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OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’AMIANTO
ONA Onlus
Atti del Convegno
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE
DA AMIANTO E RISCHI SULLA SALUTE
ACRI (CS), 30 aprile 2015
©Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus
Proprietà letteraria riservata
ISBN 978-88-99182-05-2
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Atti del Convegno
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
AMIANTO E RISCHI SULLA SALUTE
ACRI (CS), 30 aprile 2015
Cinema Comunale
Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e delle convenzioni internazionali
Prima edizione: 31 luglio 2015
ISBN 978-88-99182-05-2
Organizzazione del Convegno
Comitato Tecnico
Ing. Giuseppe Infusini
Presidente Comitato ONA di Cosenza
Geologo Beniamino Falvo
Commissario dell’Ona per la Regione Calabria
Consiglio Didattico
Prof.ssa Rosaria Ginese
Prof.ssa Annunziata Viteritti
Prof.ssa Patrizia Viteritti
Docenti dell’ITCGT “Giambattista Falcone” di Acri e
dell’IPSSS “Da Vinci” di Cosenza
Atti a cura di
Lorenza Fiumi
Ricercatore CNR – INSEAN – IIA - Membro Comitato Tecnico Scientifico ONA
Michele Rucco
Segretario Generale ONA Onlus
Hanno contribuito
Carlo Meoni
Tecnico CNR - INSEAN – IIA
Paola Ceccarel
Coordinatore Comitato ONA Valbormida (SV)
Convegno
“Contaminazione ambientale da amianto e
rischi sulla salute”
Cinema Comunale Acri (CS)
30 aprile 2015
Programma dei lavori
del 30 aprile 2015
Cinema Comunale - Acri (CS)
Presiede e modera l’avv. Franca Sposato
Saluti
Dott. Salvatore Ferraro, Assessore all’Ambiente del Comune di Acri.
Francesco Fusca, Ispettore Emerito del Ministero della Pubblica Istruzione
Prof. Giuseppe Giudice, Dirigente scolastico dell’ITCGT “G. Falcone” di Acri
L’impegno dell’ONA a fianco delle istituzioni scolastiche Pag. 1-2
Geologo Beniamino Falvo, commissario ONA per la Regione Calabria.
Il progetto: “Contaminazione ambientale da amianto e rischi per la salute” Pag. 3-4
Prof.ssa Annunziata Viteritti, dell’ITCGT “G. Falcone” di Acri
Caratteristiche dell’amianto e malattie asbesto correlate Pag. 5-18
Angela Jessica Viteritti, Alunna della Classe III A Turistico dell’ITCGT “G. Falcone” di Acri
Localizzazione cartografica delle discariche abusive di amianto rilevate nel territorio di
Acri. Pag. 19-31
Rebecca Perri, Alunna della Classe III A Turistico dell’ITCGT “G. Falcone” di Acri
Il Progetto: “Viaggio attraverso i luoghi dell’amianto” Pag. 32-33
Prof.ssa Rosaria Ginese, dell’ITCGT “G. Falcone” di Acri
Competenze di ARPACAL riguardo il campionamento di materiali contenenti amianto
Arch. Pasquale Citrigno, Dott. Francesco De Vincenti, ARPACAL – Centro Regionale
Geologia e Amianto Pag. 34-41
Il ruolo dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto nell’attuale situazione della Calabria.
Ing. Giuseppe Infusini, coordinatore del Comitato ONA di Cosenza Pag. 42-45
Le azioni della Regione in materia di amianto
On. Dott. Giuseppe Aieta, Deputato Regionale della Calabria Pag. 46-47
Conclusioni
Dott. Michele Rucco, Segretario Generale dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA
Onlus Pag. 48-50
Appendice 1
PRESENTAZIONI E SLIDES
Angelo Pirillo, Alunno della Classe V
a
CAT (Costruzione Ambiente Territorio)
dell’ITCGT “G. Falcone” di Acri.
