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Diamanti amore 2505

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ANNA MARIA VISSANI
   VALERIA MANTINOVI



  I diamanti
dell’Amore
  PER STUPIRSI ANCORA
 DELL ’ ALLEANZA NUZIALE
“Ti accolgo come mio sposo/a, con la
                Introduzione                         grazia di Cristo, prometto di es...
1.
        Io accolgo te
     come mio/a sposo/a
 Accoglienza reciproca. Quando sei
  nato/a ti hanno accolto! Oggi sei
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Diamanti amore 2505

  1. 1. ANNA MARIA VISSANI VALERIA MANTINOVI I diamanti dell’Amore PER STUPIRSI ANCORA DELL ’ ALLEANZA NUZIALE
  2. 2. “Ti accolgo come mio sposo/a, con la Introduzione grazia di Cristo, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, di amarti La celebrazione del Matrimonio è sem- e onorarti tutti i giorni. Ti dono questo pre un evento grandioso e profondamente anello, nel nome della Trinità, e con la for- commovente! Non è solo per la bellezza za interiore del nostro Amen a Dio”! degli sposi, la luminosità della chiesa, i fio- Otto parole, come diamanti di un unico ri, la musica e il canto! Lo stupore nasce, anello che gli sposi si donano a vicenda! in primo, luogo dalla percezione di qual- Sono promesse, sono desideri, sono lega- cosa di “divino” nell’amore umano che si mi d’amore che generano un’unica cer- sta celebrando. L’intreccio delle mani, l’in- tezza: il matrimonio è dono del Signore. contro degli sguardi, il bacio amoroso di Otto, come l’ottavo giorno: la domenica-la due persone, la gioia di un uomo e di una pienezza! La ferialità ha bisogno sempre donna davanti all’altare, due creature fra- della festa! gili e nello stesso tempo piene di attese e Nella Celebrazione Eucaristica, attorno di promesse, due libertà che si legano per alla Mensa dell’Amore eterno di Dio, i due un unico progetto di vita! sposi hanno detto “sì per sempre”. Ogni Tutto questo genera meraviglia. giorno, dentro le gioie e i dolori, posso- Lui e lei, un’unica casa (l’amore) fon- no ripetere: “Ti accolgo e ti prometto di data sulla roccia dell’alleanza, promet- esserti ancora fedele, come è fedele il Si- tono fedeltà a tutta prova, si donano un gnore con noi!”. anello come sigillo dell’amore e della Ricordando, accogliete questi inviti! reciproca accoglienza. Sanno che tutto è possibile con la forza indiscutibile della Grazia di Dio. 2 3
  3. 3. 1. Io accolgo te come mio/a sposo/a Accoglienza reciproca. Quando sei nato/a ti hanno accolto! Oggi sei qui. Dopo alcuni anni di ricerca, nell’età dell’amore, la tua vita si è intrecciata con un altra/o. Qualcosa è scattato. Dagli occhi al cuore! Un giorno hai detto: io accolgo te e tu accogli me! Sei entrato/a come amico/a e come sposo/a nella mia vita. Sarai mia moglie. Mio marito. Il tuo nome. Il mio nome. Ci siamo accolti così come eravamo ed ora ci accogliamo così come siamo. Insieme partecipi dell’avventura d’amore di Dio nel mondo. L’avventura in salita che state percorrendo vi sta donando ancora lo stupore della reciproca accoglienza? 5
  4. 4. È scritto Immobile, nel silenzio del suo stu- dio, al centro della grande casa, An- tonio era seduto davanti alla scrivania, su una vecchia sedia dai braccioli robusti e Tu mi hai rapito il cuore, finemente intagliati. Un grave incidente lo sorella mia, mia sposa, aveva immobilizzato e, almeno all’inizio, lo tu mi hai rapito il cuore aveva gettato nella più nera disperazione. con un solo tuo sguardo, Chissà perché proprio ora gli ritornava in mente di quando era arrivato a casa dall’o- con una perla sola spedale e aveva sentito un senso di freddo, della tua collana! come se anche il calore di quel luogo fami- (CANTICO DEI CANTICI 4,9) liare fosse rimasto schiacciato sull’asfalto della strada, insieme a lui. Solo adesso E noi abbiamo conosciuto prendeva coscienza di quanto fosse stato e creduto l’amore grande il macigno di tristezza che aveva che Dio ha in noi. pesato sui giorni che seguirono, quando si Dio è amore; sentiva un peso per la donna che amava chi rimane nell’amore e che doveva accudirlo. Ricordava di aver rimane in Dio pensato tante volte: “Cosa può farsene del e Dio rimane in lui. peso morto che sono diventato!”