Presentazione tenuta in occasione del Seminario "La didattica Inclusiva con le Mappe" - Bologna 7 marzo 2015 - organizzato da Anastasis
http://didatticaconlemappe.it
2. Per comodità troverete l’abstract
in Pdf sul sito:
www.inclusione.it
Questa presentazione è scritta con la font gratuita e
ad alta leggibilità “Biancoenero Book”
http://www.biancoeneroedizioni.it/font/
3. Evidenze scientifiche Metodo Cornell di Pauk 2001
Jacobs, Keil Wichita State University (2008) hanno
dimostrato che il metodo Cornell risulta più efficace:
• per sintetizzare gli appunti,
• nel potenziamento dei processi di meta-cognizione,
• per il recupero e la rilettura degli appunti.
4. Argomento__________________________________________________ data ____________________
spazio per appunti testuali, iconici, mappe mentali o concettuali colonna per parole
chiave, per
riferimenti visivi e/o
relativo numero
pagina del libro di
testo scolastico.
spazio per domande, link, spunti di riflessione, riferimenti bibliografici, concetti poco chiari ecc...
Nome _______________________________________________________ Tag da
colorare in
base alla
materia
Rielaborazione (Emili, 2014)
6. Progetto di ricerca-azione LAB-INT
Dipartimento di Scienze dell’Educazione
in collaborazione con USR Emilia-Romagna
“Screening e formazione sull'imparare a
studiare. Approcci educativi inclusivi alle
abilità e ai metodi di studi”
http://www.youtube.com/watch?v=xATktj7B8aM
http://www2.scform.unibo.it/Lab-Int/ricerca.htm
14. Guastavigna e Gineprini
definiscono una mappa come:
«una rappresentazione grafica di concetti
espressi in forma sintetica (parole-concetto)
all’interno di una forma geometrica (nodo) e
collegati fra loro da linee (frecce) che
esplicitano la relazione attraverso parole
legamento»
15. Mappa concettuale:
Pro:
• offre una panoramica
delle informazioni
principali e dei loro
legami;
• Esplicita le relazioni e le
connessioni tra concetti;
• Favorisce la comprensione
di collegamenti logici
impliciti;
• Favorisce la comprensione
delle inferenze testuali.
Contro:
• Non è facile da creare
per studenti novizi;
• richiede un percorso
graduale di
formazione;
• Può risultare
incoerente;
• Può risultare
eccessivamente
complessa.
16. Evidenze:
Guastello, Beasley e Sinatra
• L’uso delle mappe concettuali aumenta l’efficacia
dell’insegnamento e facilita la comprensione dei
contenuti letti in un testo didattico.
• L’insegnante dovrebbe ridurre gradualmente il grado
di guida degli studenti affinché essi riescano a
creare mappe autonomamente.
• Risulta efficace partire da un modello fornito
dall’insegnante.
19. “Una mappa mentale è uno strumento di pensiero
graficamente e visivamente interlacciato per
immagazzinare, organizzare, ordinare e diffondere
informazioni. E’ il coltellino svizzero del cervello”.
Tony Buzan 2
T.Buzan "Usiamo la testa"
20. Mappa mentale:
Pro:
• facile da imparare e da
creare
• incoraggia la creatività
e l'espressione di sé
• fornisce una panoramica
gerarchica concisa
• facile da estendere
(aggiungere ulteriori
contenuti)
Contro:
• difficile da leggere per
gli altri
• rappresenta per lo più
relazioni gerarchiche
• Può essere incoerente
• Può risultare
eccessivamente
complessa
22. NB: Effect size (ES) sotto 0,30
poco efficace
Le mappe concettuali hanno un ES: 0,57
In particolare questa evidenza si verifica negli
interventi che prevedono che gli studenti elaborino
mappe concettuali dai materiali di studio (che li
inducono a esplorare “in profondità” i significati in
essi contenuti).
Fonte: Per un’istruzione evidence based - A. Calvani, 2012
23. Altre evidenze
Boyle:
gli studenti ai quali era stato insegnato a
costruire mappe concettuali hanno mostrato
miglioramenti nella comprensione del testo,
durante la lettura di un testo, rispetto al
gruppo di controllo.
24. • Esiobu and Soyibo (1995)
• Herl, O Neil et al (1999)
Hanno dimostrato l’efficacia delle mappe
costruite in modo collaborativo.
25. Czerniak and Haney (1998)
Hanno dimostrato come l’uso delle mappe
riduca i livelli di ansia, determinata dalla
paura di dimenticare termini o parti di un
discorso strutturato, negli studenti che le
usano nelle prove scritte e orali di materie
scientifiche.
26. Sono inclusive perché:
• Permettono di visualizzare una sintesi delle
conoscenze secondo il proprio stile cognitivo
(verbale o visivo e uditivo se digitali);
• Migliorano l’organizzazione mentale grazie
alla rielaborazione grafica e visiva degli
argomenti trattati;
Mappe:
“utili per tutti e
indispensabili per qualcuno!”
27. • esplicitano e anticipano le conoscenze da
possedere (didattica anticipatoria);
• Permettono di prendere consapevolezza delle
conoscenze pregresse;
• Favoriscono attività di cooperative learning
se la mappa viene creata in classe assieme ai
compagni e all’insegnante;
28. • Rafforzano ed esplicitano i processi meta-
cognitivi;
• Favoriscono la comprensione del testo e in
particolare dei collegamenti concettuali in
esso impliciti (esplicitando le inferenze);
• Favoriscono la memorizzazione e il recupero
delle informazioni e delle etichette lessicali;
29. • Supportano un’argomentazione sia scritta sia
orale.
