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Associazione Medici per l’Ambiente – ITALIA – FG( Maggio 2010)
ISDE : International Society of Doctors for the Environment



          COMUNITA’                         ISTITUZIONI
         SCIENTIFICA
                             ISDE
                       ruolo scientifico,
                          advocacy


                           SOCIETA’
                            CIVILE




                                                             2
ISDE – FG
Valeria Cappetti.      Matteo Di Maio
Maria Cassanelli       Vincenzo D’Uffizi
Pier Luigi De Paolis   Anna Cira Galassi
Antonella Di Lorenzo   Antonio Galassi
Anna Latino            Giovanna La Croce
Marcello Menga         Nunzia Liuzzi
Salvatore Onorati      Giovanni Lombardi
Rosa Pedale            Antonio Paolicelli
Paolo Terenzio         Antonio Perrone
                       Alessandro Specchiulli
                       Martino Tartaglia
                       Alfonso Torelli
                       Maria Lucia Torelli
                       Matteo Zuccarino
La formazione
come momento in cui si ricerca
l'integrazione tra i vari soggetti
partendo dai dati come base per
  la programmazione e le azioni



                                     4
Questionario
                                       Informazioni generali
   Anno di nascita
   Sesso                   Maschio          Femmina
   Comune di residenza

   Comune sede di attività lavorativa principale

   Attività         Medico Chirurgo     Odontoiatra

   Rapporto di lavoro
   Dipendente
   Convenzionato
   Libero professionista

   Se Dipendente indicare l’area        Medica            Chirurgica           Territoriale

   Se Convenzionato     Medicina Generale          Pediatria di Libera Scelta Continuità Assistenziale
   118        Altro (specificare)

   Se Specialista        NO     SI (scrivere la specializzazione)

   Anzianità di Laurea
   <5
   5-10
   10-15
   > 15.
Ottime
                                                   Buone
                                                   Sufficienti
Ritieni che la tue conoscenze sulle correlazioni   Scarse
tra inquinamento ambientale e salute siano
                                                   Nulle




                                                   Ottime
                                                   Buone
                                                   Sufficienti
Ritieni che la tue conoscenze sulle norme di       Scarse
tutela ambientale siano
                                                   Nulle




                                                   Indispensabile
                                                   Utile
Ritieni che per la tua attività professionale un   Superfluo
approfondimento su questi temi sia                 Inutile
Ritieni che la tue conoscenze sulle correlazioni
tra inquinamento ambientale e salute siano:


Ottime                     2          1,3%
Buone                     53        34,6%
Sufficienti               62        40,5%
Scarse                    33         21,6%
Non risponde               3          2,0%
Ritieni che la tue conoscenze sulle norme di
tutela ambientale siano


Ottime                        2       ( 1,3%)
Buone                        28       (18,3%)
Sufficienti                  53      (34,6%)
Scarse                       65       (42,5%)
Nulle                         2       ( 1,3%)
Non risponde                  3       ( 2,0%)
Ritieni che per la tua attività professionale un
approfondimento su questi temi sia



Indispensabile                43      (28,1%)
Utile                         101    (66,0%)
Superfluo                       4     (2,6%)
Inutile                         2     (1,3%)
Non risponde                     3    (2,0%)
Outdoor
Ritieni più preoccupante l’inquinamento presente
all’aperto (outdoor), o quello degli ambienti          Indoor
confinati quali abitazioni, scuole, uffici, ospedali   Entrambi
ecc.( indoor)
                                                       Non so




La patologia più frequente causata                     SI
dall'inquinamento ambientale è quella tumorale ?
                                                       NO

                                                       Cardiocircolatorio
                                                       Respiratorio
Quali di questi apparati ritieni possa essere          Gastroenterico
interessato       dalle     patologie  indotte
                                                       Urogenitale
dall’inquinamento?
(è possibile indicare più apparati)                    Nervoso
                                                       Endocrino
                                                       Cutaneo
La patologia più frequente causata
      dall'inquinamento ambientale
            è quella tumorale ?



SI                      61       (39,9%)
NO                      91      (59,5%)
Non risponde             1       (0,6%)
Quali di questi apparati ritieni possa essere
interessato     dalle    patologie    indotte
dall’inquinamento?

Respiratorio                 153       (29,1%)
Cutaneo                       90        (17,1%)
Gastroenterico                63       (12,0%)
Urogenitale                   60       (11,4%)
Nervoso                       58       (11,0%)
Cardiocircolatorio            55       (10,5%)
Endocrino                      46       ( 8,8%)

 22 intervistati hanno indicato tutti gli apparati
Con il PRQA (Piano Regionale della Qualità dell'Aria), la Regione ha classificato tutte le città pugliesi in 3
zone (A-B-C) in base al livello di inquinamento esistente ed alla eventuale necessità di bonifica.

Sai in quale zona è classificata la città dove vivi ?
•NO
•SI
- se SI, indica quale
- se NO, ritieni che il tuo comune sia a rischio ambientale ?
Nel tuo comune c’è la raccolta differenziata?          SI
                                                      NO
                                                 NON LO SO




    Ritieni che il ruolo professionale del medico
    imponga comportamenti attivi di difesa                      SI             NO             NON SO
    ambientale?




          Ritieni che le problematiche ambientali
          rientrino tra gli interessi professionali del         SI             NO             NON SO
          medico ?"
Con il PRQA (Piano Regionale della Qualità
dell'Aria), la Regione ha classificato tutte le città
pugliesi in 3 zone (A-B-C) in base al livello di
inquinamento esistente ed alla eventuale
necessità di bonifica. Sai in quale zona è
classificata la città dove vivi ?




