3 gennaio 2009: viene lanciata la moneta virtuale Bitcoin. Ma che cosa è? Chi l'ha creata? Quali sono i suoi vantaggi? E le criticità? Qual è il rapporto tra il Bitcoin e le tasse ? Che cosa è il minin?
Bitcoin: la moneta virtuale conquista il mondo reale
1. Bitcoin: la moneta
virtuale conquista il
mondo reale
Vantaggi e criticità del più
diffuso metodo di pagamento
“democratico”
Ottobre 2015
2. 3 gennaio 2009
Viene lanciata la moneta virtuale Bitcoin, una rete open
source che con il metodo peer-to-peer gestisce un database
comune nel quale sono registrate tutte le transazioni.
È un sistema
La moneta non coniata
sicuro: tutte le operazioni sono pubbliche e tracciabili, anche
se l’identità degli utenti resta segreta;
facile: per accedere a Bitcoin basta installare un software
per creare il proprio portafoglio digitale― wallet ― al quale
viene abbinato un indirizzo Bitcoin (che corrisponde al conto
in banca, ma senza spese di gestione), per salvare le monete;
convertibile: il cambio è stabilito tramite algoritmi, non da
una Banca centrale, ed è aggiornato ogni minuto. Oggi un
Bitcoin vale circa 1.000 dollari;
segue
3. La moneta non coniata
diffuso: è accettato per molti pagamenti on line in negozi
specializzati (Amazon, E-bay) o per le piattaforme di
download musicale e di gioco; diverse App forniscono le
mappe dei negozi/servizi (reali) che accettano Bitcoin;
ha un tetto massimo: i Bitcoin hanno un numero massimo
di diffusione, pari a 21 milioni. Ogni 4 anni viene “emessa”
una quota di Bitcoin. Nel 2017 l’emissione di moneta
giungerà a 3/4 del suo punto di massimo sviluppo, nel
2040 il processo giungerà a compimento.
4. Una rivoluzione
ancora in cerca d’autore
Chi sia davvero il padre di Bitcoin non è chiaro.
L’inventore di Bitcoin ha utilizzato lo pseudonimo Satoshi
Nakamoto, ma non si sa se dietro si celi una singola persona
oppure un collettivo.
Alcuni sostengono che Bitcoin sia nato come reazione alla crisi
finanziaria del 2009 da un movimento chiamato Cyberpunk,
impegnato nella liberalizzazione dell’informazione globale.
Nel2014LeahMcGrathGoodman,giornalistadiNewsweek,ha
sostenuto che l’autore della moneta virtuale si chiamerebbe
davvero così, e sarebbe un uomo di origini giapponesi che vive
in California.
Dorian Prentice Satoshi Nakamoto ha finora negato di
«aver creato, inventato o lavorato al Bitcoin».
5. Bitcoin è una cripto-valuta, né di carta né di metallo ma
di “bit”, operazioni matematiche nell’ambito della crittografia,
che ne garantiscono la sicurezza.
Queste operazioni richiedono sempre più potenza di calcolo,
e questa “potenza” viene fornita dagli utenti che mettono a
disposizione i loro pc per eseguire i calcoli necessari: si tratta
di un sistema di calcolo piuttosto complicato, paragonabile
al tentativo di aprire una cassaforte tentando la combinazione
tra miliardi possibili!
Quest’operazione è definita mining e gli operatori di denaro
virtuale si chiamano miner.
Molto diffuso è il mining pool, ovvero il sistema nel quale più
utenti mettono in comune le potenze di calcolo dei propri pc
ed effettuano il mining. Il premio ― i Bitcoin ― per l’apporto
computazionale fornito viene suddiviso tra tutti i partecipanti.
Come accumulare denaro
6. I vantaggi di Bitcoin
È istantaneo: si possono fare pagamenti on line da e per
tutto il mondo quasi in tempo reale.
Ha costi contenuti: le transazioni costano molto meno
dei metodi di pagamento tradizionali. Questo rende Bitcoin
particolarmente adatto anche per piccoli pagamenti,
ad esempio in bar, ristoranti, eccetera... basterebbe lo
smartphone per pagare un caffè!
