ARGOMARINE final conference - Ministery of Environment presentation - Massimo Avancini
1. Automa8c
Oil
spill
Recogni8on
and
Geoposi8oning
integrated
in
a
Marine
Monitoring
Network
–
Argomarine
Dr.
Massimo
Avancini
Ministero
dell’Ambiente
e
della
Tutela
del
Territorio
e
del
Mare
Avancini.massimo@minambiente.it
4. Legge
979
del
1982
Disposizioni
Per
La
Difesa
Del
Mare
•
Prevede
l’is8tuzione
di
un
servizio
nazionale
di
protezione
dell'ambiente
marino,
nonché
di
vigilanza
cos8era
e
di
intervento
per
la
prevenzione
e
il
controllo
degli
inquinamen8
del
mare
•
Prevede
l’organizzazione
del
pronto
intervento
per
la
difesa
del
mare
e
delle
zone
cos8ere
dagli
inquinamen8
causa8
da
inciden8
5. RISPOSTA
AGLI
INQUINAMENTI
DA
IDROCARBURI
q OBIETTIVO
ü Limitazione dei danni mediante rapidi interventi
ü Eliminazione della fonte inquinante
ü Rimozione meccanica dello sversamento
q CATEGORIE
Ø I
LIVELLO
o
MEDIA
GRAVITÀ:
inquinamento
che
interessa
solo
il
mare
ma
che
può
evolvere
rapidamente
nelle
seguen>
due
fasi
Ø II
LIVELLO
o
GRAVE:
inquinamento
che
rappresenta
una
seria
minaccia
per
la
costa
Ø III
LIVELLO
o
GRAVISSIMO:
inquinamento
che
interessa
anche
aree
cos>ere
6. LIVELLI
DI
EMERGENZA
L’emergenza secondo la normativa in vigore, si concretizza su due livelli a
seconda della gravità della situazione
EMERGENZA EMERGENZA
LOCALE NAZIONALE
comma 2 dell’art.11 della legge comma 4 dell’art.11 della legge
31/12/82 n. 979 31.12.1982 n. 979
7. In
caso
di
INQUINAMENTO
MARINO
tale
da
determinare
una
situazione
di
emergenza
per
l’ampiezza
dell’area
interessata,
l’ambiente
e
l’economia
della
zona
il
Capo
del
Compar8mento
Mari[mo
competente
per
territorio
sulla
base
del
piano
di
pronto
intervento
locale
dichiara
EMERGENZA
LOCALE
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare –
Direzione Protezione Natura –assume il coordinamento strategico
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
darà immediata comunicazione della dichiarazione di emergenza
locale al Servizio Nazionale della Protezione Civile (PROCIVILMARE)
mediante il Centro Operativo Emergenze
8. Qualora
nella
fase
di
emergenza
locale,
il
Capo
del
Compar8mento
mari[mo
non
fosse
in
grado
di
fronteggiare
l’evento
con
le
risorse
disponibili
a
livello
locale
Piano
di
Pronto
Intervento
per
la
Difesa
del
Mare
e
delle
Zone
Cos>ere
dagli
Inquinamen>
Accidentali
da
Idrocarburi
e
da
Altre
Sostanze
Nocive
(II
Livello
del
Piano
Opera>vo
Nazionale)
E’ il Piano del Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare a
cui spetta il coordinamento strategico.
Resta fermo che la direzione delle operazioni resta di esclusiva competenza
del Capo del Compartimento Marittimo di giurisdizione
9. Qualora
l’Emergenza
locale
non
fosse
fronteggiabile
con
i
mezzi
disponibili
del
Ministero
dell’Ambiente
e
del
Ministero
delle
InfrastruNure
e
dei
Traspor>
Ø Grande
inquinamento
di
difficile
contenimento
o
neutralizzazione;
Ø Inquinamento
da
idrocarburi
che
minaccia
di
provocare
disastro
ecologico
in
traR
di
mare
o
di
costa
di
notevole
pregio
e
valore;
Ø Inquinamento
da
altre
sostanze
nocive
per
minaccia
alla
salute
delle
popolazioni
rivierasche
oltre
il
presumibile
danno
ambientale
ed
economico.
Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare propone alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Protezione Civile la
dichiarazione di
EMERGENZA NAZIONALE
il
Capo
di
Dipar8mento
della
Protezione
Civile
assume
la
direzione
di
tue
le
operazioni
sulla
base
del
PIANO
DI
PRONTO
INTERVENTO
NAZIONALE
10. Il
Ministero
si
configura
altresì
come
Focal
point
nazionale
per
quanto
concerne
rappor>
internazionali
in
materia
di
inquinamento
marino
e
per
la
ges>one
delle
Convenzioni
internazionali
che
aNengono
alle
suddeNe
tema>che.