NO                              147 (96,1%)
SI                                6 ( 3,9%)
Ritieni che il ruolo professionale del medico
imponga comportamenti attivi di difesa
ambientale?


NO                           7 ( 4,6%)
SI                         140 (91,5%)
Non risponde                  6 ( 3,9%)
Ritieni che le problematiche ambientali
rientrino tra gli interessi professionali del
medico ?


NO                           3 ( 1,9%)
SI                         141 (92,2%)
Non lo so                    9 ( 5,9%)
Quanto incide
                              l’impatto dell’ambiente
                              sulla salute?
                              Si stima che il 24% della malattie
                              e il 23% delle morti
                              possa essere attribuito
                              ai fattori ambientali.
                              Più di un terzo delle patologie
                              nei bambini
                              è dovuto
                              a fattori ambientali modificabili.

                              Stime precedenti delle malattie
                              attribuibili all’ambiente,
                              derivate in parte
                              dall’opinione di esperti,
                              erano in generale accordo
                              (OMS, 2001: 23%;
                              Smith, Corvalan and Kjellstrom, 1999_ 25-33%).


Pruss-Ustun and C. Corvalan
WHO, May 2006
                                                                               22
Aumento di tumori
A livello internazionale si è registrato un aumento di tumori, specie nel
sesso femminile, nei bambini e adolescenti; i tumori rappresentano la
prima causa di morte tra 15 e 65 anni.

              Tumori attribuibili all’inquinamento ambientale
1 Doll e Peto (1981): 2%
2 Pruss-Ustun-Corvalan (OMS, 1997): 19%
3 Montagner-Belpomme-Epstein (2007) sottolineano le potenzialità, i
sinergismi e parlano di 30-35%
4 Tomatis: il grande enigma della trasmissione transgenerazionale…

 Dato certamente più allarmante: l’incremento dei tumori dell’infanzia

In Europa negli ultimi 20 anni si è registrato un incremento medio dell’1,2
% annuo e
in Italia: si è osservato un aumento della frequenza annua del 2%.
I bambini sotto l’anno di età (+ 3,2%) e alcune forme tumorali (linfomi)
+ 4,6% annuo
                        AIRTAM 2008                                         23
Oggi l’inquinamento è un fenomeno ubiquitario e
capillare e l’esposizione agli agenti epi-genotossici
fisici (radiazioni ionizzanti e non), chimici (metalli
pesanti, interferenti endocrini, pestici, diossina, ecc…),
biologici (transgenici e virus), che persistono
nell’ambiente, si bioaccumulano negli esseri umani e
causano trasformazioni genomiche. L’inquinamento va
ad interessare l’intera popolazione umana, le
generazioni future, l’intera eco/biosfera.

Inoltre riguarda non solo le patologie neoplastiche, ma
tutte le patologie cronico-degenerative (cardio-
vascolari, immuno-mediate/immuno-flogistiche,
neuro-endocrine, neuro-degenerative).



                                                             26
Se è vero che le sostanze chimiche pericolose
 passano dalla madre al feto e condizionano il
     programming fetale potremmo dire che
   un’importante percentuale delle patologie
 dell’adulto è condizionato da un inquinamento
             ambientale progressivo.

           LA PANDEMIA SILENZIOSA

Fonte: Harvard School of Public Health; The Lancet.(2000)


                                                            27
I LIMITI DI LEGGE TUTELANO DAVVERO LA SALUTE?
     Non esiste un EFFETTO SOGLIA, ossia una
concentrazione al di sotto della quale non si registrano
                  effetti sulla salute.
                          1946             1978           1994
      Benzene
                           100              10             0.3
   parti per milione
                                  1991                  2001
                                 (OMS)            (Comunità Europea)
       Diossine
                            10 pg/kg/die              2 pg/kg/die
  miliardesimo di mg

                       Segnalati effetti di “disruption endocrine” a
      Atrazina            dosi 30.000 volte inferiori di quelle
                                    considerate sicure
                                                     (Hayes T.B., 2002)
2010: RISCHIO ARSENICO: 10, 20 o 50 μg/l ?
                                                                          28
Davvero

pensiamo di vivere sani

 in un mondo malato?
Opinione comune è che in fondo la situazione non è così grave

                       La grande distrazione
La società nella quale viviamo fa sì che una partita di calcio o un
fatto di cronaca assurgano al rango di argomenti dominanti, e si
presti la minima attenzione o si ignorino i grandi problemi che
minacciano la stessa possibilità di vita sul nostro pianeta.

Non viene prestata la dovuta attenzione al degrado ambientale, o
al deterioramento del nostro sistema assistenziale o al dissolversi
progressivo del senso di solidarietà.

Al di sopra della massa si erge un potere tutelare che si fa carico di
assicurare i divertimenti collettivi a patto che i cittadini non pensino
che a divertirsi.

