2. La notizia
La cantante Amy Winehouse
è stata trovata morta nel suo appartamento
il 23 luglio 2011
Ciò ha suscitato due correnti di pensiero:
chi ne coglie il lato artistico e
chi la critica per la vita sregolata condotta
3. Amy Jade Winehouse
(Londra, 14 settembre 1983 – Londra, 23 luglio 2011)
è stata una cantautrice britannica.
Debutta nel mondo della musica pubblicando, nel 2003, l'album Frank, che
riscuote un buon successo di pubblico e critica.
Il vero trionfo arriva nel 2007, con l'uscita del secondo album Back to Black, che,
trainato da singoli come Rehab, Love Is A Losing Game e l'omonima traccia Back
to Black, ha scalato le classifiche mondiali, ottenendo un successo che l'ha
portata alla vittoria di cinque Grammy Awards.
Contemporaneamente, l'artista ha fatto spesso parlare di sé per severi problemi
legati a droga, alcol e disordini alimentari che l'hanno portata a ritardare la
realizzazione del suo terzo album fino alla prematura morte, avvenuta nella sua
casa, a Londra. È deceduta, secondo gli esiti degli esami tossicologici, rivelati il
27 ottobre, a causa di un abuso di alcol.
Assieme a Duffy ed Adele, era considerata una delle esponenti della nuova
generazione del soul bianco.
(da Wikipedia)
4. Metodo dell’analisi
Abbiamo utilizzato 6 criteri di analisi:
La notizia di cronaca
La vita
Gli elogi
Le critiche
Il “Club dei 27”
Le critiche ai media
5. Metodo dell’analisi
Sono state individuate le argomentazioni più importanti in cui si
dividono le notizie nei diversi giornali trattati in modo da
semplificare l’analisi degli articoli presi in considerazione.
Sono state analizzate le notizie delle giornate 23 e 24 luglio in
quanto le più ricche di informazioni riguardanti la morte di Amy
Winehouse. Nei giorni successivi l’attenzione era invece rivolta
soprattutto alle più svariate notizie come l’appartenenza della
cantante al club dei 27 e l’attesa dei risultati dell’autopsia.
6. Media
Radio
Abbiamo qui riportato due diverse modalità
attraverso cui i media radiofonici hanno
divulgato la notizia.
7. MUSICA/ PAPÀ WINEHOUSE:
AMY UCCISA DA
ANSIOLITICO LIBRIUM
Roma, (TMNews) - Amy Winehouse sarebbe morta per colpa del Librium, un comune ansiolitico usato
per combattere i sintomi dell'alcolismo: è la "nuova" teoria dell'inconsolabile padre dell'artista, Mitch,
secondo il quale la celebre figlia sarebbe deceduta in seguito a una convulsione legata alla sua
disintossicazione e "non c'era nessuno lì ad aiutarla".
Mitch, intervistato dal programma di Anderson Cooper sulla Cnn, ha confermato che nel corpo della
cantante di "Rehab" sono state trovate tracce del farmaco, il quale - secondo lui - aumentano le
possibilità di avere spasmi.
L'ex tassista, che si trovava a New York per discutere con lo storico crooner Tony Bennett (mercoledì
uscirà ufficialmente il video del duetto con Winehouse, ndr) di una sua collaborazione con la
Fondazione contro la droga intitolata alla figlia, ai funerali aveva detto che Amy era morta per avere
smesso di bere in modo non graduale. Una spiegazione ufficiale delle cause della morte dell'artista di
"Back to Black", non è tuttavia stata ancora fornita.
Di fatto la cantante, che il 14 settembre avrebbe compiuto 28 anni, al momento del decesso - secondo
l'autopsia - non aveva assunto droghe. "Credo che abbia avuto una convulsione e non c'era
nessuno lì ad aiutarla", si è detto certo il padre. "Tutto quello che Amy faceva, lo faceva
fino agli eccessi. Ha bevuto fino agli eccessi e si è disintossicata fino agli eccessi",
ha dichiarato Mitch al talkshow di Anderson, che sarà trasmesso oggi.
8. Analisi
Il sito internet http://www.rds.it del canale radio RDS si limita a trattare
della notizia della morte di Amy riportando le supposizioni e il pensiero
propri del padre dell’artista. La sola critica presente, di fatto, è espressa
direttamente dalle parole del padre stesso, nel momento in cui afferma
amreggiato che “tutto quello che Amy faceva, lo faceva fino agli eccessi.”.
La causa della morte non viene qui attribuita a un’overdose di alcol e
droga, bensì a un tentativo di disintossicazione mal riuscito. Di
conseguenza la figura della cantante emerge quasi positivamente.
9. AVEVA 27 ANNI.
IN PASSATO AVEVA AVUTO RIPETUTI PROBLEMI PER ABUSO DI ALCOL E DROGA
Amy Winehouse trovata morta a Londra
Tra le ipotesi overdose di droga
LONDRA -La cantante inglese Amy Winehouse, 27 anni, è stata trovata morta nella sua
casa di Londra nella zona Nord della città a Camden Square. A scoprire il corpo i
soccorritori chiamati per un intervento d'urgenza. Un portavoce della polizia
metropolitana londinese ha confermato la notizia, ammettendo che le cause della morte
non sono ancora chiare.
La rockstar sarebbe morta a causa di un cocktail di farmaci e droghe secondo quanto
scrive il tabloid inglese Sunday Mirror citando imprecisate fonti. Un altro tabloid, il Sun,
ha riferito che gli amici della cantante negli ultimi tempi avevano più volte espresso il
timore in merito al suo "consumo di vodka, totalmente fuori controllo". La Winehouse,
secondo le fonti citate dal giornale, era svenuta tre volte in casa nell'ultima settimana.
10. Può esserci solo un'umana rabbia nel dover constatare che la morte prematura della povera
Amy era prevista. Dopo un disastro esistenziale da brividi se né andata anche lei, a 27 anni
(28 li avrebbe compiuti a settembre), l'età degli angeli maledetti, la stessa di Jimi Hendrix,
Jim Morrison, Janis Joplin. Già, Janis: era dai tempi della sua disperata parabola che non si
vedeva un talento femminile così grande, un personaggio con un carisma così imponente,
una ragazza bianca che cantava come se fosse cresciuta a Memphis, immergendo in
una stilosissima salsa british la grande tradizione di Aretha, Ruth Brown, Dinah Washington.
Fa rabbia pensare che l'ultima sua apparizione pubblica, a Belgrado, sia stata un penoso
disastro: ubriaca e strafatta è salita sul palco barcollante e farfugliante, senza riuscire a
cantare neanche una nota in modo decente. Fischiata, umiliata nel mondo attraverso gli
impietosi filmati di Internet. L'inevitabile annullamento della tournee europea, era attesa
anche a Lucca, si è rivelato, purtroppo, il tragico prologo a una fine annunciata. La carriera di
Amy è durata pochi anni: due album, 'Frank', del 2003, promettentissimo esordio, e 'Back to
Black' del 2006, il disco dell'esplosione, lo squillante annuncio di una predestinata. Certo a
pensare ora che il suo grande hit sia stato 'Rehab', dove lei risponde "no, no, no ..." ai
genitori che la vorrebbero far disintossicare fa venire i brividi.
11. Fino a che è stata in grado, Amy Winheouse era un'interprete strepitosa anche dal vivo:
non aveva una grande estensione e non indulgeva nelle acrobazie un po' gratuite delle sue
colleghe più celebri. Ma andava all'essenza delle emozioni, come le grandi della musica
black, conosceva bene i segreti della melodia, dei sottintesi, cantava benissimo le ballad,
vedi 'Love is a Loosing Game', aveva un suo stile, anche se figlio diretto di una tradizione. E
'Back to Back' è un disco con arrangiamenti e suoni perfetti. Non a caso la Winehouse ha
creato qualcosa più di un trend, ha favorito la rinascita di una sorta di nuova versione della
Cool Generation inglese dei tardi anni '80, quella degli Style Council, Working Week, i primi
Everything but the Girl. Molto presto però Amy è diventata la protagonista assoluto del
gossip tossico, come se volesse trasferire nel mondo del pop gli incubi chimici di
'Trainspotting': il suo disastroso matrimonio con Blake Fielder-Civil, fatto di botte, overdose,
ricoveri, persino la galera per lui, il divorzio e, in ultimo, la denuncia per stalking nei
confronti dell'ex marito da parte della sua nuova compagna, è un po' l'emblema di una
deriva autodistruttiva che le ha distrutto la vita.
