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Derech Ha-Shem
 La Via di Dio
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Derech Ha-Shem
 La Via di Dio


    Di Moshe Chaim Luzzatto
   Tradotto da Fabrizio Lanza




  Edizione integrale italiana – 01/2006




  E-mail: info@everburninglight.org
WWW: http://www.everburninglight.org/it/
Casa editrice: Providence University
Prima edizione, 2006

Copyright © 2006 di Fabrizio Lanza, ULC-ITALIA
Per informazioni:
ULC-ITALIA
Via C.A. Colombo 20/F, 34074 Monfalcone (GO)
Tel.: +39-(0)481-412574

Tutti i diritti di copia, traduzione, riproduzione ed adattamento sono
riservati per tutti i Paesi.
Stampato negli Stati Uniti d’America nel mese di ottobre 2006.
Derech Ha-Shem – La Via di Dio                         v


                          Indice dei contenuti
 Indice dei contenuti                                                      v
 Prefazione                                                                xix
 Introduzione                                                              1
 La necessità di comprendere attraverso il pensiero organizzato, sistematico
                                                                       1
 Per comprendere si deve cercare di formulare principi generali        2
 Conoscere i principi generali richiede una grande cura                3
 La struttura di questo libro; il suo intento e la sua meta            3
 Questo libro deve essere studiato attentamente, con attenzione ad ogni
parola                                                                 3
 Il nome del libro, l’organizzazione generale e l’argomento            4
 Parte 1: Principi fondamentali                                            5
 Capitolo 1: Il Creatore                                                   5
 Riconoscere l’esistenza del Creatore                            5
 La Sua vera natura è insondabile                                5
 Come queste intuizioni siano conosciute da noi                  5
 Anche l’intelletto umano può discernere queste verità su Dio    5
 L’esistenza di Dio è imperativa                                 5
 La Sua esistenza non dipende da alcuna cosa                     5
 Il concetto che Dio è la Semplicità Unica, l’Unità Unica        5
 Dio Stesso non è comparabile ad alcuna delle Sue creazioni      6
 Abbiamo conoscenza di Dio attraverso gli insegnamenti acquisiti e la
deduzione dalla natura                                           6
 La Sua unità ed unicità sono imperative                         7
 Sei asserzioni generali su Dio                                  7
 Capitolo 2: Lo Scopo della Creazione                                      7
 Il desiderio del Creatore di fare il bene                                 7
 Il Desiderio di Dio che il bene largito sia il sommo bene                 7
 Il sommo bene è la “vicinanza” a Dio Stesso                               8
 La creazione esiste per la creatura che può ricevere il bene di Dio       8
 Il sommo bene deve essere guadagnato attraverso il libero arbitrio        8
 Il compito dell’uomo: scegliere la perfezione ed evitare tutto ciò che   detrae
da essa                                                                    8
 La “Vicinanza” al Creatore attraverso il miglioramento di se stessi       9
 La Fonte della perfezione; la Radice dell’imperfezione                    9
 La relazione tra la perfezione di sé e la “vicinanza”                     9
 Le moltitudini e le varietà in natura; le loro interrelazioni             9
 Il subservienza di tutto il resto ad una creatura primaria                10
 La creatura primaria: l’uomo                                              10
vi              Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
 Fattori sui quali focalizzarsi per realizzare la perfezione; gli ostacoli primari
                                                                             10
 Capitolo 3: L’Uomo                                                         10
  Il libero arbitrio dell’uomo e le sue due inclinazioni                   10
  Il corpo e l’anima come opposti; la guerra tra di loro ed il suo scopo 11
  Un tempo per lottare; un tempo per godere dei frutti del proprio lavoro 11
  Il tempo del guadagno termina, ma il periodo della ricompensa è per
sempre                                                                     11
  Dal primo periodo di tempo al secondo, la costituzione di base dell’uomo
cambia                                                                     11
  I due mondi: questo ed il prossimo                                       12
  Il primo peccato dell’umanità è risultato in drastici cambiamenti in essa e
nella natura                                                               12
  Il primo uomo prima del suo peccato                                      12
  Il potere dell’anima di trasformare la reale natura del corpo            12
  L’umanità dopo il primo peccato                                          13
  Sia il corpo dell’uomo che il mondo di oggi devono perire ed essere
nuovamente ricostruiti                                                     13
  La ricompensa più sublime dell’uomo è riservata a dopo la risurrezione del
corpo                                                                      14
  Le persone saranno su piani spirituali differenti alla risurrezione      14
  L’uomo tra la sua morte e la sua risurrezione                            14
  Il Sublime Diletto nell’Anima Mundi                                      15
  L’elevazione dell’anima mentre è separata dal corpo                      15
  Mentre è nel corpo, il potere dell’anima di purificarlo è limitato       16
  Dopo la risurrezione l’anima avrà il pieno potere di purificare il corpo 17
 Capitolo 4: La Responsabilità Umana                                        17
  Le prove dell’uomo in questo mondo                                      17
  Nel periodo del guadagno, il lato fisico dell’uomo lo spinge via da Dio 17
  L’uomo è costantemente coinvolto nel fisico                             19
  Le questioni materiale sono agenti per il conseguimento della perfezione
                                                                          19
  L’oscurità è trasformata in luce solamente quando il fisico è usato
propriamente                                                              19
  La perfezione dell’uomo esiste solamente in potenza, la sua realizzazione è
ritardata                                                                 20
  Gli usi corretti ed i limiti prescritti all’oscurità ed alla fisicità   20
  Vivere in accordo col Piano di Dio è la chiave della perfezione di sé   20
  I modi di servire Dio                                                   21
  L’amore ed il timore di Dio sono necessari per la crescita spirituale   22
  Il potere unico dell’apprendimento della Torah                          22
  Il miglioramento di sé porta all’elevazione del mondo                   22
  Tutto dipende dalla Luce del Creatore                                   23
Derech Ha-Shem – La Via di Dio                          vii
  Si è privati della Luce di Dio quando si sta distanti da Lui  23
  La vicinanza a Dio attraverso l’adempimento delle Sue mitzvos; la
lontananza attraverso la distanza                               23
  Lo scopo dei comandamenti di Dio                              23
 Capitolo 5: Il Reame Spirituale                                             23
  Il reame fisico ed il reame spirituale                                      23
  La classe degli Shedim (Demoni)                                             24
  L’uomo e gli animali: simili, ma molto diversi                              24
  La conoscenza limitata dell’uomo delle entità spirituali                    25
  Le Forze Eteree sono le radici di tutto ciò che esiste                      25
  La nomina degli angeli sopra il reame fisico                                25
  Ciò che esiste ed accade nel reame fisico è una mera “copia” del reame
spirituale                                                                    25
  L’uomo può scegliere liberamente tra il bene ed il male                     26
  Le categorie degli influssi: verso il basso e verso l’alto                  26
  Alcune delle azioni dell’uomo sono decretate ed imposte su di lui dall’Alto,
non cupola del suo libero arbitrio                                            26
  Le azioni dell’uomo influenzano il mondo                                    27
  Ripercussioni “verso il basso” di ciò che fa l’uomo                         27
  I dettagli della Provvidenza sono segreti decisi solamente da Dio           27
  Il bene ed il male sulla terra sono radicati nel bene e nel male nel reame
spirituale                                                                    27
  Dio permette il male, ma non lo causa direttamente                          28
  L’uomo ed il mondo ricadono sotto l’influsso negativo attraverso varie forze
spirituali                                                                    28
  Le diverse categorie di forze del male ed i loro effetti; gli effetti delle forze
del bene                                                                      29
 Parte 2: La Provvidenza                                                     30
 Capitolo 1: La Provvidenza in Generale                                      30
  Dio ha disegnato e mantiene ogni creazione secondo il suo ruolo nello
schema generale                                                   30
  La Provvidenza opera lungo le linee della creazione stessa      30
  L’uomo è sorvegliato da una speciale Provvidenza                30
 Capitolo 2: L’Uomo in Questo Mondo                                          31
  Il mondo e tutto ciò che è in esso sono i mezzi per aiutare l’uomo a
raggiungere una stazione elevata nel Mondo a venire                   31
  La preparazione per il Mondo a Venire – per l’individuo e tutta l’umanità
                                                                      31
 La Provvidenza impedisce ai facitori del male d’entrare nel Mondo Futuro
                                                                    31
 Il mescolare il bene al male riguardo alle proprie azioni            32
 La ricompensa: una distinzione tra la maggioranza delle proprie azioni e la
minoranza                                                             32
viii            Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
 Quando la maggior parte delle proprie azioni è buona, la loro ricompensa è
nel Mondo a Venire; la punizione per i peccati è in questo mondo       32
 La purificazione nel Gehinnom e l’Anima Mundi                         33
 Tre tappe nell’amministrazione del giudizio di un individuo           33
 I dettagli del giudizio sono conosciuti solamente da Dio              33
 La necessità di essere puliti dall’iniquità                           34
 I cattivi sono ricompensati in questo mondo per qualsiasi bene facciano
                                                                       34
 Nel Mondo Futuro i diversi livelli di rettitudine delle persone saranno
chiaramente evidenti                                                   35
 Il livello di una persona nel Mondo Futuro è determinato da quello che essa
