5. NEL 2020 LA MORTALITÀ PIÙ ALTA DAL SECONDO DOPOGUERRA
TASSI SPECIFICI DI MORTALITÀ PER GENERE, CLASSE DI ETÀ E RIPARTIZIONE.
DIFFERENZA TRA LA MEDIA 2015-2019 E IL 2020
Variazione assoluta per 100 mila residenti
Fonte: Istat, Base dati integrata mortalità giornaliera comunale. Dati provvisori stimati
-500
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
0-49 50-64 65-79 80 e più
ITALIA
Maschi
Femmine
-500
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
0-49 50-64 65-79 80 e più
NORD
Maschi
Femmine
-500
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
0-49 50-64 65-79 80 e più
CENTRO
Maschi
Femmine
-500
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
0-49 50-64 65-79 80 e più
MEZZOGIORNO
Maschi
Femmine 746mila
I decessi
registrati
nel 2020
Per gli uomini
è scesa sotto
gli 80 anni,
per le donne
è tornata a 85
L’aspettativa di vita
torna ai livelli del 2012
6. ANALISI PUNTUALE DELLE CAUSE DI MORTE
ECCESSO DI MORTALITÀ: CONTRIBUTO DELLE
CAUSE ALL’INCREMENTO DI MARZO-APRILE 2020
RISPETTO ALLA MEDIA 2015-2019
Valori assoluti
Fonte: Istat, Indagine su decessi e cause di morte
DECESSI PER CAUSA NEL 2020 RISPETTO ALLA
MEDIA 2015-2019: CONFRONTO TRA BIMESTRI
GENNAIO-FEBBRAIO E MARZO-APRILE
Valori percentuali
-8
-49
-135
593
691
1.074
1.224
1.366
1.367
1.557
2.074
2.477
2.708
5.119
29.184
-10.000 0 10.000 20.000 30.000 40.000
Malattie infettive e parassitarie
Tumori
Cause esterne
Altre del sistema respiratorio
Cardiopatie ischemiche
Altre malattie circolatorie
M. cr. basse vie respiratorie
M. cerebrovascolari
Sintomi, segni e mal definite
Diabete
Altre cause di mortalità
Cardiopatie ipertensive
Demenza e Alzheimer
Polmoniti e influenza
Covid-19
-0,8
-0,9
-0,2
-16,8
-8,2
-11,9
-0,9
-4,7
-17,8
-8,2
0,6
-4,2
-3,4
-11,3
-3,4
-0,3
-0,2
5,9
9,7
13,6
17,0
25,3
26,7
39,3
40,2
40,8
48,3
205,9
-50 0 50 100 150 200 250
Cause esterne
Malattie infettive e parassitarie
Tumori
Cardiopatie ischemiche
Altre malattie circolatorie
M. cerebrovascolari
Altre cause di mortalità
Altre del sistema respiratorio
M. cr. basse vie respiratorie
Cardiopatie ipertensive
Sintomi, segni e mal definite
Diabete
Demenza e Alzheimer
Polmoniti e influenza
Marzo-Aprile
Gennaio-Febbraio
60%
L’eccesso
di mortalità
legato al
Covid-19
Malattie letali:
polmoniti, influenze
in aumento:
demenze e Alzheimer
Marzo e aprile 2020:
per gli ultra 80enni
il Covid-19
è la prima causa di morte
7. PRESTAZIONI INDIFFERIBILI PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. ANNI 2018-2019, 2019-2020
Variazioni percentuali
Fonte: Elaborazione Istat su dati Ministero della salute, flusso ex art. 50 di specialistica ambulatoriale
CALO DELLE PRESTAZIONI MEDICO-OSPEDALIERE
-0,7
-4,4
4,1
0,0
-9,4
-4,9 -4,9
-7,0
-12
-10
-8
-6
-4
-2
0
2
4
6
Nord Centro Mezzogiorno Italia
2018-2019 2019-2020
6,8 milioni
le prestazioni
sanitarie
in meno
Prestazioni indifferibili
quelle erogate
a pazienti con gravi
patologie
-7%
Il rinvio di esami
e terapie sta comportando
gravi rischi per la salute
