Io voglio crescere strumenti frugali per affrontare la recessione
SMART GRIDS: traiettorie di sviluppo verso le reti elettriche "intelligenti" del futuro
1. Smart Grids:
Traiettorie di sviluppo verso le reti
elettriche “intelligenti” del futuro
prof.
prof Roberto Turri
Dipartimento di Ingegneria Elettrica – Università di Padova
roberto.turri@unipd.it
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Considerazioni
1. Cambiamento di paradigma della produzione di energia
elettrica: da una produzione centralizzata verso una Generazione
Distribuita di più piccola taglia in grado di accedere e sfruttare
meglio le fonti rinnovabili
2.
2 Sviluppo di sistemi per l informazione sempre più capillari e
l’informazione
a basso costo (interazione produttore-utente, monitoraggio e
controllo in tempo reale dell’intero processo energetico)
3. Sul piano economico-gestionale: passaggio da strutture
monopolistiche “verticalmente integrate” al libero mercato
dell’energia
Profonda ridefinizione del ruolo delle RETI: da sistemi per il
trasferimento di energia a infrastrutture cui produttori e
consumatori possano liberamente accedere per scambiarsi il
prodotto energia. In questo contesto alle reti è chiesto di essere
anche “intelligenti”
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1
2. Bisogni delle reti del futuro
Approccio mirato a soddisfare il consumatore
Rinnovo della rete elettrica e innovazione della stessa: più
automazione, controllo remoto, ecc.
Sicurezza della fornitura
Mercato liberalizzato
Interoperabilità delle reti elettriche europee
Gestione efficiente della generazione distribuita e delle fonti
rinnovabili
Gestione efficiente e ammodernamento delle tradizionali centrali
elettriche
Attenzione all’ambiente
all ambiente
Valutare la risposta alla domanda e la sua gestione.
Valutare gli aspetti politici e normativi
Valutare gli aspetti sociali e demografici
Coinvolgimento di tutti gli attori interessati.
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La rete elettrica del (prossimo) futuro
La vecchia struttura della rete elettrica a causa dei mutamenti da anni in
atto sarà sempre meno idonea alle necessità del futuro, dovrà pertanto
modificarsi divenendo più:
“intelligente”, affidabile, sostenibile, economica
La Comunità Europea recentemente ha posto traguardi molto ambiziosi,
riassunti dal famoso motto
“20 -20 -2020”
(ridurre del 20% le emissioni di CO2, portare al 20% la produzione da fonti rinnovabili, entro il 2020).
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2
3. Smart Grids
Il primo passo verso l’adozione di una strategia comune per lo sviluppo della
rete elettrica europea è stata la carta “Vision and Strategy for Europe’s
Electricity Network of the future” (aprile 2006).
Il futuro vuole energia affidabile, flessibile, accessibile ed economica,
usando sia centrali elettriche grandi che piccoli generatori DG.
L’utente finale diventerà sempre più interattivo sia col mercato che con
la rete, l’elettricità potrà essere prodotta e immessa in ogni punto
della rete per rendere l’energia più economica e sicura e garantire una
inter-operabilità.
Tutto ciò è la Smartgrid (rete intelligente).
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Caratteristiche delle Smart Grids
La rete del futuro per fronteggiare tutte queste problematiche dovrà
essere pertanto “smart”, ovvero intelligente (ma non solo).
Le attuali distinzioni e demarcazioni fra rete di trasmissione e
distribuzione tenderanno a sfumare verso una struttura più simile a
internet con nodi più o meno importanti da un punto di vista
funzionale.
Presenza sempre più massiccia di sistemi piccoli e diffusi sul territorio, in
cui il singolo utente potrà interfacciarsi con la rete e con il mercato
dell’energia elettrica in maniera attiva (producer+consumer=
prosumer).