ha fatto in questo mondo                                               35
 Ogni merito è giudicato individualmente, sia che la sua ricompensa sia nel
Mondo Futuro che in questo                                             36
  Capitolo 3: La Provvidenza individuale                                37
  Le prove e le tribolazioni: la propria stazione nella vita è la propria
opportunità per la crescita spirituale                                     37
  Le sfide che si affrontano sono disegnate specificamente per noi         38
  Queste sfide sono necessarie, e solamente Dio può assegnarle a specifici
individui                                                                  38
  Sia il successo che la sofferenza in questo mondo sono prove             39
  Secondo le azioni di una persona, il suo raggiungimento o la sua perfezione
è resa più facile o più difficile                                          39
  Tutte le proprie azioni sono giudicate prendendo in considerazione ogni
circostanza e fattore attenuante                                           40
  La sofferenza per i giusti come un mezzo per spronarli al un maggiore
miglioramento di se stessi                                                 40
  Dio permette ai cattivi di continuare nei loro modi, finché il loro male
eccede il limite                                                           41
  Altre cause di sofferenza o di successo nel mondo                        41
  Alcune persone raggiungono il Mondo Futuro semplicemente per essere
associate a qualcuno che è giusto                                          42
  Anche riguardo al raggiungimento del Mondo Futuro ogni ebreo è
responsabile del suo compagno                                              43
  Così una persona giusta può soffrire per i peccati della sua generazione 43
  La sofferenza per il giusto come espiazione per tutta l’umanità          44
  Il ruolo della sofferenza nello schema generale                          45
  Le incarnazioni: dopo che l’anima lascia il corpo, essa può ritornare sulla
Terra, in un corpo diverso                                                 45
  Se queste anime portano a termine la loro missione è stabilito solamente da
Dio                                                                        46
  Il destino di un individuo in questo mondo può essere assegnato solamente
da Dio, in base a parecchi fattori                                         46
Derech Ha-Shem – La Via di Dio                            ix
  Le cose che succedono ad una persona possono essere fini a se stesse o
mezzi per fini diversi                                                 47
  Anche ciò che non è fine a se stesso è orchestrato da Dio, per conformarsi
al Suo Piano                                                           48
 Capitolo 4: Israele e le Nazioni                                             48
  Israele e le nazioni: somiglianze e differenze                               48
  I discendenti del primo uomo se egli non avesse peccato                      48
  Generazioni primarie e secondarie nate dal primo uomo                        48
  L’effetto negativo del peccato del primo uomo sui suoi discendenti           49
  Le prime generazioni avevano il potenziale di riguadagnare quello che era
stato perduto                                                                  49
  All’uomo fu dato un tempo limitato per riguadagnare la sua prima gloria
                                                                               49
  Due periodi: Durante il primo uno potrebbe divenire una generazione della
radice; nel secondo periodo, solamente un ramo                                 49
  Colui che si fosse meritato di divenire una radice avrebbe trasmesso un
lascito prezioso a tutti i suoi discendenti                                    50
  La misura dell’uomo è stata colmata nella Generazione della Separazione,
la chiusura del periodo per determinare le radici                              50
  Nella Generazione di Separazione Dio ha diviso il mondo in gruppi
permanenti, ognuno coi suoi propri tratti del carattere e tendenze             50
  Avraham è stata l’unica persona ad essersi sufficientemente perfezionata per
meritarsi di divenire una radice                                               51
  Dopo la Generazione della Separazione ha cominciato la seconda era di
sforzo: l’età di rami                                                          51
  I rami delle altre nazioni possono liberarsi dalle loro radici e legarsi alla
famiglia di Avraham                                                            51
  Ogni radice ha dei rami primari, che sono ulteriormente divisi               52
  Istaele ha 600.000 rami primari: coloro che ricevono la Torah e la Terra
d’Israele                                                                      52
  Dio ha dato alle nazioni del mondo un’opportunità di innalzarsi al di sopra
di se stesse, ma esse hanno rifiutato                                          52
  La stazione dei non Ebrei, la natura dell’anima non ebrea ed i
Comandamenti Noachidi                                                          52
  Tutto è stato previsto da Dio fin dall’inizio                                53
  I Mondo a Venire per i Gentili                                               53
  La Provvidenza alle nazioni avviene attraverso gli angeli, mentre la
Provvidenza ad Israele avviene attraverso Dio Stesso                           53
  Il significato relativo delle azioni dei Gentili, in opposizione alle azioni degli
Ebrei                                                                          53
  La Provvidenza Divina diretta opera sulle nazioni solamente quando è
necessario nell’interesse d’Israele                                            54
 Capitolo 5: Come Opera la Provvidenza                                        54
x                  Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
  Aspetti della Provvidenza Divina: La Percezione di Dio ed il Suo Influsso
                                                                      54
  Quando Dio “percepisce” che sta giudicando e facendo dei decreti,
“dirigendo” la Sua Attenzione verso dettagli specifici della Sua
Consapevolezza                                                        54
  L’Influsso divino sta mettendo i Suoi giudizi e decreti in azione   54
  Ogni identità nella struttura a gradini non è altro che un mezzo per
realizzare la Volontà di Dio nel mondo inferiore                      55
  Agenti di Provvidenza svolgono funzioni specializzate               55
  Dio orchestra ogni dettaglio nell’interesse del bene ultimo         55
  Dio può cambiare l’ordine della creazione in qualunque momento      56
  Dio ha informato le Radici del loro scopo, Essenza e Natura         56
  Modi diversi che i cambiamenti nell’ordine naturale originano, finendo in
miracoli                                                              56
    Capitolo 6: Il Sistema della Provvidenza                                57
  Tutti gli eventi terreni sono portati in tribunali nel reame spirituale, che
decidono la risposta del Cielo e deliberano                                   57
  Il coinvolgimento divino nei tribunali spirituali, per assicurare la correttezza
di tutti i decreti                                                            57
  Ogni membro della corte presenta il suo argomento, rivelando un’altra
introspezione del caso                                                        57
  Il giudice capo deve ascoltare tutte le parti ed emettere il decreto finale 58
  Gli Angeli che vigilano sulle faccende terrene rendono testimonianza al
tribunale celeste                                                             58
  Nelle Scritture troviamo delle allusioni metaforiche a questo sistema 59
  Solamente la struttura generale del sistema è parallela alle corti terrene, ma
le meccaniche attuali differiscono                                            59
  Un “accusatore” nominato proferisce le accuse e raduna la corte affinché
sieda in giudizio                                                             59
  Anche, l’accusatore è soggetto a regole                                     60
  Tutte le operazioni delle corti celesti sono soggette a regole              60
    Capitolo 7: L’Influsso delle Stelle                                     60
  Le stelle ed i pianeti fungono da “condotti”, che portano gli influssi dal
Cielo al mondo fisico                                                        60
  L’esistenza di ogni entità fisica è dovuta agli influssi trasmessi attraverso le
stelle ed i pianeti                                                          61
  Gli eventi sulla Terra sono iniziati altrettanto in alto                   61
  Ogni fenomeno terrestre è assegnato ad una specifica stella                61
  Israele non è governato dal mazal, essendo un’entità che può contraddire le
forze delle stelle                                                           61
  Gli astrologi hanno una limitata conoscenza del sistema, che limita la loro
capacità di prevedere gli eventi futuri                                      61
    Capitolo 8: I Dettagli della Provvidenza                                62
Derech Ha-Shem – La Via di Dio                           xi
   La Provvidenza divina: la giustizia e la bellezza nell’Assoluto           62
   Il giudizio e la ricompensa vengono fuori dall’amore di Dio per le Sue
creazioni, e dal Suo desiderio di largire loro il bene                       62
   A causa dell’amore di Dio, il Suo giudizio è temprato dalla misericordia, che
qualche volta porta alla completa assoluzione                                62
   Dio non è legato dalle Sue proprie regole                                 63
   Anche se la giustizia potrebbe chiamare la distruzione del mondo, Dio
invoca la Sua Autorità Suprema per annullare il decreto                      63
   La concessione da parte di Dio del bene all’uomo: due categorie generali
                                                                             63
   Il bene ottimo in questo mondo è la prosperità spirituale, in cui i cattivi
soffrono ed il male viene rigettato                                          64
   La condizione umana è determinata dalla Luce di Dio, che risplende od è
celata                                                                       64
   Tutte le entità ed i loro stati d’essere sono determinati da misture di Influssi
spirituali che vengono dallo splendore della Luce Divina o dal Suo
nascondimento                                                                65
   L’umanità nella sua interezza si sviluppa a gradi, come fanno gli individui
                                                                             65
   I quattro stati d’essere dell’umanità, dalla nascita alla maturità        65
   La speciale santità delle feste e dei luoghi sacri; le implicazioni per
l’individuo                                                                  66
 Parte 3: L’Anima, l’Ispirazione e la Profezia                               68
 Capitolo 1: L’Anima e il Suo Influsso                                       68
  C’è nell’uomo un’anima che è simile a quella degli animali                  68
