3. L’industria delle costruzioni è il settore che
contribuisce maggiormente al riscaldamento globale di
origine antropica.
In Europa questo settore pesa
percentualmente il 45%.
Il “diventare verde” nel settore delle costruzioni creerà
migliaia di nove imprese e servizi e milioni di nuovi posti
di lavoro entro il 2030 attraverso la trasformazione di
costruzioni esistenti e di nuove strategie sui materiali,
tecnologie e standard di costruzione.
Jeremy Rifkin
La terza rivoluzione industriale. Come il "potere laterale" sta
trasformando l'energia, l'economia e il mondo (Mondadori, 2011)
4. «Il primo passo da compiere per evitare la
massiccia estinzione di specie vegetali e
animali è, a mio avviso, l'elaborazione e la
rigorosa applicazione di una strategia
sistemica in cui l'interazione delle scelte
operative indispensabili crei i presupposti di
una rivoluzione «verde» globale del modo
di produrre, di costruire e di vivere»
(Thomas L. Friedman)
Caldo, piatto e affollato: com'è oggi il mondo, come possiamo cambiarlo (Hot, Flat, and
Crowded: Why We Need a Green Revolution—And How It Can Renew America) 2008 Mondadori, 2009
5.
6. Fase 1) Modo di produrre
Fase 2) Modo di costruire
Fase 3) Modo di vivere
7. REPERIMENTO DIRETTAMENTE IN NATURA
REPERIMENTO PER QUANTO POSSIBILE A KM ZERO
COINVOLGIMENTO AGRICOLTORI
AZIENDE DEL LEGNO PER STRUTTURA AD INCASTRO
RISPARMIO IMPIANTI DI RAFFREDDAMENTO E RISCALDAMENTO
8. VELOCITA’ COSTRUTTIVA
PREFABBRICAZIONE SEMPLICE
MAGGIOR UTILIZZO DI MANODOPERA NON SPECIALIZZATA
MAGGIOR GARANZIA DI RISULTATO DI CLASSE ENERGETICA
VANTAGGI PER LE FALDE ACQUIFERE (NIENTE COLLE, NIENTE
CEMENTO NELLA CASA, NIENTE FORMALDEIDE)
VANTAGGI PER IL RICICLO AL 95% DEI MATERIALI DERIVANTI
DALLA DEMOLIZIONE
VANTAGGI DI SALUTE, RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO
INDOOR
9. VANTAGGI PER LA SALUTE - RAPPORTO DEL WHO SU I.A.Q.
PRODUZIONE DI POLVERI NOCIVE O ESALAZIONI TOSSICHE
FONOASSORBENZA ECCEZIONALE
UMIDITA’ CONTROLLATA (le pareti in Paglia respirano!)
OTTIMO COEFICENTE ANTISISMICO (struttura elastica)
RISPARMIO ENERGETICO – INQUINO DI MENO
10. Inquinamento indoor pesa più dell’outdoor
Nei paesi occidentali industrializzati le persone
passano oltre l’85% del loro tempo all’interno di case,
uffici o locali pubblici
Inquinamento indoor causa malattie respiratorie
anche gravi.
12. Estratto del rapporto pubblicato sul sito del Ministero
della Salute
Prevenzione respiratoria nelle scuole. La prevenzione, la gestione e il controllo delle
patologie correlate agli ambienti di vita indoor frequentati dai bambini (scuole, asili nido)
costituiscono obiettivi prioritari della strategia per l’ambiente e salute dell’UE. La strategia,
denominata anche iniziativa “SCALE” (Science, Children, Awareness, Legal instrument,
Evaluation), sostiene l’importanza di proteggere prima di tutto la salute dei bambini dalle minacce
dell’ambiente, quale investimento essenziale per assicurare un adeguato sviluppo umano ed
economico. Gli obiettivi della strategia sono sviluppati anche nel piano europeo d’azione per
l’ambiente e la salute 2004-2010, che ha costituito un importante contributo alla IV Conferenza
intergovernativa Ambiente e Salute, organizzata a Budapest dall’OMS Regione Europa. Con lo Studio
europeo HESE (Health Effects of School Environment), del 2004-2005 sono state raccolte su un
campione di 21 scuole europee (Italia, Francia, Svezia, Danimarca, Norvegia) informazioni
comparabili sulla qualita dell’aria indoor (Indoor Air Quality, IAQ) e sulla salute respiratoria di
piu di 600 scolari, ottenute utilizzando procedure standardizzate comuni. Dal rapporto finale
(HESE Final, Report 2006) è emerso che, in generale, la qualita dell’aria all’interno delle scuole
esaminate (46 aule) e generalmente scadente, per quanto concerne le misurazioni di PM10
(particolato formato da particelle inferiori a 10 micron), CO2, muffe e allergeni. Le analisi hanno
evidenziato la presenza di effetti sulla salute respiratoria dei bambini, correlabili all’esposizioni a
elevati livelli di PM10 e di CO2, in ambito scolastico. In Italia i ragazzi trascorrono negli edifici
scolastici da 4 a 8 ore al giorno, per almeno 10 anni. Gli studi effettuati finora dimostrano che gli
edifici scolastici italiani frequentemente presentano gravi problemi igienico-sanitari, per la cattiva
qualita delle costruzioni, per carenza di manutenzione e per problemi correlati al cattivo
condizionamento dell’aria (Circolare n. 85/2001 del MIUR – Monitoraggio sulla sicurezza nelle scuole
– dati anno 2001). Non esistono a tutt’oggi Linee guida ufficiali sulla qualita dell’aria nelle scuole.
