SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 24
Documento di approfondimento della soluzione:
Razionalizzazione dei controlli sulle imprese. Il Registro Unico dei Controlli
Provinciali sulle imprese – RUCP
INDICE (da seguire come traccia guida)
1) Descrizione della soluzione
2) Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
3) Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
4) Descrizione dei destinatari della misura
5) Descrizione della tecnologia adottata
6) Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati,
investimenti necessari)
7) Tempi di progetto
Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
In Italia i sistemi delle ispezioni, dei controlli e delle verifiche sulle imprese contribuiscono ad
aumentare gli oneri a carico delle imprese, soprattutto per quelle di micro, piccole e medie
dimensioni che rappresentano il 95,4% di quelle presenti nel tessuto economico e produttivo
nazionale (Fonte: ISTAT Annuario statistico per il 2015).
Le imprese, infatti, devono sostenere costi diretti per consentire la necessaria leale e fattiva
cooperazione nel corso del controllo; oneri amministrativi collegati a vario titolo alle attività di
controllo (ad esempio, perché occorre conservare ed esibire a richiesta eventuale
documentazione); risorse necessarie per finanziare sistemi interni volti alla prevenzione
della corruzione (come nel caso del d.lgs. 8.6.2001, n. 231 riguardante la responsabilità
amministrativa delle società e degli enti). Significativi costi gravano anche sulle
amministrazioni che svolgono i controlli soprattutto quando, come accade in Italia, queste
amministrazioni presentano problemi di disponibilità finanziaria, carenza di personale e
impoverimento delle competenze interne.
Di qui l’urgenza di ripensare le attività di controllo sulle imprese attraverso una modalità
nuova che sia tale da consentire una razionalizzazione e una digitalizzazione della
complessiva attività ispettiva in modo che sia meno costosa – sia per le imprese, sia per la
Pubblica Amministrazione – aumentando, nel contempo, l’efficacia stessa del controllo che
deve essere centrato sugli aspetti sostanziali piuttosto che documentali e orientato su un
campione di imprese selezionate sulla base dell’analisi del rischio.
Il Progetto di razionalizzazione dei controlli sulle imprese, al cui interno si innesta con ruolo
preponderante il Registro Unico dei Controlli Provinciali sulle imprese – RUCP – si pone
come obiettivo quello di aumentare l'attrattività e la competitività delle imprese trentine
attraverso un miglioramento dell'efficienza della Pubblica Amministrazione, una riduzione
degli oneri burocratici posti a carico delle imprese nonché attraverso la valorizzazione delle
imprese che si dimostrano ottemperanti alla normativa.
Si tratta di un obiettivo ambizioso che, grazie ai buoni risultati conseguiti in altri ordinamenti
giuridici che hanno già sperimentato il registro unico dei controlli, consente di affrontare un
tema particolarmente spinoso nel nostro Paese come quello rappresentato dalla
semplificazione dei controlli.
Il RUCP infatti presuppone l’adozione di una strategia integrata che agisca
contemporaneamente sul dato normativo e sulla razionalizzazione del sistema istituzionale,
che intervenga sulle tecniche utilizzate per svolgere il controllo orientandolo verso una
prospettiva di maggiore efficacia ed efficienza e di una più ampia trasparenza. L’innovatività
del RUCP pertanto è da ricondurre non tanto nello strumento in se, quanto nel percorso
seguito per la sua implementazione – che ha visto il coinvolgimento attivo e costante di
istituzioni, imprese e loro associazioni – e nella sua capacità di rispondere
contemporaneamente ad esigenze tradizionalmente tra loro in contrapposizione ossia la
semplificazione dell’azione amministrativa, la velocità delle attività imprenditoriali e la tutela
degli interessi pubblici che giustificano l’adozione del controllo.
Alla luce di tali osservazioni, la Provincia autonoma di Trento ritiene di candidare il Registro
Unico dei Controlli Provinciali sulle imprese nell'ambito dell’obiettivo 16 degli “Obiettivi di
Sviluppo Sostenibile”, ed in particolare nell'ambito dell’Obiettivo 16.6: sviluppare istituzioni
efficaci, responsabili e trasparenti a tutti i livelli.
Descrizione della soluzione
La soluzione individuata consiste nell’attivazione del Registro unico dei controlli
provinciali sulle imprese (RUCP). Tale Registro conterrà i dati derivanti dall’attività di
controllo e di revisione. Lo stesso consentirà alle varie strutture della Provincia, nonché ai
suoi Enti strumentali, di programmare congiuntamente l’attività di controllo da effettuare in
futuro e di condividere i dati relativamente ai controlli già effettuati. Il sistema si basa su dati
anagrafici presenti nei database della Camera di Commercio e mira, in una prospettiva più
ampia di sviluppo, a mettere in collegamento anche tutti i dati detenuti dai vari enti locali,
quali ad esempio i Comuni, in modo da realizzare un vero e proprio network che possa
collaborare in simbiosi al fine di evitare duplicazioni dei controlli e ridurre i sopralluoghi
presso le aziende. Il RUCP infine consentirebbe anche di arrivare ad un modello di verbale
precompilato per i vari procedimenti di controllo che permetterebbe innanzitutto una
standardizzazione dei verbali oltre ad un risparmio di tempo da parte dei controllori
nell’espletamento dell’attività ispettiva (Allegato 1 – struttura e interfaccia grafica RUCP).
Esso costituisce sicuramente l’elemento cardine dell’intero Progetto di razionalizzazione dei
controlli sulle imprese intrapreso dalla Provincia autonoma di Trento, e di seguito se ne
sintetizzano gli elementi caratterizzanti:
 le finalità del Registro Unico Controlli Provinciali – RUCP possono essere così
sintetizzate:
◦ razionalizzare i controlli attraverso una programmazione coordinata degli
interventi (evitando così sovrapposizioni e duplicazioni), una condivisione delle
informazioni tra attori istituzionali (ciò non solo tra le strutture provinciali, ma
anche con soggetti esterni come i Comuni trentini e gli enti strumentali della
Provincia, tra i quali APSS), e la condivisione degli esiti;
◦ ridurre il peso dell’attività di vigilanza sulle imprese;
 Modalità:
◦ creazione di una banca dati provinciale, alimentata da:
▪ archivio dei procedimenti di controllo della Provincia autonoma di Trento
(elenco dei procedimenti e dei relativi funzionari responsabili, così come già
da tempo pubblicati sul sito trasparenza Provincia – vedi link:
http://www.provincia.tn.it/amministrazione_trasparente_pat/-
controlli_imprese/);
▪ archivio delle imprese con sede in Provincia autonoma di Trento – Camera di
commercio (anagrafica sistema Parix) – con importazione automatica dei
seguenti dati: anagrafica impresa, p.iva, sede legale, altre sedi – già a
disposizione di Provincia autonoma di Trento – con deliberazione della Giunta
provinciale n. 1038 del 24 aprile 2008;
▪ archivio relativo alle certificazioni così come disponibile presso Accredia (dati
impresa, p.iva, dettaglio certificazioni possedute) (Reg. UE n. 765/2008);
▪ esiti dei controlli delle strutture provinciali e APSS ed in prospettiva anche dei
Comuni;
 Esiti attesi:
◦ ridurre i controlli sulle imprese;
◦ utilizzare una piattaforma comune per le attività di controllo, anche istituendo
una unità per il controllo immediato delle autodichiarazioni, riducendo le
richieste di informazioni rivolte alle imprese;
◦ razionalizzare le risorse umane, materiali e immateriali, con un significativo
risparmio di risorse per la Provincia;
◦ fornire informazioni utili ad orientare l’attività di vigilanza alla protezione del
bene, finalità stessa della previsione del potere in capo alla Pubblica
Amministrazione;
◦ produzione automatizzata del verbale, attraverso la definizione di un modello
di verbale standardizzato che consentirebbe, tra l’altro, l'emissione immediata del
verbale;
◦ Funzionalizzare la costruzione del RUCP al fine di creare un sistema
economico efficiente e di qualità, favorendo le imprese che pongono in
essere azioni virtuose. Ciò, ad esempio, valorizzando il possesso di
certificazioni e di esperienze positive di controlli precedenti ed utilizzando tali
informazioni in maniera oggettiva per la formazione del campione delle imprese
da controllare.
Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
La Provincia autonoma di Trento, e in particolare l’Unità di missione semplice Affari
istituzionali e audit, ha attivato il Progetto di razionalizzazione dei controlli sulle
imprese, su input del legislatore nazionale, in particolare sulla base della d.l. n.
5/2012 (c.d. Semplifica Italia), avviando un intensa attività di collaborazione con i
singoli Dipartimenti provinciali e nell’ambito di specifici Tavoli tecnici di lavoro.
All’interno dell’Unità di missione semplice Affari istituzionali e audit si sono occupate,
ed hanno seguito costantemente lo sviluppo e la complessiva evoluzione del
Progetto:
 la dott.ssa Giuliana Cristoforetti – Dirigente della Struttura, responsabile e
coordinatrice del complessivo Progetto di razionalizzazione dei controlli sulle
imprese;
 il dott. Alfonso Prattichizzo – Funzionario economico-finanziario, responsabile degli
aspetti economici e di comunicazione del Progetto;
 Laura Stedile – Funzionario amministrativo-organizzativo, responsabile degli aspetti
giuridici e censimentari del Progetto;
 il dott. Roberto Fincati – Funzionario amministrativo-organizzativo, responsabile
degli aspetti giuridici e privacy del Progetto.
Uno degli aspetti di forza del complessivo Progetto e, più in particolare della
progettazione e implementazione del RUCP, è stata sicuramente la governance
messa in campo.
È stata infatti elaborata una governance per Tavoli che si è dimostrata
particolarmente funzionale e valida nella elaborazione delle azioni concrete da
attuare e nel coordinamento delle stesse. In particolare si citano sinteticamente i
seguenti Tavoli:
 Il “Centro di coordinamento per i controlli sulle imprese”, il cui compito è quello di
garantire l'attivazione tempestiva delle misure di attuazione dei criteri preordinati alla
razionalizzazione dei controlli sulle imprese e presidiarne l'attuazione, garantendone
uniformità. Tra le misure seguite e sostenute dal Centro, notevole interesse e
complessità al tempo stesso, è stata rivestita dall’azione contemplante la
progettazione e l’implementazione del RUCP;
 Il “Tavolo tecnico provinciale dei controlli sulle imprese”, il cui compito è quello di
assicurare il continuo confronto con gli stakeholders istituzionali e con i portatori di
interesse. Il Tavolo si configura con una struttura stabile con riferimento agli
interlocutori istituzionali (C.C.I.A.A., Consorzio dei Comuni Trentini, C.R.T.C.U.,
ACCREDIA, UNI, OCSE Centro Leed di Trento), pur garantendo un rapporto
continuo con le Associazioni di categoria, sindacali, gli Enti bilaterali, assicurando
altresì la presenza delle associazioni ambientali maggiormente rappresentative.