Viaggio attraverso i luoghi dell’amianto. (film documentario)
Presentazione multimediale del lavoro svolto durante il ritrovamento delle varie
discariche presenti sul territorio di Acri.
Pasquale Citrigno e Francesco De Vincenti
Giuseppe Infusini
Michele Rucco
Giuseppe Infusini
Appendice 2
IL CONVEGNO E LE INIZIATIVE PROPEDEUTICHE
Il Convegno di Acri del 30.04.2015:
• Locandina Convegno Cosenza 30.04.2015
• Convocazione per Audizione presso IV
a
Commissione del Consiglio Regionale
della Calabria
• Rassegna stampa Convegno Acri 30.04.2015
Incontro “Rischio amianto: dalla conoscenza alla tutela” con gli studenti dell’I.S.S. -
I.P.S.S.S. ‘Leonardo Da Vinci’ – I.T.A.S. ‘Antonia Nitti’, Auditorium I.I.S. Leonardo da
Vinci, Cosenza, 22 aprile 2015:
• Locandina Convegno Cosenza 22.04.2015
• Relazione Geologo Beniamino Falvo
• Relazione Prof.ssa Patrizia Viteritti
• Relazione degli alunni del IV
o
e V
o
Chimico
• Presentazione ing. Giuseppe Infusini
• Protocollo d’intesa sottoscritto dal Comitato ONA Cosenza e l’Istituto d’Istruzione
Superiore IPSSS “Leonardo da Vinci” – ITAS “Nitti” di Cosenza
• Rassegna stampa Convegno Cosenza 22.04.2015
Convegno “ Il pericolo amianto in Calabria e la risposta delle istituzioni”,
Protoconvento Francescano, Castrovillari (CS), 14 marzo 2015
Incontro con le classi del corso CAT dell’ITCGT “G. Falcone”, 24 febbraio 2015
Incontro “Pericolo amianto e tecniche di bonifica tra indifferenza e malattie”, Sala del
Consiglio Comunale di San Marco Argentano (CS), 10 gennaio 2015
Rassegna stampa delle denunce dell’ONA Cosenza
Cronologia dei Convegni organizzati dal Comitato ONA di Cosenza
Video del Convegno del 30 aprile 2015
Servizio del TG3 Calabria delle ore 14:00 del 30.04.2015
Servizio Acri Social del giorno 08.05.2015
Relazioni
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 1
L’impegno dell’ONA a fianco delle istituzioni scolastiche
Geologo Beniamino FALVO
Commissario Regionale ONA Cosenza
E-mail: onacosenza@gmail.com - www.onacosenza.it
È una esigenza oramai acquisita quella della apertura del mondo scolastico al territorio nel processo
formativo di conoscenze da parte dei giovani.
In questa visione, nel tempo, è gradualmente maturata la consapevolezza di apertura del processo
formativo “fuori delle aule scolastiche” sia con la esperienza della settimana dei beni culturali sia
con l’esperienza della alternanza scuola – lavoro (ASL).
Altrettanto importante del rapporto scuola – lavoro si può considerare il rapporto scuola – ambiente
in quanto il giovane potrà, successivamente, fare esperienza nel mondo del lavoro, ma difficilmente
avrà modo di acquisire gli elementi di conoscenza del proprio ambiente, fuori dal contesto
scolastico.
I processi formativi “extrascolastici” per gli istituti tecnici e professionali assumono un valore
aggiuntivo di conoscenze, particolarmente se si riesce a coinvolgere, in tale percorso, il mondo delle
professioni, delle associazioni, dei servizi, della pubblica amministrazione, delle istituzioni.
L’impegno dell’Associazione ONA Onlus Cosenza (Osservatorio Nazionale Amianto sez.
territoriale di Cosenza) al fianco della istituzione scolastica mira a sviluppare l’interazione tra il
sapere e l’ambiente, contesto all’interno del quale si colloca il percorso di alternanza scuola –
ambiente.
La manifestazione odierna si propone l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sul tema della
conoscenza, riscoperta, tutela, conservazione e valorizzazione dei beni ambientali del proprio
territorio.