. La rive- (PRIMA LETTERA DI GIOVANNI 4,16) deva, compagna fedele, aggirarsi per casa, discreta e delicata, camminando quasi senza farsi notare, per paura di ferirlo con una invadenza che gli avrebbe ricordato la sua dipendenza dagli altri. 7
  5. 5. Nel suo studio, mentre percorreva le mi scioglie il cuore, ma tu puoi amarmi sequenze dei ricordi, scandite come dai così come sono ora?”. grani di un rosario, Antonio guardava la Lei gli aveva risposto con dolcezza: “Sì, luce del sole che riempiva la finestra da- io ti accolgo e ti amo anche così, come sei vanti a lui. La stessa luce di quella mat- ora. Tu sei e sarai sempre il mio sposo”. tina – pensò – quando lei gli era passata Da quel momento, nessun muro scre- accanto, con la posta appena recapitata. polato, o stufa spenta, o giorno doloroso Le aveva afferrato una mano e guardan- li aveva più rattristati, perché pieni della dola negli occhi le aveva detto: “Io passo sempre nuova, fertile consapevolezza di il tempo ad aspettare che tu mi venga vi- essere dono accolto dall’altro. cino perché anche la tua sola presenza Porzione di felicità posta nelle mani del Padre.
  6. 6. 2. ...con la Grazia di Cristo “Senza di me non potete far nulla” ha avvertito Gesù. Quante prove e quante difficoltà ci accompagnano dal giorno della nostra reciproca promessa! Per fortuna, per puro dono, ci è stata offerta la forza dell’amore gratuito (la Grazia) di Cristo Gesù che mai ci abbandona. Ci sentiamo uniti a Lui, come Lui è sempre unito a noi? 11
  7. 7. È scritto Era lui che amava. L’unico ragazzo con cui avrebbe voluto trascorre- re i giorni che aveva davanti era anche il Perciò, ecco, io la sedurrò, solo abbraccio umano di cui non voleva la condurrò nel deserto privarsi. Ne era innamorata e lo voleva e parlerò al suo cuore... sposare perché lui la sapeva proteggere, E avverrà, in quel giorno rispettare, far sentire libera, amata. – oracolo del Signore – Sognatore, con la mente sempre mille miglia più avanti rispetto alla realtà, buo- mi chiamerai: “Marito mio”, no da non intravedere mai alcuna malizia e non mi chiamerai più: in chi lo stava già calpestando, ferreo nel- “Baal, mio padrone”. le sue posizioni che sembravano ignorare (OSEA 2,16.18) qualsiasi sfumatura o flessibilità, consi- Rimanete in me e io in voi. derata debolezza: questo era lui. Aveva un carattere così diverso dal suo! A stare con Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. (GIOVANNI 15,4-5)
  8. 8. i piedi per terra, già si rendeva conto da Ce n’era abbastanza per scoraggiar- sola che la vita insieme, alla lunga, non si e a volte le era pure venuto in mente sarebbe stata facile. E forse per questo, di mollare. Ma sentiva che non poteva e per non volerlo accettare, si arrabbiava non voleva farlo. Ci pensò su e poi decise: quando, familiari ed amici, glielo faceva- avrebbe rischiato di fare un salto nel buio no notare, mettendola in guardia. Sem- ma prendendo con se un robusto para- brava che tutti si fossero messi d’accordo cadute: avrebbe implorato ogni giorno la nel fare gli uccelli del malaugurio. grazia di Cristo. Dalla grazia sarebbe venuta la forza necessaria a colmare le lacune della loro storia. Con essa, il loro amore sarebbe cresciuto, insieme alla voglia di gridare le meraviglie della vita. Ne era sicura! Con una grande pace nel cuore, sus- surrò: “Soccorri con la tua misericordia, o Padre, le tue creature”.
