1. I determinanti della salute
Martino Trapani
Direzione Medica P.O. Garbagnate Milanese –ASST RHODENSE
2. FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA
Anno Accademico 2017-2018
CORSO DI IGIENE GENERALE E APPLICATA
METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA
Martino Trapani
3. Martino Trapani
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Le malattie croniche: un allarme mondiale
Ø 57 milioni di decessi nel 2008;
Ø Il 63% (36 milioni) dovuto a malattie
croniche non trasmissibili;
Ø Il 25% circa premature (sotto 60 anni);
q malattie cardiovascolari (48%);
q tumori (21%);
q malattie respiratorie croniche (12%);
q diabete (3,5%);
Fonte: Global status report on non communicable diseases 2010 - World Health Organization
(Reprinted 2011)
Secondo l’OMS il numero totale di decessi annuali per NCD
potrebbe aumentare a 55 milioni entro il 2030
4. Sono quei fattori che influenzano lo stato di salute e ne
determinano le differenze (o disuguaglianze) di salute.
Sono diversi e comprendono:
• Fattori naturali e biologici: età, sesso e corredo genetico;
• Comportamento e stile di vita: fumo, uso di alcolici,
comportamento sessuale, alimentazione;
• Ambiente fisico e sociale: qualità dell’abitazione, cultura,
posizione sociale, reddito, rapporti sociali;
• Accesso e qualità dei servizi sanitari.
Tutti questi fattori sono tra loro collegati e differenze nella
loro distribuzione portano a disuguaglianze nella salute.
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I DETERMINANTI DI SALUTE
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Fattori POSITIVI che concorrono a
determinare il livello di salute
VARIABILI FATTORI POSITIVI CONNESSI ALLA VARIABILE
PERSONALI
Aspetti fisici
buono stato nutrizionale, sufficiente protezione immunitaria, benessere
fisico soggettivo
Aspetti psichici Identità affermata, stabilità emotiva, situazione affettiva soddisfacente
Aspetti culturali Adeguata educazione sanitaria
COMPORTAMENTALI
Abitudini di vita Abitudini personali corrette, sonno e svago sufficiente
Lavoro lavoro appagante, stimolante e non stressante
AMBIENTALI
Ambiente fisico
Buona qualità delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo); adeguato
smaltimento dei rifiuti
Ambiente biologico Qualità ed adeguata disponibilità di alimenti, protezione microbiologica
Ambiente sociale
Buone condizioni igieniche delle abitazioni e delle città, disponibilità di
lavoro non nocivo, integrazione sociale e reazioni interpersonali stabili,
servizi sanitari scolastici e sociali adeguati
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L’allarme mondiale: le cause
Interazione tra i «determinanti» che influenzano lo stato di
salute e ne causano le differenze (o disuguaglianze)
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L’allarme mondiale: Fattori di rischio
malattia e morte
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Fattori immodificabili Età, sesso, genetica
e malattie preesistenti
Influenzano notevolmente la nostra salute, ma sono fattori
che non si possono modificare direttamente e dobbiamo
considerarli inevitabili fattori di rischio per numerose
malattie.
Agendo sui fattori modificabili possiamo però riuscire a
gestire positivamente anche i fattori non modificabili.
Ad esempio una persona con una storia familiare di
diabete può diminuire il rischio di sviluppare diabete,
attivando comportamenti positivi, quali l’attività fisica e
una corretta alimentazione.
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Anziani e salute
Il trascorrere degli anni comporta per ogni persona
dei cambiamenti che riguardano il fisico, la psiche
e il carattere.
• alcuni sono facilmente avvertibili;
• altri sono più difficilmente percepibili, come la
crescente solitudine interiore e la resistenza ad
accettare la declinante possibilità di partecipare
attivamente alla vita del lavoro e dell’impegno
sociale.
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Malattie degli anziani
• le malattie cardiovascolari (scompenso cardiaco, le malattie
coronariche, l’ipertensione arteriosa e le MCV;
• il diabete: dopo i 65 anni colpisce il 12%;
• le demenze: colpiscono il 5,3% degli uomini e il 7,2% delle donne
dopo i 65 anni;
• i tumori: il rischio di sviluppare un tumore nelle persone di 65 o più
anni è circa 40 volte più elevato che nelle persone di 20-44 anni di età
e di circa 4 volte nelle persone di 45-64;
• l’osteoporosi;
• le malattie respiratorie: bronchite cronica, enfisema e asma
colpiscono più del 20% degli anziani;
• i disturbi gastrointestinali.