È un primo, seppure limitato, esempio di conoscenza della realtà territoriale, ma anche una prima
importante iniziativa di apertura della scuola verso la comprensione del contesto ambientale nel
quale è collocata.
Occorre che le varie componenti scolastiche coinvolte in tali iniziative abbiano piena
consapevolezza del significato di tali obiettivi formativi che si intendono perseguire nella piena
valorizzazione e personalizzazione degli apprendimenti degli allievi.
Sarebbe auspicabile, pertanto, che i responsabili del mondo scolastico, consapevoli della valenza
della conoscenza del proprio territorio nel processo formativo dei giovani, si facciano promotori
della esigenza di una alternanza scuola – ambiente (ASA).
Geologo Beniamino FALVO
Indice
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 2
Sarebbe anche auspicabile che tali esperienze ricevano le dovute attenzioni, non solo del mondo
scolastico, ma anche della società civile, per valorizzare ed implementare le conoscenze tecnico –
scientifiche degli allievi, indispensabili per orientarsi adeguatamente nella comunità in cui vivono
ed operano.
Questa nuova visione di apertura della scuola verso l’ambiente consente di acquisire conoscenze
verso questo ampio settore nei riguardi di alcune importanti problematiche del proprio territorio
quali l’acqua, i rifiuti, gli inquinanti, le tipologie agronomiche - forestali dei suoli, le fonti
energetiche, le caratteristiche geomorfologiche dei terreni ( frane, alluvioni, erosioni ), le peculiarità
geologiche delle diverse aree (sicurezza delle strutture edilizie, conservazione del patrimonio
urbanistico, salvaguardia delle vie di comunicazioni, evoluzione dei fenomeni sismici), ecc.
Il convegno odierno va in questa direzione e rappresenta una particolare conoscenza, anche se
specifica, del territorio. Si esaminano e si analizzano informazioni e dati morfologici, problematiche
relative alle acque, ai rifiuti solidi urbani, ai materiali inquinanti, al recupero dell’ambiente, alla
salvaguardia e tutela della salute.
In questa ottica il lavoro effettuato dagli allievi riguarda la presenza, la mappatura, il censimento, il
degrado di un pericoloso inquinante per l’ambiente e la salute dell’uomo, qual è il minerale
amianto, contenuto nelle lastre di eternit, utilizzate nel secondo dopoguerra principalmente per le
coperture edilizie.
Detto materiale oggi si rinviene dappertutto, sparso assieme ad altri rifiuti, nel territorio comunale
di Acri, con grave pericolo di inquinamento dei suoli, delle acque, dell’ambiente e, quindi, della
salute dell’uomo.
Inizio testo
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 3
Il Progetto:
“Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute“
Prof.ssa Annunziata Viteritti
Referente del Progetto - Istituto Tecnico Statale Commerciale per Geometri e per il Turismo – I.T.C.G.T.
“Giovanni Battista Falcone“ - via Padre Giacinto da Belmonte, 35, 87041 Acri – (CS)
tel. 0984/953533 - fax 0984/910629 itcgacri@tin.it - www.itcgtacri.it
MOTIVAZIONI
Negli ultimi anni il rapporto con l’ambiente è una delle determinanti fondamentali dello stato di
salute della popolazione umana. Dalla città inquinata alla foresta incontaminata, la relazione tra
l’individuo e diversi fattori ambientali può risultare in diversi stati di benessere o di malattia.
L'art. 32 della Costituzione dispone "La repubblica tutela la salute come fondamentale
diritto dell'individuo ed interesse della collettività e garantisce cure gratuite per gli
indigenti". Oggi la salute dei cittadini è sempre più minacciata dalla contaminazione
ambientale di sostanze inquinanti e patogene. Fra queste ultime sono da annoverare le
fibre di amianto presenti in molti materiali edilizi in stato di degrado e, pertanto, in grado
di liberarsi nell'aria ed essere inalate causando, così, malattie con danni irreversibili alla
salute umana.
