2. Il Cardinale Alessandro Farnese,futuro Papa Paolo III,rilevò nel 1504 il possesso del
Vicariato di Caprarola da Francesco Maria Riario della Rovere
3. L’obiettivo era creare all’interno dello Stato pontificio ,un altro stato che ne equilibrasse il
potere e fu deciso che la località dovesse essere Caprarola
4. Il palazzo da costruire doveva costituire idonea difesa,soggiorno durante gli spostamenti tra
i Feudi posseduti nel Viterbese e residenza estiva data la salubrità del luogo
5. L’incarico fu attribuito a Antonio da Sangallo Il Giovane,architetto di famiglia che aveva
contribuito alla realizzazione del sontuoso Palazzo Farnese in Roma
6. Il Sangallo,esperto in architettura militare,immaginò un palazzo che dal punto più alto del paese
mostrasse la forte presenza Farnese su tutto il territorio circostante fino a Roma
7. L’imponente struttura a pianta pentagonale con cinque bastioni angolari difensivi ed un
fossato perimetrale di difesa ha l’aspetto e la funzione di una vera fortezza
8. Nei primi anni furono speditamente realizzate le fondamenta e l’innalzamento delle mura
perimetrali fino al primo piano.Poi furono improvvisamente sospesi.
9. Nel 1534 Alessandro Farnese assunse al soglio Pontificio con il nome di Paolo III e ciò lo portò al
disinteresse per il palazzo in costruzione a Caprarola
10. I lavori furono ripresi nel 1559,dieci anni dopo la sua morte
11. Ad occuparsene fu il nipote del Papa anch’egli di nome Alessandro,figlio di Pierluigi Farnese e
Girolama Orsini,e già Cardinale all’età di soli 15 anni
12. Alessandro jr. fu uno dei personaggi più illustri e illuminati del suo tempo
13. Fu Vicecancelliere della Chiesa ed ambasciatore personale del Papa con incarichi prestigiosi e
delicati ovviamente bene remunerati
14. La ripresa dei lavori fu affidata a Jacopo Barozzi detto il Vignola che trasformò il Palazzo da
fortezza a residenza di nobile rappresentanza
15. Erano cambiate profondamente le esigenze dei Farnese,inclini ora a rappresentare l’immagine
di una famiglia all’apice della propria potenza
16. La Via Dritta si estende per circa un chilometro,la sua costruzione comportò la demolizione del
tessuto urbano medioevale preesistente
17. La strada aveva la funzione di raccordo e prospettica,conducendo il visitatore,con graduale
progressione scenografica,verso l’imponente mole del Palazzo
18. Il Palazzo può considerarsi terminato nel 1575 anche se i lavori di finitura si protrarranno fino al
1583
19. A molti anni dopo risale la definitiva sistemazione delle parti antistanti del Palazzo ed il
completamento dei giardini finiti da Jacopo Del Duca e da Girolamo Rinaldi
24. Tutti eseguirono fedelmente le indicazioni di quei grandi letterati che furono Annibal Caro,Fulvio
Orsini e Onofrio Panvinio
25. Ma è ora di rientrare,siamo mentalmente frastornati da tanta storia del mondo e stanchi
fisicamente perché siamo avezzi a strutturare materialmente i nostr lavori fino dalle foto
26. Aspettatevi il seguito , non è finito qui,abbiamo da visitare gli
appartamenti offerti al piacere dei visitatori ed i giardini,ci
saranno molte sorprese… antonio.florino@fastwebnet.it
La prima e l’ultima immagine sono state captate in rete le altre sono mie by Aflo