I media giocano un ruolo essenziale distraendo l’attenzione del
pubblico.
                                                                       30
2011: la quantità di rifiuti è circa di 600Kg/pro-capite
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI TRAMITE INCENERIMENTO
                                                                    DIOSSINE, FURANI                INQUINAMENTO
                                                                    + ALTRI TOSSICI                     AEREO
                                                                    E CANCEROGENI


                                                                                                 RISCHI per la
                                                                                                    SALUTE


                                                                             CENERI TOSSICHE
              35 %   C.D.R                                                   25-30% del totale


                                                     INCENERITORE
                     ALTRO: FOS, metalli ed altro.
              30 %   Cioè rifiuti per DISCARICA o
                     operazioni di bonifica, NON
                     ADATTI COME FERTILIZZANTI O
                     ALTRI UTILIZZI
IMPIANTO
SELEZIONE                                                                              DISCARICA
SECCO/UMIDO                                                                              per rifiuti pericolosi
              35 %   DISCARICA
Gray EJ, Peat JK, Mellis CM, Harrington J, Woolcock AJ. ASTHMA SEVERITY AND
MORBIDITY IN A POPULATION SAMPLE OF SYDNEY SCHOOL CHILDREN: PART I -
PREVALENCE AND EFFECT OF AIR POLLUTANTS IN COASTAL REGIONS. Aust N Z J
Med. 1994;24(2):168-175.

Biggeri A, Barbone F, Lagazio C, Bovenzi M, Stanta G. AIR POLLUTION AND LUNG CANCER
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MEASUREMENTS, AND SEXUAL DEVELOPMENT IN ADOLESCENTS IN RELATION TO
ENVIRONMENTAL POLLUTANTS: A FEASIBILITY STUDY OF BIOMARKERS. Lancet.
2001;357(9269):1660-1669.

Floret N, Mauny F, Challier B, Arveux P, Cahn JY, Viel JF. DIOXIN EMISSIONS FROM A
SOLID WASTE INCINERATOR AND RISK OF NON-HODGKIN LYMPHOMA. Epidemiology.
2003;14(4):392-398.

Franchini Michela, Rial Michela, Buiatti Eva, Bianchi Fabrizio. HEALTH EFFECTS OF
EXPOSURE TO WASTE INCINERATOR EMISSIONS: A REVIEW OF EPIDEMIOLOGICAL
STUDIES. Annali Istituto Superiore di Sanità 2004;40:101-115.

Miyake Y., Yura A., Misaki H., Ikeda Y., Usui T., Iki M. & Shimizu T. RELATIONSHIP
BETWEEN DISTANCE OF SCHOOLS FROM THE NEAREST MUNICIPAL WASTE
INCINERATION PLANT AND CHILD HEALTH IN JAPAN. European Journal of Epidemiology
2005;20:1023–1029.

Zambon Paola, Ricci Paolo, Bovo Emanuela, Casula Alessandro, Gattolin Massimo, Fiore Anna
Rita, Chiosi Francesco, Guzzinati Stefano. SARCOMA RISK AND DIOXIN EMISSIONS FROM
INCINERATORS AND INDUSTRIAL PLANTS: A POPULATION-BASED CASE-CONTROL
STUDY (ITALY). Environmental Health 2007;6:19.

Howard Vyvyan. PARTICULATE EMISSIONS AND HEALTH. PROPOSED RINGASKIDDY
WASTE-TO-ENERGY FACILITY. An Bord Pleanála. Statement of Evidence. 2009.

GESTIONE DEI RIFIUTI E RISCHI PER LA SALUTE. STRATEGIE DI PREVENZIONE
PRIMARIA E DI PROMOZIONE DELLA SALUTE, a cura di Antonio Faggioli e Ernesto Burgio
(Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia), C.G. Edizioni Medico Scientifiche, 2009.

Kriebel David. INCINERATORS, BIRTH DEFECTS AND THE LEGACY OF THOMAS BAYES.
Occupational & Environmental Medicine 2010;67:433-434.

Cordier Sylvaine, Lehe´bel Anne, Amar Emmanuelle, Anzivino-Viricel Lucie, Hours
Martine, Monfort Christine, Chevrier Ce´cile, Chiron Mireille, Robert-Gnansia
Mappa delle vertenze in Capitanata
                   2010




36
BREAK
   Foglio di partecipazione all’evento.

   Iscrizione ISDE. (sito)

   Adesione alla visita Museo di Ascoli
    Satriano.

   Richiedere Attestato di Partecipazione.
STRATEGIE

           per

    L’AMBIENTE
         e
    LA SALUTE



dr.ssa RosaPedale (ISDE/FG)
NUOVI SCENARI                EMERGENZA AMBIENTALE
 Rapida globalizzazione          • Aumento sostanze chimiche
 Nuova industrializzazione       pericolose: inquinamento dell’aria,
 Forte urbanizzazione
                                  dell’acqua e del suolo
                                  • Cambiamenti climatici
 Consumi non sostenibili
                                  (Desertificazione, siccità, deforestazione,
 Crescita della popolazione
                                  uragani, incendi, alluvioni)
 Trasporto internazionale di
  sostanze chimiche               • Perdita della biodiversità
 Privatizzazione dell’acqua
 Riduzione delle normative
  a garanzia della salute
  pubblica                         DANNI ALLA SALUTE
                                   Aumento delle patologie cronico-
                                   degenerative (immunomediate, neuro-
                                   degenerative, endocrine, neoplastiche,
                                   respiratorie, metaboliche,
                                   cardiocircolatorie), delle malattie
EMERGENZA SOCIALE                  mentali, delle disfunzioni
• Aumento della povertà e delle    riproduttive e delle malattie
disuguaglianze                     infettive. Riemergono le patologie
                                   tropicali.
                                   La transizione epidemiologica                44
PRINCIPALE CRITICITA’: la crescita economica come
unica possibilità per la risoluzione dei problemi …

Il problema dell’economia è aumentare la produzione per
accrescere l’offerta di beni e tentare di soddisfare i
bisogni.
Beni e bisogni non sono però infiniti. La produzione è
sufficiente e vanno ridotti i consumi.