Era un obiettivo privilegiato di paparazzi e specialisti del gossip, il suo lento suicidio è
avvenuto in pubblico, sotto gli occhi del mondo. Niente e nessuno è riuscito a fermare
questo disastro: resta solo una pietà profonda nel dover raccontare che
un talento così speciale se ne sia andato in un modo così triste.
12. Analisi
Il sito internet http://www.grr.rai.it del canale Rai-GiornaleRadio
tratta della morte di Amy in maniera completamente diversa da RDS.
Anche solo dal titolo attribuito alla notizia emergono la critica e il
dissenso nei confronti delle abitudini negative della cantante: la causa
della morte è dovuta a un’overdose di droga.
L’articolo però non si limita alla critica di Amy, al contrario espone in
maniera evidente anche le sue grandi qualità canore e artistiche.
14. Il primo canale rai ha trasmesso il
seguente servizio
il giorno 24 luglio 2011:
Le mancavano sette settimane soltanto e sarebbe sfuggita alla maledizione del "27
Years Club": Amy Winehouse avrebbe compiuto 28 anni il 14 settembre, invece è
stata accomunata nel tragico destino di Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim
Morrison e Kurt Cobain. Le ambulanze ci hanno messo appena cinque minuti ad
arrivare nella sua casa di Camden Square dopo che qualcuno aveva lanciato
l'allarme, ma non c'è stato niente da fare. "Purtroppo la paziente è morta", è stato il
tragico annuncio riverberato alla velocità della luce su Twitter. Una probabile
overdose, secondo le fonti di Skynews.
La polizia ha ordinato l'autopsia. "Chi la conosce è sotto shock", ha detto il portavoce della cantante
mentre vicini hanno detto di aver visto il boyfriend di Amy, il regista Reg Traviss, atterrito dal dolore sotto
casa e due amiche arrivare su una Mercedes nera in lacrime ed entrare di corsa in casa. "La famiglia farà
un annuncio appena sarà in grado", ha detto il portavoce confermando che il padre Mitch è stato
informato e sta tornando da New York. Mitch, un tassista con la passione del jazz che quattro anni fa
aveva detto di essere così preoccupato per Amy che aveva scritto l'elegia da pronunciare al suo funerale.
Doveva suonare al "Blue Note" a Greenwich Village e il locale ha annunciato sul suo sito web che il
concerto è stato cancellato per la morte della figlia.
15. Amy era apparsa in pubblico l'ultima volta mercoledì sera:
si era unita alla figlioccia Dionne Bromfield sul palcoscenico della
Camden Roundhouse per una breve apparizione in cui aveva chiesto
di comprare l'album della ragazzina. Sotto casa di Amy, a Camden
Square, fan richiamati da Facebook e Twitter hanno deposto mazzi di
fiori, candele e orsacchiotti sotto il nastro azzurro della polizia. "Amy.
La gente di Camden non ti dimenticherà mai", si legge in uno dei
biglietti lasciati in strada.
"La morte è per cause non definite", ha indicato Scotland Yard, ma gli amici non hanno dubbi: la
droga e l'alcol. "Temevamo che si ammazzasse per quanto beveva. Era dipendente dalla
bottiglia di vodka e beveva fino a perdere i sensi", ha detto un amico al Daily Telegraph. In
giugno la Winehouse aveva cancellato tutti i concerti dopo una serie di apparizioni erratiche,
l'ultima in Serbia. Quando le ambulanze sono arrivate "la paziente era al di là di ogni possibile
aiuto", hanno detto le fonti di Skynews.
"E' una tragedia. Era bella, piena di talento e buona dentro", ha detto Ron Brand, amico e padre
del comico Russel Brand, secondo cui Amy, dopo tanti ricoveri in riabilitazione, era finalmente
uscita dal tunnel della droga. Poco dopo la conferma, la morte di Amy Winehouse è stata
menzionata nel dieci per cento dei messaggi su Twitter in tutto il mondo: circa venti milioni di
persone si sono comunicate online la triste fine della cantante.
16. Rai Music è il canale on-line di
Rai.tv dedicato alla musica sul
web Rai e non solo.
Il giorno 24 luglio 2011 ha
pubblicato il seguente servizio:
Lo chiamano il “Club dei 27”. Ne fanno parte, loro malgrado,, musicisti con in comune un
talento straordinario, una vita di eccessi tra alcol e droga, e un’inquietante coincidenza: la
morte sopraggiunta a 27 anni d’età. 3 luglio ’69, è mezzanotte: Brian Jones, fondatore dei
Rolling Stones, giace senza vita sul fondo della sua piscina. Settembre ’70, Londra: Jimi
Hendrix è stroncato da un cocktail di alcol e tranquillanti. Passa un mese e Janis Joplin,
altra stella di Woodstock, muore in un motel di Hollywood: è overdose di eroina. Luglio
1971: il rock è di nuovo in lutto: Jim Morrison, leader dei Doors, muore in un
appartamento di Parigi in circostanze mai del tutto chiarite. Passano 23 anni: è il ’94
quando a Seattle un colpo di fucile spegne Kurt Cobain, voce dei Nirvana. Una
maledizione che continua. Ora, nel triste Club dei 27 entra a far parte anche Amy
Winehouse che 28 anni li avrebbe compiuti il prossimo settembre.
17. MTv-news, telegiornale del
canale di musica più famoso,
il 23 luglio 2011 ha mandato in
onda questo servizio:
Lutto nel mondo della musica. Sabato 23 luglio Amy Winehouse è morta nella sua
casa di Londra all'età di 27 anni. A riferirlo sono diverse agenzie di stampa
britanniche. La polizia inglese, senza mai fare il nome della cantante, ha però
confermato la notizia della morte di una donna di 27 anni in un appartamento di
Camden Town per ragioni ancora sconosciute, anche se le prime indiscrezioni
parlano di overdose.
L'ambulanza è arrivata verso le 16.00 trovando la donna già morta.
Amy Winehouse non era nuova ad eccessi e stravaganze, non ultima la cancellazione
del tour europeo dopo l'esibizione nella prima data in Serbia, rovinata dall'eccessiva
ubriachezza.
Riposa in pace, Amy Winehouse.
Un talento incredibile che abbiamo perso troppo presto. Per ricordarci di lei avremo
sempre la sua splendida musica, ma non potremo mai ascoltare le meravigliose
canzoni che ancora doveva comporre.
18. Il telegiornale di Mediaset ha
trasmesso il seguente servizio
il giorno 23 luglio 2011:
La cantante Amy Winehouse è morta. L'artista britannica, nata a Enfield 27 anni fa, il 14
settembre 1983, è stata trovata senza vita nel suo appartamento di Londra. Lo riferisce
l'emittente Sky News. La polizia ha affermato di aver trovato il corpo di Amy Winehouse in
un appartamento a Camden Square, nel nord di Londra, dopo la chiamata del personale
del pronto intervento intorno alle 17 ora italiana. Da accertare i motivi del decesso.
La morte della cantante è stata confermata anche dalla sua casa discografica, la Universal.
"Le nostre preghiere sono tutte per la famiglia di Amy, i suoi amici e i suoi fan", ha detto
un portavoce dell'etichetta. Voce straordinaria, la sua esistenza è stata caratterizzata da
eccessi con alcol e droga, e da una grande solitudine. Una morte per certi versi
annunciata.
