1. ICT4D
Nuove tecnologie per la cooperazione allo sviluppo
VpS
Nuove tecnologie dell'informazione per
la cooperazione allo sviluppo
2. ICT per lo Sviluppo
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3. ICT nei Paesi in Via di Sviluppo
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4. ICT4D
(o anche ICT4Dev/Development Informatics)
Applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione al campo nel
campo dello sviluppo socioeconomico, della cooperazione internazionale e dei diritti
umani
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5. Dimensione politica
Dimensione sociale
ICT4D Dimensione economica
Quale sviluppo?
Quali •Crescita economica?
•Empowerment e
tecnologie? democrazia?
•…
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6. Perché interessarsi di ICT4D?
•Perché le ICTs sono l’infrastruttura della globalizzazione
•
•Perché le ICTs sono sempre più usate nei PvS
•Perché le ICTs godono di una popolarità crescente tra donors e policy-
maker, e sono sempre più spesso al centro di progetti che falliscono o non
ottengono i risultati attesi
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7. Sistemi informativi
(Information Systems – IS)
Sistemi informativi nei PvS
(ISDC)
Diffusione &
Adattamento
“Embeddedness”
(appropriazione
socio-culturale)
ICT4D
Trasformazione
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11. Fasi ICT4D
•ICT4D 0.0: 1950-1990
•ICT4D 1.0: 1990-2000
•ICT4D 2.0: 2000-
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12. ICT4D 0
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13. ICT4D 1.0
Strumenti in cerca di uno
Obbiettivi in cerca di
scopo
strumenti
Boom di Internet e Obbiettivi di
delle ICTs Sviluppo del
Millennio
Conoscenza per lo sviluppo
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14. “La conoscenza è come la luce.
“Leggera e impalpabile, può circolare facilmente per il mondo, illuminando dappertutto le vite delle persone. Eppure,
miliardi di individui continuano a vivere nella povertà più nera. Paesi e popolazioni povere si differenziano da quelli ricchi
non solo perchè hanno meno capitale, ma anche meno conoscenza.” (World Bank 1999, p. 1)
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15. Rapporto Banca Mondiale 98-99: E’ la conoscenza, più che le risorse economiche,
il fattore chiave per sostenere la crescita economica di un Paese e garantire il
benessere dei suoi abitanti.
Conoscenza tecnologica, Know-how Conoscenza di processi e istituzioni
Mancanza di know how: Mancanza di conoscenza di processi:
Knowledge gap Information problems
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16. Digital Divide
Lo scarto tra chi ha e chi non ha accesso a tecnologie della comunicazione e
dell’informazione.
ONU 2001: Lo scarto tra chi ha e chi non ha accesso a internet e include carenza
di hardware, connettività e competenze tecniche (knowledge)
Castells 2008: “The process by which certain individuals and groups are systematically
barred from access to positions that would enable them to an autonomous livelihood
within the social standards framed by institutions”.
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18. ICT4D 2.0
• Minor enfasi su ciò che potrebbe essere usato (internet and
PCs), e maggior enfasi su quel che è attualmente usato
(cellulari, radio, tv).
• Minor enfasi su innovazione tecnologica fondamentale, e
maggior enfasi sulle applicazioni e l’innovazione nei business
model.
• Minor enfasi su pilotare e sostenere nuove applicazioni e
maggiore enfasi su valutare ed esportare applicazioni
esistenti.
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19. Priorità ICT4D 2.0
Approntare nuove tecnologie o usare al meglio quelle già disponibili?
Concentrarsi su internet o puntare su quel che è già radicato nei PvS (l’80%
degli abitanti dei PvS ha già accesso alla radio)
Nuovi hardware:
• Terminali più economici, più user-friendly, più robusti;
• Infrastrutture: wireless
• Energia: realizzazione di congegni low-cost, low consumption
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20. Priorità ICT4D 2.0
Nuove applicazioni:
• Interfacce più user-friendly e accessibili anche a utenti con bassa
alfabetizzazione;
• Contenuti che siano realizzati dagli utenti per gli utenti;
• Maggiore interazione
• Più ampia offerta di servizi
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21. Priorità ICT4D 2.0
Nuovi modelli d’intervento:
• Donatori
• Attori
• Approcci
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22. Parametri di valutazione di progetti ICT4D
(Heeks 2009)
• Predisposizione (readiness): Ci sono le premesse (in
termini di infrastrutture ma anche istituzionali) per rendere
possibile l’accesso alle ICT?
• Disponibilità (availability): come possiamo presentare le
ICTs ai poveri affinchè le possano usare? Attraverso quale
tecnologia?
• Assorbimento (uptake): in che modo possiamo
implementare e applicare le ICTs per renderle utili?
• Impatto (impact): come possiamo usare le ICTs per
ottenere il maggior impatto di sviluppo?
