L'infermiere secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità
Template s@lute 2017 daje team
1. Parto sicuro: simulando
si forma e si informa
DAJE Team
Delivery Analgesia Jet Emergency
Innovazione nel campo clinico-sanitario
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2. Coordinamento scientifico:
• Maria Grazia Frigo - Responsabile Unità Operativa Semplice di Anestesia in Ostetricia – Ospedale
Fatebenefratelli San Giovanni Calibita, Roma. Istruttore European Simulation Instructor Course (EuSim)
• Luigi Orfeo - Responsabile Unità Operativa Complessa di Pediatria, Neonatologia e Terapia Intensiva
Neonatale (TIN) – Ospedale Fatebenefratelli San Giovanni Calibita, Roma
Comitato scientifico:
• Camilla Gizzi - Direttore della UO di Neonatologia – Ospedale San Carlo, Potenza
• Paolo Fusco - Medico ginecologo Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia – Ospedale
Fatebenefratelli San Giovanni Calibita, Roma
• Maria Grazia Pellegrini - Ostetrica capo Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia –
Ospedale Fatebenefratelli San Giovanni Calibita, Roma
• Giovanni Larciprete - Medico ginecologo Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia –
Ospedale Fatebenefratelli San Giovanni Calibita, Roma
Coordinamento tecnico/formativo:
• Cristina Todde - Medico anestesista Unità Operativa Semplice di Anestesia in Ostetricia – Ospedale
Fatebenefratelli San Giovanni Calibita, Roma
• Giannemilio Furicchia – Medico anestesista Servizio Anestesia e Rianimazione – Azienda Ospedaliero-
Universitaria, Ferrara
Ingegneri di simulazione:
• Alessandro Giordani – Ingegnere Biomedico, PhD in Neuroscienze
• Andrea Cancelli – Ingegnere Biomedico, PhD in Neuroscienze
• Alessandra Campolongo – Ingegnere Meccanico
Il gruppo di lavoro
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3. Brevissima descrizione della soluzione
Obiettivo primario del progetto è quello di ottimizzare percorsi diagnostico-terapeutici per una
migliore assistenza della donna, attraverso il confronto tra evidenze scientifiche e nuove proposte.
L’ostetricia è di per sé una condizione di potenziale emergenza che si può realizzare in qualsiasi
gravidanza, anche nella meglio assistita o nel travaglio più fisiologico che ci sia. L’emergenza
ostetrica si connota peraltro per imprevedibilità, multifattorialità e drammaticità con un corredo
affettivo emotivo che rende più difficile l’opera dei sanitari.
La metodologia seguita durante la didattica porterà il discente ad essere al centro del percorso
formativo con un ruolo attivo che si basa su cinque momenti: formazione teorica, simulazione
reale, pratica clinica, task trainers, simulazione virtuale.
Presentazione della soluzione 1/2
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4. Per chi è adatta / in che contesti o amministrazioni si può attuare
Il progetto si pone l’obiettivo di formare gli Operatori Sanitari che ogni giorno si trovano
potenzialmente in condizione di dover fare fronte a una situazione limite (emergenza),
dando loro gli strumenti per affrontare tali circostanze con maggiore tranquillità e
consapevolezza.
Gli scopi sono numerosi: ridurre al minimo i rischi per la paziente; velocizzare le capacità
decisionali nei momenti di maggiore confusione; imparare a comunicare in maniera precisa
e determinata con un gruppo di lavoro che opera in una fase di criticità.
Presentazione della soluzione 2/2
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5. LE EMERGENZE
Le emergenze sono considerate situazioni di immediato pericolo di vita, spesso insolite, che si presentano con
modi e tempi non prevedibili, risultano caratterizzate da gravità e criticità delle condizioni cliniche e
compromissione dei parametri vitali. In tali circostanze è necessario intervenire in maniera repentina in
quanto la mancata attuazione di misure terapeutiche può comportare esiti fatali. Per urgenza si intende una
situazione caratterizzata da gravità e criticità delle condizioni di salute, in assenza di immediato pericolo di
vita. È comunque necessario un intervento immediato per evitare un’ulteriore compromissione delle
condizioni cliniche. Considerando la donna in stato di gravidanza, per emergenza si intende il verificarsi di
situazioni di immediato pericolo di vita per la madre o per il feto, mentre per urgenza, situazioni che non
provocano immediato pericolo di vita per la madre o per il feto, ma che necessitano comunque di un
espletamento rapido del parto.
LA SIMULAZIONE
Per simulazione, oggi si intende un metodo di insegnamento e apprendimento che, riproducendo varie
situazioni in maniera fortemente realistica, consente di valutare e prevedere lo svolgersi dinamico di una serie
di eventi o processi conseguenti all'imposizione di certe condizioni da parte dell'analista o dell'utente.
L’obiettivo specifico è quello di mettere, quindi, al servizio delle professioni medico chirurgiche ed
infermieristiche un programma di corsi che hanno nella simulazione l’elemento distintivo e peculiare,
garantendo sempre più elevati standard qualitativi di sicurezza. Gli obiettivi specifici della simulazione come
metodologia formativa innovativa devono garantire: la possibilità di applicare assieme a progetti decisionali
la comunicazione e la dinamica di gruppo multidisciplinare. In questo modo si vogliono quindi istruire i
partecipanti sulla corretta gestione delle situazioni critiche, basandosi soprattutto sulle abilità
comportamentali e di management team. Imparare come si lavora in team sembra essere fondamentale per
sviluppare le abilità non-tecniche quali la consapevolezza della situazione, decision making e l’assegnazione
dei compiti che si basano su comunicazione, coordinazione e cooperazione.
Per ulteriori approfondimenti
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6. Dott.ssa Maria Grazia Frigo
mariagrazia.frigo@gmail.com
http://www.simulazionematernoneonatale.org
Anagrafica del referente
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