito Santo.
Veni Sancte Spiritus è una importante invocazione dello Spirito che si recita
durante la messa di Pentecoste.
Lo Spirito Santo
Abbiamo già visto in altre lezioni la Pentecoste, ripropongo la scheda:
Simboli dello Spirito Santo
Colomba: battesimo di Gesù (Mt 3,16)
Acqua: come vita nuova (Battesimo)
Fuoco: che trasforma le cose (Pentecoste)
Vento: il vento che si abbatte sulla casa degli apostoli
(Pentecoste)(Atti 2)
Mani: imposizione delle mani con cui si invoca lo Spirito Santo
Sigillo: simbolo dell’ alleanza eterna fra uomo e Dio
Olio: il sacro Crisma usato nei sacramenti.
Lo Spirito Santo
389. Che cosa sono i doni dello Spirito Santo?
I doni dello Spirito Santo sono disposizioni permanenti che rendono
l'uomo docile a seguire le ispirazioni divine. Essi sono sette:
sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio.
390. Che cosa sono i frutti dello Spirito Santo?
I frutti dello Spirito Santo sono perfezioni plasmate in noi come primizie
della gloria eterna. La tradizione della Chiesa ne enumera dodici:
«Amore, gioia, pace, pazienza, longanimità, bontà, benevolenza,
mitezza, fedeltà, modestia, continenza, castità» (Gal 5,22-23 volg.).
Lo Spirito Santo
I 7 doni dello Spirito Santo
● sapienza
● intelletto
● consiglio
● fortezza
● scienza
● pietà
● timore di Dio
Lo Spirito Santo
Sapienza
Permette di comprendere le realtà soprannaturale e Divina. Non è un tipo di
conoscenza legato all'uso della ragione ma proprio dello Spirito Santo, inteso
come relazione intima con Dio che ci guida, ci dà direttamente le risposte tramite
il completo abbandono al suo volere, senza bisogno di altra conoscenza, ma in
completo abbandono a Dio.
Metterò la mia legge in loro, la scriverò nei loro cuori; allora io sarò il loro Dio ed essi
saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l'un l'altro, dicendosi a vicenda: Impara a
conoscere il Signore! Ma tutti, dal più piccolo al più grande, mi potranno conoscere, dice il
Signore, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato. »
(Geremia 31,33-34)
(Papa Francesco - Udienza 9 aprile 2014)
Lo Spirito Santo
Intelletto
Ci permette un maggiore comprensione della dottrina della Fede.
“come suggerisce la parola stessa, l’intelletto permette di “intus legere”, cioè di “leggere
dentro”: questo dono ci fa capire le cose come le capisce Dio, con l’intelligenza di Dio.
[...]E’ chiaro allora che il dono dell’intelletto è strettamente connesso alla fede.[...]io vi
invierò lo Spirito Santo e Lui vi farà capire [...] gli insegnamenti di Gesù, capire la sua
Parola, capire il Vangelo, capire la Parola di Dio.”
(Papa Francesco - Udienza 30 aprile 2014)
Lo Spirito Santo
Consiglio
Ci aiuta nelle scelte che ci pone la vita mettendosi verso quello che è il volere di
Dio.
“Come tutti gli altri doni dello Spirito, poi, anche il consiglio costituisce un tesoro per tutta la
comunità cristiana. Il Signore non ci parla soltanto nell’intimità del cuore, ci parla sì, ma
non soltanto lì, ma ci parla anche attraverso la voce e la testimonianza dei fratelli.”
(Papa Francesco - Udienza 7 maggio 2014)
Fortezza
Ci permette di rimanere saldi nella fede davanti alle tentazioni e coraggiosi nel
rivendicare la propria fede davanti ai compromessi che ci vengono richiesti dalla
società.
L'assenza della fortezza si riconosce dalla presenza di:
● pavidità: incapacità di sostenere le proprie idee anche con le azioni
● aggressività: sostenere le proprie convinzioni imponendole con la forza
● pusillanimità: incapacità di esporre le proprie idee
● opportunismo: il conformarsi alle mode o idee dominanti
(Papa Francesco - Udienza 14 maggio 2014)
Lo Spirito Santo
Scienza
La conoscenza del significato del creato.
"ci porta a cogliere, attraverso il creato, la grandezza e l’amore di Dio
e la sua relazione profonda con ogni creatura"
"dono della scienza ci pone in profonda sintonia con il Creatore e ci fa partecipare alla
limpidezza del suo sguardo e del suo giudizio. Ed è in questa prospettiva che riusciamo a
cogliere nell’uomo e nella donna il vertice della creazione, come compimento di un disegno
d’amore che è impresso in ognuno di noi e che ci fa riconoscere come fratelli e sorelle."
(Papa Francesco - Udienza 21 maggio 2014)
Pietà (Pietas)
Obbedienza a Dio e a tutto quello che viene da Dio.
“Bisogna chiarire subito che questo dono non si identifica con l’avere compassione di
qualcuno, avere pietà del prossimo, ma indica la nostra appartenenza a Dio e il nostro
legame profondo con Lui, un legame che dà senso a tutta la nostra vita e che ci mantiene
saldi, in comunione con Lui, anche nei momenti più difficili e travagliati.”
(Papa Francesco - Udienza 4 giugno 2014)
Lo Spirito Santo
Timor di Dio
Vivere avendo riguardo del giudizio di Dio prima di quello degli uomini.
