È l’Istituzione che garantisce la programmazione corretta e la gestione rigorosa delle risorse pubbliche. è l’organo che controlla i conti dello Stato. È diretta da un Ragioniere Generale dello Stato. Ha un’articolazione complessa ed è integrata con le altre Istituzioni a livello centrale e sul territorio. Nel 2019 si sono svolti i festeggiamenti per la ricorrenza dei 150 anni dall'istituzione della Ragioneria.
2. COS’È
È l’Istituzione che controlla i conti dello Stato:
garantisce la programmazione corretta e
la gestione rigorosa delle risorse pubbliche.
Supporta Parlamento e Governo nella verifica
delle politiche, dei processi e degli adempimenti
di bilancio.
Fu istituita durante il Regno d’Italia con la Legge
n. 5026/1869, su proposta del Ministro delle
Finanze Luigi Guglielmo Conte di Cambray Digny.
Alla immediata dipendenza
del Ministro delle Finanze
sarà una Ragioneria
generale (Art. 17).
Dal 2000 è un Dipartimento del Ministero
dell’Economia e delle Finanze (MEF).
“
La Ragioneria generale col metodo
della scrittura doppia riassumerà e
terrà in evidenza i risultati dei conti
delle riscossioni e dei versamenti
delle pubbliche entrate” (Art. 18)
3. IL RAGIONIERE GENERALE
È diretta da un Ragioniere Generale
dello Stato, nominato dal Governo su
proposta del Ministro dell’Economia e
delle Finanze.
Garantisce l’unità e il coordinamento
degli Uffici centrali e territoriali della
Ragioneria. Il Regolamento per
l’amministrazione del patrimonio
e per la contabilità Generale dello
Stato gli affida importanti funzioni
“proprie”, quali la vigilanza sulle
Ragionerie centrali e periferiche.
Ha inoltre funzioni consultive e
istruttorie, quali la proposta dei
Regolamenti e degli altri provvedimenti
in materia di contabilità al Ministro
dell’Economia e delle Finanze.
L’attuale Ragioniere Generale è Biagio
Mazzotta.
Un po’ di storia: Giuseppe Cerboni,
matematico e Ragioniere dello Stato
dal 1867 al 1891, fu l’ideatore del
sistema logismografico, il metodo
di registrazione a “partita doppia”,
adottato a partire dal 1877 per la
contabilità generale dello Stato.
4. COSA FA: L’ATTIVITÀ SULLA LEGISLAZIONE
Le attività della Ragioneria
Generale includono tutte le fasi di
gestione della finanza pubblica,
dalla programmazione della spesa
alla verifica del suo andamento.
Durante l’iter legislativo, svolge un
controllo preventivo su Disegni
di Legge e/o altri atti del Governo
che hanno effetti diretti o
indiretti sulla gestione economico-
finanziaria dello Stato.
Collabora a redigere gli atti normativi
della contabilità nazionale, quali il
Disegno di Legge di Bilancio, i progetti
di assestamento e le variazioni al
Bilancio, il Rendiconto generale
dello Stato.
Può proporre a Governo e
Parlamento riforme normative nel
settore economico e finanziario.
Partecipa al processo di formazione
del Bilancio dell’UE e cura i rapporti
con altri organismi internazionali del
settore della Finanza pubblica.
5. COSA FA: L’ATTIVITÀ DI CONTROLLO SULLA PA
Ha funzioni di vigilanza e controllo
finanziario:
❯ svolge l’analisi dei conti pubblici,
tramite la redazione delle Relazioni
trimestrali di cassa;
❯ monitora l’andamento contabile
degli Enti pubblici, tramite
l’esame dei bilanci preventivi e
consuntivi, la partecipazione di
propri rappresentanti nei collegi
sindacali e di revisione, le ispezioni
e gli accertamenti amministrativi
e contabili;
❯ analizza i flussi di cassa
della Tesoreria dello Stato, rileva
eventuali scostamenti dalle
previsioni di bilancio e calcola
l’indebitamento delle PA;
❯ verifica l’andamento delle voci
di spesa sociale (salute, previdenza
sociale, pensioni).
6. COM’È ORGANIZZATA: IL LIVELLO NAZIONALE
La Ragioneria Generale ha
un’articolazione complessa ed è
integrata con le altre Istituzioni, sia a
livello centrale che sul territorio.
