2. Obiettivi bilancio 2014
Il bilancio consuntivo è lo strumento tecnico contabile che permette di verificare l’attività svolta dal nostro
Ente nel corso dell’anno di riferimento e di constatare il realizzarsi delle previsioni, siano esse di entrata che
di uscita.
La sua analisi permette, inoltre, di appurare se gli obiettivi fissati nel bilancio di previsione
dall’Amministrazione Comunale, sono stati raggiunti.
Come sempre, in questi ultimi anni , purtroppo, l’obiettivo prevalente che ci eravamo prefissi era stato
Il rispetto del patto di stabilità
Cui facevano seguito, ovviamente tutti subordinati a questo:
• Mantenimento della fiscalità locale ai livelli più bassi possibile
• Massima attenzione alle politiche sociale con mantenimento del livello dei servizi e della
spesa
• Introduzione della Tari
• Introduzione della Tasi
• Contenimento della spesa corrente con particolare attenzione a quella relativa alle utenze
elettriche e telefoniche
3. Diamo un’occhiata a come è andata
Patto di Stabilità
Obiettivo PRINCIPE ed ‘AVVERSARIO’ con il quale ci si deve confrontare
quotidianamente nella gestione amministrativa del nostro Ente.
Perché obiettivo Principe?
• Primo per il senso di responsabilità
• Secondo per evitare le sanzioni, sanzioni le quali (vedasi i contenuti della legge
183/2011 e delle circolari in tema emanate della Ragioneria Generale dello
Stato, dipartimento del Ministero dell’economia e delle finanze ) , finiscono, tra le
altre cose, per penalizzare fortemente i Cittadini a causa della riduzione del
fondo di solidarietà comunale .
alias , indispensabile inasprimento della fiscalità locale.
4. Patto di stabilità
SALDO FINANZIARIO 2014
Competenza mista
1 Entrate finali 5.123
2 Spese finali 4.692
3-1-2 Saldo finanziario 431
4 Saldo obiettivo 2014 261
5 Spazi finanziari acquisiti con il patto orizzontale nazionale
2014
0
6 Pagamenti residui passivi di parte capitale 0
7-5-6 Spazi finanziari acquisiti con il patto orizzontale nazionale
2014 non utilizzato per pagamenti residui passivi in conto
capitale
0
8-4+7 Saldo obiettivo 2014 finale 261
9-3-8 Differenza tra saldo finanziario ed obiettivo annuale finale 170
Il Patto di stabilità interno per l’anno 2014 è stato rispettato
5. Mantenimento fiscalità locale ai livelli
più bassi possibile
Anche quest’anno, anno difficile ed ancora di crisi, abbiamo voluto fortemente evitare qualsivoglia forma di
aumento dell’imposizione locale e, seppur con tanta, tanta fatica, siamo riusciti a far quadrare i conti.
E’ questo, senza dubbio, un risultato di cui andare fieri visto che, purtroppo, moltissimi altri Comuni sono stati
costretti ad intervenire nuovamente su di essa, in maniera ovviamente peggiorativa, al fine di poter quadrare i
conti e fronteggiare così i continui e costanti tagli dei trasferimenti dallo Stato.
Ci siamo guardati un po’ attorno per capire e valutare come siamo messi, e per confrontarci con i Comuni del nostro
vicinato.
Il risultato che ne esce è sotto gli occhi di tutti.
Comune Add. comunale irpef (xmille) tasi (xmille) imu altri fabbricati (%)
Busnago 0,20 (fascia esente 10.000 euro) 1 0,76
Roncello 0,80 2,5 1,06
Trezzo sull’Adda 0,30 (fascia esente 12.000 euro) 1 0,82
Cornate D’Adda 0,45 (fascia esente 12.000 euro) 1,45 0,86
Bellusco 0,61 * 2 0,82
Bernareggio 0,56 * 0 1,04
* Medie in quanto i due Comuni applicano Addizionale irpef scaglionata per fasce di reddito (da 0,3 a 0,8
Bernareggio e da 0,45 a 0,8 Bellusco entrambi senza fascia di esenzione )
6. Mantenimento fiscalità locale ai livelli
più bassi possibile
0
0.5
1
1.5
2
2.5
3
addizionale irpef Tasi imu
Busnago
Roncello
Trezzo
Cornate
Bellusco
Bernareggio
7. Mantenimento fiscalità locale ai livelli
più bassi possibile
Ulteriore conferma del raggiungimento di questo obiettivo, figlio soprattutto del senso di responsabilità che
da sempre caratterizza l’operato di Progetto Busnago , viene fornita dagli indicatori finanziari ed economici
relativi alle entrate.