“Quando siamo pervasi dal timore di Dio, allora siamo portati a seguire il Signore con
umiltà, docilità e obbedienza. Questo, però, non con atteggiamento rassegnato, passivo,
anche lamentoso, ma con lo stupore e la gioia di un figlio che si riconosce servito e amato
dal Padre. Il timore di Dio, quindi, non fa di noi dei cristiani timidi, remissivi, ma genera in
noi coraggio e forza! È un dono che fa di noi cristiani convinti, entusiasti, che non restano
sottomessi al Signore per paura, ma perché sono commossi e conquistati dal suo amore!
Essere conquistati dall’amore di Dio! E questo è una cosa bella. Lasciarci conquistare da
questo amore di papà, che ci ama tanto, ci ama con tutto il suo cuore.”
(Papa Francesco - Udienza 11 giugno 2014)
I nove frutti dello Spirito Santo
San Paolo ci indica nove frutti dell'azione dello Spirito Santo:
« Il frutto dello Spirito invece è: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza,
bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo. »
(Galati 5,22)
1. amore
2. gioia
3. pace
4. pazienza
5. benevolenza
6. bontà
7. fedeltà
8. mansuetudine
9. autocontrollo
Lo Spirito Santo
Peccati contro lo Spirito Santo
Non possono essere perdonati.
Abbiamo già visto il tante volte il Catechismo e non c’è bisogno di
approfondire, sapete come fare, in ogni caso elenchiamo quali sono i
peccati che NON possono essere perdonati, ovvero i peccati contro lo
spirito santo:
1. disperazione della salvezza
2. presunzione di salvarsi senza merito
3. impugnare la verità conosciuta (scisma, eresia, apostasia)
4. invidia della altrui grazia
5. ostinazione nei peccati
6. impenitenza finale (in presenza di peccati mortali non viene chiesto il
perdono)
Lo Spirito Santo
1864 « Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma
la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata » (Mt 12,31).
La misericordia di Dio non conosce limiti, ma chi deliberatamente rifiuta
di accoglierla attraverso il pentimento, respinge il perdono dei propri
peccati e la salvezza offerta dallo Spirito Santo. Un tale indurimento può
portare alla impenitenza finale e alla rovina eterna.
Peccati Non Perdonabili
Lo Spirito Santo
Documentario Consigliato:
Il maligno si serve delle cose di Dio per fregarci
https://youtu.be/FrWiwEFCuco
In questa catechesi Don Fabio Rosini fa una bellissima descrizione e spiegazione dello Spirito Santo.
E’ molto coinvolgente, lo consiglio a tutti.
Lo Spirito Santo
Rinnovamento Nello Spirito Santo
Lo Spirito Santo
Il Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS)
è un'associazione legato alla corrente Rinnovamento Carismatico,
ed ha come fulcro proprio la figura dello Spirito Santo.
Storia
1882, Lucca
La beata Elena Guerra fondò il movimento carismatico, con il beneplacito di papa
Leone XIII, il quale nel 1901 scrisse l'inno Veni Creator Spiritus, con la preghiera allo
Spirito Santo di riunire tutti i cristiani in una sola Chiesa.
1967,USA
Nasce Il Rinnovamento Carismatico nella Chiesa Cattolica, ad opera di un gruppo di
studenti dell'Università Duquesne a Pittsburgh (Pennsylvania).
Tratto dal sito web ufficiaie: rns-italia.it
Nel 1971, a poca distanza da quanto era accaduto in America, si sviluppa in Italia la
grande corrente spirituale nota con il nome di Rinnovamento carismatico cattolico. Quasi
immediatamente, l'esperienza italiana venne denominata "Rinnovamento nello Spirito
Santo", [...] Era l'aprile del 1977.
Le origini del Rinnovamento carismatico in Italia
Storicamente il primo gruppo di Rinnovamento in Italia nasce in Emilia Romagna [...]
Lo Spirito Santo
Il Rinnovamento e i Pontefici
[...] Il 18 maggio 1975, Papa Paolo VI decise di convocare i carismatici nella Basilica di
San Pietro, per un incontro internazionale. Si tratta del primo di una lunga serie di incontri
in Vaticano. Con l'ascesa al trono petrino di Giovanni Paolo II, il Rinnovamento nello
Spirito Santo italiano ha avuto il privilegio, unico al mondo, di essere ricevuto in udienza
privata per ben tre volte e di essere stato oggetto di numerose lettere autografe [...]
Il 29 maggio 2004 Giovanni Paolo II convocava il popolo del Rinnovamento in Piazza San
Pietro, per celebrare i Vespri di Pentecoste. Confluirono attorno al Pontefice oltre 25.000
aderenti da tutti i gruppi e le comunità italiane, per quello che sarà l'ultimo saluto di un
Padre al Rinnovamento nello Spirito Santo.
Successivamente, il 26 febbraio 2006 Benedetto XVI, salito sul soglio pontificio,
incontrava in udienza privata l'allora coordinatore nazionale Salvatore Martinez [...]
in occasione della XXX Convocazione nazionale del RnS a Rimini, Papa Ratzinger inviava
al Presidente del RnS una lettera autografa. Il Pontefice definiva il RnS una «straordinaria
esperienza spirituale», da riproporre «quale annuncio evangelizzatore agli uomini e alle
donne della nostra epoca».
Lo Spirito Santo
Insomma il movimento ha sempre incontrato il parere favorevole
e il plauso di tutti i pontefici!
