Pubblicazionelandgrabok land grabbing italia e sue responsabilità
1. Gli Arraffa Terre
Il coinvolgimento italiano
nel business del land grab
2. Sommario
Gli Arraffa Terre INTRODUZIONE ..................................... 2
Il coinvolgimento italiano A chi servono le definizioni?
nel business del land grab Terra, sempre più terra
E noi che c’entriamo?
Autori
Giulia Franchi
e Luca Manes 1. CHI INVESTE ....................................... 7
Mozambico
Progetto grafico Box – Jatropha, fu vera gloria?
Carlo Dojmi di Delupis Etiopia
Box - Etiopia, terra di conquista?
Fotografie Senegal
Terra Project,
Ancora Africa e altri pezzi di mondo
Luca Tommasini
e Elena Gerebizza
Prodotto da 2. CHI CI METTE IL DENARO ................. 28
Re:Common Le istituzioni
via Satrico 3 - 00183 Roma Le Banche e le assicurazioni
www.recommon.org Gruppo Generali
Unicredit
Intesa Sanpaolo
Gruppo Montepaschi
3. RIFLESSIONI NON CONCLUSIVE ...... 34
Questa pubblicazione
è stata realizzata con il
sostegno finanziario della
Fondazione ISVARA
giugno 2012
GLI ARRAFFA TERRE 1
3. Introduzione
A chi servono le definizioni?
Il termine inglese grabbing “L’accaparramento di terre è un fenomeno
globale guidato da élite locali, nazionali e
nella nostra lingua si traduce transnazionali, da investitori e governi con
afferrare, agguantare, l’obiettivo di controllare le risorse più preziose
del mondo.”1 Così, nel novembre 2011, di-
strappare o anche arraffare. verse centinaia di donne, uomini, contadini,
pastori, rappresentanti di popoli indigeni e
L’associazione tra il concetto di grabbing
organizzazioni della società civile riunitisi in
e la parola land, ovvero terra nell’idioma
Mali per la Conferenza “Stop Land-Grabbing
di William Shakespeare, è ormai entrata
Now!”, organizzata da La Via Campesina,
nell’uso comune anche in italiano, evocando
hanno voluto definire in maniera compiuta
uno scenario quanto mai preoccupante. Chi
il land grabbing. Lo hanno fatto senza esi-
esattamente strappa che cosa? E a chi?
mersi dal dare voce a tutti gli aspetti legati
al fenomeno e a tutte le persone che ne
Spesso si ha bisogno di definizioni per capire
soffrono le conseguenze dirette e indirette,
gli eventi e i fenomeni cha accadono attorno
indipendentemente da chi sono coloro che
a noi. Meglio sarebbe, però, provare a dare
arraffano e dallo scopo per cui arraffano.
un’occhiata alle conseguenze che questi
stessi eventi hanno sulla vita reale delle
Gli obiettivi per cui la terra viene “presa”
persone. Se lo facessimo, ci accorgeremmo
sono infatti i più svariati: per coltivarla con
che land grabbing significa molte cose che
cibo o agro-combustibili, per far spazio
nessuna definizione, per quanto completa,
all’industria mineraria, per
sarebbe in grado di raccon-
tare. “L’accaparramento di terre è piantare foreste, per co-
un fenomeno globale guidato struire dighe o altre infra-
da élite locali, nazionali e strutture, per sviluppare
Partiamo da un primo
turisticamente una zona, per
assunto: non si tratta di transnazionali, da investitori delimitare parchi naturali,
un fenomeno nuovo. Per e governi con l’obiettivo di per espandere città, per
secoli, infatti, l’assicurarsi
controllare le risorse più occuparla militarmente con
il controllo dei territori e
delle loro risorse naturali preziose del mondo.” scopi geopolitici o sempli-
cemente per possederla a
è stato il leitmotiv che ha
garanzia di altri rischi. Le
guidato l’espansione coloniale. Interi Stati
conseguenze negative su chi vive sulle (o
sono stati fondati scacciando le persone dal-
grazie alle) terre arraffate sono spesso le
le loro terre. Al giorno d’oggi il tentativo di
stesse, a prescindere dalle motivazioni reali,
imporre a livello globale modelli di sviluppo
e i danni risultano incalcolabili. Le comunità
occidentali per creare nuovi mercati e accre-
scere così i profitti avviene proprio grazie al
1 Dichiarazione dalla Conferenza “Stop Land Grab-
controllo che viene esercitato sulle risorse bing now!” Mali, 17-19 novembre 2011 http://
naturali. viacampesina.org/en/index.php?option=com_
content&view=article&id=1154
2 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
4. Foto Luca Tommasini
a cui è impedito l’accesso alla terra vengono
sconvolte, le economie locali distrutte, il
Terra, sempre più terra
loro tessuto socio-culturale e la loro stessa Dopo vari decenni di globalizzazione forzata,
identità sono messi a repentaglio, così come di regimi politici neoliberisti e di sfrutta-
l’agricoltura di piccola scala e la relativa mento sfrenato delle risorse naturali, negli
produzione per la sussistenza. Le comunità ultimi anni sono esplose varie crisi conver-
rurali sono private dei loro mezzi di sosten- genti, che hanno innescato una nuova corsa
tamento, oltre che del diritto di gestire le globale all’accaparramento di terre. Un pro-
risorse da cui dipendono. cesso “condizionato” da tre direttive fonda-
mentali: i) la crisi alimentare e la dichiarata
Accanto a questo si va sviluppando un feno- necessità per i Paesi più insicuri di garantirsi
meno sempre più preoccupante e diffuso, un approvvigionamento alimentare costante
che, attraverso una convergenza tra interes- e a basso prezzo, esternalizzando la produ-
si politici, economici, polizia locale e forze di zione di cibo altrove, ii) la crisi energetica
sicurezza private, criminalizza i movimenti e climatica, che nel corrente modello di
sociali e in generale chiunque si mobiliti per sviluppo impone la necessità di diversificare
difendere i propri diritti. Questo non è un le fonti energetiche e fa schizzare in alto la
processo che ha appartenenza geografica, domanda di agro-combustibili, iii) la crisi
perché avviene sia nel Sud che nel Nord del finanziaria e l’enorme quantità di capitali
mondo. Ovunque i beni comuni siano sotto scappata dai mercati tradizionali in cerca di
scacco e le comunità locali scelgano di non beni di investimento più sicuri e redditizi,
arrendersi. che ha portato a un forte aumento della spe-
culazione sia sulla terra che sul cibo.
GLI ARRAFFA TERRE 3
5. in una risorsa fondamentale su cui prendere
il controllo il più velocemente possibile.
Le conseguenze sulle comunità locali sono
sempre le stesse, o addirittura peggiorate
dall’aggravarsi delle crisi, ma gli attori e gli
obiettivi sono a volte nuovi e i più disparati.
Vediamo quali.
L’indice dei prezzi alimentari della FAO, che
misura le variazioni dei prezzi di prodotti
alimentari più importanti, è cresciuto di
oltre il 70 per cento tra l’inizio del 2007 e la
metà del 2008. Al tempo stesso il prezzo del
grano è aumentato dell’80 per cento e quello
del mais del 90 per cento2. Questa eccessiva
volatilità dei prezzi è solo in parte la con-
seguenza di condizioni climatiche avverse,
di un incremento dei costi di produzione o
della domanda di cibo da parte delle realtà
emergenti, come in molti vorrebbero farci
credere3. Diventa invece più spiegabile se si
Awassa, Etiopia, Marzo 2012. Jittu Otrhicolture
International. Di proprietà di Mr. Jans Prins, tiene conto che da quasi trent’anni la capa-
Olandese, nel 2008 ha venduto l’azienda allo sceicco cità di diversi Paesi di produrre cibo per il
saudita Al-Almoudi. Jittu Orthicolture ha quattro
aziende agricole in Etiopia che producono frutta,
mercato domestico è stata sistematicamente
verdura e fiori, ed esportano soprattutto in Medio- smantellata e sostituita con una crescente
riente e nel Regno Unito. necessità indotta di produrre su larga scala
TerraProject (Foto di TerraProject)
per esportare. Con lo scoppio della crisi
finanziaria, il capitale speculativo in fuga
Le varie crisi menzionate non sono altro che dai mercati tradizionali ha poi scoperto che
manifestazioni di un vero e proprio stra- scommettere sui bisogni della gente è estre-
volgimento sistemico dell’attuale modello mamente più lucrativo4.
di crescita economica e di globalizzazione
sfrenata. Un modello fondato su investi- 2 Scommettere sulla fame. Crisi finanziaria e specula-
menti privati a valanga, liberalizzazione del zione su cibo e materie prime a cura di Andrea Baranes,
Fondazione Culturale Responsabilità Etica, dicembre
commercio internazionale, privatizzazioni 2010
dei servizi pubblici e deregolamentazione
3 Price Volatility in Food and Agricultural Markets:
diffusa. Motivo per cui le crisi che stiamo Policy responses, Policy Report including contributions
vivendo devono essere analizzate in base ai by: FAO, IFAD, IMF, OECD, UNCTAD, WFP, the World
loro elementi di interconnessione, che han- Bank, WTO, IFPRI, UN HLTF, 2 giugno 2011
no portato a trasformare la terra, tradizio- 4 Il grande gioco della fame: scommetti sul cibo e
nalmente non un tipico bene d’investimento, divertiti con la finanza speculativa, Andrea Baranes,
Altreconomia Edizioni, 2011
4 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
6. Se per le fasce più deboli dei Paesi più ricchi conseguente crollo del “mattone” come op-
questo aumento dei prezzi alimentari ha portunità di profitto eccellente, una grande
portato a una improvvisa riduzione del loro quantità di capitali è fuggita dai mercati
potere d’acquisto, per le popolazioni povere tradizionali alla ricerca di più sicure fonti di
ha significato precipitare in piena emer- profitto. A partire dal 2008, anche un eser-
genza alimentare. Di fronte alla scoppio cito ben equipaggiato di fondi d’investimen-
della crisi molti governi, in particolare in to, fondi pensione, fondi di private equity,
Medio Oriente e in Asia, hanno cominciato a hedge funds e compagnie di assicurazione
riesaminare le politiche nazionali in campo hanno cominciato a fare scorpacciata di
alimentare, nella speranza di evitare disor- terra in tutto il mondo6. La loro condotta ha
dini interni e instabilità sociale e politica, provocato un immediato innalzamento dei
impresa peraltro ben prezzi e ridotto il margi-
poco riuscita. Vari ese- ne di manovra dei piccoli
cutivi hanno trovato una
A partire dal 2008, fondi produttori locali, impeden-
soluzione a loro parere d’investimento, fondi do loro l’accesso alla terra
vantaggiosa nell’esterna- pensione, fondi di private per la sussistenza e depri-
lizzazione della produ- equity, hedge funds e vandoli dei loro mezzi di
zione alimentare, al fine compagnie di assicurazione sostentamento.