Guardiamo assieme e valutiamo queste cifre
Trasferimenti statali medi pro capite 2013 trasferimenti statali medi pro capite 2014 differenza
euro 183,85 euro 107,60 - euro 76,25
Pressione tributaria media pro capite 2013 pressione tributaria media pro capite 2014 differenza
euro 481,35 euro 490,73 + euro 9,38
Gettito complessivo medio pro capite rinunciato (non recuperato con incremento imposte) 66,87 euro che
diventano, considerando i 6718 abitanti il nostro Comune alla data del 31.12.2014, qualche cosa di molto
vicino ai 450.000 euro
8. Obiettivo: massima attenzione alle politiche sociali con
mantenimento del livello dei servizi e della spesa
‘Promuovere e sviluppare iniziative e servizi sociali rivolti alla PERSONA, intesa
come singolo e come appartenente a una pluralità di Comunità (Famiglia e Paese)’
‘L’impegno di Progetto Busnago a sostegno, a valorizzazione e a tutela di tutte le
espressioni del CITTADINO di ogni età è stato e sarà sempre l’elemento centrale
e fondante della nostra attività amministrativa in tutti gli ambiti in cui si esplica
ed in particolar modo in quello dei Servizi Sociali.’
Questo è l’impegno di apertura del nostro programma elettorale è come tale è al
primo posto della nostra attività amministrativa.
In questa direzione ci siamo sempre mossi conseguendo, secondo noi, notevoli
risultati. Non abbiamo mai lesinato risorse ne fatto mancare il sostegno alla
scuola ed al sociale in senso lato.
9. Investimenti nel sociale
Descrizione
spesa
2009 2010 2011 2012 2013 2014
Istruzione
pubblica
347.094,26 322.748,69 377.034,83 392.609,86 465.388,51 463.690,77
Cultura e beni
culturali
112.329,64 98.947,74 117.440,00 89.528,10 93.555,32 67.079,73
Sport e
ricreazione
106,755,70 114.045,97 101.569,16 99.202,83 102.000 57.602,94
Servizi sociali 892.950,57 959.534,02 936.010,10 923.167,41 959.886,08 897.987,69
Totale 1.459.130,17 1.486.276,42 1.532.054,09 1.504.508,20 1.620.829,91 1.486.361,13
10. Investimenti nel Sociale
I numeri che abbiamo appena visto, pur considerando un decremento complessivo, della spesa,
con qualche sacrificio nella cultura e nello sport, pari a circa il 9% su anno precedente, anno
tuttavia caratterizzato da eventi eccezionali che lo avevano portato a crescere del 7,73%
confermano la nostra impostazione amministrativa.
Nel 2009 la spesa è cresciuta, rispetto all’anno precedente, del 5,12%
Nel 2010 rispetto al 2009, dell’1,86%
Nel 2011 rispetto al 2010, del 3,08%
Nel 2012 sul 2011 è leggermente calata -1,79%
Nel 2013 sul 2012 un importante balzo in avanti con una crescita del 7,73%
Nel 2014 sul 2013 come detto – 9,04%
Nel 2009 la spesa per il Sociale è stata pari al 34,77% della spesa corrente;
Nel 2010 pari al 37,06%
Nel 2011 pari al 37,83%
Nel 2012 pari al 36,88%
Nel 2013 pari al 37,66%
Nel 2014 infine, pari al 33,74%
11. Obiettivo: Introduzione della Tari e
Introduzione della Tasi
La legge 147/2013, nota come la legge di stabilità 2014, ha introdotto la IUC,
l’imposta unica comunale
Questa imposta si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal
possesso di immobili collegato alla loro natura e al loro valore e l’altro
collegato alla fruizione di servizi comunali.
La IUC si compone di una imposta municipale propria (IMU), di natura
patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni
principali, e di una componente riferita ai servizi che si articola nella TASI, il
tributo per i servizi indivisibili a carico sia del possessore che dell’utilizzatore
degli immobili e nella TARI, tassa sui rifiuti destinata a finanziare i costi di
raccolta e smaltimento dei rifiuti a carico dell’utilizzatore al cui calcolo
compartecipano sia le superfici degli immobili di riferimento che, nel caso dei
nuclei famigliari, il numero dei componenti degli stessi mentre, al riguardo
delle utenze non domestiche, la tipologia dell’attività economica esercitata.