  Dalla sua anima animale l’uomo guadagna vita e consapevolezza               68
  L’Anima superiore dell’uomo ed il suo scopo                                 68
  Le conseguenze del corpo dell’uomo che è congiunto alla sua Anima Divina
                                                                              69
  L’Anima dell’uomo dall’alto ha molti componenti separati a differenti livelli
                                                                              69
  Quanta Anima Divina una persona possieda può variare. Durante gli
Shabbos riceve un’Anima Aggiuntiva                                            69
  Le divisioni generali dell’Anima Divina                                     70
  La debole connessione dell’Anima Divina con le faccende dei reami
spirituali                                                                    70
  Il giorno e la notte, ed il ruolo del sonno                                 70
  Le cause naturali dei sogni nel proprio sonno                               70
  Durante il sonno, dei componenti dell’Anima Divina si staccano
parzialmente dal corpo, guadagnando l’accesso alle cose spirituali            71
  L’uomo può essere informato del futuro attraverso i suoi sogni              71
  La verità, la falsità ed il nonsenso dei sogni che s’originano dall’alto; i sogni
profetici                                                                     72
xii              Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
  Capitolo 2: La Teurgia                                                     72
   Il sistema a gradini della creazione e della natura                        72
   Le forze spirituali possono causare temporanee interruzioni nell’ordine
naturale                                                                      73
   La capacità dell’uomo di provocare dei cambiamenti nell’ordine naturale
usando le forze spirituali nei modi prescritti                                73
   L’uomo ha bisogno di liberarsi in una certa misura dai limiti causati dal suo
lato fisico                                                                   73
   Il potere dell’uomo di sollevarsi al di sopra dei limiti fisici e di guadagnare
qualche contatto coi fenomeni del reame spirituale                            74
   I mezzi prescritti per annullare l’ordine naturale                         74
   Dio è la Prima e Sola Causa di tutto ciò che esiste, in tutti i mondi      74
   I Santi Nomi del Creatore                                                  75
   Dicendo questi Nomi nei modi prescritti si possono evocare specifici Influssi
Divini associati ad ognuno                                                    75
   Dire i Nomi di Dio può risvegliare gli Influssi Divini, che ci liberano dai
nostri limiti fisici e ci rendono consapevoli dei fenomeni spirituali         76
   Il successo in questo campo viene a gradi e dipende da una marea di
dettagli                                                                      76
   Usare il Nome Divino                                                       76
   I cambiamenti nell’ordine naturale attraverso i Nomi di Dio implicano
l’interessare gli angeli nominati sulle opere della natura                    77
   Due Influssi teurgici                                                      77
   Le limitazioni al successo in queste aree: qualche volta Dio rende questi
metodi inefficaci                                                             78
   I differenti prerequisiti indispensabili per il successo riguardo ai due diversi
modi d’usare i Nomi Divini           78
   Solamente a quelli vicino a Dio sono permessi questi strumenti; gli altri
sono severamente puniti              78
   Il bene ed il male coesistono in forza uguale in tutta la Creazione        79
   Il bene oscura il male in un modo di base: la sua Radice superiore         79
   L’uso dei Nomi Divini per il bene, e delle Forze cattive per la corruzione
                                                                              79
  Capitolo 3: L’Ispirazione e la Profezia                                    81
  La conoscenza e la comprensione possono essere ottenute attraverso i
poteri innati dell’uomo o attraverso l’Ispirazione Divina               81
  Ciò che l’uomo può percepire attraverso l’Ispirazione Divina          81
  L’Ispirazione divina viene in diversi modi ed a gradi diversi, ma è sempre
riconosciuta                                                            81
  Gli Influssi divini qualche volta non sono riconosciuti come tali, ma di
quando in quando anche questo è detto “Ispirazione Divina”              81
  Cos’è la profezia?                                                         82
  L’elevatezza della profezia e gli effetti che l’accompagnano               82
Derech Ha-Shem – La Via di Dio                            xiii
  Anche ai profeti la Gloria di Dio è rivelata solamente attraverso degli
intermediari                                                            82
  Mentre riceve la profezia, l’uomo è incapacitato fisicamente e mentalmente
                                                                        83
  L’illuminazione che accompagna la profezia non può essere raggiunta
attraverso mezzi naturali                                               83
  Dio solamente è responsabile dei contenuti di una visione profetica   83
  La profezia può essere data a molti livelli, a gradi diversi          83
 Capitolo 4: L’Esperienza Profetica                                             84
  Colui che raggiunge il livello più alto di profezia guadagna una
comprensione perfettamente chiara del messaggio profetico                       84
  Livelli più alti di profezia sono raggiunti solamente attraverso un disciplinato
apprendistato con profeti esperti                                               84
  Finché il messaggio profetico non s’intensifica, il destinatario lo può
confondere come opere della sua propria mente                                   84
  Come si prepara un profeta per conseguire la visione profetica                85
  I Profeti possono differire in molti aspetti, ma in un aspetto sono tutti uguali
                                                                                86
  I Profeti devono prendersi grande cura di portare a termine la missione di
Dio in ogni dettaglio                                                           86
  Un profeta potrebbe non riuscire a comprendere il significato completo
della sua propria profezia, come con Yonah                                      87
  La profezia può essere data con o senza parole, nella Santa Lingua, che
varia in base ai tratti del profeta                                             87
  Ad un profeta può essere richiesto di compiere azioni specifiche
congiuntamente alla sua profezia, per aiutare a ritrarre il messaggio           88
  Un profeta esperto non può possibilmente errare riguardo la sua
rivelazione; i neofiti errano, e così richiedono istruzione                     88
  I falsi profeti: la fonte degli errori del neofita, e l’impossibilità d’errore tra i
profeti esperti                                                                 89
  I profeti di re Achav e l’errore di Tzidkeyah, figlio di Kena’anah            90
 Capitolo 5: Moshe come Profeta                                                 91
  Le due categorie generali della rivelazione                               91
  A tutti i profeti può essere data una rivelazione mentre dormono, in visioni
viste nei sogni                                                             92
  L’influsso iniziale della sua rivelazione causa al profeta di perdere
conoscenza, oppure la rivelazione può cominciare mentre il profeta è
addormentato                                                                92
  La rivelazione è rifratta attraverso delle “lenti”, e il messaggio alla fine è
reso in allegoria od in metafora                                            92
  Moshe ha ricevuto la rivelazione da sveglio, ed il messaggio rivelato era
chiaro                                                                      93
  Moshe poteva comunicare con Dio ogni qualvolta lo desiderasse             94
xiv             Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
  A Moshe Dio ha rivelato tutti i segreti della creazione             94
  Tutti i profeti sono consapevoli che la visione stessa è solamente una
creazione                                                             94
  “Tu non hai visto alcuna immagine”, ma “hai visto il Dio d’Israele” 95
 Parte 4: Servire Dio                                                      96
 Capitolo 1: Le Aree generali del Servizio Divino                          96
 Il subordinamento a Dio                                                   96
 Le osservanze hanno quattro categorie                                     96
 Tutte le quattro categorie includono sia i precetti positivi che quelli negativi
                                                                           96
 L’intento e la meta primaria di servire Dio                               96
 I dettagli di queste faccende                                             97
 Capitolo 2: Lo Studio della Torah                                         97
  I due scopi a cui serve lo studio della Torah                             97
  Recitando le parole della Torah e comprendendo il loro significato, l’uomo
trae giù l’Influsso sublime su di lui                                       97
  L’Influsso della Torah è reso disponibile a molti livelli e gradi diversi 98
  Maggiore è il livello di comprensione, maggiore è la propria parte del
sublime Influsso                                                            98
  Lo studio della Torah conduce alla perfezione del mondo                   99
  Ogni parte della creazione è perfezionata attraverso la sua propria sezione
della Torah                                                                 99
  L’Influsso sublime è inviato se la Torah è studiata con riverenza e rispetto
                                                                            99
  Chi studia la Torah non deve inzupparsi nel peccato                       100
  Le parole della Torah possono illuminare e purificare anche il male       101
  Perfezionando le proprie azioni si ingrandisce il potere del proprio studio
della Torah                                                                 101
 Capitolo 3: L’Amore ed il Timore di Dio                                   101
  L’Amore ed il Timore di Dio: la loro vera natura e valore                101
  Il potere del vero timore di purificare. Moshe ha perfezionato il vero timore
                                                                           102
  La difficoltà nel raggiungere il vero timore ed il valore di anche un po’ di
timore                                                                     102
  L’amore di Dio: la sua natura essenziale                                 102
  L’importanza del credere ed avere fede in Dio                            102
 Capitolo 4: Lo Shema e le Sue Benedizioni                                 102
  La lettura dello Shema e le altre osservanze giornaliere                 102