È disponibile h24: non dipende dagli orari delle banche ed
è possibile prelevare/versare Bitcoin sempre. Non è soggetto
a blocchi o limitazioni da parte dei Governi come misura di
politica economica.
Non si svaluta: la limitatezza predeterminata del numero
di Bitcoin fa sì che non se ne possa aumentare la quantità
in circolazione e, quindi, non può esserci inflazione.
7. È ancora poco accettato: sebbene sia in forte espansione,
ancora oggi pochi conoscono Bitcoin e ancora meno sono
quelli che ne fanno uso.
È volatile: a causa della sua poca diffusione e della sua
giovane età, Bitcoin è soggetto a fluttuazioni del proprio
valore.
È da migliorare: è ancora una tecnologia in fase di
sviluppo, molte caratteristiche devono essere aggiunte e/o
potenziate.
È irreversibile: le transazioni eseguite non possono
essere annullate, neanche in caso di errori di digitazione
e/o destinatari sbagliati. Attenti al portafoglio!
È anonimo: questo potrebbe favorire l’utilizzo di Bitcoin
per operazioni illegali.
I punti deboli
8. Diversi operatori cambiano Bitcoin con monete tradizionali:
il tasso di cambio è calcolato al momento della transazione, in
base ai meccanismi della domanda/offerta di Bitcoin: maggiore
la richiesta, maggiore il suo valore.
In Italia la piattaforma che offre questo servizio è Robocoin
Italia. Ha installato bancomat Bitcoin a Milano, Roma e Firenze
e cresce il numero degli esercenti affiliati.
Circa 200 negozi sparsi sul territorio nazionale accettano
pagamenti in Bitcoin. L’obiettivo è raggiungere
«centinaia di punti d’accesso entro la fine del 2015».
Bitcoin e la realtà (non digitale): come comprare
moneta tradizionale e beni/servizi
9. Non è una moneta vera e propria e, quindi, può essere
considerato un bene comune, un prodotto sul quale
investire. Infatti qualcuno ha scommesso (e guadagnato) su
Bitcoin.
Chi?
I produttori delle infrastrutture digitali, le piattaforme e
i software finanziari grazie ai quali è possibile scambiare
Bitcoin e acquistare beni e servizi.
In tutto il mondo, gli investitori di Bitcoin si contano sulle
dita di una mano e sono giovani imprenditori che hanno creduto
per primi in questa cripto-valuta.
Qualche esempio di “piazze della finanza” virtuale: Mt. Gox,
BTC China, First Meta, Bitstamp.
Moneta virtuale, guadagni reali: chi
investe (e guadagna) nel mondo Bitcoin
10. Bitcoin e fiscalità: non un bene
né una valuta. Quale tassazione?
Miti da sfatare
Non è vero che le transazioni/investimenti in Bitcoin non sono
tassati perché è una moneta “intangibile”: i beni/servizi
acquistati con Bitcoin sono tassati come se fossero acquistati
con monete tradizionali. Se ad esempio acquisto un’auto, non
posso aspettarmi che sia esente da IVA!
A proposito di IVA: la Corte di Giustizia dell’UE ha stabilito
che Bitcoin non è una valuta e che il cambio con una moneta
tradizionale (e viceversa) costituisce una prestazione di servizio
a titolo oneroso; rientrando in questa fattispecie, è sottoposta
al pagamento dell’IVA.
Un passo avanti sulla fiscalità per Bitcoin.
11. Bitcoin e fiscalità: non un bene
né una valuta. Quale tassazione?
Secondo l’organo giurisdizionale dell’UE nessun Paese ha
adottato un quadro normativo organico per le monete
digitali:
Singapore,Germania,Sloveniahannostabilitoun’imposta
sulle operazioni in cripto-valuta, considerandole a seconda
dei casi reddito da capitale, moneta privata/baratto eccetera.
In Danimarca i guadagni da Bitcoin sono esentasse.
La Cina invece è contro la moneta elettronica e ne ha vietato
l’uso nel settore finanziario.