di garantirsi un approvvi-
hanno cominciato a fare
gionamento di cibo suffi- Nel caso di questi attori
ciente, costante e a basso scorpacciata di terra in non sempre la terra viene
costo. In altre parole, i tutto il mondo arraffata a fine di coltiva-
Paesi ricchi di capitale, zione. Al di là della cre-
ma poveri in termini di scente concorrenza globale
terra coltivabile, hanno cominciato a fare sulla terra per produrre cibo su larga scala e
shopping di terreni all’estero, in Africa, Asia agro-combustibili, diversi nuovi investitori
e America Latina. Ovvero dove la terra è tan- internazionali acquistano terreni per tute-
ta, a buon mercato e i governi locali in molti larsi contro l’inflazione, o come veicolo per
casi sono disposti a renderla accessibile a entrare in nuovi mercati e acquisire posizio-
investimenti esteri, operando, se necessario, ni dominanti o di monopolio in quei mercati
modifiche alla legislazione vigente5. che si prevede diverranno molto lucrativi nel
prossimo futuro.
In tandem con la crisi alimentare, la crisi
finanziaria del 2007-2008 ha sommamen- Nel frattempo Stati Uniti, Brasile, Unione
te contribuito a trasformare la terra in un Europea e molti altri governi già dal 2007
bene strategico di investimento anche per avevano assunto una posizione generalmen-
nuovi attori, diversi dalle tradizionali società te favorevole verso l’espansione della produ-
multinazionali. Con lo scoppio della bolla zione di agro-combustibili su scala globale.
dei mutui sub prime negli Stati Uniti e il
6 The vultures of land grabbing: the involvement of
5 Seized! The 2008 land grab for food and financial European Financial Companies in lange-scale land
security, GRAIN, ottobre 2008. acquisition abroad, CRBM and Merian Research, 2010.
GLI ARRAFFA TERRE 5
7. Il tutto dovuto all’esplosione della crisi cli- E noi che c’entriamo?
matica e alla crescente preoccupazione per
Raccontato così sembra un fenomeno lonta-
la crisi energetica legata alla instabilità del
no, con cui noi, come italiani, abbiamo poco
prezzo del petrolio e del gas naturale, causa-
a che vedere. E invece no. L’accaparramento
ta dalla dipendenza dei Paesi importatori di
di terre ci riguarda, e pure da vicino.
petrolio da un numero limitato realtà spesso
politicamente instabili. Gli agro-combustibili
Da una parte, perché l’attacco ai beni comu-
hanno così cominciato a essere incentivati
ni non ha frontiere. Ne sono testimonianza
come alternative ecocompatibili e pulite ai
le diverse vertenze locali che si stanno dif-
combustibili fossili. Con la definizione da
fondendo anche in Italia contro
parte dei governi di obiettivi
l’uso e l’abuso dei territori da
ambiziosi per l’integrazione di La produzione di
biodiesel e bioetanolo con il agro-combustibili ha parte di un modello letale di
partenariato pubblico-privato,
carburante tradizionale per il un legame diretto che non ha nulla a che fare con
trasporto, negli ultimi anni la con l’incremento del l’interesse collettivo.
produzione di agro-carburanti prezzo del cibo e con
ha subito un’impennata verti-
ginosa. La domanda è aumen-
la crescente scarsità Dall’altra, perché l’Italia è, tra
tata e si sono create le basi di terra per produrlo i Paesi Europei, uno dei più
attivi negli investimenti su terra
per un mercato estremamente
all’estero, seconda solamente all’Inghilterra,
redditizio. Così mentre gli Stati ricchi si af-
con Germania, Francia, Paesi Scandinavi,
fannano a soddisfare i loro obiettivi energe-
Olanda e Belgio a seguire8.
tici puliti, preziosi terreni agricoli in tutto il
Pianeta vengono convertiti dalla produzione
Ma quale Italia? Sicuramente l’Italia delle
di cibo alla produzione di carburante7. Solo
banche, delle imprese assicurative, delle
che il carburante non si mangia.
grandi utilities energetiche e dei giganti
dell’abbigliamento. Ma anche l’Italia delle
La produzione di agro-combustibili ha un
piccole e medie imprese che si affrettano a
legame diretto con l’incremento del prezzo
diversificare la produzione se c’è aria di in-
del cibo e con la crescente scarsità di terra
centivi e facilitazioni, così come l’Italia delle
per produrlo, così come con l’espropriazione
piccole centrali installate su tutto il terri-
delle terre ai contadini, la cacciata di agri-
torio nazionale con potenza inferiore a un
coltori, pastori e comunità indigene dai loro
megawatt per avere finanziamenti superiori
territori e la criminalizzazione dei movimen-
per la produzione e assicurarsi comode scor-
ti sociali che si oppongono a questa forma di
ciatoie negli Studi di Impatto Ambientale.
sviluppo.
Nella nostra pubblicazione cerchiamo pro-
prio di mappare questa Italia.
7 Weathering the storms: land use and climate change,
Shalmali Guttal, luglio 2011 in Defending the com- 8 Biofuels boom in Africa as British firms lead rush
mons, territories and the rights to food and water, Land on land for plantations, Damian Carrington e Stefano
Struggles, LRAN Briefing Paper Series 2, agosto 2011. Valentino, The Guardian, 31 maggio 2011
6 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
8. 1 Chi investe
Gli ettari di terra sparsi
per il Pianeta su cui hanno
messo gli occhi un totale
di venti compagnie italiane
ammontano a parecchie
centinaia di migliaia.
Da una sommaria analisi del business del
land grab avvolto dal tricolore emergono
queste due cifre, che danno una prima indi-
cazione di massima da non sottovalutare ma
che in tanti ignorano: in Europa solamente
il Regno Unito è più coinvolto del nostro Pa-
ese nel grande “gioco” dell’accaparramento Foto Luca Tommasini
di terre legato soprattutto al lucroso sfrut-
tamento degli agro-combustibili. Ma questo
è solo uno dei punti nodali della questione, siddette “acquisizioni di terra”, ci è utile per
che si presenta ancora più complessa di testimoniare la dimensione dell’interesse
quello che ci si può aspettare. Questo perché crescente nei confronti della terra da parte
le varie aziende monitorate nelle pagine di degli investitori italiani, nuovi o tradizionali
questa pubblicazione continuano in maniera che siano.
esponenziale a espandere il loro “pacchet-
to”, e in breve tempo sembrano destinate a Mozambico
spartirsi una fetta di terreni che si calcola Che il business della
potrebbe superare i due milioni di ettari. terra in Mozambico
sia fiorente e red-
Le notizie che ci arrivano dai diversi territori ditizio ce lo dimostra
ci confermano che non tutti e non sempre subito un caso a dir
gli ettari accaparrati sono effettivamente poco “particolare”, quello
messi a coltura, né che tutte le manifesta- dell’Avia. Ovvero una
zioni di interesse dimostrate dalle aziende società per azioni biellese
si traducono nella firma di un contratto di attiva nel settore tessile,
affitto della durata di vari decenni. che però nel 2008 ha messo in piedi una
joint venture con un gruppo di imprenditori
Tuttavia questa mappatura, che non ha la mozambicani, AVIAM Ldt, per la creazione
pretesa di essere completa o onnicompren- di una filiera completa per la coltivazione
siva data la quasi totale mancanza di tra- della jatropha, pianta da cui si ricava olio
sparenza e l’aurea di diffusa segretezza che vegetale.
continua a circondare il fenomeno delle co-
GLI ARRAFFA TERRE 7
9. Nome Impresa Paese Investimento Estensione (in ha) Tipo di
coltivazione
Avia attraverso Aviam Ldt. Mozambico 16 milioni di dollari 10.000 Jatropha
Bioenergy Italia S.p.a. Mozambico 20 milioni di dollari ora 70, previsti 120 Jatropha
Moncada Energy Group S.r.l. Mozambico 27 milioni di dollari 15.000 Jatropha
Moncada + Petromoc Mozambico 15 milioni di dollari ora 2000, previsti 10.000
MedEnergy Global Mozambico 63 milioni di euro 10.000 Palma da olio
SFIR – Società Fondiaria Mozambico 60 milioni di dollari 8.600 Canna da
Industriale Romagnola zucchero
Seci Api Biomasse (API + gruppo Mozambico 15 milioni di dollari 6.300 Jatropha
Maccaferri)
CIR Group (De Benedetti, tramite Mozambico/Sierra Leone 4 milioni di dollari 45.000 Palma da olio
Agriterra) (per rilevare quota
Agriterra)
ENI Mozambico n.d. n.d.