dei cittadini
8. NEL 2020 CROLLANO NASCITE E MATRIMONI
MATRIMONI TOTALI PER RITO E MESE
DI CELEBRAZIONE. ANNI 2019-2020 (a)
Valori assoluti
Fonte: Rilevazione dei matrimoni. Dati 2020 provvisori
(a) Per esigenze di comparabilità, non sono stati considerati i matrimoni celebrati il giorno 29 febbraio
dell’anno bisestile 2020
NATI PER PERIODO DI NASCITA E RIPARTIZIONE
GEOGRAFICA DI RESIDENZA. ANNI 2020-2021 (a)
Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
2019
2020
2019
2020
2019
2020
2019
2020
2019
2020
2019
2020
2019
2020
2019
2020
2019
2020
2019
2020
2019
2020
2019
2020
2019
2020
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic Media
Civili Religiosi
-16
-12
-8
-4
0
4
8
Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Italia
Gennaio-Ottobre 2020 Novembre-Dicembre 2020
Gennaio 2021 Febbraio 2021
Marzo 2021
Fonte: Istat, Bilanci demografici. Dati provvisori
(a) Per esigenze di comparabilità sono stati considerati gli eventi riferiti a 28 giorni nel mese
di febbraio 2020
le nozze celebrate
Nel 2020 rispetto al 2019
le nascite
+8,1
-50%
-3,8%
il calo a gennaio
più contenuto
il calo di febbraio
+8,1
-14%
-4,7%
Le nascite nel 2021
il lieve aumento
di marzo
+3,7%
9. NATI PER PERIODO DI NASCITA E CITTADINANZA DEL NATO. ANNI 2020-2021 (a)
Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
Fonte: Istat, Bilanci demografici. Dati provvisori
a) Per esigenze di comparabilità sono stati considerati gli eventi riferiti a 28 giorni nel mese di febbraio 2020
MAGGIORI VULNERABILITÀ PER LA FECONDITÀ DEGLI STRANIERI
-30
-25
-20
-15
-10
-5
0
5
10
Italiana Straniera Italiana Straniera Italiana Straniera Italiana Straniera Italiana Straniera
Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Italia
Gennaio-Ottobre 2020 Novembre-Dicembre 2020 Gennaio 2021 Febbraio 2021 Marzo 2021
Nati da genitori stranieri
Il recupero di marzo 2021
novembre-dicembre
2020
-11,4% CONTRO -8,8%
-15,6% CONTRO -2,8% febbraio 2021
rispetto agli italiani
per gli italiani
+5,9%
-8,3% per gli stranieri
10. MINORE MOBILITÀ INTERNA E INTERNAZIONALE
VARIAZIONE DEI MOVIMENTI MIGRATORI DEL 2020 RISPETTO ALLA MEDIA DEL PERIODO 2015-2019
PER RIPARTIZIONE DEI FLUSSI (a)
Valori percentuali
Fonte: Istat, Iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per trasferimento di residenza
(a) Dati provvisori stimati
-1,7
-26,2
-7,4
-3,9
-33,9
-14,2
-4,4
-36,9
-15,1
-2,8
-30,6
-10,8
-80
-70
-60
-50
-40
-30
-20
-10
0
10
20
30
Mobilità
interna
Immi-
grazioni
Emigra-
zioni
Mobilità
interna
Immi-
grazioni
Emigra-
zioni
Mobilità
interna
Immi-
grazioni
Emigra-
zioni
Mobilità
interna
Immi-
grazioni
Emigra-
zioni
Nord Centro Mezzogiorno Italia
Pre-covid (Gennaio-Febbraio) Primaondata (Marzo-Maggio) Transizione (Giugno-Settembre)
Seconda ondata (Ottobre-Dicembre) Variazione media
Variazioni 2020 rispetto a 2015-19
il calo della
mobilità interna
le immigrazioni
le emigrazioni
-2,8%
-30,6%
-10,8%
- 5,6%
il flusso verso
l’estero
dei giovani
italiani
laureati
