1. Infezioni difficili:
batteri ESKAPE
Dr. Dino Sgarabotto
Malattie Infettive e Tropicali
Azienda Ospedaliera di Padova
2. Gli antibiotici
• La scoperta degli antibiotici iniziata con la
penicillina ha ridotto la morbilità e la mortalità
delle malattie infettive
• L’uso generalizzato degli antibiotici ha
determinato l’emergenza di patogeni resistenti
(MDR) e la necessità ricorrente di avere nuovi
antibiotici
• La selezione genetica di patogeni resistenti agli
antibiotici avviene in continuazione e risponde
alla teoria di Darwin applicata al mondo
microscopico
3.
4. I batteri ESKAPE
• Secondo i CDC, i sei patogeni a cui si riferisce
la sigla ESKAPE costituiscono i 2/3 di tutti i
patogeni responsabili delle infezioni
nosocomiali
• La sigla ESKAPE è stata coniata per indicare i
patogeni che sfuggono (“scappano”)
all’efficacia degli antibiotici e cioè sono
resistenti agli antibiotici disponibili fino al
2000
5. ESKAPE
• Enterococcus faecium
• Staphylococcus aureus
• Klebsiella species
• Acinetobacter baumannii
• Pseudomonas aeruginosa
• Enterobacter species
6. Non ci sono nuovi farmaci
• Alcune molecole nuove contro i cocchi Gram
positivi sono disponibili
• Mancano soprattutto nuovi farmaci contro i
bastoncelli Gram negativi
• Intanto i batteri multiresistenti (MDR) si
globalizzano (MRSA, Klebsiella KPC,
Clostridium NAP1)
7. Enterococcus faecium
• L’Enterococcus faecalis resta sensibile
all’ampicillina, mentre l’Enterococcus faecium è
resistente a tutte le betalattamine
• Tutti gli enterococchi sono resistenti
costituzionalmente alle cefalosporine
• L’Enterococcus faecium di solito è sensibile ai
glicopeptidi che possono essere associati agli
aminoglicosidi
• Da 10 anni è presente un Enterococcus faecium
resistente alla Vancomicina chiamato VRE
9. VRE
• Resistenti non solo all’ampicillina ma anche ai
carbapenemici e alla vancomicina
• Sono poco virulenti, di non è necessario
trattarli nelle infezioni miste endoaddominali
• Vanno sempre trattati se isolati dal sangue
specie se catetere CVC correlati
• Si utilizza linezolid, tigecyclina e daptomicina,
ma questi antibiotici non sono stati studiati
bene su VRE
10. I nuovi antibiotici contro VRE
• Synercid (quinopristina/dalfopristina:
associazione di due streptogranine) poco usata e
molto costosa, battericida
• Linezolid: batteriostatico, occasionalmente
piastrinopenia dopo 10-14 giorni, emergenza di
isolati resistenti
• Daptomicina (lipopeptide): battericida,
occasionalmente aumento del CPK fino alla
miopatia
• Tigecyclina: batteriostatica ma attiva anche
contro le enterobatteriacee
11. MRSA
• CA-MRSA riscontrata in piccoli cluster fra
atleti, militari e bambini
• MRSA un problema caratteristico dei grossi
ospedali ma anche delle case di riposo con
ospiti non autosufficienti
• È un problema non recente per cui l’industria
farmaceutica ha proposto una serie di nuovi
farmaci specificatamente studiati per l’MRSA
12.
13. Problemi terapeutici con MRSA
• Oltre il 50% degli stafilococchi isolati in ospedale
sono MRSA e non MSSA
• MIC per la Vanco in aumento e cioè pur restando
sensibili ai glicopeptidi le MIC non sono più < 0,5
ug/ml, ma bensì <1.0 o 2.0 ug/ml
• Vanco con MIC > 1.0 significa che si tratta di
hVISA e la vancomicina non è più battericida ma
semplicemente batteriostatica
• Daptomicina nelle batteriemie; Linezolid nelle
polmoniti; altre opzioni sono il Bactrim nel 90%
dei casi e talora la clindamicina nel 50%
14. Batteriemie CVC correlate da
Stafilococchi coagulasi negativi
• Oltre il 50% con MIC per Vanco > 2.0
• Le infezioni del CVC sono dovute oltre il 50% a
Stafilocochi coagulasi negativi (St. epidermidis,
hominis, haemoliticus, capitis, warneri,
saprophyticus, lugdunensis)
• Nella terapia empirica delle batteriemie CVC
correlate si sta abbandonando la Vanco per la
Daptomicina e poi con l’esito dell’antibiogramma
se pssibile de-escalation a Vanco o a cefalozolina
o oxacillina.
