3. Derech Ha-Shem
La Via di Dio
Di Moshe Chaim Luzzatto
Tradotto da Fabrizio Lanza
Edizione integrale italiana – 01/2006
E-mail: info@everburninglight.org
WWW: http://www.everburninglight.org/it/
5. Derech Ha-Shem – La Via di Dio v
Indice dei contenuti
Indice dei contenuti v
Prefazione xix
Introduzione 1
La necessità di comprendere attraverso il pensiero organizzato, sistematico
1
Per comprendere si deve cercare di formulare principi generali 2
Conoscere i principi generali richiede una grande cura 3
La struttura di questo libro; il suo intento e la sua meta 3
Questo libro deve essere studiato attentamente, con attenzione ad ogni
parola 3
Il nome del libro, l’organizzazione generale e l’argomento 4
Parte 1: Principi fondamentali 5
Capitolo 1: Il Creatore 5
Riconoscere l’esistenza del Creatore 5
La Sua vera natura è insondabile 5
Come queste intuizioni siano conosciute da noi 5
Anche l’intelletto umano può discernere queste verità su Dio 5
L’esistenza di Dio è imperativa 5
La Sua esistenza non dipende da alcuna cosa 5
Il concetto che Dio è la Semplicità Unica, l’Unità Unica 5
Dio Stesso non è comparabile ad alcuna delle Sue creazioni 6
Abbiamo conoscenza di Dio attraverso gli insegnamenti acquisiti e la
deduzione dalla natura 6
La Sua unità ed unicità sono imperative 7
Sei asserzioni generali su Dio 7
Capitolo 2: Lo Scopo della Creazione 7
Il desiderio del Creatore di fare il bene 7
Il Desiderio di Dio che il bene largito sia il sommo bene 7
Il sommo bene è la “vicinanza” a Dio Stesso 8
La creazione esiste per la creatura che può ricevere il bene di Dio 8
Il sommo bene deve essere guadagnato attraverso il libero arbitrio 8
Il compito dell’uomo: scegliere la perfezione ed evitare tutto ciò che detrae
da essa 8
La “Vicinanza” al Creatore attraverso il miglioramento di se stessi 9
La Fonte della perfezione; la Radice dell’imperfezione 9
La relazione tra la perfezione di sé e la “vicinanza” 9
Le moltitudini e le varietà in natura; le loro interrelazioni 9
Il subservienza di tutto il resto ad una creatura primaria 10
La creatura primaria: l’uomo 10
6. vi Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
Fattori sui quali focalizzarsi per realizzare la perfezione; gli ostacoli primari
10
Capitolo 3: L’Uomo 10
Il libero arbitrio dell’uomo e le sue due inclinazioni 10
Il corpo e l’anima come opposti; la guerra tra di loro ed il suo scopo 11
Un tempo per lottare; un tempo per godere dei frutti del proprio lavoro 11
Il tempo del guadagno termina, ma il periodo della ricompensa è per
sempre 11
Dal primo periodo di tempo al secondo, la costituzione di base dell’uomo
cambia 11
I due mondi: questo ed il prossimo 12
Il primo peccato dell’umanità è risultato in drastici cambiamenti in essa e
nella natura 12
Il primo uomo prima del suo peccato 12
Il potere dell’anima di trasformare la reale natura del corpo 12
L’umanità dopo il primo peccato 13
Sia il corpo dell’uomo che il mondo di oggi devono perire ed essere
nuovamente ricostruiti 13
La ricompensa più sublime dell’uomo è riservata a dopo la risurrezione del
corpo 14
Le persone saranno su piani spirituali differenti alla risurrezione 14
L’uomo tra la sua morte e la sua risurrezione 14
Il Sublime Diletto nell’Anima Mundi 15
L’elevazione dell’anima mentre è separata dal corpo 15
Mentre è nel corpo, il potere dell’anima di purificarlo è limitato 16
Dopo la risurrezione l’anima avrà il pieno potere di purificare il corpo 17
Capitolo 4: La Responsabilità Umana 17
Le prove dell’uomo in questo mondo 17
Nel periodo del guadagno, il lato fisico dell’uomo lo spinge via da Dio 17
L’uomo è costantemente coinvolto nel fisico 19
Le questioni materiale sono agenti per il conseguimento della perfezione
19
L’oscurità è trasformata in luce solamente quando il fisico è usato
propriamente 19
La perfezione dell’uomo esiste solamente in potenza, la sua realizzazione è
ritardata 20
Gli usi corretti ed i limiti prescritti all’oscurità ed alla fisicità 20