ENI Angola n.d. 12.000 Palma da olio
ENI Congo Brazzaville 350 milioni di dollari 70.000 Palma da olio
Fri-EL Green Power attraverso Sang- Congo Brazzaville n.d. ora 4.000, previsti 40.000 Palma da olio
ha Palm and Congo National Palm
Plantations Authority
Fri-EL Green Power Nigeria n.d. ora 11.292 previsti 100.000, Palma da olio
Fri-EL Green Power attraverso Fri El Etiopia Circa 76000 euro 30.000 Palma da
Ethiopia Farming and Processing l’anno (per 70 anni) olio/jatropha
Nuove Iniziative Industriali Attra- Etiopia n.d. 40.000 Jatropha
verso O.B.M. Renewable Energy Ltd
(controllata NII al 70%)
Nuove Iniziative Industriali attraver- Kenya n.d. 50.000 Jatropha
so Kenya Jatropha Energy (controlla-
ta NII 98%)
Nuove Iniziative Industriali attraver- Guinea Konakry n.d. 710.000 Jatropha
so Guinee Energie S.A. (controllata
NII 70%)
Nuove Iniziative Industriali attra- Senegal n.d. ora 5.000, previsti 50.000 Jatropha
verso Senergie S.A. (controllata NII
60%)
Gruppo Finanziario Tampieri Senegal 100.000 dollari 20.000 Patata dolce/
attraverso Senhuile SA (controllata l’anno girasole
Tampieri 51%)
TRE-Tozzi Renewable Energyttraver- Senegal n.d. ora 2.500, previsti 50.000 Jatropha
so JTF Senegal SARL
TRE-Tozzi Renewable Energy Laos n.d. 50.000 Jatropha
TRE-Tozzi Renewable Energy attra- Madagascar 300 milioni di dollari 50.000 Jatropha
verso JTF Madagascar
Delta Petroli Madagascar 70 milioni di dollari 20.000 Jatropha
Troiani e Ciarrocchi Madagascar n.d. 100.000 Jatropha
Green Waves Benin n.d. 250.000 Girasole
Agroils Senegal/Egitto/Laos/Mozam- n.d. più di 250.000 Jatropha/col-
bico/Brasile/Togo/Guinea za/girasole
Equatoriale/Indonesia/Slo-
vacchia/Algeria/Cameroun/
Marocco/ Ghana
Benetton attraverso Compania de Argentina n.d. 900.000 Lana
Tierras Sud Argentino (CTSA)
Reda Holding Nuova Zelanda 4,8 milioni di dollari 16.660 Lana
Italgest Honduras/Indonesia/Africa n.d. n.d. Palma da olio
8 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
10. Il progetto, con un investimento di circa 16 Nella realtà dei fatti, sarebbero infatti stati
milioni di dollari9, consiste nella preparazio- solo 150 gli ettari messi a coltura e non più
ne del vivaio e nella coltivazione di 10mila di 100 i lavoratori assunti, tutti provenienti
ettari di terreno concessi dal governo
10
da altre regioni del Paese.
locale. I 10mila ettari di terreno individuati
(ma già si parla di un’esten- C’è poi il caso della Bioenergy
sione11 e della possibilità Il business della Italia S.p.A., anch’essa attiva
per i lavoratori locali di
terra in Mozambico è nell’ambito della coltivazione della
proseguire la coltivazione jatropha in Mozambico. Varie
in maniera autonoma) si fiorente e redditizio fonti riportano13 che la Bioenergy
trovano in un’area molto Italia ha previsto un investimen-
strategica. Precisamente nel distretto costie- to di 20 milioni di dollari per aumentare la
ro di Nacala-a-Velha nella provincia setten- coltivazione di Jatropha a Sabie, nel distret-
trionale di Nampula, a soli 35 chilometri to meridionale di Moamba. I semi saranno
da uno dei principali porti della regione. Il esportati in Italia, dove verranno processati
progetto prevede inoltre la costruzione di e trasformati in agrocarburante. La colti-
una raffineria per la trasformazione in loco vazione sarebbe iniziata nel 2008 con sole
dei semi in combustibile. 10 piante, mentre oggi il progetto riguar-
derebbe 5300 piante, che coprono un’area
Avia ha dichiarato che a pieno regime il pro- di 70 ettari, con la piena estensione che si
getto darà lavoro a oltre 2mila persone, ma prevede raggiungerà i 120 ettari. Lo scopo è
pochi mesi dopo aver siglato un’intesa con quello di ottenere 200 tonnellate di jatropha
la società belga Quinvita, che si occupa di a stagione, al fine della trasformazione in
gestire le applicazioni tecnologiche alle col- agrocarburante.
ture energetiche industriali, viene attaccata
pesantemente dal governatore di Nampula Le informazioni disponibili evidenziano
Felismino Tocoli. Il governatore ha dichiara- inoltre che la Bioenergy, in una prima
to in un’intervista apparsa lo scorso agosto fase, ha intenzione di importare in Italia
sul quotidiano locale Noticias12, che l’Aviam il prodotto finale del raccolto al fine di
non ha tenuto fede alle promesse e potrebbe trasformarlo in agrocombustibile, mentre
quindi perdere la concessione governativa. in seconda battuta intenderebbe edificare
un impianto di trasformazione in loco per
9 Diplomazia Economica Italiana, Newsletter realiz-
zata da Il Sole 24 Ore in collaborazione con l’Ufficio 13 “Business in Mozambico – la newsletter mensile di
Sostegno Imprese della Farnesina, n. 17, Anno 2, 22 economia, e tutto ciò che bisogna sapere sul Mozam-
dicembre 2008 bico”, a cura di Agencia de Informacao de Mozambi-
10 Guida Paese Mozambico 2011, Unindustria Treviso, co, Leonardo business Consulting, CTA. Aprile 2011
a cura di Studio Rodl & Partner, contributo Camera di (http://www.consolemozambico.it/public/Business%20
Commercio di Treviso in%20Mozambique_Aprile.pdf); Italian company in-
vests in jatropha production in Mozambique, 28 Aprile
11 http://www.aviam.it/progetto.html
2011, http://www.macauhub.com.mo/en/2011/04/28/
12 Biofuel firm may lose Mozambique license, Afrique italian-company-invests-in-jatropha-production-in-
Avenir, 7 Agosto 2011 mozambique/
GLI ARRAFFA TERRE 9
11. esportare qui da noi il prodotto finito. Simest, Ice e Assafrica, e dal successivo tour
Curioso, oltre che sintomatico della dimen- del ministro mozambicano dell’Energia Sal-
sione globale dell’interesse che suscitano gli vador Namburete – facilitato dal lavoro della
investimenti in terra, che queste informazio- nostra rappresentanza diplomatica locale –
ni le abbiamo ottenute non dal sito internet presso gli impianti siciliani della Moncada.
di Bioenergy Italia ma da un portale cinese Proprio quelle centrali riceveranno l’agro-
in lingua inglese di stanza nella regione combustibile ricavato dai 15mila ettari14 di
di Macau (ex colonia piantagioni di jatropha (per
portoghese in Cina) per A dare notizia un investimento di 27 milioni
promuovere e potenziare dell’investimento di di dollari15) che la Moncada
opportunità di affari tra Bioenergy Italia in dall’agosto 2009 sta coltivando
la Repubblica Popolare nell’area della capitale Maputo.
Mozambico non è il sito
Cinese e i Paesi di lingua
portoghese. internet dell’impresa, Il progetto originario della
bensì un portale cinese in Moncada sarebbe poi affianca-
Anche la Moncada Ener- lingua inglese di stanza to da una seconda piantagione
gy Group S.r.l., società nella regione di Macau della stessa estensione16, in
nata ad Agrigento con partenariato con la società
sede legale a Milano, che petrolifera locale Petromoc,
dà lavoro a oltre 270 dipendenti, sta raffor- che deterrà una quota del 30 per cento con
zando la sua posizione nel Paese africano. altri soci minori. La produzione, in questo
La Moncada nasce nel 1991 e inizialmente secondo caso, sarà destinata ad alimentare
rivolge le sue attenzioni al settore delle la filiera locale di agro-carburanti. Il primo
costruzioni, per poi dedicarsi in maniera passo, attualmente in corso, è l’avvio di un
molto attiva al comparto energetico – in grande vivaio di 2mila ettari che servirà per
particolare alle rinnovabili – nel 2001, anno alimentare le coltivazioni. A questo proposi-
del Decreto Bersani e della conseguente li- to è stata costituita una società a responsa-
beralizzazione del mercato elettrico italiano. bilità limitata partecipata al 70 per cento dal
Nel 2008 si costituisce la Holding Monca- gruppo Moncada, al 26 per cento da Petro-
da Energy Group. Sempre in quell’anno la moc, e al 4 per cento dalla società mozam-
famiglia Moncada, cede il 30 per cento delle bicana 3 T Servizi. L’investimento avrà un
attività italiane alla multinazionale svizzera valore di 15 milioni di dollari17.
Atel e sottoscrive un’importante intesa per
la produzione di biodiesel e olio vegetale in 14 Rapporti Ambasciate, Tribuna Economica – Anno
Mozambico, facente capo alla sussidiaria XXV, 25 aprile 2011, pag. 6
Moncada Energy di Agrigento. Quest’ultima 15 Diplomazia Economica Italiana, Newsletter realiz-
mossa sembra essere favorita dal Governo zata da Il Sole 24 Ore in collaborazione con l’Ufficio
Sostegno Imprese della Farnesina, n. 17, Anno 2, 22
Italiano ed in particolare dall’allora sotto- dicembre 2008.
segretario allo Sviluppo Economico Adolfo
16 ibid.
