SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 26
REGNO DI NAPOLIREGNO DI NAPOLI
Il regno di Napoli
dopo la pace di
Caltabellotta (1302) fu
governato dal figlio di
Carlo II d’Angiò,
Roberto.
• Questo regno era il più vasto della penisola e in esso
restavano saldamente radicate le strutture feudali. I baroni
trasformarono i loro feudi in piccoli stati autonomi.
• Le attività commerciali si intensificarono, fiorirono le logge
e le corporazioni e Napoli divenne la città più vivace del
Basso Medioevo in Italia.
• Il re Roberto designò come suo erede il figlio Carlo
di Calabria, ma dopo la morte prematura di
quest’ultimo, fu costretto a lasciare il trono alla
giovane nipote Giovanna d’Angiò, figlia di Carlo.
• Nel 1372 Giovanna I e Federico IV di
Sicilia sottoscrissero il Trattato di
Avignone, che sanciva il
riconoscimento reciproco delle
monarchie e dei rispettivi territori:
Napoli agli Angioini e la Sicilia agli
Aragonesi.
• Carlo III rimase sovrano incontrastato, ma nel 1385 fu
chiamato in Ungheria per prendere in eredità il trono
lasciato vacante da Luigi I il Grande, mentre il regno di
Napoli fu lasciato nelle mani della moglie Margherita, che
rimase reggente per conto dei due piccoli figli, Ladislao e
Giovanna.
• Riesplose la guerra civile tra la
fazione dei durazzeschi, che
riconoscevano come erede
Ladislao, e quella degli angioini,
che si riconoscevano invece in
Luigi II d’Angiò, figlio del defunto
Luigi I. Dopo alterne vicende di
sconfitte e di vittorie prevalse, nel
1400, Ladislao.
• Per rendere solido il regno della nipote, Roberto la
fece sposare con Andrea, fratello del re
d’Ungheria Luigi I il Grande. Ma il matrimonio si
rivelò un fallimento, a causa della condotta leggera
e scandalosa di Giovanna I: ella infatti fu accusata
di aver preso parte alla congiura contro il marito.
• Per vendicare il fratello e far
valere i propri diritti sul regno, il
re Luigi I d’Ungheria scese in
Italia nel 1348 ed occupò
Napoli.
• Intanto il nuovo papa Innocenzo VI scomunicò Giovanna,
in quanto i pagamenti dei tributi di vassallaggio che il
regno doveva al pontefice erano stati interrotti.
• La crisi irreversibile sopraggiunse nel 1378, con lo scoppiò
dello Scisma d’Occidente: Giovanna infatti si schierò con
l’antipapa avignonese, contro la volontà dei suoi sudditi.
Inoltre, non avendo eredi diretti e influenzata dal papa di
Avignone, la regina nominò erede del regno Luigi I,
appartenente al ramo francese degli Angiò e fratello del re
di Francia.
• In risposta, il pontefice romano Urbano VI la scomunicò e
concesse l’investitura del regno a Carlo di Durazzo, che
prese il nome di Carlo III. La nobiltà ed il regno si divisero
in due fazioni in lotta tra loro, i durazzeschi e gli angioini:
iniziò così una prima guerra dinastica.
• Non avendo eredi diretti, successe a Ladislao la sorella
maggiore Giovanna, che divenne così Giovanna II.
• Non avendo eredi diretti, successe a Ladislao la
sorella maggiore Giovanna, che divenne così
Giovanna II.
• Anche Giovanna II non aveva eredi diretti, tanto che decise
di adottare Alfonso V d’Aragona, già sovrano della Sicilia e
della Sardegna.
• Ma quest’ultimo commise l’errore di trasferirsi, nel 1421, a
Napoli: questa decisione fece temere a Giovanna che si
volessero anticipare i tempi della successione e ciò la
indusse a cambiare erede.