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3
4. Smart Grids
Definizione Smartgrid
E’ una rete elettrica che può integrare intelligentemente il comportamento e le
azioni di tutti gli utenti ad essa connessi – produttori, consumatori e
produttori/consumatori - allo scopo di assicurare efficientemente un
approvvigionamento elettrico sostenibile, economico e sicuro.
i i l i ibil i i
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Smart Grids
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4
7. Smart Grids
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La Piattaforma Tecnologica “SmartGrids”
MISSIONE
Formulare e promuovere una visione comune sulle reti elettriche del futuro (2020
e oltre) indirizzando la ricerca e lo sviluppo tecnologico nel contesto europeo
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7
8. Struttura della Piattaforma Tecnologica
Advisory Council
Rappresentanti di imprese operanti nel settore
elettrico. Fornisce le linee guida, stimola le
iniziative e monitora l’avanzamento
Mirror Group
Promuove il coinvolgimento degli stati membri
delle nazioni candidate e degli stati associati
4 Working Groups
Elaborano i progetti di dettaglio su specifiche aree
tematiche e sono aperti a tutti gli Stakeholders
General Assembly
Condivisione della vision e divulgazione
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Agenda di Ricerca Strategica (SRA)
La piattaforma tecnologica europea Smartgrid ha concentrato gli sforzi
creando una Agenda di Ricerca Strategica (SRA).
Obiettivi
• Assicurare lo sviluppo della rete europea in modo che l Europa resti
l’Europa
competitiva, tenendo conto dei vincoli ambientali e di sostenibilità.
• Guadagnare i benefici di una collaborazione e cooperazione indirizzando le
sfide comuni per tutti i paesi membri.
• Provvedere una struttura chiara e degli obiettivi su cui possa focalizzarsi la
ricerca comune e captarne gli eventuali vantaggi.
• Produrre lo slancio e il supporto necessario per tradurre buone idee in
prodotti adeguati e in soluzioni.
• Un principio chiave è il coinvolgimento di tutti gli attori (dai produttori agli
utenti finali) e la divulgazione per tutti.
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8
9. Agenda di Ricerca Strategica (SRA)
Coinvolgimento di tutti gli attori interessati all’evoluzione della rete, per:
• Sviluppare una visione condivisa della rete del futuro
• Identificare i bisogni e indirizzare gli sforzi pubblici e privati della ricerca
sulle reti elettriche
• Portare a delle conclusioni da divulgare ad ogni livello e delle
raccomandazioni da fare per i programmi di ricerca futuri
Vantaggi aspettati per i vari attori
Piccoli Utenti Partecipazione nel lato della domanda
Miglioramento di qualità e di sicurezza della fornitura
Grossi Utenti Riduzione della congestione per l’esportazione della generazione.
Accesso ai mercati elettrici europei
Reti di Integrazione delle DER per la qualità e sicurezza della fornitura
fornitura.
Distribuzione Completare il rinnovamento delle strutture con sicurezza ed
economicità.
Reti di Riduzione della congestione per i flussi energetici a livello
Trasmissione europeo e accesso libero ai servizi ausiliari essenziali attraverso
l’Europa
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FP7: 7 Programma Quadro
CALL FOR PROPOSALS
PIATTAFORMA Strategic
TECNOLOGICA Research Elaborate dalle Direzioni Centrali della UE nell ambito
nell’ambito
Agenda dei programmi quadro di ricerca.
Smartgrids (SRA) Contengono i temi di interesse di ogni SRA
PROPOSTE DI RICERCA
Presentate, sulla base delle Call for Proposals, dal
coordinatore di un consorzio già delineato.
SELEZIONE PROPOSTE
Da parte delle Direzioni UE
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9
10. SET - Plan
SET Plan – European Strategic Energy Technology Plan
Si propone di:
•Accelerare l’innovazione delle tecnologie europee low-carbon
•Far fronte ai vincoli della dipendenza energetica e della sostenibilità ambientale
•Agevolare il legame tra ricerca e mercato ponendo le imprese comunitarie in una
posizione di leadership nel settore delle tecnologie low-carbon
•Contrastare la dispersione delle risorse finanziarie e la frammentazione delle strategie di
ricerca della UE
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SET - Plan
EEGI – European Electricity Grid Initiative
Un innovativo programma europeo di ricerca, sviluppo e
dimostrazione sulla rete elettrica, finalizzato a preparare lo
svilupppo “massivo ed ottimizzato” delle reti
intelligenti europee per il raggiungimento degli obiettivi
“20-20-20”
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11. European Electricity Grid Initiative
EEGI : motivazioni
1.Principale sfida è di integrare e sviluppare le tecnologie
innovative nel sistema elettrico e validare le loro prestazioni
sul campo.