Bisogna fermare la crescita materiale definita come
aumento continuo dei beni prodotti con lo sfruttamento e
la degradazione delle risorse della biosfera.
Il livello di consumo materiale è enorme ed esercita
una pressione eccessiva sulla biosfera.

                            45
• CONSUMARE: logorare coll’uso, distruggere, … mandare
  al male, rovinare, sciupare, sprecare - CONSUMATORE:
  che distrugge, sciupone (Vocabolario Zingarelli 1968)

•                               Curva della soddisfazione…
    CONSUMO: atto di consumare, logorio, danno
     Livello di soddisfazione




                                         sufficienza




                                        Consumi
     Based on Dominguez and Robin (1992)
                                                             47
Potere Economico


Potere politico                             Potere giudiziario



          Accademia          Media
                             (Opinione Pubblica)




       Crisi strutturale della democrazia

                                                             48
Consumismo (sindrome dello shopping)

 “Crescita" economica in funzione di prodotti
                sempre più inutili.
Non è la crescita economica che è necessaria ma
                    lo sviluppo.
Il vero sviluppo può realizzarsi anche con crescita
 economica limitata, purchè caratterizzato da una
 vita lunga e sana, buoni livelli di istruzione e uno
            standard di vita confortevole.



                                                    49
CITTADINI        SUDDITI




CITTADINI ATTIVI
 Protocollo  di Kyoto (11.12.97)
 Piano Nazionale di riduzione delle
  emissioni di gas serra(CIPE 2002)
 Direttiva 2003/87/C.E.
 Direttiva 18.12.2006 Ministero
  Ambiente.Mare.Sviluppo
  EconomicoPiano di assegnazione delle
 quote di Co2
Normativa comunitaria

 Dirett. 1999/30/CE del 22.04.1999
 Dirett. 2000/69/CE del 16.11.2000
 Dirett. 2002/3/CE del 12.12.2002
 Dirett. 2004/107/CE del 15.12.2004
Normativa nazionale

 D. Lgs 351/99
 D.M. 60/02
 D.M. 261/02
 D. Lgs 183/2004
 I.P.P.C.
 MOBILITY MANAGER
Normativa regionale

 2002 :Piano Energetico Ambientale.
 A.R.P.A.
   1998 Convenzione di Aarhus in vigore
    dal 30 Ottobre 2011.

   Art. 118 Costituzione Italiana 2001.


   V. I. A.      V.I.S.
UN NUOVO APPROCCIO

    LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE - VIS
             (Health Impact Assessment, HIA)
                             CHE COS’E’
  -la valutazione degli effetti di una particolare azione sulla salute di
                      una popolazione specifica.
                        IL SUO OBIETTIVO E’
  -valutare i potenziali impatti sulla salute -positivi e negativi- delle
             politiche, dei programmi e dei      progetti; e
       -migliorare la qualità delle decisioni in materia di politiche
pubbliche tramite raccomandazioni che rafforzino gli impatti positivi
               sulla salute e minimizzino quelli negativi.
            La VIS non rimpiazza il processo decisionale.
    Essa procura informazioni preziose per formare e orientare
                      l’autorità decisionale.
                                   56
Origini
Già nel Trattato di Amsterdam (1997) dell’UE si parla
    di impatto delle diverse politiche sulla salute.
    Nello stesso anno (1999) l’allora Ministro R.Bindi
                         afferma:
“tutte le attività che hanno un effetto sulla salute
  devono essere sottoposte a una valutazione
d'impatto sanitario analoga a quella che si fa in
                  campo ambientale".
      Nel 2002 il Parlamento europeo chiede alla
  Commissione di integrare le considerazioni sulla
 salute pubblica nelle proposte relative alla politica
  dei trasporti, attraverso l’introduzione di una VIS.
                                                    57
   1998 Convenzione di Aarhus in vigore dal
    30 Ottobre 2011.

   Art. 118 Costituzione Italiana 2001.

 V.I.S.


 PRINCIPIO        della PRECAUZIONE
PRINCIPIO DI PRECAUZIONE

E’ un approccio alla gestione dei rischi che si esercita
in una situazione d'incertezza scientifica, che
reclama un'esigenza d'intervento di fronte ad un
rischio potenzialmente grave, senza attendere i
risultati della ricerca scientifica.

Il principio contrasta l’atteggiamento di “stare a vedere
cosa succederà prima di prendere provvedimenti”
per non turbare interessi in gioco diversi da quelli di
salute.

(Art.15 Dichiarazione di RIO giugno 1992, ratificato dall’ Unione Europea)

                                                                             61
Adottare il principio di precauzione
  e quello di responsabilità significa
  anche
 accettare il dovere di informare
 impedire l'occultamento di
  informazioni su possibili rischi per
  la salute
  (Lorenzo Tomatis)
                                         62
Obiettivo RIFIUTI ZERO
1)Raccolta differenziata                         7) Tariffazione diversificata
                                                 per produzione di rifiuti
2) Raccolta differenziata porta-porta

                                                   8) Realizzazione di impianti di
3) Impianti di compostaggio
                                                   selezione e recupero dei rifiuti
                                                   residui.
4) Piattaforme per
riciclaggio e recupero

5) Riduzione alla fonte
dei rifiuti                                            9) Risparmio e recupero
                                                       energetico dal riutilizzo
6) Realizzazione di centri
per riparazione e riutilizzo
                                  10) Raggiungimento entro
                                  Il 2020 dell’AZZERAMENTO
                                  DEI RIFIUTI
Obiettivo RIFIUTI ZERO
 RIDUZIONE
 RICICLO
 RIUSO
 RECUPERO