La IUC e con essa, giocoforza, tutte le sue componenti, è stata regolarmente
introdotta nei nostri capitoli di entrata
12. Contenimento della spesa corrente con particolare attenzione
alle spese relative alle utenze elettriche e telefoniche
Sono utenze queste che, dopo gli eccellenti risultati ottenuti nel settore del
Gas/riscaldamento, sono immediatamente divenuti oggetto di analisi e di
studio finalizzato all’efficientamento ed al contenimento dei costi ad esse
relativi.
• Gli interventi legati alle utenze telefoniche sono terminati in questo ultimo
periodo con feedback, sui primi dati, estremamente positivo.
• Richiedono più tempo invece le attività che stiamo svolgendo in tema di
energia elettrica. In questo settore la maggior quota di consumo riguarda
l’illuminazione pubblica ragione per la quale stiamo valutando, tra mille
difficoltà, una su tutte, la proprietà dei pali in capo ad Enel Sole, la
sostituzione dei corpi illuminanti con apparecchiature a Led. Un
investimento dal forte impatto economico immediato che si ripagherà
però con un importante contenimento dei consumi e conseguenti
benefici in bolletta e per l’ambiente.
13. Quadro riassuntivo della gestione finanziaria
Residui Competenza Totale
F.do cassa al 1/1/14 3.387.652,79
Riscossioni 731.899,73 4.556.799,47 5.288.699,20
Pagamenti 1.154.013,70 4.050.234,62 5.204.248,32
F.do cassa al 31/12/14 3.472.103,67
Residui attivi 362.260,93 870.482,03 1.232.742,96
Residui passivi 2.306.521,51 1.096.339,01 3.402.860,52
Avanzo di amministrazione 1.301.986,11
Fondi vincolati 163.210,00
Fondi per investimenti 0,00
Fondi di ammortamento 0,00
Fondi non vincolati 1.138.776,11
Si tenga presente che, in base alle nuove regole introdotte in tema di bilancio, l’avanzo di
amministrazione di cui sopra, sarà oggetto di una rideterminazione dovuta all’intervento
previsto sui residui prima di essere riproposto all’interno del bilancio di previsione 2015.
14. Al riguardo dei residui passivi
‘I residui passivi sono l'espressione di spese già impegnate e non ancora
ordinate ovvero ordinate ma non ancora pagate e, pertanto,
rappresentano debiti dell'azienda statale nei confronti di terzi. Peraltro i
residui passivi comprendono anche somme che non corrispondono a
debiti giuridicamente sorti nei confronti dei terzi: è il caso dei residui di
stanziamento. I residui di stanziamento corrispondono a spese previste in
bilancio per le quali non si è ancora avuto l’impegno. Si tratta, quindi, di
spese già stanziate ma per le quali non è stata ancora delineata la figura
del creditore’
Quanto sopra è estratto dal sito della Ragioneria Generale dello Stato.
Leggendo il nostro bilancio, appare assolutamente chiaro, visto che non vi
sono debiti, che trattasi di residui da stanziamento.
15. Entrate 2014
Entrate Previsione Rendiconto Maggiore o
minore
entrata
Diff. %
Titolo I
Entrate tributarie
3.256.023,58 3.296.763,58 + 40.745 + 1,25%
Titolo II
trasferimenti
46.580,00 76.081,82 + 29.501,82 + 63,33%
Titolo III entrate
extra tributarie
970.199,00 1.032.661,75 + 62.462,75 + 6,44%
Totale 4.272.802,58 4.405.507,15 +132.704,57 +3,11%
Titolo IV entrate da
capitali
584.000,00 709.009,05 + 125,009,05 + 21,40%
Titolo V entrate da
prestiti
0 0 0 0
Partite di giro 391.700,00 312.765,30 - 78.934,70 - 20,15%
Totale 5.248.502,58 5.427.281,50 +178.778,92 + 3,40%
Avanzo amm.ne 0 194.422,98
Totale 5.248.502,58 5.621.704,48 +373.201,90 + 7,11%
16. Spese 2014
Spese Previsione Rendiconto Maggiori o
minori spese
Diff. %
Titolo I spese
correnti
4.257.484,39 4.503.989,80 + 246.505,41 + 5,79%
Titolo II spese in
conto capitale
584.000,00 314.500,34 - 269.499,66 - 46,15%
Titolo III
rimborso di
prestiti
15.318,19 15.318,19 0,00 0
Partite di giro 391.700,00 312.765,30 - 78.934,70 - 20,15%
Totale 5.248.502,58 5.146.573,63 -101.928,95 -1,94%
17. Riflessione sulle Entrate e sulle uscite
• La parte corrente, a consuntivo, evidenzia
entrate superiore al preventivato di un 3,11%
e uscite superiori del 5,79% Come successo
negli ultimi anni, purtroppo, le spese di
investimento rimangono al palo, bloccate dalle
disposizioni di legge sul patto di stabilità
ragione per cui, anche quest’anno sono state
effettuate per il 54% di quanto
originariamente previsto.