Nella sede centrale di Roma, presso
il MEF, vi sono 10 Direzioni Generali
(9 Ispettorati generali e 1 Servizio
Studi Dipartimentale).
Presso le sedi dei Ministeri con
portafoglio, vi sono 14 Uffici
Centrali del Bilancio (UCB) - (Dlgs.
173/2003), i quali:
❯ concorrono alla formazione
del Bilancio dei Ministeri;
❯ esercitano il controllo di regolarità
amministrativa e contabile;
❯ coordinano i lavori della
Conferenza Stato-Regioni;
❯ controllano e contabilizzano le
entrate dello Stato suddivise per
centro di responsabilità;
❯ valutano la copertura finanziaria
dei provvedimenti normativi.
7. COM’È ORGANIZZATA: IL LIVELLO TERRITORIALE
Su tutto il territorio nazionale sono
dislocate 75 Ragionerie Territoriali
dello Stato (RTS), organizzate su
base provinciale o interprovinciale.
Oltre le classiche funzioni di
controllo preventivo e successivo
di regolarità amministrativa
e contabile, le RTS hanno
competenze in materia di:
❯ vigilanza sui beni del demanio
pubblico e del patrimonio mobiliare
e immobiliare dello Stato;
❯ concessione e pagamento
di pensioni di guerra e relativi
trattamenti economici accessori,
assegni annessi alle decorazioni
al valor militare, vitalizi;
❯ procedimenti amministrativi
sanzionatori per violazione delle
disposizioni antiriciclaggio;
❯ gestione delle pensioni ordinarie
privilegiate tabellari e concessione
delle reversibilità;
❯ altro.
8. LA BOLLINATURA
È un’espressione gergale molto utilizzata nel linguaggio
della Pubblica Amministrazione.
Tutti sanno che esiste la “bollinatura”, ma sono in pochi a
sapere cosa è.
9. CHE COS’È
“
Ogni legge che importi nuovi o maggiori
oneri provvede ai mezzi per farvi fronte,
Si tratta di una funzione molto importante
di “tutela finanziaria” del sistema
amministrativo.
L’art. 81 c. 3 Cost. stabilisce che
che devono essere illustrati nella Relazione
tecnico-finanziaria di accompagnamento
alla proposta normativa, insieme all’impatto
finanziario del provvedimento e alla sua
coerenza con gli obiettivi di finanza pubblica.
10. LA RELAZIONE TECNICA
La Relazione tecnica include:
❯ la quantificazione delle entrate
e degli oneri recati da ciascuna
disposizione, e le relative
coperture;
❯ i dati e i metodi utilizzati per
la quantificazione, nonché le loro
fonti e ogni elemento utile per
la verifica tecnica.
11. LA VERIFICA
La verifica sulla Relazione viene
effettuata dalla Ragioneria che,
una volta riscontrata la corretta
quantificazione degli oneri del
provvedimento e l’idoneità della
copertura finanziaria appone, tramite
la bollinatura posta dal Ragioniere
generale, il proprio visto di conformità.
Senza il visto, il provvedimento non
può essere controfirmato dal
Presidente della Repubblica e
trasmesso alle Camere.
Nessun Ddl o atto normativo del
Governo, Regolamento ministeriale o
interministeriale, con conseguenze
dirette o indirette sulla gestione
finanziaria, può prescindere
dall’esame della Ragioneria Generale.
Invece i Ddl di iniziativa
parlamentare e popolare non
richiedono la bollinatura preventiva
della Ragioneria, che svolge invece un
controllo nel corso dell’iter legislativo.
Per questo anche le proposte
normative non governative, qualora
il provvedimento comporti nuovi o
maggiori oneri per lo Stato, devono
prevedere le relative coperture
finanziarie.
12. DIALOGO CON LA RAGIONERIA
Il Governo e/o ciascuno dei Ministeri
proponenti hanno interesse a che il
provvedimento normativo proposto abbia
un iter privo di intoppi. Quindi il dialogo
con la Ragioneria di Stato inizia ben prima
della bollinatura; già durante le prime fasi di
formulazione del testo normativo, la Ragioneria
è interpellata da Governo e Ministeri per
verificare la sostenibilità del provvedimento,
ed evitarne il blocco per carenza di copertura.