27 Marzo 2012 sono 72 i Comuni che
  hanno aderito alla strategia Rifiuti Zero
69
GRAZIE
dell’ASCOLTO
Gli Ostacoli
  sono quelle cose
    spaventose
      che vedi
quando togli gli occhi
     dalla meta.
        Henry Ford
GRAZIE
     della
PARTECIPAZIONE

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Rosa Pedale 31.03.12

  • 1.
  • 2. Associazione Medici per l’Ambiente – ITALIA – FG( Maggio 2010) ISDE : International Society of Doctors for the Environment COMUNITA’ ISTITUZIONI SCIENTIFICA ISDE ruolo scientifico, advocacy SOCIETA’ CIVILE 2
  • 3. ISDE – FG Valeria Cappetti. Matteo Di Maio Maria Cassanelli Vincenzo D’Uffizi Pier Luigi De Paolis Anna Cira Galassi Antonella Di Lorenzo Antonio Galassi Anna Latino Giovanna La Croce Marcello Menga Nunzia Liuzzi Salvatore Onorati Giovanni Lombardi Rosa Pedale Antonio Paolicelli Paolo Terenzio Antonio Perrone Alessandro Specchiulli Martino Tartaglia Alfonso Torelli Maria Lucia Torelli Matteo Zuccarino
  • 4. La formazione come momento in cui si ricerca l'integrazione tra i vari soggetti partendo dai dati come base per la programmazione e le azioni 4
  • 5.
  • 6.
  • 7.
  • 8.
  • 9. Questionario Informazioni generali  Anno di nascita  Sesso Maschio Femmina  Comune di residenza  Comune sede di attività lavorativa principale  Attività Medico Chirurgo Odontoiatra  Rapporto di lavoro  Dipendente  Convenzionato  Libero professionista  Se Dipendente indicare l’area Medica Chirurgica Territoriale  Se Convenzionato Medicina Generale Pediatria di Libera Scelta Continuità Assistenziale  118 Altro (specificare)  Se Specialista NO SI (scrivere la specializzazione)  Anzianità di Laurea  <5  5-10  10-15  > 15.
  • 10. Ottime Buone Sufficienti Ritieni che la tue conoscenze sulle correlazioni Scarse tra inquinamento ambientale e salute siano Nulle Ottime Buone Sufficienti Ritieni che la tue conoscenze sulle norme di Scarse tutela ambientale siano Nulle Indispensabile Utile Ritieni che per la tua attività professionale un Superfluo approfondimento su questi temi sia Inutile
  • 11. Ritieni che la tue conoscenze sulle correlazioni tra inquinamento ambientale e salute siano: Ottime 2 1,3% Buone 53 34,6% Sufficienti 62 40,5% Scarse 33 21,6% Non risponde 3 2,0%
  • 12. Ritieni che la tue conoscenze sulle norme di tutela ambientale siano Ottime 2 ( 1,3%) Buone 28 (18,3%) Sufficienti 53 (34,6%) Scarse 65 (42,5%) Nulle 2 ( 1,3%) Non risponde 3 ( 2,0%)
  • 13. Ritieni che per la tua attività professionale un approfondimento su questi temi sia Indispensabile 43 (28,1%) Utile 101 (66,0%) Superfluo 4 (2,6%) Inutile 2 (1,3%) Non risponde 3 (2,0%)
  • 14. Outdoor Ritieni più preoccupante l’inquinamento presente all’aperto (outdoor), o quello degli ambienti Indoor confinati quali abitazioni, scuole, uffici, ospedali Entrambi ecc.( indoor) Non so La patologia più frequente causata SI dall'inquinamento ambientale è quella tumorale ? NO Cardiocircolatorio Respiratorio Quali di questi apparati ritieni possa essere Gastroenterico interessato dalle patologie indotte Urogenitale dall’inquinamento? (è possibile indicare più apparati) Nervoso Endocrino Cutaneo
  • 15. La patologia più frequente causata dall'inquinamento ambientale è quella tumorale ? SI 61 (39,9%) NO 91 (59,5%) Non risponde 1 (0,6%)
  • 16. Quali di questi apparati ritieni possa essere interessato dalle patologie indotte dall’inquinamento? Respiratorio 153 (29,1%) Cutaneo 90 (17,1%) Gastroenterico 63 (12,0%) Urogenitale 60 (11,4%) Nervoso 58 (11,0%) Cardiocircolatorio 55 (10,5%) Endocrino 46 ( 8,8%) 22 intervistati hanno indicato tutti gli apparati
  • 17. Con il PRQA (Piano Regionale della Qualità dell'Aria), la Regione ha classificato tutte le città pugliesi in 3 zone (A-B-C) in base al livello di inquinamento esistente ed alla eventuale necessità di bonifica. Sai in quale zona è classificata la città dove vivi ? •NO •SI - se SI, indica quale - se NO, ritieni che il tuo comune sia a rischio ambientale ? Nel tuo comune c’è la raccolta differenziata? SI NO NON LO SO Ritieni che il ruolo professionale del medico imponga comportamenti attivi di difesa SI NO NON SO ambientale? Ritieni che le problematiche ambientali rientrino tra gli interessi professionali del SI NO NON SO medico ?"
  • 18. Con il PRQA (Piano Regionale della Qualità dell'Aria), la Regione ha classificato tutte le città pugliesi in 3 zone (A-B-C) in base al livello di inquinamento esistente ed alla eventuale necessità di bonifica. Sai in quale zona è classificata la città dove vivi ? NO 147 (96,1%) SI 6 ( 3,9%)