Il problema dell’amianto , anche nel territorio calabrese molto più diffuso di quanto si possa
pensare, rappresenta una minaccia per la salute e l'ambiente. Pertanto si ritiene utile
avviare un'informazione dei danni alla vita umana a partire dai giovani studenti, anche al
fine di sviluppare la giusta consapevolezza di questa problematica nelle future
generazioni.
IL PERCORSO DEL PROGETTO
L’odierno convegno rappresenta la fase finale del percorso del progetto “Rischio Amianto”
strutturato secondo contenuti in grado di far comprendere gli elementi da tenere in considerazione,
da un punto di vista ambientale, per valutare le conseguenze sulla salute derivanti dalla
contaminazione ambientale da amianto, tenendo presente l'equazione: ambiente pulito =
salute; ambiente contaminato = malattia.
OBIETTIVI POSTI
Il progetto che è stato attuato, “CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA AMIANTO E RISCHI
SULLA SALUTE”, si fonda su due direttrici di obiettivi formativi e didattici:
Direttrice 1: sviluppare le conoscenze sui legami tra fonti di inquinamento da amianto e
gli effetti negativi sulla salute, sugli strumenti e i metodi per le analisi
ambientali.
Indice
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 4
Direttrice 2: sviluppare la consapevolezza della necessità di eliminare l'amianto dal
territorio calabrese (bonifica), unica misura di prevenzione certa,
intervenendo soprattutto con idonee normative di carattere regionale ed
iniziative locali che garantiscano la sicurezza della popolazione.
ATTUAZIONE
Il progetto è stato rivolto a tutte le classi dell’Istituto Tecnico Commerciale, Turistico e
per Geometri. La sua attuazione ha richiesto metodologie di approccio integrate e
multidisciplinari. Ci si è avvalsi di lezioni specifiche, ricerca e lavori di gruppo, raccolta di dati
territoriali sui siti inquinati, raccolta delle informazioni acquisite dai cittadini e di quelle fornite
dall’Osservatorio Nazionale Amianto – Comitato Provinciale di Cosenza. Gli incontri con gli
esperti dell’ONA Cosenza hanno consentito di affrontare i seguenti aspetti della problematica
amianto:
-
"Rilevazione e classificazione dell'amianto”
-
"Le malattie asbesto correlate"
-
"La legislazione di riferimento sull'amianto”
Utilissima è stata la collaborazione della prof.ssa Rosaria Ginese nella conduzione del progetto e
dei lavori di ricerca effettuati sul territorio.
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto ha comportato una serie di approfondimenti durante le ore curriculari con il
coinvolgimento degli insegnanti delle classi interessate (scienze della terra, fisica e biologia).
I tempi sono stati concordati nei consigli di classe ed è stato utilizzato il laboratorio multimediale.
La parte di indagine e documentazione delle discariche di amianto è stata condotta ed articolata
dalla scrivente e dalla prof.ssa Ginese.
TEMPI DI ATTUAZIONE
Il progetto si è svolto dal mese di novembre 2014 al mese di aprile 2015. L’unica collaborazione
esterna è stata quella con l’ONA Cosenza.
RISULTATI RAGGIUNTI
Il lavoro dei ragazzi è stato intenso ed impegnativo. Lo studio iniziale e le ricerche sul territorio
hanno impegnato più del previsto ma la soddisfazione per i risultati ottenuti, le conoscenze e
competenze acquisite, è stata grande.
Gli alunni hanno autonomamente prodotto due relazioni ed un video-reportage dagli alunni Viteritti
Angela Jessica, Perri Rebecca e Pirillo Angelo. I titoli sono i seguenti:
- “Caratteristiche dell’amianto e malattie asbesto correlate”
- “Localizzazione cartografica delle discariche d’amianto rilevate nel territorio di Acri”
- “Viaggio nei luoghi dell’amianto”,
film / documentario la cui introduzione è stata curata dalla prof.ssa Rosaria Ginese.