  La Causa Unica dell’esistenza di ogni cosa, ed il Potere Unico dietro tutte le
attività                                                                   103
  La rivelazione dell’Unità di Dio attraverso sia il bene che il male nel mondo
                                                                           103
Derech Ha-Shem – La Via di Dio                        xv
  In futuro, quando Egli rivelerà la Sua Unicità, tutto il male scomparirà, e la
Sua Unicità sarà riconosciuta                                             104
  Gli angeli cambiano di posto allo spuntar del giorno ed al crepuscolo, e
l’Ebreo recita lo Shema, per testimoniare che Dio è l’Autorità su tutto   105
  Dio è il Re dell’universo                                               106
  Due Nomi di Dio, uno per connotare il Suo potere e l’altro il Suo dominio
                                                                          106
  I termini “re” e “regno” in relazione a Dio ed alle Sue creazioni       106
  La recita dello Shema come accettazione della Sovranità di Dio          107
  Questa dichiarazione provoca delle rettificazioni                       107
  Lo Shema è un esempio di rettificazione e perfezione attraverso le azioni
dell’uomo                                                                 108
  Testimoniare l’Unicità di Dio conduce ad una maggiore Presenza di Dio nel
mondo                                                                     108
  Quando recitiamo lo Shema, dobbiamo essere mentalmente disposti a
rinunciare alla nostra vita per Dio                                       109
  Ogni cosa creata esiste al suo proprio livello oscuro, materiale. Luce e
Santità possono essere aggiunte solamente da forze esterne                109
  L’uomo che rinuncia alla sua vita per Dio solleva e santifica ogni elemento
della creazione                                                           110
  Mentre dice lo Shema, l’ebreo è obbligato a voler sacrificare la propria vita,
parzialmente santificando tutto ciò che esiste                            110
  Ciò che si dovrebbe pensare mentre si recita il primo verso dello Shema
                                                                          110
  “Benedetto sia il Nome della Gloria del Suo Regno per sempre” è
solamente bisbigliato                                                     111
  Il resto dello Shema completa l’idea, con tre insegnamenti fondamentali
                                                                          112
  I paragrafi 2 e 3: l’Esodo come rettificazione per la nazione Ebraica   113
  L’esilio in Egitto e l’Esodo: particolari importanti                    113
  Il precetto di Dio di menzionare l’Esodo                                114
  L’uomo e la creazione sono composti da 248 componenti di base, ognuno
rettificato attraverso le 248 parole dello Shema                          114
  Dio rinnova quotidianamente gli Influssi Divini che sostengono tutta la
creazione ed invia un nuovo Influsso particolare ad ogni giorno           114
  Le tre benedizioni dello Shema mattutino                                115
  Le quattro benedizioni dello Shema serale                               115
 Capitolo 5: La Preghiera                                                 116
  La preghiera è un obbligo giornaliero, che richiede che il bene di Dio sia
fornito senza interruzione                                             116
  L’uomo deve provvedere alle sue proprie necessità per due ragioni    116
  Questo lo porta giù nell’oscurità del mondo materiale                116
xvi              Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
  La preghiera ci salva dal degrado causato dal coinvolgimento nella fisicità
                                                                              117
  La preghiera è il dono d’amore di Dio, permettendo all’uomo d’elevarsi e
d’avvicinarsi a Dio                                                           117
  Le leggi e la struttura della preghiera sono progettate per realizzare il duplice
scopo della preghiera                                                         117
  La preghiera aiuta compensare le offerte non più portate                    118
 Capitolo 6: L’Ordine del giorno                                             118
  Il potere delle Forze d’impurità durante il tempo del riposo dell’uomo 118
  La mezzanotte                                                             118
  La notte è lasciata all’impurità, il giorno al cacciar via queste Forze   118
  La notte ed il sonno causano che l’impurità venga sulle mani dell’uomo, e
da lì su tutto il suo corpo                                                 119
  Di mattina l’uomo si può risollevare dal suo stato abbassato              120
  Il lavaggio mattutino delle mani ripristina la purezza del corpo intero 120
  Indossare gli Tzitzis ed i tefillin                                       120
  Il concetto degli tzitzis: connettere la santità al proprio vestiario     121
  Gli tzitzis identificano l’Ebreo come servitore di Dio, responsabile della
rettificazione della creazione                                              121
  Indossando gli tzitzis durante le preghiere mattutine, l’uomo incrementa il
potere di rettificazione della preghiera                                    121
  Attraverso la corona dei tefillin un Ebreo si veste di un po’ della Santità di
Dio                                                                         122
  I tefillin per la testa e la mano; i dettagli del precetto                122
  Durante le festività i tefillin non sono indossati, poiché la corona
dell’emanazione discende sull’uomo per virtù della stessa festività         122
  I servizi di preghiera: la loro funzione di base                          122
  Le quattro parti del servizio                                             123
  La funzione delle offerte                                                 123
  La recita delle Lodi Bibliche                                             123
  Lo Shema e le sue benedizioni; il loro ruolo nelle rettificazioni operate dal
servizio di preghiera                                                       123
  Le Influenze divine di tre tipi generali; il merito dei tre Patriarchi e di Re
David                                                                       123
  L’Amidah è divisa in tre sezioni, ognuna con un ruolo nella distribuzione
delle tre Influenze Divine                                                  124
  L’Amidah istituita per le festività                                       124
  La creazione è divisa in quattro mondi                                    125
  Il termine “mondo” è figurativo in riferimento al “Mondo” di Dio          125
 La struttura del servizio di preghiera segue il disegno dei quattro mondi 126
 Il “Viduy”, i Tredici Attributi e la “caduta sulla propria faccia”          126
 Il servizio di preghiera pomeridiano e serale, ed il Tikkun Chatzos         127
 Tre servizi obbligatori di preghiera sono stati istituiti dai Patriarchi    128
Derech Ha-Shem – La Via di Dio                      xvii
 Il Tikkun Chatzos per il molto devoto è stato istituito da Re David      128
 Il Musaf al posto del Sacrificio Aggiuntivo durante le festività         128
 Capitolo 7: Le Osservanze periodiche                                     128
  L’obbligo limitato a tempi fissi                                         128
  Questo mondo non è santo, ma di quando in quando ci viene accordata
l’opportunità di prendere parte alla santità                               128
  I tempi santificati                                                      129
  Il Santo Sabbath, dal quale i sei giorni mondani della settimana ricevono
una santificazione retroattiva                                             129
  Solamente Israele merita d’essere santificato attraverso lo Sabbath      130
  L’unicità dello Sabbath obbliga l’Ebreo ad un comportamento appropriato
al giorno                                                                  130
  Astenersi dalle melachos. Il livello appropriato e fattibile di distacco 130
  Altre osservanze dello Sabbath, che servono ad onorare la Santità Unica
                                                                           130
  Anche le festività hanno le loro proprie Uniche Influenze Divine         131
  Le festività variano nella loro Santità inerente, così l’obbligo d’astenersi
dalle attività mondane varia                                               131
  Le festività contrassegnano delle date in cui delle rettificazioni sono
accadute nella storia; nel loro anniversario le stesse Luci risplendono
nuovamente                                                                 131
  Pesach ed i suoi precetti                                                131
  Shavuos, Sukkos, Chanukah e Purim                                        132
  I giorni commemorativi menzionati nella Megillas Ta’anis                 132
 Capitolo 8: I Precetti Stagionali                                        132
  I precetti riguardanti chametz e matzah, e la loro relazione con le
rettificazioni causate dall’Esodo                                         132
  Le mitzvos rimanenti della notte dell’Esodo                             133
  Il precetto di dimorare in una sukkah; le Nubi di Gloria                133
  Prendere le quattro specie, marciare con loro, scuoterle                133
  Chanukah e Purim                                                        134
  Il rinnovamento della creazione a Rosh Hashanah; la mitzvah dello shofar
in qualità di promotore di Misericordia                                   134
  I dettagli della mitzvah dello shofar: il risveglio della Misericordia Divina
                                                                          135
  Digiunare e altre abnegazioni a Yom Kippur                              136
  Lo scopo delle letture pubbliche della Torah                            136
 Capitolo 9: Le Osservanze Circostanziali e le Benedizioni                137
 Le osservanze circostanziali                                      137
 Le benedizioni recitate dopo avere tratto piacere dai fenomeni mondani
                                                                   138
 Le benedizioni prima del piacere                                         139
 Le benedizioni sulle mitzvos                                             139
xviii   Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
Derech Ha-Shem – La Via di Dio                          xix


                                 Prefazione
  Derech Ha-Shem è una delle rare esposizioni sistematiche dell’intero credo
ebraico. Luzzatto inizia coi principi di base, spiegando l’esistenza e la natura
del Creatore, la Creazione ed il suo scopo, il bene ed il male, l’uomo ed il
libero arbitrio. Prosegue poi entrando sempre in maggiore dettaglio,
esponendo le suddivisioni dell’anima umana, la resurrezione del corpo, le
prove terrene, la responsabilità umana ed i modi di servire Dio. Il lettore è
quindi guidato in un’attenta analisi del reame spirituale, della provvidenza
individuale e generale, della diversità tra Israele e le altre nazioni, per poi
apprendere l’influsso delle stelle, la teurgia, l’ispirazione divina e la profezia.