  • 19. Ritieni che il ruolo professionale del medico imponga comportamenti attivi di difesa ambientale? NO 7 ( 4,6%) SI 140 (91,5%) Non risponde 6 ( 3,9%)
  • 20. Ritieni che le problematiche ambientali rientrino tra gli interessi professionali del medico ? NO 3 ( 1,9%) SI 141 (92,2%) Non lo so 9 ( 5,9%)
  • 21.
  • 22. Quanto incide l’impatto dell’ambiente sulla salute? Si stima che il 24% della malattie e il 23% delle morti possa essere attribuito ai fattori ambientali. Più di un terzo delle patologie nei bambini è dovuto a fattori ambientali modificabili. Stime precedenti delle malattie attribuibili all’ambiente, derivate in parte dall’opinione di esperti, erano in generale accordo (OMS, 2001: 23%; Smith, Corvalan and Kjellstrom, 1999_ 25-33%). Pruss-Ustun and C. Corvalan WHO, May 2006 22
  • 23. Aumento di tumori A livello internazionale si è registrato un aumento di tumori, specie nel sesso femminile, nei bambini e adolescenti; i tumori rappresentano la prima causa di morte tra 15 e 65 anni. Tumori attribuibili all’inquinamento ambientale 1 Doll e Peto (1981): 2% 2 Pruss-Ustun-Corvalan (OMS, 1997): 19% 3 Montagner-Belpomme-Epstein (2007) sottolineano le potenzialità, i sinergismi e parlano di 30-35% 4 Tomatis: il grande enigma della trasmissione transgenerazionale… Dato certamente più allarmante: l’incremento dei tumori dell’infanzia In Europa negli ultimi 20 anni si è registrato un incremento medio dell’1,2 % annuo e in Italia: si è osservato un aumento della frequenza annua del 2%. I bambini sotto l’anno di età (+ 3,2%) e alcune forme tumorali (linfomi) + 4,6% annuo AIRTAM 2008 23
  • 24.
  • 25. Oggi l’inquinamento è un fenomeno ubiquitario e capillare e l’esposizione agli agenti epi-genotossici fisici (radiazioni ionizzanti e non), chimici (metalli pesanti, interferenti endocrini, pestici, diossina, ecc…), biologici (transgenici e virus), che persistono nell’ambiente, si bioaccumulano negli esseri umani e causano trasformazioni genomiche. L’inquinamento va ad interessare l’intera popolazione umana, le generazioni future, l’intera eco/biosfera. Inoltre riguarda non solo le patologie neoplastiche, ma tutte le patologie cronico-degenerative (cardio- vascolari, immuno-mediate/immuno-flogistiche, neuro-endocrine, neuro-degenerative). 26
  • 26. Se è vero che le sostanze chimiche pericolose passano dalla madre al feto e condizionano il programming fetale potremmo dire che un’importante percentuale delle patologie dell’adulto è condizionato da un inquinamento ambientale progressivo. LA PANDEMIA SILENZIOSA Fonte: Harvard School of Public Health; The Lancet.(2000) 27
  • 27. I LIMITI DI LEGGE TUTELANO DAVVERO LA SALUTE? Non esiste un EFFETTO SOGLIA, ossia una concentrazione al di sotto della quale non si registrano effetti sulla salute. 1946 1978 1994 Benzene 100 10 0.3 parti per milione 1991 2001 (OMS) (Comunità Europea) Diossine 10 pg/kg/die 2 pg/kg/die miliardesimo di mg Segnalati effetti di “disruption endocrine” a Atrazina dosi 30.000 volte inferiori di quelle considerate sicure (Hayes T.B., 2002) 2010: RISCHIO ARSENICO: 10, 20 o 50 μg/l ? 28
  • 28. Davvero pensiamo di vivere sani in un mondo malato?
  • 29. Opinione comune è che in fondo la situazione non è così grave La grande distrazione La società nella quale viviamo fa sì che una partita di calcio o un fatto di cronaca assurgano al rango di argomenti dominanti, e si presti la minima attenzione o si ignorino i grandi problemi che minacciano la stessa possibilità di vita sul nostro pianeta. Non viene prestata la dovuta attenzione al degrado ambientale, o al deterioramento del nostro sistema assistenziale o al dissolversi progressivo del senso di solidarietà. Al di sopra della massa si erge un potere tutelare che si fa carico di assicurare i divertimenti collettivi a patto che i cittadini non pensino che a divertirsi. I media giocano un ruolo essenziale distraendo l’attenzione del pubblico. 30
  • 30.
  • 31. 2011: la quantità di rifiuti è circa di 600Kg/pro-capite
  • 32.
  • 33. SMALTIMENTO DEI RIFIUTI TRAMITE INCENERIMENTO DIOSSINE, FURANI INQUINAMENTO + ALTRI TOSSICI AEREO E CANCEROGENI RISCHI per la SALUTE CENERI TOSSICHE 35 % C.D.R 25-30% del totale INCENERITORE ALTRO: FOS, metalli ed altro. 30 % Cioè rifiuti per DISCARICA o operazioni di bonifica, NON ADATTI COME FERTILIZZANTI O ALTRI UTILIZZI IMPIANTO SELEZIONE DISCARICA SECCO/UMIDO per rifiuti pericolosi 35 % DISCARICA
