- Chiarisce perché il bilancio di esercizio redatto secondo la IV Direttiva CEE recepita dal D. Lgs. 6 del 27 gennaio 2003 sia un documento di comunicazione e non di gestione aziendale.
- Descrive i principi di redazione del bilancio di esercizio
- Illustra le singole voci (patrimoniali ed economiche) ed approfondisce le voci che spesso risultano di difficile comprensione (definiti “tormentoni”) con esempi pratici
- Introduce i concetti di:
o riclassificazione contabile
o BEP (Break Even Point)
o analisi degli indici
o analisi grafica dello Stato Patrimoniale
2. Chi
siamo
Siamo una piccola società di consu-
lenza che, per alcuni settori, opera
con dei collaboratori esterni.
Siamo specializzati nella
e nell’ e
ci rivolgiamo principalmente alle
imprese con un fatturato inferiore ai
7- 8 milioni di €.
3. Come
operiamo Non vendiamo software perché sia-
mo convinti che fare consulenza di
direzione significhi lavorare e
soprattutto l’Imprenditore e non
vendergli dei programmi.
Diamo molto importanza alla forma-
zione dell’Imprenditore perché è il
cuore e la mente dell’azienda.
4. Quando
entriamo in gioco
La B.C.C. S.r.l. è un’organizza-
zione a disposizione delle PMI
per apportare una maggiore
efficienza nei campi in cui
l’Imprenditore desidera essere
affiancato da un
5. Primo contatto
Contratto di check-up
Le 5 Realizzazione check-up
fasi (Se l’Imprenditore lo considera necessario)
Convenzione d’intervento e follow-up
Realizzazione Intervento,
sconto = costo del check-up
Al termine dell’Intervento
Controllo dell’Intervento
e follow-up per 12 mesi
(Se l’Imprenditore lo considera necessario)
Convenzione d’estensione follow-up
follow-up per altri12 mesi
Dopo 3 o 4 anni nuovo check-up
6. Cosa facciamo
GESTIONE E CONTROLLO GESTIONE CRISI AZIENDALE
Analisi per indici e flussi Elaborazione di piani di risanamento
Schemi di controllo Attestazione di fattibilità del piano
Cicli economici e finanziari Liquidazioni volontarie anche con
l’accordo dei creditori
Analisi della redditività
Concordati giudiziali e stragiudiziali
Controllo dei costi Analisi dello stato di insolvenza
Controllo e gestione delle scorte Predisposizione di concordati
Budgeting preventivi e accordi di ristrutturazione
Tableaux de bord dei debiti
Pianificazione finanziaria Transazioni fiscali con percentuali di
pagamento ridotte
Assistenza nelle procedure aperte
presso i tribunali di Milano, Bergamo e
Lodi
7. Cosa facciamo
GESTIONE E CONTROLLO GESTIONE CRISI AZIENDALE
Analisi per indici e flussi
STRATEGIA E MANAGEMENT Elaborazione di E MARKETING
COMMERCIALE piani di risanamento
Schemi di controllo Attestazione di fattibilità del piano
Cicli economici e finanziari
Business Plan Liquidazioni volontarie anche con
Politica dei prezzi
l’accordo dei creditori
Analisi della redditività
Direzione per obiettivi Politica di remunerazione dei
Concordati giudiziali e stragiudiziali
Controllodecisionali
Sistemi dei costi venditori
Analisi dello stato di insolvenza
Controllodi delega delle scorte
Sistemi e gestione Predisposizione di concordati
Animazione della forza vendita
Budgeting delle funzioni e dei
Definizione preventivi e accordi di ristrutturazione
Pubblicità, incentivi, e promozioni
Tableaux de bord
compiti dei debiti
Statistiche commerciali
Pianificazione finanziaria
Organigrammi funzionali Transazioni dei risultati
Controllo fiscali con percentuali di
Flussi informativi pagamento ridotte
Analisi dei margini
Gestione delle risorse umane Assistenza nelle procedure aperte
Posizionamento dei prodotti
presso i tribunali di Milano, Bergamo e
Scelta della Formula
Lodi
Imprenditoriale
8. Cosa facciamo
GESTIONE E CONTROLLO GESTIONE CRISI AZIENDALE
Analisi per indici e flussi
STRATEGIA E MANAGEMENT Elaborazione di E MARKETING
COMMERCIALE piani di risanamento
Schemi di controllo Attestazione di fattibilità del piano
Cicli economici e finanziari
CONSULENZA FISCALE
Business Plan Liquidazioni volontarie
PRODUZIONE prezzi anche con
Politica dei
l’accordo dei creditori
Analisi della redditività
Direzione per obiettivi Politica di remunerazione dei
Concordati giudiziali e stragiudiziali
Controllodecisionali e bilanci
Dichiarazioni fiscali
Sistemi dei costi venditori
Pianificazione della produzione
Analisi dello stato di insolvenza
Controllodi delega contabili
Elaborazione dati
Sistemi e gestione delle scorte Predisposizione di concordati delle
Programmazione e lancio
Animazione della forza vendita
Budgeting delle funzioni e dei
Contenzioso
Definizione tributario preventivi e accordi di ristrutturazione
commesse
Pubblicità, incentivi, e promozioni
Tableaux de bord
compiti della natura giuridica
Modifiche dei debiti dell’efficienza
Controllo
Statistiche commerciali
Organigrammi funzionali Transazioni dei risultati
produttivafiscali con percentuali di
Controllo
Pianificazione finanziaria
Flussi informativi pagamentooperativo
Margine ridotte
Analisi dei margini
Gestione delle risorse umane Assistenza nelle procedure aperte
Stato avanzamento prodotti
Posizionamento dei lavori
Scelta della Formula presso i tribunaliapprovvigionamenti
Politica degli di Milano, Bergamo e
Lodi
Imprenditoriale
9. Cosa facciamo
GESTIONE E CONTROLLO GESTIONE CRISI AZIENDALE
Analisi per indici e flussi
STRATEGIA E MANAGEMENT Elaborazione di E MARKETING
COMMERCIALE piani di risanamento
Schemi di controllo Attestazione di fattibilità del piano
Cicli economici e finanziari
CONSULENZA FISCALE
Business Plan Liquidazioni volontarie
PRODUZIONE prezzi anche con
Politica dei
l’accordo dei creditori
Analisi della redditività
Direzione per obiettivi Politica di remunerazione dei
Concordati giudiziali9001
CONSULENZA ISO e stragiudiziali
Controllodecisionali e bilanci
CONSULENZA costi LAVORO
Sistemi dei DEL
Dichiarazioni fiscali venditori
Pianificazione della produzione
Analisi dello stato di insolvenza
Controllodi delega contabili
Elaborazione dati
Sistemi e gestione delle scorte Predisposizione di concordati delle
Programmazione e lancio
Animazione della forza vendita
Budgeting delle funzioni e dei
Elaborazionetributario
Definizione paghe
Contenzioso preventivi e accordi di ristrutturazione
Stesura documentazione
commesse
Pubblicità, incentivi, e promozioni
Tableaux de bord
Pratiche INPS, INAIL, ecc.
compiti della natura giuridica
Modifiche dei debiti dell’efficienza
Controllo commerciali
(Manuale,
Statistiche procedure, ev.
Pratiche CIGS,funzionali
Organigrammi CIG, mobilità Transazioni operative)percentuali di
istruzioni fiscali con
produttivadei risultati
Controllo
Pianificazione finanziaria
Flussi informativi pagamentooperativo
Margine ridotte modulistica
Predisposizione
Analisi dei margini
Gestione delle risorse umane Assistenza nelle procedure aperte
Formazione del dei prodotti
Posizionamento personale
Stato avanzamento lavori
Scelta della Formula presso i tribunaliapprovvigionamenti
Miglioramentodi Milano, Bergamo e
Politica degli continuo
Lodi
Imprenditoriale
10. PARTNER AZIENDALE ?
Essere dei Partner dell’Imprenditore non vuol dire essere
“tuttologi”, ma avere una buona visione d’insieme, conoscere i
meccanismi aziendali ed avere grande esperienza nella
conduzione delle imprese.
Non è necessario essere programmatori per poter
consigliare un Imprenditore su cosa deve fare un
determinato programma (per esempio una procedura per
l’emissione degli ordini) …
La B.C.C. collabora da tempo con consulenti “specialisti” in
Finanza Aziendale, Comunicazione e Marketing, concordati e
fallimenti …
11. PARTNER AZIENDALE ?
Gestire un’azienda vuol dire prendere decisioni, compiere
delle scelte.
Se le decisioni e le scelte non sono basate su numeri
concreti, ma solo su impressioni ed i “mi sembra”, o peggio
ancora i “si è sempre fatto così”, le probabilità di sbagliare
sono ormai elevatissime.
La diffusione dei personal computer e di internet ha reso
disponibile una quantità enorme di dati e di informazioni,
oggi si ha spesso il problema di “filtrare” tali informazioni e
di riorganizzarle secondo le proprie esigenze.
13. INDICE
• A cosa serve il Bilancio di Esercizio?