 Il “Tavolo interdipartimentale per la razionalizzazione dei controlli sulle imprese”.
Questo tavolo ha la finalità di coinvolgere tutti i Dipartimenti e le Strutture provinciali
afferenti al Progetto ed in tale contesto i referenti del Tavolo hanno assicurato un
apporto costante e continuo.
Anche il Dipartimento della Funzione Pubblica ha collaborato attivamente allo sviluppo del
Progetto, nella figura della dott.ssa Mariangela Benedetti, la quale ha avuto un importante
ruolo di consulenza e di coordinamento tra il livello provinciale e il livello nazionale ed
europeo, garantendo una costante valorizzazione del Progetto.
Per quanto riguarda lo sviluppo della piattaforma informatica del RUCP, le attività relative
agli interventi tecnici, sono seguite da un team di lavoro di Trentino Digitale (società
partecipata della Provincia autonoma di Trento) che sta lavorando e seguendo il suo
sviluppo, in modalità Agile, sotto il coordinamento del dott. Massimo D’Alessandro.
Tempi di progetto
Il Progetto di razionalizzazione dei controlli sulle imprese può essere diviso in due fasi:
Fase 1 (2015 - 2017)
Durante una prima fase, fondamentale per la corretta progettazione e realizzazione del
RUCP, si è provveduto ad elaborare una scheda censimentaria che è stata sottoposta alle
varie strutture della Provincia autonoma di Trento. Attraverso questo censimento si è arrivati
innanzitutto ad una definizione precisa e puntuale dei vari procedimenti di controllo esistenti,
ma soprattutto si è conosciuto il numero totale di controlli annui effettuati per ogni
procedimento, il tempo medio richiesto da ciascun procedimento nonché la capacità di
ciascun procedimento di tutelare il bene protetto secondo una metodologia di approccio al
rischio che ha tenuto in considerazione il rischio oggettivo e il rischio soggettivo (Allegato 2 –
elenco delle richieste contenute nella scheda censimentaria sottoposta alle varie Strutture
ed esiti censimento 2018).
Fase 2 (2017 - in corso)
Nella seconda fase al fine di realizzare una razionalizzazione dell’attuale sistema di controlli
previsti dalla PA, sono stati messi in campo strumenti tra loro diversi che rispondono alla
complessità della tematica affrontata. A tal riguardo sono state individuate le seguenti
misure:
 Progettazione e implementazione del Registro Unico del Registro Unico dei
Controlli Provinciali sulle imprese – RUCP, al fine di programmare
congiuntamente l’attività di controllo e condividerne gli esiti;
 Accordo di collaborazione istituzionale con UNI – Ente Italiano di Normazione, per la
redazione di specifiche Prassi di riferimento, come misura di razionalizzazione e
semplificazione dei controlli sulle imprese;
 Sostegno alla diffusione dei modelli organizzativi gestionali (secondo quanto previsto
dal d.lgs. 231/2001), delle certificazioni e delle asseverazioni;
 Valorizzazione della collaborazioni con le parti sociali e datoriali attraverso protocolli;
 Accreditamento dell’impresa attraverso un rating che potrà essere utilizzato dalla
Pubblica Amministrazione per la formazione del campione delle imprese da
controllare, consentendo così di valorizzare le imprese maggiormente attente alla
compliance normativa;
Ulteriore sviluppo (2019 - 2021)
Una ulteriore fase di sviluppo, consiste nella elaborazione di un “Rating per la formazione
del campione delle imprese da controllare” (RAC), ossia una metodologia di pianificazione e
programmazione basata sulla “profilazione” delle imprese che, attraverso l’analisi di specifici
fattori di rischiosità, sia oggettivi che soggettivi, e tenuto conto della “storia” concreta
dell’impresa in termini di affidabilità e attitudine alla compliance, consenta l’elaborazione di
specifici indicatori per la determinazione del campione di imprese da controllare.
Strumentale alla realizzazione del RAC è appunto l’attivazione del RUCP al fine di
garantire l’uso integrato di appositi database necessari ad assicurare la condivisione tra
le diverse amministrazioni degli esiti dei rispettivi controlli (o delle notizie acquisite in fase
istruttoria).
Il RAC deve essere costruito in modo tale da fornire un modello comune di analisi che possa
essere adottato, con i relativi adeguamenti, in tutti i settori in cui il controllo viene esercitato
(ad esempio governo del territorio, edilizia e commercio, agricoltura, ambiente, sui luoghi di
lavoro) e nell’ambito dei diversi livelli territoriali di Governo che caratterizza l’ordinamento
giuridico italiano.
Tale ulteriore sviluppo fa parte di un ulteriore Progetto denominato “RAC – Rating Audit
Control” - redatto in collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento ed il Dipartimento
della Funzione Pubblica - presentato nell’ambito del Programma di sostegno alle riforme
strutturali (SRSP).
Descrizione dei destinatari della misura
L’attuale onerosità e complessità del sistema pubblico dei controlli si riflette su diverse aree
di policy – di carattere sia generale che settoriale – tra cui:
1. La tutela delle piccole e medie imprese. Le PMI e le micro imprese subiscono elevati
costi, in termini di ore lavoro dedicate ai controlli, in ragione della numerosità degli
enti controllori e dell’assenza di sistemi di selezione basati sull’analisi del rischio.
Ulteriori costi sono legati alla necessità di ricorrere almeno in parte, ad un consulente
esterno per comprendere gli obblighi da rispettare e assolvere alle pratiche
amministrative.
2. L’efficacia dell’azione amministrativa. La frammentazione delle competenze
determina un deficit di coordinamento e di programmazione delle attività di controllo
e una proliferazione di banche dati autonome che, impedendo ad esempio la
condivisione degli esiti delle attività di controllo, rendono l’azione amministrativa
inefficiente.
3. Il livello di corruzione. La corruzione prolifera innanzitutto per effetto della opacità
delle procedure e della scarsa chiarezza degli obblighi da rispettare. Esiste poi uno
specifico rischio di corruzione generato dalla stessa attività di controllo. Il controllo,
infatti, rappresentando una delle più diffuse manifestazioni attraverso cui i soggetti
pubblici entrano in contatto con i soggetti privati, fornisce una rilevantissima
occasione di corruzione amministrativa.
4. La trasparenza dell’azione amministrativa. A causa della numerosità, dalla
duplicazione e della scarsa chiarezza degli obblighi formali e sostanziali gravanti
sulle imprese, nonché dalla opacità delle attività istruttorie, l’azione amministrativa
svolta nelle attività di controllo risulta scarsamente trasparente o percepita come tale.
5. L’attrazione e la competitività delle imprese. La numerosità e lo scarso
coordinamento dei controlli e la poca chiarezza degli obblighi da rispettare,
l’esposizione a un potenziale rischio di corruzione, etc. incide negativamente
sull’attrazione degli investimenti da parte degli imprenditori che preferiscono investire
dove la burocrazia risulta più semplice, veloce e meno onerosa.
Più in generale, come dimostrato dalle buone pratiche europee e internazionali (Cfr. World
Bank…), la semplificazione e la razionalizzazione dei controlli - in virtù delle interdipendenze
con altre politiche pubbliche – potrebbe contribuire a ridurre l’onerosità del sistema
amministrativo italiano che rappresenta un freno – piuttosto che un volano – dell’economia
nazionale. Numerosi in questo senso sono gli indicatori.
Già nel 2014, ad esempio, Unioncamere metteva in evidenza l’incapacità
dell’amministrazione pubblica di ridurre il costo per l’espletamento delle pratiche
amministrative che veniva percepito – considerando il triennio 2010/2013 – invariato dalla
maggior parte delle imprese (per il 74% delle imprese nel 2013 rispetto al 2012 e per il 68%
delle imprese nel 2011 rispetto al 2010) (Cfr. UNIONCAMERE, Indagine conoscitiva sul
disegno di legge n. 1577 “Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”. Il ruolo dei
servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione per la competitività economica: il ruolo e il
punto di vista delle Camere di Commercio, Allegato 4,3).
Del resto, la debolezza del sistema amministrativo italiano è un problema noto da tempo.
Numerose sono le comparazioni nazionali e internazionali che evidenziano criticità e
carenze in ambiti specifici, come quelli relativi agli oneri regolatori, alla prevenzione e al
contrasto della corruzione, alla trasparenza, alla digitalizzazione dei servizi ai cittadini e al
miglioramento del funzionamento del sistema giudiziario.
Ad esempio, l’eccesso di oneri regolatori, indicato come una delle cause principali dello
svantaggio competitivo del Paese nei Rapporti Doing Business della Banca Mondiale, nel
nuovo ranking che misura la “distanza dalla frontiera” della regolazione ottimale colloca
l’Italia al 33° tra i 57 Paesi ad alto reddito (e al numero 50 nella graduatoria completa dei
190 Paesi presi in esame).
Per quanto riguarda la lotta alla corruzione, secondo l’ultimo rapporto pubblicato da
Transparency International (2018), l’Italia, pur facendo registrare un lieve miglioramento
rispetto al dato precedentemente rilevato, si colloca al 54° posto su 180 Paesi considerati e
al 25° posto su 31 Paesi europei.
Anche in riferimento alla trasparenza delle amministrazioni e allo sviluppo dell’open
government, la posizione italiana non è tra le migliori. Secondo l’Open Data Barometer
global ranking (2017), un indice sintetico che registra il livello di diffusione di pratiche e
politiche di Open Government Data nel mondo, l’Italia risulta al 50° posto.
Da quanto appena detto, quindi, pare ovvio che da questa complessiva azione di
razionalizzazione dei controlli sulle imprese, di cui il RUCP è lo strumento principe, si avrà
un impatto a livello sistemico sul complessivo rapporto tra Pubblica Amministrazione e
Impresa, in un’ottica di reale semplificazione. Semplificazione che deve far leva
necessariamente su una maggiore trasparenza dell’attività di controllo, che a sua volta
comporterà un rafforzamento dell’attività di prevenzione del livello di corruzione.
Dall’altro lato il RUCP consentirà un’importante attività di digitalizzazione e di
razionalizzazione delle risorse messe in campo dalle Pubbliche Amministrazioni nell’attività
di vigilanza e controllo.
Pertanto da tale strumento ne potrà trarre beneficio in primis la Pubblica Amministrazione,
riducendo i costi delle attività di controllo oltre che aumentando il livello di trasparenza e di
contrasto alla corruzione. Da ciò, conseguentemente, trarranno beneficio i cittadini nel loro
insieme. Infine ne trarrà beneficio tutto il tessuto imprenditoriale – rappresentato soprattutto
dalle micro e dalle piccole e medie imprese – che da un lato potranno ridurre i loro oneri
burocratici destinando così le risorse su investimenti maggiormente produttivi e dall’altro
potranno contare su una PA che valorizzi le imprese più virtuose.
Descrizione della tecnologia adottata
Di seguito sono illustrati sinteticamente gli elementi salienti dell’architettura tecnologica del
