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LA TUA POLIZZA D’ASSICURAZIONE SULLA CARRIERA:
FAR “LAVORARE” I SOCIAL MEDIA PER TE
I social media impattano praticamente su ogni parte delle nostre vite, dalle ultime notizie agli inviti alle feste, fino ad arrivare al modo in cui cerchiamo lavoro. In passato, era
opinione diffusa che alcune piattaforme social fosse pensate per la vita professionale, altre per quella sociale, ma la verità è che i due mondi iniziano a mischiarsi. Esistono
centinaia di piattaforme di social media, ma sapete come usarle per rafforzare il vostro profilo professionale ed accrescere tra le persone giuste la consapevolezza delle vostre
competenze e del vostro expertise specifico? Se la risposta è no, continuate a leggere: si tratta di una competenza fondamentale che oggi, semplicemente, bisogna avere.
Le chiavi del Successo Sociale
Essere Autentici: essere se stessi, essere onesti perché il
“popolo social” può smascherare una bugia in un lampo
Essere Rilevanti: pensare al contenuto che si condivide e
se la piattaforma utilizzata fa al proprio caso
Essere Coerenti: il candidato non può fare passi falsi su
LinkedIn, professionalmente parlando, né bestemmiare su
Twitter o postare foto da ubriaco su Facebook
Essere Appropriati: parlare solo di ciò che si direbbe durante
un colloquio
Essere Connessi: le persone con cui ci si connette e ciò che
si dice contano; ma a chi si è collegati; “si può dire molto di
una persona in base ai suoi amici”.
93%
dei recruiter
usa LinkedIn
per cercare talenti
I social media non sono più
una novità
nella selezione: sono la norma
Twitter è la fonte di più della
metà (54%) dei talenti individuati
1 recruiter su 4
ha trovato il candidato giusto su
Facebook
ha assunto
così
89%
54%
LinkedIn continua a dominare il social recruiting
col 93% di utilizzo, contro il 66% di Facebook.
I 2/3 delle aziende offrono incentivi ai dipendenti
per la segnalazione di persone da assumere.
Fonte: 5° Indagine annuale di Jobvite sul Social Recruiting
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INTRODUZIONE
I social media impattano praticamente su ogni parte delle nostre
vite, dalle ultime notizie agli inviti alle feste, fino ad arrivare al
modo in cui cerchiamo lavoro.
In passato, era opinione diffusa che alcune piattaforme social
fossero riservate alla vita professionale ed altre a quella sociale,
ma la verità è che questi due ambiti iniziano a mischiarsi.
A partire da Facebook, Twitter e LinkedIn, molti di noi stanno già
utilizzando i social media per entrare in contatto con selezionatori
e potenziali datori di lavoro, ma utilizzarli a scopo professionale
può richiedere - e in alcuni casi esige- un po’di pratica.
Esistono centinaia di piattaforme di social media (“siti”) e, data
la rilevanza di questo fenomeno, è probabile che ne stiate
già usando qualcuno, ma sapete come mantenere la vostra
reputazione professionale sociale nel lungo periodo?
Sapete come utilizzare i social media per rafforzare il vostro profilo
professionale ed accrescere la consapevolezza delle vostre
competenze specifiche e del vostro expertise tra le persone
giuste? Se la risposta è no, continuate a leggere: si tratta di una
competenza fondamentale, che semplicemente bisogna avere.
I principali siti social
Facebook - Un gigantesco diario online di persone, aziende, brand, prodotti ed
organizzazioni governative. Il modo migliore per connettersi a persone con le
quali si ha già un rapporto, dato che queste dovranno “accettare” il vostro invito a
“diventare amici”(ovvero, collegarsi).
Twitter - Un sito di micro-blogging in cui gli utenti possono postare aggiornamenti
(“tweet”) lunghi non più di 140 caratteri. Rappresenta una buona opportunità per
connettersi con persone che non si conoscono (a meno che abbiano un account
protetto, ma questi ultimi sono la minoranza).
LinkedIn - Il più grande network professionale al mondo, il cui obiettivo è “far
incontrare talenti ed opportunità” (Fortune, 1° luglio 2013). Il vostro CV è il vostro
profilo e LinkedIn è il posto giusto per seguire altre aziende, business leader, gruppi
di ex dipendenti, recruiter e guardarsi intorno per nuove opportunità di lavoro.
