1. 18 marzo 2015 | Anno LIII - N. 11 (2547) | Giornale 3,00 euro www.panorama.itFrancia,Spagna,Portogallo,Austria,Belgio5,70Euro;Germania7,00Euro;U.K.4,40GBP;Svizzera7,00CHF;Svezia55,50Sek;SvizzeraC.T.6,70CHF;U.S.A.(viaaereaNewYork)9,50USD,Canada10,00Cad-P.I.SpA-Sped.inA.P.-D.L.353/03art.1,comma1,DCBVerona
ISSN977-0553109000
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viva
la famiglia(tradizionale)
Noalleadozioniselvagge,noall’utero
inaffitto:ifiglidevonoavereunpapàeunamamma.
ParoladiDomenicoDolceeStefanoGabbana
cheperlaprimavoltaparlanodellaloro
infanzia,delveroamoreedeilegamidisangue
chenonsipossonostravolgere.
riparte il tour/mattarella scrive: Panorama d’italia fa bene all’italia
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2. 106 Panorama | 18 marzo 2015
link_tendenze
a cerca chi ha a noia l’anonimato algido
degli hotel e chi è curioso di esperienze
non omologate come assistere a una per-
formance in un salotto privato o cenare
in una cucina living dove si respira aria di
famiglia. La mette a disposizione chi si è
inventato un nuovo lavoro, spinto dall’avventura
o dalla mannaia di esuberi e crisi. Così la casa, la
propria casa, quella in cui si vive, è sempre più
aperta a sconosciuti, anche per fare business. E se
è difficile quantificare quanto rendano le attività,
un dato è certo: rendono, e parecchio. Lo dimo-
stra il proliferare di nuovi indirizzi molto privati.
A Roma, fra Campo dei fiori e piazza Navona, per
esempio, stanno aprendo b&b al ritmo di svariate
decine in un anno. Le case «trasformate» in ristoranti
sorgono ovunque, dal Trentino alla Sicilia.
È la nuova tendenza del viaggiare nell’anno 2015,
dilatata da internet, figlia dei conti che non torna-
no. La «sharing economy», ovvero il condividere
dall’auto allo spazio di lavoro, non è più una novità,
sta abbattendo resistenze culturali anche da noi. Un
L
my business
di Silvia Ugolotti
No a hotel anonimi e serate nel caos.
Meglio andare a casa (d’altri).
Per cenare, dormire, lavorare o vedere
una mostra. È il turismo delle porte
accanto. Che fa guadagnare
i proprietari e risparmiare gli ospiti.
my home
CENA FRA AMICI
(MA SERVITI)
A Milano,
In casa nostra è un
home restaurant,
che organizza
serate con menu
della tradizione.
RobertoCaccuri/Contrasto
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3. link_tendenze
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terzo degli italiani è pronto a sperimentarla, secondo
una ricerca Ipsos. E la casa, manco a dirlo, è al centro
del nuovo business. Sempre più viaggiatori sono
consapevoli del valore aggiunto di dormire magari in
un palazzo patrizio rispetto alle classica sistemazione
in hotel: il risparmio va dal 30 al 50 per cento e in
più si hanno privacy e bien vivre. «È un modo per
condividere una casa grande che amo e ho arredato
con passione: non è esibizionismo, ma il puro piacere
dell’accoglienza, quello che si riserva a un gruppo
di amici. Gli ospiti tornano, fanno tam tam e io ho
scoperto una nuova veste professionale» racconta
Alessandra Bruti Liberati, arredatrice d’interni, ora
anima di un b&b di lusso (MyNavona) a Roma, dove
gli ospiti sono viziati con marmellate, muffin e torte
preparate da lei stessa. Sempre a Roma, con un af-
faccio a 360 gradi sul Gianicolo, San Pietro, piazza
di Spagna e Villa Borghese, la famiglia Colasanti
Marongiu, oltre alle 12 camere di «casa propria» (il
b&b Navona Queen), ha deciso di mettere a dispo-
sizione per ospiti e per eventi la terrazza dell’ultimo
COLAZIONE
SALUTISTA
Sopra e a sinistra,
Secondo pensiero,
raffinato
b&b nel centro
di Milano.
INDIRIZZI WEB per dormire
In rete
Se in principio fu il couchsurfing (couchsurfing.com),
per tasche sgangherate e spiriti indipendenti
(il concetto era trovare un divano libero dove passare
la notte gratis in cambio del proprio), oggi spopolano
soluzioni di alto livello. E grazie ai filtri la ricerca
è davvero su misura. Barbecue e giardino per vacanze,
la piscina, camino per i romantici e wi-fi, palestra
condominiale, ascensore, culla o parcheggio.