Vivere in accordo col Piano di Dio è la chiave della perfezione di sé 20
I modi di servire Dio 21
L’amore ed il timore di Dio sono necessari per la crescita spirituale 22
Il potere unico dell’apprendimento della Torah 22
Il miglioramento di sé porta all’elevazione del mondo 22
Tutto dipende dalla Luce del Creatore 23
7. Derech Ha-Shem – La Via di Dio vii
Si è privati della Luce di Dio quando si sta distanti da Lui 23
La vicinanza a Dio attraverso l’adempimento delle Sue mitzvos; la
lontananza attraverso la distanza 23
Lo scopo dei comandamenti di Dio 23
Capitolo 5: Il Reame Spirituale 23
Il reame fisico ed il reame spirituale 23
La classe degli Shedim (Demoni) 24
L’uomo e gli animali: simili, ma molto diversi 24
La conoscenza limitata dell’uomo delle entità spirituali 25
Le Forze Eteree sono le radici di tutto ciò che esiste 25
La nomina degli angeli sopra il reame fisico 25
Ciò che esiste ed accade nel reame fisico è una mera “copia” del reame
spirituale 25
L’uomo può scegliere liberamente tra il bene ed il male 26
Le categorie degli influssi: verso il basso e verso l’alto 26
Alcune delle azioni dell’uomo sono decretate ed imposte su di lui dall’Alto,
non cupola del suo libero arbitrio 26
Le azioni dell’uomo influenzano il mondo 27
Ripercussioni “verso il basso” di ciò che fa l’uomo 27
I dettagli della Provvidenza sono segreti decisi solamente da Dio 27
Il bene ed il male sulla terra sono radicati nel bene e nel male nel reame
spirituale 27
Dio permette il male, ma non lo causa direttamente 28
L’uomo ed il mondo ricadono sotto l’influsso negativo attraverso varie forze
spirituali 28
Le diverse categorie di forze del male ed i loro effetti; gli effetti delle forze
del bene 29
Parte 2: La Provvidenza 30
Capitolo 1: La Provvidenza in Generale 30
Dio ha disegnato e mantiene ogni creazione secondo il suo ruolo nello
schema generale 30
La Provvidenza opera lungo le linee della creazione stessa 30
L’uomo è sorvegliato da una speciale Provvidenza 30
Capitolo 2: L’Uomo in Questo Mondo 31
Il mondo e tutto ciò che è in esso sono i mezzi per aiutare l’uomo a
raggiungere una stazione elevata nel Mondo a venire 31
La preparazione per il Mondo a Venire – per l’individuo e tutta l’umanità
31
La Provvidenza impedisce ai facitori del male d’entrare nel Mondo Futuro
31
Il mescolare il bene al male riguardo alle proprie azioni 32
La ricompensa: una distinzione tra la maggioranza delle proprie azioni e la
minoranza 32
8. viii Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
Quando la maggior parte delle proprie azioni è buona, la loro ricompensa è
nel Mondo a Venire; la punizione per i peccati è in questo mondo 32
La purificazione nel Gehinnom e l’Anima Mundi 33
Tre tappe nell’amministrazione del giudizio di un individuo 33
I dettagli del giudizio sono conosciuti solamente da Dio 33
La necessità di essere puliti dall’iniquità 34
I cattivi sono ricompensati in questo mondo per qualsiasi bene facciano
34
Nel Mondo Futuro i diversi livelli di rettitudine delle persone saranno
chiaramente evidenti 35
Il livello di una persona nel Mondo Futuro è determinato da quello che essa
ha fatto in questo mondo 35
Ogni merito è giudicato individualmente, sia che la sua ricompensa sia nel
Mondo Futuro che in questo 36
Capitolo 3: La Provvidenza individuale 37
Le prove e le tribolazioni: la propria stazione nella vita è la propria
opportunità per la crescita spirituale 37
Le sfide che si affrontano sono disegnate specificamente per noi 38
Queste sfide sono necessarie, e solamente Dio può assegnarle a specifici
individui 38
Sia il successo che la sofferenza in questo mondo sono prove 39
Secondo le azioni di una persona, il suo raggiungimento o la sua perfezione
è resa più facile o più difficile 39
Tutte le proprie azioni sono giudicate prendendo in considerazione ogni
circostanza e fattore attenuante 40
La sofferenza per i giusti come un mezzo per spronarli al un maggiore
miglioramento di se stessi 40