  9. 9. 3. Prometto di esserti fedele sempre È paradossale che l’amore umano nella sua fragilità possa durare “per sempre”! Eppure quel giorno e ogni giorno ci siamo promessi fedeltà. Certo non dobbiamo temere se il vento, in qualche stagione, soffia contrario e scuote la casa! Sulla roccia del Suo Amore liberante e fedele abbiamo fondato la nostra alleanza. Siamo pronti a pronunciare ancora con meno sentimento e più convinzione: “Per sempre”? 17
  10. 10. È scritto Sempre... “Certo che lo voglio” – pensa- va – mentre si ripeteva la formula in te- sta, per non fare brutte figure davanti l’altare. Ti farò mia sposa per sempre, Sempre... Aveva ripetuto con facilità quel giorno felice, davanti al tabernacolo scintil- ti farò mia sposa lante, tra i fiori bianchi, sotto gli occhi inna- nella giustizia e nel diritto, morati di lui. nell’amore e nella benevolenza, Sempre... Gridava piangendo quando lo ti farò mia sposa nella fedeltà vide allontanarsi, sogghignando, insieme a e tu conoscerai il Signore. quella donna con la quale osò avvicinarsi a lei (OSEA 2,21-22) per umiliarla e dirle che era meglio così. Le sembrava di impazzire. Sempre... Ogni mattina prova ancora a pro- Bevetene tutti, perché questo nunciare dentro di sé questa parola, quando è il mio sangue dell’alleanza, deve buttarsi giù dal letto, dentro cui vorreb- che è versato per molti be scomparire, ed entrare in camera dei figli per il perdono dei peccati. e svegliarli e prepararli per la scuola, per la giornata, per la sera, per la vita... (MATTEO 26,28) Sempre... Quando un abbraccio d’uomo la fa rabbrividire e spaccare dentro, come ce- mento seccato dal sole. Per sempre, Padre, accogli la sua forza, il suo amore, la sua fedeltà alla vita che porta frutti in Te.
  11. 11. 4. Nella gioia e nel dolore Un intreccio di gioie e sofferenze, di speranze e prove: così è fatta l’avventura umana! Abbiamo vissuto insieme esperienze d’ogni tipo e ora le possiamo anche raccontare. Alla luce delle parole che ci siamo detti il giorno del matrimonio, le possiamo sempre elaborare ed offrire. E tutto acquista significato. È bello riconoscere che la nostra comunione non è spenta, ma rafforzata! Che cosa possiamo offrire oggi e ogni domenica nel pane della fatica e nel vino della gioia sull’altare? 21
  12. 12. È scritto Giovanna rideva, appena rientrata in casa, rincorsa dai suoi bambini dopo un giro in bicicletta. Il più piccolo Le grandi acque non possono spegnere era fiero della sua prima pedalata con i l’amore né i fiumi travolgerlo. grandi, equipaggiato di tutto punto con Se uno desse tutte le ricchezze casco, guanti e ginocchiere che non era- della sua casa in cambio dell’amore, no serviti a niente perché neanche una non ne avrebbe che disprezzo. volta aveva sbandato sulle due ruote. Era (CANTICO DEI CANTICI 8,7) grata Giovanna di tutta quella meraviglia che viveva, da quando quel ragazzo che Siate lieti nella speranza, le era vicino era diventato suo marito, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera… da quando quei bambini erano entrati in Rallegratevi con quelli che sono casa. La sua voce limpida, ferma, squil- nella gioia; piangete con quelli che lante ripuliva da qualsiasi timore il cuore sono nel pianto. Abbiate i medesimi di quell’uomo, che gioiva di ogni minuto sentimenti gli uni verso gli altri; condiviso con lei. non nutrite desideri di grandezza; Ma c’erano stati momenti terribili in volgetevi piuttosto a ciò che è umile. cui Giovanna aveva pianto, come quando Non stimatevi sapienti da voi stessi. si era ritrovata in mano intere ciocche di Non rendete a nessuno male per male. capelli che cominciavano a cadere per ef- Cercate di compiere il bene davanti a fetto della chemioterapia. Certe volte le tutti gli uomini.Se possibile, per quanto sembrava di non farcela a reggere la lotta dipende da voi, vivete in pace con tutti. contro il tumore che la stava consuman- (ROMANI 12,12.15-18) do, specialmente quando era suo marito a doverla sollevare perché non riusciva a 23