  • 34. Gray EJ, Peat JK, Mellis CM, Harrington J, Woolcock AJ. ASTHMA SEVERITY AND MORBIDITY IN A POPULATION SAMPLE OF SYDNEY SCHOOL CHILDREN: PART I - PREVALENCE AND EFFECT OF AIR POLLUTANTS IN COASTAL REGIONS. Aust N Z J Med. 1994;24(2):168-175. Biggeri A, Barbone F, Lagazio C, Bovenzi M, Stanta G. AIR POLLUTION AND LUNG CANCER IN TRIESTE, ITALY: SPATIAL ANALYSIS OF RISK AS A FUNCTION OF DISTANCE FROM SOURCES. Environ Health Perspect. 1996;104(7):750-754. Knox EG, Gilman EA. MIGRATION PATTERNS OF CHILDREN WITH CANCER IN BRITAIN. J Epidemiol Community Health. 1998;52(11):716-726. Knox EG. CHILDHOOD CANCERS, BIRTHPLACES, INCINERATORS AND LANDFILL SITES. International Journal of Epidemiology 2000;29:391-397. Staessen JA, Nawrot T, Hond ED et al. RENAL FUNCTION, CYTOGENETIC MEASUREMENTS, AND SEXUAL DEVELOPMENT IN ADOLESCENTS IN RELATION TO ENVIRONMENTAL POLLUTANTS: A FEASIBILITY STUDY OF BIOMARKERS. Lancet. 2001;357(9269):1660-1669. Floret N, Mauny F, Challier B, Arveux P, Cahn JY, Viel JF. DIOXIN EMISSIONS FROM A SOLID WASTE INCINERATOR AND RISK OF NON-HODGKIN LYMPHOMA. Epidemiology. 2003;14(4):392-398. Franchini Michela, Rial Michela, Buiatti Eva, Bianchi Fabrizio. HEALTH EFFECTS OF EXPOSURE TO WASTE INCINERATOR EMISSIONS: A REVIEW OF EPIDEMIOLOGICAL STUDIES. Annali Istituto Superiore di Sanità 2004;40:101-115. Miyake Y., Yura A., Misaki H., Ikeda Y., Usui T., Iki M. & Shimizu T. RELATIONSHIP BETWEEN DISTANCE OF SCHOOLS FROM THE NEAREST MUNICIPAL WASTE INCINERATION PLANT AND CHILD HEALTH IN JAPAN. European Journal of Epidemiology 2005;20:1023–1029. Zambon Paola, Ricci Paolo, Bovo Emanuela, Casula Alessandro, Gattolin Massimo, Fiore Anna Rita, Chiosi Francesco, Guzzinati Stefano. SARCOMA RISK AND DIOXIN EMISSIONS FROM INCINERATORS AND INDUSTRIAL PLANTS: A POPULATION-BASED CASE-CONTROL STUDY (ITALY). Environmental Health 2007;6:19. Howard Vyvyan. PARTICULATE EMISSIONS AND HEALTH. PROPOSED RINGASKIDDY WASTE-TO-ENERGY FACILITY. An Bord Pleanála. Statement of Evidence. 2009. GESTIONE DEI RIFIUTI E RISCHI PER LA SALUTE. STRATEGIE DI PREVENZIONE PRIMARIA E DI PROMOZIONE DELLA SALUTE, a cura di Antonio Faggioli e Ernesto Burgio (Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia), C.G. Edizioni Medico Scientifiche, 2009. Kriebel David. INCINERATORS, BIRTH DEFECTS AND THE LEGACY OF THOMAS BAYES. Occupational & Environmental Medicine 2010;67:433-434. Cordier Sylvaine, Lehe´bel Anne, Amar Emmanuelle, Anzivino-Viricel Lucie, Hours Martine, Monfort Christine, Chevrier Ce´cile, Chiron Mireille, Robert-Gnansia
  • 35. Mappa delle vertenze in Capitanata 2010 36
  • 36.
  • 37. BREAK  Foglio di partecipazione all’evento.  Iscrizione ISDE. (sito)  Adesione alla visita Museo di Ascoli Satriano.  Richiedere Attestato di Partecipazione.
  • 38.
  • 39.
  • 40.
  • 41. STRATEGIE per L’AMBIENTE e LA SALUTE dr.ssa RosaPedale (ISDE/FG)
  • 42.
  • 43. NUOVI SCENARI EMERGENZA AMBIENTALE  Rapida globalizzazione • Aumento sostanze chimiche  Nuova industrializzazione pericolose: inquinamento dell’aria,  Forte urbanizzazione dell’acqua e del suolo • Cambiamenti climatici  Consumi non sostenibili (Desertificazione, siccità, deforestazione,  Crescita della popolazione uragani, incendi, alluvioni)  Trasporto internazionale di sostanze chimiche • Perdita della biodiversità  Privatizzazione dell’acqua  Riduzione delle normative a garanzia della salute pubblica DANNI ALLA SALUTE Aumento delle patologie cronico- degenerative (immunomediate, neuro- degenerative, endocrine, neoplastiche, respiratorie, metaboliche, cardiocircolatorie), delle malattie EMERGENZA SOCIALE mentali, delle disfunzioni • Aumento della povertà e delle riproduttive e delle malattie disuguaglianze infettive. Riemergono le patologie tropicali. La transizione epidemiologica 44
  • 44. PRINCIPALE CRITICITA’: la crescita economica come unica possibilità per la risoluzione dei problemi … Il problema dell’economia è aumentare la produzione per accrescere l’offerta di beni e tentare di soddisfare i bisogni. Beni e bisogni non sono però infiniti. La produzione è sufficiente e vanno ridotti i consumi. Bisogna fermare la crescita materiale definita come aumento continuo dei beni prodotti con lo sfruttamento e la degradazione delle risorse della biosfera. Il livello di consumo materiale è enorme ed esercita una pressione eccessiva sulla biosfera. 45
  • 45.