Secondo il tabloid britannico "Sunday Mirror", che cita fonti imprecisate, il decesso
sarebbe stato causato da un cocktail di farmaci e droghe. Sky News rivela che quando i
paramedici sono arrivati in casa della cantante, Amy "era al di là di ogni possibile aiuto". La
Winehouse, spiega l'emittente inglese, sarebbe morta per una sospetta overdose.
19. Il tabloid "Sun" ha aggiunto che gli amici della cantante negli ultimi tempi avevano più
volte espresso preoccupazione in merito al suo "consumo di vodka, totalmente fuori
controllo". Nell'ultima settimana, secondo le fonti citate dal tabloid, Amy era svenuta tre
volte in casa. Dopo la diffusione della notizia, folle di fan si sono radunate sotto la sua
casa a Camden Square.
Le voci che speculano sulle circostanze che hanno portato alla morte della cantante Amy
Winehouse sono al momento inappropriate. Lo afferma la polizia inglese. "Le indagini
sono in corso - spiega un funzionario della polizia locale - per verificare le circostanze
della morte. Possiamo confermare che il cadavere ritrovato è di Amy Winehouse, ma, al
momento, non abbiamo riscontri certi sulle cause del decesso, né sono stati operati
arresti collegati a quanto accaduto. Le voci di un decesso causato dall'ingestione di
droghe e farmaci sono premature visto che non è stato ancora effettuato alcun esame
autoptico".
"Tutte le persone vicine a Amy sono sotto shock, devastate. I nostri pensieri sono con la
famiglia e gli amici. La famiglia farà una dichiarazione quando sarà pronta", ha detto un
portavoce della Winehouse. Il padre di Amy, Mitch, è stato informato della morte della
figlia e sta tornado da New York dove stava andando a un festival del jazz. L'uomo era
atteso al Blue Note dove doveva suonare il 25 luglio.
20. La morte di Amy Winehouse è circolata su Twitter poco dopo che due ambulanze sono
arrivate a casa della cantante, alle 15.54 ora inglese. Tra i primi a commentare c'è stata la
cantante e attrice Kelly Osbourne: "Non riesco a respirare, piango troppo, ho perso una
delle mie migliori amiche. Ti amo per sempre Amy e non dimenticherò mai come eri
veramente".
Da Alec Baldwin, che si limita commentare con "so sad" (così triste) a Bryan Adams che
scrive "ci mancherai per sempre" si moltiplicano le reazioni su Twitter delle star alla
morte di Amy Winehouse. La popstar Rihanna chiede a Dio di avere pietà e dice di
"sentirsi male" per la scomparsa della collega. E Ricky Martin: "L'ho appena saputo.
Provo dolore. Provo rabbia. Riposa bella ragazza riposa. Ora sei libera". Demi Moore
manda un pensiero alla famiglia della cantante e aggiunge: "Spero che la sua anima
tormentata abbia trovato pace".
"Non posso contenere la mia tristezza e la mia rabbia per Amy Winehouse. Riposa in
pace bambina, è un giorno profondamente triste, per molte ragioni". Lo ha detto Boy
George, commentando la morte di Amy Winehouse. Mick Hucknall, ex leader dei Simply
Red la ricorda come "la più grande cantante che la Gran Bretagna abbia mai prodotto da
molto molto tempo. Un così tragico spreco... le dedicherò una canzone stasera".
21. Il canale LA7 ha mandato
in onda il seguente servizio
il 23 luglio all’edizione serale del tg:
Amy Winehouse è stata trovata morta nella sua casa a Camden Square, nel
nord di Londra. Lo ha riferito la tv SkyNews. La cantante aveva 27 anni. Era
stata a lungo in cura per droga e alcol. La polizia ha affermato di aver trovato
il corpo dopo essere stata chiamata dai sanitari del pronto intervento
intorno alle 15, le 17 ora italiana. I motivi della sua morte restano da
accertare, anche se, secondo il Sunday Mirror, la cantante sarebbe stata
uccisa da un cocktail di farmaci e droghe. Il Sun ha riferito che gli amici negli
ultimi tempi avevano più volte espresso timore per il suo consumo di vodka,
totalmente fuori controllo. Winehouse, secondo le fonti citate dal tabloid,
era svenuta tre volte in casa nell'ultima settimana. Altre fonti parlano
apertamente di suicidio. L'ultima apparizione a Belgrado, dove era salita sul
palco chiaramente ubriaca.
22. Analisi
Dopo aver analizzato il contenuto di 5 servizi di telegiornale, si può
osservare che:
• rai music e mtv, entrambi canali di musica, hanno mandato in onda
servizi più corti rispetto alle altre emittenti (probabilmente perché,
all’interno della programmazione, c’è più spazio per trattare
dell’argomento in maniera diversa a servizi di telegiornale);
•Tg com espone molto dettagliatamente la notizia di cronaca e
addirittura sottolinea anche quello che succede nel web, quindi
l’importanza che hanno i nuovi media nella diffusione di notizie e nelle
rezioni dei personaggi famosi;
• rai music si sofferma più sulla maledizione dei 27 anni che sulla
notizia di cronaca (probabilmente perché il servizio da noi analizzato è
del 24 luglio, giorno successivo alla morte);
• LA7 tratta la notizia in maniera molto critica
nei confronti dell’artista.
24. 23 luglio 2011
Morta Amy Winehouse "Un cocktail di alcol e farmaci“
Il corpo della cantante 27enne è stato trovato verso le 4 di pomeriggio nell'appartamento
londinese di Camden Square. Era nota per il talento, ma anche per la vita spericolata:
depressione, alcolismo e abuso di stupefacenti avevano portato alla cancellazione del suo ultimo
tour.
LONDRA - La cantante 27enne Amy Winehouse è stata trovata
nella sua casa di Londra. La notizia, anticipata da Sky News è
stata confermata dalla polizia. Il decesso, secondo i media
britannici, sarebbe stato causato da un cocktail di alcol e farmaci,
mentre fonti ancora da Sky News la attribuiscono genericamente
a un'overdose.
La cantante e cantautrice aveva del resto un trascorso personale
fatto di abuso e dipendenza dall'alcol e dalla droga. La polizia
non si sbilancia e dice solo che le circostanze della morte sono
"ancora da chiarire" e rimanda a lunedì, quando si terrà
l'autopsia. Amy Winehouse è stata soccorsa nel suo
appartamento di Camden Square dopo che una
chiamata al centro di soccorso, alle 15,54,
aveva fatto inviare sul posto
due ambulanze.
25. Quando medico e paramedici sono arrivati in casa, la cantante "era al di là di ogni possibile aiuto",
secondo quanto riferito dalle fonti citate da Skynews. Folle di fan in queste ora si stanno radunando
sotto la sua casa. A giugno era tornata sul palco dopo un periodo in cui sembrava aver superato le crisi,
le droghe e l’alcol, invece poi era stata invece costretta ad abbandonare la tournèe. L'unica attesissima
data italiana, il 16 luglio al Summer Festival di Lucca, era saltata. In un successivo comunicato il
management aveva annunciato che l'intero tour era stato cancellato. "Tutte le persone che le sono
vicine", recitava la nota, "intendono fare il possibile per aiutarla a tornare al suo meglio e le sarà dato il
tempo necessario perché questo avvenga".
Invece ad Amy il tempo non è bastato. Il suo ultimo concerto resterà quello del 18 giugno a Belgrado,
davanti a ventimila persone accorse a sentirla ai piedi della fortezza Kalemegdan. "Tutte le persone
vicine a Amy sono sotto shock, devastate. I nostri pensieri sono con la famiglia e gli amici. La famiglia
farà una dichiarazione quando sarà pronta", ha detto il suo portavoce della Winehouse. Il padre di
Amy, Mitch, è stato informato della morte della figlia mentre volava verso New York per partecipare a
un festival jazz al Blue Note. Il sito del celebre locale ha messo un annuncio: "Siamo tristi di annunciare
che la performance di Mitch Winehouse il 25 luglio è cancellata per la morte inattesa di sua figlia
Amy".
