Slide professoressa Carrà - Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia
1. Elisabetta Carrà
Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia – Università Cattolica di Milano
• Cos’è un associazione familiare
• Che tipo d’intervento realizza
• Come lo progetta
• Come misurare la qualità
dell’intervento
Elisabetta Carrà
Udine, 29 settembre 2012
Elisabetta Carrà - Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia - Università Cattolica di Milano
• legata al quotidiano
• continua
• personalizzata
• mutevole
Associazionismo • che risponde in modo diversificato ai
familiare bisogni familiari
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Udine, 29 settembre 2012 1
2. Elisabetta Carrà
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Individui e
Appartenenza Individui Famiglie
famiglie
rapporto dei soci col bisogno
a cui l’associazione risponde Soci non Familiare in
portatori del senso
appartenenza bisogno generale
presenza di famiglie tra i soci
Soci misti fra
portatori e non
mission associativa
Soci
azione portatori del
Familiare in
senso stretto
bisogno
stile d’intervento
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donne minori anziani disabili
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3. Elisabetta Carrà
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• Intervento “direttivo” (è l’operatore che sceglie la
soluzione e dirige “autoritariamente” l’intervento)
• Intervento rigido, standardizzato
• Considerare il destinatario come
– “passivo”
– portatore di una “patologia” (= unica causa del
suo male, ma non causa del suo bene)
– individuo, a prescindere dalle sue relazioni
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• Guida relazionale (l’operatore facilita l’attivazione del
destinatario)
• Intervento che “capacita” (empowerment) il
destinatario
• Intervento flessibile, personalizzato
• Considerare il destinatario come
– “attivo”, dotato di potere causale sulla
situazione
– attivatore delle risorse del contesto (causa del
suo benessere)
– soggetto di una rete, da cui deriva il suo
benessere
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4. Elisabetta Carrà
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• le persone non devono essere lasciate sole
Io e voi • le persone non devono essere aiutate con
interventi sostitutivi
insieme • l’attivazione delle persone aumenta il senso
possiamo di efficacia personale (self-efficacy)
• le relazioni sono una risorsa “empowering”
fare
Arrangiatevi!!
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• sostiene/potenzia la capacità di azione • Il momento della analisi congiunta dei problemi e
naturale delle persone direttamente o della decisione degli obiettivi sono fondamentali e
indirettamente interessate al benessere critici
• guarda alle relazioni non come causa dei • I percorsi devono essere aperti e co-costruiti,
mali, ma come risorsa per sviluppare coniugarsi con finalità pre-stabilite, ma non esserne
benessere subordinati
• agisce sulle relazioni per incentivare l’azione
di facilitazione reciproca che crea benessere
• agisce per favorire condizioni di reciprocità
nelle relazioni sociali orientate al benessere
• accompagna l’agire altrui
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5. Elisabetta Carrà
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• Individuazione e coinvolgimento stakeholder • ideatori e partners
• Analisi condivisa dei problemi • soggetti intermedi
• Individuazione condivisa degli obiettivi • esperti
• Realizzazione di un intervento/servizio • popolazione target
relazionale • comunità
• Valutazione partecipata
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Azione Assistenza ←→ Empowerment
Mission
Familiare in
familiare
senso generale
implicita
• Azione giocata all’interno
Mission
implicita/
esplicita
• Azione giocata sull’esterno
Mission
Familiare in
familiare
senso stretto
esplicita
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6. Elisabetta Carrà
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familiarità dei membri
familiarità dell’azione
direzione
esterno-
interno
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1. Efficienza / Output
• C’è una congruità mezzi/fini?
• Il progetto è sostenibile nel tempo?
• È in grado di capitalizzare l’esperienza?
2. Efficacia / Outcome
• Promuove l’empowerment?
• Incrementa il capitale sociale (reti, fiducia, reciprocità,
cooperazione)?
3. Relazionalità
• Progettazione/realizzazione partecipata
• Coinvolgimento destinatari
4. Qualità etica dei fini / Impatto
• Promuove l’implementazione del welfare sussidiario?
• È finalizzato al benessere relazionale?
• Introduce un valore aggiunto nell’offerta?
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