Nome
Il nome “rinnovamente o nello Spirito Santo” è preso da un brano
di San Paolo:
«[...] egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute,
ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di
rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi
abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la
speranza, della vita eterna.»
(San Paolo, lettera a Tito, 3,5-7)
Lo Spirito Santo
Percorso
Dopo un percorso fromativo “di vita nuova”, un ciclo di incontri e
di studi, ci sarà una effusione dello Spirito Santo in cui si chiede
che lo Spirito Santo scenda sul fedele.
Lo Spirito Santo
Incontri
Gii incontri settimanali si svolgono all’insegna della preghiera
comunitaria, della spontaneità, della emozione.
Un grande ruolo lo ricopre la musica, infatti quello dei canti di gruppo è
uno dei punti forti del rinnovamento: canti fatti con entusiasmo, canti
moderni, canti fatti assieme.
Lo Spirito Santo ed il canto sono molto connessi fra di loro, si alternano
canti gioiosi ed esplosivi ai canti meditativi e di lode.
Alcuni momenti degli incontri:
● Preghiere di gruppo di lode e acclamazione al Signore
● Preghiere spontanee
● Preghiere di intercessione (richiesta di grazie per sè o gli altri)
● Canti
● Canto in lingue
● Momenti di silenzio
● Letture della Bibbia
● Testimonianze
● Lodi spontanee
Lo Spirito Santo
Il rinnovamento nello Spirito Santo è adatto e consigliato
(anche e soprattutto) ai giovani:
Christian Youth Fest (Official live video)
FLASH MOB Olimpico 2014 RnS
I Smile (Versione Italiana RnS)
Flash mob giornata giovani RnS Firenze
Lo Spirito Santo
Centro internazionale per la Famiglia - Nazareth
Oltre ai giovani viene data molta importanza anche alle
famiglie, viene tenuto un raduno annuale:
Insomma il consiglio è di provare a partecipare ai loro incontri, è
un nuovo diverso e nuovo per “rinnovare la fede nello Spirito”.
Uno dei problemi maggiori per i giovani d’oggi è pensare che una vita
nella chiesa sia triste e relegata solamente alla messa domenicale.
Non è affatto così. Ci sono tante cose da fare, tanto da divertirsi, tanti
giovani con cui confrontarsi e con cui condividere momenti bellissimi
e di gioia. Approfittatene!
La fede in Dio non è triste, ma è gioiosa. RnS è questo.
Lo Spirito Santo
Fine Lezione

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Catechesi Giovanile - Cap.XVI - Lo Spirito Santo

  • 2. Il corso Questo corso di Catechesi Giovanile è incentrato su questioni particolari della fede. A supporto del normale percorso catechesi, si affrontano qui tematiche più mature o particolari. Naturalmente è da intendersi quindi non come un corso completo, ma un sussidio ad una formazione cattolica già matura. Consigliato in particolare ai giovani che hanno terminato il normale ciclo di studi del catechismo e vogliano affrontare tematiche più serie. Questo in particolare per prepararli alle tentazioni proprie che si ricevono a questa età, in modo da poterli formare meglio e dare loro maggior forza con cui combattere, la forza della conoscenza, ovviamente che è qui tratta esclusivamente dalle scritture, dalla vita dei santi, dalle testimonianze religiose e dal magistero. Corso posto sotto la protezione del Beato Carlo Acutis
  • 3. Avvertenze Questo per-corso non è in alcun modo legato alla chiesa, non è stato ne commissionato ne visionato né approvato, ma è solo frutto di riflessioni personali ed in linea teorica è rivolto ai miei figli, estendendone tuttavia a tutti la visione per libera fruizione. Non saranno accettate critiche, discussioni, commenti di alcun tipo per tale motivo, ma rimarrà tutto esclusivamente rivolto alla sfera privata: ciascuno ne tragga ciò che ritiene giusto e ne disprezzi ciò che ritiene opportuno.
  • 4.
  • 7. Lo Spirito Santo lo Spirito Santo è la Terza Persona della Santissima Trinità, assieme a Dio Padre con Dio Figlio. Sant'Agostino elaborò il "De Trinitate" per esplicare bene il concetto. Nel 325 d.C. il Concilio di Nicea sancì il concetto di consustanzialità. Ecco il credo elaborato nel 325: Crediamo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore di tutte le cose visibili e invisibili. E in un solo Signore, Gesù Cristo, il Figlio di Dio, generato dal Padre, unigenito, cioè dall'essenza del Padre, Dio da Dio, luce da luce, vero Dio da vero Dio, generato, non creato, consustanziale con il Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create, sia quelle nel cielo sia quelle sulla terra; per noi gli uomini e per la nostra salvezza discese e si è incarnato; morì ed è risuscitato il terzo giorno ed è salito nei cieli; e verrà per giudicare i vivi e i morti. E nello Spirito Santo. A riguardo di quelli che dicono che c'era un tempo quando Egli non c'era, e prima di essere generato non c'era, e che affermano che è stato fatto dal nulla o da un'altra sostanza o essenza, o che il Figlio di Dio è una creatura, o alterabile o mutevole, la santa cattolica e apostolica Chiesa li anatematizza. Lo Spirito Santo Credo - 325 d.C.