15. Klebsiella ed Escherichia
• Klebsiella pneumoniae ed Escherichia coli
possono causare infezioni urinarie, biliari, gastro-intestinali
o celluliti post-traumatiche ove ci sia
necrosi dei tessuti
• Oltre il 20% delle infezioni in ospedale sono
dovute a questi patogeni
• Progressiva resistenza agli antibiotici: Klebsiella
costituzionalmente resistente all’ampicillina,
mentre oltre il 50% delle Escherichie lo sono
diventate; resistenza a chinolonici e
cotrimoxazolo
16. ESBL in Klebsiella ed Escherichia
• ESBL significa resistenza estesa a tutte le
betalattamine (cefalo di 2°, 3° e 4°
generazione) con l’eccezione dei
carbapenemici (meropenem, imipenem) e
delle cefamicine (cefotetan/cefoxitin)
• Oltre il 10% sono ESBL positive e dunque
resistenti alle cefalosporine di 3° generazione
• Tutte sensibili alla Tigecyclina
19. KPC
• Klebsiella pneumoniae resistente anche alle
cefomicine e ai carbapenemici
• Imipenem/meropenem con MIC > 16 ug/ml cioè
resistenti borderline superabile utilizzando dosi il
doppio di quelle standard
• Ertapenem sempre resistenti
• Suscettibile a Colistina, Tigecyclina, Gentamicina e
talora al Bactrim
• Facile diffusione all’interno dell’ospedale se non si
individuano i portatori e si prendono precauzioni
da contatto (PPE: Personal Protective Equipment) e
isolamento spaziale
23. Acinetobacter baumannii
• Di solito si vede nei centri ustioni ed in alcune
rianimazioni
• Ora si trova spesso nei grandi ospedali ed in
alcune case di riposo per non autosufficienti
(specie se ci sono stati vegetativi)
• Progressiva multiresistenza
• I primi casi di Acineto MDR risalgono agli anni
90 su militari con ferite infette rimpatriati
dall’Iraq e dall’Afganistan
24. Acineto MDR
• Simile a KPC come resistenza agli antibiotici a
un po’ meno patogeno
• Meropenem a dosi doppie delle standard,
associate a Colimicina e Tigecyclina
25. Pseudomonas aeruginosa
• È il patogeno multiresistente più
comunenemente incontrato
• Patogenicità ridotta eccetto negli ustionati,
negli stati vegetativi o simili delle lunodegenze
• Negli immunodepressi (oncoematologici, HIV,
trapiantati, reumatologici molto
immunosoppressi
• Traumatizzati della strada con esposizione
all’acqua dolce e al fango
26. Definizione delle resistenze:
MDR, XDR, PDR
MDR: resistenza a 1 o più antibiotici di almeno 3 categorie diverse
XDR: resistenza a 1 o più antibiotici di tutte eccetto 2 categorie diverse
PDR: resistenza a tutti gli antibiotici listati
27. Pseudomonas PDR
• È frequente (8-10%) nei pazienti con fibrosi
cistica in fase avanzata
• Nei tracheostomizzati e nei portatori di
catetere vescicale a dimora se vengono
sottoposti a frequenti cicli di antibiotici
29. Enterobacter cloacae
• Può essere ESBL: attivi solo i carbapenemici
• Può essere AMP-C: resistente alle cefalo di 2°
e 3° generazione, ma attive quelle di 4°
cefepime ed ovviamente i carbapenemici
• Tigecyclina efficace, ma per le infeziuoni
urinarie la dose va raddoppiata perché
l’escrezione è epatica e non renale
• Resistente ai chinolonici, Bactrim e talora
anche aminoglicosidi
30.
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