Google+ e Hangouts - Consente di connettersi sia a contatti professionali che
personali in un unico posto, tenendoli separati tramite la funzione “circoli”. Google+
traccia l’attività degli utenti su molti altri siti, consente una collaborazione veloce ed
efficace ed incorpora app come Hangouts, dove tenere meeting“virtuali”.
Tumblr - Un sito di visual blogging che consente di postare testi, immagini e video
e condiverli con altri. Tradizionalmente scelto dagli utenti più giovani, con la recente
acquisizione da parte di Yahoo!, è probabile che venga usato più diffusamente da
brand e singole persone a scopo professionale.
YouTube: Il più grande sito di condivisione di video al mondo, sebbene app come
Vine ed Instagram abbiano anch’esse molti utenti. Qui, è possibile seguire video
publisher, condividere contenuti e commentare i post altrui.
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LO STANNO FACENDO DAVVERO TUTTI
Selezionare una persona o cercare un lavoro sui social
media non è più qualcosa che “altri” fanno: oggi è la
norma.
La quinta Indagine annuale sul Social Recruiting di Jobvite ha mostrato
che i social media non sono più un fenomeno in ascesa nel mondo del
recruitment: sono la norma. LinkedIn continua a dominare lo scenario
del social recruiting col 93% di utilizzo, mentre il 66% usa Facebook. E,
coi 2/3 delle aziende che incentivano i propri dipendenti a segnalare
persone da assumere, è diventato un gran business.
Infatti, selezionare i candidati passivi attraverso le referenze dei
dipendenti e il social networking sono le tattiche più comunemente
usate nella competizione con gli altri datori di lavoro. Dunque, più
persone sui social media conoscono le vostre competenze e vi
ritengono credibili ed autentici, meglio è.
La ricerca di lavoro tramite i social network è importante soprattutto
se si opera in settori nei quali i social media sono fondamentali per il
lavoro che si fa, come i media, il digitale, il marketing, la comunicazione,
la politica e il mondo accademico. Magari in modi diversi, ma
tutti i settori hanno a che fare coi social media - enti professionali,
associazioni, siti specializzati nelle offerte di lavoro e business di vario
tipo- per cui tutti sono chiamati a farne parte, non importa a quale
lavoro si sia interessati.
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Siate dove i recruiter stanno cercando*
il 93%
dei recruiter usa LinkedInper individuare talenti;
l’89%
ha assunto personale in questo modo.
Twitter è la fonte di più della metà (54%
)dei talenti selezionati
1recruiter su 4ha trovato il candidato giusto
su Facebook.
*Fonte: Infografica sul Networking
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HA SEMPLICEMENTE SENSO
Se mai lavoro e gioco non s’incrociassero abbastanza,
i social media hanno messo il turbo a questa
integrazione.
I colleghi di lavoro sono sui nostri social network; e i social media
vengono usati nel mondo degli affari sia nel bene che nel male
(promozioni o emergenze), nonché per mettere in contatto i
professionisti. Aggiungiamoci che il mondo sta diventando un po’
più piccolo, ma meglio collegato grazie alla tecnologia, e avremo
l’ambientazione perfetta per una ricerca di lavoro globale senza
lasciare l’ufficio, il tavolino del bar o il divano.
I recruiter hanno indicato anche che la selezione fatta in questo
modo sta dando candidati migliori e permette di risparmiare un
sacco di tempo, perché la comunicazione è più veloce e lo screening
più semplice.
Un vantaggio per candidati che cercano opportunità di lavoro
e contatti con futuri responsabili e colleghi in questo modo è la
familiaritàeilrapportochesicostruiscebenprimad’iniziarearicoprire
un determinato ruolo. La maggior parte delle aziende e dei brand
possiede account sui social media, per cui dimostrare di comprenderli
e di averne esperienza sta diventando importante.
Ciò detto, la ricerca di lavoro sui social media ha vantaggi e svantaggi
perché parlare è facile, ma dare dimostrazioni pratiche è più difficile.
Mentre è facile aggiungere contatti, ci vuole impegno per far evolvere
la relazione verso qualcosa di vantaggioso per entrambe le parti.
Siate proattivi e sforzatevi,
seguite le persone come
fareste nel “mondo reale”.
