Anzeige
Anzeige

Más contenido relacionado

Presentaciones para ti(20)

Anzeige
Anzeige

Introduzione al vangelo di Luca 1

  1. Parrocchia di Sant’Anna, Lugagnano (VR) INTRODUZIONE AL VANGELO DI LUCA I I INCONTRO: I VANGELI TRA FEDE E STORIA
  2. CONTENUTI DEL I INCONTRO a. Che cosa significa la parola Vangelo? b. Chi ha scritto i vangeli? Ci si può fidare di quello che dicono? c. Che cosa significa che i Vangeli sono Parola di Dio? d. Si può pregare con i Vangeli? Come?
  3. I QUATTRO COLORI DEL VANGELO il NERO: sottolinea con questo colore i personaggi, i luoghi, le indicazioni di tempo e i verbi. La forma ideale è quella di riportare sul tuo quaderno in colonna questi tre tipi d'indicazioni. L’AZZURRO scegli la frase che più ti è piaciuta nel Vangelo, quella che ti ha colpito particolarmente, e trascrivila con questo colore sulla pagina di quaderno. Il ROSSO: Che cosa rispondi a Gesù, dopo quanto ti ha detto con la sua Parola? Scrivi con questo colore una preghiera o almeno una semplice invocazione, magari presa dallo stesso Vangelo. Il VERDE è il colore della vita. Scrivi con questo colore un proposito partendo dalla lettura del brano. La sera o in qualche altro momento, ti chiederai se l’hai messo in pratica.
  4. Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1, 1-4) 1 Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, 2 come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, 3 così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, 4 perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.  Quali passaggi l'evangelista ha dovuto compiere prima di scrivere il suo vangelo?  Per chi è stato scritto il Vangelo? Qual è lo scopo dell'opera?
  5. La parola greca euaggelion (εὐαγγέλιον) significa buona notizia e indicava i messaggi che gli emissari dell'imperatore proclamavano in piazza. Il Vangelo e i vangeli
  6. IL VANGELO ANNUNCIATO DA GESÙ DURANTE LA SUA PREDICAZIONE ITINERANTE, Gesù annunciava il Vangelo di Dio che consisteva nella venuta imminente del Regno. Dopo il tempo della lontananza, Dio tornava a mostrare la sua vicinanza al popolo guarendo i malati e offrendo il perdono ai peccatori. Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelodi Dio, 15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1, 15)
  7. IL VANGELO ANNUNCIATO DAGLI APOSTOLI DOPO LA PASQUA, i discepoli hanno indicato con il termine di Vangelo l'annuncio della morte e della risurrezione di Gesù (il kerygma). Questo evento era il cuore di quella fede che era necessaria per ottenere la giustificazione dei propri peccati. «1Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio –2che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture3e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, 4costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore»(Rm 1, 1-4)
  8. IL VANGELO SCRITTO DAGLI EVANGELISTI ALCUNI DECENNI DOPO, Marco unisce i due significati precedenti in un unico racconto: il regno di Dio, annunciato da Gesù, si realizza con la sua morte e risurrezione. Nasce un nuovo genere letterario: i Vangeli. Questi testi non sono semplici biografie di Gesù, perché non si limitano a raccontare la sua storia ma intendono aiutare il lettore a credere in Lui. Sono, dunque, dei racconti STORICO-TEOLOGICI. 1Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figliodi Dio. (Mc 1, 1)
  9. Le fasi di composizione dei Vangeli gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono TESTIMONI OCULARI (αὐτοπτικός) I PRIMI TESTIMONI Luca si rifà, innanzitutto, alla testimonianza dei primi compagni di Gesù, che considera fonti attendibili. Sono stati, infatti, con Lui fin dall'inizio e lo hanno visto vivo dopo la sua morte.
  10. Le fasi di composizione dei Vangeli divennero MINISTRI DELLA PAROLA LA TRADIZIONE ORALE NELLE CHIESE i discepoli diffusero, in tutto il mondo, il kerygma, creando così le prime comunità cristiane. In questi piccoli gruppi si conservava la memoria di Gesù.
  11. Le fasi di composizione dei Vangeli MOLTI hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti LE PRIME COMPOSIZIONI SCRITTE con la morte dei primi testimoni, le comunità cristiane hanno iniziato a mettere per iscritto le memorie su Gesù. Nel proemio Luca fa accenno a queste fonti precedenti, da cui ha certamente attinto per scrivere il suo vangelo.
  12. Il Vangelo di Marco: sono i brani che sono presenti sia in Marco che in Matteo ed in Luca MARCO 4, 21 MATTEO 5, 15 LUCA 8, 16 Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggioo sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce
  13. La fonte Q: se confrontiamo Matteo e Luca, troviamo numerosi detti simili. Si pensa che facessero parte di una raccolta che si è ormai perduta. MATTEO 5, 3 LUCA 6, 20-21 Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
  14. Fonti proprie: Luca ha una serie di parabole che non sono presenti in nessun altro vangelo (Padre misericordioso, ricco Epulone ecc). Probabilmente facevano parte di una raccolta scritta in precedenza (sigla L). LUCA 15, 9-10 quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova?E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte.
  15. Le fasi di composizione dei Vangeli così ANCH’IO ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resocontoordinato. REDAZIONE FINALE Luca non si è limitato a copiare le fonti, ma le ha confrontate e ordinate. Questo lavoro di redazione è ancora oggi visibile, se confrontiamo il vangelo di Luca con gli altri due sinottici.