Sistema Informativo del Registro unico dei Controlli Provinciali sulle imprese (RUCP). La
Piattaforma RUCP è stata realizzata da un team di lavoro, coordinato dal dott. Massimo
D’Alessandro nei Laboratori Digitali di Trentino Digitale S.p.A., adottando un approccio Agile
SCRUM.
SCRUM è il metodo Agile più diffuso, molto utilizzato per progetti particolarmente complessi
ed innovativi. Si tratta di una metodologia che, mettendo assieme una serie di practice,
divide l’intero progetto in sprint per meglio coordinare il suo processo di sviluppo con le
esigenze del committente. In questo contesto gli sprint del RUCP sono stati fissati in una
durata di 2 settimane.
L’architettura del Registro risulta scalabile in tutte le componenti assicurando quindi la
possibilità di erogare i servizi offerti ad un numero elevato di utilizzatori. Tale requisito risulta
particolarmente utile proprio al fine di ridurre possibili ostacoli relativi alla sua replicabilità e
garantire la massima esportabilità dello strumento, anche in contesti diversi da quello della
Provincia autonoma di Trento, con possibilità di esportare tale Registro in altre realtà di
dimensioni maggiori che presentano numeri notevolmente più ampi.
Il frontend del Registro è stato realizzato utilizzando Angular versione 6 (https://angular.io/),
il frontend comunica con il backend esclusivamente tramite microservizi REST.
I Cascading Style Sheets, CSS, sono generati tramite il design "bootstrap italia"
(https://italia.github.io/bootstrap-italia/), sviluppato sulla base di Bootstrap 4 e modificato per
implementare le linee guida per i siti web della Pubblica Amministrazione.
Il design è responsivo e questo premette all'applicativo RUCP di adattarsi graficamente in
modo automatico ai diversi dispositivi da cui si effettua l’accesso. Pertanto l’applicativo può
essere utilizzato accedendo da diversi dispositivi: desktop, tablet e smarphone.
Il backend, sviluppato in Java versione 1.8 utilizzando Spring boot, espone servizi REST
realizzati adottando un approccio di Design di tipo Test Driven Development. Per ciascun
microservizio inoltre sono stati implementati test automatici a copertura di eventuali
regressioni.
L’ RDBMS, ovvero il sistema per la gestione di basi di dati relazionali, è ORACLE 12.
Tutto il sorgente viene mantenuto su un repository GIT, i deploy sono automatizzati tramite
JENKINS ed avvengono su un server JBoss EAP 7.
Inoltre l’architettura RUCP, data la sensibilità dei temi trattati, è stata costruita in modo da
consentire l’accesso previa identificazione e login da parte dell’operatore, in modo da poter
tracciare tutte le operazioni poste in essere dallo stesso. Per lo stesso motivo, ai fini della
assoluta salvaguardia di privacy e trattamento dati è stata prevista una profilazione
estremamente rigorosa circa le regole di visibilità delle informazioni presenti nel sistema. In
particolare, su valutazione dell'amministratore di sicurezza, è possibile concedere o negare
la visibilità dei controlli relativi ad un intero procedimento ai singoli utilizzatori del sistema,
sia per le fasi di pianificazione del controllo che per quelle relative all'esito dello stesso.
Il servizio, attualmente, è erogato presso il data center di Trentino Digitale, certificato ISO
27001, a garanzia della sicurezza logica, fisica ed organizzativa delle informazioni e dati
trattati.
Di seguito uno schema riassuntivo dell’architettura illustrata:
Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati,
investimenti necessari)
Il dato di partenza, preso come riferimento per le successive analisi, è rappresentato dalla
popolazione dei controlli annui censiti dalla Provincia autonoma di Trento. Tale dato
ammonta, per l’anno 2018, a circa 65.000 controlli.
Dal totale dei controlli effettuati dalle varie strutture provinciali vanno detratti circa 17.500
controlli, in quanto trattasi di controlli non gestibili nell'ambito del RUCP.
Pertanto i controlli aggredibili sono circa 47.500.
Sintesi della stima di riduzione controlli alle imprese (per anno solare)
CONTROLLI 65.000
Tipologia intervento Impatto a medio/lungo termine
Interventi tipo organizzativo -6000
Interventi tipo normativo -4000
Interventi tipo informatico -12000
TOTALE RIDUZIONE -22.000
Controlli residui 43.000
Per azioni di tipo organizzativo si intendono tutte le attività che prevedono una differente
modalità organizzativa delle strutture che realizzano attività di controllo, per azioni di tipo
normativo si intendono tutte le attività che prevedono modifiche o integrazioni normative,
relativamente ai criteri e alle modalità di effettuazione dei controlli, per azioni di tipo
informatico si intende l'introduzione di un sistema informatico unitario, rappresentato
appunto dal RUCP, che consenta sia la pianificazione e l’effettuazione congiunta di più
controlli nello stesso momento/luogo da parte delle diverse Strutture, sia la possibilità di
raccogliere i dati e gli esiti dei controlli, consentendone una condivisione nonché il riutilizzo
stesso delle informazioni. Inoltre i dati già raccolti nel RUCP consentirebbero alla Pubblica
Amministrazione anche un orientamento dell’attività di controllo da effettuare in futuro.
Volendo effettuare una semplice stima dell’impatto economico ottenibile da una riduzione dei
controlli, possiamo partire dalla seguente formula:
stima costo medio del controllo unitario * numero di controlli effettuati nell’anno
Ipotizziamo come costo, per una questione di semplicità, il solo costo relativo al capitale
umano impiegato dalla Provincia autonoma di Trento per effettuare attività di controllo, in
quanto ritenuto prevalente rispetto ad altre voci, che seppur residuali esistono.
Partendo dal dato – basato sulla media dei tempi medi richiesti per ogni procedimento di
controllo (dato ottenuto dall’attività censimentaria da parte delle diverse strutture) – che
ciascun controllo effettuato comporti mediamente un costo pari a circa 2 ore di tempo
lavorativo e che ciascun dipendente della Provincia lavori per un totale di circa 1750
ore/annue con uno stipendio medio pari a 30.000 euro lordi, otteniamo che attualmente la
Provincia autonoma di Trento impiega per l’attività di controllo:
2 h * 65.000 controlli = 130.000 ore (ore annue destinate ad attività di controllo)
130.000 h / 1750 h = 74,29 dipendenti (numero dipendenti equivalenti impiegati in attività di
controllo)
74,29 dip. * 30.000 € = 2.228.700,00 € (totale spese annue della PaT per attività di
controllo)
Occorre tener presente che le nostre azioni riescono ad intervenire su un totale di circa
47.500 controlli, anziché sui 65.000 totali, e quindi abbiamo un massimale di spesa
aggredibile pari a 1.628.570,00 euro, ottenuto ripetendo gli stessi calcoli riportati sopra, ma
su 47.500 controlli.
Su questa spesa il nostro progetto impatterebbe con una riduzione, come sopra riporta, di
22.000 controlli nel medio-lungo termine. Da questi andiamo a quantificare la riduzione dei
controlli legata ai soli interventi di tipo informatico, laddove l’intervento cardine è
rappresentato certamente dal RUCP. L’aspetto è quantificabile nel seguente modo:
2 h * 12.000 controlli = 24.000 ore (ore annue destinate ad attività di controllo)
24.000 h / 1750 h = 13,71 dipendenti (numero dipendenti equivalenti impiegati in attività di
controllo)
13,71 dip. * 30.000 € = 411.300,00 € (riduzione delle spese annue sostenute dalla PaT per
attività di controllo ottenibile grazie all’introduzione del RUCP)
Pertanto il complessivo Progetto di razionalizzazione dei controlli sulle imprese
consentirebbe, una volta implementato a regime (attraverso azioni di tipo organizzativo,
normativo e tecnologico), una riduzione annua di 754.200,00 euro, che rappresenta il
33,84% sul totale della spesa sostenuta in attività di controllo dalla Provincia autonoma di
Trento (2.228.700 €).
Di questo potenziale risparmio di risorse, derivante da una intensa attività di
razionalizzazione, l’impatto maggiore deriva certamente dagli aspetti di tipo informatico ed in
particolare dal RUCP, che consente singolarmente un risparmio annuo pari a 411.300,00 €,
rappresentante oltre il 50% del potenziale risparmio totale e circa il 18,45% sul totale dei
costi sostenuti dalla Provincia per la complessiva attività di vigilanza.
Occorre inoltre tener presente tutta una serie di dati – soprattutto quelli di tipo qualitativo –
che non sono stati considerati nel calcolo puramente quantitativo appena effettuato. Tra
questi si segnalano in particolare i seguenti elementi degni di nota:
 attraverso il RUCP anche i rimanenti controlli saranno espletati con maggiore celerità
e pertanto anche il loro costo subirà una riduzione;
 il RUCP consentirà inoltre di dare una attuazione concreta al principio “once only”
creando una banca dati di notevole valore da cui attingere informazioni, anche
derivanti dall’espletamento dei precedenti controlli, evitando così la reiterazione dei
controlli sulle imprese che si sono dimostrate conformi alle normative vigenti;
 il RUCP, in prospettiva, consentirà anche di orientare la formazione del campione
delle imprese da controllare sulla base di un Rating, che consentirà di costruire un
profilo dell’impresa al fine di valorizzare le certificazioni possedute dall’impresa
nonché gli esiti dei controlli precedenti, in una prospettiva di valorizzazione delle
imprese maggiormente attente alla compliance normativa;
 Tutto ciò determina a sua volta delle importanti ripercussioni anche dal punto di vista
economico e sociale. Infatti con questo strumento si punta, in via indiretta –
attraverso una PA più efficiente e meno costosa – ad un aumento della competitività
e dell’attrattività territoriale con effetti di sostegno all’imprenditorialità e ad una
crescita economica.
Per quanto riguarda invece gli investimenti e la potenziale replicabilità del progetto non si
registrano particolari criticità.
In dettaglio, come evidenziato dalla tabella sottostante, il finanziamento per lo sviluppo della
piattaforma informatica RUCP ha beneficiato nel corso del 2017 di un finanziamento di
160.000,00 euro e di un finanziamento di 100.000,00 euro nel corso del 2018. Con tali
finanziamenti si è riusciti ad affrontare con successo le fasi di progettazione e di prima
implementazione. È stata pianificata infatti una prima sperimentazione dello strumento
RUCP che partirà nel settore dell’agricoltura nel prossimo maggio 2019.
Per quanto riguarda la potenziale replicabilità, il RUCP, che è uno strumento realizzato ex-
novo da questa Provincia, pur essendo uno strumento innovativo nel modo stesso di
intendere ed implementare l’attività di controllo, risulta essere replicabile purché vi siano
adeguate risorse ICT e soprattutto una cultura aperta al cambiamento e all’innovazione.
ALLEGATO 1 – struttura e interfaccia grafica RUCP
ALLEGATO 2 – Elenco delle richieste contenute nella scheda censimentaria sottoposta alle
varie Strutture ed esiti censimento 2018
Premio pa sostenibile_2019_template
Premio pa sostenibile_2019_template
Premio pa sostenibile_2019_template
Premio pa sostenibile_2019_template