  • 8. Nel frattempo però si diffuse la dottrina del macedonianismo o pneumatomachia, sostenuta dal vescovo Macedonio di Costantinopoli (vescovo dal 342 al 360, fu poi deposto). Questa dottrina affermava la consustanzialità divina di Gesù e Dio Padre, negando tuttavia quella dello Spirito Santo che figurava come una emanazione dei primi due. Simbolo niceno-costantinopolitano Fu allora necessario un Concilio per il superamento di questa questione (assieme ad altre) e nel 381 ci fu il concilio di Costantinopoli I. Ecco il nuovo credo riformulato: (In grassetto le modifiche) Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Lo Spirito Santo Credo - Conciclio I
  • 9. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel grembo della Vergine Maria e si è fatto uomo Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. Lo Spirito Santo
  • 10. Quindi in sostanza nasce l'esigenza di sancire a gran voce l'appartenenza dello Spirito Santo alla Santissima Trinità. Infatti i due concili nel loro complesso sanciscono il dogma della Trinità. Lo Spirito Santo Ecco uno schema teologico: Trinità
  • 11. NOTA: Il concilio di Calcedonia del 451 d.C. si uso il termine ipostasi (ognuna delle diverse dimensioni appartenenti alla stessa sostanza divina) facendo riferimento alla filosofia neoplatonica . Nel 1270 circa Tommaso d'Aquino creò una specifica sulla corretta traduzione del termine: «Per i Greci ipostasi, secondo il significato proprio della parola, indica l'individuo di qualsiasi sostanza, ma secondo l'uso indica solo l'individuo di natura razionale, attesa l'eccellenza di questa natura. Come noi diciamo al plurale che in Dio vi sono tre Persone e tre Sussistenze, così i Greci dicono che vi sono tre Ipostasi. Però siccome il nome di sostanza, che propriamente corrisponde a ipostasi, per noi è equivoco, dato che alcune volte significa l'essenza e altre volte l'ipostasi, per evitare il pericolo di errore si è preferito tradurre ipostasi col termine sussistenza, anziché con quello di sostanza.» (Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae I, q29, a.2, soluzione delle difficoltà 1-2) Lo Spirito Santo ipostasi
  • 12. ll Credo o Simbolo degli apostoli (Symbolum apostolorum o Symbolum apostolicum) È composto di 12 articoli, secondo tradizione ciascun articolo scritto da ciascuno dei 12 apostoli durante la Pentecoste dell'ultima cena. Si dice che fosse talmente sacro che fosse stato trasmesso solo oralmente. In ogni caso la chiesa lo accetta in alternativa al credo o Simbolo niceno-costantinopolitano. «Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito da Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la Comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.» Lo Spirito Santo Credo - Simbolo Apostolico
  • 13. DAL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA: PARTE PRIMA LA PROFESSIONE DELLA FEDE IL PADRE I. «Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» 232 I cristiani vengono battezzati « nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo » (Mt 28,19). Prima rispondono: « Credo » alla triplice domanda con cui ad essi si chiede di confessare la loro fede nel Padre, nel Figlio e nello Spirito: « Fides omnium christianorum in Trinitate consistit – La fede di tutti i cristiani si fonda sulla Trinità ». 234 Il mistero della Santissima Trinità è il mistero centrale della fede e della vita cristiana. È il mistero di Dio in se stesso. È quindi la sorgente di tutti gli altri misteri della fede; è la luce che li illumina. È l'insegnamento fondamentale ed essenziale nella « gerarchia delle verità » di fede. «Tutta la storia della salvezza è la storia del rivelarsi del Dio vero e unico: Padre, Figlio e Spirito Santo, il quale riconcilia e unisce a sé coloro che sono separati dal peccato ». Lo Spirito Santo
  • 14. 237 La Trinità è un mistero della fede in senso stretto, uno dei « misteri nascosti in Dio, che non possono essere conosciuti se non sono divinamente rivelati ». 280 Indubbiamente Dio ha lasciato tracce del suo essere trinitario nell'opera della creazione e nella sua rivelazione lungo il corso dell'Antico Testamento. Ma l'intimità del suo Essere come Trinità Santa costituisce un mistero inaccessibile alla sola ragione, prima dell'incarnazione del Figlio di Dio e dell'invio dello Spirito Santo. II. La rivelazione di Dio come Trinità Il Padre rivelato dal Figlio 238 In molte religioni Dio viene invocato come « Padre ». [...] 239 Chiamando Dio con il nome di « Padre », il linguaggio della fede mette in luce soprattutto due aspetti: che Dio è origine primaria di tutto e autorità trascendente, e che, al tempo stesso, è bontà e sollecitudine d'amore per tutti i suoi figli. Questa tenerezza paterna di Dio può anche essere espressa con l'immagine della maternità, che indica ancor meglio l'immanenza di Dio, l'intimità tra Dio e la sua creatura. Il linguaggio della fede si rifà così all'esperienza umana dei genitori che, in certo qual modo, sono per l'uomo i primi rappresentanti di Dio. Tale esperienza, però, mostra anche che i genitori umani possono sbagliare e sfigurare il volto della paternità e della maternità. Conviene perciò ricordare che Dio trascende la distinzione umana dei sessi. Egli non è né uomo né donna, egli è Dio. Trascende pertanto la paternità e la maternità umane, pur essendone l'origine e il modello: nessuno è padre quanto Dio. Lo Spirito Santo