Quella dei social media
è, come suggerisce la
parola stessa, un’attività
di socializzazione. Non
succede di per sé. Quello
che se ne ricaverà dipende
(come quasi tutto nella
vita!) da quanto impegno ci
si mette.
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IL VOSTRO BRAND PERSONALE HA UN PESO
Costruite il vostro brand come un’azienda farebbe con
un prodotto.
I brand personali, così come quelli dei social media, non sono più
distinti come in passato e la vostra reputazione e il modo in cui gli altri
vi vedono sui social media è importante: ne va del modo in cui gli altri
conosceranno voi e le vostre competenze. E vi selezioneranno.
Le generazioni più anziane non si sarebbero mai mischiate socialmente
col proprio superiore, mentre adesso è la regola. I giovani, invece, sono
cresciuti coi social media, ma hanno perso di vista le vecchie regole su
ciò di cui si può parlare in ufficio e ciò che si dovrebbe lasciare a casa.
Chi cerca lavoro ha l’opportunità di mostrare le proprie competenze,
il proprio talento e le proprie idee sui social media, ma bisogna essere
autentici. I selezionatori probabilmente controlleranno la vostra
presenza online per vedere se c’è qualcosa che un cliente potrebbe
trovare inappropriato o rischioso ancor prima di chiamarvi per un
colloquio.
Anche le aziende debbono tenere conto di come chi cerca lavoro sul
web vede il loro brand. Per esempio, dovrebbero fornire regolarmente
informazioni e aggiornamenti e rispondere alle richieste e alle
lamentele che i clienti inviano online. Un’azienda inattiva nel mondo
social potrebbe non essere “innovativa” come dichiara sul proprio
sito. Anche la maggior parte dei candidati fa una ricerca online
sull’azienda e su chi ci lavora, per cui anche i dettagli individuali
dovranno dare un’impressione positiva.
Tanto chi cerca lavoro quanto chi lo offre debbono ricordare che,
quando si tratta di costruire e tutelare il proprio social brand, bisogna
considerare:
Autenticità: essere se stessi, essere onesti perché il“popolo del
web”ci mette un attimo a smascherare una bugia;
Rilevanza: pensare a ciò che si condivide e se la piattaforma è
adatta allo scopo;
Coerenza: un candidato non può fare passi falsi, sul piano
professionale, su LinkedIn; né bestemmiare su Twitter o postare
foto da ubriaco su Facebook
Collegamenti: è importante considerare le persone con cui ci si
connette e ciò che si dice;“si può dire molto di una persona in
base ai suoi amici”.
Appropriatezza: dire solo le cose di cui si parlerebbe durante un
colloquio.
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“Siate autentici: mostrate che tipo di persona
siete e assicuratevi di dire cose di cui siete certi.”
[Commento di un partecipante al corso “I Social Media nel Recruitment
sono solo una grande trovata pubblicitaria?”durante #truLondon.]
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PORTATEVI AVANTI CON LA RICERCA
Tra tutte le competenze e la conoscenza dei lati positivi
e negativi della ricerca di lavoro sui social media, forse
la più importante è proprio sapere come cercare.
Ci sono due ragioni per cui i social media vi aiuteranno ad avere
successo nel mercato di chi cerca lavoro:
1. Sarete in grado di avere informazioni, connessioni e notizie
che altri potrebbero non avere.
2. Sono ancora poche le persone che li usano per cercare le
informazioni disponibili, per cui, se lo fate, siete già un passo
avanti.
C’è davvero l’opportunità per tutti (laureati, selezionatori, manager)
di cercare datori di lavoro e non solo (per esempio, persone che
lavoranoinsettorid’interesse)apropriovantaggio.IprofilisuLinkedIn
e Twitter (così come blog, portfolio digitali e siti come about.me)
danno la possibilità di cercare ed acquisire informazioni sui percorsi
di carriera di altre persone, opportunità di lavoro e notizie sul mondo
del lavoro come mai prima d’ora: cercate di trovare persone come voi
e iniziate una conversazione.
Modi facili per utilizzare i social media per la ricerca di lavoro:
1. Cercate su LinkedIn una posizione che v’interessa:
vedrete immediatamente i profili di persone che lavorano
in aziende e settori che potrebbero piacervi.