Weitere ähnliche Inhalte

Ähnlich wie Premio pa sostenibile_2019_template

Piano di miglioramento comune marino_1933
Piano di miglioramento comune marino_1933Piano di miglioramento comune marino_1933
Piano di miglioramento comune marino_1933
PORTALE PAQ
 
Progetto inea istituto nazionale di economia agraria
Progetto inea   istituto nazionale di economia agrariaProgetto inea   istituto nazionale di economia agraria
Progetto inea istituto nazionale di economia agraria
PORTALE PAQ
 
CV-Europass-2016-Strazio-IT
CV-Europass-2016-Strazio-ITCV-Europass-2016-Strazio-IT
CV-Europass-2016-Strazio-IT
Paolo Strazio
 
ARXivar per VisitPiemonte - Gestione rendicontazione attività, documenti HR e...
ARXivar per VisitPiemonte - Gestione rendicontazione attività, documenti HR e...ARXivar per VisitPiemonte - Gestione rendicontazione attività, documenti HR e...
ARXivar per VisitPiemonte - Gestione rendicontazione attività, documenti HR e...
ARXivar
 
Brochure distretti e filiere
Brochure distretti e filiereBrochure distretti e filiere
Brochure distretti e filiere
formatresearch
 
Assiteca - Compliance Aziendale, Politiche e procedure; La gestione del risch...
Assiteca - Compliance Aziendale, Politiche e procedure; La gestione del risch...Assiteca - Compliance Aziendale, Politiche e procedure; La gestione del risch...
Assiteca - Compliance Aziendale, Politiche e procedure; La gestione del risch...
Fabio Tomassini
 

Ähnlich wie Premio pa sostenibile_2019_template (20)

Template pptx premio_pa_sostenibile_2019
Template pptx premio_pa_sostenibile_2019Template pptx premio_pa_sostenibile_2019
Template pptx premio_pa_sostenibile_2019
 
Piano di miglioramento comune marino_1933
Piano di miglioramento comune marino_1933Piano di miglioramento comune marino_1933
Piano di miglioramento comune marino_1933
 
Documento di approfondimento del Progetto Etpl Italia trasparente
Documento di approfondimento del Progetto Etpl Italia trasparenteDocumento di approfondimento del Progetto Etpl Italia trasparente
Documento di approfondimento del Progetto Etpl Italia trasparente
 