  • 15. 240 Gesù ha rivelato che Dio è « Padre » in un senso inaudito: non lo è soltanto in quanto Creatore; egli è eternamente Padre in relazione al Figlio suo unigenito, il quale non è eternamente Figlio se non in relazione al Padre suo: « Nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare » 242 Sulla loro scia, seguendo la Tradizione apostolica, la Chiesa nel 325, nel primo Concilio Ecumenico di Nicea, ha confessato che il Figlio è « consostanziale al Padre », cioè un solo Dio con lui. Il secondo Concilio Ecumenico, riunito a Costantinopoli nel 381, ha conservato tale espressione nella sua formulazione del Credo di Nicea ed ha confessato « il Figlio unigenito di Dio, generato dal Padre prima di tutti i secoli, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato, della stessa sostanza del Padre ». Il Padre e il Figlio rivelati dallo Spirito 243 Prima della sua pasqua, Gesù annunzia l'invio di un « altro Paraclito » (Difensore), lo Spirito Santo. Lo Spirito che opera fin dalla creazione, che già aveva « parlato per mezzo dei profeti», dimorerà presso i discepoli e sarà in loro, per insegnare loro ogni cosa e guidarli « alla verità tutta intera » (Gv 16,13). Lo Spirito Santo è in tal modo rivelato come un'altra Persona divina in rapporto a Gesù e al Padre. Lo Spirito Santo
  • 16. 244 L'origine eterna dello Spirito si rivela nella sua missione nel tempo. Lo Spirito Santo è inviato agli Apostoli e alla Chiesa sia dal Padre nel nome del Figlio, sia dal Figlio in persona, dopo il suo ritorno al Padre. L'invio della Persona dello Spirito dopo la glorificazione di Gesù rivela in pienezza il mistero della Santissima Trinità. 245 La fede apostolica riguardante lo Spirito è stata confessata dal secondo Concilio Ecumenico nel 381 a Costantinopoli: crediamo « nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre ». Così la Chiesa riconosce il Padre come « la fonte e l'origine di tutta la divinità ». L'origine eterna dello Spirito Santo non è tuttavia senza legame con quella del Figlio: « Lo Spirito Santo, che è la terza Persona della Trinità, è Dio, uno e uguale al Padre e al Figlio, della stessa sostanza e anche della stessa natura. [...] Tuttavia, non si dice che egli è soltanto lo Spirito del Padre, ma che è, ad un tempo, lo Spirito del Padre e del Figlio ». Il Credo del Concilio di Costantinopoli della Chiesa confessa:«Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato ». 246 La tradizione latina del Credo confessa che lo Spirito « procede dal Padre e dal Figlio [Filioque] ». Il Concilio di Firenze, nel 1439, esplicita: « Lo Spirito Santo ha la sua essenza e il suo essere sussistente ad un tempo dal Padre e dal Figlio e [...] procede eternamente dall'uno e dall'altro come da un solo principio e per una sola spirazione [...]. E poiché tutto quello che è del Padre, lo stesso Padre lo ha donato al suo unico Figlio generandolo, ad eccezione del suo essere Padre, anche questo procedere dello Spirito Santo a partire dal Figlio, lo riceve dall'eternità dal suo Padre che ha generato il Figlio stesso ». Lo Spirito Santo
  • 17. 247 L'affermazione del Filioque mancava nel Simbolo confessato a Costantinopoli nel 381. Ma, sulla base di un'antica tradizione latina e alessandrina, il Papa san Leone l'aveva già dogmaticamente confessata nel 447, prima che Roma conoscesse e ricevesse, nel 451, durante il Concilio di Calcedonia, il Simbolo del 381. L'uso di questa formula nel Credo è entrato a poco a poco nella liturgia latina (tra i secoli VIII e XI). L'introduzione della parola Filioque nel Simbolo niceno-costantinopolitano da parte della liturgia latina costituisce tuttavia, ancora oggi, un punto di divergenza con le Chiese ortodosse. 248 La tradizione orientale mette innanzi tutto in rilievo che il Padre, in rapporto allo Spirito, è l'origine prima. Confessando che lo Spirito « procede dal Padre » (Gv 15,26), afferma che lo Spirito procede dal Padre attraverso il Figlio. La tradizione occidentale dà maggior risalto alla comunione consostanziale tra il Padre e il Figlio affermando che lo Spirito procede dal Padre e dal Figlio (Filioque). Lo dice « lecitamente e ragionevolmente »; infatti l'ordine eterno delle Persone divine nella loro comunione consostanziale implica che il Padre sia l'origine prima dello Spirito in quanto « principio senza principio », ma pure che, in quanto Padre del Figlio unigenito, egli con lui sia « l'unico principio dal quale procede lo Spirito Santo ». Questa legittima complementarità, se non viene inasprita, non scalfisce l'identità della fede nella realtà del medesimo mistero confessato. Lo Spirito Santo
  • 18. III. La Santissima Trinità nella dottrina della fede La formazione del dogma trinitario 249 La verità rivelata della Santissima Trinità è stata, fin dalle origini, alla radice della fede vivente della Chiesa, principalmente per mezzo del Battesimo. Trova la sua espressione nella regola della fede battesimale, formulata nella predicazione, nella catechesi e nella preghiera della Chiesa. Simili formulazioni compaiono già negli scritti apostolici, come ad esempio questo saluto, ripreso nella liturgia eucaristica: « La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi » (2 Cor 13,13). 251 Per la formulazione del dogma della Trinità, la Chiesa ha dovuto sviluppare una terminologia propria ricorrendo a nozioni di origine filosofica: « sostanza », « persona » o « ipostasi », « relazione », ecc. Così facendo, non ha sottoposto la fede ad una sapienza umana, ma ha dato un significato nuovo, insolito a questi termini assunti ora a significare anche un mistero inesprimibile, « infinitamente al di là di tutto ciò che possiamo concepire a misura d'uomo ». 252 La Chiesa adopera il termine « sostanza » (reso talvolta anche con « essenza » o « natura ») per designare l'Essere divino nella sua unità, il termine « persona » o « ipostasi » per designare il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo nella loro reale distinzione reciproca, il termine « relazione » per designare il fatto che la distinzione tra le Persone divine sta nel riferimento delle une alle altre. Lo Spirito Santo