N.B. Anche dopo esser stato bollinato, un Ddl
che viene emendato da un ramo del Parlamento,
qualora la modifica approvata incida sul quadro
finanziario originario, deve essere sottoposto
ad un nuovo esame della Ragioneria e ad una
nuova bollinatura.
13. La bollinatura non è un passaggio
scontato dell’iter normativo. Se fino agli
anni ’80 non si è ravvisata la necessità
di un controllo finanziario preventivo
sui Ddl e, in generale, sulla tenuta
dell’impianto normativo sotto il profilo
economico, nei decenni più recenti il
bollino della Ragioneria ha rappresentato
e rappresenta tutt’oggi un passaggio
importante.
Non sono rari o inusuali gli episodi di
ritardi o mancata presentazione di Ddl
perché la Ragioneria di Stato non ha dato
il proprio placet.
L’ITER TRIBOLATO DI ALCUNI DDL
14. ALCUNI ESEMPI
Il Decreto Dignità (D-L n. 87/2018),
che includeva numerose misure
per contrastare la precarietà del
lavoro, dopo l’approvazione da
parte del Consiglio dei Ministri, è
stato trasmesso alla Ragioneria
di Stato per la bollinatura diversi
giorni dopo. Perché? La Relazione
tecnico-finanziaria non era pronta.
Il Ddl Malattia (A.S. 1474) per i
liberi professionisti: la Ragioneria
ha espresso parere contrario alla
Relazione tecnico-finanziaria
del Ddl per la mancata previsione
all’interno del testo della copertura
finanziaria.
Il Ddl Parchi (A.S. 119-B): la Ragioneria
ha espresso parere contrario sulla
proposta di legge sulle Aree naturali
protette che, tra le altre cose,
sarebbero state trasformate in Enti
di promozione economica e sociale.
Il Ddl prevedeva l’approvazione di un
Piano triennale per le aree marine
protette, con interventi finanziati a
livello nazionale per 30 milioni di euro
e cofinanziati dalle Regioni, che non
possedevano adeguata copertura.
16. Nel 2019 si sono svolti i
festeggiamenti dei 150
anni dall’istituzione della
Ragioneria. Oltre ad una
serie di convegni e mostre
organizzati nelle diverse città
d’Italia si è svolto il seminario
“150 anni della Ragioneria
Generale dello Stato”, ed è
stato pubblicato un volume
dedicato, “La Ragioneria
Generale dello Stato”.
Gli appassionati di
numismatica hanno
apprezzato la moneta
coniata per questo
anniversario, che raffigura
i luoghi simbolo della
Ragioneria, come il Palazzo
delle Finanze di Via Cernaia
a Roma, sede del MEF, e
le date “1869” e “2019”,
rispettivamente anno di
fondazione della Ragioneria
e anno di emissione della
moneta.
17. Dalla fondazione pre-repubblicana
ad oggi, il ruolo della Ragioneria di
Stato si è evoluto sia attraverso le
riforme normative che nella prassi.
Soprattutto negli ultimi decenni,
da quando il rispetto dei vincoli
di Bilancio ha reso necessario un
controllo stringente sull’andamento
della spesa pubblica.
Secondo alcuni però, l’accresciuta
rilevanza della Ragioneria ha
comportato l’emergere di un suo
ruolo politico, poiché è dal “bollino”
del Ragioniere Generale che
dipende la possibilità di realizzare
le riforme politiche approvate da
Governo e Parlamento.
Per questo suo ruolo sempre più
politico, di soggetto valutatore
anziché mero certificatore, delle
politiche pubbliche, la Ragioneria
è stata criticata da diversi
schieramenti politici.
Siamo alla vigilia di una riforma?
PROSPETTIVE DI RIFORMA?
18. Palazzo Doria Pamphilj
Via del Plebiscito 107
Roma 00186
T. +39 06 69940838
telos@telosaes.it
www.telosaes.it
facebook.com/Telosaes
twitter.com/Telosaes
youtube.com/telosaes
linkedin.com/company/telos-a&s
pinterest.com/telosaes/
instagram.com/telos_analisi_strategie/
slideshare.net/telosaes
TELOS ANALISI & STRATEGIE