11. […] l’eterotopia ha come regola quella di giustapporre in un luogo reale più spazi che normalmente sarebbero, dovrebbero essere incompatibili. (Foucault, 2004)
12. “ L’arte della post-produzione sembra rispondere al caos proliferante della cultura globale nell’età dell’informazione che è caratterizzata dall’incremento di forme ignorate e disprezzate fino ad ora e della loro annessione al mondo dell’arte […] Non si tratta più di elaborare una forma sulla base di un materiale grezzo, ma di lavorare con oggetti che sono già in circolazione sul mercato culturale, vale a dire , oggetti già informati da altri oggetti”. (Bourriad, 2004)
13. Il museo Guggheneim di Bilbao, non è da considerarsi progetto finito ma, opera in continuo divenire, generatore di esperienze. Le shapes come maglia strutturale di cornici narrative di nuovi possibili scapes in un movimento senza fine.
14. Strumento del computer è la proiezione, suo fine è la mutazione, il suo prodotto è la simulazione. (Pugliesi, 1998)
15. Le torri dei venti_ Toyo Ito L’architettura digitale è fatta più di nervi che di corpo
18. Dives in Misericordia_Tor Tre Teste Arch. Richard Meier durata lavori 1996- 2003 vela maggiore 26 metri elementi autoportanti, formate da 256 conci prefabbricati assemblati alla perfezione ciascuno degli elementi pesa 12 tonnellate.
21. Se l’architettura è risultato della progettazione che mette in relazione i soggetti con la materia, con gli artefatti quotidiani, per dare la possibilità di autorappresentarsi e rappresentare il quotidiano attraverso nuovi scenari, che traiettorie descrive (se ne descrive) nel paesaggio culturale? Via Francesco Tovaglieri Orari: Dalle 7.30 /12:30. Dalle 15:30 / 19.30 Per visite: 06.2315833
22. Grazie a tutti per la cortese attenzione [email_address]