Documento di approfondimento Progetto Etpl Italia trasparente
Documento di approfondimento Progetto Etpl Italia trasparenteDocumento di approfondimento Progetto Etpl Italia trasparente
Documento di approfondimento Progetto Etpl Italia trasparente
 
Forum pa insubria
Forum pa insubriaForum pa insubria
Forum pa insubria
 
PA - La semplificazione nei comuni italiani
PA - La semplificazione nei comuni italianiPA - La semplificazione nei comuni italiani
PA - La semplificazione nei comuni italiani
 
Progetto inea istituto nazionale di economia agraria
Progetto inea   istituto nazionale di economia agrariaProgetto inea   istituto nazionale di economia agraria
Progetto inea istituto nazionale di economia agraria
 
CV-Europass-2016-Strazio-IT
CV-Europass-2016-Strazio-ITCV-Europass-2016-Strazio-IT
CV-Europass-2016-Strazio-IT
 
Template doc premio_pa-sostenibile-2018_progetto_siap
Template doc premio_pa-sostenibile-2018_progetto_siapTemplate doc premio_pa-sostenibile-2018_progetto_siap
Template doc premio_pa-sostenibile-2018_progetto_siap
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
ARXivar per VisitPiemonte - Gestione rendicontazione attività, documenti HR e...
ARXivar per VisitPiemonte - Gestione rendicontazione attività, documenti HR e...ARXivar per VisitPiemonte - Gestione rendicontazione attività, documenti HR e...
ARXivar per VisitPiemonte - Gestione rendicontazione attività, documenti HR e...
 
Ws2011 sessione4 antonucci_dovidio
Ws2011 sessione4 antonucci_dovidioWs2011 sessione4 antonucci_dovidio
Ws2011 sessione4 antonucci_dovidio
 
TrasparenzaPA: Spunti organizzativi
TrasparenzaPA: Spunti organizzativiTrasparenzaPA: Spunti organizzativi
TrasparenzaPA: Spunti organizzativi
 
Pp er forumpa2017
Pp er forumpa2017Pp er forumpa2017
Pp er forumpa2017
 
Brochure distretti e filiere
Brochure distretti e filiereBrochure distretti e filiere
Brochure distretti e filiere
 
Programma partecipate locali
Programma partecipate localiProgramma partecipate locali
Programma partecipate locali
 
Programma partecipate locali
Programma partecipate localiProgramma partecipate locali
Programma partecipate locali
 
D'AMORA - slide_ControllerUNI11618_25gen2023.pptx
D'AMORA - slide_ControllerUNI11618_25gen2023.pptxD'AMORA - slide_ControllerUNI11618_25gen2023.pptx
D'AMORA - slide_ControllerUNI11618_25gen2023.pptx
 
Miur dgruf 2_piattaforma di rendicontazione e monitoraggio
Miur dgruf 2_piattaforma di rendicontazione e monitoraggioMiur dgruf 2_piattaforma di rendicontazione e monitoraggio
Miur dgruf 2_piattaforma di rendicontazione e monitoraggio
 
Assiteca - Compliance Aziendale, Politiche e procedure; La gestione del risch...
Assiteca - Compliance Aziendale, Politiche e procedure; La gestione del risch...Assiteca - Compliance Aziendale, Politiche e procedure; La gestione del risch...
Assiteca - Compliance Aziendale, Politiche e procedure; La gestione del risch...
 