2.Le soluzioni da validare sono abilitanti delle altre
iniziative di tecnologie energetiche (solare, eolico , in
generale DER)
3. Operatori di rete dovranno essere alla guida dei progetti
RD&D (direttamente responsabili per un esercizio sicuro in
ogni condizione oltre che testare le soluzioni con progetti
dimostrativi, ovviamente con forte coinvolgimento di altri
partecipanti).
t i ti)
4. Esercizio delle reti elettriche è regolato da tariffe definite
dai Regolatori. In molti paesi europei gli attuali schemi
tariffari non comprendono sufficienti incentivi per lanciare i
necessari progetti su larga scala.
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European Electricity Grid Initiative
EEGI : obiettivi
1.Integrare attivamente nuovi modelli di generazione e consumo
efficienti
integrare le nuove fonti energetiche intermittenti a diversi livelli di
tensione
t i
abilitare la Active Demand per gli utilizzatori finali
nuovi utilizzi elettrici (esempio veicoli elettrici, pompe di calore,…)
abilitare nuove opportunità di business per tutti gli attori del mercato
2. Avere un coordinamento dell’esercizio e una pianificazione sull’intera
rete elettrica (trasmissione e distribuzione)
3. Studiare e proporre nuove regole di mercato per massimizzare il
benessere europeo
Progetti dimostrativi sono alla base per uno sviluppo su larga scala e
richiedono il coinvolgimento di organismi di ricerca, università e di
partecipanti del mercato quali produttori, utilizzatori, fornitori di
tecnologie informatiche, ….
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12. European Electricity Grid Initiative
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European Electricity Grid Initiative
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13. European Electricity Grid Initiative
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European Electricity Grid Initiative
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14. European Electricity Grid Initiative
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European Electricity Grid Initiative
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14
15. EEGI - Principali attività in Italia sulla rete di distribuzione
Active Demand
1. Funzionalità di Smart Metering e Data Processing, incentrata
nel rendere più facilmente accessibili al cliente le
informazioni dal contatore elettronico (30 Mil);
2. Progetto ADDRESS, sviluppo di tecnologie e soluzioni con
l’obiettivo di dare al cliente un ruolo più attivo nel mercato
dell’energia.
Auto Elettrica
Inedito progetto di sviluppo innovativa struttura di ricarica per
veicoli elettrici basata sulla tecnologia del contatore elettronico.
Obiettivo è abbattere le barriere economiche e funzionali che
ostacolano lo sviluppo su larga scala della mobilità elettrica, ed
abilitare servizi e funzionalità coerenti con gli obiettivi di Smart
Grids (gestione del carico e accumulo)
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EEGI-Principali attività in Italia sulla rete di distribuzione
Gestione evoluta della GD da fonti rinnovabili
1. Aumentare la capacità della rete di sostenere l’immissione di
GD attraverso la partecipazione degli stessi al controllo della
tensione e fornitura di servizi ancillari.
2. Prevista revisione dei criteri di connessione di GD,
telecomunicazioni a banda larga con tutti i principali nodi MT
della rete (incluso GD), gestione sicura funzionamenti in isola
non desiderata, sistemi avanzati controllo tensione e flussi di
potenza e accumulo.
Infrastruttura integrata di ICT
Creazione di un sistema always on di telecomunicazione a
banda larga sulla rete elettrica che abiliti nuove funzioni di
SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition) di gestione della
rete, attraverso la creazione e l’installazione di nuovi sensori,
attuatori e apparecchiature “intelligenti”.
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15
16. Elettricità: incentivi a progetti pilota per promuovere lo sviluppo delle
smart grids
Modernizzare e rendere più flessibili e intelligenti le reti di distribuzione
dell'energia elettrica, favorendo la diffusione della produzione da fonti
rinnovabili e l'uso efficiente delle risorse, a beneficio dei clienti finali. E'
l'obiettivo del provvedimento dell'Autorità per l'energia (delibera Arg/elt 39/10)
a sostegno di alcuni progetti pilota per incentivare lo sviluppo delle
cosiddette smart grids, le reti intelligenti in grado di far interagire
efficacemente produttori e consumatori, di prevedere in anticipo le richieste di
consumo e di bilanciare con flessibilità, la produzione e la domanda di energia
elettrica anche localmente.