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Bambini e xenobiotici
I bambini sono più suscettibili :
• “finestre di suscettibilità”: durante la crescita e lo
sviluppo degli organi esistono dei periodi vulnerabili.
• metabolismo immaturo;
• maggiore esposizione: i bambini sono maggiormente
esposti per unità di peso corporeo perché, bevono,
mangiano e respirano di più rispetto all’adulto;
• maggiore durata di esposizione: a causa del maggiore
assorbimento intestinale ( es. piombo) e cutaneo e per il
comportamento dei bambini;
• effetti di bioaccumulazione intergenerazionale: molti
composti chimici sono trasferiti da madre a figlio;
• esposizioni multiple.
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Differenze tra bambino e adulto
SOSTANZA BAMBINO (< 1 anno) ADULTO Rapporto
Bambino/adulto
Aria 0.44 m3/kg-die 0.19m3/kg/die 2.3
Liquidi 161 g/kg- die 33.5 g/kg/die 4.8
Cibo 140 g/kg- die 23 g/kg/die 6.1
Differenze tra bambino e adulto per la respirazione
e l’assunzione di alimenti e liquidi
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MALATTIE CARDIOVASCOLARI:
PREVENZIONE CON APPROCCIO DI GENERE
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di
morte negli uomini e nelle donne dei paesi più industrializzati.
Negli ultimi anni è divenuto evidente che esistono differenze
nell’incidenza delle malattie cardiovascolari tra i due sessi.
• negli uomini già dalla quarta decade di vita;
• nelle donne è bassa prima della menopausa ma aumenta dopo
i 60 anni;
Dopo i 50 anni le malattie cardiovascolari e cerebrovascolari
rappresentano la causa principale di mortalità e disabilità nelle
donne e la loro incidenza è maggiore di tutte le altre cause di
morte messe insieme.
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TUMORI E DONNE
Dopo le malattie cardiovascolari, i tumori rappresentano la
principale causa di morte femminile:
sono infatti responsabili ogni anno del decesso:
• 89 donne ogni 10.000 sopra i 70 anni;
• 23 dai 50 ai 69.
In Italia, tra il 2003 e il 2005 sono stati registrati ogni anno
622 casi di tumori maligni ogni 100.000 donne, dei quali il
29% sono tumori della mammella.
La maggior parte di questi tumori però è oggi prevenibile,
oltre che curabile.
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TABACCO E DONNE
La donna ha maggiore
vulnerabilità a
sviluppare dipendenza e
difficoltà ad acquisire la
consapevolezza di
esserne dipendenti e di
aver bisogno di
sostegno psicologico
e/o aiuto terapeutico.
http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0014/128120/e93852.pdf
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ALCOL E DONNE
Le donne sviluppano più frequentemente ed in misura più
marcata diverse patologie epatiche, danni neurologici e
gastrointestinali e cardiomiopatie correlabili all’alcol,
nonché epatiti e cirrosi, dimostrando così di essere
particolarmente sensibili agli effetti tossici a breve e lungo
termine dell’alcol.
Inoltre, alla luce di diversi studi epidemiologici, l’abitudine
all’alcol nelle donne sembra in aumento rispetto a quella
degli uomini.
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La MEDICINA DI GENERE
La MEDICINA DI GENERE è la scienza che studia l'influenza del sesso
(accezione biologica) e del genere (accezione sociale) sulla fisiologia,
fisiopatologia e clinica di tutte le malattie per giungere a decisioni
terapeutiche basate sull'evidenza sia nell'uomo che nella donna.
La medicina di genere è una nuova scienza multidisciplinare che vuole
dedicarsi alla ricerca per:
• descrivere le differenze anatomo-fisiologiche a livello di tutti gli
organi e sistemi nell'uomo e nella donna;
• identificare le differenze nella fisiopatologia delle malattie;
• descrivere le manifestazioni cliniche eventualmente differenti nei
due sessi
• valutare l'efficacia degli interventi diagnostici e terapeutici e delle
azioni di prevenzione;
• sviluppare protocolli di ricerca che trasferiscano i risultati delle
ricerche genere-specifiche nella pratica clinica;
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La MEDICINA DI GENERE
La Medicina di genere indaga tutti gli aspetti della
salute umana focalizzando la propria attenzione
sulle disparità di genere:
• Sesso
Differenze biologiche che sono universali e
immutabili
• Genere
Caratteristiche sociali e culturali
(che possono condizionare le differenze
biologiche)
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La donna vive più, ma….