• Le interferenze fiscali
• La tutela dei terzi
• Le componenti del Bilancio di Esercizio
• La riforma societaria
• La struttura delle poste
• I principi di redazione
• I Tormentoni
• Lo Stato Patrimoniale
• Il Conto Economico
• Il Bilancio “perfetto”
14. INDICE
• Le interferenze fiscali
• La tutela dei terzi
• Le componenti del Bilancio di Esercizio
• La riforma societaria
• La struttura delle poste
• I principi di redazione
• I Tormentoni
• Lo Stato Patrimoniale
• Il Conto Economico
• Il Bilancio “perfetto”
15. A COSA SERVE IL BILANCIO DI ESERCIZIO ?
Tutela Tutela
Fornitori Clienti
Tutela
Erario
Tutela
Tutela Finanziatori
Azionisti Esterni
16. A COSA SERVE IL BILANCIO DI ESERCIZIO ?
Tutela Tutela
Fornitori Clienti
Tutela
Erario
Tutela
Tutela Finanziatori
Azionisti Esterni
17. A COSA SERVE IL BILANCIO DI ESERCIZIO ?
Tutela Tutela
Fornitori Clienti
Tutela
Erario
Tutela
Tutela Finanziatori
Azionisti Esterni
21. INDICE
• A cosa serve il Bilancio di Esercizio?
• La tutela dei terzi
• Le componenti del Bilancio di Esercizio
• La riforma societaria
• La struttura delle poste
• I principi di redazione
• I Tormentoni
• Lo Stato Patrimoniale
• Il Conto Economico
• Il Bilancio “perfetto”
23. LE INTERFERENZE FISCALI
Con la precedente normativa l'Art. 75 dell'ex TUIR subor-
dinava la deducibilità fiscale dei componenti negativi di
reddito alla loro rilevazione nel conto economico.
In altre parole la normativa tributaria (le regole per deter-
minare l’imponibile e le imposte da pagare) imponeva dei
vincoli al bilancio di esercizio (regolato dal codice civile al
fine di tutelare gli interessi dei terzi esterni all’azienda) con
il risultato che
(es.
perdite presunte sui crediti, accantonamenti per rischi su
cambi, ecc.).
Le interferenze fiscali erano legittimate dall’ultimo comma
dell’art 2426 c.c. e dal punto 14 dell’art. 2427 c.c.
24. LE INTERFERENZE FISCALI E …
Con l’approvazione del D. Lgs. 6 del 27 gennaio 2003 è stata
recepita la ed i bilanci di esercizio dal
2004 sono diversi ed , infatti:
• L’ultimo comma dell’art 2426 c.c. è stato .
• Il punto 14 dell’art 2427 c.c. è stato .
• L'Art. 109 del TUIR prevede che la deducibilità
delle poste è subordinata alla loro rilevazione in un
prospetto di raccordo fra bilancio civile e dichiarazione
dei redditi previsto dalla riforma tributaria.
Peccato che gli schemi imposti per il CE e lo SP siano stati
pensati per tutelare i terzi e, come abbiamo già detto, non
per gestire l’azienda …
25. INDICE
• A cosa serve il Bilancio di Esercizio?
• Le interferenze fiscali
• Le componenti del Bilancio di Esercizio
• La riforma societaria
• La struttura delle poste
• I principi di redazione
• I Tormentoni
• Lo Stato Patrimoniale
• Il Conto Economico
• Il Bilancio “perfetto”
26. LA TUTELA DEI TERZI
Tutela Tutela
Fornitori Clienti
Tutela
Erario
Tutela
Tutela Finanziatori
Azionisti Esterni
27. LA TUTELA DEI TERZI
L’Attivo dello Stato Patrimoniale è esposto in modo piut-
tosto curato e dettagliato mentre il Passivo è esposto in
modo assai più sintetico.
La normativa in vigore prevede, inoltre, due diversi schemi
di Stato Patrimoniale (ordinario e semplificato) ed un solo
schema per il Conto Economico.
Lo schema adottato per lo Stato Patrimoniale
28. INDICE
• A cosa serve il Bilancio di Esercizio?
• Le interferenze fiscali
• La tutela dei terzi
• La riforma societaria
• La struttura delle poste
• I principi di redazione
• I Tormentoni
• Lo Stato Patrimoniale
• Il Conto Economico
• Il Bilancio “perfetto”
29. LE COMPONENTI DEL BILANCIO DI ESERCIZIO
CONTO ECONOMICO
(RENDICONTO ECONOMICO):
E’ il riassunto di quanto successo,
dal punto di vista economico (costi
STATO PATRIMONIALE: e ricavi), fra due “fotografie” suc-
E’ la fotografia dell’Azienda in cessive, ovvero fra lo SP iniziale e
un certo istante. lo SP finale.
NOTA INTEGRATIVA:
Nota
Integrativa
Riporta la descrizione ed i dettagli delle
principali voci dello SP e del CE
30. LE COMPONENTI DEL BILANCIO (secondo gli IAS)
PROSPETTO DEL PATRIMONIO NETTO:
E’ il riepilogo delle variazioni avvenute nel
patrimonio netto, è obbligatorio esporlo nella
Economico
nota integrativa.
Conto
RENDICONTO FINANZIARIO:
E’ il riassunto di quanto successo, dal
punto di vista finanziario (entrate e uscite),
fra due “fotografie” successive, ovvero fra
lo SP iniziale e lo SP finale.
31. LA RIFORMA SOCIETARIA
Con l’approvazione del D. Lgs. 6 del 27 gennaio 2003 è stata
recepita la IV Direttiva CEE ed i bilanci di esercizio dal
2004 sono diversi, ricordiamo che nel codice civile:
“Il bilancio deve essere redatto con
chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e
corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della
società e il risultato economico dell’esercizio.”
stabilisce la struttura dello (forma
ordinaria).
stabilisce la struttura del
stabilisce cosa riportare nella
stabilisce la struttura dello SP (forma
).
32. LA STRUTTURA DELLE POSTE
Il codice civile prevede i seguenti gruppi di poste:
sono individuate da una lettera maiuscola
sono individuati dai numeri romani
sono individuati dai numeri arabi
sono individuati dalle lettere minuscole
A seconda del gruppo a cui appartengono le poste:
• devono essere esposte anche se hanno un valore nullo,
• possono essere suddivise,
• possono essere raggruppate,
• la nota integrativa ne deve riportare il dettaglio.
È obbligatorio, per ciascun gruppo, aggiungere delle voci
nuove qualora il loro contenuto risulti non omogeneo.
33. I PRINCIPI DI REDAZIONE (Art. 2423-bis)
Il : la valutazione delle voci deve
essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della
continuazione dell'attività (comma 1);
Il : si possono indicare esclu-
sivamente gli utili realizzati alla data di chiusura
dell'esercizio e si deve tener conto dei proventi, degli
oneri, dei rischi e delle perdite di competenza dell'eser-
cizio, indipendentemente dalla data dell'incasso o del
pagamento (commi 2, 3 e 4);
Il : gli elementi eterogenei ricom-
presi nelle singole voci devono essere valutati separa-
tamente e i criteri di valutazione non possono essere mo-
dificati da un esercizio all'altro (commi 5 e 6);
34. INDICE
• A cosa serve il Bilancio di Esercizio?
• Le interferenze fiscali
• La tutela dei terzi
• Le componenti del Bilancio di Esercizio
• La riforma societaria
• La struttura delle poste
• I principi di redazione
• Lo Stato Patrimoniale
• Il Conto Economico
• Il Bilancio “perfetto”
35. I “TORMENTONI”
Ci sono delle poste che costituiscono dei veri e propri
tormentoni di cui spesso si è intuito vagamente la natura, ma
non si è mai imparato il meccanismo e tantomeno si è
compreso gli effetti sul bilancio dei vari esercizi.
E, guarda caso, sono le poste dove le bugie non si contano più
… peccato che abbiano le gambe corte, a volte cortissime!
Questo non è un corso di ragioneria, ma il Bilancio di
Esercizio è una forma di comunicazione scritta da ragionieri,
per capirlo bisogna almeno impararne i rudimenti.
Secondo voi quali sono i tormentoni?
37. LE RIMANENZE NEL SISTEMA REDDITUALE
SP anno 1
Rim. Fin. 50
31/dic./anno 1
38. LE RIMANENZE NEL SISTEMA REDDITUALE
SP anno 1 CE anno 2
Rim. Fin. 50 Rim. Fin. 50 Rim. Iniz. 50
31/dic./anno 1
1/gen./anno 2
39. LE RIMANENZE NEL SISTEMA REDDITUALE
SP anno 1 CE anno 2
Rim. Fin. 50 Rim. Fin. 50 Rim. Iniz. 50 Rim. Fin. 70
31/dic./anno 1 SP anno 2
Rim. Fin. 70
1/gen./anno 2
31/dic./anno 2
40. LE RIMANENZE NEL SISTEMA REDDITUALE
SP anno 1 CE anno 2
Rim. Fin. 50 Rim. Fin. 50 Rim. Iniz. 50 Rim. Fin. 70
31/dic./anno 1 SP anno 2
Rim. Fin. 70
1/gen./anno 2
31/dic./anno 2
41. LE RIMANENZE
• devono essere distinte in
1) materie prime, sussidiarie e di consumo
2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3) lavori in corso su ordinazione
4) prodotti finiti e merci
5) acconti (a fornitori di merci per la produzione)
• devono essere iscritte fra il valore di realizzo
ed il costo sostenuto;
• Una volta scelto, il criterio deve essere mantenuto nel
tempo; solo in casi eccezionali può essere cambiato ma
deve essere motivato nella nota integrativa.
• La contabilità fiscale del magazzino è obbligatoria solo se
si superano, per 2 esercizi consecutivi, entrambi i limiti:
(10 miliardi di Lit.)
(2 miliardi di Lit.)
42. LE RIMANENZE
• devono essere valutate al nel 1° esercizio;
• devono essere valutate al , , ,
negli esercizi successivi;
• possono essere valutate al costo medio dell’ultimo mese
negli esercizi successivi se ciò porta ad una valutazione
inferiore delle rimanenze;
43. LE RIMANENZE
• devono essere valutate al nel caso di
opere, forniture o servizi di durata ultrannuale; in tal
caso il SAL è determinato in uno dei seguenti modi:
• Costo sostenuto/costo stimato a finire (è quello preferito)
• Ore lavorate/ore lavorate totali stimate
• Pezzi consegnati/pezzi totali
• Quantità eseguita/quantità totali (in m3, kg, ecc.)