Dio permette ai cattivi di continuare nei loro modi, finché il loro male
eccede il limite 41
Altre cause di sofferenza o di successo nel mondo 41
Alcune persone raggiungono il Mondo Futuro semplicemente per essere
associate a qualcuno che è giusto 42
Anche riguardo al raggiungimento del Mondo Futuro ogni ebreo è
responsabile del suo compagno 43
Così una persona giusta può soffrire per i peccati della sua generazione 43
La sofferenza per il giusto come espiazione per tutta l’umanità 44
Il ruolo della sofferenza nello schema generale 45
Le incarnazioni: dopo che l’anima lascia il corpo, essa può ritornare sulla
Terra, in un corpo diverso 45
Se queste anime portano a termine la loro missione è stabilito solamente da
Dio 46
Il destino di un individuo in questo mondo può essere assegnato solamente
da Dio, in base a parecchi fattori 46
9. Derech Ha-Shem – La Via di Dio ix
Le cose che succedono ad una persona possono essere fini a se stesse o
mezzi per fini diversi 47
Anche ciò che non è fine a se stesso è orchestrato da Dio, per conformarsi
al Suo Piano 48
Capitolo 4: Israele e le Nazioni 48
Israele e le nazioni: somiglianze e differenze 48
I discendenti del primo uomo se egli non avesse peccato 48
Generazioni primarie e secondarie nate dal primo uomo 48
L’effetto negativo del peccato del primo uomo sui suoi discendenti 49
Le prime generazioni avevano il potenziale di riguadagnare quello che era
stato perduto 49
All’uomo fu dato un tempo limitato per riguadagnare la sua prima gloria
49
Due periodi: Durante il primo uno potrebbe divenire una generazione della
radice; nel secondo periodo, solamente un ramo 49
Colui che si fosse meritato di divenire una radice avrebbe trasmesso un
lascito prezioso a tutti i suoi discendenti 50
La misura dell’uomo è stata colmata nella Generazione della Separazione,
la chiusura del periodo per determinare le radici 50
Nella Generazione di Separazione Dio ha diviso il mondo in gruppi
permanenti, ognuno coi suoi propri tratti del carattere e tendenze 50
Avraham è stata l’unica persona ad essersi sufficientemente perfezionata per
meritarsi di divenire una radice 51
Dopo la Generazione della Separazione ha cominciato la seconda era di
sforzo: l’età di rami 51
I rami delle altre nazioni possono liberarsi dalle loro radici e legarsi alla
famiglia di Avraham 51
Ogni radice ha dei rami primari, che sono ulteriormente divisi 52
Istaele ha 600.000 rami primari: coloro che ricevono la Torah e la Terra
d’Israele 52
Dio ha dato alle nazioni del mondo un’opportunità di innalzarsi al di sopra
di se stesse, ma esse hanno rifiutato 52
La stazione dei non Ebrei, la natura dell’anima non ebrea ed i
Comandamenti Noachidi 52
Tutto è stato previsto da Dio fin dall’inizio 53
I Mondo a Venire per i Gentili 53
La Provvidenza alle nazioni avviene attraverso gli angeli, mentre la
Provvidenza ad Israele avviene attraverso Dio Stesso 53
Il significato relativo delle azioni dei Gentili, in opposizione alle azioni degli
Ebrei 53
La Provvidenza Divina diretta opera sulle nazioni solamente quando è
necessario nell’interesse d’Israele 54
Capitolo 5: Come Opera la Provvidenza 54
10. x Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
Aspetti della Provvidenza Divina: La Percezione di Dio ed il Suo Influsso
54
Quando Dio “percepisce” che sta giudicando e facendo dei decreti,
“dirigendo” la Sua Attenzione verso dettagli specifici della Sua
Consapevolezza 54
L’Influsso divino sta mettendo i Suoi giudizi e decreti in azione 54
Ogni identità nella struttura a gradini non è altro che un mezzo per
realizzare la Volontà di Dio nel mondo inferiore 55
Agenti di Provvidenza svolgono funzioni specializzate 55
Dio orchestra ogni dettaglio nell’interesse del bene ultimo 55
Dio può cambiare l’ordine della creazione in qualunque momento 56
Dio ha informato le Radici del loro scopo, Essenza e Natura 56
Modi diversi che i cambiamenti nell’ordine naturale originano, finendo in