• Le immagini e/o le parole chiave tra loro
collegate dalle parole legame sostengono e
guidano lo studente permettendogli il
recupero dei punti da trattare (e delle
etichette lessicali) che chiaramente sono da
argomentare.
30. • Le mappe possono compensare la lentezza
nella lettura, la stanchezza nell’attenzione
e la scarsa organizzazione delle
idee fornendo strutture visive con poco
testo, con immagini collegate fra loro per
favorire l’organizzazione mentale.
33. • Allo studente che si trova di fronte a
mappe prive di significato non rimane
altro che un apprendimento di tipo
mnemonico destinato in tempi
rapidissimi all’oblio (Novak, 2010).
34. Per risultare realmente efficaci e funzionali
(ES.0,57), le mappe devono essere co-costruite,
con momenti di istruzione diretta da parte del
docente e con la consapevolezza e l’obiettivo che
questi momenti tendano progressivamente a ridursi
in funzione della promozione dell’autonomia.
35. Coffey, Carnot et al, 2003
• Dimostrano come le mappe concettuali
possano facilitare l’apprendimento
significativo, in particolare grazie:
all’apprendimento attivo e
all’interazione con i docenti (feedback).
36. Gli Anticipatori
ES. O,41
Hattie evidenzia che l’utilizzo di schemi e
mappe, nei confronti del tema oggetto di
lezione (anche riferendosi alle esperienze
che essi compiono nel loro mondo),
attiva conoscenze preesistenti che
diverranno il fondamento per la nuove.
38. • Attraverso il brainstorming iniziale,
la mappa mentale rende visibile
all’insegnante sia le possibilità che i punti
critici dai quali partire.
• Inoltre, la mappa mentale rende gli allievi
consapevoli dello stato attuale delle loro
conoscenze rispetto ad un argomento.
39. • AffermaCisotto (2002),
“[…] il brainstorming consente all’insegnante
di ancorare le conoscenze scientifiche alle
epistemologiche ingenue, perché si produca
quel contatto significativo che sta alla base
del cambiamento concettuale.
Le mappe degli alunni assumono così
funzione di matrici cognitive,
poiché da esse si genera il cambiamento”.
40. Le mappe nelle Indicazioni nazionali
per il curricolo per il I ciclo di istruzione
41.
42. Le mappe
nelle Linee Guida sui DSA (Legge 170/2010)
Leggere i DSA con Piperita Patty
www.inclusione.it
44. “Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di
apprendimento, la didattica personalizzata si
sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di
metodologie e strategie didattiche, tali da
promuovere le potenzialità e il successo formativo in
ogni alunno: l’uso dei mediatori didattici (schemi,
mappe concettuali, etc.), l’attenzione agli stili di
apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla
base dei livelli raggiunti, nell’ottica di promuovere
un apprendimento significativo “.
45.
46.
47.
48. E’ possibile creare le mappe (mentali e
concettuali) impiegando “…parole o immagini
chiave, ciascuna delle quali attiverà ricordi
specifici. Ciascun attivatore della memoria è un
elemento fondamentale per accedere a fatti, idee
e informazioni.”
Questi attivatori devono essere personali,
ognuno dovrà trovare un proprio attivatore per
memorizzare un determinato fatto o concetto.
T .Buzan "Usiamo la testa"
50. Studiare su mappe reperibili in internet
Vantaggi Criticità
- Risparmio di tempo;
- Informazioni di
“sopravvivenza
scolastica”;
- Esempi dai quali
partire;
- Possibilità di trovare
mappe aderenti ai
propri stili di
apprendimento.
- Utili per studenti alle
prime armi
(riempire nodi vuoti)
- Non modificabili;
- Non aderenti al proprio
libro di testo scolastico;
- Richiedono un adattamento
a stili di apprendimento e di
organizzazione del sapere
altrui;
- Non sono validate;
- Immagini scelte da altri;
- Rischio di studiare solo
quelle e non il testo.
- Apprendimento meccanico
- Studente passivo
- Eccesive riduzioni
51. • Creare mappe concettuali richiede un alto
livello di expertise e i seguenti prerequisiti:
• capacità di sintesi
• Individuazione di parole chiave
• Individuazione di concetti principali,
secondari e accessori.
Le mappe reperibili in internt potrebbero
divenire utili solo come strumenti
propedeutici ed esempi dai quali partire.
52. Il valore aggiunto della tecnologia,
come eventuale supporto ai modelli d’uso.
53. Vantaggi mappe digitali
• Più veloci da creare una volta che si ha familiarità
con il software;
• Più leggibili e accessibili (sintesi vocale, alti livelli
di customizzazione ecc..);
• Rieditabili;
• Condivisibili a distanza (in modalità sincrona o
asincrona);
• Documentabili e facilmente recuperabili;
• Favoriscono processi di co-costruzione attiva alla
LIM o con un videoproiettore;
54. • Archivio infinito di immagini;
• Possibilità di inserire risorse nella mappa: link,
video, note audio, risorse esterne, file in pdf o doc…
• La mappa può diventare ipertestuale e dinamica;
• Permette approfondimenti nascosti (utili per
esplicitare i concetti) richiamabili in caso di
necessità
• Permette la visualizzazione graduale dei passaggi che
hanno portato alla creazione della mappa (riduzione
del carico cognitivo).
55.
56. • G. Stella, L. Grandi, Come leggere la dislessia e i DSA, Ed.
Giunti
• Guastavigna e Fogarolo, Insegnare e imparare con le mappe,
Ed. Erickson
• Novak, Costruire mappe concettuali, Ed. Erickson
• Buzan, Mappe mentali, Ed. Alessio Roberti Editore