• possono essere valutate al nel caso di opere,
forniture o servizi di durata ultrannuale previa esplicita
richiesta; ciascuna opera, fornitura e servizio in corso di
esecuzione deve essere corredato di una scheda di
valutazione delle rimanenze.
44. GLI AMMORTAMENTI
L’acquisto di beni strumentali e gli investimenti in genere
sono “spese che si ripagano” nel tempo; non a caso uno dei
criteri di valutazione degli investimenti è il (numero
di anni necessario al rientro).
Coerentemente il loro costo deve essere “spalmato” (ammor-
tizzato) su più anni. Il numero di anni è il periodo di ammor-
tamento, è pari a 100/periodo
di ammortamento.
Il DM del 31/12/1988 definisce le aliquote di ammortamento
dei vari beni (divisi per tipologia e settore merceologico
dell’azienda), tale aliquota POTEVA essere applicata al 100%
( ), al 50% (
) e al 200% ( )
45. GLI AMMORTAMENTI
Con il nuovo TUIR, a partire dal 1/1/2004 è possibile
applicare ammortamenti inferiori (in qualunque misura) di
quelli riportati nelle tabelle del DM del 31/12/1988 senza
che ciò pregiudichi l’intero ammortamento del bene (RIS. n.
51/E del 22/4/2005).
Il comma 33 (dell’unico articolo) della ha
eliminato gli ammortamenti anticipati.
La prevede che dal 2013 entrino
in vigore nuove aliquote di ammortamento inferiori a quelle
attualmente in vigore; ciò comporterà un’ulteriore riduzione
degli ammortamenti e
46. GLI AMMORTAMENTI
SP anno 1
Cespite 100 Fornitore 100
Acquisto cespite
47. GLI AMMORTAMENTI
SP anno 1
Cespite 100 Fornitore 100
Fornitore 100 Banca 100
Acquisto cespite
Si paga il fornitore
48. GLI AMMORTAMENTI
SP anno 1 CE anno 1
Cespite 100 Fornitore 100 Ammort. 10
Fornitore 100 Banca 100
Fdo Ammort 10
Acquisto cespite Ammort. 1° anno
Si paga il fornitore
49. GLI AMMORTAMENTI
SP anno 1 CE anno 1
Cespite 100 Ammort. 10
Banca 100
Fdo Ammort 10
Acquisto cespite Ammort. 1° anno
Si paga il fornitore Fine 1° anno
50. GLI AMMORTAMENTI
SP anno 1 CE anno 1
Cespite 100 Ammort. 10
Banca 100
Fdo Ammort 10
SP anno 2
Cespite 100 Fdo Ammort 10
Banca 100
Acquisto cespite Ammort. 1° anno Inizio 2° anno
Si paga il fornitore Fine 1° anno
51. GLI AMMORTAMENTI
SP anno 1 CE anno 1
Cespite 100 Ammort. 10
Banca 100
Fdo Ammort 10
SP anno 2 CE anno 2
Cespite 100 Fdo Ammort 10 Ammort. 10
Banca 100
Fdo Ammort 10
Acquisto cespite Ammort. 1° anno Inizio 2° anno
Si paga il fornitore Fine 1° anno Ammort. 2° anno
52. GLI AMMORTAMENTI
SP anno 1 CE anno 1
Cespite 100 Ammort. 10
Banca 100
Fdo Ammort 10
SP anno 2 CE anno 2
Cespite 100 Fdo Ammort 20 Ammort. 10
Banca 100
Acquisto cespite Ammort. 1° anno Inizio 2° anno
Si paga il fornitore Fine 1° anno Ammort. 2° anno
54. LE ALIENAZIONI
Cosa succede se si aliena (vende) un cespite?
Il (valore residuo) è pari alla differenza fra il
valore storico e la somma degli ammortamenti eseguiti
(nell’esempio è 100-20=80).
SP
Cespite 100 Fdo Ammort 20
Situazione iniziale
55. LE ALIENAZIONI
Cosa succede se si aliena (vende) un cespite?
Il (valore residuo) è pari alla differenza fra il
valore storico e la somma degli ammortamenti eseguiti
(nell’esempio è 100-20=80). Se il prezzo pattuito per la
vendita fosse 85 …
SP
CE
Cespite 100 Fdo Ammort 20 Plusvalenza 5
Fdo Ammort 20 Cespite 100
Cliente 85
Situazione iniziale
Si vende il cespite
56. LE ALIENAZIONI
Cosa succede se si aliena (vende) un cespite?
Il (valore residuo) è pari alla differenza fra il
valore storico e la somma degli ammortamenti eseguiti
(nell’esempio è 100-20=80). Se il prezzo pattuito per la
vendita fosse 85 …
SP
CE
Cespite 100 Fdo Ammort 20 Plusvalenza 5
Fdo Ammort 20 Cespite 100
Cliente 85 Cliente 85
Banca 85
Situazione iniziale S’incassa il dovuto
Si vende il cespite
57. LE ALIENAZIONI
Cosa succede se si aliena (vende) un cespite?
Il (valore residuo) è pari alla differenza fra il
valore storico e la somma degli ammortamenti eseguiti
(nell’esempio è 100-20=80). Se il prezzo pattuito per la
vendita fosse 85 …
SP
CE
Plusvalenza 5
Banca 85
Situazione iniziale S’incassa il dovuto
Si vende il cespite Situazione finale
58. LE ALIENAZIONI
Cosa succede se si aliena (vende) un cespite?
Il (valore residuo) è pari alla differenza fra il
valore storico e la somma degli ammortamenti eseguiti
(nell’esempio è 100-20=80). Se il prezzo pattuito per la
vendita fosse …
SP
CE
Cespite 100 Fdo Ammort 20 Minusvalenza 5
Fdo Ammort 20 Cespite 100
Cliente 75
Situazione iniziale
Si vende il cespite
59. LE ALIENAZIONI
Cosa succede se si aliena (vende) un cespite?
Il (valore residuo) è pari alla differenza fra il
valore storico e la somma degli ammortamenti eseguiti
(nell’esempio è 100-20=80). Se il prezzo pattuito per la
vendita fosse …
SP
CE
Cespite 100 Fdo Ammort 20 Minusvalenza 5
Fdo Ammort 20 Cespite 100
Cliente 75 Cliente 75
Banca 75
Situazione iniziale S’incassa il dovuto
Si vende il cespite
60. LE ALIENAZIONI
Cosa succede se si aliena (vende) un cespite?
Il (valore residuo) è pari alla differenza fra il
valore storico e la somma degli ammortamenti eseguiti
(nell’esempio è 100-20=80). Se il prezzo pattuito per la
vendita fosse …
SP
CE
Minusvalenza 5
Banca 75
Situazione iniziale S’incassa il dovuto
Si vende il cespite Situazione finale
62. IMMOBILIZZAZIONE DI LAVORAZIONI INTERNE
Cosa succede quando si capitalizzano i costi sostenuti per la
realizzazione interna di immobilizzazioni materiali o immate-
riali (diritti di brevetto industriale, R&D, pubblicità) ?
CE
Costi 50
Situazione iniziale
63. IMMOBILIZZAZIONE DI LAVORAZIONI INTERNE
Cosa succede quando si capitalizzano i costi sostenuti per la
realizzazione interna di immobilizzazioni materiali o immate-
riali (diritti di brevetto industriale, R&D, pubblicità) ?
SP CE
Cespite 50 Costi 50 Capit Costi 50
Situazione iniziale
Si vende il cespite a se stessi (al costo pieno)
64. IMMOBILIZZAZIONE DI LAVORAZIONI INTERNE
Cosa succede quando si capitalizzano i costi sostenuti per la
realizzazione interna di immobilizzazioni materiali o immate-
riali (diritti di brevetto industriale, R&D, pubblicità) ?
SP CE
Cespite 50 Fdo Ammort 10 Costi 50 Capit Costi 50
Ammort 10
Situazione iniziale
Si vende il cespite a se stessi (al costo pieno)
S’ammortizza come un cespite qualunque
65. IMMOBILIZZAZIONE DI LAVORAZIONI INTERNE
Cosa succede quando si capitalizzano i costi sostenuti per la
realizzazione interna di immobilizzazioni materiali o immate-
riali (diritti di brevetto industriale, R&D, pubblicità) ?
SP CE
Cespite 50 Fdo Ammort 10
Ammort 10
Situazione iniziale
Si vende il cespite a se stessi (al costo pieno)
S’ammortizza come un cespite qualunque
Situazione finale
67. CAPITALIZZAZIONE DELLE MANUTENZIONI
Cosa succede quando si capitalizzano le manutenzioni stra-
ordinarie dei cespiti?
SP
CE
Cespite 100 Fdo Ammort 20
Situazione iniziale
68. CAPITALIZZAZIONE DELLE MANUTENZIONI
Cosa succede quando si capitalizzano le manutenzioni stra-
ordinarie dei cespiti?
SP
CE
Cespite 100 Fdo Ammort 20 Manutenz 10
Fornitore 10
Situazione iniziale
Si esegue la manutenzione
69. CAPITALIZZAZIONE DELLE MANUTENZIONI
Cosa succede quando si capitalizzano le manutenzioni stra-
ordinarie dei cespiti?
SP
CE
Cespite 100 Fdo Ammort 20 Manutenz 10
Fornitore 10
Fornitore 10 Banca 10
Situazione iniziale
Si esegue la manutenzione
Si paga il fornitore
70. CAPITALIZZAZIONE DELLE MANUTENZIONI
Cosa succede quando si capitalizzano le manutenzioni stra-
ordinarie dei cespiti?