  • 46. • CONSUMARE: logorare coll’uso, distruggere, … mandare al male, rovinare, sciupare, sprecare - CONSUMATORE: che distrugge, sciupone (Vocabolario Zingarelli 1968) • Curva della soddisfazione… CONSUMO: atto di consumare, logorio, danno Livello di soddisfazione sufficienza Consumi Based on Dominguez and Robin (1992) 47
  • 47. Potere Economico Potere politico Potere giudiziario Accademia Media (Opinione Pubblica) Crisi strutturale della democrazia 48
  • 48. Consumismo (sindrome dello shopping) “Crescita" economica in funzione di prodotti sempre più inutili. Non è la crescita economica che è necessaria ma lo sviluppo. Il vero sviluppo può realizzarsi anche con crescita economica limitata, purchè caratterizzato da una vita lunga e sana, buoni livelli di istruzione e uno standard di vita confortevole. 49
  • 49. CITTADINI SUDDITI CITTADINI ATTIVI
  • 50.  Protocollo di Kyoto (11.12.97)  Piano Nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra(CIPE 2002)  Direttiva 2003/87/C.E.  Direttiva 18.12.2006 Ministero Ambiente.Mare.Sviluppo EconomicoPiano di assegnazione delle quote di Co2
  • 51. Normativa comunitaria  Dirett. 1999/30/CE del 22.04.1999  Dirett. 2000/69/CE del 16.11.2000  Dirett. 2002/3/CE del 12.12.2002  Dirett. 2004/107/CE del 15.12.2004
  • 52. Normativa nazionale  D. Lgs 351/99  D.M. 60/02  D.M. 261/02  D. Lgs 183/2004  I.P.P.C.  MOBILITY MANAGER
  • 53. Normativa regionale  2002 :Piano Energetico Ambientale.  A.R.P.A.
  • 54. 1998 Convenzione di Aarhus in vigore dal 30 Ottobre 2011.  Art. 118 Costituzione Italiana 2001.  V. I. A. V.I.S.
  • 55. UN NUOVO APPROCCIO LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE - VIS (Health Impact Assessment, HIA) CHE COS’E’ -la valutazione degli effetti di una particolare azione sulla salute di una popolazione specifica. IL SUO OBIETTIVO E’ -valutare i potenziali impatti sulla salute -positivi e negativi- delle politiche, dei programmi e dei progetti; e -migliorare la qualità delle decisioni in materia di politiche pubbliche tramite raccomandazioni che rafforzino gli impatti positivi sulla salute e minimizzino quelli negativi. La VIS non rimpiazza il processo decisionale. Essa procura informazioni preziose per formare e orientare l’autorità decisionale. 56
  • 56. Origini Già nel Trattato di Amsterdam (1997) dell’UE si parla di impatto delle diverse politiche sulla salute. Nello stesso anno (1999) l’allora Ministro R.Bindi afferma: “tutte le attività che hanno un effetto sulla salute devono essere sottoposte a una valutazione d'impatto sanitario analoga a quella che si fa in campo ambientale". Nel 2002 il Parlamento europeo chiede alla Commissione di integrare le considerazioni sulla salute pubblica nelle proposte relative alla politica dei trasporti, attraverso l’introduzione di una VIS. 57
  • 57. 1998 Convenzione di Aarhus in vigore dal 30 Ottobre 2011.  Art. 118 Costituzione Italiana 2001.  V.I.S.  PRINCIPIO della PRECAUZIONE
  • 58. PRINCIPIO DI PRECAUZIONE E’ un approccio alla gestione dei rischi che si esercita in una situazione d'incertezza scientifica, che reclama un'esigenza d'intervento di fronte ad un rischio potenzialmente grave, senza attendere i risultati della ricerca scientifica. Il principio contrasta l’atteggiamento di “stare a vedere cosa succederà prima di prendere provvedimenti” per non turbare interessi in gioco diversi da quelli di salute. (Art.15 Dichiarazione di RIO giugno 1992, ratificato dall’ Unione Europea) 61
  • 59. Adottare il principio di precauzione e quello di responsabilità significa anche  accettare il dovere di informare  impedire l'occultamento di informazioni su possibili rischi per la salute (Lorenzo Tomatis) 62
  • 60. Obiettivo RIFIUTI ZERO 1)Raccolta differenziata 7) Tariffazione diversificata per produzione di rifiuti 2) Raccolta differenziata porta-porta 8) Realizzazione di impianti di 3) Impianti di compostaggio selezione e recupero dei rifiuti residui. 4) Piattaforme per riciclaggio e recupero 5) Riduzione alla fonte dei rifiuti 9) Risparmio e recupero energetico dal riutilizzo 6) Realizzazione di centri per riparazione e riutilizzo 10) Raggiungimento entro Il 2020 dell’AZZERAMENTO DEI RIFIUTI
  • 61. Obiettivo RIFIUTI ZERO  RIDUZIONE  RICICLO  RIUSO  RECUPERO 27 Marzo 2012 sono 72 i Comuni che hanno aderito alla strategia Rifiuti Zero
  • 62. 69
  • 64.
  • 65. Gli Ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta. Henry Ford
  • 66.
  • 67.
  • 68.
  • 69. GRAZIE della PARTECIPAZIONE