Urso, il quale nel mese di luglio vola nel
17 http://www.etribuna.com/aas/energiaambienteras-
Paese africano insieme a rappresentanti di othermenu-83/13547-moncada-energy-urso-accordo-
10 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
12. Gli interessi di Moncada nel Paese non progetto, per un investimento di 60 milio-
si fermano però agli agro-combustibili. ni di dollari distribuiti in 10 anni, prevede
L’impresa sta infatti portando avanti con le anche l’istallazione di una fabbrica saccari-
autorità locali una serie di trattative per la fera, e a regime si prevede produrrà 160mila
creazione di un grande parco eolico nella tonnellate di prodotto20.
zona di Tofo (centro-sud del Paese) che, con
un investimento previsto di circa 53 milioni C’è anche la Seci Api Biomasse, una joint
di dollari, produrrà 30 megawatt giornalieri venture tra Api Nòva Energia Srl e Seci
di energia. Sarà inoltre presentato a breve Energia SpA, controllate rispettivamente dal
un progetto per la coltivazione di alghe ma- gruppo API - Anonima Petroli Italiana e dal
rine (da cui estrarre olio) nella Provincia di gruppo Maccaferri. Alla Seci sarebbero toc-
Nampula, nel Nord del Paese18. cati 6300 ettari di terra coltivati a jatropha
per 15 milioni di dollari di investimento. Il
Il Mozambico è terra di conquista anche per progetto, la cui entrata in produzione è at-
MedEnergy Global, una holding inglese di tesa per il 2012, prevede l’estrazione di olio
proprietà della famiglia italiana Belleli, che di jatropha destinato all’esportazione per
ha fatto del settore energetico la sua fortu- la successiva raffinazione in Italia e prende
na. MedEnergy sembra infatti aver previsto avvio dall’acquisto della piantagione - nella
un investimento complessivo di 63 milioni provincia di Inhambane21.
di euro per una piantagione di olio da palma
di 10mila ettari19 nella provincia di Cabo Anche la CIR Group di Carlo De Bene-
Delgado, nel nord del Paese. detti ha scoperto l’Africa, scommettendo
4 milioni di dollari su Agriterra, una farm
È poi il turno della Società Fondiaria In- company attiva in Mozambico22. Per inciso
dustriale Romagnola – Gruppo SFIR, che Agriterra, di cui la famiglia De Benedetti è
si è aggiudicata una concessione di 8.600 diventata terzo azionista avendone rilevato
ettari di terra per la produzione di canna una quota dell’ 8,06%, ha già dichiarato
da zucchero a Chockwe, nella provincia di di avere intenzione di mettere a frutto la
Gaza, nella parte centrale del Mozambico. Il ricapitalizzazione avvenuta acquistando la
Shawfors Investments, veicolo che detiene
per-biodiesel-in-mozambico.html una concessione di 50 anni su terreni per
18 Rapporti Ambasciate, Tribuna Economica – Anno
20 Rapporti Ambasciate, Tribuna Economica – Anno
XXV, 25 aprile 2011, pag. 5 http://www.moncadaener-
XXV, 25 aprile 2011, pag. 5; Guida Paese Mozambico
gygroup.com/admin/upload/upload_modulo_allegati//2
2011, Unindustria Treviso, a cura di Studio Rodl &
5aprile2011TribunaEconomica.pdf
Partner, contributo Camera di Commercio di Treviso.
21 http://www.consolemozambico.it/public/post/
19 Guida Paese Mozambico 2011, Unindustria Treviso,
news/104-l%E2%80%99italia-investe-nelle-rinnovabili-
a cura di Studio Rodl & Partner, contributo Camera
in-mozambico-%E2%80%93-crescente-interesse-
di Commercio di Treviso; http://archivio-radiocor.
anche-nel-turismo-in-vista-dei-prossimi-mondiali-nel-
ilsole24ore.com/articolo-790996/mozambico-ok-cpi-
confinante-sudafrica.asp.
investimento/; GRAIN - Land grab deals - gennaio
2012, http://www.grain.org/article/entries/4479-grain- 22 “Cir scopre l’Africa, con Agriterra”, Corriere della
releases-data-set-with-over-400-global-land-grabs. Sera, 8-12-2011, pag 43.
GLI ARRAFFA TERRE 11
13. Jatropha, fu vera gloria?
Le imprese che la coltivano la esaltano come
“la nuova frontiera della sostenibilità”,
perché non creerebbe nessun tipo di osta-
colo o pericolo alla sicurezza alimentare. La
jatropha, sostengono i suoi sostenitori, non
è comunque commestibile e cresce su terreni
aridi. Inoltre può essere usata per delimitare
i terreni – ponendo un argine al processo di
desertificazione, soprattutto in Africa – e la
sua presenza non impedisce la crescita di due
o più coltivazioni in prossimità.
Tuttavia, secondo varie ricerche condotte
sull’argomento, la jatropha non sta riuscendo Pianta di Jatropha Curcas. Foto Immersia (Opera propria)
a mantenersi all’altezza delle aspettative: Licenza CC-BY-SA-3.0, Wikimedia Commons
non sembra offrire rese soddisfacenti su
terreni marginali; coltivata su scala indu-
striale ha bisogno di un utilizzo abbondante siddette marginali, ma in realtà essenziali per
di fertilizzanti, pesticidi e acqua, e i costi la sussistenza di piccoli agricoltori, pastori,
della messa in produzione, combinati con cacciatori e raccoglitori. La compromissione
bassi rendimenti, sembrano portare quasi di questi mezzi di sussistenza è permanente,
sempre a un bilancio negativo. L’imprevedibi- mentre le piantagioni di jatropha non creano
lità dei rendimenti della jatropha sarebbe poi sufficienti posti di lavoro ben retribuito per
ulteriormente esasperata dall’imprevedibilità sostenere le migliaia di sfollati.
delle condizioni di mercato, che incidono no-
tevolmente sulla sua redditività economica. Preziosi ecosistemi naturali vengono distrutti
Le moratorie che cominciano ad essere adot- per far posto alle piantagioni di jatropha, e la
tate da alcuni Paesi produttori sulla coltiva- biodiversità è danneggiata irreparabilmente.
zione della jatropha, e le discussioni politiche Anche le millantate riduzioni di emissioni di
in corso a livello europeo per modificare le anidride carbonica sono ben lontane dalla
politiche sui biocarburanti aggiungerebbe realtà, dal momento che le emissioni risul-
ulteriore incertezza, rendendo la jatropha un tanti dal cambiamento di destinazione d’uso
investimento sempre più insicuro. della terra, delle foreste e delle zone aride
pastorali sono di gran lunga maggiori rispetto
La jatropha ha anche dimostrato di provo- ai potenziali risparmi derivanti dalla coltiva-
care impatti drammatici sulle condizioni di zione di jatropha.
vita delle comunità rurali dei Paesi produttori
e sull’ambiente. Contrariamente a quel che Coltivata su larga scala la jatropha non è so-
dicono i suoi sostenitori, le piantagioni di stenibile, né a livello economico, né ambien-
jatropha entrano spesso in competizione con tale, né sociale1.
la produzione alimentare, sia nel caso in cui
vengano messe a coltura su terreni molto 1
Jatropha: money doesn’t grow on trees, Friends of
fertili, sia quando sono coltivate su terre co- the Earth International, Dicembre 2010
12 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
14. 45mila ettari nel Sud Sierra Leone. Un’area ricavi intorno ai 150 milioni e utile netto di
considerata ottimale per la produzione di 43 milioni, rispettivamente il 68 e il 38 per
olio da palma. cento in più rispetto all’anno precedente.
L’italianissima Eni chiude la nostra carrel- Nel 2006 è stata costituita una sussidiaria,
lata mozambicana delle imprese italiane la Fri-El Acerra S.r.l. che con un investimen-
che hanno compreso che il controllo della to di 85 milioni di euro si è occupata della
terra significa profitti, indipendentemente messa in funzione della centrale termoelet-
da quel che ci produci. A fianco ai tradizio- trica di Acerra (nelle vicinanze di Napoli),
nali investimenti per l’estrazione di petrolio la seconda più importante d’Europa per la
offshore, la compagnia del cane a sei zampe produzione energetica da oli vegetali (75
starebbe infatti cominciando a dare segni megawatt di capacità installata).
d’interesse anche in merito al campo degli Sebbene non riconosciuto espressamente
agro-combustibili23. dai vertici societari, è molto probabile che
nei programmi dell’impresa la principale
Etiopia materia prima necessaria al funzionamento
C’è un filo rosso che lega le immense distese della centrale – l’olio di palma – potrebbe in
di campi dell’Etiopia e la centrale termoe- futuro provenire dalle abbondanti coltiva-
lettrica di Acerra. È quello dell’olio di palma zioni sparse per l’Africa. Un totale di 80mila
che verrà prodotto in abbondanza nel Paese ettari divisi tra Etiopia, Nigeria e Repubblica
del Corno d’Africa, anche grazie al ruolo del Congo.
molto attivo della Fri-El Green Power
S.p.A. Una so- In base a informazioni in nostro possesso,
cietà che opera la Fri-El Green opera in Etiopia dal 2007
nel settore delle e tramite la sua sussidiaria locale Fri-El
energie rinnova- Ethiopia Farming and Processing si è aggiu-
bili a tutto cam- dicata 30mila ettari di terreno nella zona
po, dall’eolico di Omorate, nel sud-ovest del Paese, in una
alle biomasse, alle zona abitata essenzialmente da popolazione
correnti marine di etnia Dasanech.
al biogas, e a 360
gradi, iniziando La terra è stata ottenuta in concessione dalla
dalla ricerca e compagnia tramite un contratto di affitto
finendo con la vendita siglato con il governo del valore di 1,7 mi-
diretta di energia (per un totale di 524,5 lioni di birr l’anno, (ovvero 2,5 euro l’ettaro
megawatt installati nel 2010). Con sede a all’anno) e della durata di 70 anni. Decisa-
Bolzano, la Fri-El Greenpower è una società mente un buon affare per la Fri-El Green,
in costante crescita. Ha chiuso il 2010 con che così può utilizzare alcune tra le terre
agricole più fertili dell’Etiopia, dove produr-
rà principalmente olio da palma (ma anche
23 http://www.forbes.com/2009/02/24/brazil-africa-
biofuels-business_oxford.html
jatropha) da esportare in Italia.
GLI ARRAFFA TERRE 13
15. Al momento però non si può ancora parlare sin qui menzionate, che ci arrivano diretta-
di esportazione, visto che il progetto è nella mente da Addis Abeba, confermino tutt’al-
sua fase sperimentale e la palma da olio im- tro, cioè che i 120 ettari di coltivazione di
piega dai 5 ai 7 anni per diventare produtti- mais al momento attivi siano stati previsti
va; nell’attesa quindi, si lavora in intercrop- solo per questa fase transitoria, con lo scopo
ping, con 320 ettari coltivati a palma e 120 di tamponare economicamente i primi anni
a mais, coltura che invece si può raccogliere di non produttività della palma da olio, e che
due volte l’anno e piazzare facilmente sul la coltivazione di palma da olio per fini ener-
mercato locale. getici sia invece l’investimento principale.
Ma le ambizioni di Fri-El Green sono quelle Peraltro l’affermazione di Gostner aveva già
di mettere in piedi una vera e propria lasciato molto perplesse anche numerose as-
piantagione di larga scala sui 30mila ettari sociazioni umanitarie attive nell’emergenza
a disposizione, che si prevede sarà produt- cibo nel Corno d’Africa, convinte che l’au-
tiva, e quindi profittevole, in 8-9 anni al mento della produzione estensiva di questo
massimo. Nel frattempo i costi per l’impresa tipo di colture non contribuisca necessaria-
sono minimi e la terra acquisita ha tutte le mente a far fronte alle crisi alimentari25.
caratteristiche necessarie per realizzare una
piantagione di palma da Ma per l’impresa l’investi-
olio su larga scala: clima Un’indagine condotta da mento è troppo prezioso.
caldissimo, tanto terreno Survival International Basti pensare alla localiz-
pianeggiante e accesso a ha evidenziato come le zazione dell’appezzamento:
riserve idriche per l’irri- società straniere si siano se è vero che il triangolo
gazione direttamente dal accaparrate nella Valle di terra di 30mila ettari a
fiume Omo (con una media est del fiume Omo che si è
dell’Omo alcune delle terre
di 200 litri di consumo accaparrata Fri El Green si
d’acqua al giorno per coltu- più produttive d’Etiopia trova a ben 830 chilometri
ra). da Addis Abeba, è altret-
tanto vero che è situato a soli 20 chilometri
Per la verità l’amministratore delegato di dal confine con il Kenya, in posizione perfet-
Fri-El Green Josef Gostner poco tempo fa ta per facilitare il trasporto dei prodotti per
aveva dichiarato in un’intervista comparsa l’esportazione.
sul Corriere della Sera24 che, contrariamente
ai programmi iniziali, quelle in Etiopia si E non è tutto. L’impresa, infatti, non è vin-
stanno trasformando in coltivazioni estensi- colata dal contratto a garantire servizi alle
ve di prodotti alimentari (soia, mais, canna comunità della zona, che potrebbero subire
da zucchero e ancora olio di palma) per le ben note conseguenze della creazione
sostenere le aree del Paese più soggette a di una piantagione su scala industriale su
lunghe carestie. Peccato che le informazioni
25 “Investire in Etiopia, investire l’Etiopia”, http://
24 “C’è la carestia, e l’Etiopia cede le sue terre”, Corrie- www.anordestdiche.com/senza-categoria/investire-in-
re della Sera.it Ambiente, 3 agosto 2011. etiopia-investire-letiopia.
14 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
16. Awash, Etiopia, Marzo 2012. Metahara Sugar Factory,
un terreno utilizzato da secoli da comunità la più grande fabbrica di zucchero del paese, vicino ad
Awash. Di proprietà del governo, si prevede che ne venga
che vivono di agricoltura di sussistenza e
costruita un’ altra più grande accanto a questa, e gli
pastorizia. Sebbene, come spesso accade in agricoltori e pastori locali si lamentano che non avranno
questi casi, l’impresa sia sollevata dall’onere più terra per i loro animali. TerraProject
(Foto di TerraProject)
di compensare le comunità locali delle perdi-
te subite, ci tiene a precisare che si rende
disponibile a “regalare una scuola, un’am- sia per la produzione di agrocarburanti che
bulanza o una clinica, a seconda di quel che per coltivare ed esportare prodotti alimenta-
l’Amministrazione Distrettuale indicherà ri. Contemporaneamente migliaia di Etiopi
come prioritario”. stiano morendo di fame a causa della terribi-
le siccità in corso.
Un’indagine condotta da Survival Inter-
national26 ha evidenziato come le società Come conferma l’antropologo Marco Bassi,
straniere, tra cui Fri-El Green, si siano in particolare i popoli mobili della Valle
accaparrate nella Valle dell’Omo alcune delle dell’Omo rischiano di essere allontanati per
terre più produttive d’Etiopia, utilizzandole fare spazio alle coltivazioni estensive. “Non
essendo occupate in modo permanente
26 http://www.survival.it/notizie/7521.
GLI ARRAFFA TERRE 15
17. ETIOPIA, condare” le esigenze di investi- consumando anche nella Valle
tori stranieri nell’agribusiness. dell’Omo2 dove, il governo
terra di conquista? Il processo di rilocazione (o etiope sarebbe responsabile di
“villagizzazione”) sarebbe sta- arresti arbitrari e violenze dif-
Non è facile ricevere informa-
to sostanzialmente forzato e le fuse nei confronti delle comu-
zioni di prima mano dall’E-
compensazioni praticamente nità agropastorali della zona,
tiopia, ma quanto riportato
assenti, mentre si sono con- per far spazio all’implemen-
dalla BBC all’inizio del 2012 è
sumate violazioni dei diritti tazione di piani di irrigazione
quanto mai preoccupante. In
umani a livello diffuso. Human su larga scala funzionali alle
base ai dati ricevuti dalla Ong
Rights Watch ha avuto modo piantagioni agroindustriali.
statunitense Human Rights
di incontrare un centinaio di Tra il 2008 e il 2011, l’Etio-
Watch1, nella regione etiope
sfollati, che hanno raccontato pia ha “affittato” a imprese
di Gambella (ovest del Paese)
storie di abusi e violenze, tra straniere terreni per un’esten-
sarebbero state almeno 70mila
cui torture, minacce, incendi, sione di 3,6 milioni di ettari,
le persone scacciate dalle loro
deportazioni, mentre il gover- una superficie pari più o meno
terre e abitazioni per “asse-
no di Addis Abeba continua a
negare che le comunità locali 2 “What will happen if hunger
1 “Waiting Here for Death” Forced siano state mandate via contro comes?”Abuses against the Indige-
Displacement and “Villagization” in la loro volontà. nous peoples of Ethiopia’s Lower
Ethiopia’s Gambella Region, Human Omo Valley, Human Rights Watch,
Rights Watch, 2012 Situazione analoga si starebbe 2012
16 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
18. Ambo, Etiopia, 2012. Panoramica dello Stato di Oromia
nei pressi di Bako (Foto di TerraProject)
proprio a causa delle caratteristiche ambien- Power deve fare i conti. Si tratta delle accuse
tali, le terre vengono dichiarate «vuote» o ricevute per la presunta presenza di policlo-
«inutilizzate» dal governo, e messe a dispo- robifenile (pcb) nell’olio di palma utilizzato
sizioni degli investitori. La negoziazione per la combustione nella Centrale di Acerra,
avviene solo con le autorità governative, che potrebbe così provenire da suoli con-
senza nessuna consultazione con la popola- taminati o essere stato mischiato con oli di
zione indigena e senza tenere in alcun conto sintesi esausti o venuti a contatto con reci-
le forme consuetudinarie d’uso, che comun- pienti contaminati28. Le organizzazioni locali
que garantiscono la sopravvivenza di queste denunciano da tempo la pericolosità dell’im-
fasce deboli della popolazione rurale [...] pianto di Acerra con campagne e proteste
Ai gruppi mobili delle aree pastorali dell’E- organizzate.
tiopia di solito non viene pagata nessuna
compensazione”27.
Intanto sul versante italiano c’è anche l’altra 28 “Polo di Acerra, i veleni delle industrie finiscono di-
faccia della medaglia con cui la Fri-El Green rettamente nei Regi Lagni”, Corriere del Mezzogiorno.
it, 24 ottobre 2011. http://corrieredelmezzogiorno.cor-
riere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/24-ottobre-2011/
27 “I diritti dei popoli della Valle dell’Omo” Marco polo-acerra-veleni-industrie-finiscono-direttamente-
Bassi, Corriere della Sera.it Ambiente, 3 agosto 2011. regi-lagni-1901917582342.shtml.
alla grandezza del territorio scala, rendendo la popolazione dopo aver portato all’atten-
dell’Olanda, e per farlo pro- etiope sempre più dipendente zione nel 2011, la dimensione
cede all’evacuazione dei suoi dagli aiuti internazionali. crescente del fenomeno del
abitanti dalle aree cedute agli In considerazione del fatto land grabbing in Etiopia3 abbia
stranieri, in violazione della che L’Unione Europea è tra poi lanciato, a inizio 2012 una
stessa costituzione etiope e i principali donatori di aiuti petizione4, rivolta sia al presi-
dei diritti umani sanciti dalle internazionali all’Etiopia, dente degli Stati Uniti, Barack
convenzioni internazionali. quattro eurodeputati italiani Obama, che a Rajiv Shah,
Mentre tutto il Corno d’Africa, hanno presentato un’interro- amministratore dell’Agenzia
e l’Etiopia in particolare, è af- gazione parlamentare all’Al- governativa USA incarica-
flitto dalla più grave tragedia to Rappresentante per gli ta agli aiuti internazionali
umanitaria che la storia ricor- affari esteri dell’UE, Catherine (Usaid), affinché si attivino per
di, con siccità e fame, e più di Ashton, su quanto sta avve- fermare la rapina delle terre in
12 milioni di persone senza nendo in Etiopia. Purtroppo Etiopia.
cibo né acqua, il governo etio- però, secondo lady Ashton, le
pe cede terreno alle imprese informazioni in suo possesso 3 “Understanding land investment
straniere per impiantare col- non sembrano avvalorare la deals in Africa: country report –
Ethiopia”, Oakland Institute, 2011
ture intensive, con lo scopo di tesi di Human Rights Watch.
produrre cibo per l’esportazio- E poco importa che anche 4 http://www.thepetitionsite.
com/7/stop-forced-relocations-
ne o agrocombustibili su larga l’autorevole Oakland Institute, ethiopia/
GLI ARRAFFA TERRE 17
19. Ad aver scoperto la “piantagione Etiopia”29 pha, bensì patata dolce e girasole, assieme
c’è anche Nuove Iniziative Industriali, ad altre colture per mangime animale. In
con sede a Galliate, in provincia di Novara. particolare le 180mila tonnellate di semi di
Attraverso la partecipata al 70 per cento girasole ricavate annualmente sarebbero
O.B.M. Renewable Energy Ltd. l’impre- dovute essere impiegate per la produzione di
sa sarebbe interessata alla produzione di agro-carburanti.
jatropha in Etiopia, su una coltivazione di
40mila ettari di terre nella Regione dell’Omo Ma non tutto è filato liscio, anzi. Nell’otto-
ottenuta in concessione dal governo etiope bre del 2011 il primo ministro senegalese
per 50 anni. Per la società si tratta di un’ot- Souleymane Ndéné Ndiaye ha comunica-
tima occasione per creare una propria filiera to ufficialmente che il progetto era stato
che le permetterebbe di essere autosuffi- sospeso a causa di duri scontri con la polizia
ciente per le forniture dei propri impianti in durante delle proteste di piazza. Il bilan-
Italia30. cio finale degli incidenti finirà per essere
molto pesante: due morti e oltre 20 feriti. Le
Senegal contestazioni, promosse dal Collectif pour la
Ci spostiamo ora in Senegal, altro porto défense des terres de Fanaye, erano dirette
felice per le imprese nostrane alla ricerca di soprattutto contro la gestione del progetto
guadagno sicuro grazie da parte del presidente del Conseil Rural,
alle mille opportunità accusato di aver agito senza condurre le con-
che il nuovo business sultazioni con la popolazione locale e di aver
della terra offre nel in pratica svenduto la terra agli italiani.
continente africano.
Nel frattempo è emerso un elemento cu-
La Senhuile SA è rioso: la SenEthanol apparterrebbe al 70
un’impresa per il 51 per cento alla Abe Italia, controllata al 100
per cento italiana per cento dalla statunitense Agro Bioetha-
(Gruppo Finanziario nol Int., con sede a New York, in una suite
Tampieri) e per il 49 di Madison Avenue che funge da sede per
per cento senegalese tramite la SenEthanol molte società. Abe Stati Uniti è gestita a sua
SA (o così risulta in apparenza). Per i 20mila volta da un’altra società, la Wallace Oceania
ettari di terreno nella vallata del fiume in Nuova Zelanda, il cui manager è un citta-
Senegal (regione settentrionale di Podro) dino panamense. Allo stesso indirizzo della
che l’impresa si è accaparrata al prezzo sede legale di Abe Italia S.r.l. corrisponde
incredibile di 100mila dollari l’anno (cioè anche quello della Storti S.p.A. A rivelare
solo 3,5 euro l’ettaro ogni 12 mesi!), la sua almeno la prima parte di questo complesso
intenzione non era quella di coltivare jatro- intrico di scatole societarie è stato lo stesso
presidente della Abe Italia durante un’inter-
29 http://www.niisrl.eu/?option=com_content&view=a vista rilasciata al giornalista della trasmissio-
rticle&id=55&Itemid=6.
ne di Rai 3 Report Piero Riccardi31.
30 http://www.niisrl.eu/index.php?option=com_conte
nt&view=article&id=13&Itemid=2. 31 http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/Conten-
18 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
20. Nel panorama senegalese non poteva man- 2.500 ettari, fino ad arrivare a 50mila ettari
care anche la già citata Nuove Iniziative In- nell’arco di sei anni.
dustriali. Attraverso Senergie S.A., impresa Qui come altrove, l’accaparramento di terra
costituita con capitale sociale di 60mila è in linea con una precisa strategia di inter-
euro di cui Nuove Iniziative Industriali srl nalizzazione e di approvvigionamento della
possiede il 60 per cento, la società sarebbe materia prima per produrre agro-carburan-
impegnata nello sviluppo di te, anche per far fronte alle
un progetto di coltivazione crescenti oscillazioni di prezzo
L’accaparramento
della jatropha su un terreno dello stesso, necessario ad ali-
al momento di 5mila ettari, di terra è in linea mentare le centrali a biomassa,
estensibili a 50mila32 per 50 con una precisa sia solida che liquida, costruite
anni. strategia di in Italia dal Gruppo soprattutto
internalizzazione e di nel Sud.
Ancora in Senegal, è ben nota approvvigionamento
anche la TRE-Tozzi Renewa- A svelare i vantaggi della con-
della materia prima
ble Energy, società del gruppo cessione ottenuta dall’esecuti-
Tozzi Holding, che aveva dato per produrre agro- vo senegalese è stato l’ingegner
inizio a un progetto di coltiva- carburante Zompetta, responsabile dello
zione di jatropha nella regione sviluppo settore biomasse di
di Tambacounda con la costituzione di una Tre. “In Senegal ci confrontiamo con un
società di diritto locale, JTF Senegal SARL. quadro positivo. Stiamo in fase di avanzato
ottenimento di una concessione di 50mila
Il progetto, inaugurato il 19 gennaio 2010,33 ettari (in enfiteusi per 99 anni) (…). Pos-
per il primo anno prevedeva una coltivazio- siamo esportare la produzione di olio e il
ne pilota di 500 ettari con l’impiego di qual- governo si è solo riservato la possibilità di
che decina di famiglie di agricoltori, l’avvio prelevare parte della produzione ai prezzi
dell’attività di formazione e l’installazione del mercato internazionale. Il Governo ci ha
delle infrastrutture, mentre per il secondo anche riconosciuto la possibilità di impor-
anno l’estensione delle colture su ulteriori tare materiali e attrezzature necessarie per
avviare l’attività in esenzione di dazio”34.
tItem-f5e627d7-77b3-44f5-a0d4-8cc3e2333c95.html.
Mentre la Tozzi gioiva per il vantaggioso
32 http://www.niisrl.eu/?option=com_content&view=a
rticle&id=53&Itemid=6. contratto ottenuto, (99 anni senza alcun
33 “Lancement du projet Italien de plantation de
dazio all’importazione di materiali e attrez-
Jatropha à Néttéboulou”, Tambacounda.info, 19 zature e nessuna percentuale di prodotto
gennaio 2010. http://www.commercialpressuresonland. finito dovuta al Paese ospitante, a meno che
org/press/lancement-du-projet-italien-de-plantation- il governo non lo acquisti a prezzo di mer-
de-jatropha-%C3%A0-n%C3%A9tt%C3%A9boulou;
http://www.notiziariofarnesina.ilsole24ore.com/archi- cato), i danni alle foreste naturali, la perdita
vio_newsletters/Newsletter_17072009.pdf; http://www. dei diritti di proprietà fondiaria, la margi-
soldionline.it/blog/galvi/la-tozzi-renewable-energy-
investe-in-senegal. 34 http://www.notiziariofarnesina.ilsole24ore.com/
archivio_newsletters/Newsletter_07082009.pdf.
GLI ARRAFFA TERRE 19
21. Foto Luca Tommasini
nalizzazione degli agricoltori di sussistenza Salento. Visti i pareri negativi ribaditi da
venivano passati in rassegna come potenziali Arpa Puglia e Asl all’ultima Conferenza dei
impatti negativi delle attività del Gruppo Servizi del 16 dicembre 2011, è probabile
Tozzi in Senegal35. che il progetto venga bloccato.
Anche la Tozzi, come la Fri-El Green, ha le Questo tipo di impianto è peraltro già nor-
sue gatte da pelare in Italia, dove è impegna- mativamente superato, in quanto il Piano
ta con impianti a biomassa solida e liquida Paesaggistico Regionale di recentissima ado-
in Emilia Romagna, Calabria e Puglia. In zione vieta tali insediamenti nei terreni agri-
particolare a Cavallino, in provincia di Lec- coli. La Legge regionale n. 31/2008 impone
ce, il progetto di Tg Energie Rinnovabili s.r.l. la filiera corta dell’approvvigionamento e la
(partecipata da TRE S.p.a.), alimentato a Direttiva europea 2009/28/CE del 23 aprile
biomassa liquida, è osteggiato dalla popola- 2009 inserisce tra gli elementi da considera-
zione locale per i gravissimi impatti ambien- re ai fini della valutazione ambientale anche
tali connessi e per le conseguenze cumulati- il contesto sociale in cui esso viene prodotto
ve su un territorio già pesantemente provato e la distanza tra il luogo di produzione e il
dalla presenza della più grande discarica del luogo di utilizzazione del combustibile.
35 Studio di Katharina Zwiauer, presentato a Wie- Non è quindi chiaro che cosa intendesse
selburg il 31 marzo 2011 “Biofuels Production in Africa
– Case Studies. http://www.nachhaltigwirtschaften.at/ farne Tozzi delle tonnellate di jatropha pro-
iea_pdf/events/20110331_bioenergieforschung_7_3_ dotta non certo a chilometro zero, e non solo
zwiauer_biofuels.pdf. in Senegal!
20 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
22. Clamoroso era stato il caso della impresa
Ancora Africa e altri pezzi sudcoreana Daewoo, che aveva ottenuto
di mondo una concessione di 99 anni su circa la metà
Il Senegal, infatti, non è rimasta l’unica della superficie agricola totale del Paese per
frontiera di interesse per la Tozzi Holding realizzare piantagioni di mais e di alberi
che, per la cronaca, dichiara di essere arriva- di palma da cui ricavare prevalentemente
ta anche in Laos, in Asia, con un progetto di agrocombustibili. Anche la presenza di Tozzi
50mila ettari per la produzione di jatropha. ha già suscitato le proteste delle comunità
Ma sempre in Africa, secondo i dati resi locali, e in particolare del Collectif pour La
pubblici dall’azienda stessa, Défense des Terres Mal-
dal 15 novembre 2008, data Sarebbe la questione gaches – TANY, che si sta
di lancio della nuova joint dell’accaparramento di opponendo all’espulsione
venture JTF Madagascar terra da parte di imprese delle famiglie malgasce dai
davanti a rappresentanti straniere tra le ragioni alla loro territori per far spazio
politici di primo piano in alle piantagioni intensive
base delle sollevazioni
Madagascar , la Tozzi sa-
36 controllate dalle imprese
popolari che hanno straniere. In particolare
rebbe impegnata su 50mila
ettari per la produzione provocato nel 2009 il colpo la Tozzi è accusata di aver
di jatropha.37 Secondo un di stato in Madagascar già cominciato a coltivare
rapporto del 2009 pubblica- svariati ettari nella zona
to dal Ministero tedesco per la Cooperazione di Ihorombe, sebbene al momento possieda
Economica e lo Sviluppo, gli ettari di con- solamente una licenza esplorativa39.
cessione a Tozzi in Madagascar sarebbero
invece 100mila, a fronte di un investimento Secondo alcune fonti stampa in Madagascar
di 300 milioni di dollari .38 Tozzi sarebbe in buona compagnia, con la
Delta Petroli40 impegnata dal 2008 su un
Sarebbe proprio la questione dell’accaparra- progetto di 20mila ettari di coltivazione
mento di terra da parte di imprese straniere di jatropha, a fronte di un investimento
tra le ragioni alla base delle sollevazioni po- di 70 milioni di dollari, e con la Troiani e
polari che hanno provocato nel marzo 2009 Ciarrocchi S.r.l., con 100mila ettari per la
il colpo di stato nel Paese, che ha costretto produzione di jatropha41.
all’esilio l’allora presidente Ravalomanana.
39 Newsletter n. 16 del Collective pour la Defense des
36 http://www.davalle.info/det_news.aspx?idNews=19. Terres Malgaches, http://terresmalgaches.info/spip.
php?article46
37 Presentazione power point TRE S.p.a. http://www.
google.it/url?sa=t&rct=j&q=TOZZI+RENEWABLE+EN 40 http://www.bmz.de/en/publications/topics/ru-
ERGY+ppt&source=web&cd=1&ved=0CCYQFjAA&url= ral_development/diskurs015en.pdf. ; ILC Commercial
http%3A%2F%2Fwww.unido.it%2Feventi%2Fargentin pressure on land database, http://www.commercial-
arinn10%2Ftozzi.ppt&ei=mXgeT8SsLpD14QSXuayKD pressuresonland.org/land-deals/search/advanced/
w&usg=AFQjCNFDILDAggXnxZpCsuB4DGV3RPaLRA results/field_ld_investor_name%3A%22Delta%20
&cad=rja. Petroli%22%20field_ld_investor_dom_
partners%3A%22local%20catholic%20organisation%22
38 http://www.bmz.de/en/publications/topics/rural_
development/diskurs015en.pdf. 41 http://www.ilquotidiano.it/artico-
GLI ARRAFFA TERRE 21
23. Incontriamo di nuovo anche Nuove Inizia- società avrebbe ricevuto dal governo della
tive Industriali, ma questa volta in Kenya, Guinea Konakry ben 710mila ettari di terre-
dove la controllata dalla famiglia Orlandi no divisi in 4 zone.
aveva dimostrato interesse ad investire in
terreni attraverso la Kenya Jatropha Ener- In Africa è di casa anche un’altra grossa
gy, costituita con capitale sociale di 50mila azienda produttrice di agro-carburanti, la
euro e di cui Nuove Iniziative Industriali Futuris S.p.a. Una società per azioni che fa
s.r.l. detiene il 98 per cento. La società era capo alla famiglia Danielli, dotata di un ca-
in procinto di ottenere dal governo keniota pitale sociale di 8 milioni di euro, e che dalla
circa 50mila ettari di terreno in affitto per sua nascita, nel giugno del 2009, è impegna-
33 anni per lo sviluppo di un progetto di ta nello sviluppo del settore delle energie
coltivazione della jatropha. Le popolazioni rinnovabili, focalizzandosi su impianti
locali e la società civile internazionale hanno a biomasse. Tramite diverse controllate
denunciato con fermezza e persistenza i infatti, (Agroils S.r.l. (94 per cento), Futuris
pesantissimi impatti legati a un progetto Papia S.r.l. (80,1 per cento), Futuris Aquila-
di questa portata: le piantagioni avrebbero na S.r.l. (85,7 per cento) e Futuris Etrusca
infatti acuito la carenza di acqua, l’erosione S.r.l. (51 per cento), sono al momento in
del suolo, l’insicurezza alimentare, causato fase di realizzazione in Italia una centrale
la perdita di rare specie di animali e piante di cogenerazione a olio vegetale di potenza
e provocato la cacciata di 20mila persone di un megawatt nella località di Percoto,
dalle proprie terre42. Anche grazie a questo, nel comune di Pavia di Udine, un impianto
il progetto di Nuove Iniziative Industriali in di cogenerazione alimentato a biomasse
Kenya è stato interrotto, e le piantagioni di solide a l’Aquila e una centrale a biomasse
jatropha per la produzione di agrocombu- a Sedegliano (in provincia di Udine). Dal
stibili sono state bandite in tutta la regione 2014 questi impianti dovrebbero funzionare
costiera del Paese43. soprattutto grazie all’olio vegetale derivan-
te dalla jatropha prodotta in diversi paesi
Ma Nuove Iniziative Industriali non si africani.
arrende e vola in Guinea Konakry. Qui,
secondo i dati pubblicati dalla stessa socie- Infatti nel giugno 2011 la Futuris S.p.a.
tà, possiederebbe il 70 per cento di Guinee ha acquisito il 94 per cento della Agroils
Energie S.A., società costituita con capitale Technologies s.r.l., fondata nel 2006 da tre
sociale di 15mila euro per lo sviluppo del neo-laureati toscani che sin dall’inizio intui-
progetto di coltivazione della jatropha. La rono le potenzialità di mercato dei combusti-
bili alternativi. Con l’acquisizione di Agroils
li/2008/04/30/84677/jatrapha-combustibile-da-una- la Futuris ha ereditato anche la società di
pianta-del-madagascar diritto ghanese Smart Oil Ltd, società di cui
42 È tempo di cambiare marcia: l’Unione Europea deve Agroils era azionista unica, impegnata nella
rivedere le sue politiche si biocarburanti, Action Aid, realizzazione di un progetto di coltivazione
Dicembre 2011
di jatropha nella provincia di Brong Ahafo
43 Fuelling Evictions: Community cost of EU Biofuel
Boom, Action Aid International, Novembre 2011
in Ghana. Per il momento è attivo un campo
22 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
24. Manila, Filippine, Aprile 2012. Billy Waliajera,
supervisore del Visayas Warehouse, un sito gover-
nativo dove sono conservate circa 45.000 tonnellate
di riso, pronto per essere utilizzato per le vittime di
calamità, o venduto a famiglie povere ad un prezzo
sovvenzionato. Anche se le Filippine sono uno dei
principali importatori di riso del mondo (soprattutto
dalla Thailandia e Vietnam), la conversione di terre
coltivate ad altre colture non alimentari come la
canna da zucchero per il bioetanolo e prodotti solo per
l’esportazione va ancora avanti.
(Foto di TerraProject)
sperimentale di pochi ettari, ma ad aprile oleaginose; Indonesia: su 20mila ettari;
2010 è stato firmato con il Paramount Chief Slovacchia: 20mila ettari di semi di colza;
di Yeji (la massima autorità tribale della Algeria: 2mila ettari di semi di girasole44.
regione) un accordo per 46,000 ettari di
territorio mentre, nel luglio 2011, Smart Oil L’impresa aveva inoltre in atto progetti in
Ltd. ha iniziato l’iter per ricevere l’autoriz- cooperazione con aziende locali in Sene-
zazione a coltivare un’area di 4mila ettari. gal, con il progetto “SBE Senegal” per la
coltivazione di jatropha, dove deteneva una
La produzione di olio vegetale non alimen- partecipazione pari al 25 per cento del suo
tare, particolarmente indicato per la gene- capitale sociale45, e in Egitto, dove è partner
razione di energia elettrica verrà destinato tecnico per lo sviluppo di un progetto per la
alle centrali del Gruppo Futuris in Italia a coltivazione di 100mila ettari.
partire dal 2014.
Anche Fri-El Green non si limita ai citati
Al momento dell’acquisizione da parte di Fu- investimenti in Etiopia. Dal 2009 avrebbe
turis, Agroils era direttamente coinvolta in infatti ottenuto la concessione di 11.292 et-
un ampio spettro di attività: dallo sviluppo tari di terra nello Stato di Abie, nel sud della
delle piantagioni, alla meccanizzazione del Nigeria, con coltivazione di palma da olio. Il
processo produttivo ed al miglioramento ge- contratto prevederebbe diritti di espansione
netico della jatropha, con numerosi studi di fino a 100mila ettari46.
fattibilità in corso nei seguenti Paesi: Laos:
su 600 ettari (applicabile a 50mila ettari); 44 Presentazione Agroils 2008
Mozambico: su 20mila ettari; Brasile, Togo 45 Bilancio d’esercizio 2010
e Guinea Equatoriale: studio di pre-fattibi- 46 GRAIN - Land grab deals - Gennaio 2012, http://
lità sulla catena di produzione per le piante www.grain.org/article/entries/4479-grain-releases-
data-set-with-over-400-global-land-grabs.
GLI ARRAFFA TERRE 23
25. Il 23 luglio del 2008, l’agenzia di stampa Eni e il governo congolese per tutto il pac-
Reuters ha riportato47 poi notizia dell’accor- chetto degli investimenti nel Paese, dall’e-
do siglato tra Fri-El Green e il governo della strazione di sabbie bituminose, alla produ-
Repubblica del Congo per l’acquisizione zione di olio di palma per cibo e bio-diesel
delle imprese statali Sangha Palm and Congo e di gas, non sono mai stati divulgati. La
National Palm Plantations Authority. Questo ricerca condotta da Boell ha infatti rivelato
ha permesso all’impresa italiana di assu- una quasi totale mancanza di consapevolez-
mere il controllo diretto di 4mila ettari di za pubblica su questi progetti. Non c’è stato
piantagioni di palma da alcun impegno significativo
olio, con la possibilità di Non c’è stato alcun impegno a livello locale o nazionale
estendere l’appezzamen- significativo da parte di Eni da parte di Eni o del gover-
to ad altri 40mila ettari in o del governo con i cittadini no con i cittadini congolesi
30 anni48. per analizzare i potenziali
congolesi per analizzare i impatti sociale e ambientali
Nella Repubblica del potenziali impatti sociali e dei progetti.
