Presentazione del libro Quello che non so di me. Il lavoro è stato svolto da Giulia Angelucci, alunna della IC dell'I. C. Giacomo Matteotti 11 di Cave (Rm).
2. Questo libro tratta di una storia vera scritta da Anna la madre adottiva di Dascha
Dascha è una bambina di soli 13, anni, è stata adottata da una famiglia italiana. Il suo sogno è
quello di incontrare la sua mamma biologica, continua sempre a chiedere alla madre italiana di
portarla in Russia per conoscere la sua vera madre.
Della famiglia italiana sa praticamente tutto ha un padre di nome Sergio una madre di nome
Anna e un fratello di nome Andrej. È proprio per questo che insiste per andare in Russia, perché
oltre a sapere le cose della famiglia italiana vuole conoscere anche le cose anche di quella Russa.
A settembre iniziano la loro avventura verso la Russia, come da Anna promesso.
La prima tappa è quella dell’istituto dove Dascha era stata adottata. È da li che vengono a
conoscenza delle cose che per tanti anni erano sconosciute a Dascha.
Nadezhda, madre biologica di Dascha era una tossico dipendente, lei voleva tenere Dascha ma
un giorno quando Dascha aveva 4 anni si sentì male, con l’ambulanza viene portata in un
ospedale a Vladimir e Dascha viene lasciata nell’istituto dove poi viene adottata dalla famiglia
italiana.
Nadezhda morì solo una anno prima dell’adozione di Dascha. Insieme Dascha e Anna vanno al
cimitero chiudendo il viaggio davanti la tomba di Nadezhda.
Dascha anche se non aveva incontrato la mamma sapeva di poter contare sulla famiglia italiana,
ma comunque era riuscita a riempire quel vuoto che da tempo non era mai stato riempito.
3. Frasi significative
• La nostra rotta ci appare
allora quella che è
davvero :UN CERCHIO. E
noi sappiamo che
possiamo sempre partire,
ma anche tornare, perché
la meta del nostro viaggio
è sempre la stessa.
• Io salirò lì, la prima ad
accogliere i suoi ricordi, a
contenerli se saranno
troppo dolorosi.
• Anch’io penso spesso a
lei, a quella donna fragile,
cresciuta orfana, in un
istituto, sola, senza
nessun affetto.
1 Il cerchio è una circonferenza che
giunge sempre al punto da cui si
parte, quindi non importa se andata
o ritorno tanto sempre allo stesso
punto dove devi arrivare.
2 io ci sarò sempre e qualunque
cosa vorrai esprimere sarò io a
spingerti e ad incoraggiarti di non
mollare mai
3 solo il pensare ti fa star male non
oso immaginare come potrebbe
stare qualcuno che questo lo sta
passando o che già lo ha passato .
4. • L’amore che si ha per un genitore non dipende
se è biologico o se è adottivo: l’amore è basato
sul bene di una persona
• Pur di accontentare la figlia un genitore anche
se è adottivo fa qualunque cosa.
• Ti fa capire che il fatto di essere adottati non ti
esclude e non ti deve far sentire una persona
diversa dagli altri.
• Quando una persona sta bene con se stessa e
ha trovato tutte le risposte,riesce a stare bene
anche con gli altri.
• L’amore è la forza più grande ed è quella che
dà un senso alla nostra vita.