SP
CE
Cespite 100 Fdo Ammort 20 Ammort 10+1
Manutenz 10 Fornitore 10
Fornitore 10 Banca 10
Fdo Ammort 10+1
Situazione iniziale
Si esegue la manutenzione
Si paga il fornitore
Si ammortizza il cespite messo a nuovo
71. CAPITALIZZAZIONE DELLE MANUTENZIONI
Cosa succede quando si capitalizzano le manutenzioni stra-
ordinarie dei cespiti?
SP
CE
Cespite 110 Fdo Ammort 31 Ammort 10+1
Banca 10
Situazione iniziale
Si esegue la manutenzione
Si paga il fornitore
Si ammortizza il cespite messo a nuovo
Situazione finale
73. CONTABILIZZAZIONE DEI LEASING
Il leasing è se l’utilizzatore è più interessato
all’uso del bene (magari con servizi aggiuntivi quali manu-
tenzione, assicurazioni, ecc) mentre è se l’uti-
lizzatore è intenzionato al riscatto del bene.
La contabilizzazione dei leasing finanziari può privilegiare la
forma ( , paragonandoli ai canoni di loca-
zione) o la sostanza ( imposto dagli IAS).
74. CONTABILIZZAZIONE DEI LEASING
Il leasing è se l’utilizzatore è più interessato
all’uso del bene (magari con servizi aggiuntivi quali manu-
tenzione, assicurazioni, ecc) mentre è se l’uti-
lizzatore è intenzionato al riscatto del bene.
La contabilizzazione dei leasing finanziari può privilegiare la
forma ( , paragonandoli ai canoni di loca-
zione) o la sostanza ( imposto dagli IAS).
SP CE
Cespite 100 Fornitore 102 Istruttoria 2
Stipula contratto
75. CONTABILIZZAZIONE DEI LEASING
Il leasing è se l’utilizzatore è più interessato
all’uso del bene (magari con servizi aggiuntivi quali manu-
tenzione, assicurazioni, ecc) mentre è se l’uti-
lizzatore è intenzionato al riscatto del bene.
La contabilizzazione dei leasing finanziari può privilegiare la
forma ( , paragonandoli ai canoni di loca-
zione) o la sostanza ( imposto dagli IAS).
SP CE
Cespite 100 Fornitore 102 Istruttoria 2
Fornitore 2 Banca 2
Stipula contratto
Si pagano le spese
76. CONTABILIZZAZIONE DEI LEASING
Il leasing è se l’utilizzatore è più interessato
all’uso del bene (magari con servizi aggiuntivi quali manu-
tenzione, assicurazioni, ecc) mentre è se l’uti-
lizzatore è intenzionato al riscatto del bene.
La contabilizzazione dei leasing finanziari può privilegiare la
forma ( , paragonandoli ai canoni di loca-
zione) o la sostanza ( imposto dagli IAS).
SP CE
Cespite 100 Fornitore 102 Istruttoria 2
Fornitore 2 Banca 2 Oneri fin. 5
Fornitore 5 Stipula contratto
Si pagano le spese
Si registra il canone
77. CONTABILIZZAZIONE DEI LEASING
Il leasing è se l’utilizzatore è più interessato
all’uso del bene (magari con servizi aggiuntivi quali manu-
tenzione, assicurazioni, ecc) mentre è se l’uti-
lizzatore è intenzionato al riscatto del bene.
La contabilizzazione dei leasing finanziari può privilegiare la
forma ( , paragonandoli ai canoni di loca-
zione) o la sostanza ( imposto dagli IAS).
SP CE
Cespite 100 Fornitore 102 Istruttoria 2
Fornitore 2 Banca 2 Oneri fin. 5
Fornitore 5 Stipula contratto
Fornitore 15 Banca 15 Si pagano le spese
Si registra il canone
Si paga il canone
78. CONTABILIZZAZIONE DEI LEASING
Il leasing è se l’utilizzatore è più interessato
all’uso del bene (magari con servizi aggiuntivi quali manu-
tenzione, assicurazioni, ecc) mentre è se l’uti-
lizzatore è intenzionato al riscatto del bene.
La contabilizzazione dei leasing finanziari può privilegiare la
forma ( , paragonandoli ai canoni di loca-
zione) o la sostanza ( imposto dagli IAS).
SP CE
Cespite 100 Fornitore 90 Istruttoria 2
Banca 17 Oneri fin. 5
Stipula contratto
Si pagano le spese
Si registra il canone
Si paga il canone
Situazione finale
79. INDICE
• A cosa serve il Bilancio di Esercizio?
• Le interferenze fiscali
• La tutela dei terzi
• Le componenti del Bilancio di Esercizio
• La riforma societaria
• La struttura delle poste
• I principi di redazione
• I Tormentoni
• Il Conto Economico
• Il Bilancio “perfetto”
80. LO STATO PATRIMONIALE
• Contrappone le /
/ agli
/ /
• Se in modo
adeguato è un’ottima fonte
informativa; consente di
prendere delle decisioni.
• Non è un documento di
partenza, ma di arrivo …
per ottenerlo è necessario
fare tutta una serie di
valutazioni
81. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI DOVUTI C) ATTIVO CIRCOLANTE
B) IMMOBILIZZAZIONI
I Immobilizzazioni Immateriali
CATEGORIA I Rimanenze
1) Materie prime, sussidiarie e di consumo
1) Costi d'impianto e di ampliamento 2) Prodotti in lavorazione e semilavorati
2) Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità 3) Lavori in corso su ordinazione
3) Diritti di brevetti industriali e utilizzo opere ingegno 4) Prodotti finiti e merci
4) Concessioni, licenze, marchi e simili 5) Acconti
5) Avviamento II Crediti: Entro Oltre 12 mesi
6) Immobilizzazioni in corso e acconti 1) verso clienti
7) Altre 1) (meno) Fondo svalutazione crediti
II Immobilizzazioni Materiali RAGGRUPPAMENTO 2) verso imprese controllate
1) Terreni e fabbricati 3) verso imprese collegate
1) (meno) Fondo ammortamento 4) verso controllanti
2) Impianti e macchinari 4-bis) crediti tributari
2) (meno) Fondo ammortamento 4-ter) imposte anticipate
3) Attrezzature industriali e commerciali 5) verso altri
VOCE
3) (meno) Fondo ammortamento III Attività Finanziarie non Immobilizzazioni
4) Altri beni 1) Partecipazioni in imprese controllate
4) (meno) Fondo ammortamento 2) Partecipazioni in imprese collegate
5) Immobilizzazioni in corso e acconti 3) Altre partecipazioni
III Immobilizzazioni Finanziarie 4) Azioni proprie (indica valore nominale)
1) Partecipazioni in: 5) Altri titoli
a) imprese controllate IV Disponibilità Liquide
b) imprese collegate 1) Depositi bancari e postali
c) imprese controllanti SOTTOVOCE 2) Assegni
d) altre imprese 3) Denaro e valori in cassa
d) (meno) Fondo svalutazione partecipazioni TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE
2) Crediti (suddivisi in Entro 12 mesi e Oltre) D) RATEI E RISCONTI
a) verso imprese controllate I Ratei attivi
b) verso imprese collegate II Risconti attivi
c) verso controllanti TOTALE ATTIVO
d) verso altri
3) Altri titoli
4) Azioni proprie (indica valore nominale)
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
82. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
Quota di Capitale Sociale non ancora versato, il Capitale
Sociale può essere conferito:
• in denaro (se non stabilito diversamente nell’atto
costitutivo);
• con prestazioni d’opera e servizi (in tal caso devono
essere garantiti da polizza o fidejussione);
• attraverso beni e merci suscettibili di una valutazione
economica.
Dal 2004 possono essere inclusi nella voce C.II Crediti che,
nella versione abbreviata dello SP, è suddivisa solo in crediti
entro /oltre i 12 mesi.
83. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
al netto del fondo di ammortamento.
: costi relativi al-
la costituzione della società, all’aumento del capitale
sociale, a fusioni/scissioni ecc, ampliamento di un’unità
produttiva, alla formazione del personale nell’ambito di
una (straordinaria) ristrutturazione aziendale.
relativi a prodotti,
materiali, processi o formule che, ragionevolmente
potranno essere sfruttati negli anni successivi;
di carattere straordinario relativi a
nuovi prodotti, linee di prodotti, marchi, ecc.
84. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
al netto del fondo di ammortamento.
: costi relativi all’acquisto o
sostenuti per lo sviluppo interno. Se si riferiscono a
software, l’azienda deve detenerne tutti i diritti e non
solo la licenza d’uso.
: costi
per l’ottenimento del diritto all’uso di un bene o di
esercitare una specifica attività; costi per l’acquisto o
la registrazione di marchi o licenze d’uso (per esempio
i MS Office).
85. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
al netto del fondo di ammortamento.
: costi sostenuti per pagare l’avviamento
di aziende acquisite od incorporate.
: è una voce
“transitoria” che racchiude i costi relativi ad immobi-
lizzazioni immateriali non completate.
: costi sostenuti per la miglioria di beni di
terzi (in leasing o in affitto) o per l’acquisto ed il
mantenimento di piante da frutto ed animali ripro-
duttori non ancora entrati nel ciclo produttivo (perché
ancora troppo giovani).
86. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
al netto del fondo di ammortamento.
: se non usati nell’attività pro-
duttiva, ai fini del calcolo degli indici, dovrebbero es-
sere riclassificati come immobilizzazioni patrimoniali.
: per le aziende di autotra-
sporto gli autoveicoli sono impianti e macchinari.
