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IL PROGETTO
Prevenzione dell`
ictus cerebrale
Responsabile:
Dr. A. Antonopoulos
Specialista
Cardiologo
Responsabile: Dr. A. Antonopoulos, Specialista Cardiologo
 Per ictus cerebrale (ictus cerebri) si intende
l’esordio improvviso di un deficit neurologico,
come la debolezza o il disturbo della
sensibilità di una metà o di una parte del
corpo, la difficoltà a parlare o a vedere una
parte del campo visivo, in assenza di dolore
delle parti interessate.
 La maggior parte degli ictus (circa l’85% dei
casi) sono dovuti all’occlusione di un vaso
cerebrale (ISCHEMIA) da parte di un piccolo
frammento (embolo) originato dal cuore o dai
grossi vasi come l’aorta o le carotidi, oppure
dal danno prodotto dalla pressione arteriosa
elevata o dal diabete sui piccoli vasi cerebrali.
 Nel restante 15% dei casi, l’ictus consiste
nella rottura di un vaso cerebrale
(EMORRAGIA) a causa di un aneurisma
cerebrale o della fragilità dei piccoli vasi del
cervello, dovuta ancora una volta
prevalentemente all’effetto deleterio
dell’ipertensione arteriosa di lunga durata su
di essi.
 TIA è l’acronimo dell’inglese “Transient
Ischemic Attack”, ovvero attacco ischemico
transitorio. Si riferisce a quei segni e sintomi
sovrapponibili a quelli di un ictus, che però
hanno una durata molto limitata nel tempo,
per definizione inferiore cioè alle 24 ore, ma
spesso non superiore a qualche minuto.
 I TIA si manifestano in circa un terzo dei
soggetti che in seguito presentano un ictus
ischemico e sono pertanto da considerarsi
uno dei più importanti fattori di rischio per
l’ictus. Non sono quindi da considerarsi degli
ictus “benigni” ma delle condizioni ad elevato
rischio.
 Ipertensione arteriosa (il controllo della PA
riduce l` ictus dal 30-50%)
 Le malattie cardiache e specialmente la
fibrillazione atriale (il 20-30% dell` ictus è di
origine cardioembolica). Cioè un coagulo di
sangue parte dal cuore e raggiunge il
cervello, occludendone un'arteria.
 Quindi riconoscerla il prima possibile è molto
importante.
 È un disturbo del ritmo cardiaco in cui le
cellule dell'atrio si contraggono in maniera
caotica e scoordinata, non potendo, quindi,
dar luogo ad uno svuotamento efficace
dell'atrio stesso nel ventricolo; di
conseguenza, il sangue ristagna nell'atrio e
tende a formare coaguli (trombi), i quali, a
loro volta, possono passare nel circolo
sanguigno (diventando quindi “emboli”) e
fermarsi nei vasi più piccoli, occludendoli. Se
il vaso è nel cervello, la conseguenza è l'ictus.
 La fibrillazione atriale è associata ad un
rischio di ictus ischemico 5 volte maggiore
rispetto alla popolazione generale.
 Il 20-25% dei pazienti con ictus ha una FA,
spesso di recente insorgenza;
 Inoltre la FA è responsabile dell'85% degli
ictus dovuti ad aritmie cardiache e di oltre il
50% delle forme di ictus legate a malattie del
cuore in generalee,
 Oltre il 50% degli ictus associati a fibrillazione
atriale si manifesta in pazienti di età
superiore a 75 anni.
 RICONOSCERE PRESTO I PAZIENTI CON
FIBRILLAZIONE ATRIALE E CON LA TERAPIA
ADEGUATA EVITARE LA COMPARSA DELL’
ICΤUS CEREBRALE.
 QUINDI:

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Prevenzione ICTUS CEREBRALE

  • 1. IL PROGETTO Prevenzione dell` ictus cerebrale Responsabile: Dr. A. Antonopoulos Specialista Cardiologo
  • 2. Responsabile: Dr. A. Antonopoulos, Specialista Cardiologo
  • 3.  Per ictus cerebrale (ictus cerebri) si intende l’esordio improvviso di un deficit neurologico, come la debolezza o il disturbo della sensibilità di una metà o di una parte del corpo, la difficoltà a parlare o a vedere una parte del campo visivo, in assenza di dolore delle parti interessate.
  • 4.  La maggior parte degli ictus (circa l’85% dei casi) sono dovuti all’occlusione di un vaso cerebrale (ISCHEMIA) da parte di un piccolo frammento (embolo) originato dal cuore o dai grossi vasi come l’aorta o le carotidi, oppure dal danno prodotto dalla pressione arteriosa elevata o dal diabete sui piccoli vasi cerebrali.
  • 5.  Nel restante 15% dei casi, l’ictus consiste nella rottura di un vaso cerebrale (EMORRAGIA) a causa di un aneurisma cerebrale o della fragilità dei piccoli vasi del cervello, dovuta ancora una volta prevalentemente all’effetto deleterio dell’ipertensione arteriosa di lunga durata su di essi.
  • 6.  TIA è l’acronimo dell’inglese “Transient Ischemic Attack”, ovvero attacco ischemico transitorio. Si riferisce a quei segni e sintomi sovrapponibili a quelli di un ictus, che però hanno una durata molto limitata nel tempo, per definizione inferiore cioè alle 24 ore, ma spesso non superiore a qualche minuto.
  • 7.  I TIA si manifestano in circa un terzo dei soggetti che in seguito presentano un ictus ischemico e sono pertanto da considerarsi uno dei più importanti fattori di rischio per l’ictus. Non sono quindi da considerarsi degli ictus “benigni” ma delle condizioni ad elevato rischio.
  • 8.  Ipertensione arteriosa (il controllo della PA riduce l` ictus dal 30-50%)  Le malattie cardiache e specialmente la fibrillazione atriale (il 20-30% dell` ictus è di origine cardioembolica). Cioè un coagulo di sangue parte dal cuore e raggiunge il cervello, occludendone un'arteria.  Quindi riconoscerla il prima possibile è molto importante.
  • 9.  È un disturbo del ritmo cardiaco in cui le cellule dell'atrio si contraggono in maniera caotica e scoordinata, non potendo, quindi, dar luogo ad uno svuotamento efficace dell'atrio stesso nel ventricolo; di conseguenza, il sangue ristagna nell'atrio e tende a formare coaguli (trombi), i quali, a loro volta, possono passare nel circolo sanguigno (diventando quindi “emboli”) e fermarsi nei vasi più piccoli, occludendoli. Se il vaso è nel cervello, la conseguenza è l'ictus.
  • 10.
  • 11.  La fibrillazione atriale è associata ad un rischio di ictus ischemico 5 volte maggiore rispetto alla popolazione generale.  Il 20-25% dei pazienti con ictus ha una FA, spesso di recente insorgenza;  Inoltre la FA è responsabile dell'85% degli ictus dovuti ad aritmie cardiache e di oltre il 50% delle forme di ictus legate a malattie del cuore in generalee,  Oltre il 50% degli ictus associati a fibrillazione atriale si manifesta in pazienti di età superiore a 75 anni.
  • 12.  RICONOSCERE PRESTO I PAZIENTI CON FIBRILLAZIONE ATRIALE E CON LA TERAPIA ADEGUATA EVITARE LA COMPARSA DELL’ ICΤUS CEREBRALE.  QUINDI: