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Anna Carderi
Psicoterapeuta
Sessuologa
CSM H 5 - Asl Roma 6
Minority Stress
1
Di cosa parleremo?!
• Minority Stress
• Omofobia/Transfobia interiorizzata
• Effetti dello stigma interiorizzato
• Fronteggiare il Minority Stress
• Linee guida e buona pratica
2
Stress
La definizione di stress in senso generale, ovvero quello cui ognuno di
noi può essere sottoposto nel corso della vita, prevede che esso sia
sollecitato da situazioni particolari cui le persone devono adattarsi sia
da un punto di vista emotivo che da un punto di vista fisico (un esame
scolastico, un cambio di lavoro o di ruolo, un evento inaspettato).
Se parliamo però di stress legato all’appartenenza ad una minoranza, la
questione si complica, poiché entriamo nel contesto delle
discriminazioni e dei pregiudizi cui sono soggette alcune categorie di
persone che per fattori preminentemente socio-culturali, vengono
ritenute “diverse”.
3
Minoranze Sessuali e Minority Stress
Le minoranze sessuali e di genere (LGBTQ+) possono essere soggette al
cosiddetto minority stress
Con minoranze sessuali si indicano tutte quelle
persone che, diversamente dalla maggioranza
eterosessuale, provano attrazione sessuale
non esclusiva per individui per sesso diverso
dal proprio: lesbiche, gay, bisessuali, asessuali
e anche coloro che pur avendo un
orientamento omosessuale o bisessuale, non
si identificano come come lesbiche, gay o
bisessuali (Queer, questioning)
Con minoranze di genere si indicano le
persone che, diversamente dalla
maggioranza cisgender, hanno un genere
assegnato che non corrisponde alla loro
identità di genere (trangender, intersessuali)
o che hanno un’dentità di genere fluida che
non corrisponde ad un determinato genere
(genderqueer)
4
Cosa è il Minority Stress?
È una forma di stress causata dall'incongruenza tra la
cultura, i bisogni e le esperienze del gruppo
minoritario e le strutture sociali dominanti.
Così come per il Coming Out, anche il Minority stress
non è un evento ma un'esperienza continua in una
società in cui il gruppo dominante ha definito norme
e valori di superiorità e di esclusione
(Brooks 1981)
CSM
H5
5
Le manifestazioni dello stigma dell'orientamento
sessuale generano stress minoritario, che influisce
negativamente sulla salute mentale e fisica
(Meyer, 1995, 2003; Norcini Pala, Hart, & Steca, 2015; Pachankis, 2014).
La salute è un processo
complesso e articolato
e non una condizione
esclusivamente
soggettiva che
coinvolge le relazioni
dentro cui l’individuo
agisce, si muove e vive
(OMS)
6
Il rischio costante ed elevato di subire
discriminazioni e aggressioni fanno del MS un tipo
di stress continuativo, macro/microtraumatico.
Diversi studi evidenziano gli effetti negativi sul
benessere psicofisico della persona sia a breve che
a lungo termine (PSTD, depressione, ansia, abuso di
sostanze)
(Fiorillo e Ruocco 2013)
7
Violenze e discriminazioni extrafamiliari ma
soprattutto intrafamiliari possono avere un
impatto emotivo molto forte e deleterio
incrementando fino ad otto volte il rischio
depressivo e suicidario.
(Ryan et al., 2009)
8
Minority Stress Model
Meyer (1995, 2003) sviluppò un modello del Minority Stress in cui
analizzò come i fattori di stress sociale impattavano sulla salute e sul
benessere della popolazione LGBT
Meyer identificò i meccanismi con cui i fattori di stress sociale
influiscono sulla salute e descrisse il danno arrecato alle persone LGBT
dal pregiudizio e dallo stigma.
L'Istituto di Medicina (IOM) ha citato il modello di Meyer come una
delle quattro prospettive trasversali consigliate per lo studio della
salute LGBT.
9
Meyer nel suo modello individua tre componenti/ processi che possono
incidere negativamente sulla salute psicofisica:
Eventi di discriminazione subiti
Stigma percepito
L’omofobia e transfobia interiorizzata
10
Eventi di discriminazione subiti
Episodi di vittimizzazione, esclusione sociale, discriminazione, che
Meyer (1995) descrive come oggettivi e verificabili, come ad esempio
l’utilizzo di espressioni ed epiteti offensivi per rivolgersi ai ragazzi gay e
alle ragazze lesbiche, o alle persone transgender, come i
comportamenti di ostracismo ed esclusione, mobbing al lavoro, ecc.
11
Stigma percepito
Ci si riferisce al processo per cui le persone LGBT+ si aspettano di subire
eventi di discriminazione che le inducono a rivolgere l’attenzione e a
tenere continuamente alta la vigilanza verso potenziali minacce sociali
al fine di evitare tali fenomeni.
12
Stigma interiorizzato
È la componente più soggettiva ed è costituita dall’insieme di
sentimenti e atteggiamenti negativi che la persona LGBT può provare
verso se stessa in maniera più o meno consapevole, con vissuti negativi
che vanno da disagio al disprezzo di sé e da cui derivano la scarsa
accettazione o il rifiuto di sé.
13
14
Omofobia/Transfobia interiorizzata
l’Interiorizzazione, più o meno consapevole, da parte delle persone
LGBT dei pregiudizi, dei pensieri, degli atteggiamenti e dei sentimenti
negativi che la società nutre verso di loro.
L’omofobia/Transfobia interiorizzata è un tema centrale nell’attività di
sostegno psicologico a persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali i
messaggi negativi culturali interiorizzati possono condurre gli/le
omosessuali e i/le transessuali a sentire una sorta di “odio di sé”
rispetto a questa parte della propria identità
15
Omofobia interiorizzata
Coloro che hanno interiorizzato l’omofobia sociale (Omonegatività), pur
pensando che lesbiche, gay e bisessuali non siano diversi dagli
eterosessuali, possono temere di essere rifiutati dagli altri.
Il sentirsi attratti da persone “impossibili” (ad esempio persone con un
orientamento eterosessuale) può costituire una forma di auto-
sabotaggio e di difesa che protegge dall’intimità di un’eventuale
relazione con una persona dello stesso sesso e può rappresentare
quindi un modo di esprimere la propria omofobia interiorizzata.
Quest’ultima può anche essere rivolta verso il proprio partner, dando
luogo a difficoltà a mantenere le relazioni(omosessuali).
16
Esempi di omofobia interiorizzata
Voglio sposarmi
/ voglio una
famiglia
Gli omosessuali
vengono rifiutati..
Sono destinati
alla solitudine e
all’infelicità
Voglio essere
eterosessuale,
me lo chiedono
i miei genitori
Mi sento in
colpa
Mi sento
sbagliato…
senza un posto
nel mondo…
diverso da tutti
I gay sono
deboli,
perdenti,
“femminili”
L’omosessual
ità è contro i
valori
religiosi
Avrei
problemi
di lavoro
se mi
piacciono gli
uomini non
sono un
uomo
Ho paura di
deludere i
genitori
Le lesbiche
sono dure,
“maschili”, poco
materne
17
Transfobia interiorizzata
La transfobia interiorizzata è un fenomeno per il quale la persona
transgender sente vergogna per la propria condizione, spesso
autoisolandosi e autoescludendosi dalla vita di relazione o lavorativa.
È stato ampiamente dimostrato che, a causa della transfobia e dello
stigma (disapprovazione sociale) le persone transgender, oltre alle
violenze fisiche e sessuali, subiscono varie forme di discriminazione
economica, professionale, scolastica, perfino medica e in qualche
forma anche istituzionale.
18
Effetti dello stigma interiorizzato
Possono essere particolarmente rilevanti quando l’identità sessuale o
di genere si scontra con altre componenti costitutive dell’identità (es.
fede religiosa) e portare al detrimento dell’accettazione di sé.
Riduzione della capacità di chiedere aiuto a seguito di violenza o
discriminazione per paura di rivelare il proprio orientamento sessuale o
la propria identità di genere
19
Effetti dello stigma
• Un alto rischio di suicidio soprattutto nella popolazione di adolescenti e giovani adulti come
risultato delle esperienze negative di stigmatizzazione.
• Un’incidenza del disagio psicologico e dell’abuso di alcol tra le persone LGB,
significativamente più alta nei paesi che non hanno leggi sul matrimonio omosessuale o
politiche che proteggono le minoranze sessuali contro discriminazione e discriminazione;
• Depressione e bassa autostima;
• alti livelli di citochine proinfiammatorie (molecole che indicano un processo infiammatorio
in corso) nella saliva in persone con alti livelli di discriminazione percepita;
• Nelle donne è stata riscontrata una maggiore ansia sociale, una maggiore incidenza
di disturbi alimentari (abbuffate) e vergogna legata al proprio corpo;
• una maggiore incidenza dell’uso di sostanze come ad esempio la marijuana soprattutto negli
adolescenti;
• un maggior rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale;
20
I sintomi tipici del Minority Stress sono spesso gli stessi che ci fanno individuare un
Disturbo PostTraumatico da Stress (PTSD):
Evitamento di attività, luoghi o persone che evocano ricordi traumatici
Persistente ipervigilanza
Riduzione marcata dell’interesse o della partecipazione ad attività significative
Sensazioni di distacco o di estraneità
Sensazioni di diminuzione delle prospettive future di poter essere ben accettato e benvoluto, di stringere relazioni
Stanchezza cronica, somatizzazioni
21
Come fronteggiare il
Minority Stress?
22
Fattori protettivi
• Strategie di Coping: rafforzare le capacità individuali di fronteggiare tali eventi, aumentando le risorse
disponibili per mitigare gli effetti dello stress.
• Sostegno sociale: importanza assumono facilitatori sociali (gruppi di amici etero solidali, associazioni,
famiglia) al fine di ridurre le aspettative di discriminazione.
(Crocker e Mayor)
• Fare un percorso di coming out che comprenda un processo di auto-consapevolezza e integrazione della
propria identità sessuale all’interno della propria identità individuale.
• Diminuire le aspettative di discriminazione da parte dei familiari. I genitori svolgono un ruolo fondamentale
nello sviluppo dell'identità GBM e forniscono supporto nel processo di accettazione di sé
(Crocetti & Meeus, 2014)
• Accettazione di sé: l’omofobia interiorizzata verso se stessi e le aspettative di discriminazione svolgono un
ruolo fondamentale nell’influenzare negativamente lo stress percepito e quindi la salute mentale.
(Walch et al. 2016)
23
Prevenzione
Gli effetti del Minority Stress possono essere alleviati direttamente
attenuando gli eventi e le situazioni che creano stress, come ad
esempio interventi di prevenzione contro il bullismo omo e
transfobico nelle scuole e di prevenzione degli stereotipi di genere o
lavorando con le famiglie di origine per ridurre i comportamenti di
rifiuto e aumentare le interazioni positive di genitori e figli;
24
Formazione
Formazione Modulata sulle necessità della persona
Comunicazione inclusiva e comune
strutturata
25
costruzione di una
rete di raccordo
Come
Quando
A chi
rivolgersi
26
27
Le linee guida nascono dalla necessità di uniformare l’atteggiamento
clinico nei confronti delle persone LGB che troppo spesso ancora
risentono non solo di (pre) giudizi personali e culturali ma di vere e
proprie inesattezze e arretrate concezioni teoriche in riferimento
all’omosessualità e alla bisessualità.
(Lingiardi e Nardelli)
28
Linee Guida internazionali
29
I principi di cui tenere conto al fine di promuovere la salute mentale nella popolazione
LGB devono essere:
- la normalizzazione dell’impatto negativo dello stress dovuto al proprio orientamento
sessuale
- la promozione della consapevolezza personale
- la regolazione e l’accettazione delle emozioni
- la riduzione dell’evitamento sociale
- il potenziamento della comunicazione assertiva
- la valorizzazione dei punti di forza degli individui appartenenti a minoranze sessuali
- la costruzione di relazioni sociali supportive.
(APA 2012)
30
In Italia, il Gruppo di Lavoro “Identità di Genere
sviluppo e psicopatologia”(PsiCamp) ha adottato:
•Le Linee Guida per il trattamento delle persone LGB
•Le linee guida per la pratica psicologica con persone transgender e
gender non conforming
L’obiettivo è fornire agli psicologi, psicoterapeuti e a tutti i professionisti
della salute mentale gli strumenti di base per riconoscere i molti temi
che possono riguardare la vita delle persone LGB e delle loro famiglie
(Lingiardi e Nardelli)
31
Le LINEE GUIDA sono suddivise in 5 macro aree :
Giovanni Capasso
EvidenzE
Le omosessualità
sono varianti normali
e positive della
sessualità umana e
non costituiscono di
per sé indicatori di
disturbi mentali o
dello sviluppo
non è dimostrato che
tutti i tentativi
terapeutici che
abbiano l'obbiettivo
di modificare
l'orientamento
sessuale siano
efficaci o esenti da
rischi
gli affetti ed i
comportamenti
omosessuali possono
essere presenti in vari
orientamenti sessuali
non esistono
ricerche
scientifiche che
riconducono
l'omosessualità al
trauma o alla
disfunzionalità
familiare
le omosessualità e le
bisessualità sono
oggetto di stigma
sociale che può avere
svariate conseguenze
negative nei percorsi
e processi evolutivi
(minority stress)
le persone LGB
possono condurre
vite soddisfacenti,
istaurare relazioni
di coppia durature
e formare famiglie
solide quanto
quelle eterosessuali
33
Questi sono alcuni esempi di come lo stress derivante dalla
stigmatizzazione influisca negativamente sulla salute che ci
mostrano come siano necessarie azioni di prevenzione e di
contrasto del Minority Stress….
Se elaborato… può portare ad attivare/potenziare risorse personali
atte ad elevare lo stato di salute.
• Necessità di una rete di raccordo struttura-territorio che abbia
stesse competenze, metodo e percorso e intervento
• Necessità di facilitare la possibilità di accesso a questa rete
Take home
34
i
35
Anna Carderi
Psicoterapeuta
Sessuologa
CSM H 5 - Asl Roma 6

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Stress in emergenza
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Minority Stress

  • 1. Anna Carderi Psicoterapeuta Sessuologa CSM H 5 - Asl Roma 6 Minority Stress 1
  • 2. Di cosa parleremo?! • Minority Stress • Omofobia/Transfobia interiorizzata • Effetti dello stigma interiorizzato • Fronteggiare il Minority Stress • Linee guida e buona pratica 2
  • 3. Stress La definizione di stress in senso generale, ovvero quello cui ognuno di noi può essere sottoposto nel corso della vita, prevede che esso sia sollecitato da situazioni particolari cui le persone devono adattarsi sia da un punto di vista emotivo che da un punto di vista fisico (un esame scolastico, un cambio di lavoro o di ruolo, un evento inaspettato). Se parliamo però di stress legato all’appartenenza ad una minoranza, la questione si complica, poiché entriamo nel contesto delle discriminazioni e dei pregiudizi cui sono soggette alcune categorie di persone che per fattori preminentemente socio-culturali, vengono ritenute “diverse”. 3
  • 4. Minoranze Sessuali e Minority Stress Le minoranze sessuali e di genere (LGBTQ+) possono essere soggette al cosiddetto minority stress Con minoranze sessuali si indicano tutte quelle persone che, diversamente dalla maggioranza eterosessuale, provano attrazione sessuale non esclusiva per individui per sesso diverso dal proprio: lesbiche, gay, bisessuali, asessuali e anche coloro che pur avendo un orientamento omosessuale o bisessuale, non si identificano come come lesbiche, gay o bisessuali (Queer, questioning) Con minoranze di genere si indicano le persone che, diversamente dalla maggioranza cisgender, hanno un genere assegnato che non corrisponde alla loro identità di genere (trangender, intersessuali) o che hanno un’dentità di genere fluida che non corrisponde ad un determinato genere (genderqueer) 4
  • 5. Cosa è il Minority Stress? È una forma di stress causata dall'incongruenza tra la cultura, i bisogni e le esperienze del gruppo minoritario e le strutture sociali dominanti. Così come per il Coming Out, anche il Minority stress non è un evento ma un'esperienza continua in una società in cui il gruppo dominante ha definito norme e valori di superiorità e di esclusione (Brooks 1981) CSM H5 5
  • 6. Le manifestazioni dello stigma dell'orientamento sessuale generano stress minoritario, che influisce negativamente sulla salute mentale e fisica (Meyer, 1995, 2003; Norcini Pala, Hart, & Steca, 2015; Pachankis, 2014). La salute è un processo complesso e articolato e non una condizione esclusivamente soggettiva che coinvolge le relazioni dentro cui l’individuo agisce, si muove e vive (OMS) 6
  • 7. Il rischio costante ed elevato di subire discriminazioni e aggressioni fanno del MS un tipo di stress continuativo, macro/microtraumatico. Diversi studi evidenziano gli effetti negativi sul benessere psicofisico della persona sia a breve che a lungo termine (PSTD, depressione, ansia, abuso di sostanze) (Fiorillo e Ruocco 2013) 7
  • 8. Violenze e discriminazioni extrafamiliari ma soprattutto intrafamiliari possono avere un impatto emotivo molto forte e deleterio incrementando fino ad otto volte il rischio depressivo e suicidario. (Ryan et al., 2009) 8
  • 9. Minority Stress Model Meyer (1995, 2003) sviluppò un modello del Minority Stress in cui analizzò come i fattori di stress sociale impattavano sulla salute e sul benessere della popolazione LGBT Meyer identificò i meccanismi con cui i fattori di stress sociale influiscono sulla salute e descrisse il danno arrecato alle persone LGBT dal pregiudizio e dallo stigma. L'Istituto di Medicina (IOM) ha citato il modello di Meyer come una delle quattro prospettive trasversali consigliate per lo studio della salute LGBT. 9
  • 10. Meyer nel suo modello individua tre componenti/ processi che possono incidere negativamente sulla salute psicofisica: Eventi di discriminazione subiti Stigma percepito L’omofobia e transfobia interiorizzata 10
  • 11. Eventi di discriminazione subiti Episodi di vittimizzazione, esclusione sociale, discriminazione, che Meyer (1995) descrive come oggettivi e verificabili, come ad esempio l’utilizzo di espressioni ed epiteti offensivi per rivolgersi ai ragazzi gay e alle ragazze lesbiche, o alle persone transgender, come i comportamenti di ostracismo ed esclusione, mobbing al lavoro, ecc. 11
  • 12. Stigma percepito Ci si riferisce al processo per cui le persone LGBT+ si aspettano di subire eventi di discriminazione che le inducono a rivolgere l’attenzione e a tenere continuamente alta la vigilanza verso potenziali minacce sociali al fine di evitare tali fenomeni. 12
  • 13. Stigma interiorizzato È la componente più soggettiva ed è costituita dall’insieme di sentimenti e atteggiamenti negativi che la persona LGBT può provare verso se stessa in maniera più o meno consapevole, con vissuti negativi che vanno da disagio al disprezzo di sé e da cui derivano la scarsa accettazione o il rifiuto di sé. 13
  • 14. 14
  • 15. Omofobia/Transfobia interiorizzata l’Interiorizzazione, più o meno consapevole, da parte delle persone LGBT dei pregiudizi, dei pensieri, degli atteggiamenti e dei sentimenti negativi che la società nutre verso di loro. L’omofobia/Transfobia interiorizzata è un tema centrale nell’attività di sostegno psicologico a persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali i messaggi negativi culturali interiorizzati possono condurre gli/le omosessuali e i/le transessuali a sentire una sorta di “odio di sé” rispetto a questa parte della propria identità 15
  • 16. Omofobia interiorizzata Coloro che hanno interiorizzato l’omofobia sociale (Omonegatività), pur pensando che lesbiche, gay e bisessuali non siano diversi dagli eterosessuali, possono temere di essere rifiutati dagli altri. Il sentirsi attratti da persone “impossibili” (ad esempio persone con un orientamento eterosessuale) può costituire una forma di auto- sabotaggio e di difesa che protegge dall’intimità di un’eventuale relazione con una persona dello stesso sesso e può rappresentare quindi un modo di esprimere la propria omofobia interiorizzata. Quest’ultima può anche essere rivolta verso il proprio partner, dando luogo a difficoltà a mantenere le relazioni(omosessuali). 16
  • 17. Esempi di omofobia interiorizzata Voglio sposarmi / voglio una famiglia Gli omosessuali vengono rifiutati.. Sono destinati alla solitudine e all’infelicità Voglio essere eterosessuale, me lo chiedono i miei genitori Mi sento in colpa Mi sento sbagliato… senza un posto nel mondo… diverso da tutti I gay sono deboli, perdenti, “femminili” L’omosessual ità è contro i valori religiosi Avrei problemi di lavoro se mi piacciono gli uomini non sono un uomo Ho paura di deludere i genitori Le lesbiche sono dure, “maschili”, poco materne 17
  • 18. Transfobia interiorizzata La transfobia interiorizzata è un fenomeno per il quale la persona transgender sente vergogna per la propria condizione, spesso autoisolandosi e autoescludendosi dalla vita di relazione o lavorativa. È stato ampiamente dimostrato che, a causa della transfobia e dello stigma (disapprovazione sociale) le persone transgender, oltre alle violenze fisiche e sessuali, subiscono varie forme di discriminazione economica, professionale, scolastica, perfino medica e in qualche forma anche istituzionale. 18
  • 19. Effetti dello stigma interiorizzato Possono essere particolarmente rilevanti quando l’identità sessuale o di genere si scontra con altre componenti costitutive dell’identità (es. fede religiosa) e portare al detrimento dell’accettazione di sé. Riduzione della capacità di chiedere aiuto a seguito di violenza o discriminazione per paura di rivelare il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere 19
  • 20. Effetti dello stigma • Un alto rischio di suicidio soprattutto nella popolazione di adolescenti e giovani adulti come risultato delle esperienze negative di stigmatizzazione. • Un’incidenza del disagio psicologico e dell’abuso di alcol tra le persone LGB, significativamente più alta nei paesi che non hanno leggi sul matrimonio omosessuale o politiche che proteggono le minoranze sessuali contro discriminazione e discriminazione; • Depressione e bassa autostima; • alti livelli di citochine proinfiammatorie (molecole che indicano un processo infiammatorio in corso) nella saliva in persone con alti livelli di discriminazione percepita; • Nelle donne è stata riscontrata una maggiore ansia sociale, una maggiore incidenza di disturbi alimentari (abbuffate) e vergogna legata al proprio corpo; • una maggiore incidenza dell’uso di sostanze come ad esempio la marijuana soprattutto negli adolescenti; • un maggior rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale; 20
  • 21. I sintomi tipici del Minority Stress sono spesso gli stessi che ci fanno individuare un Disturbo PostTraumatico da Stress (PTSD): Evitamento di attività, luoghi o persone che evocano ricordi traumatici Persistente ipervigilanza Riduzione marcata dell’interesse o della partecipazione ad attività significative Sensazioni di distacco o di estraneità Sensazioni di diminuzione delle prospettive future di poter essere ben accettato e benvoluto, di stringere relazioni Stanchezza cronica, somatizzazioni 21
  • 23. Fattori protettivi • Strategie di Coping: rafforzare le capacità individuali di fronteggiare tali eventi, aumentando le risorse disponibili per mitigare gli effetti dello stress. • Sostegno sociale: importanza assumono facilitatori sociali (gruppi di amici etero solidali, associazioni, famiglia) al fine di ridurre le aspettative di discriminazione. (Crocker e Mayor) • Fare un percorso di coming out che comprenda un processo di auto-consapevolezza e integrazione della propria identità sessuale all’interno della propria identità individuale. • Diminuire le aspettative di discriminazione da parte dei familiari. I genitori svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'identità GBM e forniscono supporto nel processo di accettazione di sé (Crocetti & Meeus, 2014) • Accettazione di sé: l’omofobia interiorizzata verso se stessi e le aspettative di discriminazione svolgono un ruolo fondamentale nell’influenzare negativamente lo stress percepito e quindi la salute mentale. (Walch et al. 2016) 23
  • 24. Prevenzione Gli effetti del Minority Stress possono essere alleviati direttamente attenuando gli eventi e le situazioni che creano stress, come ad esempio interventi di prevenzione contro il bullismo omo e transfobico nelle scuole e di prevenzione degli stereotipi di genere o lavorando con le famiglie di origine per ridurre i comportamenti di rifiuto e aumentare le interazioni positive di genitori e figli; 24
  • 25. Formazione Formazione Modulata sulle necessità della persona Comunicazione inclusiva e comune strutturata 25 costruzione di una rete di raccordo Come Quando A chi rivolgersi
  • 26. 26
  • 27. 27
  • 28. Le linee guida nascono dalla necessità di uniformare l’atteggiamento clinico nei confronti delle persone LGB che troppo spesso ancora risentono non solo di (pre) giudizi personali e culturali ma di vere e proprie inesattezze e arretrate concezioni teoriche in riferimento all’omosessualità e alla bisessualità. (Lingiardi e Nardelli) 28
  • 30. I principi di cui tenere conto al fine di promuovere la salute mentale nella popolazione LGB devono essere: - la normalizzazione dell’impatto negativo dello stress dovuto al proprio orientamento sessuale - la promozione della consapevolezza personale - la regolazione e l’accettazione delle emozioni - la riduzione dell’evitamento sociale - il potenziamento della comunicazione assertiva - la valorizzazione dei punti di forza degli individui appartenenti a minoranze sessuali - la costruzione di relazioni sociali supportive. (APA 2012) 30
  • 31. In Italia, il Gruppo di Lavoro “Identità di Genere sviluppo e psicopatologia”(PsiCamp) ha adottato: •Le Linee Guida per il trattamento delle persone LGB •Le linee guida per la pratica psicologica con persone transgender e gender non conforming L’obiettivo è fornire agli psicologi, psicoterapeuti e a tutti i professionisti della salute mentale gli strumenti di base per riconoscere i molti temi che possono riguardare la vita delle persone LGB e delle loro famiglie (Lingiardi e Nardelli) 31
  • 32. Le LINEE GUIDA sono suddivise in 5 macro aree : Giovanni Capasso
  • 33. EvidenzE Le omosessualità sono varianti normali e positive della sessualità umana e non costituiscono di per sé indicatori di disturbi mentali o dello sviluppo non è dimostrato che tutti i tentativi terapeutici che abbiano l'obbiettivo di modificare l'orientamento sessuale siano efficaci o esenti da rischi gli affetti ed i comportamenti omosessuali possono essere presenti in vari orientamenti sessuali non esistono ricerche scientifiche che riconducono l'omosessualità al trauma o alla disfunzionalità familiare le omosessualità e le bisessualità sono oggetto di stigma sociale che può avere svariate conseguenze negative nei percorsi e processi evolutivi (minority stress) le persone LGB possono condurre vite soddisfacenti, istaurare relazioni di coppia durature e formare famiglie solide quanto quelle eterosessuali 33
  • 34. Questi sono alcuni esempi di come lo stress derivante dalla stigmatizzazione influisca negativamente sulla salute che ci mostrano come siano necessarie azioni di prevenzione e di contrasto del Minority Stress…. Se elaborato… può portare ad attivare/potenziare risorse personali atte ad elevare lo stato di salute. • Necessità di una rete di raccordo struttura-territorio che abbia stesse competenze, metodo e percorso e intervento • Necessità di facilitare la possibilità di accesso a questa rete Take home 34