12. CAPITALE UMANO IN ITALIA: PROGRESSI E RITARDI
POPOLAZIONE 25-64 E 30-34 ANNI CON ALMENO UN TITOLO SECONDARIO SUPERIORE PER CLASSE DI ETÀ,
SESSO, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E TITOLO DI STUDIO. ANNO 2020
Valori percentuali
Fonte: Eurostat, Labour Force Survey
48,6
43,3
44,1
47,2
45,0
40,6
37,5
44,9
42,1
44,4
46,0
43,5
37,3
37,7
30,1
17,2
18,4
18,1
20,6
13,9
13,3
34,9
23,0
24,0
24,6
27,6
19,1
17,9
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Ue27
Italia
Nord-ovest
Nord-est
Centro
Sud
Isole
Ue27
Italia
Nord-ovest
Nord-est
Centro
Sud
Isole
Maschi Femmine
Popolazione 25-64
46,9
49,5
46,5
51,9
51,3
49,4
49,1
39,9
43,1
41,4
44,3
39,4
44,6
48,4
35,7
21,4
26,0
25,1
22,3
15,8
15,7
46,2
34,3
36,7
37,5
41,8
28,0
24,7
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Ue27
Italia
Nord-ovest
Nord-est
Centro
Sud
Isole
Ue27
Italia
Nord-ovest
Nord-est
Centro
Sud
Isole
Maschi Femmine
Popolazione 30-34
Secondario superiore Terziario
La probabilità
di laurearsi è più alta
per le donne (34,3%
per le 30-34enni),
pur restando ampio
il differenziale
con la Ue27
(circa 12 p.p.)
Nel 2020 i possessori
di un titolo terziario
in Italia rispetto all’Ue27
fra i 25-64enni
20,1% CONTRO 32,5%
27,8% CONTRO 40,0% fra i 30-34enni
13. SOLO LA METÀ DEI DIPLOMATI SI ISCRIVE SUBITO ALL’UNIVERSITÀ
TASSO DI ISCRIZIONE ALL’UNIVERSITÀ (a) PER REGIONE, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E SESSO.
ANNO ACCADEMICO 2018/2019
Valori percentuali
Fonte: Istat, Elaborazione su dati Miur; Popolazione residente comunale per sesso, anno di nascita e stato civile (R)
(a) Residenti nella regione iscritti all'università (in una qualsiasi sede universitaria sul territorio italiano, per 100 giovani di 19-25 anni residenti nella stessa regione.
(b) Il dato della provincia autonoma di Bolzano risulta particolarmente contenuto a causa del fatto che oltre la metà (6.971 su 12.548) risulta iscritto in una università austriaca
(https://astat.provincia.bz.it/downloads/JB2020(15).pdf)
Tra gli ultra 80enni:
0
10
20
30
40
50
60
70
A
b
r
u
z
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s
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Totale Maschi Femmine
50%
dei diplomati
si immatricola
all’università
lo stesso anno
donne
46,8%
34,2% uomini
Nell’a.a. 2018/2019
erano iscritti all’università
4 su 10 giovani 19-25enni
14. I VANTAGGI DELL’ISTRUZIONE SUL MERCATO DEL LAVORO
TASSO DI OCCUPAZIONE DEI GIOVANI 30-34 ANNI PER TITOLO DI STUDIO E SESSO IN ITALIA,
NELLA UE27 E NEI PIÙ GRANDI PAESI EUROPEI. ANNO 2020
Valori percentuali
Fonte: Eurostat, Labour force survey
Tra gli ultra 80enni:
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Totale
Maschi
Femmine
Totale
Maschi
Femmine
Totale
Maschi
Femmine
Totale
Maschi
Femmine
Totale
Maschi
Femmine
Italia Ue27 Francia Germania Spagna
Terziario Al più secondario inferiore Secondario superiore
Supera di
I benefici
dell’accumulazione
del capitale umano
sono particolarmente
evidenti
per i più giovani
8p.p.