Congo Fri-El Green è in ambientali dei progetti
compagnia dell’Eni. La Nello specifico del progetto
Compagnia del cane a sei zampe accanto Food Plus Biodisel, uno dei tanti aspetti con-
alle tradizionali operazioni estrattive, che in troversi riguarda la non linearità delle infor-
Congo includono anche attività non con- mazioni sia riguardo la sua esatta estensione
venzionali come le sabbie bituminose49, nel e localizzazione, che l’utilizzo che l’impresa
2009 ha firmato un accordo con l’esecutivo intende fare della palma da olio prodotta.
locale per un progetto di piantagioni di pal- Mentre varie fonti stampa50 annoverano il
ma da olio nella regione del Niari, denomi- progetto di Eni tra le iniziative che porteran-
nato Food Plus Biodiesel. Il progetto non è no il Congo sulla strada degli agro-combu-
scevro da controversie ancora irrisolte. stibili, l’impresa dichiara ambiguamente che
questo “rappresenta un’importante oppor-
Come riportato dalla Fondazione Heirich tunità per la diversificazione dell’economia
Boell, le multimiliardarie intese stipulate tra locale, attualmente fortemente dipendente
dal petrolio, e fa parte dello sviluppo dei
47 RWE’s Fri-el Green buys Congo palm farms for
biofuel, Reuters, 23 luglio 2008, http://in.reuters. piani nazionali volti a ridurre la dipendenza
com/article/2008/07/23/biofuels-congo-italy- dalle importazioni di olio di palma”51.
idINL23101125320080723.
48 GRAIN - Land grab deals - Gennaio 2012, http:// Ulteriormente sollecitata dalla Fondazione
www.grain.org/article/entries/4479-grain-releases- Culturale Responsabilità Etica, l’impresa
data-set-with-over-400-global-land-grabs; Congo
Brazzaville: Fri-El acquista piantagione palma da olio,
Il Sole 24 Ore, 23 Aprile 2009, http://archivio-radiocor. 50 http://www.afriqueavenir.org/en/2011/09/05/the-
ilsole24ore.com/articolo-696691/congo-brazzaville-fri- congo-brazzaville-on-the-road-to-biofuels/
el-acquista/ http://clubcameroun.ning.com/profiles/blogs/le-congo-
brazzaville-sur-la-route-des-biocarburants
49 “Energy futures? ENI’s investments in tar sands and
palm oil in the Congo Basin”, Heinrich Boll Stiftung, 51 http://www.eni.com/en_IT/sustainability/pages/
novembre 2009. eni-republic-congo.shtml#a_erapetrolioaaa
24 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
26. Repubblica del Congo, foto Elena Gerebizza
ha precisato che “un’eventuale associazio- la coltivazione di 12mila ettari di palma da
ne di questo progetto al fenomeno del land olio53.
grabbing sarebbe impropria, trattandosi di
un progetto promosso dalla Repubblica del Chiudiamo la panoramica africana con Gre-
Congo con l’obiettivo di sviluppare l’attività en Waves, un gruppo finanziario di base in
agricola del Paese e ridurre le costose impor- Italia, che secondo il quotidiano Le Matinal54
tazioni di cibo,” quindi contraddicendo tutta nell’agosto 2007 avrebbe ottenuto dal gover-
la stampa africana che ha scritto sull’argo- no del Benin l’autorizzazione e il sostegno
mento. per produrre girasoli su 250mila ettari di
terra nella zona di Ouèssè55.
A oggi non è dato ancora conoscere con
certezza né l’estensione complessiva della Dall’Africa ci spostiamo ora in Sud America,
coltivazione, né l’entità dell’investimento. e in particolare nelle distese della Patagonia
Il 22 dicembre 2011 Eni ha inoltre reso stampa/2011/12/2011-12-22-eni-sonangol.shtml
pubblica la notizia della firma di un accordo 53 GRAIN - Land grab deals - Gennaio 2012, http://
con Sonangol, la società di Stato angolana www.grain.org/article/entries/4479-grain-releases-
data-set-with-over-400-global-land-grabs
responsabile per l’esplorazione, produzione
54 ibid
e trasporto di idrocarburi in Angola, che
prevede, tra le altre cose, l’esecuzione di 55 http://www.grain.org/article/entries/1318-quelle-
est-la-situation-des-agrocarburants-en-afrique-de-l-ou-
un progetto pilota di food & biodiesel52, per est-1; http://www.jeuneafrique.com/Articles/Dossier/
ARTJAJA2594p090-091.xml0/soudan-kenya-benin-
52 http://www.eni.com/it_IT/media/comunicati- maliles-mysteres-de-la-ruee-vers-l-or-vert-africain.html
GLI ARRAFFA TERRE 25
27. Patagonia, Foto Luca Tommasini
argentina. Non è mistero che qui Benetton che, che si è vista così espropriare la propria
ha acquistato il 10 per cento dei terreni per terra56. Gli ultimi aggiornamenti sul caso
l’allevamento e il pascolo di pecore da lana. hanno visto un’ingiunzione alla comunità
La Compania de Tierras Sud Mapuche-Tehuelche affinché
Argentino (CTSA), fondata La Benetton si trova sgombrino i 534 ettari di terra
dagli inglesi come Southern da anni nel mirino di di proprietà della società Tier-
Land Co. nel 1889, è ora ras Sud Argentino del gruppo
diverse organizzazioni Benetton, su cui la comunità
l’azienda agro-alimentare
più importante del Paese. I
umanitarie per le si era insediata per protesta-
fratelli Benetton, controllando conseguenze provocate re contro gli espropri. Ma le
la Compania de Tierras, sono i dalla sua attività sulla comunità Mapuche coinvolte
più grandi proprietari privati popolazione indigena non si arrendono, e attendono
di terreni in Argentina, dopo l’esito del ricorso presentato
Mapuche
lo Stato. CTSA, una società dai loro avvocati. I legali stan-
agro-alimentare enorme che
attraversa le Ande verso l’Oceano Atlantico, 56 http://farmlandgrab.org/post/view/18135;
http://www.yabasta.it/?page=cerca&recherche=be
possiede almeno 16mila capi di bestiame e netton; http://www.mapuche-nation.org/english/
260mila ovini – che producono fino a 1,3 frontpage.htm; http://ecomapuche.com/ecoma-
milioni di tonnellate di lana l’anno. Tutti puche/index.php?Itemid=2&id=202&option=com_
content&view=article; http://www.dirittodicritica.
esportati in Italia.
com/2011/06/27/la-lotta-dimenticata-dei-mapuche-di-
patagonia-soli-contro-le-multinazionali/; http://www.
Per questo la Benetton si trova da anni nel ilcambiamento.it/padroni_casa_nostra/benetton_ter-
mirino di numerose organizzazioni umani- re_mapuche.html; http://www.twnside.org.sg/title2/
resurgence/2009/226/eco1.htm; http://sciencecases.lib.
tarie per le conseguenze provocate dalla sua buffalo.edu/cs/files/patagonia_notes.pdf
attività sulla popolazione indigena Mapu-
26 IL COINVOLGIMENTO ITALIANO NEL BUSINESS DEL LAND GRAB
28. no infatti contestando il mancato rispetto quattrini, i 12 milioni di euro previsti come
della legge indigena (riconosciuta in Argen- royalties da pagare al Comune.
tina) e l’utilizzo, durante il processo, dei soli
testimoni portati dalla difesa dei Benetton. Come a Lecce, anche la società civile locale
non ci sta. Si forma il Coordinamento “No
Dalla Patagonia voliamo poi in Nuova alla centrale”, che spiega le ragioni dell’im-
Zelanda, dove la Reda Holding, impresa praticabilità dell’impianto. In particolare si
tessile del Biellese di proprietà della famiglia sottolineano le problematiche relative all’ap-
Botto Poala, ha acquisito due appezzamenti provvigionamento di vegetali agro-energetici
di terra nella Waitaki Valley57. L’estensione da zone ad alta biodiversità nei Paesi del sud
totale è di 16.660 ettari per l’allevamento di del mondo.
pecore merino, a fronte di un investimento
di 4,8 milioni di dollari. Nel dicembre 2010, l’Arpa dà parere ne-
gativo, fissando un precedente di assoluto
Chiudiamo infine la carrellata con una storia rilievo perché nelle motivazioni ufficiali
tutta nostrana che parte da Casarano, in Pu- viene segnalato il rapporto di causa effetto
glia, dove la Italgest S.r.l. aveva intenzione tra l’impatto ambientale delle attività indu-
di costruire due impianti ad olio vegetale dai striali e la diffusione del cancro. Nell’alle-
nomi altisonanti: Heliantos 1 ed Heliantos gato di carattere sanitario epidemiologico,
2, che però, ad oggi, non hanno ancora visto l’ARPA afferma che la situazione sanitaria
la luce. Nel caso dell’Heliantos 1, dopo una della zona è tale da non permettere ulteriori
lunga trafila di pareri negativi a livello locale pressioni di carattere ambientale.
(Asl del Comune e della Provincia di Lecce,
Arpa regionale e per finire Regione Puglia), Da diverse interviste condotte sul caso, è
poi sconfessata dal Tribunale Amministra- emerso che inizialmente Italgest nei suoi
tivo Regionale, la Italgest aveva deciso lo progetti descriveva in maniera dettagliata
stesso di rinunciare. Troppe le associazioni, i la composizione della filiera produttiva,
gruppi di base e le istituzioni territoriali che esplicitando le quantità di biomassa da
si erano opposte perché ritenevano quell’im- acquistare per far funzionare l’impianto
pianto per la produzione di energia derivan- e i Paesi di origine (Indonesia, Africa e
te da biomassa insostenibile e dannoso per il Honduras). Successivamente, l’azienda ha
territorio. Per Heliantos 2 la storia è stata un cambiato strategia, smettendo di divulgare
po’ diversa, ma con un esito simile. Nel 2010 informazioni riguardo l’approvvigionamento
il consiglio comunale di Casarano aveva dato di oli vegetali perché proprio la mancanza
il suo assenso unanime al progetto, dopo di una filiera corta (peraltro impossibile da
essere stato “caldeggiato” da Ivan De Masi, sostenere in Puglia) era diventata il cavallo
sindaco di Casarano, nonché fratello di di battaglia delle associazioni e dei comitati
Paride, fino a pochi mesi fa comproprietario oppositori.
dell’Italgest. In ballo c’era un bel gruzzolo di
57 http://www.odt.co.nz/regions/north-otago/171305/
italian-firm-buys-high-country-stations.
GLI ARRAFFA TERRE 27