miracoli 56
Capitolo 6: Il Sistema della Provvidenza 57
Tutti gli eventi terreni sono portati in tribunali nel reame spirituale, che
decidono la risposta del Cielo e deliberano 57
Il coinvolgimento divino nei tribunali spirituali, per assicurare la correttezza
di tutti i decreti 57
Ogni membro della corte presenta il suo argomento, rivelando un’altra
introspezione del caso 57
Il giudice capo deve ascoltare tutte le parti ed emettere il decreto finale 58
Gli Angeli che vigilano sulle faccende terrene rendono testimonianza al
tribunale celeste 58
Nelle Scritture troviamo delle allusioni metaforiche a questo sistema 59
Solamente la struttura generale del sistema è parallela alle corti terrene, ma
le meccaniche attuali differiscono 59
Un “accusatore” nominato proferisce le accuse e raduna la corte affinché
sieda in giudizio 59
Anche, l’accusatore è soggetto a regole 60
Tutte le operazioni delle corti celesti sono soggette a regole 60
Capitolo 7: L’Influsso delle Stelle 60
Le stelle ed i pianeti fungono da “condotti”, che portano gli influssi dal
Cielo al mondo fisico 60
L’esistenza di ogni entità fisica è dovuta agli influssi trasmessi attraverso le
stelle ed i pianeti 61
Gli eventi sulla Terra sono iniziati altrettanto in alto 61
Ogni fenomeno terrestre è assegnato ad una specifica stella 61
Israele non è governato dal mazal, essendo un’entità che può contraddire le
forze delle stelle 61
Gli astrologi hanno una limitata conoscenza del sistema, che limita la loro
capacità di prevedere gli eventi futuri 61
Capitolo 8: I Dettagli della Provvidenza 62
11. Derech Ha-Shem – La Via di Dio xi
La Provvidenza divina: la giustizia e la bellezza nell’Assoluto 62
Il giudizio e la ricompensa vengono fuori dall’amore di Dio per le Sue
creazioni, e dal Suo desiderio di largire loro il bene 62
A causa dell’amore di Dio, il Suo giudizio è temprato dalla misericordia, che
qualche volta porta alla completa assoluzione 62
Dio non è legato dalle Sue proprie regole 63
Anche se la giustizia potrebbe chiamare la distruzione del mondo, Dio
invoca la Sua Autorità Suprema per annullare il decreto 63
La concessione da parte di Dio del bene all’uomo: due categorie generali
63
Il bene ottimo in questo mondo è la prosperità spirituale, in cui i cattivi
soffrono ed il male viene rigettato 64
La condizione umana è determinata dalla Luce di Dio, che risplende od è
celata 64
Tutte le entità ed i loro stati d’essere sono determinati da misture di Influssi
spirituali che vengono dallo splendore della Luce Divina o dal Suo
nascondimento 65
L’umanità nella sua interezza si sviluppa a gradi, come fanno gli individui
65
I quattro stati d’essere dell’umanità, dalla nascita alla maturità 65
La speciale santità delle feste e dei luoghi sacri; le implicazioni per
l’individuo 66
Parte 3: L’Anima, l’Ispirazione e la Profezia 68
Capitolo 1: L’Anima e il Suo Influsso 68
C’è nell’uomo un’anima che è simile a quella degli animali 68
Dalla sua anima animale l’uomo guadagna vita e consapevolezza 68
L’Anima superiore dell’uomo ed il suo scopo 68
Le conseguenze del corpo dell’uomo che è congiunto alla sua Anima Divina
69
L’Anima dell’uomo dall’alto ha molti componenti separati a differenti livelli
69
Quanta Anima Divina una persona possieda può variare. Durante gli
Shabbos riceve un’Anima Aggiuntiva 69
Le divisioni generali dell’Anima Divina 70
La debole connessione dell’Anima Divina con le faccende dei reami
spirituali 70
Il giorno e la notte, ed il ruolo del sonno 70
Le cause naturali dei sogni nel proprio sonno 70
Durante il sonno, dei componenti dell’Anima Divina si staccano
parzialmente dal corpo, guadagnando l’accesso alle cose spirituali 71
L’uomo può essere informato del futuro attraverso i suoi sogni 71
La verità, la falsità ed il nonsenso dei sogni che s’originano dall’alto; i sogni
profetici 72
12. xii Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
Capitolo 2: La Teurgia 72
Il sistema a gradini della creazione e della natura 72