TuNo
ciò
in
piena
collaborazione
con
il
Comando
Generale
del
Corpo
delle
Capitanerie
di
Porto
cui
speNa,
aNraverso
le
proprie
struNure
periferiche,
la
direzione
e
la
responsabilità
delle
operazioni
an>nquinamento
nelle
acque
interne,
territoriali,
nelle
ZPE.
11. Risposta
del
MATTM
•
Per
dare
una
risposta
in
termini
di
preparedness
and
response
to
marine
accidents,
anche
in
ossequio
a
quanto
previsto
dalle
Convenzioni
internazionali,
tra
cui
la
OPRC
Conven>on
(Londra
1990),
il
Ministero
dell’Ambiente
ha
aNualmente
in
campo
una
floNa
di
circa
40
supply
vessels
aNrezza>
secondo
le
ul>me
tecnologie,
disloca>
lungo
le
coste
italiane
nei
pun>
maggiormente
strategici
dal
punto
di
vista
ambientale
e
pron>
ad
intervenire
in
caso
di
necessità
per
eliminare,
ridurre
e
minimizzare
le
conseguenze
sull’ambiente
di
inciden>
da
inquinamento.
12. •
Il
sistema
opera
in
un
contesto
delica>ssimo,
quale
il
Mar
Mediterraneo,
di
estrema
importanza
poiché,
nonostante
copra
solo
lo
0,7-‐
0,8%
delle
acque
del
Globo,
in
esso
transita
oltre
il
25%
(se
non
il
30%)
del
traffico
mondiale
di
idrocarburi,
petrolio
e
suoi
deriva>.
InfaR,
nel
Mediterraneo
operano
oltre
250
petroliere
al
giorno
per
un
totale
di
quasi
400
milioni
di
tonnellate
annue
di
idrocarburi,
di
cui
125
milioni
di
tonnellate
(circa
il
10%
degli
idrocarburi
mondiali)
vengono
movimentate
ogni
anno
nei
por>
italiani.
13. Ministero
dell’Ambiente
e
della
Tutela
del
Territorio
e
del
Mare
Presso
la
Direzione
Protezione
Natura
è
is>tuito
il
Centro
Opera>vo
Emergenze
in
Mare
con
compi>
di
coordinamento
generale
degli
interven>
nei
casi
di
inquinamento
o
grave
pericolo
di
inquinamento
In
seguito
ad
aggiudicazione
della
Gara
Europea
bandita
dal
Ministero
Ambiente
per
l’esecuzione
di
un
servizio
per
la
riduzione,
contenimento
ed
il
recupero
di
idrocarburi
e
altre
sostanze
nocive
e
pericolose
nelle
acque
territoriali
italiane
Le
Unità
Navali
in
stand-‐by
sono
fornite
dal
Consorzio
CASTALIA
ECOLMAR
e
pronte
a
muovere
h24
Ø 10
UNITÀ
DI
ALTURA
Ø 30
UNITÀ
COSTIERE
dislocate
in
40
por>
italiani
14. Unità Costiera “TAGIS”
Base di stazionamento:
Porto di Savona
Lunghezza F.T. 23 m
Velocità 12,5 nodi
Barriere galleggianti costiere : 100 m gonfiabili
Skimmer da 80 mc/h
15. Unità d’altura “JERZY”
Lunghezza F.T. 22,03 m
Stazza lorda t 87,91
Barriere pneumatiche costiere : 100 m gonfiabili
Skimmer da 40 mc/h
Base di
stazionamento:
Porto di
PIOMBINO
17. SKIMMER
hNp://www.adriatech.com
www.cleanupoil.com
L’apparato è in grado di separare dalla superficie liquida gli inquinanti
galleggianti, che verranno poi trattati separatamente in apposite strutture.
18. L’u>lizzo
di
prodoR
disperden>
in
acque
italiane
è
concesso
previa
autorizzazione
da
parte
del
Ministero
dell’Ambiente
I
prodoR
disperden>
devono
essere
riconosciu>
idonei
dal
Ministero
Ambiente
19. “Decreto
roe”
(Decreto
del
Ministero
delle
Infrastruure
e
Traspor8
di
concerto
con
il
Ministero
dell’Ambiente
del
2
marzo
2012,
n.
56
-‐
“Disposizioni
generali
per
limitare
o
vietare
il
transito
delle
navi
mercan8li
per
la
protezione
di
aree
sensibili
nel
mare
territoriale”)