  • 19. In sintesi 261 Il mistero della Santissima Trinità è il mistero centrale della fede e della vita cristiana. Soltanto Dio può darcene la conoscenza rivelandosi come Padre, Figlio e Spirito Santo. 262 L'incarnazione del Figlio di Dio rivela che Dio è il Padre eterno e che il Figlio è consostanziale al Padre, cioè che in lui e con lui è lo stesso unico Dio. 263 La missione dello Spirito Santo, che il Padre manda nel nome del Figlio 327 e che il Figlio manda « dal Padre » (Gv 15,26), rivela che egli è con loro lo stesso unico Dio. « Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato ». 328 264 « Lo Spirito Santo procede, primariamente, dal Padre e, per il dono eterno che il Padre ne fa al Figlio, procede dal Padre e dal Figlio in comunione ». 329 265 Attraverso la grazia del Battesimo « nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (Mt 28,19), siamo chiamati ad aver parte alla vita della Beata Trinità, quaggiù nell'oscurità della fede, e, oltre la morte, nella luce eterna. 330 266 « La fede cattolica consiste nel venerare un Dio solo nella Trinità, e la Trinità nell'Unità, senza confusione di Persone né separazione della sostanza: altra infatti è la Persona del Padre, altra quella del Figlio, altra quella dello Spirito Santo; ma unica è la divinità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, uguale la gloria, coeterna la maestà ». Lo Spirito Santo
  • 20. Lo Spirito Santo Una volta sancita la Natura dello Spirito Santo, andiamo ad approfondire il suo ruolo specifico. Paraclito Nel Vangelo secondo Giovanni si indica lo Spirito Santo col termine Paraclito, ovvero "avvocato", "difensore", "soccorritore" o "consolatore". Gesù, nell'Ultima Cena promette ai suoi discepoli di non lasciarli soli, ma di inviare loro un consolatore (Gv 14,16, Gv 14,26, Gv 15,26, Gv 16,7). "Altro paraclito",in quanto il primo paraclito è lo Gesù. Ed infatti questo è il ruolo primario dello Spirito Santo: un nostro difensore e consolatore. Lo Spirito Santo Avvocato e Consolatore
  • 21. Giovanni 14-16 14:1 «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2 Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; 3 quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. 4 E del luogo dove io vado, voi conoscete la via». 5 Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?». 6 Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7 Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». 8 Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9 Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? 10 Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. 11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. 12 In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. 13 Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Lo Spirito Santo
  • 22. 15 Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. 16 Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, 17 lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. 19 Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi. 21 Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui». 25 Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. 26 Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. 27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28 Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. 29 Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. 30 Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, 31 ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui». 12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 17 Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri. Lo Spirito Santo
  • 23. 18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. [...] 25 Questo perché si adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione. 26 Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; 27 e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. 16:1 Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 2 Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. 3 E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. [...] In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. 24 Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. 33 Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!». Lo Spirito Santo Domanda: consolare da cosa? Siamo in una valle di lacrime!
  • 24. Pentecoste Colore liturgico: rosso. Cinquanta giorni dopo la Pasqua si celebra la Pentecoste, che celebra lo Spirito Santo. Veni Sancte Spiritus è una importante invocazione dello Spirito che si recita durante la messa di Pentecoste. Lo Spirito Santo Abbiamo già visto in altre lezioni la Pentecoste, ripropongo la scheda:
  • 25. Simboli dello Spirito Santo Colomba: battesimo di Gesù (Mt 3,16) Acqua: come vita nuova (Battesimo) Fuoco: che trasforma le cose (Pentecoste) Vento: il vento che si abbatte sulla casa degli apostoli (Pentecoste)(Atti 2) Mani: imposizione delle mani con cui si invoca lo Spirito Santo Sigillo: simbolo dell’ alleanza eterna fra uomo e Dio Olio: il sacro Crisma usato nei sacramenti. Lo Spirito Santo
  • 26. 389. Che cosa sono i doni dello Spirito Santo? I doni dello Spirito Santo sono disposizioni permanenti che rendono l'uomo docile a seguire le ispirazioni divine. Essi sono sette: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio. 390. Che cosa sono i frutti dello Spirito Santo? I frutti dello Spirito Santo sono perfezioni plasmate in noi come primizie della gloria eterna. La tradizione della Chiesa ne enumera dodici: «Amore, gioia, pace, pazienza, longanimità, bontà, benevolenza, mitezza, fedeltà, modestia, continenza, castità» (Gal 5,22-23 volg.). Lo Spirito Santo
  • 27. I 7 doni dello Spirito Santo ● sapienza ● intelletto ● consiglio ● fortezza ● scienza ● pietà ● timore di Dio Lo Spirito Santo