Sul palco barcollava ed era sembrata troppo ubriaca per cantare, aveva balbettato alcuni dei suoi pezzi,
a tratti non riuscendo a stare dietro ai musicisti. Nel corso del concerto aveva abbandonato la scena
per ben due volte tra i fischi dei suoi fan. Subito dopo era arrivata la cancellazione dell'intero ciclo di
concerti. La sua ultima apparizione in pubblico risale a mercoledì quand'era salita sul palco dell'iTunes
festival di Londra accanto alla figlioccia 14enne Dionne Bromfield, accompagnandola in qualche passo
di danza.
26. Voce inconfondibile, icona della fusione fra rhythm and blues, soul, jazz e rock, Amy Winehouse in questi anni
si è fatta conoscere sia per il suo talento e la sua voce, la sua eccentricità (aveva numerosi tatuaggi di pin-up sul
corpo), ma anche per la sua vita spericolata e convulsa che le ha fatto attraversare dipendenza dalla droga,
depressione, bulimia e anoressia. Il resto è stato conseguente: arresti, denunce, processi, l'ultimo per stalking
nei confronti del suo ex, e condanne.
Nata il 14 settembre del 1983 a Enfield, in Inghilterra, da una famiglia ebraica (il padre un tassista, la madre
un'infermiera), Amy cresce a Southgate, riuscendo a fondare, già all'età di 10 anni, un gruppo rap amatoriale
chiamato Sweet 'n' Sour, as Sour da lei stessa definito la versione bianca ed ebraica delle Salt 'n' Pepa. Tre anni
dopo arriva la prima chitarra. La musica corre dentro di lei ed Amy a 16 anni canta già come professionista.
Complice la scelta del suo amico e cantante soul Tyler James di inviare una sua demo ad un talent scout. Arriva
così la firma per la sua etichetta discografica, la Island/Universal. Il disco di debutto, Frank, è del 2003. Anche se
il successo arriva con Back to Black del 2006, quello di Rehab, che diventa tormentone planetario due anni
dopo.
Il 10 febbraio 2008 le vengono assegnati ben 5 Grammy Award: tre per Rehab nelle categorie Record of the
Year, Song of the Year e Best Female Pop Vocal Performance; uno nella categoria Best New Artist e uno per
l'album Back to Black nella categoria Best Pop Vocal Album. La cantante si aggiudica così tre dei quattro premi
più importanti della manifestazione, eguagliando interpreti del calibro di Lauryn Hill, Alicia Keys, Norah Jones e
Beyoncè.
Già da un mese però circolava un video in cui la Amy fumava crack ammettendo di aver preso "sei valium per
calmarsi". A giugno dello stesso anno, due giorni dopo l'uscita da una clinica nella quale era entrata per un
enfisema polmonare, riesce ad incantare ancora: oltre 46mila spettatori giungono per lei ad Hyde Park per
festeggiare i 90 anni di Nelson Mandela. Poco dopo, nel luglio 2009, il divorzio dal marito e i nuovi problemi di
alcool e droga che la tengono fuori dalle scene. Nel novembre 2010 annuncia il suo ritorno sui palchi, ma dal
concerto di Belgrado comincia una nuova caduta libera che le sarà fatale.
27. Analisi
• Nell’articolo vengono trattate 4 delle argomentazioni prese in considerazione,
lasciando maggior spazio a quella riguardante i fatti di cronaca rispetto alla notizia e a
quella riguardante la vita della cantante. A proposito di quest’ultima, nel raccontarne
la vita vengono principalmente messi in evidenza gli episodi positivi nella vita della
Winehouse.
• Il lessico è semplice, il che permette la lettura di questo articolo a chiunque, fatta
eccezione per qualche termine musicale che richiede un po’ di esperienza nell’ambito.
• Vengono messi in evidenza sia i difetti che le doti di questa star: i suoi successi, le sue
abilità canore così come i suoi vizi e le ultime, pessime, esibizioni da lei tenute.
L’articolo non tenta quindi di influenzare l’opinione pubblica rispetto ad Amy
Winehouse, ma fornisce piuttosto sufficienti informazioni per permettere al lettore di
rielaborare un’opinione personale sulla cantante.
• Se si dovesse muovere una critica contro questo articolo si potrebbe richiedere una
trattazione più dettagliata di come droghe ed alcol abbiano condizionato la vita della
cantante in un tempo precedente agli episodi prossimi alla sua morte(da inserire nella
biografia).
28. Addio ad Amy, una vita di eccessi
La tournée annullata, l'imbarazzante esibizione di Berlgrado, la dipendenza dalla vodka
MILANO - Sembrava scritto nel suo destino: troppo genio, troppi eccessi, troppo
oltremisura. È stato tutto «troppo» nella breve vita di Amy Winehouse. Morta a 27 anni,
sola nella sua casa di Londra, forse un'overdose, forse un suicidio ancora non è chiaro,
ma poco importa. Figlia fuori tempo massimo di una tragica tradizione del rock stardom;
27 anni come Jimi Hendrix, 27 anni come Janis Joplin, 27 anni come Jim Morrison. E 27
anni come Kurt Cobain, ultimo fragile «martire», anno 1994, l'ultimo credevamo...
UN FILM GIA' VISTO - Amy, ebrea inglese di umili origini, con la musica aveva iniziato a
flirtare presto. L'esplosione a 23 anni, di fatto con il suo unico album «Back to Black» ( il
primo «Frank», passò piuttosto inosservato): un talento puro, voce bianca più nera che
mai, il soul del secolo XXI. Già più nera che bianca , una nuova Aretha Franklin, ma non
un'epigona, capace di riattualizzare un discorso sopito, annegato negli Usa dalle
afroamericane vere nel commercialismo spicciolo della r'n'b. E anzi lei divenne presto
modello: Amy la stella assoluta aveva generato centinaia di stelline (Adele, Duffy, ecc) e
l'esangue discografia britannica vi si era buttata a pesce. Sembrava che ogni settimana ci
fosse una nuova Amy Winehouse, mentre l'Amy autentica si consumava velocemente.
29. INCAPACE DI REPLICARE - Perché Amy è stata incapace di replicare, di dare una seconda chance
al suo estro. Con la morte sembrava flirtare: usciva ed entrava dalle rehab, le cliniche di
disintossicazione, faceva ormai parlare di sé soltanto per le sue mattane. Oramai annullava
concerti in serie, l'ultima tournée cancellata, parliamo di nemmeno due mesi fa, dopo
un'imbarazzante esibizione a Belgrado, dove non stava letteralmente in piedi. E l'inizio di un
percorso senza ritorno già visto anche in passato. La trafila luttuosa prevede che gli amici siano
preoccupati: «Beveva quantità esorbitanti di vodka nelle ultime settimane» riferivano ai tabloid
inglesi. E il fine corsa è una morte solitaria, paradossale per chi viene adorato da milioni di
persone.
NON C'ERA BISOGNO - Ora si prevede la trasfigurazione, il mito come i 27enni di cui sopra. Chi
muore giovane vive per sempre, e non è retorica. Già ci si aspettano dischi celebrativi, fan che si
moltiplicheranno in serie. Sul suo sito di facebook, non si contano i de profundis dei seguaci,
aggiornamenti ogni secondo, i .r.i.p, e «ti avremmo potuto salvare». Quel che rimane è che Amy
non c'è più, la più talentuosa cantante della sua generazione. E avremmo volentieri fatto a meno
di trasfigurazioni, di mitologie postume: non c'era bisogno di aggiornare la galleria dei 27.
Matteo Cruccu
23 luglio 2011 20:52
30. Analisi
• Vengono trattate cinque delle sei argomentazioni prese in considerazione: la cronaca
e la biografia vengono quasi omesse dall’articolo mentre viene dato largo spazio ad
elogi e in parte alle critiche. Si parla, a differenza del precedente articolo, anche del
club dei 27.
• Il linguaggio è semplice; Amy Winehouse viene considerata quasi come un’amica: più
volte viene semplicemente chiamata “Amy”. Tutto questo rende piacevole e
accessibile la lettura.