  Dopo questa immersione nelle parti più mistiche dell’ebraismo, l’autore
mette in evidenza le qualità che servono all’uomo per avvicinarsi al suo
Creatore, ovvero l’importanza dello studio della Torah, il coltivare le giuste
qualità emotive di amore e timore, e l’osservare le festività e le cerimonie
prescritte. Vi sono tutta una serie di precetti, frutto dell’amore di Dio, per ogni
momento e circostanza della vita. Attenendosi ad essi, l’uomo si mette al
servizio di Dio e riceve tutti i benefici che ne derivano.
 Luzzatto, anche conosciuto come il RaMCHaL, è rinomato per le sue
numerose opere kabbalistiche. Grazie al suo acume ed alla sua capacità di
analisi, ha saputo sintetizzare ed organizzare sistematicamente il pensiero
delle scuole di mistica ebraica più influenti del passato.
  Derech Ha-Shem non è un’opera prettamente kabbalistica, ma
ciononostante ne contiene parecchi elementi. Il suo pregio è che permette di
farsi un’idea molto ampia e soprattutto chiara su tanti aspetti del credo
ebraico, che altrimenti richiederebbero molta cultura e studi molto prolungati.
L’apprendimento della Kabbalah risulta conseguentemente facilitato, potendo
meglio inquadrare il suo collocamento all’interno di una cornice più ampia.
  Il testo è stato arricchito ai margini coi titoli riassuntivi ad opera di Rabbi
Yosef Begun. Tali titoli sono stati scritti prima della seconda guerra mondiale,
e sono stati utilizzati come indice della presente pubblicazione.


                                                  Monfalcone, 9 dicembre 2006

                                                                   Fabrizio Lanza

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  • 1. Derech Ha-Shem La Via di Dio
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  • 3. Derech Ha-Shem La Via di Dio Di Moshe Chaim Luzzatto Tradotto da Fabrizio Lanza Edizione integrale italiana – 01/2006 E-mail: info@everburninglight.org WWW: http://www.everburninglight.org/it/
  • 4. Casa editrice: Providence University Prima edizione, 2006 Copyright © 2006 di Fabrizio Lanza, ULC-ITALIA Per informazioni: ULC-ITALIA Via C.A. Colombo 20/F, 34074 Monfalcone (GO) Tel.: +39-(0)481-412574 Tutti i diritti di copia, traduzione, riproduzione ed adattamento sono riservati per tutti i Paesi. Stampato negli Stati Uniti d’America nel mese di ottobre 2006.
  • 5. Derech Ha-Shem – La Via di Dio v Indice dei contenuti Indice dei contenuti v Prefazione xix Introduzione 1 La necessità di comprendere attraverso il pensiero organizzato, sistematico 1 Per comprendere si deve cercare di formulare principi generali 2 Conoscere i principi generali richiede una grande cura 3 La struttura di questo libro; il suo intento e la sua meta 3 Questo libro deve essere studiato attentamente, con attenzione ad ogni parola 3 Il nome del libro, l’organizzazione generale e l’argomento 4 Parte 1: Principi fondamentali 5 Capitolo 1: Il Creatore 5 Riconoscere l’esistenza del Creatore 5 La Sua vera natura è insondabile 5 Come queste intuizioni siano conosciute da noi 5 Anche l’intelletto umano può discernere queste verità su Dio 5 L’esistenza di Dio è imperativa 5 La Sua esistenza non dipende da alcuna cosa 5 Il concetto che Dio è la Semplicità Unica, l’Unità Unica 5 Dio Stesso non è comparabile ad alcuna delle Sue creazioni 6 Abbiamo conoscenza di Dio attraverso gli insegnamenti acquisiti e la deduzione dalla natura 6 La Sua unità ed unicità sono imperative 7 Sei asserzioni generali su Dio 7 Capitolo 2: Lo Scopo della Creazione 7 Il desiderio del Creatore di fare il bene 7 Il Desiderio di Dio che il bene largito sia il sommo bene 7 Il sommo bene è la “vicinanza” a Dio Stesso 8 La creazione esiste per la creatura che può ricevere il bene di Dio 8 Il sommo bene deve essere guadagnato attraverso il libero arbitrio 8 Il compito dell’uomo: scegliere la perfezione ed evitare tutto ciò che detrae da essa 8 La “Vicinanza” al Creatore attraverso il miglioramento di se stessi 9 La Fonte della perfezione; la Radice dell’imperfezione 9 La relazione tra la perfezione di sé e la “vicinanza” 9 Le moltitudini e le varietà in natura; le loro interrelazioni 9 Il subservienza di tutto il resto ad una creatura primaria 10 La creatura primaria: l’uomo 10
  • 6. vi Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione Fattori sui quali focalizzarsi per realizzare la perfezione; gli ostacoli primari 10 Capitolo 3: L’Uomo 10 Il libero arbitrio dell’uomo e le sue due inclinazioni 10 Il corpo e l’anima come opposti; la guerra tra di loro ed il suo scopo 11 Un tempo per lottare; un tempo per godere dei frutti del proprio lavoro 11 Il tempo del guadagno termina, ma il periodo della ricompensa è per sempre 11 Dal primo periodo di tempo al secondo, la costituzione di base dell’uomo cambia 11 I due mondi: questo ed il prossimo 12 Il primo peccato dell’umanità è risultato in drastici cambiamenti in essa e nella natura 12 Il primo uomo prima del suo peccato 12 Il potere dell’anima di trasformare la reale natura del corpo 12 L’umanità dopo il primo peccato 13 Sia il corpo dell’uomo che il mondo di oggi devono perire ed essere nuovamente ricostruiti 13 La ricompensa più sublime dell’uomo è riservata a dopo la risurrezione del corpo 14 Le persone saranno su piani spirituali differenti alla risurrezione 14 L’uomo tra la sua morte e la sua risurrezione 14 Il Sublime Diletto nell’Anima Mundi 15 L’elevazione dell’anima mentre è separata dal corpo 15 Mentre è nel corpo, il potere dell’anima di purificarlo è limitato 16 Dopo la risurrezione l’anima avrà il pieno potere di purificare il corpo 17 Capitolo 4: La Responsabilità Umana 17 Le prove dell’uomo in questo mondo 17 Nel periodo del guadagno, il lato fisico dell’uomo lo spinge via da Dio 17 L’uomo è costantemente coinvolto nel fisico 19 Le questioni materiale sono agenti per il conseguimento della perfezione 19 L’oscurità è trasformata in luce solamente quando il fisico è usato propriamente 19 La perfezione dell’uomo esiste solamente in potenza, la sua realizzazione è ritardata 20 Gli usi corretti ed i limiti prescritti all’oscurità ed alla fisicità 20 Vivere in accordo col Piano di Dio è la chiave della perfezione di sé 20 I modi di servire Dio 21 L’amore ed il timore di Dio sono necessari per la crescita spirituale 22 Il potere unico dell’apprendimento della Torah 22 Il miglioramento di sé porta all’elevazione del mondo 22 Tutto dipende dalla Luce del Creatore 23
  • 7. Derech Ha-Shem – La Via di Dio vii Si è privati della Luce di Dio quando si sta distanti da Lui 23 La vicinanza a Dio attraverso l’adempimento delle Sue mitzvos; la lontananza attraverso la distanza 23 Lo scopo dei comandamenti di Dio 23 Capitolo 5: Il Reame Spirituale 23 Il reame fisico ed il reame spirituale 23 La classe degli Shedim (Demoni) 24 L’uomo e gli animali: simili, ma molto diversi 24 La conoscenza limitata dell’uomo delle entità spirituali 25 Le Forze Eteree sono le radici di tutto ciò che esiste 25 La nomina degli angeli sopra il reame fisico 25 Ciò che esiste ed accade nel reame fisico è una mera “copia” del reame spirituale 25 L’uomo può scegliere liberamente tra il bene ed il male 26 Le categorie degli influssi: verso il basso e verso l’alto 26 Alcune delle azioni dell’uomo sono decretate ed imposte su di lui dall’Alto, non cupola del suo libero arbitrio 26 Le azioni dell’uomo influenzano il mondo 27 Ripercussioni “verso il basso” di ciò che fa l’uomo 27 I dettagli della Provvidenza sono segreti decisi solamente da Dio 27 Il bene ed il male sulla terra sono radicati nel bene e nel male nel reame spirituale 27 Dio permette il male, ma non lo causa direttamente 28 L’uomo ed il mondo ricadono sotto l’influsso negativo attraverso varie forze spirituali 28 Le diverse categorie di forze del male ed i loro effetti; gli effetti delle forze del bene 29 Parte 2: La Provvidenza 30 Capitolo 1: La Provvidenza in Generale 30 Dio ha disegnato e mantiene ogni creazione secondo il suo ruolo nello schema generale 30 La Provvidenza opera lungo le linee della creazione stessa 30 L’uomo è sorvegliato da una speciale Provvidenza 30 Capitolo 2: L’Uomo in Questo Mondo 31 Il mondo e tutto ciò che è in esso sono i mezzi per aiutare l’uomo a raggiungere una stazione elevata nel Mondo a venire 31 La preparazione per il Mondo a Venire – per l’individuo e tutta l’umanità 31 La Provvidenza impedisce ai facitori del male d’entrare nel Mondo Futuro 31 Il mescolare il bene al male riguardo alle proprie azioni 32 La ricompensa: una distinzione tra la maggioranza delle proprie azioni e la minoranza 32