tra giovani
30-34enni
laureati
rispetto ai
diplomati
Il differenziale
nei tassi
di occupazione
L’istruzione ha mantenuto
un carattere protettivo
rispetto al rischio di perdere
l’occupazione
16. CRISI ECONOMICA: IL CALO PIÙ ALTO DEGLI ULTIMI 70 ANNI
PRODOTTO INTERNO LORDO. PRIMO TRIMESTRE 2019 - PRIMO TRIMESTRE 2021
Valori destagionalizzati trimestrali; I trimestre 2019 = 100
Fonte: OCSE ed Eurostat
80
85
90
95
100
105
110
115
T1 T3 T1 T3 T1
2019 2020 2021
Uem Cina USA
75
80
85
90
95
100
105
T1 T3 T1 T3 T1
2019 2020 2021
Italia Francia
Germania Spagna
Caduta verticale della
la perdita dei consumi
privati
la riduzione degli
investimenti
-10,7%
-9,1%
-8,9%
la caduta del
Pil nel 2020
che torna
ai livelli
del 1998
Caduta verticale
della domanda interna
17. UN IMPATTO ETEROGENEO SUL MERCATO DEL LAVORO
ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE IN ITALIA.
OCCUPATI E TASSO DI OCCUPAZIONE. GENNAIO
2010-MAGGIO 2021
Occupati (in milioni, scala sinistra) e tasso di occupazione (valori
percentuali, scala destra)
Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro
OCCUPATI E VARIAZIONI PER CONDIZIONE
E CARATTERE DELL’OCCUPAZIONE.
GENNAIO 2020-MAGGIO 2021
Occupati in milioni (scala destra) e variazioni assolute in migliaia
(scala sinistra)
A gennaio 2021 si tocca
il livello minimo
dell’occupazione
La crisi ha penalizzato
in particolare i settori
a prevalenza femminile
21,6
21,8
22,0
22,2
22,4
22,6
22,8
23,0
23,2
23,4
-300
-200
-100
0
100
200
300
G F M A M G L A S O N D G F M A M
2020 2021
Permanenti A termine
Indipendenti Occupati
54
55
56
57
58
59
60
21,6
22,0
22,4
22,8
23,2
23,6
24,0
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
%
milioni
Occupati
Occupati m.m.3m
Tasso occupazione 15-64
il tasso di
occupazione
tra
gennaio 2020
e
gennaio 2021
58,9
DA
A 56,5
18. INDEBITAMENTO NETTO, SALDO PRIMARIO E DEBITO PUBBLICO. ANNI 2007-2020
Valori percentuali in rapporto al Pil
Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat e Istat
UN ANNO ECCEZIONALE PER LA FINANZA PUBBLICA
3,4
2,3
-0,7
0,0
1,1
2,2 2,0
1,6 1,6 1,5 1,4 1,5
1,8
-6,0
-1,3
-2,6
-5,1
-4,2
-3,6
-2,9 -2,9 -3,0
-2,6 -2,4 -2,4 -2,2
-1,6
-9,5
103,9
155,8
90
100
110
120
130
140
150
160
-10
-8
-6
-4
-2
0
2
4
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Saldo primario Indebitamento netto Debito (scala destra)
il rapporto
deficit/Pil
l’incidenza
del debito
Caduta verticale della
-9,5%
155,8
%
Nel 2020 in Italia
-0,6
il rapporto
deficit/Pil
nell’Uem
DA
-7,2
A
19. LE PROSPETTIVE DI BREVE PERIODO
CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE ITALIANE, PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA.