Acri, 30 aprile 2015
Prof.ssa Annunziata Viteritti
Inizio testo
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 5
Presentazione e relazione del progetto
a cura dei ragazzi dell’ITCGT
Angela Jessica Viteritti
•
Indice
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 6
INTRODUZIONE
Il lavoro di noi alunni Angela Jessica Viteritti, Rebecca Perri e Angelo Pirillo, dopo una prima fase
di studio specifico sull’amianto nell’ambito delle attività curriculari (caratteristiche, proprietà,
impieghi, rischi per la salute, ecc..), è stato rivolto alla conoscenza del territorio specificatamente
per quanto riguarda la presenza di materiali contenente amianto (MAC). In particolare sono stati
effettuati: sopralluoghi, indagini, ricerche, riprese fotografiche, filmati, incontri con esperti,
interviste con la popolazione del luogo, con rappresentanti delle Istituzioni e con medici. Ognuno di
noi ha approfondito aspetti diversi sulla problematica amianto,cercando di trovare delle risposte
alle seguenti domande:
AMIANTO:Cosa è? Perché è stato usato?Quali sono le malattie che provoca? Cosa se ne farà?
PARTE PRIMA
AMIANTO: cosa è?
In questo convegno sul tema “CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA AMIANTO E
RISCHI LEGATI ALLA SALUTE”, vogliamo illustrare le patologie correlate all’esposizione del
corpo umano alle invisibili fibre killer dell’amianto.
Prima di affrontare questo argomento riteniamo necessario trattare brevemente gli aspetti
mineralogici, le proprietà e gli impieghi dell’amianto, per rispondere compiutamente alle domande
che ci siamo posti.
1.1 - AMIANTO: caratteristiche mineralogiche
L'amianto, chiamato anche asbesto, è un minerale naturale a struttura fibrosa appartenente alla
classe chimica dei silicati ed alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. I minerali che
si trovano in natura sono divisi, quindi, in funzione della loro struttura cristallina, in due gruppi
(Fig. 1):
• minerali serpentini
• minerali anfiboli
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 7
Fig. 1 - La suddivisione dei gruppi mineralogici
Gruppo
Mineralogico
Minerale
Definizione
commerciale
Formula chimica
SERPENTINO Crisotilo Crisotilo Mg3[Si2O5](OH)4
ANFIBOLI
Grunerite Amosite (Mg,Fe2+)
7[Si8O22](OH)2
Actinolite Actinolite Ca2(Mg,Fe2+
)5[Si8O22](OH,F)2
Antofillite Antofillite (Mg,Fe2+)
7[Si8O22](OH,F)2
Tremolite Tremolite Ca2Mg5[Si8O22](OH)2
Fig. 2 – La composizione chimica dei gruppi mineralogici dell’amianto
Dai serpentini si ottiene il tipo di amianto conosciuto come crisotilo, o amianto bianco, che si trova
nelle rocce sotto forma di aggregati fibrosi anche della lunghezza di due - tre metri.
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 8
Fig. 3 – Rocce da cui viene estratto l’amianto
L’aspetto di questi minerali, nelle loro varie forme, è rappresentato in alcuni campioni di Fig. 4
Amianto biancoAmianto brunoAmianto blu
Serie serpentinoSerie anfiboloSerie anfibolo
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 9
Le fibre di amianto che hanno origine da questi materiali sono sottilissime ed acuminose.
Per dare un’idea della estrema finezza delle fibre, si pensi che una fibra d’amianto è circa 1300
volte più sottile di un capello. Gli anfiboli diritti sono più attivi ed inalabili rispetto al crisotilo,
curvilineo ed arrotondato (Fig. 5).
Schematizzazione fibre d’amianto.
crisotilo crocidolite
In Fig. 6 vengono rappresentate alcune immagini di fibre d’amianto presenti in materiali a
matrice cementizia, così come appaiono al microscopio a scansione elettronica.