: attrezza-
tura varia e minuta, stampi, modelli, utensili, compres-
sori, ponteggi.
automezzi, autovetture e motoveicoli,
costruzioni leggere, tettoie, macchine da ufficio,
mezzi di trasporto interno, mobili ed arredi …
87. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
al netto del fondo di ammortamento.
: è una voce
“transitoria” che racchiude i costi relativi ad immobi-
lizzazioni materiali non completate.
I beni sono immobilizzazioni materiali se non sono
destinati alla vendita, in caso contrario sono
.
I beni di valore inferiore ai 516,46 € (il vecchio
milione di lire) possono essere di
acquisto (ovvero registrati come costo nel conto
economico).
88. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
con separata indicazione, per ciascuna
voce, degli importi esigibili entro l'esercizio successivo:
: Imprese controllate ovvero di cui
si detiene più del 50% dei voti durante l’assemblea
ordinaria; Imprese collegate ovvero di cui si detiene
più del 20% dei voti durante l’assemblea ordinaria;
Imprese controllanti; Altre imprese valutate al costo o
in base alla % di Patrimonio Netto detenuto.
(di natura finanziaria) vs: Imprese control-
late, Imprese collegate, Imprese controllanti, altre
Imprese.
89. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
con separata indicazione, per ciascuna
voce, degli importi esigibili entro l'esercizio successivo:
(valutati al minore fra il costo storico e
la media aritmetica dei prezzi rilevati sul mercato
durante l’ultimo semestre).
: ovviamente limitato alla S.p.A. e solo
se l’acquisto ha il carattere di investimento duraturo.
Non si può acquistare più del 10% del capitale sociale.
90. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
(sono in distinta base)
(materiale per la manutenzione, gasolio per riscalda-
mento …) (non sono nella distinta base).
(in inglese Work
In Progress) (sono vendibili).
(commesse ultra
annuali).
(sono stati costruiti) (beni
comprati e rivenduti tali e quali).
(a fornitori) per l’acquisto di beni rien-
tranti nelle precedenti categorie.
91. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
con separata indicazione, per ciascuna voce,
degli importi esigibili entro l'esercizio successivo:
(nazionali ed esteri). I crediti sconta-
ti (RiBa o anticipo Fattura) lasciano invariato il credito
vs il cliente ed aprono un debito vs la banca in contro-
partita all’accredito sul conto corrente. Il “finanzia-
mento” si estingue alla scadenza con il pagamento da
parte del cliente o con l’addebito sul c/c dell’insoluto.
(di natura commerciale).
(di natura commerciale).
(di natura commerciale)
(dipendenti, Stato,…)
92. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
è necessario riportare nella Nota Integrativa
perché tali partecipazioni non sono da considerarsi immo-
bilizzazioni:
93. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
:
(anche in valuta estera,
al cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio)
(compreso i valori bollati).
Saldi negativi o troppo elevati della cassa sono di solito
dovuti ad errori …
(quote di ricavi già maturati)
(costi di competenza anno successivo)
(utilizzato
quando si emettono obbligazioni)
94. LE ATTIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
Come avete visto il legislatore ha previsto una doppia classi-
ficazione delle poste attive: un primo livello secondo la loro
funzione e, solo in un secondo livello, in base alla loro
liquidabilità (entro l’esercizio o meno).
.
I debiti vs le banche, per esempio, sono un’unica voce
distinguendo solo l’importo entro i 12 mesi da quello oltre i
12 mesi. Non si fa alcuna distinzione fra i finanziamenti
commerciali (sconto RiBa ed anticipo fatture) dalle rate di
rimborso dei finanziamenti entro i 12 mesi.
95. LE PASSIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
A) PATRIMONIO NETTO D) DEBITI (suddivisi in Entro 12 mesi ed Oltre)
I Capitale 1) Obbligazioni
II Riserva da sovrapprezzo delle azioni 2) Obbligazioni convertibili
III Riserva di Rivalutazione 3) Debiti verso soci per finanziamenti
IV Riserva legale 4) Debiti verso banche
V Riserve statutarie 5) Debiti vs/altri finanziatori
VI Riserva azioni proprie in portafoglio 6) Acconti
VII Altre riserve 7) Debiti verso fornitori
- Riserve straordinarie 8) Debiti rapp. da tit. di credito
- Versamenti in conto capitale 9) Debiti vs/imprese controllate
- Versamenti conto copertura perdite 10) Debiti vs/imprese collegate
- Fondo contributi in conto capitale art. 55 T.U. 11) Debiti verso controllanti
- Riserve per ammortamenti anticipati art. 67 T.U. 12) Debiti tributari
- Fondi riserve in sospensione di imposta 13) Debiti verso Istituti previdenziali
- Riserve da conferimenti agevolati L 576/1975 14) Altri debiti
- riserve di cui art. 15 D.L. 429/1982 E) RATEI E RISCONTI
- Fondi accantonamento art. 2 L 168/1982 I Ratei passivi
- Riserve fondi previdenziali integrativi x D. Lgs. 124/1993 II Risconti passivi
- Riserve non distribuibili ex art. 2426 TOTALE PASSIVO
- Riserve di conversione e/o arrotondamenti
VIII Utili (Perdite) portati a nuovo
IX Utile (Perdita) dell'Esercizio
- Acconti su dividendi
- Copertura parziale perdita di esercizio
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI
1) Fondi di trattamento di quiescenza e simili
2) Fondi per imposte, anche differite
3) Altri
C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINATO
96. LE PASSIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
: è la differen-
za fra il prezzo di emissione ed il valore nominale.
: è la contropartita della
rivalutazione dei beni aziendali.
: è costituito dal 5% degli utili sino al
raggiungimento del 20% del capitale sociale.
: per le riserve eventualmente pre-
viste nello statuto sociale.
: quote di utili non
ancora destinate e perdite da coprire.
: risultato dell’esercizio.
97. LE PASSIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
:
accoglie i fondi assimilabili al TFR che, comunque,
possono anche essere indicate in D) Debiti.
: usato per accanto-
namenti destinati a far fronte a possibili obblighi a
seguito di accertamenti o contenziosi già in atto.
per esempio: fondo oscillazione cambi, fondo
garanzia sui prodotti venduti, fondo per lavori ciclici di
manutenzione, fondo per controversie legali, fondo per
crediti ceduti, ecc.
98. LE PASSIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
con separata indicazione, per ciascuna voce, degli
importi esigibili oltre l'esercizio successivo
: valore nominale delle obbligazioni in
circolazione alla data di chiusura del bilancio
: valore nominale delle
obbligazioni in circolazione alla chiusura del bilancio
: mutui, finanziamenti, antici-
pazioni, scoperti di c/c.
: per esempio società
di factoring.
: anticipi e caparre ricevute dai clienti
99. LE PASSIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
con separata indicazione, per ciascuna voce, degli
importi esigibili oltre l'esercizio successivo
(nazionali ed esteri) com-
prese le fatture da ricevere e le provvigioni passive.
: cambiali
passive e simili a fronte di rapporti commerciali
(sia commerciali
che finanziari)
(sia commerciali
che finanziari)
(sia commerciali che
finanziari)
100. LE PASSIVITA’ (SP) secondo l’art. 2424 c.c.
con separata indicazione, per ciascuna voce, degli
importi esigibili oltre l'esercizio successivo
: IVA, IRES, IRAP, per ritenute
operate. Solo importi certi (gli altri in B.2 Fondo imposte)
INPS, INAIL, INPDAI, Enasarco.
: vs dipendenti, soci (per dividendi),
amministratori e sindaci (per emolumenti e spese)
(quote di costi già maturati)
(ricavi di competenza anno successivo)
(utilizzato per
i prestiti obbligazionari)
101. FORMA ABBREVIATA (art. 2435 bis c.c.)
Le società che non hanno emesso titoli negoziabili sui
mercati regolamentati possono (è una facoltà e non un
obbligo) redigere il bilancio in forma abbreviata quando, nel
primo esercizio o, successivamente, per due esercizi
consecutivi non abbiano superato due dei seguenti limiti:
• Totale attivo =
• Ricavi delle vendite e prestazioni =
• Dipendenti occupati in media nell’esercizio =
102. FORMA ABBREVIATA (art. 2435 bis c.c.)
A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI DOVUTI A) PATRIMONIO NETTO
B) IMMOBILIZZAZIONI I Capitale
I Immobilizzazioni Immateriali II Riserva da sovrapprezzo delle azioni
- Importo III Riserva di Rivalutazione
- Ammortamenti IV Riserva legale
- Svalutazioni V Riserve statutarie
II Immobilizzazioni Materiali VI Riserva azioni proprie in portafoglio
- Importo VII Altre riserve
- Ammortamenti VIII Utili (Perdite) portati a nuovo
- Svalutazioni IX Utile (Perdita) dell'Esercizio
III Immobilizzazioni Finanziarie - Acconti su dividendi
- Importo - Copertura parziale perdita di esercizio
-Svalutazioni B) FONDI PER RISCHI ED ONERI
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINATO
C) ATTIVO CIRCOLANTE D) DEBITI (suddivisi in Entro 12 mesi ed Oltre)
I Rimanenze E) RATEI E RISCONTI
II Crediti: TOTALE PASSIVO
-Entro i 12 mesi
- Oltre i 12 mesi
III Attività Finanziarie non Immobilizzazioni
IV Disponibilità Liquide
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE
D) RATEI E RISCONTI
TOTALE ATTIVO
103. INDICE
• A cosa serve il Bilancio di Esercizio?