• La nuova scelta cadde su Luigi III, del ramo francese degli
Angiò, che però morì nel 1434, così i suoi diritti passarono
al fratello Renato. Seguì un’ennesima, devastante, guerra
dinastica.
La guerra si concluse nel 1442 con la conquista definitiva
di Napoli da parte aragonese.
CASTEL NUOVO
CHASTIAU NEUFCASTRUM NOVUM
MASCHIO ANGIOINO
Il castello era la residenza
regale degli Angioini, con
l’arrivo di Roberto il saggio
divenne anche un grande
centro culturale.
La prima denominazione,
ovvero Maschio Angioino, è
dovuta al sovrano Carlo I
d’Angiò, il quale lo fece
edificare tra il 1279 e il 1282.
All’arrivo degli Aragonesi (1421) il nome cambiò
in Castel Nuovo, innanzitutto per eliminare ogni
traccia degli Angioini, poi anche per distinguerlo
da Castel dell’Ovo e da Castello Capuano.
Attualmente sorge nell’ampia Piazza Municipio, al fianco
dei giardini di Palazzo Reale, a pochi passi dal porto. Tutti
questi edifici, meno il municipio che è successivo, furono
edificati nello stesso periodo, in cui tutta la zona godeva di
una particolare fioritura.
MASCHIO ANGIOINO
LA TAVOLA STROZZI
• E’ di autore ignoto, forse Colantonio
• Risale al ‘400, aveva lo scopo di celebrare Ferrante
d’Aragona
• E’ utile per una lettura analitica della città di Napoli
Il progetto fu assegnato agli architetti francesi Pierre
d’Angincourt e Pierre de Chaulnes.
La principale caratteristica del monumento è la
pianta irregolarmente trapezoidale.
E’ difeso da cinque grandi torri
cilindriche (due rivolte verso il
mare e tre verso la terra). Esse
si elevano su dei basamenti a
scarpata.
Torre del Beverello
di San Giorgiodi San Giorgio di Mezzo di Guardia
dell’O
ro
dell’O
ro
di Beverello
L’arco trionfale
situato tra la torre di
Mezzo e la torre di
Guardia. E’ in
marmo e si ispira
agli archi romani.
Il suo scopo è
quello di celebrare
l’arrivo a Napoli di
Alfonso d’Aragona,
di cui c’è una statua
sulla sommità più
alta.
statua commemorativa di Alfonso
d’Aragona
dettaglio ad opera di Lorenzo
Laurana
CAPPELLA PALATINA
o Chiesa di San Sebastiano o di Santa Barbara
E’ l’unico elemento
interno originale
rimasto fino ad oggi,
risale dunque
all’epoca angioina
ed è in stile gotico. E’ collegata alla
sala dei baroni
attraverso una
scala a
chiocciola.
Illuminata da
finestre
gotiche.
dettagli della cappella
Giotto affrescò
parte della
cappella intorno
al 1330.
Le immagini
riprendevano le
“Storie del Vecchio e
Nuovo Testamento”
Roberto d’Angiò lo chiamò nel 1328
per la decorazione delle pareti della
cappella Palatina, che si concluse nel
1333.
In quello stesso anno venne nominato dal Re “famigliare” e
“primo pittore di corte e nostro fedele”, a testimoniare
l’enorme considerazione che Giotto aveva raggiunto. Inoltre
gli assegnò uno stipendio annuo.
La sua opera era molto ben
documentata, ne rimane infatti il
contratto, utile per conoscere come
era strutturato il lavoro nella sua
bottega.
LA SALA DEI BARONI o SALA MAIOR o SALA DEL TRONO
Essa è la sala principale del
castello.
Venne affrescata nel 1330 da
Giotto ed erano raffigurate gli
uomini e le donne illustri
dell’antichità
(Sansone,
Ercole,
Salomone,
Paride, Ettore,
Achille, Enea,
Alessandro e
Cesare)
Cappella delle anime del Purgatorio
Vista dalle prigioni
Cappella di San Francesco di Paolo
Attualmente il complesso monumentale viene destinato ad
uso culturale ed è sede del Museo Civico di Napoli.