  13. 13. fare quei quattro passi dal divano al letto. vivere al meglio la loro vita. E continuano Non ce la faceva più neanche a seguire i anche a sperimentare che Amore e Fe- bambini nei compiti. deltà è un binomio vincente, per effetto Eppure la sofferenza non aveva fiacca- di quella benedizione che il Padre ha ri- to il suo spirito battagliero e la sua voglia versato su di loro dal giorno in cui li ha di gioire della vita. consacrati moglie e marito e li ha nutriti Forse perché sapeva di non essere del pane della vita. sola a lottare. Sentiva che Dio le era ac- E ogni giorno, specialmente quando le canto e le dava forza attraverso l’amore nubi della sofferenza sono più dense, si che suo marito le faceva sperimentare ripetono l’un l’altro: nella gioia e nel do- ogni giorno. Lei lo percepiva forte questo lore, nella salute e nella malattia, insie- amore umano, che aveva in sé qualcosa me per l’eternità. di divino. Marco era con lei sempre, a condividere successi e fallimenti, gioie e dolori di quella battaglia. Marco e Giovan- na stanno ancora lottando e continuano a
  14. 14. 5. Amarti e onorarti tutti i giorni Siamo cresciuti nell’amore, passando dal piacere al rispetto l’uno dell’altra. C’è una Presenza nel cuore di ognuno che ci chiede di entrare all’incontro in punta di piedi. È bello scoprire la ricchezza interiore dell’altro/a e attendere con stupore la novità che ci sarà data. Cerchiamo ogni giorno di rispettarci a vicenda? 27
  15. 15. È scritto Luigi, 87 anni, è su una poltrona del salotto, davanti al televisore che sta trasmettendo una partita di calcio. Non sta Quanto è soave il tuo amore, zitto un momento: “Chi sono? Adesso che sorella mia, mia sposa, fanno?”. Dal corridoio sento che ride con quanto più inebriante del vino Matteo che gli si è seduto vicino. “Nonno è il tuo amore, – gli ha chiesto Matteo – ma quando eri giovane non giocavi a pallone?”. e il profumo dei tuoi unguenti, “Eh! Ai miei tempi eravamo poveri e si più di ogni balsamo... doveva lavorare” ha risposto lui. Quanto sei bella Sara, la moglie di Luigi, è con me, in- e quanto sei graziosa, gabbiata nel busto metallico che sostie- o amore, piena di delizie! ne le sue vertebre. Anche lei ormai ha (CANTICO DEI CANTICI 4,10; 7,7) 85 anni. Siamo nella sua casa davanti ad un mobiletto antico, sui ripiani del quale La carità non sia ipocrita: spiccano alcune foto, che mi mostra sor- detestate il male, ridendo. “Sono di quando eravamo giova- attaccatevi al bene; ni, io e Luigi – spiega –. Mi ricordo ancora amatevi gli uni gli altri il giorno in cui mi portò dal fotografo per con affetto fraterno, gareggiate questa foto. Ero così contenta! Appoggia- nello stimarvi a vicenda. ta al suo braccio mi sentivo una regina! Veramente io non ci volevo andare perché (ROMANI 12,9-10) non sapevo che vestito mettermi, ma lui neanche mi ascoltò. Ormai era deciso: ci saremmo sposati! L’aveva appena chiesto 29
  16. 16. a mio padre, che in risposta aveva bofon- l’uno per l’altra. Luigi mi ha trasmesso chiato un assenso. Ed eravamo felici. Non anche il dono della fede, che mi ha cam- sapevo quanti giorni ed anni, pieni zeppi di biato la vita”. tutto, avremmo vissuto insieme. Non sa- Nel salotto si sentono rumori. Luigi pevo quante volte mi avrebbe dimostrato non vedendo più la moglie, chiede al ni- di essere fiero di me, nel cuore della casa pote: “Dove è andata tua nonna?”. Sara come nei labirinti delle strade!”. ha sentito e si affretta a raggiungerlo, ap- Quando parla del suo lungo matrimo- poggiandosi al bastone. nio, Sara dice spesso: “I problemi e le Mi sorprendo a pensare: sono una difficoltà non sono mancati ma ci è an- bella coppia, più uniti ora di quando era- data bene. Siamo stati una provvidenza no giovani!