  • 8. viii Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione Quando la maggior parte delle proprie azioni è buona, la loro ricompensa è nel Mondo a Venire; la punizione per i peccati è in questo mondo 32 La purificazione nel Gehinnom e l’Anima Mundi 33 Tre tappe nell’amministrazione del giudizio di un individuo 33 I dettagli del giudizio sono conosciuti solamente da Dio 33 La necessità di essere puliti dall’iniquità 34 I cattivi sono ricompensati in questo mondo per qualsiasi bene facciano 34 Nel Mondo Futuro i diversi livelli di rettitudine delle persone saranno chiaramente evidenti 35 Il livello di una persona nel Mondo Futuro è determinato da quello che essa ha fatto in questo mondo 35 Ogni merito è giudicato individualmente, sia che la sua ricompensa sia nel Mondo Futuro che in questo 36 Capitolo 3: La Provvidenza individuale 37 Le prove e le tribolazioni: la propria stazione nella vita è la propria opportunità per la crescita spirituale 37 Le sfide che si affrontano sono disegnate specificamente per noi 38 Queste sfide sono necessarie, e solamente Dio può assegnarle a specifici individui 38 Sia il successo che la sofferenza in questo mondo sono prove 39 Secondo le azioni di una persona, il suo raggiungimento o la sua perfezione è resa più facile o più difficile 39 Tutte le proprie azioni sono giudicate prendendo in considerazione ogni circostanza e fattore attenuante 40 La sofferenza per i giusti come un mezzo per spronarli al un maggiore miglioramento di se stessi 40 Dio permette ai cattivi di continuare nei loro modi, finché il loro male eccede il limite 41 Altre cause di sofferenza o di successo nel mondo 41 Alcune persone raggiungono il Mondo Futuro semplicemente per essere associate a qualcuno che è giusto 42 Anche riguardo al raggiungimento del Mondo Futuro ogni ebreo è responsabile del suo compagno 43 Così una persona giusta può soffrire per i peccati della sua generazione 43 La sofferenza per il giusto come espiazione per tutta l’umanità 44 Il ruolo della sofferenza nello schema generale 45 Le incarnazioni: dopo che l’anima lascia il corpo, essa può ritornare sulla Terra, in un corpo diverso 45 Se queste anime portano a termine la loro missione è stabilito solamente da Dio 46 Il destino di un individuo in questo mondo può essere assegnato solamente da Dio, in base a parecchi fattori 46
  • 9. Derech Ha-Shem – La Via di Dio ix Le cose che succedono ad una persona possono essere fini a se stesse o mezzi per fini diversi 47 Anche ciò che non è fine a se stesso è orchestrato da Dio, per conformarsi al Suo Piano 48 Capitolo 4: Israele e le Nazioni 48 Israele e le nazioni: somiglianze e differenze 48 I discendenti del primo uomo se egli non avesse peccato 48 Generazioni primarie e secondarie nate dal primo uomo 48 L’effetto negativo del peccato del primo uomo sui suoi discendenti 49 Le prime generazioni avevano il potenziale di riguadagnare quello che era stato perduto 49 All’uomo fu dato un tempo limitato per riguadagnare la sua prima gloria 49 Due periodi: Durante il primo uno potrebbe divenire una generazione della radice; nel secondo periodo, solamente un ramo 49 Colui che si fosse meritato di divenire una radice avrebbe trasmesso un lascito prezioso a tutti i suoi discendenti 50 La misura dell’uomo è stata colmata nella Generazione della Separazione, la chiusura del periodo per determinare le radici 50 Nella Generazione di Separazione Dio ha diviso il mondo in gruppi permanenti, ognuno coi suoi propri tratti del carattere e tendenze 50 Avraham è stata l’unica persona ad essersi sufficientemente perfezionata per meritarsi di divenire una radice 51 Dopo la Generazione della Separazione ha cominciato la seconda era di sforzo: l’età di rami 51 I rami delle altre nazioni possono liberarsi dalle loro radici e legarsi alla famiglia di Avraham 51 Ogni radice ha dei rami primari, che sono ulteriormente divisi 52 Istaele ha 600.000 rami primari: coloro che ricevono la Torah e la Terra d’Israele 52 Dio ha dato alle nazioni del mondo un’opportunità di innalzarsi al di sopra di se stesse, ma esse hanno rifiutato 52 La stazione dei non Ebrei, la natura dell’anima non ebrea ed i Comandamenti Noachidi 52 Tutto è stato previsto da Dio fin dall’inizio 53 I Mondo a Venire per i Gentili 53 La Provvidenza alle nazioni avviene attraverso gli angeli, mentre la Provvidenza ad Israele avviene attraverso Dio Stesso 53 Il significato relativo delle azioni dei Gentili, in opposizione alle azioni degli Ebrei 53 La Provvidenza Divina diretta opera sulle nazioni solamente quando è necessario nell’interesse d’Israele 54 Capitolo 5: Come Opera la Provvidenza 54
  • 10. x Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione Aspetti della Provvidenza Divina: La Percezione di Dio ed il Suo Influsso 54 Quando Dio “percepisce” che sta giudicando e facendo dei decreti, “dirigendo” la Sua Attenzione verso dettagli specifici della Sua Consapevolezza 54 L’Influsso divino sta mettendo i Suoi giudizi e decreti in azione 54 Ogni identità nella struttura a gradini non è altro che un mezzo per realizzare la Volontà di Dio nel mondo inferiore 55 Agenti di Provvidenza svolgono funzioni specializzate 55 Dio orchestra ogni dettaglio nell’interesse del bene ultimo 55 Dio può cambiare l’ordine della creazione in qualunque momento 56 Dio ha informato le Radici del loro scopo, Essenza e Natura 56 Modi diversi che i cambiamenti nell’ordine naturale originano, finendo in miracoli 56 Capitolo 6: Il Sistema della Provvidenza 57 Tutti gli eventi terreni sono portati in tribunali nel reame spirituale, che decidono la risposta del Cielo e deliberano 57 Il coinvolgimento divino nei tribunali spirituali, per assicurare la correttezza di tutti i decreti 57 Ogni membro della corte presenta il suo argomento, rivelando un’altra introspezione del caso 57 Il giudice capo deve ascoltare tutte le parti ed emettere il decreto finale 58 Gli Angeli che vigilano sulle faccende terrene rendono testimonianza al tribunale celeste 58 Nelle Scritture troviamo delle allusioni metaforiche a questo sistema 59 Solamente la struttura generale del sistema è parallela alle corti terrene, ma le meccaniche attuali differiscono 59 Un “accusatore” nominato proferisce le accuse e raduna la corte affinché sieda in giudizio 59 Anche, l’accusatore è soggetto a regole 60 Tutte le operazioni delle corti celesti sono soggette a regole 60 Capitolo 7: L’Influsso delle Stelle 60 Le stelle ed i pianeti fungono da “condotti”, che portano gli influssi dal Cielo al mondo fisico 60 L’esistenza di ogni entità fisica è dovuta agli influssi trasmessi attraverso le stelle ed i pianeti 61 Gli eventi sulla Terra sono iniziati altrettanto in alto 61 Ogni fenomeno terrestre è assegnato ad una specifica stella 61 Israele non è governato dal mazal, essendo un’entità che può contraddire le forze delle stelle 61 Gli astrologi hanno una limitata conoscenza del sistema, che limita la loro capacità di prevedere gli eventi futuri 61 Capitolo 8: I Dettagli della Provvidenza 62
  • 11. Derech Ha-Shem – La Via di Dio xi La Provvidenza divina: la giustizia e la bellezza nell’Assoluto 62 Il giudizio e la ricompensa vengono fuori dall’amore di Dio per le Sue creazioni, e dal Suo desiderio di largire loro il bene 62 A causa dell’amore di Dio, il Suo giudizio è temprato dalla misericordia, che qualche volta porta alla completa assoluzione 62 Dio non è legato dalle Sue proprie regole 63 Anche se la giustizia potrebbe chiamare la distruzione del mondo, Dio invoca la Sua Autorità Suprema per annullare il decreto 63 La concessione da parte di Dio del bene all’uomo: due categorie generali 63 Il bene ottimo in questo mondo è la prosperità spirituale, in cui i cattivi soffrono ed il male viene rigettato 64 La condizione umana è determinata dalla Luce di Dio, che risplende od è celata 64 Tutte le entità ed i loro stati d’essere sono determinati da misture di Influssi spirituali che vengono dallo splendore della Luce Divina o dal Suo nascondimento 65 L’umanità nella sua interezza si sviluppa a gradi, come fanno gli individui 65 I quattro stati d’essere dell’umanità, dalla nascita alla maturità 65 La speciale santità delle feste e dei luoghi sacri; le implicazioni per l’individuo 66 Parte 3: L’Anima, l’Ispirazione e la Profezia 68 Capitolo 1: L’Anima e il Suo Influsso 68 C’è nell’uomo un’anima che è simile a quella degli animali 68 Dalla sua anima animale l’uomo guadagna vita e consapevolezza 68 L’Anima superiore dell’uomo ed il suo scopo 68 Le conseguenze del corpo dell’uomo che è congiunto alla sua Anima Divina 69 L’Anima dell’uomo dall’alto ha molti componenti separati a differenti livelli 69 Quanta Anima Divina una persona possieda può variare. Durante gli Shabbos riceve un’Anima Aggiuntiva 69 Le divisioni generali dell’Anima Divina 70 La debole connessione dell’Anima Divina con le faccende dei reami spirituali 70 Il giorno e la notte, ed il ruolo del sonno 70 Le cause naturali dei sogni nel proprio sonno 70 Durante il sonno, dei componenti dell’Anima Divina si staccano parzialmente dal corpo, guadagnando l’accesso alle cose spirituali 71 L’uomo può essere informato del futuro attraverso i suoi sogni 71 La verità, la falsità ed il nonsenso dei sogni che s’originano dall’alto; i sogni profetici 72