Weitere ähnliche Inhalte

Was ist angesagt?

Le monarchie nazionali
Le monarchie nazionaliLe monarchie nazionali
Le monarchie nazionali
C. B.
 
Michelàngelo Vita opera
Michelàngelo Vita operaMichelàngelo Vita opera
Michelàngelo Vita opera
Maruzells zells
 

Was ist angesagt? (20)

Vita di Martin Lutero
Vita di Martin LuteroVita di Martin Lutero
Vita di Martin Lutero
 
Le monarchie nazionali
Le monarchie nazionaliLe monarchie nazionali
Le monarchie nazionali
 
1600
16001600
1600
 
Gabriele d annunzio
Gabriele d annunzioGabriele d annunzio
Gabriele d annunzio
 
La Poesia Religiosa
La Poesia ReligiosaLa Poesia Religiosa
La Poesia Religiosa
 
La lotta per le investiture
La lotta per le investitureLa lotta per le investiture
La lotta per le investiture
 
Convivio
ConvivioConvivio
Convivio
 
I longobardi
I longobardiI longobardi
I longobardi
 
La letteratura tra fine ottocento e inizio novecento
La letteratura tra fine ottocento e inizio novecentoLa letteratura tra fine ottocento e inizio novecento
La letteratura tra fine ottocento e inizio novecento
 
Dante opere
Dante opereDante opere
Dante opere
 
Raffaello Sanzio
Raffaello SanzioRaffaello Sanzio
Raffaello Sanzio
 
La Spagna di Filippo II
La Spagna di Filippo IILa Spagna di Filippo II
La Spagna di Filippo II
 
L’età di giustiniano
L’età di giustinianoL’età di giustiniano
L’età di giustiniano
 
Riforma protestante
Riforma protestanteRiforma protestante
Riforma protestante
 
Michelàngelo Vita opera
Michelàngelo Vita operaMichelàngelo Vita opera
Michelàngelo Vita opera
 
Aristotele
AristoteleAristotele
Aristotele
 
Il dolce stilnovo
Il dolce stilnovoIl dolce stilnovo
Il dolce stilnovo
 
La Riforma: Lutero, Zwingli, Calvino
La Riforma: Lutero, Zwingli, CalvinoLa Riforma: Lutero, Zwingli, Calvino
La Riforma: Lutero, Zwingli, Calvino
 
Il Rinascimento
Il RinascimentoIl Rinascimento
Il Rinascimento
 
Giovanni Boccaccio
Giovanni BoccaccioGiovanni Boccaccio
Giovanni Boccaccio
 

Ähnlich wie Regno di Napoli, gli Angioini

I Normanni e la creazione del Ducato medievale - Lucia Gangale
I Normanni e la creazione del Ducato medievale - Lucia GangaleI Normanni e la creazione del Ducato medievale - Lucia Gangale
I Normanni e la creazione del Ducato medievale - Lucia Gangale
reportages1
 
Mauro Fortuna
Mauro FortunaMauro Fortuna
Mauro Fortuna
fortuna78
 
Alla tavola della principessa costanza
Alla tavola della principessa costanzaAlla tavola della principessa costanza
Alla tavola della principessa costanza
fortunato66
 
Gli stati regionali italiani
Gli stati regionali italianiGli stati regionali italiani
Gli stati regionali italiani
sara1668
 

Ähnlich wie Regno di Napoli, gli Angioini (20)

NapoliZaRene-a
NapoliZaRene-aNapoliZaRene-a
NapoliZaRene-a
 
Castello dell'ovo e gli scorci di panorami che ci regala
Castello dell'ovo e gli scorci di panorami che ci regalaCastello dell'ovo e gli scorci di panorami che ci regala
Castello dell'ovo e gli scorci di panorami che ci regala
 
Signorie italiane1
Signorie italiane1Signorie italiane1
Signorie italiane1
 
Caselnuovo erroneamente maschio angioino
Caselnuovo erroneamente maschio angioinoCaselnuovo erroneamente maschio angioino
Caselnuovo erroneamente maschio angioino
 