Premio pa sostenibile_2019_template

  • 1. Documento di approfondimento della soluzione: Razionalizzazione dei controlli sulle imprese. Il Registro Unico dei Controlli Provinciali sulle imprese – RUCP INDICE (da seguire come traccia guida) 1) Descrizione della soluzione 2) Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze 3) Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare 4) Descrizione dei destinatari della misura 5) Descrizione della tecnologia adottata 6) Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari) 7) Tempi di progetto
  • 2. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare In Italia i sistemi delle ispezioni, dei controlli e delle verifiche sulle imprese contribuiscono ad aumentare gli oneri a carico delle imprese, soprattutto per quelle di micro, piccole e medie dimensioni che rappresentano il 95,4% di quelle presenti nel tessuto economico e produttivo nazionale (Fonte: ISTAT Annuario statistico per il 2015). Le imprese, infatti, devono sostenere costi diretti per consentire la necessaria leale e fattiva cooperazione nel corso del controllo; oneri amministrativi collegati a vario titolo alle attività di controllo (ad esempio, perché occorre conservare ed esibire a richiesta eventuale documentazione); risorse necessarie per finanziare sistemi interni volti alla prevenzione della corruzione (come nel caso del d.lgs. 8.6.2001, n. 231 riguardante la responsabilità amministrativa delle società e degli enti). Significativi costi gravano anche sulle amministrazioni che svolgono i controlli soprattutto quando, come accade in Italia, queste amministrazioni presentano problemi di disponibilità finanziaria, carenza di personale e impoverimento delle competenze interne. Di qui l’urgenza di ripensare le attività di controllo sulle imprese attraverso una modalità nuova che sia tale da consentire una razionalizzazione e una digitalizzazione della complessiva attività ispettiva in modo che sia meno costosa – sia per le imprese, sia per la Pubblica Amministrazione – aumentando, nel contempo, l’efficacia stessa del controllo che deve essere centrato sugli aspetti sostanziali piuttosto che documentali e orientato su un campione di imprese selezionate sulla base dell’analisi del rischio. Il Progetto di razionalizzazione dei controlli sulle imprese, al cui interno si innesta con ruolo preponderante il Registro Unico dei Controlli Provinciali sulle imprese – RUCP – si pone come obiettivo quello di aumentare l'attrattività e la competitività delle imprese trentine attraverso un miglioramento dell'efficienza della Pubblica Amministrazione, una riduzione degli oneri burocratici posti a carico delle imprese nonché attraverso la valorizzazione delle imprese che si dimostrano ottemperanti alla normativa. Si tratta di un obiettivo ambizioso che, grazie ai buoni risultati conseguiti in altri ordinamenti giuridici che hanno già sperimentato il registro unico dei controlli, consente di affrontare un tema particolarmente spinoso nel nostro Paese come quello rappresentato dalla semplificazione dei controlli. Il RUCP infatti presuppone l’adozione di una strategia integrata che agisca contemporaneamente sul dato normativo e sulla razionalizzazione del sistema istituzionale, che intervenga sulle tecniche utilizzate per svolgere il controllo orientandolo verso una prospettiva di maggiore efficacia ed efficienza e di una più ampia trasparenza. L’innovatività del RUCP pertanto è da ricondurre non tanto nello strumento in se, quanto nel percorso seguito per la sua implementazione – che ha visto il coinvolgimento attivo e costante di istituzioni, imprese e loro associazioni – e nella sua capacità di rispondere
  • 3. contemporaneamente ad esigenze tradizionalmente tra loro in contrapposizione ossia la semplificazione dell’azione amministrativa, la velocità delle attività imprenditoriali e la tutela degli interessi pubblici che giustificano l’adozione del controllo. Alla luce di tali osservazioni, la Provincia autonoma di Trento ritiene di candidare il Registro Unico dei Controlli Provinciali sulle imprese nell'ambito dell’obiettivo 16 degli “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, ed in particolare nell'ambito dell’Obiettivo 16.6: sviluppare istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti a tutti i livelli. Descrizione della soluzione La soluzione individuata consiste nell’attivazione del Registro unico dei controlli provinciali sulle imprese (RUCP). Tale Registro conterrà i dati derivanti dall’attività di controllo e di revisione. Lo stesso consentirà alle varie strutture della Provincia, nonché ai suoi Enti strumentali, di programmare congiuntamente l’attività di controllo da effettuare in futuro e di condividere i dati relativamente ai controlli già effettuati. Il sistema si basa su dati anagrafici presenti nei database della Camera di Commercio e mira, in una prospettiva più ampia di sviluppo, a mettere in collegamento anche tutti i dati detenuti dai vari enti locali, quali ad esempio i Comuni, in modo da realizzare un vero e proprio network che possa collaborare in simbiosi al fine di evitare duplicazioni dei controlli e ridurre i sopralluoghi presso le aziende. Il RUCP infine consentirebbe anche di arrivare ad un modello di verbale precompilato per i vari procedimenti di controllo che permetterebbe innanzitutto una standardizzazione dei verbali oltre ad un risparmio di tempo da parte dei controllori nell’espletamento dell’attività ispettiva (Allegato 1 – struttura e interfaccia grafica RUCP). Esso costituisce sicuramente l’elemento cardine dell’intero Progetto di razionalizzazione dei controlli sulle imprese intrapreso dalla Provincia autonoma di Trento, e di seguito se ne sintetizzano gli elementi caratterizzanti:  le finalità del Registro Unico Controlli Provinciali – RUCP possono essere così sintetizzate: ◦ razionalizzare i controlli attraverso una programmazione coordinata degli interventi (evitando così sovrapposizioni e duplicazioni), una condivisione delle informazioni tra attori istituzionali (ciò non solo tra le strutture provinciali, ma anche con soggetti esterni come i Comuni trentini e gli enti strumentali della Provincia, tra i quali APSS), e la condivisione degli esiti; ◦ ridurre il peso dell’attività di vigilanza sulle imprese;  Modalità: ◦ creazione di una banca dati provinciale, alimentata da: ▪ archivio dei procedimenti di controllo della Provincia autonoma di Trento (elenco dei procedimenti e dei relativi funzionari responsabili, così come già da tempo pubblicati sul sito trasparenza Provincia – vedi link: http://www.provincia.tn.it/amministrazione_trasparente_pat/- controlli_imprese/);
  • 4. ▪ archivio delle imprese con sede in Provincia autonoma di Trento – Camera di commercio (anagrafica sistema Parix) – con importazione automatica dei seguenti dati: anagrafica impresa, p.iva, sede legale, altre sedi – già a disposizione di Provincia autonoma di Trento – con deliberazione della Giunta provinciale n. 1038 del 24 aprile 2008; ▪ archivio relativo alle certificazioni così come disponibile presso Accredia (dati impresa, p.iva, dettaglio certificazioni possedute) (Reg. UE n. 765/2008); ▪ esiti dei controlli delle strutture provinciali e APSS ed in prospettiva anche dei Comuni;  Esiti attesi: ◦ ridurre i controlli sulle imprese; ◦ utilizzare una piattaforma comune per le attività di controllo, anche istituendo una unità per il controllo immediato delle autodichiarazioni, riducendo le richieste di informazioni rivolte alle imprese; ◦ razionalizzare le risorse umane, materiali e immateriali, con un significativo risparmio di risorse per la Provincia; ◦ fornire informazioni utili ad orientare l’attività di vigilanza alla protezione del bene, finalità stessa della previsione del potere in capo alla Pubblica Amministrazione; ◦ produzione automatizzata del verbale, attraverso la definizione di un modello di verbale standardizzato che consentirebbe, tra l’altro, l'emissione immediata del verbale; ◦ Funzionalizzare la costruzione del RUCP al fine di creare un sistema economico efficiente e di qualità, favorendo le imprese che pongono in essere azioni virtuose. Ciò, ad esempio, valorizzando il possesso di certificazioni e di esperienze positive di controlli precedenti ed utilizzando tali informazioni in maniera oggettiva per la formazione del campione delle imprese da controllare. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze La Provincia autonoma di Trento, e in particolare l’Unità di missione semplice Affari istituzionali e audit, ha attivato il Progetto di razionalizzazione dei controlli sulle imprese, su input del legislatore nazionale, in particolare sulla base della d.l. n. 5/2012 (c.d. Semplifica Italia), avviando un intensa attività di collaborazione con i singoli Dipartimenti provinciali e nell’ambito di specifici Tavoli tecnici di lavoro. All’interno dell’Unità di missione semplice Affari istituzionali e audit si sono occupate,
  • 5. ed hanno seguito costantemente lo sviluppo e la complessiva evoluzione del Progetto:  la dott.ssa Giuliana Cristoforetti – Dirigente della Struttura, responsabile e coordinatrice del complessivo Progetto di razionalizzazione dei controlli sulle imprese;  il dott. Alfonso Prattichizzo – Funzionario economico-finanziario, responsabile degli aspetti economici e di comunicazione del Progetto;  Laura Stedile – Funzionario amministrativo-organizzativo, responsabile degli aspetti giuridici e censimentari del Progetto;  il dott. Roberto Fincati – Funzionario amministrativo-organizzativo, responsabile degli aspetti giuridici e privacy del Progetto. Uno degli aspetti di forza del complessivo Progetto e, più in particolare della progettazione e implementazione del RUCP, è stata sicuramente la governance messa in campo. È stata infatti elaborata una governance per Tavoli che si è dimostrata particolarmente funzionale e valida nella elaborazione delle azioni concrete da attuare e nel coordinamento delle stesse. In particolare si citano sinteticamente i seguenti Tavoli:  Il “Centro di coordinamento per i controlli sulle imprese”, il cui compito è quello di garantire l'attivazione tempestiva delle misure di attuazione dei criteri preordinati alla razionalizzazione dei controlli sulle imprese e presidiarne l'attuazione, garantendone uniformità. Tra le misure seguite e sostenute dal Centro, notevole interesse e complessità al tempo stesso, è stata rivestita dall’azione contemplante la progettazione e l’implementazione del RUCP;  Il “Tavolo tecnico provinciale dei controlli sulle imprese”, il cui compito è quello di assicurare il continuo confronto con gli stakeholders istituzionali e con i portatori di interesse. Il Tavolo si configura con una struttura stabile con riferimento agli interlocutori istituzionali (C.C.I.A.A., Consorzio dei Comuni Trentini, C.R.T.C.U., ACCREDIA, UNI, OCSE Centro Leed di Trento), pur garantendo un rapporto continuo con le Associazioni di categoria, sindacali, gli Enti bilaterali, assicurando altresì la presenza delle associazioni ambientali maggiormente rappresentative.  Il “Tavolo interdipartimentale per la razionalizzazione dei controlli sulle imprese”. Questo tavolo ha la finalità di coinvolgere tutti i Dipartimenti e le Strutture provinciali afferenti al Progetto ed in tale contesto i referenti del Tavolo hanno assicurato un apporto costante e continuo. Anche il Dipartimento della Funzione Pubblica ha collaborato attivamente allo sviluppo del Progetto, nella figura della dott.ssa Mariangela Benedetti, la quale ha avuto un importante