In particolare, il provvedimento consentirà di incentivare in modo selezionato,
attraverso una specifica remunerazione tariffaria, gli investimenti sulle reti e
tt ifi i t iff i li i ti ti ll ti
l'installazione di sistemi di misurazione intelligenti (smart metering), essenziali
per la promozione delle smart grids.
La sperimentazione di alcuni progetti pilota, svolti sul campo, è quindi un
passaggio indispensabile per valutare se i benefici attesi giustifichino gli oneri
previsti e per proseguire con le successive azioni industriali
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Requisiti tecnici del progetto pilota – Ammissibilità
Il progetto pilota deve soddisfare i seguenti requisiti minimi:
1. rappresentare una concreta dimostrazione in campo su reti di distribuzioni in
MT ;
2. essere riferito a una rete MT attiva o in alternativa, a una porzione di rete MT
attiva, identificabile come le linee MT della stessa rete MT che presentano
contro-flussi di energia attiva al nodo di connessione MT per almeno l’1% del
tempo annuo di f
t funzionamento;
i t
3. prevedere un sistema di controllo/regolazione della tensione della rete e un
sistema in grado di assicurare la registrazione automatica degli indicatori tecnici
rilevanti per la valutazione dei benefici del progetto;
4. utilizzare protocolli di comunicazione non proprietari;
5. garantire il rispetto delle normative vigenti in termini fisici e di qualità del
servizio.
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16
17. Benefici attesi dai progetti pilota.
I benefici attesi dallo sviluppo dei progetti pilota sono riportati all’art. 6.3. della
delibera ARG/elt 39/10. Nella valutazione dei benefici dei singoli progetti pilota
presentati si terrà in particolare considerazione:
1. L’incremento di energia immettibile nella rete oggetto dell’intervento pilota,
specialmente se proveniente da impianti a fonte rinnovabile o ad alta
efficienza energetica;
2. La capacità di aggregazione delle unità di produzione, accumulo e della
domanda ai fini della regolazione della tensione;
3.
3 Il grado di innovazione d ll soluzioni t
d i i delle l i i tecnologiche proposte;
l i h t
4. La replicabilità su larga scala del progetto pilota.
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Vantaggi della generazione distribuita
La generazione da fonti rinnovabili, anche micro-generazione a livello di
rete di distribuzione, oltre ad avere un benefico impatto ambientale, potrà
avere aspetti positivi anche dal punto di vista delle reti elettriche.
Un primo vantaggio, di tipo strettamente economico, è la disponibilità di
energia pulita a costi marginali quasi nulli (es. eolico e del solare).
Inoltre la produzione di quantità sempre crescenti di energia in prossimità
degli utilizzatori dovrebbe ridurre il vettoriamento di energia, diminuendo
quindi le perdite di trasmissione e rendendo meno urgenti gli interventi di
sviluppo di rete (costosi e spesso ostacolati).
Un altro vantaggio di tale nuova struttura potrebbe essere quella di avere,
immerse nella rete, “isole” di produzione e carico capaci di autostenersi
anche in caso di disservizi sulla rete primaria.
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17
18. Struttura attuale del sistema elettrico
Flusso energia unidirezionale
Generazione Trasmissione
Centrale Elettrica
Transformatore
Sottostazione di Sottostazione di
distribuzione distribuzione
Sottostazione di
distribuzione
Commerciale
Industriale Commerciale Gr. Continuità
Distribuzione
Residentiale
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Problematiche connesse alla generazione distribuita
Il massiccio ingresso in produzione di nuovi impianti di generazione da fonti
rinnovabili, spesso connessi su reti di MT, ha posto però in crisi i vecchi
modelli di rete elettrica, non pronti da un punto di vista protettivo e di
capacità di trasporto, a far fronte a flussi elevati di energia bi-direzionali..