2. Inserite il nome dell’evento più importante per il vostro
settore, identificate su Twitter l’hashtag (inizia con “#”) più
associato all’evento e scoprirete gli argomenti e le tendenze
di cui si parla, chi ne parla e gli opinion leader in materia.
3. Su Facebook, probabilmente avete un network che conoscete
meglio e di cui vi fidate di più: chiedete in un post se qualcuno
se qualcuno sa di persone che lavorano in un settore che vi può
interessare, o su un posto in cui vi state trasferendo per lavoro,
che si trovi in Irlanda o in India.
“Dove vuoi essere tra 10 anni? Guarda cos’hanno fatto altri. Là fuori ci sono
tantissimi nuovi lavori che non esisteva un anno fa.”
[Commento di un partecipante al corso “I Social Media nel Recruitment
sono solo una grande trovata pubblicitaria?” durante #truLondon.]
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10 CONSIGLI PER CERCARE LAVORO SUI SOCIAL
1. Avere fiducia – cercare lavoro in questo modo è il nuovo
standard.
2. Creare un account su almeno uno dei tre più importanti –
LinkedIn, Twitter o Facebook – se non lo si ha già.
3. Dettagliare il più possibile la propria esperienza professionale
sui profili social. Citare la propria professione nella bio di Twitter e
su Facebook e compilare per intero il profilo LinkedIn.
4. Utilizzare la funzione di ricerca per individuare aziende, top
manager, case study e parole-chiave del settore che interessa. Non
aver paura di collegarsi ad essi ed aprire le porte ad un rapporto più
confidenziale.
5. Molti selezionatori e siti specializzati hanno profili social: seguire
selezionatori e siti specializzati, anche se si riceve già una loro
newsletter. Quest’ultima può essere settimanale, ma i social media
sono immediati e molti addetti ai lavori li usano.
6. Essere attivi – fare domande, commentare su blog e post altrui,
rispondere a domande, ‘ritwittare’, seguire, unirsi a gruppi, cercare i
nomi di persone che si incontreranno per un colloquio.
7. Mostrare il proprio expertise – tutti hanno qualcosa di
legato al lavoro da condividere, sanno qualcosa o hanno
trovato interessante qualcosa: ditelo al vostro network.
8. Prendere il proprio ritmo – è giusto osservare e tastare il
terreno prima d’iniziare, perché c’è ancora molto da imparare.
9. Trovare il giusto equilibrio tra professionale e personale.
Sui social media, bisogna valutare i possibili effetti sulla carriera
quando si commenta o si condivide qualcosa. Mostrare la propria
unicità e personalità è importante, ma bisogna ricordare che la
reputazione è importante, tutto rimane su Internet.
10. Chiedersi: “Sarei felice/in grado di ripetere quello che sto per
dire in un colloquio?”
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CONCLUSIONE
I social media sono le indicazioni intermedie, non la
meta finale
Anche se non vale per tutti, la maggior parte delle persone non
nasce aspirando a parlare in pubblico: e i social media sono proprio
una piattaforma di public speaking. Qualcuno potrebbe essere
intimorito da ciò e porsi domande su come comportarsi e presentarsi
adeguatamente.
In ogni caso, i social media possono aiutare ad entrare in contatto
con persone cui non si avrebbe accesso in altro modo (amministratori
delegati di società di selezione, senior leader delle aziende più
importanti), semplicemente seguendo un’azienda su LinkedIn. Un
tempo, sarebbe stato necessario lavorare realmente con queste
persone e aziende, ora si può anche essere dall’altra parte del mondo
e ricevere informazioni su di loro e contattarli direttamente. Inoltre,
consentono di sapere quali eventi di networking, career day o
conferenze sono in programma nel proprio settore, magari vicino a
sé. E, se anche non si è vicini a questi eventi, è probabile che qualcuno
ne parli sui social media, così si potranno seguire comunque.
Così come per qualsiasi altra forma di public speaking, è importante
tener presente cosa si dice, come lo si dice e qual è il vero obiettivo
del vostro “discorso”quando usate i social media. Comprendere come
rappresentare se stessi in maniera autentica o come cercare e creare
opportunità sui social media oggi sono competenze fondamentali
per molti ruoli. Fate bene queste cose e la vostra carriera se ne
avvantaggerà.