• Le interferenze fiscali
• La tutela dei terzi
• Le componenti del Bilancio di Esercizio
• La riforma societaria
• La struttura delle poste
• I principi di redazione
• I Tormentoni
• Lo Stato Patrimoniale
• Il Bilancio “perfetto”
104. IL CONTO ECONOMICO
• E’ molto intuitivo: contrap-
pone i costi a ricavi.
• Rileva la capacità di creare
reddito.
• Se in modo
adeguato è un’ottima fonte
informativa; consente di
prendere delle decisioni.
• Non è un documento di
partenza, ma di arrivo …
per ottenerlo è necessario
fare tutta una serie di
valutazioni
105. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
A) VALORE DELLA PRODUZIONE C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 15) Proventi da partecipazioni
2) Variazione rimanenze prodotti in lavorazione,semilavorati e finiti 16) Altri proventi finanziari:
3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione a) da crediti iscritti in immobilizzazioni
4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni b) da titoli iscritti in immobilizzazioni
5) Altri ricavi e proventi c) da titoli iscritti in attivo circolante
B) COSTI DELLA PRODUZIONE d) da proventi diversi dai precedenti
6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo, merci 17) Interessi ed altri oneri finanziari
7) Per servizi 17-bis) Utili e perdite su cambi
8) Per godimento di beni di terzi D) RETTIFICHE VALORE ATTIVITA' FINANZIARIE
9) Per il personale 18) Rivalutazioni:
a) Salari e stipendi a) di partecipazioni
b) Oneri sociali b) di immobilizzazioni finanziarie
c) Trattamento di fine rapporto c) di titoli iscritti in attivo circolante
d) Trattamento di quiescenza e simili 19) Svalutazioni:
e) Altri costi a) di partecipazioni
10) Ammortamenti e svalutazioni b) di immobilizzazioni finanziarie
a) Ammortamenti immobilizzazioni immateriali c) di titoli iscritti in attivo circolante
b) Ammortamenti immobilizzazioni materiali E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
c) Altre svalutazioni immobilizzazioni 20) Proventi
d) Svalutazione crediti di Attivo Circolante e Disponibilità Liquide 21) Oneri
11) Variazione rimanenze materie prime, sussidiarie e merci RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
12) Accantonamento per rischi 22) Imposte sul reddito dell'esercizio
13) Altri accantonamenti 23) UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
14) Oneri diversi di gestione
DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DI PRODUZIONE
106. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
(prodotti finiti, semilavorati,
materie prime e sussidiarie) di
servizi: sono al netto di eventuali resi, abbuoni, sconti.
: gli errori di valuta-
zione delle rimanenze si ripercuotono sull’esercizio
successivo dove il VP dipende dalla variazione delle
rimanenze e non dal loro valore finale.
:
ovvero la variazione delle rimanenze sulle commesse
ultrannuali.
107. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
canoni di locazione di fab-
bricati, royalties e provvigioni attive, plusvalenze da
alienazione ordinarie, rimborsi spese per trasporti/da-
zi/imballi/incassi, mense e circoli aziendali, ricavi da
personale distaccato presso altre imprese (il costo
deve essere in B.7)
erogati a fronte del
sostenimento di costi o ad integrazione di ricavi
conseguiti.
108. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
sono al netto di eventuali resi, abbuoni, sconti e
al lordo delle spese accessorie, trasporti, provvigioni
passive su acquisti, spese di magazzinaggio, dazi e
spese di importazione direttamente imputabili ai
singoli beni. Comprendono anche i materiali per le
manutenzioni, gli imballi, i materiali per le pulizie, la
cancelleria, il materiale pubblicitario, i carburanti e
lubrificanti, gli indumenti di lavoro, i prodotti per la
mensa aziendale.
109. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
: trasporti e magazzinaggio, spese di
importazione, lavorazioni esterne, consulenze tecniche,
spese per laboratori, utenze (energia elettrica / gas / acqua
/ telefono / commissioni bancarie), manutenzioni di macchinari /
impianti / fabbricati, provvigioni passive, Enasarco, mostre
e fiere, consulenze commerciali / amministrative / legali /
notarili / recupero crediti, assicurazioni, servizi di vigilanza /
pulizia / lavanderia / giardinaggio / mensa aziendale /smaltimento
rifiuti, costi per il personale distaccato presso altre
aziende, compensi amministratori e sindaci, spese a piè
di lista e di rappresentanza.
110. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
: canoni di locazione
per terreni, fabbricati, automezzi, macchinari ed
impianti; royalties e commissioni per l’uso di brevetti,
know-how, licenze e marchi; canoni di leasing (metodo
patrimoniale) e di noleggio; canoni d’affitto d’azienda.
a) salari e stipendi: anche in natura (auto, alloggio, ecc.)
b) oneri sociali (INAIL, INPS, …)
c) trattamento di fine rapporto
d) trattamento di quiescenza e simili (fondi pensione, …)
e) altri costi (incentivi all’esodo, transazioni, borse di studio,
omaggi, ecc.)
111. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali
c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni: sono effettuate in
conseguenza a perdite durevoli di valore
d) svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e
delle disponibilità liquide: includono sia gli accantonamenti al
fondo, sia la diminuzione del credito (perdita)
Si ricorda che gli (che si possono
esporre nel bilancio di esercizio) e quelli (che si
possono dedurre dall’imponibile) sono diversi e tuttora in via
di ridefinizione …
112. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
cambi, pratiche legali
in corso, garanzia/prestazioni e ritardata consegna.
: per manutenzioni e lavori ci-
clici da sostenere in futuro.
: ICI, imposta di regi-
stro, tasse di concessioni governative, tassa proprietà
auto, tassa smaltimento rifiuti, abbonamenti, contri-
buti ad associazioni, multe e ammende, minusvalenze da
alienazioni ordinarie, omaggi a clienti, gestione mensa
aziendale.
113. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
Contrappone l'aggregato A (la somma dei ricavi ordinari,
delle variazioni di rimanenze di prodotti finiti e semilavorati
e prodotti in corso di lavorazione, altri ricavi e proventi)
all'aggregato B (somma di tutti i costi inerenti alla
produzione, all'acquisto di beni e servizi, e tutti i costi non
classificabili come finanziari, straordinari e tributari).
Ne segue che è calcolato anche
su poste quali le plusvalenze, minusvalenze, sopravvenienze
attive e passive e, quindi,
114. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
indicando separatamen-
te quelli relativi ad imprese controllate e collegate: di-
videndi, plusvalenze da cessione di partecipazioni, ecc.
a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, separando quelli da
imprese controllate, collegate e controllanti.
b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono
partecipazioni (BOT, BTP, CCT, Fondi comuni di invest., ecc.)
c) da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono
partecipazioni (BOT, BTP, CCT, ecc.) acquistati per motivi di
finanza aziendale e non come investimento a lungo termine.
d) proventi diversi, separando quelli da imprese controllate,
collegate e controllanti: interessi attivi su c/c o su prestiti
concessi, utili su cambi, ecc.
115. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
indi-
cando separatamente quelli relativi ad imprese control-
late, collegate e controllanti: interessi passivi per
mutui, finanziamenti, conti correnti, smobilizzo crediti
commerciali, interessi passivi vs Erario, ecc.
ed accantonamenti al
fondo rischi su cambi.
116. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
(a seguito della decadenza del moti-
vo che in periodi precedenti aveva indotto alla loro
svalutazione)
a) di partecip. in imprese collegate, controllate e altre imprese
b) di immobiliz. finanziarie che non costituiscono partecipazioni
c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono
partecipazioni;
a) di partecip. in imprese collegate, controllate e altre imprese
b) di immobiliz. finanziarie che non costituiscono partecipazioni
c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono
partecipazioni;
117. IL CE secondo l’art. 2425 c.c.
con separata indicazione delle plusvalen-
ze da alienazioni i cui ricavi non sono iscrivibili al n. 5)
perché derivanti da atti di natura straordinaria (fab-
bricati strumentali, brevetti, linee di produzione, …)
, con separata indicazione delle minusvalenze
da alienazioni, i cui effetti contabili non sono iscrivibili
al n. 14), e delle imposte relative a esercizi precedenti
a) imposte correnti
b) imposte differite
c) imposte anticipate
118. INDICE
• A cosa serve il Bilancio di Esercizio?
• Le interferenze fiscali
• La tutela dei terzi
• Le componenti del Bilancio di Esercizio
• La riforma societaria
• La struttura delle poste
• I principi di redazione
• I Tormentoni
• Lo Stato Patrimoniale
• Il Conto Economico
119. IL BILANCIO “PERFETTO”
Immaginiamo che:
non vi siano state alienazioni di cespiti (o se ci sono state
S
non hanno dato luogo né a plusvalenze, né a minusvalenze)
non vi siano state rivalutazioni o svalutazioni di cespiti
S
i leasing sono contabilizzati con il sistema finanziario
S
non sia stato necessario svalutare i crediti vs clienti
S
nessuno ci abbia dato un contributo in conto capitale
S
non vi siano sopravvenienze (né attive, né passive)
S
Allora
120. IL BILANCIO “PERFETTO”
Immaginiamo inoltre che:
S non vi siano investimenti finanziari né come immobiliz-
zazioni, né come attivo circolante.
S non vi siano investimenti patrimoniali (per esempio
immobili che nulla hanno a che fare con l’attività
aziendale)
S tutti i crediti saranno incassati entro i 12 mesi
S non vi siano né ratei né risconti attivi
Allora
121. IL BILANCIO “PERFETTO”
Potremmo allora calcolare:
il ROI (Return On Investment):
≈ (A-B) / (B + C.I + C.II.1)
il ROE (Return On Equity): = 23 / A
il = MT / PN = 1 – PN / CI = 1 – A / totale passivo
l’ = BA / PB ≈ C.IV / (D.4<12m + D.7<12m)
il = (CLI + BA) / PB ≈ (C.II+C.IV)/(D.4<12m + D.7<12m)
il = (RIM + CLI + BA) / PB ≈
≈ (C.I+C.II+C.IV)/(D.4<12m + D.7<12m)
124. LE ANALISI PER INDICI
Esistono molti indici di valutazione delle performance di
un’azienda, troppi per poterli elencare tutti in questa sede.