  16. MARCO 14, 72 MATTEO 26, 74-75 LUCA 22,60-61 subito, per la seconda volta, un gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detto: "Prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai". subito un gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola di Gesù, che aveva detto: "Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte". un gallo cantò. Allora il Signore si voltòe fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte".
  17. Durante il mese di Ramadàn del suo quarantesimo anno nella grotta del monte Hirà, Dio affidò al Suo Servo Muhàmmad la Missione Profetica. Era l'anno 13 prima dell'Egira, durante il mese di Ramadàn, mese in cui Muhàmmad era solito praticare il digiuno. Fu una delle ultime notti dispari. Muhàmmad stava meditando, quando l'Angelo entrò nella grotta e gli intimò: iqra (leggi!) Poi, terminata la rivelazione del primo brano del Testo Coranico, l'Angelo annunciò:«Muhàmmad, io sono Gabriele e tu sei l'Inviato di Dio!» Il Vangelo, Parola di Dio e parola dell'uomo DalVangelosecondoLuca 1 Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, 2 come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, 3 così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, 4 perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. entrambi i testi raccontano la composizione di un testo sacro. Che differenza noti? Che cosa s’intende dire quando si afferma che il Corano è Parola di Dio? Che cosa s’intende dire quando invece afferma che il Vangelo è Parola di Dio?
  18. Il Vangelo non è solo un resoconto storico, ma è considerato da sempre anche come Parola di Dio. Per spiegare ciò i teologi hanno coniato un'espressione ben precisa: la Sacra Scrittura è ispirata. Quest'aggettivo ha due significati: • Gli autori umani che hanno scritto la Bibbia hanno ricevuto uno speciale dono dello Spirito, che li ha guidati in tutte le fasi della composizione. • Lo Spirito Santo illumina chi legge con fede le Scritture perché possano comprendere il significato autentico dei testi. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia (2 Tm 3, 16)
  19. Per molti secoli l'ispirazione è stata intesa come un vero e proprio dettato: Dio suggeriva ogni singola parola all'autore, senza alcun margine di errore. Questa metafora è, però, entrata in crisi nell'epoca moderna perché non era in grado di dare risposta a tre domande fondamentali:
  20. Se lo Spirito detta a Luca il testo, come possiamo considerarlo un vero autore? Non rischia di essere un burattino nelle mani di Dio? Se la scrittura è Parola di Dio, è vera senza errori. Come allora possiamo spiegare le inesattezze scientifiche, le contraddizioni testuali e i numerosi errori storici? Se la composizione del vangelo è stata molto lunga e ha coinvolto diverse persone, l'immagine del dettato non appare un po' ingenua?
  21. Con la Dei Verbum del Concilio Vaticano II si è riletto il concetto dell'ispirazione: Il Padre si rivela all'uomo, innanzitutto, attraverso suo Figlio. La parola di Dio è, dunque, Gesù Cristo stesso, il Verbo che si è fatto carne È Lui, infatti, che realizza tutte le parole contenute nelle Scritture.
  22. Come Gesù si è fatto uomo per rivelarsi alle sue creature, così anche la Sacra Scrittura si è adattata al linguaggio umano per farsi comprendere. In questo caso la personalità e la cultura dell'autore sono gli strumenti vivi con cui Dio parla all'uomo.
  23. Lo scopo ultimo della Bibbia non è solo trasmettere delle nozioni, ma è portare l'uomo alla salvezza. La Sacra Scrittura non vuole fare una semplice cronaca degli avvenimenti, ma intende offrire, innanzitutto, una lettura teologica della storia.
  24. Pregare con il Vangelo Nei documenti che hanno preparato ed accompagnato il Sinodo si è parlato di diversi metodi per accostare con frutto e nella fede le sacre Scritture. Tuttavia l’attenzione maggiore è stata data alla lectio divina, che è davvero «capace di schiudere al fedele il tesoro della Parola di Dio, ma anche di creare l’incontro col Cristo, parola divina vivente». DALL'ESORTAZIONE Verbum Domini di Benedetto XVI, 87
  25. Essa si apre con LA LETTURA (LECTIO) del testo, che provoca la domanda circa una conoscenza autentica del suo contenuto: Senza questo momento si rischia che il testo diventi solo un pretesto per non uscire mai dai nostri pensieri. Che cosa dice il testo biblico in sé?
  26. Qui ciascuno personalmente, ma anche come realtà comunitaria, deve lasciarsi toccare e mettere in discussione, poiché non si tratta di considerare parole pronunciate nel passato, ma nel presente. Segue, poi, LA MEDITAZIONE (MEDITATIO) nella quale l’interrogativo è: Che cosa dice il testo biblico a noi?
  27. La preghiera come richiesta, intercessione, ringraziamento e lode, è il primo modo con cui la Parola ci cambia. Si giunge successivamente al momento della PREGHIERA (ORATIO) che suppone la domanda: Che cosa diciamo al Signore come risposta alla sua Parola?
  28. Infine, la lectio divina si conclude con LA CONTEMPLAZIONE (CONTEMPLATIO) durante la quale noi assumiamo come dono di Dio lo stesso suo sguardo nel giudicare la realtà e ci domandiamo: Quale conversione della mente, del cuore e della vita chiede a noi il Signore?
  29. È bene poi ricordare che la lectio divina non si conclude nella sua dinamica fino a quando non arriva all’AZIONE (ACTIO), che muove l’esistenza credente a farsi dono per gli altri nella carità.
Anzeige