Le forze spirituali possono causare temporanee interruzioni nell’ordine
naturale 73
La capacità dell’uomo di provocare dei cambiamenti nell’ordine naturale
usando le forze spirituali nei modi prescritti 73
L’uomo ha bisogno di liberarsi in una certa misura dai limiti causati dal suo
lato fisico 73
Il potere dell’uomo di sollevarsi al di sopra dei limiti fisici e di guadagnare
qualche contatto coi fenomeni del reame spirituale 74
I mezzi prescritti per annullare l’ordine naturale 74
Dio è la Prima e Sola Causa di tutto ciò che esiste, in tutti i mondi 74
I Santi Nomi del Creatore 75
Dicendo questi Nomi nei modi prescritti si possono evocare specifici Influssi
Divini associati ad ognuno 75
Dire i Nomi di Dio può risvegliare gli Influssi Divini, che ci liberano dai
nostri limiti fisici e ci rendono consapevoli dei fenomeni spirituali 76
Il successo in questo campo viene a gradi e dipende da una marea di
dettagli 76
Usare il Nome Divino 76
I cambiamenti nell’ordine naturale attraverso i Nomi di Dio implicano
l’interessare gli angeli nominati sulle opere della natura 77
Due Influssi teurgici 77
Le limitazioni al successo in queste aree: qualche volta Dio rende questi
metodi inefficaci 78
I differenti prerequisiti indispensabili per il successo riguardo ai due diversi
modi d’usare i Nomi Divini 78
Solamente a quelli vicino a Dio sono permessi questi strumenti; gli altri
sono severamente puniti 78
Il bene ed il male coesistono in forza uguale in tutta la Creazione 79
Il bene oscura il male in un modo di base: la sua Radice superiore 79
L’uso dei Nomi Divini per il bene, e delle Forze cattive per la corruzione
79
Capitolo 3: L’Ispirazione e la Profezia 81
La conoscenza e la comprensione possono essere ottenute attraverso i
poteri innati dell’uomo o attraverso l’Ispirazione Divina 81
Ciò che l’uomo può percepire attraverso l’Ispirazione Divina 81
L’Ispirazione divina viene in diversi modi ed a gradi diversi, ma è sempre
riconosciuta 81
Gli Influssi divini qualche volta non sono riconosciuti come tali, ma di
quando in quando anche questo è detto “Ispirazione Divina” 81
Cos’è la profezia? 82
L’elevatezza della profezia e gli effetti che l’accompagnano 82
13. Derech Ha-Shem – La Via di Dio xiii
Anche ai profeti la Gloria di Dio è rivelata solamente attraverso degli
intermediari 82
Mentre riceve la profezia, l’uomo è incapacitato fisicamente e mentalmente
83
L’illuminazione che accompagna la profezia non può essere raggiunta
attraverso mezzi naturali 83
Dio solamente è responsabile dei contenuti di una visione profetica 83
La profezia può essere data a molti livelli, a gradi diversi 83
Capitolo 4: L’Esperienza Profetica 84
Colui che raggiunge il livello più alto di profezia guadagna una
comprensione perfettamente chiara del messaggio profetico 84
Livelli più alti di profezia sono raggiunti solamente attraverso un disciplinato
apprendistato con profeti esperti 84
Finché il messaggio profetico non s’intensifica, il destinatario lo può
confondere come opere della sua propria mente 84
Come si prepara un profeta per conseguire la visione profetica 85
I Profeti possono differire in molti aspetti, ma in un aspetto sono tutti uguali
86
I Profeti devono prendersi grande cura di portare a termine la missione di
Dio in ogni dettaglio 86
Un profeta potrebbe non riuscire a comprendere il significato completo
della sua propria profezia, come con Yonah 87
La profezia può essere data con o senza parole, nella Santa Lingua, che
varia in base ai tratti del profeta 87
Ad un profeta può essere richiesto di compiere azioni specifiche
congiuntamente alla sua profezia, per aiutare a ritrarre il messaggio 88
Un profeta esperto non può possibilmente errare riguardo la sua
rivelazione; i neofiti errano, e così richiedono istruzione 88
I falsi profeti: la fonte degli errori del neofita, e l’impossibilità d’errore tra i
profeti esperti 89
I profeti di re Achav e l’errore di Tzidkeyah, figlio di Kena’anah 90
