2. Il territorio del Parco comprende in tutto 56 comuni, 32 nella Calabria (provincia di Cosenza) e 24 nella Basilicata (22 nella provincia di Potenza e 2 nella provincia di Matera). I comuni in territorio lucano sono: Calvera, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, Castronuovo di Sant'Andrea, Carbone, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Francavilla in Sinni, Latronico, Lauria, Noepoli, Rotonda, San Costantino Albanese, San Giorgio Lucano, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Senise, Teana, Terranova di Pollino, Valsinni, Viggianello. Alcuni sono di interesse storico-archeologico: Castelluccio, Viggianello, Rotonda, Castrovillari, Morano Calabro, Laino Borgo, Mormanno, Scalea, Papasidero e Civita, altri sono importanti dal punto di vista socio-culturale, perché sono comunità albanesi che si insediarono nel territorio lucano e calabrese tra il 1470 e il 1540, sono: San Paolo Albanese, San Costantino Albanese, San Basile, Lungro, Plataci, Frascineto, Civita.In Basilicata, nella valle del Mercure, nel Comune di Rotonda, sono stati ritrovati interessanti reperti paleontologici: Elephas antiquus, Hippopotamus major .
3. Serra Dolcedorme 2267 Monte Pollino 2248 Serra del Prete 2181 Serra delle Ciavole 2127 Serra di Crispo 2053 Cozzo del Pellegrino 1987 La Mula 1935 Monte Alpi 1900 Vette principali
5. CHIAROMONTE Chiaromonte è un comune di 2.016 abitanti della provincia di Potenza, all'interno del Parco Nazionale del Pollino. È sito a 794 m s.l.m. su uno sperone roccioso dominante la valle del fiume Sinni (a sud) e la valle del torrente Serrapotamo, suo affluente (a nord). Verso est si erge l'altura denominata "Timpa Angari", alle cui pendici si trova l'ex area archeologica locale (ritrovamento di una tomba di un guerriero italico del VI secolo a.C.). Il centro storico è raccolto sullo sperone roccioso a mo' di anfiteatro, mentre il centro moderno si è espanso velocemente alle pendici del colle. .
6. EPISCOPIA Quasi certamente Episcopia fu fondata dai suoi coloni greci che risalirono il corso del Sinni, provenienti o dal Golfo di Taranto o da Metaponto. Infatti il nome Episcopia deriva da “Epis Kòpia”, cioè vedetta, o “Episcopion” (vedo dall’alto) appunto perché dal paese si domina la valle del Sinni. Nel corso dei secoli fu feudo di vari signori, dai Sanseverino, ai Marchesi Della Porta, fino ai Brancalossi. Di tali dominazioni è simbolo il suo stretto castello, chiuso fra due torrioni cilindrici, con alcuni affreschi del XVI secolo.
7. SENISE Una vecchia tradizione narra che il paese era posto più in basso, verso la confluenza del Serrapotamo col Sinni, ma per la mortifera malaria fu abbandonato e fabbricato là dove ora si trova. La tradizione avrebbe un fondamento nel significato del toponimo Senise, che vorrebbe dire luogo del Sinni e non già colonia di Siena. La gente del luogo, favoleggia che un cavalier di Siena, un Senese, andando alle Crociate, avrebbe fondato il paese omonimo. E siccome Siena, fondata dai figli di Remo, ha per emblema una lupa che allatta un bambino, anche Senise volle assumer questo, ma la critica, a base di documenti, ha dimostrato che Senise è anteriore alle Crociate.
8. TEANA Il suo nome ha subito varie trasformazioni: Tugana, Tuganae, La Tegana, Teana. Ancora oggi viene chiamata dagli abitanti La Tegana, in forma dialettale. Il toponimo Teana deriverebbe dal nome della moglie di Pitagora, la leggenda vuole infatti che il paese sia stato fondato da appartenenti alla scuola pitagorica. Paese agricolo, in passato era noto per la coltura del baco da seta. Tra i monumenti principali ricordiamo i ruderi del Castello longobardo.