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23. Cambio di priorità ICT4D nel tempo
Livello di attività ICT4D
Impatto
Iett
•Obbiettivi di sviluppo economico
•Obbiettivi di sviluppo sociale
Assorbimento
•Domanda
•Uso
ICT4D 2.0
•Use divide
ICT4D 1.0
Disponibilità
Fornitura
Predispozizione
•Consapevolezza
•Infrastrutture
•Digital divide
Tempo
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24. Tappe cruciali per l’affermazione di
ICT4D
• Digital Opportunity Taskforce (DOTForce) creata durante il G8 di Okinawa. 2001:
rapporto “Opportunità digitali per tutti”. Quattro temi centrali.
Tre - Predisposizione, connettività e capacità umana - erano collegati solo
al dominio Predisposizione e uno - la partecipazione in e-reti -
riguardava soprattutto questioni di Disponibilità.
• Ginevra 2003: primo vertice mondiale sulla società dell'informazione . Tema
centrale: "Costruire la società dell'informazione“. I foci sono sulla realizzazione di
infrastrutture e l'accesso. L’accento è posto sui concetti di Predisposizione e
Pisponibilità.
• Tunisi 2005: secondo vertice mondiale sulla società dell'informazione . A
differenza del suo precedente, si comincia a parlare di impatto. Si pone ancora
molto l’accento sui temi del finanziamento e della governance, ma si dà più spazio
alle possibili applicazioni delle ICT, aprendo così la strada ai
punti Assorbimento e Impatto.
• Kuala Lumpur 2007: Global Knowledge (GK3). Al centro della discussione, tutti e
quattro i punti, con particolare enfasi su quello dell’Impatto e della Disponibilità.
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25. Riassunto delle fasi ICT4D (Heeks 2009)
Fase ICT4D 0.0 ICT4D 1.0 ICT4D 2.0
(1960s – metà-1990s) (metà-1990s – (metà-/fine-2000s …)
metà-/fine-2000s)
Tecnologia iconica PC Database Telecentro telefono cellulare
Applicazione chiave Elaborazione dati Contenuto (& Interazione) Servizi & produzione
Definizione di ‘Poveri’ Chi? Consumatori Innovatori & Produttori
Obbiettivo principale Efficienza organizzativa MDGs ?Crescita & Sviluppo?
Tema centrale Potenziale tecnologico Predisposizione & Disponibilità Adattamento & Impatto
Attore principale Governo Donatori& ONG Tutti I settori
Attitudine Ignorati --> Isolati Idolatrati --> Integrati Integrati --> Innovati
Modello d’innovazione Occidentale Pro-Poor --> Para-Poor Para-Poor --> Per-Poor
Disciplina dominante Sistemi informativi Informatica / Sviluppo Informatica, sistemi informativi,
sviluppo
Paradigma di sviluppo Modernizzazione Sviluppo umano Sviluppo 2.0?
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26. Rivoluzione mobile
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28. Africa digitale
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29. Perché molti progetti ICT4D falliscono?
• Irrilevanza rispetto al contesto e ai bisogni locali
• Mancanza di comprensione dello stato delle infrastrutture
• Sottostima dei costi e dei problemi relativi alla manutenzione
• Gap tra obbiettivi prefissati e fondi a disposizione
• Particolarismo/incapacità di vedere il quadro generale
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30. Grazie e arrivederci alla
prossima settimana!
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Editor's Notes
Comprenderne l’impatto sui contesti più marginalizzati è fondamentale per comprendere i meccanismi all’origine di disuguaglianze ed esclusioni. L’idea che le ICTs siano strumenti cruciali per lo sviluppo sta godendo di larga popolarità tra donors e policy-makers. E’ necessaria una riflessione critica per comprendere potenzialità e limiti di un approccio che potrebbe distogliere attenzione (e fondi) da pratiche di sviluppo meno di moda e più urgenti.
Acquisizione di conoscenza Attingere ed adattare la conoscenza disponibile altrove nel mondo – ad esempio attraverso un sistema di libero scambio, investimenti esteri e contratti di licenza— ma anche creare conoscenza in loco attraverso ricerca e sviluppo ed espandere la conoscenza locale Assorbimento di conoscenza assicurare l’educazione universale di base, con particolare enfasi sull'estensione dell'istruzione alle bambine e gli altri gruppi tradizionalmente svantaggiati, la creazione di opportunità di apprendimento e il sostegno dell'istruzione terziaria, in particolare nelle scienze Comunicazione di conoscenza Utilizzare le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione tecnologica - attraverso una maggiore concorrenza, la partecipazione del settore privato, e un'adeguata regolamentazione - e garantire che i poveri vi abbiano accesso Trasparenza nelle informazioni finanziarie e nella formulazione degli orientamenti normativi presenti in contesti caratterizzati da scarsità di informazioni Maggiore ricerca e accesso a informazioni sull’ambiente che facciano da base a efficaci politiche ambientali. Diffusione di informazioni finalizzate a una gestione responsabile delle risorse ambientali Messa a punto di strumenti che consentano un feedback da parte dei poveri in modo da comprenderne meglio i bisogni e ridurne l’isolamento dai mercati