Sono di tre tipi:
=
=
=
125. IL CE RICLASSIFICATO
Riferimento Descrizione Provenienza o Formula MC1 1^ MARGINE DI CONTRIBUZIONE ML - TCV
10A.1 Mano d'opera improduttiva onerata G014_4
10A.2 Ammortamenti specifici G015_1
1A Ricavi Vendite Italia G017_1
10A.3 Leasings specifici G015_1
1B Ricavi Vendite Estero G017_1
10A.4 Manutenzioni G017_1
1C Ricavi per Trasporti ed Imballi G017_1
10A.5 Altri costi industriali G017_1
2 N/C abbuoni e sconti passivi G017_1
TCA Totale Costi Attribuiti 10A.1+......+10A.5
RL RICAVI LORDI 1A+1B+1C+2
MC2 2^ MARGINE DI CONTRIBUZIONE MC1 - TCA
3.1 Provvigioni G017_1
11.1a Stipendi dipendenti di struttura G014_4
3.2 Trasporti e Imballi c/vendita G017_1
11.1b Stipendi dipendenti UT per h non imputate G026_2
TVC Totale variabili commerciali 3.1 + 3.2 + 3.3
11.2 Affitti passivi G017_1
RN RICAVI NETTI RL - TVC
11.3 Spese fisse amministrative e generali G017_1
4.1 Giacenze Iniziali Prodotti Finiti gest. magazzino
11.4 Spese fisse commerciali G017_1
4.2 Giacenze Iniziali WIP gest. magazzino
11.5 Ammortamenti di struttura G015_1
5.1 Giacenze Finali Prodotti Finiti gest. magazzino
11.6 Leasings di struttura G015_1
5.2 Giacenze Finali WIP gest. magazzino
11.7 Compensi amministratori G017_1
DRIM Variazione Giacenze SL/PF 5.1+5.2-4.1-4.2
11.8 Accantonamenti Vari G017_1
VP VAL. PRODOTTO RN +D RIM
CF Totale costi fissi di struttura 11.1+........+11.8
6 Acquisti Materie Prime G017_1
ROGC REDDITO OPERATIVO GEST CARAT MC2 - CF
7 Sconti e resi su acquisti G017_1
12.1 Ricavi Gestione Patrimoniale G017_1
8.1 Giacenze Iniziali Materie Prime gest. magazzino
12.2 Costi Gestione Patrimoniale G017_1
8.2 Giacenze Finali Materie Prime gest. magazzino
12.3 Ricavi Gestione Finanziaria G017_1
9 Trasporti ed altri costi d'acquisto G017_1
RO REDDITO OPERATIVO ROCG+12.1-12.2+12.3
TC Totale Consumi 6-7+8.1-8.2+9
13.1 Costi finanziari Netti G017_1
ML MARGINE LORDO VP - TC
13.2 Costo finanziario leasing G015_2
10.1 Mano d'opera produttiva onerata G014_4
RLC REDDITO LORDO DI COMPETENZA RO-13.1-13.2
10.2 Consumi energetici proporzionali G017_1
14.1 Proventi gestione extra caratteristica G017_1
10.3 Lavorazioni Esterne G017_1
14.2 Costi gestione extra caratteristica G017_1
10.4 Materiali di consumo per la produzione G017_1
PBT REDDITO ANTE IMPOSTE RLC+14.1-14.2
10.5 Costi Specifici G017_1
TAX Oneri fiscali G017_1
10.6 Altri costi proporzionali G017_1
PAT REDDITO NETTO DI ESERCIZIO PBT - TAX
TCV Totale Costi Variabili 10.1+......+10.6
MC1 1^ MARGINE DI CONTRIBUZIONE ML - TCV
126.
127.
128. PROSPETTO DEL FLUSSO DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO
IMPIEGHI FONTI
DREN DI CAP CIRC NETTO (FCCN ) 0 111.000 FLUSSO DI CAP CIRC NETTO (FCCN )
Incremento Liquidità differite 1.214.889 0 Riduzione Liquidità differite
Incremento Anticipi a FORN 10.000 0 Riduzione Anticipi a FORN
Incremento Disponibilità 0 359.731 Riduzione Disponibilità
Riduzione Passivo a Breve 0 76.424 Incremento Passivo a Breve
Riduzione Anticipi da CLI 0 107.269 Incremento Anticipi da CLI
FLUSSO MONETARIO (FM) 0 570.466 DRENAGGIO MONETARIO (FM)
TOTALE 1.224.889 1.224.889
PROSPETTO DEL FLUSSO MONETARIO
IMPIEGHI FONTI
DRENAGGIO MONETARIO (FM) 570.466 0 FLUSSO MONETARIO (FM)
Investimenti a Lungo Materiali 12.813 0 Disinvestimenti a Lungo Materiali
Investimenti a Lungo Immateriali 0 1.350 Disinvestimenti a Lungo Immateriali
Investimenti a Lungo Finanziari 0 0 Disinvestimenti a Lungo Finanziari
Investimenti a Lungo Patrimoniali 0 0 Disinvestimenti a Lungo Patrimoniali
Investimenti a Breve Patrimoniali 0 0 Disinvestimenti a Breve Patrimoniali
Oneri Finanziari 12.761 16 Proventi Finanziari e Patrimoniali
Oneri extra gestionali 5.159 55.247 Proventi extra gestionali
Rimborsi TFR e TFM 13.266 -53.925 Nuovi Finanz. al netto dei rimborsi
Riduzioni di PN 0 0 Aumenti PN
AUMENTO DI CASSA 0 611.777 RIDUZIONE DI CASSA
TOTALE 614.465 614.465
129. I VALORI, GLI INDICI E LE RELAZIONI
tax % = TAX / PBT EVA = PAT - WACC * CIGC
ROE = PAT / PN = ((ROA-ROD)*Td+ROA)*S
S = PAT / RLC
KE = KBOT + b MRP WACC = K E PN / CI + (1-tax %) * OF / CI
DRLC% = DVP% * LOP PAT = PBT - TAX LFIN = CI / PN
MRP = K M - KBOT LOP = VP / (VP - BEP) = MC1 / RLC PN = Cap Sociale + Riserve + PAT
BEP = (TCA + CF + OF ) / [1 - (TC+TCV) / VP ]
PBT = RLC + (Ricavi - Costi) EXTRA
Scelta delle fonti di finanziamento ROA = RO / CI i = ROD = OF / MT Td (ratio D/E) = MT / PN = CI / PN -1
i = OF / (PL+BP-BA)
RLC = RO - OF
VA = MOL + MDODIR + MDOIND + MDOSTR
CI = CIGC + BA + ABP + ALP N + ALF N
MOL = EBITDA = RO + Amm PROD + AmmSTR RO = EBIT = ROCG + (Ricavi - Costi) PATR
MOL% = MOL / RN
ROCG = MC2 - CF CIGC = CLI + RIM + ALM N + ALI N
CF = f (MDOSTR ;AmmSTR ;CostiSTR )
Organizzazione MDO struttura ROI = ROCG / CIGC =ROS * TRCIGC
Affitti, Immobili e cespiti di Struttura
Spese commerciali fisse MC2 = MC1 - TCA
Spese fisse amnministrative e generali PB = BP + FOR
Compensi amministratori
MC1 = ML - TCV ROS = ROGC / RN ROTGC = RN / CIGC CR = (BA+CLI+RIM) / PB
TCA = f (MDOIND ;AmmPROD ;Manuten;HPROD ;HUT) QR = (BA + CLI) / PB
AT = BA / PB
Organizzazione MDO indiretta IPCI = (PN + PL) / AL
Gestione Impianti Produzione ISCI = PN / AL
TCV = f (MDODIR ;Costo Centro; EFF% Mdo;UT% Imp) ML = VP - TC
FCCN = ROCG + AmmPROD + AmmSTR + TFR - TAX
Organizzazione MDO diretta FM = FCF = FCCN - DCCN
Consumi Energetici TC = TCBDG + Dq + Dmix + Dp VP = RN + DRIM
Materiali di consumo
Lavorazioni esterne RN = RL - TVC
Costi Specifici TC = TCBDG + Dq + Dmix + Dp
Fermi macchina (setup, guasti, ecc) Provvigioni, canali di vendita DCCN = DCLI +DRIM-DFOR
Trasporti c/vendita
TCBDG = S qBGT * pBGT Dp = S q * % * (p-pBGT) RL = RLBDG + DQ + DMIX + DP
TC = S q * p Dq = S qBGT * pBGT * (q-qBGT)
Dmix = S q * pBGT * % BGT CCN = CCL - FOR
%=q/Sq
% BGT = qBGT / S qBGT
Variazione prezzi materie prime RLBDG = S QBGT * PBGT DP = S Q * % * (P-P BGT)
Variazione mercato RL = S Q * P DQ = S QBGT * PBGT * (Q-QBGT) CCL = CLI + RIM
Condizioni pagamento DMIX = S Q * PBGT * % BGT
Tempi consegna %=Q/SQ
Investimento pubblicitario % BGT = QBGT / S QBGT
Canale di Acquisto
Analisi Geografica q = qBGT + DqVENDITE + DqSCARTI GGCRED = CLIENTI / [RN * (1+IVA) * 360]
Analisi Pareto DqVENDITE = f (Distinta Base, DQ, DMIX) GGDEB = FORNITORI / [TC * (1+IVA) * 360]
Trasporti c/acquisto Sfridi, scarti e rilavorazioni Variazione mercato GGRIM = RIM / [RN * (1+IVA) * 360]
Materie prime non conformi Condizioni pagamento
Tempi consegna
Numero resi x non conformità
Investimento pubblicitario GGCCN = GGCRED - GGRIM - GGDEB
Canale di Vendita
Analisi Geografica
Analisi Pareto
Analisi x LOB
130. I VALORI, GLI INDICI E LE RELAZIONI
ROE = PAT / PN = ((ROA-ROD)*Td+ROA)*S
S = PAT / RLC
WACC = K E PN / CI + (1-tax %) * OF / CI
DRLC% = DVP% * LOP PAT = PBT - TAX LFIN = CI / PN
LOP = VP / (VP - BEP) = MC1 / RLC
BEP = (TCA + CF + OF ) / [1 - (TC+TCV) / VP ]
PBT = RLC + (Ricavi - Costi) EXTRA
elta delle fonti di finanziamento ROA = RO / CI ROD = OF / MT Td (ratio D/E) = M
i = OF / (PL+BP-BA)
RLC = RO - OF
CI = CIGC + BA + ABP + ALP N + ALF N
MOL = EBITDA = RO + Amm PROD + AmmSTR RO = EBIT = ROCG + (Ricavi - Costi) PATR
ROCG = MC2 - CF CIGC = CLI + ACF + RIM + AL
F = f (MDOSTR ;AmmSTR ;CostiSTR )
ROI = ROCG / CIGC =ROS * ROTCIGC
MC2 = MC1 - TCA
PB = BP + ACC +
MC1 = ML - TCV ROS = ROGC / RN ROTCIGC = RN / CIGC
ROD ;Manuten;HPROD ;HUT)
Hinweis der Redaktion
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
Cfr pagg 114-116 “Bilancio Riclassificato e analisi per indici” Maria Silvia Avi. Art 2426: … è consentito effettuare rettifiche di valore e accantonamento esclusivamente in applicazione di norme tributarie. Art 2427: - La nota integrativa deve indicare, oltre a quanto stabilito da altre disposizioni: … 14) i motivi delle rettifiche di valore e degli accantonamenti eseguiti esclusivamente in applicazione di norme tributarie ed i relativi importi, appositamente evidenziati rispetto all’ammontare complessivo delle rettifiche e degli accantonamenti risultanti dalle apposite voci di conto economico”