GENNAIO 2017 - GIUGNO 2021
Indici destagionalizzati, base 2010=100 (a)
Fonte: Istat, Indagine sulla fiducia delle imprese e dei consumatori
(a) Il dato di aprile 2020, mese in cui l'indagine non è stata condotta, è stato interpolato
la crescita attesa
del Pil nel 2021
la crescita attesa
del Pil nel 2022
Caduta verticale della
+4,7%
+4,4%
Le previsioni Istat
la crescita
attesa
delle unità
di lavoro
nel 2021
+4,5%
60
70
80
90
100
110
120
130
2017 2018 2019 2020 2021
Beni Intermedi Beni strumentali
Beni di consumo MANIFATTURA
0
20
40
60
80
100
120
140
2017 2018 2019 2020 2021
Turismo Trasporti e mag.
SERVIZI Servizi ICT
20. IL REDDITO DELLE FAMIGLIE NEL 2020
REDDITO DISPONIBILE, SPESE PER CONSUMI FINALI E PROPENSIONE AL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE.
ANNI 2000-2020
Variazioni e valori percentuali
Fonte:Istat, Conti nazionali
12,9
6,7
15,8
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
-12
-10
-8
-6
-4
-2
0
2
4
6
8
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
%
reddito
variazioni%
Reddito disponibile Spesa per consumi finali Propensione al risparmio (scala destra)
per le famiglie
meno abbienti
la diminuzione
delle spese risulta
più contenuta
Caduta dei consumi
Aumento propensione al risparmio
il reddito
disponibile
delle
famiglie
-2,8%
21. LE FAMIGLIE IN POVERTÀ ASSOLUTA
INCIDENZA DI POVERTÀ ASSOLUTA
PER CONDIZIONE PROFESSIONALE
DELLA PERSONA DI RIFERIMENTO
Anni 2019-2020, valori percentuali (a)
Fonte: Istat, Indagine sulle spese per consumi
(a) Il dato relativo a imprenditori e liberi professionisti del 2019 non è diffuso a causa della scarsa numerosità campionaria.
INCIDENZA DI POVERTÀ ASSOLUTA FAMILIARE
PER CITTADINANZA DEI COMPONENTI
E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA
Anni 2019-2020, valori percentuali
Tra gli ultra 80enni:
2,5
13,2
3,2
7,6
19,7
4,4
15,4
1,7
10,2
*
5,2
19,7
4,3
12,7
0 5 10 15 20
Dirigente, quadro e
impiegato
Operaio e assimilato
Imprenditore e
libero professionista
Altro indipendente
In cerca di occupazione
Ritirato dal lavoro
Altra condizione
2019 2020
5,8
7,6
4,5 5,4
8,6
9,4
6,4
7,7
0
5
10
15
20
25
30
35
2019 2020 2019 2020 2019 2020 2019 2020
Nord Centro Mezzogiorno Italia
Famiglie di soli italiani
Famiglie con almeno uno straniero
Totale famiglie residenti
individui
DA 6,4% A 7,7% famiglie
DA 7,7% A 9,4%
le famiglie con
almeno uno
straniero
le famiglie
unicamente
straniere
25,3%
26,7%
L’incidenza
della povertà assoluta
22. MANIFATTURA E SERVIZI: UNA RISALITA DISOMOGENEA
FATTURATO MANIFATTURIERO, PER DESTINAZIONE
DELLE VENDITE E SETTORE DI ATTIVITÀ
ECONOMICA. PRIMO TRIMESTRE 2021
Dati corretti per i giorni di calendario; variazioni tendenziali;
valori percentuali
Fonte: Istat, Indagini sul fatturato
FATTURATO DEI SERVIZI PER SETTORE DI ATTIVITÀ
ECONOMICA. PRIMO TRIMESTRE 2021
Dati grezzi; variazioni tendenziali; valori percentuali
Tra gli ultra 80enni:
-30
-10
10
30
50
70
90
Mobili
Metallurgia
App.
elettrici
Altri
trasporti
Autoveicoli
Prod.
metallo
Meccanica
Legno
Altre
manifatture
Minerali
non
met.
Totale
Gomma
Chimica
Elettronica
Riparazioni
Tessile
Abbigliamento
Carta
Alimentari
Bevande
Pelle
Farmaceutica
Stampa
Petrolifero
Totale Interno Estero
22,0
21,8
7,3
5,1
5,0
4,6
3,4
1,6
0,7
-2,4
-6,9
-7,9
-37,2
-38,6
-51,0
-58,8
-70,8
-85,6
-100
-80
-60
-40
-20
0
20
40
Commercio
di
auto
e
rip.
