2. RAPIDA BIOGRAFIA
1313: nasce(forse) a Certaldo, figlio illegittimo di un
ricco mercante, Boccaccino di Chelino
1327: il padre si trasferisce a Napoli e vuole
indirizzare Boccaccio alla sua professione (socio
della potente banca fiorentina di Bardi)
1340: costretto a tornare a Firenze a causa della
crisi della banca dei Bardi
1348: subisce la perdita del padre, della matrigna e
di numerosi amici e causa della peste nera
1349: scrive il Decameron
1375: il 21 dicembre muore a Certaldo.
3. DECAMERON
Il Decameron è una raccolta di 100 novelle e
considerata un’opera che ispirò l’ideale di vita
edonistica, tipico della cultura umanista e
rinascimentale.
Le 100 novelle sono racchiuse da una cornice
narrativa e raccontate in 10 giorni da una brigata di 7
ragazze e 3 ragazzi di elevata condizione sociale,
che si sono ritirati in campagna per sfuggire alla
peste. Qui, trascorrono il tempo tra banchetti, canti,
balli e giochi e decidono di raccontare ogni giorno
una novella ciascuno.
Il re, quotidianamente eletto dalla brigata, fissa un
tema ai narratori; tuttavia ad uno di essi (Dioneo) è
concesso non rispettare il tema generale ed è
4. sempre l’ultimo a raccontare, per “addolcire” una
giornata triste e drammatica, e due giornate: la prima
e la nona hanno un tema libero.
Nell’introduzione ad ogni giornata viene descritta la
gioiosa vita della brigata. Tra novella e novella ci
sono i commenti degli altri membri e ogni giornata è
chiusa da una conclusione accompagnata da una
ballata.
I narratori non hanno caratteri e psicologie definite
che li rendono autentici personaggi e i loro nomi
richiamano o personaggi delle opere precedenti di
Boccaccio stesso, o personaggi letterari.
5. POETICA
Dal punto di vista stilistico, il Decameron presenta un
eccellente gioco di simmetrie nel quale rientrano per
analogia le tematiche predilette da Boccaccio, come la
beffa, le peripezie, la fortuna, la cortesia, l'ingegno,
l'amore, i vizi e le virtù dell'essere umano. L'autore vuole
rappresentare la realtà, da osservatore imparziale, nei
suoi aspetti molteplici e nei continui mutamenti, per questo
la sua poetica può essere definita realistica. Essa inoltre è
caratterizzata dalla precisione dei dettagli, descrizioni di
luoghi e persone reali, e si disinteressa di questioni
politiche morali e religiose. L'opera è destinata a fornire
diletto e insieme consigli pratici di comportamento e,
quanto ai contenuti, esprime l'intenzione di narrare
"novelle piacevoli, aspri casi d'amore e altri fortunati
avvenimenti".
6. ALTRE OPERE
Ricordiamo tra le opere del periodo napoletano
Filostrato, Filocolo, Teseida, Caccia di Diana e le
Rime.
Le opere scritte invece durante la sua vita a Firenze
sono: La Comedia delle Ninfe fiorentine, L’Amorosa
visione e Elegia di Madonna Fiammetta, anche se la
sua opera principale fu il Decameron.