Si sa che si vive di più e che le donne godono maggiormente di questo
privilegio. Ma questo è effettivamente un privilegio e un vantaggio,
soprattutto in termini di qualità di vita?
Secondo i dati dell’indagine Istat presentata il 2 marzo 2008, l’8,3%
delle donne italiane denuncia un cattivo stato di salute contro il 5,3%
degli uomini. La disabilità è più diffusa tra le donne (6,1% vs. 3,3% degli
uomini).
Le malattie per le quali le donne presentano una maggiore prevalenza
rispetto agli uomini sono le allergie (+8%), il diabete (+9%), la cataratta
(+80%), l’ipertensione arteriosa (+30%), patologie della tiroide (+500%),
artrosi e artrite (+49%), osteoporosi (+736%), calcolosi (+31%), cefalea
ed emicrania (+123%), depressione e ansia (+138%), Alzheimer (+100%).
Vivono di più, ma non bene, quindi.
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Relazioni tra geni, ambiente e comportamento
Lo studio delle relazioni tra geni, ambiente e
comportamento può far conoscere perché le
malattie colpiscono solo alcune persone.
Le informazioni sulla storia sanitaria della propria
famiglia possono aiutare ad identificare persone
che mostrano più alti rischi di sviluppare alcune
malattie.
33. Martino Trapani
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Conoscere la storia sanitaria familiare delle
malattie
Conoscere la storia sanitaria familiare delle
malattie
• aiutare il medico a predire i disturbi per
prevenirle;
• motivare cambiamenti positivi dello stile di vita;
• aumentare la capacità di gestire la propria
salute (empowerment);
• essere di aiuto nelle terapie.
34. Martino Trapani
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Genomica di sanità pubblica
Si stanno inoltre aprendo numerose possibilità preventive
attraverso l’uso di nuove tecniche genomiche.
Nel cancro e nelle malattie cardiovascolari vengono
scoperti nuovi loci di mutazioni in connessione con lo
sviluppo di malattie, specialmente nel cancro del seno, del
colon e della prostata, come pure nell’aterosclerosi e
l’ipercolesterolemia, dove una percentuale significativa di
queste mutazioni sono familiari o ereditarie.
35. Martino Trapani
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Chi determina i determinanti?
Il contesto in cui le persone vivono determina la loro salute,
pertanto incolpare gli individui per il fatto di avere una
cattiva salute o attribuire a loro il fatto che sia buona è
inappropriato.
Gli individui hanno
scarse probabilità di
controllare
direttamente molti
dei determinanti di
salute, specialmente
i determinanti
sociali.
36. Martino Trapani
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Iniziative per affrontare le disuguaglianze nella
salute
• Rafforzare gli individui: modificandone i comportamenti, con
educazione sanitaria ed interventi di sostegno.
• Rafforzare le comunità: rafforzando la loro rete sociale, modificando
l’ambiente circostante.
• Migliorare l’accesso ai servizi essenziali: agendo sulle condizioni di
vita e di lavoro e sulla alfabetizzazione sanitaria.
• Incoraggiare cambiamenti macro-economici: ri-distribuendo le
risorse, creando nuovi lavori.
39. Martino Trapani
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Alimentazione, salute e malattie
Un’alimentazione sicura ed equilibrata è essenziale per il benessere.
Tra i principali fattori di
malattie, invece, oggi sono
riconosciuti:
• alimentazione troppo ricca di
grassi (aterosclerosi);
• eccessiva introduzione di
calorie (obesità, infarto,
tumori);
• abuso di alcol (danni epatici,
disturbi neurologici, tumori);
• eccessivo consumo di
zuccheri (obesità, diabete,
carie);
• consumo eccessivo di sale
(ipertensione arteriosa).
44. Martino Trapani
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Gli Stili di Vita
“I Geni caricano il cannone,
gli Stili di vita premono il
grilletto”
Dr. Elliot Joslin
45. Martino Trapani
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Fattori di rischio ambientali
I fattori di rischio presenti nell’ambiente fisico e sociale
sono tradizionalmente:
• Fattori biologici (i microrganismi, gli insetti, ecc.);
• Fattori chimici (ad es. le migliaia di inquinanti immessi
nell’ambiente);
• Fattori fisici (come le radiazioni ionizzanti, il rumore, ecc.);
• Più recentemente l’OMS punta l’attenzione anche su:
• Fattori psicosociali e sociali (stress occupazionali, degrado urbano,
disagi di origine socio-economica, ecc.) che nel futuro avranno un
impatto sempre maggiore sulla qualità della vita, specie nei Paesi
industrializzati.