  • 6. ruolo di consulenza e di coordinamento tra il livello provinciale e il livello nazionale ed europeo, garantendo una costante valorizzazione del Progetto. Per quanto riguarda lo sviluppo della piattaforma informatica del RUCP, le attività relative agli interventi tecnici, sono seguite da un team di lavoro di Trentino Digitale (società partecipata della Provincia autonoma di Trento) che sta lavorando e seguendo il suo sviluppo, in modalità Agile, sotto il coordinamento del dott. Massimo D’Alessandro. Tempi di progetto Il Progetto di razionalizzazione dei controlli sulle imprese può essere diviso in due fasi: Fase 1 (2015 - 2017) Durante una prima fase, fondamentale per la corretta progettazione e realizzazione del RUCP, si è provveduto ad elaborare una scheda censimentaria che è stata sottoposta alle varie strutture della Provincia autonoma di Trento. Attraverso questo censimento si è arrivati innanzitutto ad una definizione precisa e puntuale dei vari procedimenti di controllo esistenti, ma soprattutto si è conosciuto il numero totale di controlli annui effettuati per ogni procedimento, il tempo medio richiesto da ciascun procedimento nonché la capacità di ciascun procedimento di tutelare il bene protetto secondo una metodologia di approccio al rischio che ha tenuto in considerazione il rischio oggettivo e il rischio soggettivo (Allegato 2 – elenco delle richieste contenute nella scheda censimentaria sottoposta alle varie Strutture ed esiti censimento 2018). Fase 2 (2017 - in corso) Nella seconda fase al fine di realizzare una razionalizzazione dell’attuale sistema di controlli previsti dalla PA, sono stati messi in campo strumenti tra loro diversi che rispondono alla complessità della tematica affrontata. A tal riguardo sono state individuate le seguenti misure:  Progettazione e implementazione del Registro Unico del Registro Unico dei Controlli Provinciali sulle imprese – RUCP, al fine di programmare congiuntamente l’attività di controllo e condividerne gli esiti;  Accordo di collaborazione istituzionale con UNI – Ente Italiano di Normazione, per la redazione di specifiche Prassi di riferimento, come misura di razionalizzazione e semplificazione dei controlli sulle imprese;  Sostegno alla diffusione dei modelli organizzativi gestionali (secondo quanto previsto dal d.lgs. 231/2001), delle certificazioni e delle asseverazioni;  Valorizzazione della collaborazioni con le parti sociali e datoriali attraverso protocolli;  Accreditamento dell’impresa attraverso un rating che potrà essere utilizzato dalla Pubblica Amministrazione per la formazione del campione delle imprese da
  • 7. controllare, consentendo così di valorizzare le imprese maggiormente attente alla compliance normativa; Ulteriore sviluppo (2019 - 2021) Una ulteriore fase di sviluppo, consiste nella elaborazione di un “Rating per la formazione del campione delle imprese da controllare” (RAC), ossia una metodologia di pianificazione e programmazione basata sulla “profilazione” delle imprese che, attraverso l’analisi di specifici fattori di rischiosità, sia oggettivi che soggettivi, e tenuto conto della “storia” concreta dell’impresa in termini di affidabilità e attitudine alla compliance, consenta l’elaborazione di specifici indicatori per la determinazione del campione di imprese da controllare. Strumentale alla realizzazione del RAC è appunto l’attivazione del RUCP al fine di garantire l’uso integrato di appositi database necessari ad assicurare la condivisione tra le diverse amministrazioni degli esiti dei rispettivi controlli (o delle notizie acquisite in fase istruttoria). Il RAC deve essere costruito in modo tale da fornire un modello comune di analisi che possa essere adottato, con i relativi adeguamenti, in tutti i settori in cui il controllo viene esercitato (ad esempio governo del territorio, edilizia e commercio, agricoltura, ambiente, sui luoghi di lavoro) e nell’ambito dei diversi livelli territoriali di Governo che caratterizza l’ordinamento giuridico italiano. Tale ulteriore sviluppo fa parte di un ulteriore Progetto denominato “RAC – Rating Audit Control” - redatto in collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento ed il Dipartimento della Funzione Pubblica - presentato nell’ambito del Programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP). Descrizione dei destinatari della misura L’attuale onerosità e complessità del sistema pubblico dei controlli si riflette su diverse aree di policy – di carattere sia generale che settoriale – tra cui: 1. La tutela delle piccole e medie imprese. Le PMI e le micro imprese subiscono elevati costi, in termini di ore lavoro dedicate ai controlli, in ragione della numerosità degli enti controllori e dell’assenza di sistemi di selezione basati sull’analisi del rischio. Ulteriori costi sono legati alla necessità di ricorrere almeno in parte, ad un consulente esterno per comprendere gli obblighi da rispettare e assolvere alle pratiche amministrative. 2. L’efficacia dell’azione amministrativa. La frammentazione delle competenze determina un deficit di coordinamento e di programmazione delle attività di controllo e una proliferazione di banche dati autonome che, impedendo ad esempio la condivisione degli esiti delle attività di controllo, rendono l’azione amministrativa inefficiente.
  • 8. 3. Il livello di corruzione. La corruzione prolifera innanzitutto per effetto della opacità delle procedure e della scarsa chiarezza degli obblighi da rispettare. Esiste poi uno specifico rischio di corruzione generato dalla stessa attività di controllo. Il controllo, infatti, rappresentando una delle più diffuse manifestazioni attraverso cui i soggetti pubblici entrano in contatto con i soggetti privati, fornisce una rilevantissima occasione di corruzione amministrativa. 4. La trasparenza dell’azione amministrativa. A causa della numerosità, dalla duplicazione e della scarsa chiarezza degli obblighi formali e sostanziali gravanti sulle imprese, nonché dalla opacità delle attività istruttorie, l’azione amministrativa svolta nelle attività di controllo risulta scarsamente trasparente o percepita come tale. 5. L’attrazione e la competitività delle imprese. La numerosità e lo scarso coordinamento dei controlli e la poca chiarezza degli obblighi da rispettare, l’esposizione a un potenziale rischio di corruzione, etc. incide negativamente sull’attrazione degli investimenti da parte degli imprenditori che preferiscono investire dove la burocrazia risulta più semplice, veloce e meno onerosa. Più in generale, come dimostrato dalle buone pratiche europee e internazionali (Cfr. World Bank…), la semplificazione e la razionalizzazione dei controlli - in virtù delle interdipendenze con altre politiche pubbliche – potrebbe contribuire a ridurre l’onerosità del sistema amministrativo italiano che rappresenta un freno – piuttosto che un volano – dell’economia nazionale. Numerosi in questo senso sono gli indicatori. Già nel 2014, ad esempio, Unioncamere metteva in evidenza l’incapacità dell’amministrazione pubblica di ridurre il costo per l’espletamento delle pratiche amministrative che veniva percepito – considerando il triennio 2010/2013 – invariato dalla maggior parte delle imprese (per il 74% delle imprese nel 2013 rispetto al 2012 e per il 68% delle imprese nel 2011 rispetto al 2010) (Cfr. UNIONCAMERE, Indagine conoscitiva sul disegno di legge n. 1577 “Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”. Il ruolo dei servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione per la competitività economica: il ruolo e il punto di vista delle Camere di Commercio, Allegato 4,3). Del resto, la debolezza del sistema amministrativo italiano è un problema noto da tempo. Numerose sono le comparazioni nazionali e internazionali che evidenziano criticità e carenze in ambiti specifici, come quelli relativi agli oneri regolatori, alla prevenzione e al contrasto della corruzione, alla trasparenza, alla digitalizzazione dei servizi ai cittadini e al miglioramento del funzionamento del sistema giudiziario. Ad esempio, l’eccesso di oneri regolatori, indicato come una delle cause principali dello svantaggio competitivo del Paese nei Rapporti Doing Business della Banca Mondiale, nel nuovo ranking che misura la “distanza dalla frontiera” della regolazione ottimale colloca
  • 9. l’Italia al 33° tra i 57 Paesi ad alto reddito (e al numero 50 nella graduatoria completa dei 190 Paesi presi in esame). Per quanto riguarda la lotta alla corruzione, secondo l’ultimo rapporto pubblicato da Transparency International (2018), l’Italia, pur facendo registrare un lieve miglioramento rispetto al dato precedentemente rilevato, si colloca al 54° posto su 180 Paesi considerati e al 25° posto su 31 Paesi europei. Anche in riferimento alla trasparenza delle amministrazioni e allo sviluppo dell’open government, la posizione italiana non è tra le migliori. Secondo l’Open Data Barometer global ranking (2017), un indice sintetico che registra il livello di diffusione di pratiche e politiche di Open Government Data nel mondo, l’Italia risulta al 50° posto. Da quanto appena detto, quindi, pare ovvio che da questa complessiva azione di razionalizzazione dei controlli sulle imprese, di cui il RUCP è lo strumento principe, si avrà un impatto a livello sistemico sul complessivo rapporto tra Pubblica Amministrazione e Impresa, in un’ottica di reale semplificazione. Semplificazione che deve far leva necessariamente su una maggiore trasparenza dell’attività di controllo, che a sua volta comporterà un rafforzamento dell’attività di prevenzione del livello di corruzione. Dall’altro lato il RUCP consentirà un’importante attività di digitalizzazione e di razionalizzazione delle risorse messe in campo dalle Pubbliche Amministrazioni nell’attività di vigilanza e controllo. Pertanto da tale strumento ne potrà trarre beneficio in primis la Pubblica Amministrazione, riducendo i costi delle attività di controllo oltre che aumentando il livello di trasparenza e di contrasto alla corruzione. Da ciò, conseguentemente, trarranno beneficio i cittadini nel loro insieme. Infine ne trarrà beneficio tutto il tessuto imprenditoriale – rappresentato soprattutto dalle micro e dalle piccole e medie imprese – che da un lato potranno ridurre i loro oneri burocratici destinando così le risorse su investimenti maggiormente produttivi e dall’altro potranno contare su una PA che valorizzi le imprese più virtuose. Descrizione della tecnologia adottata Di seguito sono illustrati sinteticamente gli elementi salienti dell’architettura tecnologica del Sistema Informativo del Registro unico dei Controlli Provinciali sulle imprese (RUCP). La Piattaforma RUCP è stata realizzata da un team di lavoro, coordinato dal dott. Massimo D’Alessandro nei Laboratori Digitali di Trentino Digitale S.p.A., adottando un approccio Agile SCRUM. SCRUM è il metodo Agile più diffuso, molto utilizzato per progetti particolarmente complessi ed innovativi. Si tratta di una metodologia che, mettendo assieme una serie di practice, divide l’intero progetto in sprint per meglio coordinare il suo processo di sviluppo con le esigenze del committente. In questo contesto gli sprint del RUCP sono stati fissati in una durata di 2 settimane. L’architettura del Registro risulta scalabile in tutte le componenti assicurando quindi la possibilità di erogare i servizi offerti ad un numero elevato di utilizzatori. Tale requisito risulta