• In questo articolo la notizia viene quasi omessa. Opinioni, positive o negative che
siano, sono invece molto utilizzate: vengono soprattutto messi in evidenza i suoi
trascorsi con alcol e droga influenzando così l’opinione del lettore che, per quanto
detto sopra, finisce col considerare la cantante un mito appartente alla stretta
cerchia dei cantanti maledetti.
31. Amy Winehouse trovata morta
a Londra, vittima di un cocktail
di farmaci e droghe. 23/07/2011
La nota cantante inglese, Amy Winehouse, è stata trovata morta nella sua casa di Londra, come riportato in
anteprima da Sky News. La polizia ha fatto sapere che il corpo di una ragazza di 27 anni è stato trovato in
un appartamento in Camden Square, senza definire le apparenti cause del decesso. Il servizio ambulanze è
stato chiamato dall'appartamento della donna alle 16.54. Sul posto sono arrivati due mezzi di soccorso.
Secondo quanto scrive la stampa britannica la cantante sarebbe morta a causa di un cocktail di farmaci e
droghe. Il Sun ha riferito che gli amici della cantante negli ultimi tempi avevano più volte espresso il timore
in merito al suo «consumo di vodka, totalmente fuori controllo». Winehouse, secondo le fonti citate dal
tabloid, era svenuta tre volte in casa nell'ultima settimana.
La Winehouse da anni combatteva con problemi di alcool e droga. Aveva da poco terminato una cura di
disintossicazione, prima di tentare il ritorno sul palco. L'ultimo concerto di Amy Winehouse risaliva al 18
giugno scorso a Belgrado, quando davanti a 20 mila persone ai piedi della fortezza Kalemegdan è stata
sonoramente fischiata.
La controversa artista inglese, come immortalato in un video che ha fatto il giro del web, era sembrata
troppo ubriaca per cantare, aveva balbettato alcuni dei suoi pezzi, non riuscendo per alcuni tratti della
performance neanche a stare dietro ai musicisti. Nel corso dell'esibizione la Winehouse aveva anche
abbandonato la scena per ben due volte. Subito dopo l'intero tour europeo era stato cancellato.
Winehouse era attesa anche in Italia, il 16 luglio, al Summer Festival di Lucca,
unica tappa del suo tour nel nostro paese.
32. Analisi
• In questo articolo riscontriamo solo due delle argomentazioni prese
in considerazione: la notizia di cronaca e le critiche alla cantante.
• Il linguaggio, pur non contenendo termini tecnici, presenta una
struttura più complessa rispetto ai precedenti articoli indicando un
target culturale lievemente più alto. Da notare il distacco nei
confronti della cantante: la terminologia tende a rimarcare il legame
tra “ la Winehouse”, come viene definita, droga ed alcol.
• Questo articolo tende ad influenzare l’opinione del lettore in senso
negativo. Difatti non vi sono elogi nei confronti della cantante ma le
vengono mosse innumerevoli critiche legate all’alcol e alle droghe.
33. Il video
http://video.unita.it/ideare_handler.php?id=http%3a%2f%2fwww.c
nn.com%2fvideo%2f%23%2fvideo%2fshowbiz%2f2011%2f06%2f
20%2fsbt.buzz.winehouse.hln
34. Le mancavano sette settimane soltanto e sarebbe sfuggita alla maledizione del '27 years club': Amy
Winehouse avrebbe compiuto 28 anni il 14 settembre, invece è stata accumunata nel tragico destino di
Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain. Le ambulanze ci hanno messo appena
cinque minuti ad arrivare nella sua casa di Camden Square dopo che qualcuno aveva lanciato l'allarme,
ma non c'è stato niente da fare. «Purtroppo la paziente è morta», è stato il tragico annuncio riverberato
alla velocità della luce su Twitter.
Una probabile overdose, secondo le fonti di SkyNews. La polizia ha ordinato l'autopsia ma non prima di
domani. «Chi la conosce è sotto shock», ha detto il portavoce della cantante mentre vicini hanno detto
di aver visto il boyfriend di Amy, il regista Reg Traviss, atterrito dal dolore sotto casa, e due amiche
arrivare su una Mercedes nera in lacrime e entrare di corsa in casa. «La famiglia farà un annuncio
appena sarà in grado», ha detto il portavoce confermando che il padre Mitch è stato informato e sta
tornando da New York. Mitch, un tassista con la passione del jazz che quattro anni fa aveva detto di
essere così preoccupato per Amy che aveva scritto l'elegia da pronunciare al suo funerale, doveva
suonare al Blue Note a Greenwich Village e il locale ha annunciato sul suo sito web che il concerto è
stato cancellato per la morte della figlia.
Amy era apparsa in pubblico l'ultima volta mercoledì sera: si era unita alla figlioccia Dionne Bromfield
sul palcoscenico della Camden Roundhouse per una breve apparizione in cui aveva chiesto di comprare
l'album della ragazzina. Sotto casa di Amy a Camden Square fan richiamati da Facebook e Twitter hanno
deposto mazzi di fiori, candele e orsacchiotti sotto il nastro azzurro della polizia. «Amy. la gente di
Camden non ti dimentichera mai», si legge in uno dei biglietti lasciati in strada.
35. «La morte è per cause non definite», ha indicato Scotland Yard, ma gli amici
non hanno dubbi: la droga e l'alcol. «Temevamo che si ammazzasse per
quanto beveva. Era dipendente dalla bottiglia di vodka e beveva fino a
perdere i sensi», ha detto un amico al Daily Telegraph. In giugno la
Winehouse aveva cancellato tutti i concerti dopo una serie di apparizioni
erratiche, l'ultima in Serbia. Quando le ambulanze sono arrivate «la paziente
era al di là di ogni possibile aiuto», hanno detto le fonti di SkyNews. «È una
tragedia. Era bella, piena di talento e buona dentro», ha detto Ron Brand,
amico e padre del comico Russel Brand, secondo cui Amy dopo tanti ricoveri
in riabilitazione era finalmente uscita dal tunnel della droga. Poco dopo la
conferma la morte Amy Winehouse è stata menzionata nel 10 per cento dei
messaggi su Twitter in tutto il mondo: circa 20 milioni di persone si sono
comunicate online la triste fine della cantante.
L'ULTIMO CONCERTO
L'ultimo concerto di Amy Winehouse, trovata morta oggi, risaliva al 18 giugno
scorso a Belgrado, quando davanti a 20 mila persone ai piedi della fortezza
Kalemegdan è stata sonoramente fischiata. La controversa artista inglese,
come immortalato in un video che ha fatto il giro del web, era sembrata
troppo ubriaca per cantare, aveva balbettato alcuni dei suoi pezzi, non
riuscendo per alcuni tratti della performance neanche a stare dietro ai
musicisti.
36. Nel corso dell'esibizione Amy Winehouse, che da poco aveva terminato una cura per disintossicarsi
dall'alcol, aveva anche abbandonato la scena per ben due volte, tra i fischi dei fan accorsi anche dai
paesi vicini. I musicisti avevano anche cercato di calmare il pubblico. Subito dopo l'intero tour europeo
era stato cancellato. Amy Winehouse era attesa anche in Italia, il 16 luglio, al Summer Festival di Lucca,
unica tappa del suo tour nel nostro paese.
TORNA LA 'PSICOSI' DEL CLUB 27...
Amy Winehouse è morta da poche ore e sul web riappare la teoria del club del 27. L'inquietante
coincidenza vuole che le rockstar muoiano a 27 anni. Prima della Winehouse, infatti, Brian Jones, Jimi
Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain e una lunga serie di noti e meno noti musicisti sono
deceduti alla stessa età. Come in tutte le teorie che si rispettino, c'è chi dà la colpa ad un complotto
della Cia, chi agli alieni, chi alle corrispondenze cabalistiche e numerologiche.
