1. Caro Pierpaolo, sono anch'io una delegata della CGIL Poste,ho letto la tua lettera alla Segretaria
della CGIL e ne ho apprezzato molti passaggi. Certamente. Il momento che stiamo attraversando e'
molto complesso e la comprensione dei fatti non dipende ne dalla modestia ne dal titolo di studio ne
dal ceto. Ritengo che molti sono gli errori che avremmo dovuto e potuto prevenire ed evitare e che
le responsabilità, sono di tutti gli attori della commedia. E' indubbio che l'arretramento dei valori
democratici e costituzionali prodotti in questi ultimi venti anni ci hanno condotto sin qui', il ritenere
che la gestione del potere, il diritto di decidere, debba essere prerogativa di pochi ha sempre
prodotto disgrazie e ancor più' l'incapacità di sapere quando e' il momento di fermarsi e' devastante
perché si e' costretti a rincorrere gli eventi a controllarli a mettere "pezze" perdendo la nostra
identità politica. La politica ha perduto il senso della partecipazione. La corruzione ha sostituito i
valori della sinistra, la costruzione della sinistra, il progetto si sono fermati e all'assenza di
opposizione ha lasciato nelle mani di venditori di fumo, di incantatori di serpenti, di mistificatori "la
costruzione di un nuovo sogno", a chi grazie a enormi capitali prima e al potere poi a comprato
sempre tutto e mentre vendeva le nostre vite e il nostro futuro ci ha fatto credere che le cose non si
debbono guadagnare, meritare ma comprare. Basta venderci, vendere la rispettabilità di un popolo,
vendere l'onesta', vendere il proprio corpo, le proprie terre, le proprie aziende, i lavoratori . Il sogno
di una ricchezza a portata di mano, effimera, ci ha ridotto a contenitori vuoti. Falliti. Abbiamo tutti
contribuito al fallimento di un progetto politico, di crescita e di investimento culturale sociale
economico. Si e' preferito il controllo di pochi, sempre gli stessi,alla partecipazione. Le masse lo
sanno tutti, si organizzano, da sole senza punti di riferimento, "borbottano" ma non
incidono.....Hanno lavorato sapientemente, pazientemente per annichilire le menti evitando
accuratamente di farci incontrare per non farci pensare. Sin qui' siamo d'accordo, ma una tua frase
ben esprime qual' e' la situazione oggi, quando dici " responsabile di aver lasciato i lavoratori soli e
spaventati in un momento di crisi profonda".Qui' c'è la risposta . La crisi profonda e' reale e
pericolosissima, sulle analisi di chi ha iniziato per primo a sbagliare possiamo approfondire, ma La
Crisi E' Profonda e questo impone alla CGIL e alla Camusso una attenzione e una responsabilità
particolari. La responsabilità tu la dai alla Segretaria. Ma sei davvero convinto che a questi livelli
chi decide e' solo la Camusso? Sei davvero convinto che al contrario non c'è chi vorrebbe che la
Camusso si dimettesse?o che la Camusso fallisse? Io non dimentico il percorso fatto dalla CGIL in
questi anni, in solitudine ha tenuto la lanterna in mano tracciando la strada tenendo fino ad oggi. La
Camusso ha fatto scelte chiare, forti, dichiarando lo sciopero Generale lo scorso settembre,portando
migliaia di persone in piazza. Non sarà che al contrario si e' spinta troppo oltre? Oggi la situazione
e' esplosiva sia economicamente che politicamente, oggi bisogna denunciare, presidiare, contestare
ma alzare lo scontro sociale e' pericoloso e rischia di rovinare definitivamente il Paese. Se anche noi
cerchiamo agnelli sacrificali e' finita. Ti invito anche a riflettere sul fatto che e' una donna, un
particolare che in genere ha significato l'avvicinarsi di grandi difficoltà, le donne spesso vengono
scelte nei momenti più' difficili. La Segretaria, non decide in virtù dell'ufficio o del ruolo ma della
mediazione di più' emergenze e sensibilità, . Sappiamo che aumentare lo scontro se vogliamo ci
riesce, siamo la CGIL e rappresentiamo il mondo del lavoro, ma questo e' il momento di mostrare
responsabilità per chi non l'ha avuta. Abbiamo recuperato , e solo grazie a noi, un percorso unitario
con CISL e UIL, ci siamo riusciti solo perchè non abbiamo mai mollato e perché, quello che
abbiamo detto da soli e per anni purtroppo si e' rivelato vero. La crisi e' esplosa in tutta la sua
drammaticità. Dobbiamo dare sostegno alla Camusso, ancor più' in questo momento dove in molti
vogliono il fallimento della CGIL e lo portano attaccando la Segretaria. Pensa quale peso politico e
sociale comporta dover ricoprire in questo momento un ruolo che tutti vorrebbero fortemente
propulsivo e che al contrario ha bisogno di grande responsabilità sociale. Dobbiamo lavorare per
costruire un modello sociale diverso e questo lo si fa con la politica e i partiti , l'obiettivo sono le
elezioni e nel frattempo il mio sostegno va come sempre e più' di prima alla CGIL e alla nostra
Segretaria.
Laura Chiariotti