1. COMUNICATO
06.03.2017
L’abuso dei contratti a termine, in Poste Italiane, è sotto gli occhi di tutti.
Migliaia di Lavoratori vincolati a rinnovi a singhiozzo, di pochi mesi alla volta, per un
massimo di due anni, limitando persino l’utilizzo della legge vigente in materia. Sottoposti
a pressioni quotidiane, minacce di trasferimento o mancato rinnovo di contratto, con turni
di lavoro che prevedono il sistematico utilizzo dello straordinario o dell’abbinamento,
peraltro non sempre regolarmente retribuiti, deprivati persino del premio di risultato.
In questo contesto cresce anche il rischio di infortuni sul lavoro, specie per chi, per sperare
in un rinnovo del contratto, si vede costretto ad uscire con veicoli “non idonei”.
I Lavoratori a Tempo Determinato nel settore del Recapito Postale suppliscono a carenze
strutturali e se ciò è sempre sindacalmente inaccettabile, nel servizio Pubblico
Universale assume una gravità maggiore.
In questa battaglia i Lavoratori non verranno lasciati soli.
In coerenza con la Carta dei Diritti universali e con la sfida referendaria per riportare il
lavoro stabile ed i diritti in cima alle priorità del Paese La CGIL e la SLC-CGIL di Roma e
Lazio agiranno tutti gli strumenti necessari, sindacali e legali, affinché queste lavoratrici
e questi lavoratori vedano riconosciuto il proprio diritto ad un futuro lavorativo stabile.
La raccolta firme che vede coinvolti tanti Lavoratori postali, coscienti del carattere
universale di questa battaglia, è solo l’inizio di un percorso che ci vedrà impegnati in una
lunga stagione di azioni di lotta e di sensibilizzazione di tutte le Istituzioni coinvolte:
- PER LA STABILIZZAZIONE DEI LAVORATORI MEDIANTE UNA GRADUATORIA
TRASPARENTE;
- PER LA PARTECIPAZIONE DEI CTD AL PREMIO DI RISULTATO CHE CONTRIBUISCONO
A FAR MATURARE A POSTE ITALIANE;
- PER IL RISPETTO DEGLI ORARI DI LAVORO;
- PERCHE’ IL RISPETTO DELLA LEGGE IN MATERIA DI SICUREZZA E LAVORO SIA UN
DIRITTO PER TUTTI E NON UN TRAGUARDO.
CGIL Roma e Lazio SLC-CGIL Roma e Lazio