2. Chi è?
• Nasce a Napoli nel 1955;
• Laureata nel 1972 in lettere;
• Dalla fine degli anni ‘70 si occupa di teatro;
• Dagli anni ‘90 si avvicina al cinema.
Regista, autrice, direttore artistico del Teatro
Stabile d’Innovazione Galleria Todelo.
3. … la carriera!
• Nel 1997 partecipa con Tatuaggi alla 54ª
Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia;
• Nel 1998 vince i premi: La scrittura e le
immagini , L’altro sguardo ;
• Nel 2000 partecipa al Roma Film Festival;
• Nel 2007con Dove sta Zazzà vince il Gran
Premio della Giuria IMAIE
• Nel 2008 con Il tempo del dopo vince il
Premio Internazionale Umberto Saba per la
sceneggiatura;
• Nel 2008 partecipa con Verso Est alla 65°
Mostra d’arte Cinematografica di Venezia;
• Attualmente appartiene anche al consiglio
d’amministrazione del teatro Stabile
Mercadante.
5. Riccardo III
“La storia feudale è una grande scala sulla quale sfila
ininterrottamente il corteo regale. Ogni scalino, ogni
passo verso l’alto è contrassegnato dal delitto,
dall’inganno, dal tradimento. Ogni gradino, ogni passo
verso l’alto avvicina al trono o lo consolida”
Jan Kott
• Riscrittura dell’opera di Shakespeare: Otello, Macbeth e
Riccardo III;
• Nel 2011 al Napoli Teatro Festival viene presentato al’interno
della pièce La Trilogia del Male;
• Dopo non aver riscosso il successo sperato nel 2013 viene
riproposto singolarmente presso la Galleria Toledo;
LA MESSA IN SCENA
• Gli spettatori fanno da scena, si siedono sul palco, in cerchio
intorno al suo centro, quasi a contenere le forze sprigionate dal
teatro stesso, quasi a racchiudere l’esperienza dello spettacolo
in esperienza onirica collettiva.
• Le scene si susseguono nel buio, oscura metafora dell’odio.
Si potrebbe cogliere l’accenno a un malessere antico nella
lamentazione di Riccardo, che apertamente dichiara di volere
vendicare nell’efferatezza la natura che l’ha fatto deforme.
• E infine quel grido, ripetuto e ossessivo: “un cavallo, un
cavallo, il mio regno per un cavallo…!” che sembra annullare e
rendere privo di senso l’intero impianto, così drammaticamente
tessuto di delitto in delitto per l’effimera acquisizione di un non
ben definito successo.
6. Riccardo III
“La storia feudale è una grande scala sulla quale sfila
ininterrottamente il corteo regale. Ogni scalino, ogni
passo verso l’alto è contrassegnato dal delitto,
dall’inganno, dal tradimento. Ogni gradino, ogni passo
verso l’alto avvicina al trono o lo consolida”
Jan Kott
• Riscrittura dell’opera di Shakespeare: Otello, Macbeth e
Riccardo III;
• Nel 2011 al Napoli Teatro Festival viene presentato al’interno
della pièce La Trilogia del Male;
• Dopo non aver riscosso il successo sperato nel 2013 viene
riproposto singolarmente presso la Galleria Toledo;
LA MESSA IN SCENA
• Gli spettatori fanno da scena, si siedono sul palco, in cerchio
intorno al suo centro, quasi a contenere le forze sprigionate dal
teatro stesso, quasi a racchiudere l’esperienza dello spettacolo
in esperienza onirica collettiva.
• Le scene si susseguono nel buio, oscura metafora dell’odio.
Si potrebbe cogliere l’accenno a un malessere antico nella
lamentazione di Riccardo, che apertamente dichiara di volere
vendicare nell’efferatezza la natura che l’ha fatto deforme.
• E infine quel grido, ripetuto e ossessivo: “un cavallo, un
cavallo, il mio regno per un cavallo…!” che sembra annullare e
rendere privo di senso l’intero impianto, così drammaticamente
tessuto di delitto in delitto per l’effimera acquisizione di un non
ben definito successo.