Produzioni intermittenti, non modulabili e spesso non predicibili ha
creato crescenti problemi di gestione dei flussi di potenza e dei margini di
riserva per far fronte alle fluttuazioni sempre più ingenti del carico.
Sviluppo dei mercati elettrici in quasi tutti i paesi industrializzati e la
fine dei vecchi sistemi integrati di produzione e trasmissione.
A fronte di t
f t transiti sempre crescenti, spesso l sviluppo di rete non ha
iti ti lo il t h
seguito di pari passo tale trend, pertanto le reti tendono a essere esercite
sempre più vicino ai loro limiti. Sintomo: aumento considerevole dei
disservizi anche di grande rilevanza verificatisi negli ultimi anni.
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18
19. Situazione della rete di distribuzione
• In Italia il sistema di distribuzione è di primario livello; nel corso degli
anni ha raggiunto una notevole affidabilità e una qualità del servizio
eccellente, grazie anche a recenti i t
ll t i h ti interventi come ad es. l’ d i
ti d l’adozione d l
del
neutro compensato, il telecontrollo e l’automazione delle reti.
• L’eventuale decisione di operarvi modifiche non è dovuta a ragioni
tecniche contingenti, quanto piuttosto a scelte atte ad incentivare, ad
esempio, lo sfruttamento di fonti rinnovabili per il conseguimento degli
obiettivi di Kyoto e dalle direttive dell’UE.
dell UE.
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Perché la Generazione Distribuita ?
• convenienza energetica derivante dalla cogenerazione;
• necessità di i t
ità integrare l capacità di t
le ità trasporto d ll rete;
t della t
• possibilità di sfruttare risorse energetiche disperse
altrimenti non utilizzabili;
• (presenza di incentivazioni)
incentivazioni).
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19
20. Altri motivi della possibile diffusione
– E’ più facile la localizzazione di piccoli impianti;
– La co-generazione di piccola taglia può essere sfruttata
con reti termiche poco estese ed economiche (e il gas
naturale è distribuito quasi ovunque);
– La GD richiede tempi brevi di installazione;
– La liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica
contribuisce a creare nuove opportunità;
– I costi della T&D sono cresciuti mentre quelli della GD si
sono ridotti.
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Generazione Distribuita: possibile Impatto sulla rete
Può causare la degradazione della qualità del servizio,
in particolare:
Incremento dei livelli di corrente di cortocircuito e la
perdita di selettività delle protezioni;
Difficoltà del mantenimento dei profili di tensione al
variare dei flussi immessi in rete (regolazione della
tensione);
Possibile formazione di “isole indesiderate”
Possibile presenza di transitori elettromeccanici e
fenomeni di instabilità dinamica dei generatori rotanti.
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21. Contributo alla corrente di corto-circuito
• I Generatori contribuiscono alla corrente
di corto circuito
corto-circuito
Rete
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Selettività
Difficoltà a rendere selettiva l’azione delle protezioni
in presenza di Generazione Distribuita
Rete
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21
22. La regolazione della tensione
130/20kV Cab. Primaria
AVR
PQ
MT/BT Cab.Secondarie
Regolazione tramite
Tensione
AVR
Limiti consentiti
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Formazione di “isole indesiderate”
AT Dopo l’apertura dell’interruttore di
linea, una porzione di rete rimane
alimentata dalla Generazione
Dispersa
MT
DGG
D
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22
23. Parti di rete in Isola
Questioni aperte:
-nel breve termine:
Problema di una protezione
affidabile contro la perdita di rete
-nel lungo termine:
Problema del controllo/protezione
della rete resa attiva dalla GD
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Confronto caratteristiche reti attuali e future (1)
RETI ATTUALI RETI FUTURE (Smart Grids)