VIP E FAN, IL DOLORE SUL WEB
Da Alec Baldwin, che si limita commentare con 'so sad' (così triste) a Bryan Adams che scrive «ci
mancherai sempre» si moltiplicano le reazioni su Twitter delle star alla morte di Amy Winehouse. E sul
web rimbalza anche il dolore e lo sconcerto dei fan dell'artista: inaccessibile il suo sito ufficiale dopo la
notizia della scomparsa, i messaggi dei suoi seguaci sono arrivati soprattutto su Twitter e sui forum dei
siti specializzati o dei principali media inglesi. La popstar Rihanna chiede a Dio di avere pietà e dice di
«sentirsi male» per la scomparsa della collega. E Ricky Martin: «L'ho appena saputo. Provo dolore.
Provo rabbia. Riposa bella ragazza riposa. Ora sei libera».
37. Demi Moore manda un pensiero alla famiglia della cantante e aggiunge: «Spero che la sua
anima tormentata abbia trovato pace». Pensieri di affetto per la Winehouse e la famiglia
arrivano anche da Jessica Alba, Milla Jovovich, Emma Bunton (ex Spice Girl) e Danny De Vito
che oltre a dire di essere stato sempre un suo fan ricorda come a 27 anni se ne siano andati
anche «Janice (Joplin) e Jimmy (Morrison)».
Mick Hucknall, ex leader dei Simply Red la ricorda come «La più grande cantante che la
Gran Bretagna abbia mai prodotto da molto molto tempo. Un così tragico spreco... le
dedicherò una canzone stasera». Mentre Kelly Osbourne, figlia di Ozzy, è particolarmente
colpita: «Non riesco neanche a respirare ora e sto piangendo così tanto. Ho appena perso
una delle mie migliori amiche. Ti amerò per sempre Amy e non dimenticherò mai come eri
realmente».
Paulo Coelho la ricorda citando alcuni versi di una sua canzone, Tears Dry On Their Own,
«So we are history, the shadow covers me /The sky above, a blaze that only lovers see» (E
così noi siamo storia, l'ombra mi copre, il cielo sopra di me, una lama che solo gli amanti
vedono). Eva Longoria, una delle 'Casalinghe disperate, scrive «ti ricorderemo attraverso la
tua musica». E Boy George: «Non posso contenere la mia tristezza e la mia rabbia per Amy
Winehouse. Riposa in pace bambina, è un giorno profondamente triste, per molte ragioni».
A destare sgomento è soprattutto l'età della Winehouse che, si legge in molti post dei fan,
va ad unirsi al cosiddetto 'Club 27', che comprende le altre star stroncate a 27 anni, da Kurt
Cobain e Jim Morrison, da Jimi Hendrix a Janis Joplin. «Non è solo nel Club 27, è anche nel
Club dei 5 Grammy in una notte», fa notare una fan alludendo alla vittoria dei cinque premi
il 10 febbraio 2008. «Se sei un cantante di fama non aver paura di morire a 27 anni,
semplicemente preparati».
38. Analisi
• Si riscontrano tutte e 6 le argomentazioni. Viene data molta importanza alla cronaca mentre la
vita passata di Amy Winehouse non viene quasi trattata. Critiche ed elogi passano in secondo
piano mentre viene approfondito (rispetto agli altri articoli) il caso del “club dei 27”.
Interessante è l’utilizzo di fonti d’informazioni provenienti dal web da parte dell’autore.
• Il linguaggio usato risulta semplice. L’autore utilizza spesso commenti di diverse persone per
esprimere quello che desidera dire rendendo più scorrevole la lettura. Le argomentazioni che
vengono riportate come commenti acquisiscono inoltre maggior enfasi rispetto ad una frase
scritta dall’autore. Di conseguenza in questo articolo viene data più enfasi alla parte che
valorizza la cantante in quanto risulta la più ricca di commenti.
• Si tende a rappresentare la Winehouse come una brava persona che mancherà a fan e
conoscenti facendo passare in secondo piano i suoi legami con droga ed alcol; l’opinione del
lettore viene quindi influenzata.
• Si può muovere una critica a questo articolo per quanto riguarda le testimonianze raccolte dal
web: sono stati presi in considerazione solo i commenti che ritraevano la cantante come una
persona fantastica mentre i commenti critici sono stati completamente trascurati anche se, in
effetti, c’è la tendenza a “santificare” le persone famose che muoiono anche se non si è
perfettamente a conoscenza dei loro trascorsi privati.
39. Le prime pagine di alcuni
quotidiani del 24 luglio 2011
In fondo alla prima pagina si dà
l’addio a Amy Winehouse, che
nella piccola immagine sorseggia
del vino. Subito l’attenzione è
focalizzata sulla maledizione dei 27
anni delle rockstar.
40. Nuovamente in fondo alla
pagina, questa volta Amy
viene raffigurata durante un
servizio fotografico. Ancora il
focus è la maledizione che ha
colpito Hendrix, Joplin,
Morrison, Cobain.
41. Anche qui (fatta eccezione del
“The Observer”) la notizia è
eclissata dalla strage in
Norvegia.
In tutte le prime pagine la
Winehouse è presentata
sorridente.
Nel “The Sunday Times” c’è una
piccola foto in cui sta cantando e
il titolo fa subito riferimento
alla sua dipendenza da sostanze
e ai suoi tentativi di
disintossicarsi.
Anche il “The Observer” punta
sulla battaglia persa contro la
droga; “The indipendent”
focalizza l’attenzione sui 27 anni
e sulla maledizione delle
rockstars.
Il “Sunday Mirror” presenta la
notizia in modo molto oggettivo,
anche se nel titolo compare solo
il nome della cantante,
diminuendo quasi il distacco
lettore/vittima.
42. Nuovi Media
Web
Google
Insights
Dal grafico si nota che nelle date
corrispondenti alla morte della cantante
c’è stato un picco di attenzione nei suoi
confronti.
43. Le ricerche più frequenti la associano alla morte.
Le nazioni più interessate al fenomeno, oltre alla sua di origine, sono per lo più americane ed
europee, in parte oceaniche e qualche nazione sudafricana.
44. Le prime immagini
che ci appaiono
cercando “Amy
Winehouse”
presentano la
cantante in posa per
servizi fotografici ma
anche in momenti
imbarazzanti. In
alcune le viene
cerchiato il naso,
banale riferimento
alla sua dipendenza
da cocaina.
45. Mentre i vecchi media hanno concentrato la loro attenzione sulla strage avvenuta in Norvegia, una
ricerca di Google Insights mostra che il popolo del web si sia maggiormente interessato alla notizia
della scomparsa della cantante.
46. La classifica di itunes della
settimana successiva la morte
della cantante riportava Amy
Winehouse alla terza
posizione con Back to Black
(del 2007) e alla sesta
posizione con Rehab (del
2006).
http://www.youtube.com/wa
tch?v=MX5G1iyMUaw
Ricercando il video di Back to
Black su youtube, una
statistica conferma che c’è
stata un’impennata delle
visualizzazioni verso la metà
del 2011.
47. I dati pubblicati da Facebook alla fine del 2011 riportano la notizia della morte della cantante tra
gli argomenti più trattati dagli utenti del social network (viene messo in evidenza che si tratta di
un fenomeno più inglese che americano).
48. Blog
Sono stati creati moltissimi spazi dedicati alla
cantante scomparsa il 23 luglio 2011; molti di
questi presentavano notizie e pareri simili a quelli
proposti dai media tradizionali.
Ci siamo riservati di proporre due post che
presentavano la situazione da due punti di vista
relativamente nuovi e tra loro opposti.