  • 12. xii Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione Capitolo 2: La Teurgia 72 Il sistema a gradini della creazione e della natura 72 Le forze spirituali possono causare temporanee interruzioni nell’ordine naturale 73 La capacità dell’uomo di provocare dei cambiamenti nell’ordine naturale usando le forze spirituali nei modi prescritti 73 L’uomo ha bisogno di liberarsi in una certa misura dai limiti causati dal suo lato fisico 73 Il potere dell’uomo di sollevarsi al di sopra dei limiti fisici e di guadagnare qualche contatto coi fenomeni del reame spirituale 74 I mezzi prescritti per annullare l’ordine naturale 74 Dio è la Prima e Sola Causa di tutto ciò che esiste, in tutti i mondi 74 I Santi Nomi del Creatore 75 Dicendo questi Nomi nei modi prescritti si possono evocare specifici Influssi Divini associati ad ognuno 75 Dire i Nomi di Dio può risvegliare gli Influssi Divini, che ci liberano dai nostri limiti fisici e ci rendono consapevoli dei fenomeni spirituali 76 Il successo in questo campo viene a gradi e dipende da una marea di dettagli 76 Usare il Nome Divino 76 I cambiamenti nell’ordine naturale attraverso i Nomi di Dio implicano l’interessare gli angeli nominati sulle opere della natura 77 Due Influssi teurgici 77 Le limitazioni al successo in queste aree: qualche volta Dio rende questi metodi inefficaci 78 I differenti prerequisiti indispensabili per il successo riguardo ai due diversi modi d’usare i Nomi Divini 78 Solamente a quelli vicino a Dio sono permessi questi strumenti; gli altri sono severamente puniti 78 Il bene ed il male coesistono in forza uguale in tutta la Creazione 79 Il bene oscura il male in un modo di base: la sua Radice superiore 79 L’uso dei Nomi Divini per il bene, e delle Forze cattive per la corruzione 79 Capitolo 3: L’Ispirazione e la Profezia 81 La conoscenza e la comprensione possono essere ottenute attraverso i poteri innati dell’uomo o attraverso l’Ispirazione Divina 81 Ciò che l’uomo può percepire attraverso l’Ispirazione Divina 81 L’Ispirazione divina viene in diversi modi ed a gradi diversi, ma è sempre riconosciuta 81 Gli Influssi divini qualche volta non sono riconosciuti come tali, ma di quando in quando anche questo è detto “Ispirazione Divina” 81 Cos’è la profezia? 82 L’elevatezza della profezia e gli effetti che l’accompagnano 82
  • 13. Derech Ha-Shem – La Via di Dio xiii Anche ai profeti la Gloria di Dio è rivelata solamente attraverso degli intermediari 82 Mentre riceve la profezia, l’uomo è incapacitato fisicamente e mentalmente 83 L’illuminazione che accompagna la profezia non può essere raggiunta attraverso mezzi naturali 83 Dio solamente è responsabile dei contenuti di una visione profetica 83 La profezia può essere data a molti livelli, a gradi diversi 83 Capitolo 4: L’Esperienza Profetica 84 Colui che raggiunge il livello più alto di profezia guadagna una comprensione perfettamente chiara del messaggio profetico 84 Livelli più alti di profezia sono raggiunti solamente attraverso un disciplinato apprendistato con profeti esperti 84 Finché il messaggio profetico non s’intensifica, il destinatario lo può confondere come opere della sua propria mente 84 Come si prepara un profeta per conseguire la visione profetica 85 I Profeti possono differire in molti aspetti, ma in un aspetto sono tutti uguali 86 I Profeti devono prendersi grande cura di portare a termine la missione di Dio in ogni dettaglio 86 Un profeta potrebbe non riuscire a comprendere il significato completo della sua propria profezia, come con Yonah 87 La profezia può essere data con o senza parole, nella Santa Lingua, che varia in base ai tratti del profeta 87 Ad un profeta può essere richiesto di compiere azioni specifiche congiuntamente alla sua profezia, per aiutare a ritrarre il messaggio 88 Un profeta esperto non può possibilmente errare riguardo la sua rivelazione; i neofiti errano, e così richiedono istruzione 88 I falsi profeti: la fonte degli errori del neofita, e l’impossibilità d’errore tra i profeti esperti 89 I profeti di re Achav e l’errore di Tzidkeyah, figlio di Kena’anah 90 Capitolo 5: Moshe come Profeta 91 Le due categorie generali della rivelazione 91 A tutti i profeti può essere data una rivelazione mentre dormono, in visioni viste nei sogni 92 L’influsso iniziale della sua rivelazione causa al profeta di perdere conoscenza, oppure la rivelazione può cominciare mentre il profeta è addormentato 92 La rivelazione è rifratta attraverso delle “lenti”, e il messaggio alla fine è reso in allegoria od in metafora 92 Moshe ha ricevuto la rivelazione da sveglio, ed il messaggio rivelato era chiaro 93 Moshe poteva comunicare con Dio ogni qualvolta lo desiderasse 94
  • 14. xiv Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione A Moshe Dio ha rivelato tutti i segreti della creazione 94 Tutti i profeti sono consapevoli che la visione stessa è solamente una creazione 94 “Tu non hai visto alcuna immagine”, ma “hai visto il Dio d’Israele” 95 Parte 4: Servire Dio 96 Capitolo 1: Le Aree generali del Servizio Divino 96 Il subordinamento a Dio 96 Le osservanze hanno quattro categorie 96 Tutte le quattro categorie includono sia i precetti positivi che quelli negativi 96 L’intento e la meta primaria di servire Dio 96 I dettagli di queste faccende 97 Capitolo 2: Lo Studio della Torah 97 I due scopi a cui serve lo studio della Torah 97 Recitando le parole della Torah e comprendendo il loro significato, l’uomo trae giù l’Influsso sublime su di lui 97 L’Influsso della Torah è reso disponibile a molti livelli e gradi diversi 98 Maggiore è il livello di comprensione, maggiore è la propria parte del sublime Influsso 98 Lo studio della Torah conduce alla perfezione del mondo 99 Ogni parte della creazione è perfezionata attraverso la sua propria sezione della Torah 99 L’Influsso sublime è inviato se la Torah è studiata con riverenza e rispetto 99 Chi studia la Torah non deve inzupparsi nel peccato 100 Le parole della Torah possono illuminare e purificare anche il male 101 Perfezionando le proprie azioni si ingrandisce il potere del proprio studio della Torah 101 Capitolo 3: L’Amore ed il Timore di Dio 101 L’Amore ed il Timore di Dio: la loro vera natura e valore 101 Il potere del vero timore di purificare. Moshe ha perfezionato il vero timore 102 La difficoltà nel raggiungere il vero timore ed il valore di anche un po’ di timore 102 L’amore di Dio: la sua natura essenziale 102 L’importanza del credere ed avere fede in Dio 102 Capitolo 4: Lo Shema e le Sue Benedizioni 102 La lettura dello Shema e le altre osservanze giornaliere 102 La Causa Unica dell’esistenza di ogni cosa, ed il Potere Unico dietro tutte le attività 103 La rivelazione dell’Unità di Dio attraverso sia il bene che il male nel mondo 103