Un’importante iniziativa in questo settore e il Progetto “Indoor Air Pollution in Schools” messo a
punto dall’EFA (European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients Associations), con il
contributo finanziario dalla Commissione Europea.
13. Il progetto è organizzato in n. 7 linee progettuali cosi definite:
LP 1: Campionamento, analisi chimica e distribuzione dimensionale del
particolato;
LP 2: Misure fisiche e modelli di qualità dell’aria;
LP 3: Campagne di misure intensive in atmosfera;
LP 4: Tossicologia predittiva;
LP 5: Campagne di misure intensive in ambienti indoor;
LP 6: Analisi epidemiologiche sugli effetti a breve e a lungo termine;
LP 7: Analisi dati ambientali.
14. «Progetto Indoor» promosso da Regione Toscana
Inquinamento indoor
Gli ambienti "confinati" o "indoor", luoghi di vita e di lavoro non di carattere industriale, sono avvertiti come luoghi esenti da
potenziali rischi.
In realtà in essi la popolazione ed in particolare i gruppi più vulnerabili, quali i bambini, possono essere esposti ad un
prolungato contatto con agenti fisici come temperatura, illuminazione, rumore, con agenti chimici, compresi quelli naturali e
quelli derivanti da attività umane, ed agenti biologici come batteri, virus, parassiti, insetti. Questi fattori ambientali
rappresentano potenziali fonti di inquinamento o la causa di un peggioramento dello stato di benessere dell'uomo.
L'aria presente negli ambienti confinati è una delle matrici che più influisce sull'insalubrità dell'ambiente in quanto subisce
alterazioni e modificazioni dovute alla presenza di persone, di materiali edilizi, di arredi, di sistemi di trattamento dell'aria e alle
operazioni di pulizia dei locali.
Altro elemento importante nella valutazione delle possibili fonti di inquinamento è l'interazione indoor-outdoor, ovvero
quanto l'inquinamento presente all'esterno, come ad esempio quello derivante da traffico urbano, influisce sulla qualità dell'aria
interna agli edifici.
La letteratura scientifica evidenzia una maggiore concentrazione degli inquinanti presenti
all'interno degli ambienti confinati rispetto a quella presente all'esterno; nella maggior parte dei
casi si tratta del prodotto di numerosi potenziali inquinanti in quantità modeste e concomitanti.
L'esiguità degli studi volti a definire l'esposizione della popolazione all'inquinamento indoor degli ambienti di vita e la
problematicità nello studiarne i possibili effetti sulla salute non hanno permesso fino ad oggi di intervenire con specifiche
norme che limitino l'esposizione degli occupanti ai fattori di rischio individuati.
In risposta a tali problematiche e per approfondire le conoscenze su qualità dell'ambiente di vita, principali fattori di rischio per
la salute e rapporto fra inquinanti esterni e interni, nel 2003 la Regione Toscana ha promosso il "Progetto Indoor: studio sul
comfort e sugli inquinanti fisici e chimici nella scuola". Il progetto consiste in un'indagine per il monitoraggio dello stato di
inquinamento negli edifici scolastici e ha l'obiettivo di fornire dati sulle caratteristiche di tali ambienti a livello regionale.
15. MONDO DI PAGLIA
Obiettivo: fornire Edifici verdi chiavi in mano.
Un serio contributo alla prevenzione sanitaria!
16. Ringrazio tutti per
l’attenzione e la
partecipazione.
Per chi fosse interessato a ricevere la
presente relazione può richiederla
inviando una mail a
marketing@mondodipaglia.it