49. La ragazza Amy, quella morta d’amore
24 luglio 2011
Sono passate solo poche ore dall’annuncio della morte, ma basta fare un
rapido giro in rete per trovare ovunque fotografie di Amy Winehouse: sono
tutte identiche. Come se Amy fosse diventata ormai un fumetto, non più
una persona. Tormentato, certo, ma un personaggio. Poi ci sono le
didascalie che accompagnano le foto, anche quelle tutte uguali: flirtava con
la morte, problemi di alcool, droghe, ricoveri. Un quadro perfetto, sentito
già mille volte, un profilo che combacia perfettamente con quello di altri ché
i paragoni sono facili, vengono bene e portano via poco tempo. Amy è
morta a 27 anni, dopo essere diventata stratosfericamente famosa nel 2006,
dopo l’uscita di Back to black. Dal 2006 ad oggi fanno cinque anni, non una
vita. Cinque anni che l’hanno consegnata alla storia della musica, ma che
non sono una vita intera. Perché Amy Winehouse esisteva anche prima di
diventare il fenomeno Amy Winehouse. Alle volte lo si dimentica, ma è così.
A ricordarcelo è una scena di I told you I was trouble, il documentario uscito
qualche anno fa. In questa scena c’è una ragazza al suo primo provino
davanti a quelli che diventeranno i suoi discografici. Ha i capelli corti, è
vestita in modo normalissimo, completamente diversa da come ci
abitueremo a vederla sul palco. Sembra leggermente agitata. Soprattutto,
quella ragazza sorride. Sembra felice. Probabilmente lo è. È la sua occasione:
quando inizia a cantare, poi, è chiaro subito a tutti che è dotata di un talento
straordinario.
50. Quello che succede dopo quella scena lo sappiamo: la sua vita si trasforma in un
insieme di cliché sul rock e sul maledettismo legato all’arte, fino al più estremo
dei luoghi comuni: morire di overdose, a 27 anni, nientemeno, diventando così
materiale per statistica, un nome da aggiungere alla lista la prossima volta che si
deve fare un boxino sugli artisti maledetti. La cantante Amy Winehouse è morta
così, un cocktail casuale di droga e alcool, perché è così che muoiono le rockstar, e
i fiori, le pagine dei giornali, le lacrime dei fan sono lì a testimoniarlo. Scene di un
film già visto. Ma la ragazza Amy Winehouse lei no, lei è morta d’altro, perché a
27 anni nel 2011 una ragazza normale non muore di droga, almeno che non lo
voglia davvero. La ragazza Amy è morta perché era ormai troppo tempo che non
sorrideva più. Forse la ragazza Amy è morta addirittura prima, quando la rockstar
ha incominciato a prendersi troppo spazio nella sua vita, chi lo sa. O forse la
ragazza Amy è semplicemente morta di dolore. I giornali inglesi raccontano che
fosse disperata per la fine della storia con il regista Reg Traviss, suo fidanzato da
più di un anno. Disperata come può esserlo solo una ragazza che si ritrova di
nuovo con il cuore spezzato. Perché se c’era una cosa che rendeva davvero
speciale la ragazza Amy non era tanto il suo essere una rockstar. Era la sua
capacità di cantare di quando lui ti manca così tanto che ti sembra di impazzire,
del dolore che si rinnova ogni volta che lui torna da quell’altra, della solitudine
che ti prende quando ti rendi conto che quella sbagliata dei due sei tu, non lui.
Disperazioni che tutte noi ragazze normali abbiamo provato almeno una volta
nella vita, soprattutto a 23 anni. La ragazza Amy è morta d’amore. D’altronde ce lo
aveva insegnato lei: l’amore è un gioco al quale si perde sempre. E qualche volta,
addirittura, si muore.
51. RISPOSTE:
STEFANO78 says: 24 luglio
2011 at 14:48 a volte c’è GIANFIL says: 25 luglio 2011 at 15:12 Anche
bisogno di ricordare alcune mia sorella ha il cuore spezzato, ma mica è
cose più di altre. Grazie morta. S’è rimboccata le maniche, ha sbattuto la
Simona. testa al muro, e va avanti con tenacia e dolore,
al momento. Tornerà la gioia. Amy Winehouse è
EMMEALLASECONDA says: 25 luglio 2011 morta perché un fisico, ancorché giovane, non
at 10:10 Aveva un’occasione che molti può reggere tutto quell’alcol e quella droga. Non
altri neanche si sognano – perchè era è morta d’amore, non diciamo sciocchezze.
brava, certo – per fare una vita di E’morta perché era malata. GBrombin si chiede
successi. Quei successi che derivano dal il perché del post. Forse non l’ha sentita
talento, non da altro. Quei successi veri, cantare. Forse non ha capito che qui si sta
che hanno valore, che danno parlando di una Vaughan, una Simone, una
soddisfazione.E invece no, niente. E l’ha Fitzgerald, una Holiday. Una cosa così. Per forza
deciso lei. Non la società, non chiunque che fa notizia: è un vuoto incolmabile nelle arti
altro. Lei, punto.Sarò forse troppo severo. dell’Uomo. Una Winehouse.
Ma sinceramente non riesco a compatirla,
non riesco ad avere pietà di chi, come lei,
se le va a cercare.Spero solo che quello
che è successo a lei serva a far capire a
molti altri giovani l’assurdità di quegli
eccessi.
52. Analisi
Titolo e foto del post mettono in evidenza che Amy era una ragazza che ora è
diventata “un fumetto”, “un nome da aggiungere a una lista”. L’autrice del
blog afferma che prima di essere “il fenomeno” esisteva appunto “una
ragazza” come tante e che cinque anni non fanno una vita.
Da qui il pensiero che l’artista sia morta, entrando nel “club dei 27”, per
droga, mentre il soggetto del post sia morto d’amore.
I commenti lasciati possono essere riassunti nei tre qui a fianco: chi condivide
il pensiero dell’autrice, chi non condivide pienamente ma riconosce del
talento nella cantante e infine chi non può e non vuole giustificare i
comportamenti sconsiderati, soprattutto da parte di persone che dovrebbero
essere degli esempi per i giovani.
53. Amy Winehouse è morta.
Che il valzer dell’ipocrisia abbia inizio.
Amy Winehouse è morta.
E ora, come per magia, i suoi fans si moltiplicheranno, i suoi cd venderanno il triplo, la
sua persona sarà dipinta come una santa vittima di un atroce destino e così via.
Non l’ho mai capito questo meccanismo. Intendo il meccanismo per cui da vivo sei un
tossico e da morto un eroe, da vivo sei un semplice e sconosciuto pilota di moto e da
morto sei il migliore, un grande..da vivo sei un semplice operaio che fa un lavoro misero
e da morto sei un martire. Non riesco ad entrare nella logica, a me se una cosa/persona
fa schifo da viva fa schifo pure da morta.
Razionalmente parlando, è morta una ragazza di 27 anni e la cosa non mi rende felice.
Ma non mi addolora, mi fa incazzare! Mi fa incazzare che nel 2011 ci siano ancora
giovani che si ammazzano con la droga, mi fa ancora più incazzare se ad uccidersi è una
ragazza fortunata, una ragazza con un dono, una ragazza che come tutte le cantanti
famose annovero nella categoria dei fortunati. E non venitemi a dire che i soldi non
fanno la felicità, che queste signore “hanno un vuoto dentro che neanche te lo
immagini”..perchè il vuoto ce l’hanno tante persone, perchè a soffrire non sono solo
loro. E se proprio vogliamo dirla tutta, se anche tutti questi artisti soffrono hanno
sicuramente un mezzo potenziale per uscirne e sono proprio i soldi. Il Dio denaro che
tutto compra..compra anche i mezzi per provare ad uscire da un vortice di tristezza. La
gente normale non sempre ha questa fortuna.
54. E poi ci sono i servizi tv, i giornali e i social network che alimentano questa aura immacolata
di tutti questi tossici famosi che si ammazzano con la droga. E allora via al valzer delle poesie,
dei servizi con musica strappalacrime, delle parole di cordoglio cariche di ipocrisia magari da
parte delle stesse persone che da viva non facevano altro che parlare della sua condizione
disastrata.
Amy aveva una grande voce, un dono e l’ha buttato nel cesso con droghe e alcol. Questa non
è una persona che merita il mio rispetto, che merita il mio dispiacere. Questa persona era la
prima a non avere rispetto per la vita, per la sua vita e se penso a tutti coloro che
combattono contro mali incurabili..contro la morte, ogni santo giorno, provo disprezzo per
chi si suicida.