Fig. 6/A Fibre di crisotilo (micrografia SEM) Fig. 6/B Fibre di crocidolite (micrografia SEM)
1.2 - AMIANTO: caratteristiche fisiche e proprietà
Il Decreto Ministeriale 6/9/1994(Norme tecniche di attuazione della L.257/92) ha classificato i
materiali contenenti amianto in friabili e compatti.
COMPATTI
Materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti inpolvere solo con l’impiego di attrezzi
meccanici (dischiabrasivi, frese, trapani, ecc..)
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 10
FRIABILI
Materiali che possono essere sbriciolati o ridotti in polverecon la semplice pressione manuale.
Il grado di friabilità è definito dalla Tab. 1 allegata al citato D.M.
Fig. 7 – Tabella 1 allegata al D.M. 6/9/94
Come si può notare consultando la tabella i materiali contenenti amianto in matrice compatta
disperdono un numero di fibre inferiore dei materiali contenenti amianto in matrice friabile.
QUINDI UN MATERIALE COMPATTO (PER ESEMPIO UNA LASTRA DI CEMENTO-
AMIANTO) E’ MENO PERICOLOSO DI UN MATERIALE FRIABILE!!!!
2 – AMIANTO: perché è stato usato?
L'amianto è stato prodotto in maniera massiccia nel dopoguerra grazie alle ottime proprietà
tecnologiche riconosciute a questo materiale ed al suo basso costo che ne hanno favorito un ampio
utilizzo in campo civile e industriale. Per anni, infatti, l’amianto è stato considerato un materiale
estremamente versatile, con estese e svariate applicazioni tant’è che esso è stato utilizzato in circa
3.500 prodotti per diverse applicazioni.
L'enorme diffusione avuta nel passato è dovuta alle ottime caratteristiche fisiche quali elevata
resistenza alla fusione, flessibilità, incombustibilità, resistenza all'usura, all’alto grado di isolamento
termico ed elettrico, insieme alla resistenza agli agenti chimici e microbiologici.
Nella sottostante tabella si riportano le proprietà chimico-fisiche dei differenti minerali di amianto.
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 11
Proprietà Crisotilo Actinolite Tremolite Antofillite Amosite Crocidolite
Colore Verdastro verdastro grigio-
bianco
verdastro
giallastro
giallo-bruno,
verdastro,
bianco bruno, giallo
blu
Durezza (Mohs) 2,5-4 6 5,5-6 5,5-6 5,5-6 5-6
Densità (g/cm3
) 2,5-2,6 3,0-3,2 2,9-3,2 2,8-3,2 3,1-3,5 3,0-3,4
Sistema cristallino monoclino e
ortorombico
monoclino monoclino ortorombico
monoclino
monocli
no
Indice dirifrazione 1,53-1,55 1,60-1,69 1,60-1,69 1,59-1,69 1,66-1,69 1,65-1,70
Resistenza agli
acidi
scarsa (buona
alle basi)
molto
buona
buona discreta
buona
buona
Resistenza a trazione
(x 100 psi)
280-450 <5 <75 240 175-350 150-450
Punto di fusione
(°C)
1520 1390 1360 1470 1400 1190
Resistenza al
calore
buona, diviene
fragile ad alte
temperature
molto
buona
discreta-
buona
molto buona buona,
diviene
fragile ad
alte
temperature
scarsa,
fonde
Flessibilità molto buona fragile fragile discreta-fragile discreta buona
Filabilità molto buona scarsa scarsa scarsa discreta buona
Capacità filtrante lenta media rapida
Fig. 8 – Tabella proprietà chimico fisiche dell’amianto
Fino alla fine degli anni ’80 l’Italia è stata il secondo maggiore produttore europeo di amianto,
nonché uno dei maggiori utilizzatori. Dal dopoguerra fino alla messa al bando nel 1992, l’Italia ha
prodotto 3,8 milioni di tonnellate di amianto grezzo. Una montagna di fibre in gran parte ancora da
bonificare, un’ipoteca pesantissima sul futuro delle generazioni.
La più importante miniera dell'Europa occidentale era quella di Balangero, presso Torino, con le
sue 100.000 tonnellate annue di minerale lavorato. Il 75% circa della produzione é stata assorbita
dal cemento-amianto, mentre il rimanente 25% dagli altri usi.