Costruite per sistemi integrati di Pronte per l’integrazione delle
generazione e trasmissione generazioni da fonti rinnovabili
Differenti standard dei dispositivi e Standard comuni (plug&play)
sistemi di comunicazione
Comunicazioni mono-direzionali Comunicazioni bi-direzionali
Sistemi parzialmente analogici Sistemi digitali integrati
Pochi sensori Misure e sensori integrati in tutti i
dispositivi
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23
24. Confronto caratteristiche reti attuali e future (2)
RETI ATTUALI RETI FUTURE (Smart Grids)
Sistemi poco monitorati dall’uomo Sistemi con autodiagnostica
Controllo centralizzato Sistemi di controllo gerarchizzati
Pochi sistemi di accumulo Sistemi di accumulo diffusi
Manutenzione e sostituzione a tempo Manutenzioni e sostituzioni in
o su evento
t base al livelli di performance
b l li lli f
Ripresa del servizio manuale Ripresa del servizio automatica
Pochi sistemi di difesa da disservizi Sistemi di protezione
autoadattativi, auto-islanding
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Confronto caratteristiche reti attuali e future (3)
RETI ATTUALI RETI FUTURE (Smart Grids)
Mercati poco sviluppati Mercati pienamente sviluppati
localmente e a livello
internazionale
Vincoli ai mercati dati da congestione Poche congestioni di rete
di rete
Controllo limitato dei flussi di potenza Controllo coordinati di FACTS
Informazioni di mercato limitate per gli Tutte le informazioni di mercato
utenti disponibili
Utenti passivi Utenti attivi, “prosumers”
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24
25. Integrazione di due infrastrutture
Flussi energia bidirezionali
Utenti rete dati
Centrale Elettrica
Transformatore 2. Rete trasmissione dati
Sottostazione di Sottostazione di
Centro Turbina
distribuzione distribuzione Cogene-
Controllo a gas Sottostazione di razione
distribuzione
Micro-
turbina
Residential Data
Concentrator Commerciale
Cella
Cogene-
Comb.
razione
Foto
voltaico
Cogenerazione
Gr.
Batterie Continuità
Industriale Commerciale
Residentiale
Generazione distribuita – Rete di distribuzione “attiva”
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Rete interconnessa europea
Rete interconnessa europea
- serve 430 milioni di utilizzatori
fornendo complessivamente
2.500 Miliardi di kWh per anno;
- ha una potenza installata di 560
Milioni di kW;
- ha una rete in Alta Tensione
che si sviluppa per circa 230.000
km;
- ha uno sviluppo delle reti in
Media e Bassa tensione per circa
5.000.000 di km;
- ha richiesto un investimento di
circa 1500 € per ogni cittadino
p g
europeo.
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25
26. Interconnessioni tra reti di trasmissione
Nuovi
dispositivi di
controllo
Rafforzare interconnessioni
Cavi DC Facilitare gli scambi commerciali
Aumentare le sicurezza
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Flexible AC Transmission Systems (FACTS)
Rete convenzionale:
Flussi di potenza seguono le
leggi di Kirchhoff
Smart Grid:
Flussi di potenza controllati
da FACTS
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26
27. L’evoluzione delle reti di energia
Come è….
• Controllo centralizzato
• Flusso di energia unidirezionale
• Limitata interazione con i carichi locali
… come sarà
• Controllo delocalizzato
• Flussi di energia multi-direzionali
• Possibilità di interazione con i
carichi
• Segnali di prezzo/volume in real-
time
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Tre passi fondamentali verso le Smart Grids
Enfasi sul valore
dell’informaione
Enfasi sul valore
dell energia
dell’energia
2006 2020
2011
• Reti attive: reti MT con una grande quantità di generazione distribuita controllata
direttamente e indirettamente da Distributore
• Micro Reti : reti BT con sorgente non dispacciabile e sistemi di
accumulo,
accumulo isole che si creano in situazioni critiche .
• Utility virtuali: reti tipo internet con un mercato dell’energia
locale basato su segnali di prezzo continui tra generatori e
carichi.