Norcia tra storia arte e gusto
Norcia tra storia arte e gustoNorcia tra storia arte e gusto
Norcia tra storia arte e gusto
 
Pres AnnaAlfonso V d'aragona
Pres AnnaAlfonso V d'aragonaPres AnnaAlfonso V d'aragona
Pres AnnaAlfonso V d'aragona
 
Campania con video
Campania con videoCampania con video
Campania con video
 
Dai comuni alle signorie
Dai comuni alle signorieDai comuni alle signorie
Dai comuni alle signorie
 
I Normanni e la creazione del Ducato medievale - Lucia Gangale
I Normanni e la creazione del Ducato medievale - Lucia GangaleI Normanni e la creazione del Ducato medievale - Lucia Gangale
I Normanni e la creazione del Ducato medievale - Lucia Gangale
 
Mauro Fortuna
Mauro FortunaMauro Fortuna
Mauro Fortuna
 
Il castel dell'ovo come mai visto italiano-
Il castel dell'ovo come mai visto   italiano-Il castel dell'ovo come mai visto   italiano-
Il castel dell'ovo come mai visto italiano-
 
Carlo V
Carlo VCarlo V
Carlo V
 
Eleonora d'Aquitania by lucia gangale
Eleonora d'Aquitania by lucia gangaleEleonora d'Aquitania by lucia gangale
Eleonora d'Aquitania by lucia gangale
 
Regni medievali
Regni medievaliRegni medievali
Regni medievali
 
Storia di palermo2004 compr
Storia di palermo2004 comprStoria di palermo2004 compr
Storia di palermo2004 compr
 
Alla tavola della principessa costanza
Alla tavola della principessa costanzaAlla tavola della principessa costanza
Alla tavola della principessa costanza
 
'400
'400'400
'400
 
La prima metà del '500
La prima metà del '500La prima metà del '500
La prima metà del '500
 
24 crisi impero
24 crisi impero24 crisi impero
24 crisi impero
 
Gli stati regionali italiani
Gli stati regionali italianiGli stati regionali italiani
Gli stati regionali italiani
 

Kürzlich hochgeladen

cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docxcristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
lorenzodemidio01
 
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptxLorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
lorenzodemidio01
 
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptxOman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
raffaeleoman
 

Kürzlich hochgeladen (11)

Filippo Luciani I Sumeri e le ziggurat.pptx
Filippo Luciani I Sumeri  e le ziggurat.pptxFilippo Luciani I Sumeri  e le ziggurat.pptx
Filippo Luciani I Sumeri e le ziggurat.pptx
 
Chi come me - Rassegna stampa - Teatro Franco Parenti
Chi come me - Rassegna stampa - Teatro Franco ParentiChi come me - Rassegna stampa - Teatro Franco Parenti
Chi come me - Rassegna stampa - Teatro Franco Parenti
 
CamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptx
CamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptxCamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptx
CamploneAlessandro_caratteristicheSumeri.pptx
 
CamploneAlessandro_Riforme_di_Atene.pptx
CamploneAlessandro_Riforme_di_Atene.pptxCamploneAlessandro_Riforme_di_Atene.pptx
CamploneAlessandro_Riforme_di_Atene.pptx
 
Definitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptx
Definitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptxDefinitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptx
Definitvo-Camplone Alessandro_L'economia-circolare.pptx
 
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docxcristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
cristoforo_colombo_stefano_afferrante.docx
 
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptxLorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
Lorenzo_D'Emidio_Stefano_Afferrante_Lavoro_Bioarchittetura.pptx
 
Presentazione14.pptx storia prova guerra
Presentazione14.pptx storia prova guerraPresentazione14.pptx storia prova guerra
Presentazione14.pptx storia prova guerra
 
festival_chieti_poesiaaa_esperienza.docx
festival_chieti_poesiaaa_esperienza.docxfestival_chieti_poesiaaa_esperienza.docx
festival_chieti_poesiaaa_esperienza.docx
 
