1. Alessandra Boi
L’atto del prendere coscienza di una realtà che si
considera esterna a noi.
2. Il cervello elabora questi segnali neurali
e il risultato finale è che il
guidatore si rende conto che “OK, è
verde” (percezione), e riparte con la
sua vettura.
Le principali discipline che si
sono occupate di percezione
sono la psicologia, la medicina
e la filosofia.
3. Esistono diverse forme di
percezione:
visiva
uditiva
olfattiva
gustativa
cutanea o tattile
4. Essa ci mette in grado di cogliere adeguatamente la realtà
circostante organizzandola in informazioni dotate di significato.
In genere le nostre percezioni sono
chiare e stabili; questo perché ci
basiamo su alcune leggi
Legge della densità: le zone con maggiore densità e
compattezza, sono percepite più facilmente come figure
5. Legge della vicinanza: le zone delimitate da segmenti vicini tra loro
sono percepite più facilmente come figure di quelle delimitate da
segmenti lontani
Legge della chiusura: le zone
delimitate da segmenti chiusi
sono percepite più facilmente
come figure di quelle con margini
aperti
Legge del movimento: la zona che si muove in una data direzione è
percepita come entità distinta da un'altra zona che rimane
immobile o si muove in diversa direzione
6. Legge del contesto: la percezione che abbiamo di una figura viene
determinata dall'ambito complessivo, o dall'insieme, in cui essa si
trova: tale “ambito” o tale “insieme” è chiamato contesto
La legge della buona forma: è una
legge che riassume tutte le
altre.
7. Quando un cambiamento segnalato dai sensi viene mentalmente
annullato dal processo percettivo, viene detto fenomeno della
COSTANZA PERCETTIVA.
Quando il cervello conclude il ragionamento
influenzato dalla percezione con un'ipotesi
errata si ha un'ILLUSIONE PERCETTIVA,
cioè quel fenomeno per cui, pur vedendo in
modo alterato la realtà, la figura la vediamo
in modo differente.
8. Teoria empirista di Helmhotz, 1967: la
percezione è la somma di sensazioni elementari, integrate
dalle informazioni apprese in precedenza. Gli stimoli attuali
vengono interpretati in base alle esperienze passate.
Teoria del New Look
Teoria ecologica di
Gibson
9. Helmholtz suddivide il processo percettivo in due stadi:
1º stadio (analitico): gli organi sensoriali analizzano gli stimoli in entrata.
2º stadio (sintetico): si sintetizzano gli stimoli sensoriali ricevuti, per
formare la rappresentazione percettiva dell'oggetto.
10. Teoria Gestaltista
Detta anche psicologia della forma, è
una corrente psicologica riguardante
la percezione e l'esperienza
La sua nascita si fa risalire al 1912, quando Max Wertheimer scrisse
un articolo in cui identificava un processo percettivo unitario, grazie
al quale i singoli stimoli verrebbero integrati, nel soggetto, in una
forma dotata di continuità.
11. Wertheimer ipotizzò delle leggi, mentre altri studi si sono occupati di
postulare le leggi generali
La legge della Gestalt, la legge del raggruppamento per
somiglianza e la legge della buona continuazione
12. Werthemeir sosteneva che non
c’è corrispondenza diretta
tra realtà empirica e realtà
percettiva e che quindi per
comprendere il fenomeno
percettivo bisogna partire
alla situazione percettiva
globale
13. Le leggi della percezione visiva della Gestalt
1) Legge della vicinanza: gli
elementi che stanno “vicini” vengono
percepiti come insieme unitario ossia
vengono raggruppati e visti come
figura
2) Legge della SOMIGLIANZA: gli elementi di un
gruppo che si “somigliano” (per forma o colore) vengono
percepiti come insieme unitario, raggruppati e visti
come figura
14. 3) Legge del DESTINO COMUNE: gli
elementi di un gruppo che condividono le
caratteristiche di movimento, di ritmo,
di orientamento (che hanno lo stesso
destino), vengono percepiti come
insieme unitario, raggruppati e visti
come figura
4) Legge della CHIUSURA: gli elementi di un insieme che tendono
a chiudersi in forme riconoscibili vengono percepiti come figura
15. 5) Legge della CONTINUITA’ di
DIREZIONE: Gli elementi di un insieme che
si susseguono in una continuazione regolare
e logica sono percepiti come figura
6) Legge della PREGNANZA: in un insieme di elementi
quelli che hanno la forma più semplice e più
riconoscibili, tendono ad essere percepiti come figura,
gli altri passeranno in secondo piano e diventeranno lo
sfondo
7) Legge dell’esperienza PASSATA: gli elementi di
un insieme che riscono a far rivivere le nostre
esperienze percettive di un dato oggetto, tendono ad
essere raggruppati e a formare una figura
16. Tra gli studiosi italiani della Teoria della Gestalt sono da ricordare Fabio
Metelli, per studi nel campo della percezione visiva, e Gaetano
Kanizsa, particolarmente noto per gli studi del fenomeno percettivo
detto Triangolo di Kanizsa. Altri autori che hanno contribuito a
diffondere lo studio della Teoria della Gestalt nelle università
italiane, sono Paolo Bozzi e Giovanni Vicario.
17. Illusioni ottiche
E’ una qualsiasi illusione che inganna
l'apparato visivo umano.
Figure ambigue
Si tratta di immagini con due o più possibili figure distinte osservabili.
La moglie e la suocera Il principio della coppa di Rubin Anatra-coniglio
18. Illusioni di movimento
Si percepisce un movimento di alcuni elementi
dell'immagine che ovviamente, essendo stampati su un
foglio di carta sono necessariamente immobili
La ballerina
Le 9 ruote girevole
19. Illusioni di completamento
In alcune illusioni si ha la
percezione di parti di immagini
che non esistono realmente.
Griglia scintillante Illusione di Ehrenstein