  • 15. Derech Ha-Shem – La Via di Dio xv In futuro, quando Egli rivelerà la Sua Unicità, tutto il male scomparirà, e la Sua Unicità sarà riconosciuta 104 Gli angeli cambiano di posto allo spuntar del giorno ed al crepuscolo, e l’Ebreo recita lo Shema, per testimoniare che Dio è l’Autorità su tutto 105 Dio è il Re dell’universo 106 Due Nomi di Dio, uno per connotare il Suo potere e l’altro il Suo dominio 106 I termini “re” e “regno” in relazione a Dio ed alle Sue creazioni 106 La recita dello Shema come accettazione della Sovranità di Dio 107 Questa dichiarazione provoca delle rettificazioni 107 Lo Shema è un esempio di rettificazione e perfezione attraverso le azioni dell’uomo 108 Testimoniare l’Unicità di Dio conduce ad una maggiore Presenza di Dio nel mondo 108 Quando recitiamo lo Shema, dobbiamo essere mentalmente disposti a rinunciare alla nostra vita per Dio 109 Ogni cosa creata esiste al suo proprio livello oscuro, materiale. Luce e Santità possono essere aggiunte solamente da forze esterne 109 L’uomo che rinuncia alla sua vita per Dio solleva e santifica ogni elemento della creazione 110 Mentre dice lo Shema, l’ebreo è obbligato a voler sacrificare la propria vita, parzialmente santificando tutto ciò che esiste 110 Ciò che si dovrebbe pensare mentre si recita il primo verso dello Shema 110 “Benedetto sia il Nome della Gloria del Suo Regno per sempre” è solamente bisbigliato 111 Il resto dello Shema completa l’idea, con tre insegnamenti fondamentali 112 I paragrafi 2 e 3: l’Esodo come rettificazione per la nazione Ebraica 113 L’esilio in Egitto e l’Esodo: particolari importanti 113 Il precetto di Dio di menzionare l’Esodo 114 L’uomo e la creazione sono composti da 248 componenti di base, ognuno rettificato attraverso le 248 parole dello Shema 114 Dio rinnova quotidianamente gli Influssi Divini che sostengono tutta la creazione ed invia un nuovo Influsso particolare ad ogni giorno 114 Le tre benedizioni dello Shema mattutino 115 Le quattro benedizioni dello Shema serale 115 Capitolo 5: La Preghiera 116 La preghiera è un obbligo giornaliero, che richiede che il bene di Dio sia fornito senza interruzione 116 L’uomo deve provvedere alle sue proprie necessità per due ragioni 116 Questo lo porta giù nell’oscurità del mondo materiale 116
  • 16. xvi Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione La preghiera ci salva dal degrado causato dal coinvolgimento nella fisicità 117 La preghiera è il dono d’amore di Dio, permettendo all’uomo d’elevarsi e d’avvicinarsi a Dio 117 Le leggi e la struttura della preghiera sono progettate per realizzare il duplice scopo della preghiera 117 La preghiera aiuta compensare le offerte non più portate 118 Capitolo 6: L’Ordine del giorno 118 Il potere delle Forze d’impurità durante il tempo del riposo dell’uomo 118 La mezzanotte 118 La notte è lasciata all’impurità, il giorno al cacciar via queste Forze 118 La notte ed il sonno causano che l’impurità venga sulle mani dell’uomo, e da lì su tutto il suo corpo 119 Di mattina l’uomo si può risollevare dal suo stato abbassato 120 Il lavaggio mattutino delle mani ripristina la purezza del corpo intero 120 Indossare gli Tzitzis ed i tefillin 120 Il concetto degli tzitzis: connettere la santità al proprio vestiario 121 Gli tzitzis identificano l’Ebreo come servitore di Dio, responsabile della rettificazione della creazione 121 Indossando gli tzitzis durante le preghiere mattutine, l’uomo incrementa il potere di rettificazione della preghiera 121 Attraverso la corona dei tefillin un Ebreo si veste di un po’ della Santità di Dio 122 I tefillin per la testa e la mano; i dettagli del precetto 122 Durante le festività i tefillin non sono indossati, poiché la corona dell’emanazione discende sull’uomo per virtù della stessa festività 122 I servizi di preghiera: la loro funzione di base 122 Le quattro parti del servizio 123 La funzione delle offerte 123 La recita delle Lodi Bibliche 123 Lo Shema e le sue benedizioni; il loro ruolo nelle rettificazioni operate dal servizio di preghiera 123 Le Influenze divine di tre tipi generali; il merito dei tre Patriarchi e di Re David 123 L’Amidah è divisa in tre sezioni, ognuna con un ruolo nella distribuzione delle tre Influenze Divine 124 L’Amidah istituita per le festività 124 La creazione è divisa in quattro mondi 125 Il termine “mondo” è figurativo in riferimento al “Mondo” di Dio 125 La struttura del servizio di preghiera segue il disegno dei quattro mondi 126 Il “Viduy”, i Tredici Attributi e la “caduta sulla propria faccia” 126 Il servizio di preghiera pomeridiano e serale, ed il Tikkun Chatzos 127 Tre servizi obbligatori di preghiera sono stati istituiti dai Patriarchi 128
  • 17. Derech Ha-Shem – La Via di Dio xvii Il Tikkun Chatzos per il molto devoto è stato istituito da Re David 128 Il Musaf al posto del Sacrificio Aggiuntivo durante le festività 128 Capitolo 7: Le Osservanze periodiche 128 L’obbligo limitato a tempi fissi 128 Questo mondo non è santo, ma di quando in quando ci viene accordata l’opportunità di prendere parte alla santità 128 I tempi santificati 129 Il Santo Sabbath, dal quale i sei giorni mondani della settimana ricevono una santificazione retroattiva 129 Solamente Israele merita d’essere santificato attraverso lo Sabbath 130 L’unicità dello Sabbath obbliga l’Ebreo ad un comportamento appropriato al giorno 130 Astenersi dalle melachos. Il livello appropriato e fattibile di distacco 130 Altre osservanze dello Sabbath, che servono ad onorare la Santità Unica 130 Anche le festività hanno le loro proprie Uniche Influenze Divine 131 Le festività variano nella loro Santità inerente, così l’obbligo d’astenersi dalle attività mondane varia 131 Le festività contrassegnano delle date in cui delle rettificazioni sono accadute nella storia; nel loro anniversario le stesse Luci risplendono nuovamente 131 Pesach ed i suoi precetti 131 Shavuos, Sukkos, Chanukah e Purim 132 I giorni commemorativi menzionati nella Megillas Ta’anis 132 Capitolo 8: I Precetti Stagionali 132 I precetti riguardanti chametz e matzah, e la loro relazione con le rettificazioni causate dall’Esodo 132 Le mitzvos rimanenti della notte dell’Esodo 133 Il precetto di dimorare in una sukkah; le Nubi di Gloria 133 Prendere le quattro specie, marciare con loro, scuoterle 133 Chanukah e Purim 134 Il rinnovamento della creazione a Rosh Hashanah; la mitzvah dello shofar in qualità di promotore di Misericordia 134 I dettagli della mitzvah dello shofar: il risveglio della Misericordia Divina 135 Digiunare e altre abnegazioni a Yom Kippur 136 Lo scopo delle letture pubbliche della Torah 136 Capitolo 9: Le Osservanze Circostanziali e le Benedizioni 137 Le osservanze circostanziali 137 Le benedizioni recitate dopo avere tratto piacere dai fenomeni mondani 138 Le benedizioni prima del piacere 139 Le benedizioni sulle mitzvos 139
  • 18. xviii Sepher Ha-Bahir - Il Libro dell’Illuminazione
  • 19. Derech Ha-Shem – La Via di Dio xix Prefazione Derech Ha-Shem è una delle rare esposizioni sistematiche dell’intero credo ebraico. Luzzatto inizia coi principi di base, spiegando l’esistenza e la natura del Creatore, la Creazione ed il suo scopo, il bene ed il male, l’uomo ed il libero arbitrio. Prosegue poi entrando sempre in maggiore dettaglio, esponendo le suddivisioni dell’anima umana, la resurrezione del corpo, le prove terrene, la responsabilità umana ed i modi di servire Dio. Il lettore è quindi guidato in un’attenta analisi del reame spirituale, della provvidenza individuale e generale, della diversità tra Israele e le altre nazioni, per poi apprendere l’influsso delle stelle, la teurgia, l’ispirazione divina e la profezia. Dopo questa immersione nelle parti più mistiche dell’ebraismo, l’autore mette in evidenza le qualità che servono all’uomo per avvicinarsi al suo Creatore, ovvero l’importanza dello studio della Torah, il coltivare le giuste qualità emotive di amore e timore, e l’osservare le festività e le cerimonie prescritte. Vi sono tutta una serie di precetti, frutto dell’amore di Dio, per ogni momento e circostanza della vita. Attenendosi ad essi, l’uomo si mette al servizio di Dio e riceve tutti i benefici che ne derivano. Luzzatto, anche conosciuto come il RaMCHaL, è rinomato per le sue numerose opere kabbalistiche. Grazie al suo acume ed alla sua capacità di analisi, ha saputo sintetizzare ed organizzare sistematicamente il pensiero delle scuole di mistica ebraica più influenti del passato. Derech Ha-Shem non è un’opera prettamente kabbalistica, ma ciononostante ne contiene parecchi elementi. Il suo pregio è che permette di farsi un’idea molto ampia e soprattutto chiara su tanti aspetti del credo ebraico, che altrimenti richiederebbero molta cultura e studi molto prolungati. L’apprendimento della Kabbalah risulta conseguentemente facilitato, potendo meglio inquadrare il suo collocamento all’interno di una cornice più ampia. Il testo è stato arricchito ai margini coi titoli riassuntivi ad opera di Rabbi Yosef Begun. Tali titoli sono stati scritti prima della seconda guerra mondiale, e sono stati utilizzati come indice della presente pubblicazione. Monfalcone, 9 dicembre 2006 Fabrizio Lanza