Poste
e
corriere
Editoria
Attività
professionali
Informatica
e
servizi
It
Commercio
all'ingrosso
Magazzinaggio
Servizi
escl.
commercio
Telecomunicazioni
Programm.
e
trasmiss.
Trasporto
terrestre
Servizi
supp.
a
imprese
Ristorazione
Prod.
Cinema
e
tv
Trasporto
marittimo
Trasporto
aereo
Alloggio
Agenzie
di
viaggio
il livello del
fatturato industriale
rispetto al pre-crisi
il livello
del fatturato
del terziario rispetto
al pre-crisi
Caduta verticale della
+0,9%
-7%
Nei primi 3 mesi del 2021
il livello
del
fatturato
nei servizi
di alloggio
-70,8%
23. L’IMPATTO DELLA CRISI SULLE STRATEGIE D’IMPRESA
STRATEGIE ADOTTATE DALLE IMPRESE CON ALMENO 10 ADDETTI PER RISPONDERE ALL’EMERGENZA
COVID-19 SECONDO IL LORO GRADO DI DIGITALIZZAZIONE PRE-COVID
Valori percentuali
Fonte: Elaborazione su dati Istat, prima edizione del Censimento permanente sulle imprese e seconda edizione dell’indagine su Situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza sanitaria Covid-19
le imprese mature
digitalmente
le imprese
sperimentatrici
le imprese
non digitalizzate
le imprese
asistematiche
le imprese
costruttive
Durante l’emergenza
hanno ridimensionato
+8,1
4,1%
8%
11%
11%
12%
0
5
10
15
20
25
30
35
Ridimensio-
namento
Nuovi canali
di vendita
Digitaliz-
zazione
Collaborazioni Modello 4.0 Ristruttur.
Aziendale
Innovazione
prod./processo
Mature Sperimentatrici Costruttive Asistematiche Non digitalizzate
25. RISTAGNO DELLA PRODUTTIVITÀ
VALORE AGGIUNTO IN VOLUME, ORE LAVORATE E PRODUTTIVITÀ DEL LAVORO IN ITALIA, FRANCIA,
GERMANIA E SPAGNA. ANNI 2000-2020 (A)
Numeri indice base 2000=100
Fonte: Eurostat, National Accounts
(a) Valore aggiunto al netto dei fitti imputati (gruppo L68A, stimato per il 2020 sulla base della quota degli anni precedenti).
Tra gli ultra 80enni:
90
95
100
105
110
115
120
125
130
135
2000 2005 2010 2015 2020
Livello 2000
FRANCIA
90
95
100
105
110
115
120
125
130
135
2000 2005 2010 2015 2020
Livello 2000
GERMANIA
90
95
100
105
110
115
120
125
130
135
2000 2005 2010 2015 2020
Livello 2000
ITALIA
90
95
100
105
110
115
120
125
130
135
2000 2005 2010 2015 2020
Livello 2000
SPAGNA
Valore aggiunto Input lav.(monte ore) Produttività oraria
Pil 2019 rispetto al 2007
valore aggiunto
appena superiore
al livello del 2010
in Italia
in Spagna
+8,1
-4%
10,3%
in Francia
12,6%
in Germania
15,5%
26. ANDAMENTO IN VOLUME DEGLI INVESTIMENTI FISSI LORDI (SINISTRA) E DELLO STOCK DI CAPITALE NETTO
(DESTRA) NELL'INDUSTRIA IN SENSO STRETTO E NEI SERVIZI DI MERCATO, ESCLUSE LE ATTIVITÀ
IMMOBILIARI. ANNI 2000-2020
Numeri indice base 2007=100
Fonte: Istat, Conti nazionali
DEBOLEZZA NELLA DINAMICA PRODUTTIVA
18%
il tasso di
investimento
in rapporto
al Pil
Nel 2019
Nel 2026
i livelli aggiuntivi
attesi sul Pil
+8,1
+2,3%
-4 punti
rispetto
alla media
dell’area
euro
75
80
85
90
95
100
105
2000 2004 2008 2012 2016 2020
Industria in
senso stretto
Servizi di mercato
(escl.immobil.)
