1. Comunicazione:
Importanza
e
Degenerazione
Gessica Sicilia
Classe V Sez.B
A.s. 2009/2010
Liceo
Scientifico
E.Fermi
2. ˂˂ Siamo un niente;e un vero niente ci sia dato di essere in mano di Dio. Noi nulla abbiamo
di ciò che forma la gloria,il successo,la potenza di un’opera. Se avessimo queste grandezze umane
temeremmo che Dio non sarebbe con noi. Noi ci facciamo innanzi muniti della benedizione della
Chiesa˂˂ .
Padre Matteo,(apostolo della vocazione al Sacro Cuore a cui Don Mauro si era affidato negli ultimi
anni di vita segnati dalla leucemia), aveva detto:˂˂ Quando non potrò più predicare,scriverò;quando non potrò
più scrivere,pregherò;quando non potrò più pregare,potrò sempre amare soffrendo e soffrire amando˂˂ .
3. Don Gaetano Mauro, è un santo sacerdote
che ha saputo guardare ai problemi del suo tempo
e ha voluto darvi una risposta, attingendo alla ricchezza del suo cuore, al fervore della sua
fede, alla sapienza della Chiesa.
Don Gaetano Mauro nacque a Rogliano (Cosenza)
il 13 aprile 1888 da famiglia profondamente religiosa.
Il 14 luglio 1912 fu ordinato sacerdote a Cosenza.
Il 28 giugno 1914 venne assegnato come parroco cantore a Montalto Uffugo.
Con fervore e zelo inizia il lavoro pastorale, specialmente tra i giovani, e presto è nominato
Decano della Collegiata di S. Maria della Serra.
E "Decano" fu poi il nome che tutti usarono parlando con lui o di lui.
Durante la prima guerra mondiale fu chiamato al fronte come cappellano militare a Viscone
del Torre (Gorizia).
I fanciulli e i giovani furono i preferiti nel suo lavoro. Catechismo, conferenze, scuole diurne e
serali filodrammatica, cinema, banda musicale, palestragiochi: tutto fu messo in opera perché
i piccoli e gli adolescenti
avessero la possibilità di crescere e svilupparsi spiritualmente, professionalmente e
culturalmente.
L'8 dicembre 1921, tra i ruderi del vecchio convento di S. Francesco di Paola, a Montalto
Uffugo, inaugurò un ricreatorio all'interno del quale nacque, nel mese di Agosto 1925, l'
A.R.D.O.R. (Associazione Religiosa degli Oratori Rurali), composta da sacerdoti e laici per l'
insegnamento della Dottrina Cristiana nelle campagne.
Per stringersi più fortemente a lui e al suo ideale apostolico, alcuni giovani iniziarono vita in
comune col Decano Mauro nei resti dell' antico convento di San Francesco di Paola in
Montalto.
L' 8 dicembre 1928 si diede vita ufficialmente
alla Congregazione dei Catechisti Rurali (Missionari Ardorini), che nel 1943 fu unita a quella
dei Pii Operai,
fondata a Napoli nei primi anni del '600, dal Venerabile Padre Carlo Carafa, della quale era
rimasto un solo membro, e che aveva sostanzialmente il medesimo fine.
Il 31 dicembre 1969, alle ore 20:12, nella Casa Madre della Congregazione, in Montalto
Uffugo, Don Gaetano Mauro rendeva la sua bell'anima al Signore, circondato dai familiari e
da numerosi suoi figli spirituali.
Il 9 maggio 2002, nella Cattedrale di Cosenza,
ha avuto luogo la solenne apertura del processo diocesano per la causa di canonizzazione di
don Gaetano Mauro.
4. .
Professo GIUSEPPE MARRAZZO
Comunità di Montalto Uffigo.
Padre PIETRO GIORNO Economo Generale.
Comunità di Montalto Uffigo.
Padre ANTONIO PALERMO
Comunità di Montalto Uffugo.
I Missionari Ardorini si impegnano nell'apostolato rurale a servizio
della Chiesa e del mondo, attraverso oratori rurali, missioni popolari
rurali, missioni estere, centri di spiritualità e di catechesi, parrocchie e
scuole professionali.
5. Non ho conosciuto personalmente don Gaetano Mauro, ma ho avuto
la fortuna di incontrarlo tramite la lettura di gran parte dell’immensa
corrispondenza, che questo Sacerdote tenne in tutta la sua vita.
La prima volta che ne sentii parlare fu durante gli anni del liceo; e fu
la mia Prof. di Religione, la Sig.ra La Neve Renata, che spesso si
cimentò nel raccontarci aneddoti, e non solo, sulla vita di don Mauro
che tutti chiamavano Decano.
Fu proprio da quei racconti che iniziò il cammino di conoscenza mio e
dei miei compagni, ma anche la voglia di saperne sempre di più. Anzi:
da lì nacque anche la mia disponibilità a lavorare ai documenti di questo
santo sacerdote calabrese che tanto fece sia come parroco, sia come
educatore della gioventù.
E poiché da cosa nasce sempre cosa, il coinvolgimento diventò sempre
maggiore, tanto che volli inserire questo personaggio nel mio percorso
d’esame.
E pensare che fino ad allora ne avevo ignorato perfino l’esistenza!
Più leggevo le sue lettere e più volevo continuare a leggerne. E’ stata
una continua scoperta! Lo studio, i libri, gli Ardorini, e in primis la Prof.
di Religione e il lavoro continuo negli anni, mi hanno condotta alla
fine del mio percorso scolastico a voler improntare l’esame
sull’importanza della Comunicazione prendendo come modello concreto
di riferimento “un prete del sud”, un faro di autentica spiritualità.