Capitolo 5: Moshe come Profeta 91
Le due categorie generali della rivelazione 91
A tutti i profeti può essere data una rivelazione mentre dormono, in visioni
viste nei sogni 92
L’influsso iniziale della sua rivelazione causa al profeta di perdere
conoscenza, oppure la rivelazione può cominciare mentre il profeta è
addormentato 92
La rivelazione è rifratta attraverso delle “lenti”, e il messaggio alla fine è
reso in allegoria od in metafora 92
Moshe ha ricevuto la rivelazione da sveglio, ed il messaggio rivelato era
chiaro 93
Moshe poteva comunicare con Dio ogni qualvolta lo desiderasse 94
14. xiv Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
A Moshe Dio ha rivelato tutti i segreti della creazione 94
Tutti i profeti sono consapevoli che la visione stessa è solamente una
creazione 94
“Tu non hai visto alcuna immagine”, ma “hai visto il Dio d’Israele” 95
Parte 4: Servire Dio 96
Capitolo 1: Le Aree generali del Servizio Divino 96
Il subordinamento a Dio 96
Le osservanze hanno quattro categorie 96
Tutte le quattro categorie includono sia i precetti positivi che quelli negativi
96
L’intento e la meta primaria di servire Dio 96
I dettagli di queste faccende 97
Capitolo 2: Lo Studio della Torah 97
I due scopi a cui serve lo studio della Torah 97
Recitando le parole della Torah e comprendendo il loro significato, l’uomo
trae giù l’Influsso sublime su di lui 97
L’Influsso della Torah è reso disponibile a molti livelli e gradi diversi 98
Maggiore è il livello di comprensione, maggiore è la propria parte del
sublime Influsso 98
Lo studio della Torah conduce alla perfezione del mondo 99
Ogni parte della creazione è perfezionata attraverso la sua propria sezione
della Torah 99
L’Influsso sublime è inviato se la Torah è studiata con riverenza e rispetto
99
Chi studia la Torah non deve inzupparsi nel peccato 100
Le parole della Torah possono illuminare e purificare anche il male 101
Perfezionando le proprie azioni si ingrandisce il potere del proprio studio
della Torah 101
Capitolo 3: L’Amore ed il Timore di Dio 101
L’Amore ed il Timore di Dio: la loro vera natura e valore 101
Il potere del vero timore di purificare. Moshe ha perfezionato il vero timore
102
La difficoltà nel raggiungere il vero timore ed il valore di anche un po’ di
timore 102
L’amore di Dio: la sua natura essenziale 102
L’importanza del credere ed avere fede in Dio 102
Capitolo 4: Lo Shema e le Sue Benedizioni 102
La lettura dello Shema e le altre osservanze giornaliere 102
La Causa Unica dell’esistenza di ogni cosa, ed il Potere Unico dietro tutte le
attività 103
La rivelazione dell’Unità di Dio attraverso sia il bene che il male nel mondo
103
15. Derech Ha-Shem – La Via di Dio xv
In futuro, quando Egli rivelerà la Sua Unicità, tutto il male scomparirà, e la
Sua Unicità sarà riconosciuta 104
Gli angeli cambiano di posto allo spuntar del giorno ed al crepuscolo, e
l’Ebreo recita lo Shema, per testimoniare che Dio è l’Autorità su tutto 105
Dio è il Re dell’universo 106
Due Nomi di Dio, uno per connotare il Suo potere e l’altro il Suo dominio
106
I termini “re” e “regno” in relazione a Dio ed alle Sue creazioni 106
La recita dello Shema come accettazione della Sovranità di Dio 107
Questa dichiarazione provoca delle rettificazioni 107
Lo Shema è un esempio di rettificazione e perfezione attraverso le azioni
dell’uomo 108
Testimoniare l’Unicità di Dio conduce ad una maggiore Presenza di Dio nel
mondo 108
Quando recitiamo lo Shema, dobbiamo essere mentalmente disposti a
rinunciare alla nostra vita per Dio 109
Ogni cosa creata esiste al suo proprio livello oscuro, materiale. Luce e
Santità possono essere aggiunte solamente da forze esterne 109
L’uomo che rinuncia alla sua vita per Dio solleva e santifica ogni elemento
della creazione 110
Mentre dice lo Shema, l’ebreo è obbligato a voler sacrificare la propria vita,
parzialmente santificando tutto ciò che esiste 110