  • 28. Sapienza Permette di comprendere le realtà soprannaturale e Divina. Non è un tipo di conoscenza legato all'uso della ragione ma proprio dello Spirito Santo, inteso come relazione intima con Dio che ci guida, ci dà direttamente le risposte tramite il completo abbandono al suo volere, senza bisogno di altra conoscenza, ma in completo abbandono a Dio. Metterò la mia legge in loro, la scriverò nei loro cuori; allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l'un l'altro, dicendosi a vicenda: Impara a conoscere il Signore! Ma tutti, dal più piccolo al più grande, mi potranno conoscere, dice il Signore, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato. » (Geremia 31,33-34) (Papa Francesco - Udienza 9 aprile 2014) Lo Spirito Santo Intelletto Ci permette un maggiore comprensione della dottrina della Fede. “come suggerisce la parola stessa, l’intelletto permette di “intus legere”, cioè di “leggere dentro”: questo dono ci fa capire le cose come le capisce Dio, con l’intelligenza di Dio. [...]E’ chiaro allora che il dono dell’intelletto è strettamente connesso alla fede.[...]io vi invierò lo Spirito Santo e Lui vi farà capire [...] gli insegnamenti di Gesù, capire la sua Parola, capire il Vangelo, capire la Parola di Dio.” (Papa Francesco - Udienza 30 aprile 2014)
  • 29. Lo Spirito Santo Consiglio Ci aiuta nelle scelte che ci pone la vita mettendosi verso quello che è il volere di Dio. “Come tutti gli altri doni dello Spirito, poi, anche il consiglio costituisce un tesoro per tutta la comunità cristiana. Il Signore non ci parla soltanto nell’intimità del cuore, ci parla sì, ma non soltanto lì, ma ci parla anche attraverso la voce e la testimonianza dei fratelli.” (Papa Francesco - Udienza 7 maggio 2014) Fortezza Ci permette di rimanere saldi nella fede davanti alle tentazioni e coraggiosi nel rivendicare la propria fede davanti ai compromessi che ci vengono richiesti dalla società. L'assenza della fortezza si riconosce dalla presenza di: ● pavidità: incapacità di sostenere le proprie idee anche con le azioni ● aggressività: sostenere le proprie convinzioni imponendole con la forza ● pusillanimità: incapacità di esporre le proprie idee ● opportunismo: il conformarsi alle mode o idee dominanti (Papa Francesco - Udienza 14 maggio 2014)
  • 30. Lo Spirito Santo Scienza La conoscenza del significato del creato. "ci porta a cogliere, attraverso il creato, la grandezza e l’amore di Dio e la sua relazione profonda con ogni creatura" "dono della scienza ci pone in profonda sintonia con il Creatore e ci fa partecipare alla limpidezza del suo sguardo e del suo giudizio. Ed è in questa prospettiva che riusciamo a cogliere nell’uomo e nella donna il vertice della creazione, come compimento di un disegno d’amore che è impresso in ognuno di noi e che ci fa riconoscere come fratelli e sorelle." (Papa Francesco - Udienza 21 maggio 2014) Pietà (Pietas) Obbedienza a Dio e a tutto quello che viene da Dio. “Bisogna chiarire subito che questo dono non si identifica con l’avere compassione di qualcuno, avere pietà del prossimo, ma indica la nostra appartenenza a Dio e il nostro legame profondo con Lui, un legame che dà senso a tutta la nostra vita e che ci mantiene saldi, in comunione con Lui, anche nei momenti più difficili e travagliati.” (Papa Francesco - Udienza 4 giugno 2014)
  • 31. Lo Spirito Santo Timor di Dio Vivere avendo riguardo del giudizio di Dio prima di quello degli uomini. “Quando siamo pervasi dal timore di Dio, allora siamo portati a seguire il Signore con umiltà, docilità e obbedienza. Questo, però, non con atteggiamento rassegnato, passivo, anche lamentoso, ma con lo stupore e la gioia di un figlio che si riconosce servito e amato dal Padre. Il timore di Dio, quindi, non fa di noi dei cristiani timidi, remissivi, ma genera in noi coraggio e forza! È un dono che fa di noi cristiani convinti, entusiasti, che non restano sottomessi al Signore per paura, ma perché sono commossi e conquistati dal suo amore! Essere conquistati dall’amore di Dio! E questo è una cosa bella. Lasciarci conquistare da questo amore di papà, che ci ama tanto, ci ama con tutto il suo cuore.” (Papa Francesco - Udienza 11 giugno 2014)
  • 32. I nove frutti dello Spirito Santo San Paolo ci indica nove frutti dell'azione dello Spirito Santo: « Il frutto dello Spirito invece è: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo. » (Galati 5,22) 1. amore 2. gioia 3. pace 4. pazienza 5. benevolenza 6. bontà 7. fedeltà 8. mansuetudine 9. autocontrollo Lo Spirito Santo
  • 33. Peccati contro lo Spirito Santo Non possono essere perdonati. Abbiamo già visto il tante volte il Catechismo e non c’è bisogno di approfondire, sapete come fare, in ogni caso elenchiamo quali sono i peccati che NON possono essere perdonati, ovvero i peccati contro lo spirito santo: 1. disperazione della salvezza 2. presunzione di salvarsi senza merito 3. impugnare la verità conosciuta (scisma, eresia, apostasia) 4. invidia della altrui grazia 5. ostinazione nei peccati 6. impenitenza finale (in presenza di peccati mortali non viene chiesto il perdono) Lo Spirito Santo
  • 34. 1864 « Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata » (Mt 12,31). La misericordia di Dio non conosce limiti, ma chi deliberatamente rifiuta di accoglierla attraverso il pentimento, respinge il perdono dei propri peccati e la salvezza offerta dallo Spirito Santo. Un tale indurimento può portare alla impenitenza finale e alla rovina eterna. Peccati Non Perdonabili Lo Spirito Santo
  • 35. Documentario Consigliato: Il maligno si serve delle cose di Dio per fregarci https://youtu.be/FrWiwEFCuco In questa catechesi Don Fabio Rosini fa una bellissima descrizione e spiegazione dello Spirito Santo. E’ molto coinvolgente, lo consiglio a tutti. Lo Spirito Santo
  • 36. Rinnovamento Nello Spirito Santo Lo Spirito Santo Il Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) è un'associazione legato alla corrente Rinnovamento Carismatico, ed ha come fulcro proprio la figura dello Spirito Santo.