19. Spese correnti suddiviso per funzioni
0.00
200,000.00
400,000.00
600,000.00
800,000.00
1,000,000.00
1,200,000.00
1,400,000.00
1,600,000.00
1,800,000.00
2,000,000.00
2012
2013
2014
20. Le entrate 2013 e 2014
Entrate Rendiconto
2013
Rendiconto
2014
Maggiori o
minori entrate
Differenza %
Titolo I Entrate
tributarie
3.201.524,88 3.296.763,58 95.238,70 + 2,97%
Titolo II trasferimenti 339.449,73 76.081,82 -263.367,91 - 77,59%
Titolo III entrate extra
tributarie
830.997,84 1.032.661,75 201.663,91 + 24,26%
Totale ( I, II, III)
entrate correnti
4.371.672,45 4.405.507,15 33,834,70 + 0,77%
Titolo IV entrate da
capitali
399.874,58 709.009,05 309.134,47 + 77,30%
Titolo V entrate da
prestiti
0,00 0,00 0,00 0,00
Titolo IV partite di
giro
323.644,58 312.765,30 - 10.879,28 - 3,36%
Avanzo amm.ne
applicato
92.000,00 194.422,98 102.422,98 + 111,33%
totale 5.187.191,58 5.621.704,48 434.512,90 + 8,37%
22. Indicatori finanziari ed economici relativi alle entrate
2012 2013 2014
Autonomia
finanziaria
Titoli I + III * 100
--------------------
titolo I +II +III
98,76% 92,24% 98,82%
Autonomia
impositiva
Titolo I * 100
----------------------
Titoli I + II + III
79,65% 73,23% 74,83%
Pressione
tributaria
Titolo I
-----------------------
Popolazione (6718)
Euro 481,94 Euro 481,35 Euro 490,73
Intervento
erariale
Trasferimenti statali
---------------------------
Popolazione (6718)
Euro 133,43 Euro 183,85 Euro 107,60
23. Indicatori finanziari ed economici relativi all’entrata
OSSERVAZIONI
• L’indice di autonomia finanziaria evidenza la percentuale di incidenza delle entrate
proprie sul totale di quelle correnti segnalando pertanto quanto la capacità di
spesa è garantita da risorse ‘autonome’, orfane dei trasferimenti dello Stato e/o da
Enti sovracomunali. Se la % è inferiore al 40% il Comune rileva una situazione
deficitaria. Il nostro dato, per il 2014 è stato pari al 98,82%
• L’indice di autonomia impositiva è una specificazione di quello che precede ed
evidenzia la capacità dell’Ente di prelevare risorse in maniera coattiva (74,83%)
• L’indice di pressione tributaria evidenzia l’ammontare del prelievo tributario
medio pro capite
• L’indice di intervento erariale indica l’ammontare delle risorse che lo Stato
trasferisce per ogni abitante. La media pro capite di intervento erariale diminuisce
sul 2013 di ben 76,25 euro!
27. Indicatori economici e finanziari della spesa corrente
2012 2013 2014
Rigidità della spesa
corrente
Spese pers. + int.
Mutui
--------------------
Entrate I,II,III
29,30% 25,10% 23,60%
Velocità gest. Spesa
corrente
Pag. Titolo I comp.
--------------------
Imp.titolo I comp.
82,26% 79,87% 82,74%
° l’indice di rigidità della spesa corrente evidenzia quanta parte delle entrate correnti
va ad essere assorbita dalle spese per il personale e dal rimborso di rate di mutui
ovvero va al servizio delle ‘spese rigide’. Tanto maggiore è, pertanto, il livello di
questo indice, tanto minore è la nostra possibilità di impostare liberamente una
politica di allocazione delle risorse. Rispetto al 2013 questo indice si è ridotto,
migliorandosi, dell’1,5%
° l’indice di velocità relativo ai pagamenti del titolo I evidenzia una % che possiamo
definire certamente ottima in quanto, negli ultimi tre anni la stessa è sempre stata
sopra la media dell’80%.
28. Il bilancio investimenti 2014
Previsioni
iniziali entrate
c.to capitale
Previsioni
definitive
Somme 2014
accertate
entrate co.to
capitale
Scostamento in
cifre
Scostamento %
584.000,00 893.774,98 709.009,05 184.765,93 - 20,67%
Previsioni
iniziali spese
c.to capitale
Previsioni
definitive
Somme 2014
accertate
spese ct.o
capitale
Scostamento in
cifre
Scostamento %
584.000,00 893.774,98 314.500,34 579.274,64 - 64,81%
Le entrate e le spese in conto capitale individuano le risorse che vengono destinate
agli investimenti allo scopo di migliorare il patrimonio comunale (strade, scuole, verde
pubblico ecc).