Ciò che si dovrebbe pensare mentre si recita il primo verso dello Shema
110
“Benedetto sia il Nome della Gloria del Suo Regno per sempre” è
solamente bisbigliato 111
Il resto dello Shema completa l’idea, con tre insegnamenti fondamentali
112
I paragrafi 2 e 3: l’Esodo come rettificazione per la nazione Ebraica 113
L’esilio in Egitto e l’Esodo: particolari importanti 113
Il precetto di Dio di menzionare l’Esodo 114
L’uomo e la creazione sono composti da 248 componenti di base, ognuno
rettificato attraverso le 248 parole dello Shema 114
Dio rinnova quotidianamente gli Influssi Divini che sostengono tutta la
creazione ed invia un nuovo Influsso particolare ad ogni giorno 114
Le tre benedizioni dello Shema mattutino 115
Le quattro benedizioni dello Shema serale 115
Capitolo 5: La Preghiera 116
La preghiera è un obbligo giornaliero, che richiede che il bene di Dio sia
fornito senza interruzione 116
L’uomo deve provvedere alle sue proprie necessità per due ragioni 116
Questo lo porta giù nell’oscurità del mondo materiale 116
16. xvi Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
La preghiera ci salva dal degrado causato dal coinvolgimento nella fisicità
117
La preghiera è il dono d’amore di Dio, permettendo all’uomo d’elevarsi e
d’avvicinarsi a Dio 117
Le leggi e la struttura della preghiera sono progettate per realizzare il duplice
scopo della preghiera 117
La preghiera aiuta compensare le offerte non più portate 118
Capitolo 6: L’Ordine del giorno 118
Il potere delle Forze d’impurità durante il tempo del riposo dell’uomo 118
La mezzanotte 118
La notte è lasciata all’impurità, il giorno al cacciar via queste Forze 118
La notte ed il sonno causano che l’impurità venga sulle mani dell’uomo, e
da lì su tutto il suo corpo 119
Di mattina l’uomo si può risollevare dal suo stato abbassato 120
Il lavaggio mattutino delle mani ripristina la purezza del corpo intero 120
Indossare gli Tzitzis ed i tefillin 120
Il concetto degli tzitzis: connettere la santità al proprio vestiario 121
Gli tzitzis identificano l’Ebreo come servitore di Dio, responsabile della
rettificazione della creazione 121
Indossando gli tzitzis durante le preghiere mattutine, l’uomo incrementa il
potere di rettificazione della preghiera 121
Attraverso la corona dei tefillin un Ebreo si veste di un po’ della Santità di
Dio 122
I tefillin per la testa e la mano; i dettagli del precetto 122
Durante le festività i tefillin non sono indossati, poiché la corona
dell’emanazione discende sull’uomo per virtù della stessa festività 122
I servizi di preghiera: la loro funzione di base 122
Le quattro parti del servizio 123
La funzione delle offerte 123
La recita delle Lodi Bibliche 123
Lo Shema e le sue benedizioni; il loro ruolo nelle rettificazioni operate dal
servizio di preghiera 123
Le Influenze divine di tre tipi generali; il merito dei tre Patriarchi e di Re
David 123
L’Amidah è divisa in tre sezioni, ognuna con un ruolo nella distribuzione
delle tre Influenze Divine 124
L’Amidah istituita per le festività 124
La creazione è divisa in quattro mondi 125
Il termine “mondo” è figurativo in riferimento al “Mondo” di Dio 125
La struttura del servizio di preghiera segue il disegno dei quattro mondi 126
Il “Viduy”, i Tredici Attributi e la “caduta sulla propria faccia” 126
Il servizio di preghiera pomeridiano e serale, ed il Tikkun Chatzos 127
Tre servizi obbligatori di preghiera sono stati istituiti dai Patriarchi 128
17. Derech Ha-Shem – La Via di Dio xvii
Il Tikkun Chatzos per il molto devoto è stato istituito da Re David 128
Il Musaf al posto del Sacrificio Aggiuntivo durante le festività 128
Capitolo 7: Le Osservanze periodiche 128
L’obbligo limitato a tempi fissi 128
Questo mondo non è santo, ma di quando in quando ci viene accordata
l’opportunità di prendere parte alla santità 128
I tempi santificati 129
Il Santo Sabbath, dal quale i sei giorni mondani della settimana ricevono
una santificazione retroattiva 129