  • 37. Storia 1882, Lucca La beata Elena Guerra fondò il movimento carismatico, con il beneplacito di papa Leone XIII, il quale nel 1901 scrisse l'inno Veni Creator Spiritus, con la preghiera allo Spirito Santo di riunire tutti i cristiani in una sola Chiesa. 1967,USA Nasce Il Rinnovamento Carismatico nella Chiesa Cattolica, ad opera di un gruppo di studenti dell'Università Duquesne a Pittsburgh (Pennsylvania). Tratto dal sito web ufficiaie: rns-italia.it Nel 1971, a poca distanza da quanto era accaduto in America, si sviluppa in Italia la grande corrente spirituale nota con il nome di Rinnovamento carismatico cattolico. Quasi immediatamente, l'esperienza italiana venne denominata "Rinnovamento nello Spirito Santo", [...] Era l'aprile del 1977. Le origini del Rinnovamento carismatico in Italia Storicamente il primo gruppo di Rinnovamento in Italia nasce in Emilia Romagna [...] Lo Spirito Santo
  • 38. Il Rinnovamento e i Pontefici [...] Il 18 maggio 1975, Papa Paolo VI decise di convocare i carismatici nella Basilica di San Pietro, per un incontro internazionale. Si tratta del primo di una lunga serie di incontri in Vaticano. Con l'ascesa al trono petrino di Giovanni Paolo II, il Rinnovamento nello Spirito Santo italiano ha avuto il privilegio, unico al mondo, di essere ricevuto in udienza privata per ben tre volte e di essere stato oggetto di numerose lettere autografe [...] Il 29 maggio 2004 Giovanni Paolo II convocava il popolo del Rinnovamento in Piazza San Pietro, per celebrare i Vespri di Pentecoste. Confluirono attorno al Pontefice oltre 25.000 aderenti da tutti i gruppi e le comunità italiane, per quello che sarà l'ultimo saluto di un Padre al Rinnovamento nello Spirito Santo. Successivamente, il 26 febbraio 2006 Benedetto XVI, salito sul soglio pontificio, incontrava in udienza privata l'allora coordinatore nazionale Salvatore Martinez [...] in occasione della XXX Convocazione nazionale del RnS a Rimini, Papa Ratzinger inviava al Presidente del RnS una lettera autografa. Il Pontefice definiva il RnS una «straordinaria esperienza spirituale», da riproporre «quale annuncio evangelizzatore agli uomini e alle donne della nostra epoca». Lo Spirito Santo Insomma il movimento ha sempre incontrato il parere favorevole e il plauso di tutti i pontefici!
  • 39. Nome Il nome “rinnovamente o nello Spirito Santo” è preso da un brano di San Paolo: «[...] egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna.» (San Paolo, lettera a Tito, 3,5-7) Lo Spirito Santo Percorso Dopo un percorso fromativo “di vita nuova”, un ciclo di incontri e di studi, ci sarà una effusione dello Spirito Santo in cui si chiede che lo Spirito Santo scenda sul fedele.
  • 40. Lo Spirito Santo Incontri Gii incontri settimanali si svolgono all’insegna della preghiera comunitaria, della spontaneità, della emozione. Un grande ruolo lo ricopre la musica, infatti quello dei canti di gruppo è uno dei punti forti del rinnovamento: canti fatti con entusiasmo, canti moderni, canti fatti assieme. Lo Spirito Santo ed il canto sono molto connessi fra di loro, si alternano canti gioiosi ed esplosivi ai canti meditativi e di lode. Alcuni momenti degli incontri: ● Preghiere di gruppo di lode e acclamazione al Signore ● Preghiere spontanee ● Preghiere di intercessione (richiesta di grazie per sè o gli altri) ● Canti ● Canto in lingue ● Momenti di silenzio ● Letture della Bibbia ● Testimonianze ● Lodi spontanee
  • 41. Lo Spirito Santo Il rinnovamento nello Spirito Santo è adatto e consigliato (anche e soprattutto) ai giovani: Christian Youth Fest (Official live video) FLASH MOB Olimpico 2014 RnS I Smile (Versione Italiana RnS) Flash mob giornata giovani RnS Firenze
  • 42. Lo Spirito Santo Centro internazionale per la Famiglia - Nazareth Oltre ai giovani viene data molta importanza anche alle famiglie, viene tenuto un raduno annuale: Insomma il consiglio è di provare a partecipare ai loro incontri, è un nuovo diverso e nuovo per “rinnovare la fede nello Spirito”. Uno dei problemi maggiori per i giovani d’oggi è pensare che una vita nella chiesa sia triste e relegata solamente alla messa domenicale. Non è affatto così. Ci sono tante cose da fare, tanto da divertirsi, tanti giovani con cui confrontarsi e con cui condividere momenti bellissimi e di gioia. Approfittatene! La fede in Dio non è triste, ma è gioiosa. RnS è questo.
  • 44.