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27
28. Reti attive (1)
Dispacciamento locale dell’energia:
Rete di trasporto (AT)
Centro di • Aggregazione della generazione distribuita
controllo
Rete di
distribuzione (MT)
X • Controllo da parte del Distributore
• Bilanciamento con il carico in rete
~ ~
Evitare transiti inversi di energia verso rete AT
~ Ridurre le perdite di rete
~ Aumentare l’affidabilità del sistema
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Reti attive (2)
Gestione bidirezionale dei flussi di
potenza attraverso le rete AT
Rete di trasporto (AT)
Centro di rendendo la rete MT “attiva” o
controllo “passiva” secondo un determinato
Rete di
programma;
distribuzione (MT)
Performance più elevate dei sistemi di
protezione, controllo e automazione:
- Selezione automatica dei tratti di rete
guasti,
~ ~ - Recupero automatico del carico sui tratti
di rete funzionanti (a monte e a valle del
tratto danneggiato)
~
Grande quantità di dati disponibili
~ (misure di carico, generazione,…)
consentono un’ottimale gestione del
dispacciamento e del mercato
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28
29. Livelli crescenti di controllo nelle Reti di distribuzione
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Reti attive (3)
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29
30. Micro reti (1)
Le microreti capaci di autosussistenza (EPRI)
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Micro reti (2)
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30
31. Possibile futuro assetto reti MT
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Reti di Bassa Tensione
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32. Demand Side Management
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Progetto Enel Smart Distribution Network Operation
•ENEL Distribuzione ha definito un proprio progetto Smart Distribution
Network Operation (SDNO)
•con un orizzonte temporale di 5-10 anni che consenta la transizione delle
tradizionali reti di distribuzione verso reti in grado di essere esercite con alta
penetrazione di GD
• valutare fattibilità e limiti tecnici (di rete e generatori) per
l’introduzione di quote rilevanti di GD sulle reti di distribuzione,
• individuare e definire gli interventi sulla rete di distribuzione e le
apparecchiature (HW e SW) necessarie, sviluppandole e testandole, sia a
livello singolo, sia realizzando alcuni impianti pilota completi;
g , p p p ;
• studiare e proporre nuove regole di esercizio e nuove regole di
connessione per generatori e carichi.
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33. Progetto SDNO: evoluzione della rete
Situazione attuale
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Progetto SDNO: evoluzione della rete
Situazione futura
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34. Progetto Smart Grids FP7: “ADDRESS”
• Active Distribution networks with full integration
of demand and Distributed energy RESources
Progetto R&D su larga scala finanziato all’interno del 7° Programma
Quadro di ricerca dell’Unione Europea
Durata progetto 4 anni
Consorzio 25 partner
Coordinamento Enel Distribuzione
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Partners di ADDRESS
Sweden
• Vattenfall
The Nederland
• KEMA
• Philips
United Kingdom
• University of Finland
Manchester • VTT
• EDF En
• RLtec
Germany
France • Consentec
• EDF-SA
• Landis and Gyr
Belgium
• VITO
• Electrolux
Switzerland
• ABB
• Current
Technologies Int. Rumania
• Dobrogea
Spain Italy
• Iberdrola • Enel Distribuzione
• Universidad Pontificia • Enel Produzione
Comillas • Alcatel Italia
• Ericsson Esp. • Università di Cassino
• Labein • Università di Siena
• ZIV
• DSOs and TSOs: 4
• Univ and research centers: 10
• Energy suppliers and retailers: 2
• Manufacturers or industries: 6
• Communication and ICT solutions providers: 3
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35. Progetto ADDRESS
Il progetto ADDRESS si pone l’obiettivo
di realizzare un concreto quadro
commerciale e tecnologico per lo
sviluppo della “Domanda Attiva”
Domanda Attiva
nelle Smart Grid del futuro con piena
integrazione della generazione
distribuita. Sarà favorita la
partecipazione attiva dei clienti
residenziali e delle piccole imprese nel
mercato dell’energia elettrica.
I concetti e le soluzioni più promettenti del progetto saranno provati e
verificati attraverso la realizzazione di tre reti di test in Italia, Francia e
Spagna
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Progetto ADDRESS: primo modello di sistema
PV
µCHP Storage
Energy Energy Energy
Box Box Box Electrical
Connection
Aggregator MV/LV
Markets and Transfos
contracts 2
10 - 10
Different levels
ADDRESS
of adaptation Sub-
optimisation stations
ADDRESS
servers and
Energy supply 103 – 104
aggregation
and DMS
6 7
10 – 10
provision of
Retailers services DSO
Storage
Centralized
generation
Gen BRPs
Gen
TSO
Traders
BRPs : balancing responsible parties
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