Collaudato e affidabile il portale Airbnb (airbnb.it)
ha esteso il suo servizio in oltre 192 Paesi per un totale
di oltre 300 mila notti in cinque anni. Anche il portale
Homeaway (homeaway.it) permette di scegliere
una casa per le vacanze tra oltre un milione di annunci
e 171 Paesi. Poi ci sono Toprural (case in affitto in zone
rurali; toprural.it), Wimdu (wimdu.it), competitor
di Airbnb, con 300 mila alloggi, e il più lussuoso
e raffinato One fine Stay (onefinestay.com).
B&b
Poche stanze e proprietari attenti e amichevoli.
Risultato? Sono in cima alle classifiche di Booking
o Tripadvisor. A Milano, Secondo pensiero
(secondopensiero.com) in corso Magenta 12 apre
le porte di casa tra pezzi d’arte, mobili ricercati
e camere che si affacciano su terrazzi interni. E dal 15
marzo s’inaugura Secondo Pensiero Suites in Foro
Bonaparte. Natura e design e filosofia green animano
Il richiamo del bosco (ilrichiamodelbosco.it),
un rifugio molto intimo a vicino a Parma. È a due passi
da Ponte Vecchio, in un palazzo fiorentino anni ’30,
Floroom (floroom.com): quattro suite, colazione fatta
in casa con torte e biscotti della tradizione toscana.
Si affaccia sul chiostro del Bramante a Roma,
MyNavona (mynavona.com): l’accoglienza
aristocratica e perfezione di stile. Ha 12 camere
e una terrazza di 500 metri quadri Navona queen
(navonasuiterome.com). A Palermo, invece, c’è aria
di fashion al BB 22: d’estate, aperitivi a bordo
di gommoni sulle rive della spiaggia di Mondello,
e corsi di cucina siciliana (bb22.it).
RobertoCaccuri/Contrasto
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NEL CUORE
DELLa CAPITALE
Un micro cortile
interno
trasformato
in salottino:
è un dettaglio
di Navona Queen,
b&b di Roma
con 12 stanze
e una terrazza
panoramica
di 500 metri
quadrati
per gli ospiti.
piano di 500 metri quadrati: « Sarà pronta a maggio.
Io e mio marito ci siamo inventati un nuovo lavoro.
Da qui si vede anche il Papa quando si affaccia alla
finestra» dice orgogliosa Annita Marongiu.
In Italia, secondo i dati Istat 2014 riportati da
bed-and-breakfast.it, sono circa 25 mila i b&b, con
una crescita annua del sei per cento. Nel 2012 occu-
pavano circa 40 mila persone, nel 2015 si potrebbe
sfiorare il raddoppio. A gestirli sono soprattutto le
donne: servono colazioni hand made con prodotti
del territorio e sostenibili.
I b&b di «nuova generazione» sono professionali,
curati, con servizi tagliati su misura: posti unici,
spesso non citati dalle guide, ma su internet. Han-
no siti propri o fanno parte di network. Si affittano
quando i padroni sono fuori, oppure si condivide
con loro lo spazio per chi vuole vivere un luogo «li-
ke a local». E i local possono essere anche persone
speciali come Ashton Kutcher, per esempio. L’atto-
re, fan di Airbnb (la piattaforma leader nel settore
del turismo digitale che oggi conta un milione di
indirizzi nel mondo), pare abbia messo in affitto
le sue ville di Los Angeles e Berlino. L’obiettivo?
«Creare un mondo in cui sia possibile sentirsi a casa
ovunque» è il motto di Brian Chesky e Joe Gebbia,
due dei tre fondatori di Airbnb. L’ultima valutazione
della società (relativa a un anno fa) era di dieci mi-
liardi di dollari e già si parla del doppio della cifra.
I vantaggi di aprire un b&b sono infatti anche fi-
scali: non essendo un’azienda, non si ha l’obbligo
d’iscriversi al registro delle imprese della Camera
di commercio e nemmeno di aprire una partita Iva.
Ma anche se si usa la propria casa per invitare a
cena o a colazione, il gioco vale la candela: poche
scocciature a livello burocratico, cinquemila euro
massimo di guadagno l’anno (quanti rispetteranno
il limite?). Verve e battuta pronta, atmosfera e doti
da Masterchef sono gli ingredienti di un perfetto
home restaurant. «Nessuna norma vieta di ricevere
a casa propria ospiti e amici, cucinare per loro e farsi
pagare per l’impegno» racconta Umberta Croce che
con il compagno Niccolò Lapidari ha aperto In casa
nostra, un ristorante in salotto a Milano. «Cuciniamo
solamente per sei persone, spesso piatti di mare: io
sono un pescatore, entrambi abbiamo radici geno-
vesi. Non è una vera e propria attività. Ognuno di
noi ha un altro lavoro. Il cibo è per noi strumento
di conoscenza e di condivisione» aggiunge Niccolò,
che essendo autore e musicista suona anche per
tutti a fine cena.
Non per soldi, ma per possibilità di lobby e cono-
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