14) un apposito prospetto contenente: a) la descrizione delle differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate, specificando l'aliquota applicata e le variazioni rispetto all'esercizio precedente, gli importi accreditati o addebitati a conto economico oppure a patrimonio netto, le voci escluse dal computo e le relative motivazioni; b) l'ammontare delle imposte anticipate contabilizzato in bilancio attinenti a perdite dell'esercizio o di esercizi precedenti e le motivazioni dell'iscrizione, l'ammontare non ancora contabilizzato e le motivazioni della mancata iscrizione;
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
B.C.C. S.r.l.
Art. 2423 - Redazione del bilancio Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa. Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio. Se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari necessarie allo scopo. Se, in casi eccezionali, l’applicazione di una disposizione degli articoli seguenti è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta, la disposizione non deve essere applicata. La nota integrativa deve motivare la deroga e deve indicarne l’influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico. Gli eventuali utili derivanti dalla deroga devono essere iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato. Il bilancio deve essere redatto in unità di euro, senza cifre decimali, ad eccezione della nota integrativa che può essere redatta in migliaia di euro.
Categorie = Lettere Maiuscole (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= NO, esposte anche se nulle = SI) Raggruppamenti = Numeri Romani (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= NO, esposte anche se nulle = SI) Voci = Numeri Arabi (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= SI, esposte anche se nulle = NO) Sottovoci = Lettere minuscole (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= SI, esposte anche se nulle = NO)-
Deroghe al principio enunciato nel numero 6) del comma precedente sono consentite in casi eccezionali. La nota integrativa deve motivare la deroga e indicarne l'influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico. PRINCIPIO DELLA PRUDENZA: gli utili non realizzati non debbono essere contabilizzati mentre le perdite e i rischi anche se non definitivamente conosciuti devono essere contabilizzati PRINCIPIO DELLA COMPETENZA: l’effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere rilevato contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti) PRINCIPIO DELLA OMOGENEITA’: riguarda l’unità di moneta nella quale i vari componenti attivi e passivi del capitale d’impresa devono essere espressi, ossia la moneta di conto. La continuità (o costanza) di applicazione dei criteri di valutazione nel tempo è uno dei cardini della determinazione dei risultati di esercizio.
1) Materie Prime (sono in distinta base) , sussidiarie (materiale per la manutenzione, gasolio per riscaldamento …) e di consumo (non sono nella distinta base). 2) Prodotti in corso di lavorazione (in inglese Work In Progress) e semilavorati (sono vendibili). 3) Lavori in corso su ordinazione (commesse ultra annuali). 4 ) Prodotti finiti (sono stati costruiti) e merci (beni comprati e rivenduti tali e quali). 5) Acconti (a fornitori) per l’acquisto di beni rientranti nelle precedenti categorie.
RISOLUZIONE N. 51/E del 22/4/2005 Ne consegue che, a far data dal 1° gennaio 2004, la deducibilità fiscale delle quote d'ammortamento continua ad essere consentita al massimo entro il limite stabilito per ciascuna categoria di beni dal predetto decreto, mentre non è più previsto alcun ammontare minimo di iscrizione delle quote medesime. La durata del processo d'ammortamento dovrà, dunque, essere almeno pari al periodo minimo stabilito in via normativa, restando affidata alla discrezionalità del contribuente la scelta della durata massima del piano d'ammortamento. L’ art. 1, comma 33 della finanziaria 2008 (Legge n°244 del 2007) abroga il comma 3 dell’art 102 del TUIR!
B.C.C. S.r.l.
Categorie = Lettere Maiuscole (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= NO, esposte anche se nulle = SI) Raggruppamenti = Numeri Romani (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= NO, esposte anche se nulle = SI) Voci = Numeri Arabi (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= SI, esposte anche se nulle = NO) Sottovoci = Lettere minuscole (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= SI, esposte anche se nulle = NO)
PRINCIPI CONTABILI: Ricerca : è l’indagine originaria e pianficata intrapresa con la prospettiva di conseguire nuove conoscenze o scoperte scientifiche o tecniche Sviluppo : è l’applicazione dei risultati della ricerca o di altre conoscenze a un piano o ad un progetto per la produzione di materiali, dispositivi, prodotti, processi, sistemi o servizi, nuovi o sostanzialmente avanzati, precedente all’avvio della produzione commerciale o dell’utilizzazione.
Categorie = Lettere Maiuscole (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= NO, esposte anche se nulle = SI) Raggruppamenti = Numeri Romani (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= NO, esposte anche se nulle = SI) Voci = Numeri Arabi (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= SI, esposte anche se nulle = NO) Sottovoci = Lettere minuscole (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= SI, esposte anche se nulle = NO)
Com’è noto la tenuta della contabilità di magazzino è obbligatoria , sotto il profilo fiscale, solamente per le imprese in contabilità ordinaria che presentano taluni requisiti in termini di ricavi e valore delle rimanenze (D.P.R. 600 del 29 settembre 1973, art. 14, lett. d). Più precisamente, l’obbligo di tenuta della contabilità di magazzino scatta solamente per le imprese che abbiano superato , per il secondo esercizio successivo , entrambi i seguenti limiti: ricavi superiori a 5.164.568,99 euro; ammontare delle rimanenze superiore a 1.032.913,80 euro. ----------------- DECRETO 18 aprile 2005 Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di PMI. 1. La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle MEDIE IMPRESE (complessivamente definita PMI) è costituita da imprese che: a) hanno meno di 250 occupati, e b) hanno un fatturato non superiore a 50 mio €,oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 mio €. 2. Nell'ambito della categoria delle PMI, si definisce PICCOLA IMPRESA l'impresa che: a) ha meno di 50 occupati, e b) ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 mio €. 3. Nell'ambito della categoria delle PMI, si definisce MICROIMPRESA l'impresa che: a) ha meno di 10 occupati, e b) ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 mio €.
Categorie = Lettere Maiuscole (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= NO, esposte anche se nulle = SI) Raggruppamenti = Numeri Romani (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= NO, esposte anche se nulle = SI) Voci = Numeri Arabi (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= SI, esposte anche se nulle = NO) Sottovoci = Lettere minuscole (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= SI, esposte anche se nulle = NO)
B.C.C. S.r.l.
Categorie = Lettere Maiuscole (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= NO, esposte anche se nulle = SI) Raggruppamenti = Numeri Romani (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= NO, esposte anche se nulle = SI) Voci = Numeri Arabi (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= SI, esposte anche se nulle = NO) Sottovoci = Lettere minuscole (aggiungere = SI, suddividere o raggruppare= SI, esposte anche se nulle = NO)
Mancano le imprese controllanti perché da loro non si ricevono proventi da partecipazioni … siamo i partecipati!
I costi e gli oneri relativi alle operazioni in valuta devono essere determinati al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione viene compiuta.
Indice grave scarso sufficiente buono ROI <0 0-8% 8-10% >10% ROE <0 0-5% 5-8% >8% Td = DE Ratio >=5 0,8-5 0,5-0,8 <0,5 Acid Test Quick Ratio = indice liquidità <0,33 0,33-0,5 0,5-1,0 >1,0 Current Ratio = indice disponibilità <1,0 1,0-1,5 1,5-2,0 >2,0