75
80
85
90
95
100
105
2000 2004 2008 2012 2016 2020
Industria in
senso stretto
Servizi di mercato
(escl.immobil.)
27. RICERCA E SVILUPPO UN SETTORE DA SOSTENERE
ANDAMENTO DELLA SPESA IN R&S DELLE IMPRESE IN ITALIA, GERMANIA, FRANCIA E SPAGNA,
PER IL TOTALE DELL’ECONOMIA E PER I PRINCIPALI SETTORI ECONOMICI. ANNI 2007-2019
Numeri indice base 2007=100 e variazioni percentuali tra il 2007 e il 2018
Fonte: Eurostat, Science and Technology Indicators.
90
100
110
120
130
140
150
160
170
180
2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019
Germania Spagna Francia Italia
-10
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
110
120
Manifattura Servizi privati Servizi ICT
Germania Spagna Francia Italia
del Pil in Italia
in Francia
+8,1
0,2%
0,3%
in Germania
0,4%
Spesa pubblica
per ricerca e sviluppo
28. -25,5%
PIL ED EMISSIONI CLIMALTERANTI NEI PAESI UE E NEL REGNO UNITO. ANNI 2008-2019
Variazioni percentuali medie annue e intensità emissiva nel 2019 in tonnellate di CO2 equivalente per milione di euro a prezzi 2015
Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat, Conti delle emissioni atmosferiche e Conti nazionali
L’ITALIA UN PAESE A BASSE EMISSIONI…
Belgio Bulgaria
Cechia
Danimarca
Germania
Estonia
Irlanda
Grecia
Spagna
Francia
Croazia
Italia
Cipro
Lettonia
Lituania
Lussemburgo
Ungheria
Malta
Paesi Bassi
Austria Polonia
Portogallo
Romania
Slovenia
Slovacchia
Finlandia
Svezia
Regno Unito
Ue27
-4
-3
-2
-1
0
1
2
-3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6
Tasso
di
crescita
medio
annuo
delle
emissioni
climalteranti
Tasso di crescita medio annuo del Pil
di gas serra
nell’atmosfera
tra il
2008 e il 2019
La crisi del 2020 ha ridotto
del 10% le emissioni
In tutti i paesi Ue
l’intensità
emissiva nel 2019
è inferiore rispetto
al livello del 2008
29. …MA C’È ANCORA DA MIGLIORARE
EMISSIONI CLIMALTERANTI DELLE FAMIGLIE:
CONTRIBUTI ALLA VARIAZIONE TOTALE 2008-2019
PER PAESE EUROPEO
Componente (punti percentuali)
Fonte: Elaborazione su dati Eurostat, Conti delle emissioni atmosferiche
EMISSIONI CLIMALTERANTI DELLE IMPRESE:
CONTRIBUTI ALLA VARIAZIONE TOTALE 2008-2019
PER PAESE EUROPEO
Componente (punti percentuali)
-20
-16
-12
-8
-4
0
4
8
Francia Italia Germania Ue27 Spagna
Altro
Trasporto
Riscaldamento/raffrescamento
Totale emissioni Famiglie
Italia Spagna Germania Ue27 Francia
-35
-30
-25
-20
-15
-10
-5
0
5
10
15
Valore aggiunto totale
Composizione del valore aggiunto
Intensità di emissione del valore aggiunto
Variazione emissioni climalteranti 2019-2008
Tra gli ultra 80enni:
Emissioni delle famiglie
La diminuzione
per le attività produttive
italiane
della media Ue
la variazione 2008-2019
-15,3%
-28,9% CONTRO -19%
Il trasporto delle famiglie
cruciale
per la riduzione
delle emissioni