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptxOman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
Oman_Raffaele_Tosone_Christian_PPNicola_Pisano - Copia.pptx
 
CamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptx
CamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptxCamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptx
CamploneAlessandro_caratteriBuddhismo.pptx
 

Regno di Napoli, gli Angioini

  • 2. Il regno di Napoli dopo la pace di Caltabellotta (1302) fu governato dal figlio di Carlo II d’Angiò, Roberto.
  • 3. • Questo regno era il più vasto della penisola e in esso restavano saldamente radicate le strutture feudali. I baroni trasformarono i loro feudi in piccoli stati autonomi. • Le attività commerciali si intensificarono, fiorirono le logge e le corporazioni e Napoli divenne la città più vivace del Basso Medioevo in Italia.
  • 4. • Il re Roberto designò come suo erede il figlio Carlo di Calabria, ma dopo la morte prematura di quest’ultimo, fu costretto a lasciare il trono alla giovane nipote Giovanna d’Angiò, figlia di Carlo. • Nel 1372 Giovanna I e Federico IV di Sicilia sottoscrissero il Trattato di Avignone, che sanciva il riconoscimento reciproco delle monarchie e dei rispettivi territori: Napoli agli Angioini e la Sicilia agli Aragonesi.
  • 5. • Carlo III rimase sovrano incontrastato, ma nel 1385 fu chiamato in Ungheria per prendere in eredità il trono lasciato vacante da Luigi I il Grande, mentre il regno di Napoli fu lasciato nelle mani della moglie Margherita, che rimase reggente per conto dei due piccoli figli, Ladislao e Giovanna. • Riesplose la guerra civile tra la fazione dei durazzeschi, che riconoscevano come erede Ladislao, e quella degli angioini, che si riconoscevano invece in Luigi II d’Angiò, figlio del defunto Luigi I. Dopo alterne vicende di sconfitte e di vittorie prevalse, nel 1400, Ladislao.
  • 6. • Per rendere solido il regno della nipote, Roberto la fece sposare con Andrea, fratello del re d’Ungheria Luigi I il Grande. Ma il matrimonio si rivelò un fallimento, a causa della condotta leggera e scandalosa di Giovanna I: ella infatti fu accusata di aver preso parte alla congiura contro il marito. • Per vendicare il fratello e far valere i propri diritti sul regno, il re Luigi I d’Ungheria scese in Italia nel 1348 ed occupò Napoli.
  • 7. • Intanto il nuovo papa Innocenzo VI scomunicò Giovanna, in quanto i pagamenti dei tributi di vassallaggio che il regno doveva al pontefice erano stati interrotti. • La crisi irreversibile sopraggiunse nel 1378, con lo scoppiò dello Scisma d’Occidente: Giovanna infatti si schierò con l’antipapa avignonese, contro la volontà dei suoi sudditi. Inoltre, non avendo eredi diretti e influenzata dal papa di Avignone, la regina nominò erede del regno Luigi I, appartenente al ramo francese degli Angiò e fratello del re di Francia. • In risposta, il pontefice romano Urbano VI la scomunicò e concesse l’investitura del regno a Carlo di Durazzo, che prese il nome di Carlo III. La nobiltà ed il regno si divisero in due fazioni in lotta tra loro, i durazzeschi e gli angioini: iniziò così una prima guerra dinastica.
  • 8. • Non avendo eredi diretti, successe a Ladislao la sorella maggiore Giovanna, che divenne così Giovanna II. • Non avendo eredi diretti, successe a Ladislao la sorella maggiore Giovanna, che divenne così Giovanna II.