  17. 17. 6. Ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà Un cerchio perfetto è l’anello come l’infinito! Un cerchio d’oro che ha il sapore di Dio. Ce lo siamo donato reciprocamente. Qualsiasi cosa facciamo con le nostre mani è vissuta in comunione. A chiunque ci incontra possiamo raccontare la nostra avventura d’amore. L’anello che portiamo al dito dice a tutti: ho incontrato l’amore del mio cuore! Quanto è importante per voi, ogni giorno, questo legame d’amore? 33
  18. 18. Una domenica mattina, ci trovam- È scritto mo seduti al tavolo dove eravamo soliti pranzare insieme. Una di fronte all’altro. Mi sfilai la fede nuziale e la misi Mettimi come sigillo sul tuo cuore, al centro del tavolo. come sigillo sul tuo braccio; Ricordavo ancora con quanta emozio- perché forte come la morte è l’amore, ne eravamo andati a sceglierla insieme. tenace come il regno dei morti è la Avevamo preso la più semplice, dora- passione: le sue vampe sono vampe di ta e con l’incisione della data del nostro fuoco, una fiamma divina! Le grandi matrimonio, a cui avevamo aggiunto “Per acque non possono spegnere l’amore sempre”. né i fiumi travolgerlo. Se uno desse Ora era lì, in mezzo al tavolo, simbolo tutte le ricchezze della sua casa di una fedeltà che chiedeva il sacrificio in cambio dell’amore, non ne dell’orgoglio. avrebbe che disprezzo. “Che hai deciso?” disse lui, con un filo (CANTICO DEI CANTICI 8,6-7) di voce. In Lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso. (EFESINI 1,13)
  19. 19. Gli risposi con voce tremante, che mi do e coinvolgente da farci versare tante aveva ferita e che prima di capire cosa lacrime di perdono e di gioia. era meglio fare, avevo bisogno di un po’ Carlo prese la mia fede nuziale e men- di tempo per smaltire il cumulo di emo- tre me la rimetteva al dito, disse: “Rice- zioni. Un profondo silenzio invase tutta la vi questo anello, segno del mio amore nostra piccola sala da pranzo. Nel mio e della mia rinnovata fedeltà”. Fu come intimo una voce misteriosa mormorava: sposarlo un’altra volta! “Da adesso in poi dobbiamo dedicare più Adesso, a mente lucida, posso dire tempo a noi due, perché l’amore è pri- con cognizione di causa: l’amore è come ma di ogni nostro impegno e più forte del il chicco di grano che matura nel buio dubbio che mi travolge!”. della terra invernale. Sì, è davvero una Mi sentii ad un tratto avvolta da un grande avventura! grande abbraccio di mio marito, così cal-
  20. 20. 7. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo Ci è stato rivelato: al cuore della vita e della storia c’è Dio Trinità. Dio Padre e il Figlio Gesù, si amano di un amore forte ed eterno. Questo amore che li unisce è lo Spirito Santo. Il bello è che questo Spirito-Amore è stato riversato anche nei nostri cuori. E noi possiamo solo dire “grazie”! Ci crediamo? Ci rivolgiamo a Dio Amore nelle difficoltà della vita? 39
  21. 21. È scritto Camminavano decisi sul marcia- piede verso la fermata dell’auto- bus, nella nebbia delle prime ore di un Bontà e fedeltà non ti abbandonino: mattino di dicembre. Gennaro e Roberta légale attorno al tuo collo, scrivile avevano preso il caffè insieme a casa e sulla tavola del tuo cuore, e otterrai poi erano usciti velocemente, girando la favore e buon successo agli occhi chiave nel portone per poi infilare i guan- di Dio e degli uomini. Confida nel ti e cercare subito la mano dell’altro, gli Signore con tutto il tuo cuore... Riconoscilo in tutti i tuoi passi occhi ed il sorriso dell’altra. ed egli appianerà i tuoi sentieri... Si erano sposati da poco e dopo il ma- Le sue vie sono vie deliziose e tutti i trimonio si erano trasferiti in un’altra cit- suoi sentieri conducono al benessere. tà dove avevano trovato un lavoro e due (PROVERBI 3,3-6.17) stanze in affitto. Stavano facendo la ga- vetta e il presente non faceva intravedere In verità, in verità io vi dico: sicurezze a breve scadenza, ma loro sem- chi crede in me, anch’egli compirà bravano non curarsene più. Il tempo che le opere che io compio e ne compirà passava aveva smesso di portare il suo di più grandi di queste, perché io carico di angosce, inquietudini e buio; era vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. (GIOVANNI 14,12-14)
  22. 22. invece diventato alleato e complice della more divino, invocato sulla loro unione loro serenità. nel sacramento ricevuto, avesse poten- Dal giorno delle loro nozze, quando ziato oltre misura il loro amore umano e si erano promessi di non voler più vive- stesse operando le benedizioni che aveva re senza l’altro, affrontavano le giornate promesso. Ogni giorno era pieno di no- con entusiasmo, libertà e voglia di vivere. vità, perché nuovo era il loro amore. La Certo, c’era un segreto! Qualcosa di in- Trinità che si era chinata sulla loro vita, finitamente buono e grande era entrato li aveva resi creature nuove. Creature nella loro vita: l’amore che lega insieme unite in un amore più grande, quello che le persone della Trinità, il Padre, il Figlio fa guardare la vita con gli occhi ridenti e lo Spirito Santo. Sembrava che quell’a- dell’amore di Dio.
