Lo sai come superare le incomprensioni in azienda?
1. “… sono felice che tu sia a casa. Purtroppo non
sono riuscito a finire il lavoro che volevo fare,
e mi dispiace di non poterlo portare a
termine ora che sei tornato…”
2. Come scegliereste di rispondere a questa
comunicazione? Con gioia o con disappunto?
3. Spesso le incomprensioni nascono da ambiguità e queste
sono da ricercare nelle modalità di emissione del
messaggio.
4. A scuola l’efficacia della
comunicazione
dell’insegnante è
definita dalla
comprensione
dell’alunno: se l’alunno
è confuso
probabilmente la
comunicazione
dell’insegnante è stata
inefficace.
6. È necessario quindi
imparare a fare
attenzione alle
reazioni del nostro
interlocutore e
variare di
conseguenza il nostro
comportamento.
7. La miglior capacità di ogni individuo, nella
comunicazione, è la flessibilità, cioè la
capacità di orientare il proprio
comportamento verso il ricevente per
ottenere l’obiettivo voluto.
8. Il significato della nostra comunicazione è la risposta
che se ne ottiene. La risposta non è mai sbagliata,
siamo noi a sbagliare la comunicazione. In questo
caso, se ciò che stiamo facendo non funziona,
cambiamolo!
9. Ma fammi capire una
cosa: tu sei un
professionista,
giusto? O comunque
hai la responsabilità
di guidare e di
influenzare altre
persone. Esatto?
10. E per fare questo hai bisogno di costruirti un
vantaggio competitivo, che ti aiuti a
distinguerti e a fare la differenza. Non è forse
così?
11. In modo che tua possa aiutare, guidare e
influenzare - clienti, collaboratori e le persone
che ti stanno più vicino.
12. Pensaci bene, per ottenere tutto questo hai bisogno
di sapere:
> La Comunicazione;
> Come Creare Relazioni Produttive Professionali;
13. …così come devi saper
dire la cosa giusta al
momento giusto e nel
modo giusto a
seconda di colui che
hai di fronte e non
solo per te ma anche
per quelle persone che
si aspettano da te
decisioni e risposte.
14. E questo vuol dire essere un esempio di
COMUNICAZIONE e di INTERAZIONI
comunicative adeguate.
16. E parlare tanto per parlare e non comunicare o
non avere a disposizione adeguati strumenti
comunicativi ti fa rischiare di cadere in una di
queste due categorie: gli ESECUTORI e i
PRESUNTUOSI.
17. 1. I POLITICI: sono quelli che la raccontano.
Spesso hanno molte parole a disposizione e
parlano, parlano, parlano e non arrivano mai o
di rado al nocciolo della questione.
E per questo poi riescono a raccontarsela pure
quando si tratta di prendersi la responsabilità.
18. Non ci provano più ad
essere sinceri con se
stessi e utilizzano in
modo smisurato e
continuo parole
astratte. In momenti
di difficoltà tirano in
causa gli altri per
poter prendere forza
dalle parole degli
altri.
19. Così facendo sminuiscono anche la loro figura. Si
sono convinti che coloro che ascoltano siano
dotati di ignoranza a tal punto che possono
dire qualsiasi cosa che in ogni caso hanno il
potere sugli altri.
20. Per cui sono mossi dal desiderio di comandare e
utilizzano la comunicazione a titolo di
cartomanti saccenti. Il loro unico obiettivo è il
tornaconto personale.
21. Abili manipolatori non sanno più distinguere la
realtà manipolata dalla realtà. Continuano
imperterriti in questo meccanismo perché si
accontentano di niente di meglio che il
minimo.
22. In altre parole: eseguono un copione scritto
su misura da qualcun altro. Sono
prigionieri di pensieri come: è meglio
avere potere, il mio potere è in pericolo, gli
altri sono stupidi, non capiscono niente, io
so come si fa…
23. Pregiudizi che li hanno portati
a creare dei grandi giri di
parole. Vivendo una vita
inseguendo il potere sugli altri
attraverso il controllo degli altri
ed in una posizione di
presunzione.
24. Conoscete qualcuno così? magari qualcuno nel
vostro team o tra le persone di cui avete la
responsabilità.
?
25. 2. Poi ci sono i PRESIDENTI: quelli che di solito,
titolari d’azienda o presidenti della proloco
paesana, vorrebbero ma non sanno come fare
ma che grazie al potere di ruolo hanno una
comunicazione urlata ed impositiva.
26. Mascherano la loro insicurezza dietro al loro
tono sia personale che comunicativo
sostenuto. Prigionieri di questo ruolo, sono
sempre così: a casa come con gli amici o si fa
ciò che dicono loro oppure la loro reazione
può suscitare perplessità.
27. Ma, sotto sotto serve per nascondere i loro
limiti. A volte tuttologi e saccenti, hanno una
risposta a tutto. Suscitano poca voglia di
condividere perché il rapporto che si crea è
che…
“Io vinco”
E
“Tu perdi”
28. E con i propri collaboratori, per loro non c’è
spazio. Si mettono al centro dell’attenzione
perché dimostrano e ostentano sicurezza.
29. All’inizio ti sembrano modelli da seguire ma,
poco a poco che il tempo passa, la loro
insicurezza viene percepita e la considerazione
di loro risulta finire ai minimi storici.
30. Poco inclini alle relazioni umane e molto concentrati
sulla propria persona e sui propri successi, non
vedono gli altri. Anzi, non si accorgono proprio degli
altri e dei loro bisogni.
31. Parlano come persone di successo ed a volte la
frase “Io so cosa vuol dire ” esce dalla loro
bocca sotto forma di protezione di se stessi. È
frequente che si nascondano sotto forma di
comunicazioni mascherate da incontrovertibili
verità come “Si è sempre fatto così …”,
“Ognuno fa quello che si sente …”, “Ogni cosa
a suo tempo …”, modi di dire che non
permettono all’interlocutore di entrare in
sintonia.
32. In altre parole oltre all’umiltà sono prigionieri di
se stessi e di ciò che rappresentano. Hanno
anche fatto cose importanti, ma gli manca la
strategia per valorizzarli e non vengono
percepiti come un esempio.
33. Ci mettono vigore, energia e forza ma non sanno
come fare, per cui si agitano, si danno un gran da
fare, corrono a destra e a sinistra, fanno una gran
fatica... ma vanno d’accordo solo con coloro che
sono come loro oppure con coloro che hanno
accettato il ruolo di sudditi in stato di pronazione.
34. Hanno la sensazione di essere circondati da
persone che li amano e per i quali sentono di
essere importanti, ma in realtà stanno
facendo il deserto intorno a sé.
35. E tu vuoi essere un manager che
padroneggia la sua comunicazione?
http://www.sipuocambiare.it/prodotto/la-comunicazione-
del-management/