  • 10. particolarmente utile proprio al fine di ridurre possibili ostacoli relativi alla sua replicabilità e garantire la massima esportabilità dello strumento, anche in contesti diversi da quello della Provincia autonoma di Trento, con possibilità di esportare tale Registro in altre realtà di dimensioni maggiori che presentano numeri notevolmente più ampi. Il frontend del Registro è stato realizzato utilizzando Angular versione 6 (https://angular.io/), il frontend comunica con il backend esclusivamente tramite microservizi REST. I Cascading Style Sheets, CSS, sono generati tramite il design "bootstrap italia" (https://italia.github.io/bootstrap-italia/), sviluppato sulla base di Bootstrap 4 e modificato per implementare le linee guida per i siti web della Pubblica Amministrazione. Il design è responsivo e questo premette all'applicativo RUCP di adattarsi graficamente in modo automatico ai diversi dispositivi da cui si effettua l’accesso. Pertanto l’applicativo può essere utilizzato accedendo da diversi dispositivi: desktop, tablet e smarphone. Il backend, sviluppato in Java versione 1.8 utilizzando Spring boot, espone servizi REST realizzati adottando un approccio di Design di tipo Test Driven Development. Per ciascun microservizio inoltre sono stati implementati test automatici a copertura di eventuali regressioni. L’ RDBMS, ovvero il sistema per la gestione di basi di dati relazionali, è ORACLE 12. Tutto il sorgente viene mantenuto su un repository GIT, i deploy sono automatizzati tramite JENKINS ed avvengono su un server JBoss EAP 7. Inoltre l’architettura RUCP, data la sensibilità dei temi trattati, è stata costruita in modo da consentire l’accesso previa identificazione e login da parte dell’operatore, in modo da poter tracciare tutte le operazioni poste in essere dallo stesso. Per lo stesso motivo, ai fini della assoluta salvaguardia di privacy e trattamento dati è stata prevista una profilazione estremamente rigorosa circa le regole di visibilità delle informazioni presenti nel sistema. In particolare, su valutazione dell'amministratore di sicurezza, è possibile concedere o negare la visibilità dei controlli relativi ad un intero procedimento ai singoli utilizzatori del sistema, sia per le fasi di pianificazione del controllo che per quelle relative all'esito dello stesso. Il servizio, attualmente, è erogato presso il data center di Trentino Digitale, certificato ISO 27001, a garanzia della sicurezza logica, fisica ed organizzativa delle informazioni e dati trattati. Di seguito uno schema riassuntivo dell’architettura illustrata:
  • 11. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari) Il dato di partenza, preso come riferimento per le successive analisi, è rappresentato dalla popolazione dei controlli annui censiti dalla Provincia autonoma di Trento. Tale dato ammonta, per l’anno 2018, a circa 65.000 controlli. Dal totale dei controlli effettuati dalle varie strutture provinciali vanno detratti circa 17.500 controlli, in quanto trattasi di controlli non gestibili nell'ambito del RUCP. Pertanto i controlli aggredibili sono circa 47.500. Sintesi della stima di riduzione controlli alle imprese (per anno solare) CONTROLLI 65.000 Tipologia intervento Impatto a medio/lungo termine Interventi tipo organizzativo -6000 Interventi tipo normativo -4000 Interventi tipo informatico -12000 TOTALE RIDUZIONE -22.000 Controlli residui 43.000 Per azioni di tipo organizzativo si intendono tutte le attività che prevedono una differente modalità organizzativa delle strutture che realizzano attività di controllo, per azioni di tipo normativo si intendono tutte le attività che prevedono modifiche o integrazioni normative, relativamente ai criteri e alle modalità di effettuazione dei controlli, per azioni di tipo informatico si intende l'introduzione di un sistema informatico unitario, rappresentato appunto dal RUCP, che consenta sia la pianificazione e l’effettuazione congiunta di più
  • 12. controlli nello stesso momento/luogo da parte delle diverse Strutture, sia la possibilità di raccogliere i dati e gli esiti dei controlli, consentendone una condivisione nonché il riutilizzo stesso delle informazioni. Inoltre i dati già raccolti nel RUCP consentirebbero alla Pubblica Amministrazione anche un orientamento dell’attività di controllo da effettuare in futuro. Volendo effettuare una semplice stima dell’impatto economico ottenibile da una riduzione dei controlli, possiamo partire dalla seguente formula: stima costo medio del controllo unitario * numero di controlli effettuati nell’anno Ipotizziamo come costo, per una questione di semplicità, il solo costo relativo al capitale umano impiegato dalla Provincia autonoma di Trento per effettuare attività di controllo, in quanto ritenuto prevalente rispetto ad altre voci, che seppur residuali esistono. Partendo dal dato – basato sulla media dei tempi medi richiesti per ogni procedimento di controllo (dato ottenuto dall’attività censimentaria da parte delle diverse strutture) – che ciascun controllo effettuato comporti mediamente un costo pari a circa 2 ore di tempo lavorativo e che ciascun dipendente della Provincia lavori per un totale di circa 1750 ore/annue con uno stipendio medio pari a 30.000 euro lordi, otteniamo che attualmente la Provincia autonoma di Trento impiega per l’attività di controllo: 2 h * 65.000 controlli = 130.000 ore (ore annue destinate ad attività di controllo) 130.000 h / 1750 h = 74,29 dipendenti (numero dipendenti equivalenti impiegati in attività di controllo) 74,29 dip. * 30.000 € = 2.228.700,00 € (totale spese annue della PaT per attività di controllo) Occorre tener presente che le nostre azioni riescono ad intervenire su un totale di circa 47.500 controlli, anziché sui 65.000 totali, e quindi abbiamo un massimale di spesa aggredibile pari a 1.628.570,00 euro, ottenuto ripetendo gli stessi calcoli riportati sopra, ma su 47.500 controlli. Su questa spesa il nostro progetto impatterebbe con una riduzione, come sopra riporta, di 22.000 controlli nel medio-lungo termine. Da questi andiamo a quantificare la riduzione dei controlli legata ai soli interventi di tipo informatico, laddove l’intervento cardine è rappresentato certamente dal RUCP. L’aspetto è quantificabile nel seguente modo: 2 h * 12.000 controlli = 24.000 ore (ore annue destinate ad attività di controllo) 24.000 h / 1750 h = 13,71 dipendenti (numero dipendenti equivalenti impiegati in attività di controllo)
  • 13. 13,71 dip. * 30.000 € = 411.300,00 € (riduzione delle spese annue sostenute dalla PaT per attività di controllo ottenibile grazie all’introduzione del RUCP) Pertanto il complessivo Progetto di razionalizzazione dei controlli sulle imprese consentirebbe, una volta implementato a regime (attraverso azioni di tipo organizzativo, normativo e tecnologico), una riduzione annua di 754.200,00 euro, che rappresenta il 33,84% sul totale della spesa sostenuta in attività di controllo dalla Provincia autonoma di Trento (2.228.700 €). Di questo potenziale risparmio di risorse, derivante da una intensa attività di razionalizzazione, l’impatto maggiore deriva certamente dagli aspetti di tipo informatico ed in particolare dal RUCP, che consente singolarmente un risparmio annuo pari a 411.300,00 €, rappresentante oltre il 50% del potenziale risparmio totale e circa il 18,45% sul totale dei costi sostenuti dalla Provincia per la complessiva attività di vigilanza. Occorre inoltre tener presente tutta una serie di dati – soprattutto quelli di tipo qualitativo – che non sono stati considerati nel calcolo puramente quantitativo appena effettuato. Tra questi si segnalano in particolare i seguenti elementi degni di nota:  attraverso il RUCP anche i rimanenti controlli saranno espletati con maggiore celerità e pertanto anche il loro costo subirà una riduzione;  il RUCP consentirà inoltre di dare una attuazione concreta al principio “once only” creando una banca dati di notevole valore da cui attingere informazioni, anche derivanti dall’espletamento dei precedenti controlli, evitando così la reiterazione dei controlli sulle imprese che si sono dimostrate conformi alle normative vigenti;  il RUCP, in prospettiva, consentirà anche di orientare la formazione del campione delle imprese da controllare sulla base di un Rating, che consentirà di costruire un profilo dell’impresa al fine di valorizzare le certificazioni possedute dall’impresa nonché gli esiti dei controlli precedenti, in una prospettiva di valorizzazione delle imprese maggiormente attente alla compliance normativa;  Tutto ciò determina a sua volta delle importanti ripercussioni anche dal punto di vista economico e sociale. Infatti con questo strumento si punta, in via indiretta – attraverso una PA più efficiente e meno costosa – ad un aumento della competitività e dell’attrattività territoriale con effetti di sostegno all’imprenditorialità e ad una crescita economica. Per quanto riguarda invece gli investimenti e la potenziale replicabilità del progetto non si registrano particolari criticità. In dettaglio, come evidenziato dalla tabella sottostante, il finanziamento per lo sviluppo della piattaforma informatica RUCP ha beneficiato nel corso del 2017 di un finanziamento di 160.000,00 euro e di un finanziamento di 100.000,00 euro nel corso del 2018. Con tali finanziamenti si è riusciti ad affrontare con successo le fasi di progettazione e di prima implementazione. È stata pianificata infatti una prima sperimentazione dello strumento
  • 14. RUCP che partirà nel settore dell’agricoltura nel prossimo maggio 2019. Per quanto riguarda la potenziale replicabilità, il RUCP, che è uno strumento realizzato ex- novo da questa Provincia, pur essendo uno strumento innovativo nel modo stesso di intendere ed implementare l’attività di controllo, risulta essere replicabile purché vi siano adeguate risorse ICT e soprattutto una cultura aperta al cambiamento e all’innovazione.
  • 15. ALLEGATO 1 – struttura e interfaccia grafica RUCP
  • 16.
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 20. ALLEGATO 2 – Elenco delle richieste contenute nella scheda censimentaria sottoposta alle varie Strutture ed esiti censimento 2018