  23. 23. 8. Amen! Tutta la comunità il giorno del nostro matrimonio ha esclamato: “Amen!”. Anche noi abbiamo detto nel nostro intimo: “Ho capito e ci sto!”. Perché vogliamo appoggiare la nostra casa sulla roccia dell’amore di Dio. Che il Signore benedica la nostra promessa e la nostra vita insieme. Ora e per sempre. Amen! Grazie dell’amore che ci hai donato. Perdonaci quando non sappiamo amarci, Signore Dio misericordioso! Abbracciaci e rivelaci ancora e sempre la tua Presenza amorosa! 45
  24. 24. È scritto Guarda, porta il suo lucidalabbra preferito”. Così mi ha detto lui, ritto accanto alla bara di sua moglie, con uno Lo Spirito e la sposa dicono: sguardo sereno mentre io cercavo di non «Vieni!». E chi ascolta, ripeta: singhiozzare. “L’hanno pettinata, vestita «Vieni!». Chi ha sete, venga; e truccata proprio bene. C’è tanta gente, chi vuole, prenda gratuitamente ci sono gli amici, i parenti, i fiori. Mi ri- l’acqua della vita. corda la festa del nostro matrimonio. Ci siamo tutti e lei è proprio bella”. …Colui che attesta queste cose Sono corsa fuori, con le corde vocali dice: «Sì, vengo presto!». paralizzate, per inghiottire un po’ d’aria Amen. e respirare. Ha appena smesso di piove- Vieni, Signore Gesù. re. Guardo il cielo. Tra nuvole nere si è La grazia del Signore Gesù aperto un varco da cui esce un arcobale- sia con tutti. no bellissimo, una scia di colori tracciata (APOCALISSE 22,17.20) tra terra e cielo, tra finito ed infinito, tra morte e vita. Tra la morte e la vita! Amen. Così sia, Padre, la tua volontà e la tua alleanza, rinnovata tra uno sposo e la sua sposa. Tra creatura e Creatore.
  25. 25. Non è il vostro amore che sostiene il matrimonio: è il matrimonio che, d’ora in poi, porta sulle spalle il vostro amore. Dio vi unisce in matrimonio: non lo fate voi, è Dio che lo fa. Dio protegge la vostra unità indissolubile di fronte a ogni pericolo che lo minaccia dall’interno e dall’esterno. Dio è il garante dell’indissolubilità. È una gioiosa certezza sapere che nessuna potenza terrena, nessuna tentazione, nessuna debolezza potranno sciogliere ciò che Dio ha unito. (Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa) Centro di Spiritualità “Sul Monte” COLLANA Via Sabatucci 15 - Castelplanio (AN) STUPORE www.sulmonte.org Altri titoli disponibili: Immagini: Fotolia L’estasi della preghiera Realizzazione La conversione del cuore © Editrice VELAR 2012 24020 Gorle (BG) € 2,00 www.velar.it ISBN 978-88-01-05225-1 Esclusiva per la distribuzione in libreria: ELLEDICI - Rivoli (To) www.elledici.org ISBN 978-88-01-05225-1 9 788801 052251

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