Gli USA considerano i Bitcoin alla stregua di una proprietà
(come possedere delle azioni o un immobile) con un valore
che fluttua nel tempo e produce un guadagno di capitale,
quindi deve essere tassato.
12. Quale scenario per l’Italia?
Esiste un vuoto legislativo a livello nazionale, come accade
(quasisempre!)perleinnovazionitecnologichechecostituiscono
delle vere rivoluzioni.
È un tema con forti implicazioni anche sul piano della tutela
dei consumatori, visto l’ampliarsi del numero di utenti. Diventa
quindi urgente che le Istituzioni intervengano.
Molti auspicano che sia l’UE ad approvare una legislazione
armonizzata per tutti gli Stati Membri.
13. Bitcoin e criptovalute non sono ancora diffuse su larga scala
in Italia, ma il tema di come regolamentarle e integrarle nel
circuito monetario è entrato nell’agenda politica.
C’è chi invoca cautela, chi invece non vuole imbrigliare con
“lacci legislativi” il libero sviluppo del settore.
2013
Nasce Bitcoin Foundation Italia
«Noi sosteniamo il diritto universale di ogni uomo
di effettuare libero scambio in attività finanziarie,
senza alcuna interferenza da parte di terzi.
Siamo convinti che la finanza decentralizzata possa
consentire un’economia, una società libera e giusta».
Bitcoin in Italia: cresce l’interesse
tra gli stakeholder. Le prime iniziative
14. 2014
A giugno alla Camera dei Deputati il primo incontro, promosso
dall’onorevole Stefano Quintarelli (Per l’Italia): “Bitcoin in
Italia: quali opportunità per le ‘monete matematiche’ nel nostro
Paese?” - #bitincamera.
Un secondo incontro, dal titolo “Bitcoin in the real economy”
è stato promosso dall’onorevole Sergio Boccadutri (SEL).
L’associazione CashlessWay ha dedicato l’appuntamento
annuale 2014 del “No Cash Day” a Bitcoin.
Bitcoin in Italia: cresce l’interesse
tra gli stakeholder. Le prime iniziative
15. Luglio 2014
Boccadutri (SEL) presenta il Disegno di Legge “Delega al
Governo per la disciplina dell’emissione e della circolazione
delle monete complementari”.
L’esame della proposta, assegnata alla Commissione Finanze,
non è stata ancora avviato.
Boccadutri ha affermato:
«Sto rispondendo anche a una richiesta
del mercato: l’Agenzia delle Entrate è stata interpellata
da chi accetta i Bitcoin e ha risposto di essere in attesa
di capire come muoversi. Io sono un parlamentare
e mi sono posto il problema».
La proposta normativa
16. Delega il Governo ad adottare una disciplina normativa ad hoc
che:
definisca cos’è e quali sono i criteri che identificano le
monete complementari;
imponga l’obbligo, da parte del soggetto che emette
criptomoneta, di indicare un tasso di cambio fisso con l’Euro;
specifichichesitrattadiunsistemadipagamentovolontario;
potenzi la tracciabilità dei pagamenti;
imponga l’obbligo, per il soggetto che emette criptomoneta,
di inviare una relazione semestrale alla Banca d’Italia
sulla gestione del circuito e la tutela degli interessi di chi vi
partecipa.
I contenuti del Disegno di legge
17. Il Disegno di Legge definisce la valuta come strumento di
scambio e non di deposito, ovvero:
regolamenta gli acquisti ma non l’accumulo,
e quindi non disciplina il valore oggettivo di Bitcoin,
laddove invece il principale punto debole della moneta
elettronica è proprio la volatilità del valore.
Il punto critico?
18. La sopravvivenza della critptomoneta non è più in discussione:
è ormai un fenomeno irreversibile.
I primi soggetti a rendersene conto sono stati le banche:
Goldman Sachs, Barclays e Ubs hanno manifestato interesse a
investire nel settore.
Bitcoin è un’innovazione destinata a svilupparsi, un
percorso intrapreso dal quale non è possibile né auspicabile
tornare indietro.
Vi sono passi importanti da compiere prima di poter considerare
le criptomonete alla stregue delle valute tradizionali, primo tra
tutti quello della regolamentazione.
Quali scenari possibili?