La differenza tra entrate in conto capitale e le uscite in conto capitale concorre a
formare l’avanzo di amministrazione
29. Considerazioni finali
Etimologicamente figlio del latino ‘ministrare’ (governare), il verbo AMMINISTRARE (un Ente, nel nostro
caso) dovrebbe significare ‘prendersi cura dell’organizzazione e della gestione di un Ente pubblico
riconosciuto dalla Costituzione italiana, dotato di territorio e popolazione, che ha delle precise funzioni
da svolgere, in autonomia o in forma associata con altri ’
Utopia!
Da parecchi anni a questa parte è venuto meno il principio cardine di questa definizione ossia la
facoltà concessa da un organo superiore ad uno inferiore di avere funzioni proprie per specifiche
esigenze;
L’autonomia.
Come si puo’ amministrare senza autonomia?
Si puo’ decidere?
Si possono effettuare delle scelte?
Si possono programmare attività, interventi, o investimenti se ogni volta ci si deve concentrare per
evitare di uscire da un binario, sempre più stretto, al quale tutto questo è subordinato, un binario che, neppure
le ‘suppliche’ dei primi Cittadini sono riuscite a far capire che è imperativo ed indispensabile il suo
allargamento, una sua espansione?
Beh… direi di no, non è possibile !
30. Considerazioni finali
Le continue restrizioni ed i cambi delle regole, anche in corsa, ricordiamo che solo il mese scorso è stato
modificato il dato relativo ai trasferimenti 2014 con un nuovo, ennesimo taglio avvenuto a bilancio
praticamente chiuso, fanno si che l’amministrare oggi un Ente come il nostro, diventi una sorta di
commissariamento a distanza e, quel che è peggio, è che il virtuosismo non viene riconosciuto ne premiato
ma, ahimè, viene penalizzato.
Facendo a spallate con queste ‘anomalie’, la nostra amministrazione è riuscita a gestire il 2014 come
preventivato ed a chiudere il bilancio in maniera assolutamente soddisfacente.
La coerenza di questa Amministrazione ha fatto si che le basi sulle quale si è lavorato, siano sempre le stesse;
Basi fondate sul senso di responsabilità , rispettose delle regole e dei Cittadini
• Abbiamo rispettato il patto di stabilità
• Con un grande sforzo siamo riusciti a contenere al massimo il prelievo fiscale locale contrapponendolo,
sull’altro piatto della bilancia, a spese ed investimenti che, soprattutto nell’ambito sociale, sono state
considerevoli.
• Abbiamo affrontato e sostenuto fattori imprevisti conseguenti a decisioni prese da altri e ne abbiamo
pagato il salato conto (ci riferiamo all’onere degli affidi la qui copertura finanzia ci è ‘costata’ quasi il
doppio del gettito riveniente dall’addizionale all’Irpef).
• Abbiamo sostenuto considerevolmente ed investito fortemente nell’istruzione del nostri ragazzi,
i nostri valori in corso
• Non abbiamo lasciato indietro nessuno sostenendo le difficoltà ed i problemi con i quali un numero
sempre maggiore di nostri ConCittadini si confronta quotidianamente
31. Considerazioni finali
• Siamo sempre ad indebitamento zero, lo ripetiamo scrivendolo in maiuscolo e in grassetto.
INDEBITAMENTO ZERO
Posizione questa che ci accomuna a pochissimi dei circa 8.000 Comuni Italiani.
Siamo certi di aver fatto un buon lavoro, magari criticabile, ed accettiamo queste critiche, da parte di chi la
pensa in maniera diversa rispetto alla nostra al riguardo delle quelle minime possibilità di orientamento che
ancora possiamo permetterci.
Aborriamo, al contrario la disinformazione che riteniamo possa essere considerata un reato al pari dello
spaccio di sostanze stupefacenti , al pari dell’oppio, magari dell’oppio dei popoli così scomodiamo anche Karl
Marx!
Ringraziando sentitamente le Donne e gli Uomini che con noi lavorano nel Nostro Comune e che
quotidianamente si spendono per l’ottenimento di questi risultati,
Concludiamo ribadendo le linee guida, linee più volte espresse all’interno di questa nostra relazione,
file rouge del nostro operato:
senso di reponsabilità e rispetto
Perché abbiamo BUSNAGO NEL CUORE
GRAZIE