  • 9. • Anche Giovanna II non aveva eredi diretti, tanto che decise di adottare Alfonso V d’Aragona, già sovrano della Sicilia e della Sardegna. • Ma quest’ultimo commise l’errore di trasferirsi, nel 1421, a Napoli: questa decisione fece temere a Giovanna che si volessero anticipare i tempi della successione e ciò la indusse a cambiare erede. • La nuova scelta cadde su Luigi III, del ramo francese degli Angiò, che però morì nel 1434, così i suoi diritti passarono al fratello Renato. Seguì un’ennesima, devastante, guerra dinastica.
  • 10. La guerra si concluse nel 1442 con la conquista definitiva di Napoli da parte aragonese.
  • 11. CASTEL NUOVO CHASTIAU NEUFCASTRUM NOVUM MASCHIO ANGIOINO
  • 12. Il castello era la residenza regale degli Angioini, con l’arrivo di Roberto il saggio divenne anche un grande centro culturale. La prima denominazione, ovvero Maschio Angioino, è dovuta al sovrano Carlo I d’Angiò, il quale lo fece edificare tra il 1279 e il 1282.
  • 13. All’arrivo degli Aragonesi (1421) il nome cambiò in Castel Nuovo, innanzitutto per eliminare ogni traccia degli Angioini, poi anche per distinguerlo da Castel dell’Ovo e da Castello Capuano.
  • 14. Attualmente sorge nell’ampia Piazza Municipio, al fianco dei giardini di Palazzo Reale, a pochi passi dal porto. Tutti questi edifici, meno il municipio che è successivo, furono edificati nello stesso periodo, in cui tutta la zona godeva di una particolare fioritura. MASCHIO ANGIOINO
  • 15. LA TAVOLA STROZZI • E’ di autore ignoto, forse Colantonio • Risale al ‘400, aveva lo scopo di celebrare Ferrante d’Aragona • E’ utile per una lettura analitica della città di Napoli
  • 16. Il progetto fu assegnato agli architetti francesi Pierre d’Angincourt e Pierre de Chaulnes. La principale caratteristica del monumento è la pianta irregolarmente trapezoidale. E’ difeso da cinque grandi torri cilindriche (due rivolte verso il mare e tre verso la terra). Esse si elevano su dei basamenti a scarpata. Torre del Beverello
  • 17. di San Giorgiodi San Giorgio di Mezzo di Guardia dell’O ro dell’O ro di Beverello
  • 18. L’arco trionfale situato tra la torre di Mezzo e la torre di Guardia. E’ in marmo e si ispira agli archi romani. Il suo scopo è quello di celebrare l’arrivo a Napoli di Alfonso d’Aragona, di cui c’è una statua sulla sommità più alta.
  • 19. statua commemorativa di Alfonso d’Aragona dettaglio ad opera di Lorenzo Laurana
  • 20. CAPPELLA PALATINA o Chiesa di San Sebastiano o di Santa Barbara E’ l’unico elemento interno originale rimasto fino ad oggi, risale dunque all’epoca angioina ed è in stile gotico. E’ collegata alla sala dei baroni attraverso una scala a chiocciola. Illuminata da finestre gotiche.
  • 22. Giotto affrescò parte della cappella intorno al 1330. Le immagini riprendevano le “Storie del Vecchio e Nuovo Testamento”
  • 23. Roberto d’Angiò lo chiamò nel 1328 per la decorazione delle pareti della cappella Palatina, che si concluse nel 1333. In quello stesso anno venne nominato dal Re “famigliare” e “primo pittore di corte e nostro fedele”, a testimoniare l’enorme considerazione che Giotto aveva raggiunto. Inoltre gli assegnò uno stipendio annuo. La sua opera era molto ben documentata, ne rimane infatti il contratto, utile per conoscere come era strutturato il lavoro nella sua bottega.
  • 24. LA SALA DEI BARONI o SALA MAIOR o SALA DEL TRONO Essa è la sala principale del castello. Venne affrescata nel 1330 da Giotto ed erano raffigurate gli uomini e le donne illustri dell’antichità (Sansone, Ercole, Salomone, Paride, Ettore, Achille, Enea, Alessandro e Cesare)
  • 25. Cappella delle anime del Purgatorio Vista dalle prigioni Cappella di San Francesco di Paolo
  • 26. Attualmente il complesso monumentale viene destinato ad uso culturale ed è sede del Museo Civico di Napoli.