Solamente Israele merita d’essere santificato attraverso lo Sabbath 130
L’unicità dello Sabbath obbliga l’Ebreo ad un comportamento appropriato
al giorno 130
Astenersi dalle melachos. Il livello appropriato e fattibile di distacco 130
Altre osservanze dello Sabbath, che servono ad onorare la Santità Unica
130
Anche le festività hanno le loro proprie Uniche Influenze Divine 131
Le festività variano nella loro Santità inerente, così l’obbligo d’astenersi
dalle attività mondane varia 131
Le festività contrassegnano delle date in cui delle rettificazioni sono
accadute nella storia; nel loro anniversario le stesse Luci risplendono
nuovamente 131
Pesach ed i suoi precetti 131
Shavuos, Sukkos, Chanukah e Purim 132
I giorni commemorativi menzionati nella Megillas Ta’anis 132
Capitolo 8: I Precetti Stagionali 132
I precetti riguardanti chametz e matzah, e la loro relazione con le
rettificazioni causate dall’Esodo 132
Le mitzvos rimanenti della notte dell’Esodo 133
Il precetto di dimorare in una sukkah; le Nubi di Gloria 133
Prendere le quattro specie, marciare con loro, scuoterle 133
Chanukah e Purim 134
Il rinnovamento della creazione a Rosh Hashanah; la mitzvah dello shofar
in qualità di promotore di Misericordia 134
I dettagli della mitzvah dello shofar: il risveglio della Misericordia Divina
135
Digiunare e altre abnegazioni a Yom Kippur 136
Lo scopo delle letture pubbliche della Torah 136
Capitolo 9: Le Osservanze Circostanziali e le Benedizioni 137
Le osservanze circostanziali 137
Le benedizioni recitate dopo avere tratto piacere dai fenomeni mondani
138
Le benedizioni prima del piacere 139
Le benedizioni sulle mitzvos 139
18. xviii Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
19. Derech Ha-Shem – La Via di Dio xix
Prefazione
Derech Ha-Shem è una delle rare esposizioni sistematiche dell’intero credo
ebraico. Luzzatto inizia coi principi di base, spiegando l’esistenza e la natura
del Creatore, la Creazione ed il suo scopo, il bene ed il male, l’uomo ed il
libero arbitrio. Prosegue poi entrando sempre in maggiore dettaglio,
esponendo le suddivisioni dell’anima umana, la resurrezione del corpo, le
prove terrene, la responsabilità umana ed i modi di servire Dio. Il lettore è
quindi guidato in un’attenta analisi del reame spirituale, della provvidenza
individuale e generale, della diversità tra Israele e le altre nazioni, per poi
apprendere l’influsso delle stelle, la teurgia, l’ispirazione divina e la profezia.
Dopo questa immersione nelle parti più mistiche dell’ebraismo, l’autore
mette in evidenza le qualità che servono all’uomo per avvicinarsi al suo
Creatore, ovvero l’importanza dello studio della Torah, il coltivare le giuste
qualità emotive di amore e timore, e l’osservare le festività e le cerimonie
prescritte. Vi sono tutta una serie di precetti, frutto dell’amore di Dio, per ogni
momento e circostanza della vita. Attenendosi ad essi, l’uomo si mette al
servizio di Dio e riceve tutti i benefici che ne derivano.
Luzzatto, anche conosciuto come il RaMCHaL, è rinomato per le sue
numerose opere kabbalistiche. Grazie al suo acume ed alla sua capacità di
analisi, ha saputo sintetizzare ed organizzare sistematicamente il pensiero
delle scuole di mistica ebraica più influenti del passato.
Derech Ha-Shem non è un’opera prettamente kabbalistica, ma
ciononostante ne contiene parecchi elementi. Il suo pregio è che permette di
farsi un’idea molto ampia e soprattutto chiara su tanti aspetti del credo
ebraico, che altrimenti richiederebbero molta cultura e studi molto prolungati.
L’apprendimento della Kabbalah risulta conseguentemente facilitato, potendo
meglio inquadrare il suo collocamento all’interno di una cornice più ampia.
Il testo è stato arricchito ai margini coi titoli riassuntivi ad opera di Rabbi
Yosef Begun. Tali titoli sono stati scritti prima della seconda guerra mondiale,
e sono stati utilizzati come indice della presente pubblicazione.
Monfalcone, 9 dicembre 2006
Fabrizio Lanza