Provo ancora più disprezzo per chi parla di
“vittima del destino” invece che di “stronza che si
ammazza da anni”. Perchè è facile sparare a zero
sul ragazzino che si impasticca in discoteca e ci
resta secco, magari condannando la società o
avvallando ipotesi di disperazione, di vuoto, di
solitudine a 17 anni. Ma se i modelli sono questi,
c’è poco da stupirsi, se una che muore per
overdose viene dipinta come una povera vittima
di chissà cosa.
L’ipocrisia non ha limite e questo non è che
l’ultimo esempio.
55. RISPOSTE:
Bruno Barisone 24 July 2011 - 15:47 da vivi trasgressivi fino all’eccesso da morti
diventano santi per poterli sfruttare commercialmente ..che schifo !!
coralloblu123 24 July 2011 - 17:22 guarda, hai perfettamente ragione hai capito
tutto, è proprio quello che è successo, a solo un giorno dalla sua morte le sue
canzoni sono le più sentite su youtube e scaricate su itunes e scommetto che fra
qualche giorno qualcuno andrà a comprare i suoi cd… io personalmente sono
sempre stata una grande fan di amy, ho molti suoi cd e so ancora parecchie canzoni
a memoria e quando ieri ho saputo della sua morte non nego di aver pianto, quello
che hai detto è vero, ha sprecato il suo talento in droghe e alcol, ma se ci pensi la
maggior parte dei cantanti hanno fatto lo stesso. prendi janis joplin. è morta alla sua
stessa età ed era anche messa peggio di amy, ma nessuno ha detto niente a
riguardo, e i suoi dischi non sono aumentati forse perchè erano altri tempi e non
c’era tutta questa ipocrisia che c’è oggi =)
56. Giovanni Iannotta 25 July 2011 - 21:48 Si tratta di un artista con delle potenzialità strepitose che però non
ha potuto trovare un equilibrio interiore che le permettesse di accettere o superare determinate cose. A
volte si muore per aver troppa intransigenza verso se stessi e verso gli altri.Forse aveva bisogno di un aiuto
che nessuna gli ha saputo dare. Da queste cose nessuna ricchezza materiale ti salva. Davvero un gran
peccato e per fortuna abbiamo le sue registrazioni: la sua voce ti scalda e ti fa venire i brividi.
Molti pensano che la ricchezza possa risolvere sanare e curare tutto, migliori la tua sicurezza la tua
autostima il tuo benessere, sbagliatissimo. La ricchezza è una risorsa molto importante ma dev’essere
usata in modo appropriato e valorizzata per quello che può dare. Per esempio non ti può salvare da te
stesso qualora tu abbia deciso che la vita, per come ti è stata offerta, va ripudiata contestata e persino
maledetta. E’ un atto di libertà insopprimibile. Non siamo in grado di valutare le motivazioni di questa
persona che ha percorso la via dell’autodistruzione con alcol e droghe, forse ne sapremo di più dopo. I testi
delle sue canzoni però già dicono qualcosa circa i suoi tormenti. Adesso quello che conta è prendere atto
che un artista se ne è andata con un gesto di ribellione estremo. Fanculo il mondo! Fanculo la vita! Io non ci
stò. Non gioco più a questo gioco. Qualcuno mi vorrebbe sobria e disintossicata: fanculo lui e quel cretino
che è. Qualcuno vorrebbe che mi godessi la vita senza dare scandali e cattivo esempio: ma andasse a
cagare! ma che c..zo vuole da me? Che ne sa della mia vita? Fuck Fuck Fuck the bastard ! Quello che voglio
dire è che certe scelte possono essere anche discutibili perchè deboli di motivazioni – ma è soggettivo – o
dettate da rabbia estrema, però se rispettiamo il principio di libertà ed autodeterminazione, anche queste
scelte vanno RISPETTATE. Tanto più che chi le ha fatte non ha disturbato nessuno ne fatto del male a
nessuno, a parte i moralisti che mettono in ballo l’esempio. Ma noi non viviamo per dare l’esempio a
nessuno, cazzo. Viviamo e basta. Cerchiamo piuttosto di rispettare le LIBERTA’ altrui. Questa donna ha
vissuto la sua vita facendo l’artista, non ha ammazzato ne spacciato ne stolkizzato rapito o rotto il cazzo a
nessuno. Non ha rubato, inquinato mandato in guerra o rovinato finanziariamente nessuno. Ci ha saputo
dare emozioni con la sua arte e le sue doti, le sue scelte le ha pagate di persona, perchè non dobbiamo
rispettare almeno la sua memoria?
57. Analisi
Già dal titolo si nota la vena critica con cui viene scritto il post, anche se viene
sottolineata l’ipocrisia dei canali mediatici. L’autore prende spunto dalla morte di Amy
Winehouse per delineare il profilo ipocrita dei tradizionali media.
Emerge comunque un rancore verso chi spreca così vita e talento; si parla di una persona
fortunata, che avrebbe potuto comprare il suo benessere e che non soffriva più di altri.
La foto presenta la Winehouse quasi come una poco di buono mentre sorseggia del vino
rosso.
I commenti non erano numerosi e di questi pochi prendevano una così netta parte.
Molti si agganciavano alla critica verso i media, parlando di uno sfruttamento
commerciale.
Altri criticavano la superficialità dell’autore che non conosce a fondo i veri problemi
dell’oggetto sotto accusa.
58. Le tematiche
riscontrate
nei blog e
nei
commenti
emergono
anche nelle
pagine web
dedicate a
Amy
Winehouse.
59.
60.
61. Tirando le somme…
Le analisi della notizia di cronaca che abbiamo deciso di trattare mostrano come i diversi media
decidano di focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti piuttosto che su altri: i vizi letali della
Winehouse vengono trattati dai media tradizionali in modo piuttosto oggettivo anche se il
legame con la “maledizione” della vita da rockstar e le parole che ne ricordano il talento
sembrano quasi portare ad una giustificazione.
Ciò è rafforzato dalla deviazione dell’attenzione verso le folle di fans che piangevano la
scomparsa della loro beniamina e sulle parole di parenti e colleghi della cantante.
È già stato fatto notare che la maggior parte dei quotidiani (italiani e inglesi) hanno fatto passare
questa notizia in secondo piano.
L’attività del popolo del web mostra invece che la notizia riguardante Amy fosse più interessante:
si scatenano quindi i blogger che espongono la loro opinione su una Amy Winehouse così
popolare negli ultimi anni. A prescindere dalle differenze dei post che potevano sottolineare il
talento o la testardaggine della ragazza che cantava “no al recupero”, tutti criticano l’approccio
dei media tradizionali che sembrano spingere verso una commercializzazione della notizia
(commercializzazione che possa favorire il rilancio del personaggio Amy).
I commenti dei blog che obiettano o condividono il punto di vista dell’autore sono dei nuovi
spunti di riflessione per un qualsiasi lettore.
I commenti sui vari social network o su youtube sono più brevi di quelli citati sopra: spesso sono
fans che si limitano a ricordare la cantante e che le augurano di trovare la pace; altre volte sono
delle semplici prese in giro legate alla dipendenza da sostanze e che trascurano un aspetto
argomentativo.
Si può quindi notare come realmente i nuovi media evitino la formazione di una cultura implicita
nonostante i diversi commenti siano più soggettivi
di quelli dei media tradizionali.
62. Le notizie riguardanti Amy Winehouse non si fermano al
luglio 2011 ma proseguono nei mesi successivi, con
l’autopsia, l’uscita di un CD inedito, varie interviste
rilasciate da amici e parenti della cantante britannica e
persino una puntata di
“Delitti Rock” in Italia.
Anche i commenti sui social network,
youtube e nei blog crescono nel tempo.
Concludiamo questo lavoro mostrando l’immagine
pubblicata al ventottesimo posto di “The 45 most
powerful images of 2011”.