In Italia gli stabilimenti di lavorazione sono stati circa 50 e, tra questi, uno dei più importanti era
quello di Casale Monferrato (AL).
PROPRIETA’ DELL’AMIANTO
• resistenza ad alte temperature
• resistenza agli agenti chimici
• isolamento elettrico
• resistenza meccanica
• basso costo
• resistente agli acidi
• molto flessibile
• facilmente filabile
• fonoassorbente
• termoisolante
IMPIEGHI DELL’AMIANTO
 Impianti tecnologici
 Mezzi di trasporto
 Edilizia
 Industria
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 12
Fig. 9 – Usi dell’amianto nelle abitazioni
Nell’edilizia, nell’industria e nei mezzi di trasporto troviamo l’amianto nei manufatti/prodotti di
seguito specificati.
IN EDILIZIA: tubi per acqua potabile e per fognature,lastre piane in fibrocemento, lastre ondulate
per coperture,canne fumarie, porte tagliafuoco, ascensori, pavimenti in vinil-amianto, cartoni
fonoassorbenti, tende antincendio in locali pubblici.
NELL’INDUSTRIA è stato utilizzato come materia prima per produrre innumerevoli oggetti, come
isolante termico di tubazioni per alte o basse temperature, barriera antifiamma e materiale fono
assorbente.
NEI MEZZI DI TRASPORTO: treni, autobus, navi, coibentazione carrozze, freni, frizioni,
guarnizioni, schermi parafiamma, condotte di riscaldamento, vernici e mastici antirombo.
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Acri (CS), 30 aprile 2015 13
Fig. 10 – Manufatti edili vari
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 14
Fig. 11 – Oggetti domestici
Fig. 12 – Coperture in eternit
Fig. 13 – Coibentazioni di tubazioni e valvole in centrali termiche (amianto friabile)
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 15
Nonostante la legge n°257/92 abbia messo a bando l’amianto ed imposto alle Regioni piani
decennali di bonifica, la sua presenza in Italia è ancora molto consistente:
CIRCA 32 MILIONI DI TONNELLATE DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO
(MAC) E FINO AD ORA È STATA SMALTITA SOLO UNA QUANTITÀ PARI A CIRCA
IL 2% (DATI MINISTERO DELLA SALUTE)
3 – AMIANTO: quali sono le malattie che provoca?
E’ scientificamente provato che una volta inalate, le fibre d’amianto causano un danno al corpo
umano di entità variabile in base all’intensità, al tempo di esposizione ed ad una predisposizione
personale a sviluppare la malattia. Le malattie conseguenti (malattie asbesto correlate) sono
caratterizzate tutte da un tempo più o meno lungo intercorrente fra l'inizio dell'esposizione e la
comparsa della malattia. Questo intervallo è denominato "TEMPO DI LATENZA" e può arrivare
anche oltre i 40 anni.
L’ingestione delle fibre d’amianto in questi ultimi anni è oggetto di questioni controverse circa la
loro capacità di attaccare organi extratoracici. Già dal 2009 la IARC (International Agency for
Research on Cancer) ritiene che il tumore della laringe e quelli gastro-intestinali possano essere
associati ad esposizione ad amianto.
Secondo il Direttore Scientifico dell’Istituto Ramazzini di Bologna, dott. Morando Soffritti, “le
fibre di amianto possono essere ingerite per via gastrointestinale e depositarsi in organi
extratoracici come il pancreas, rene, prostata e cervello. Le fonti d’acqua o d’aria sono i due
veicoli con cui le fibre dell’amianto entrano nelle cellule polmonari e da lì vengono trasferiti ai
linfonodi e alla pleura e qui causano il mesotelioma”. (Dagli atti della 2^ Conferenza Internazionale
sull’Amianto Conferenza organizzata dall’ONA).
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 16
Le malattie principali che possono essere provocate dall'inalazione di fibre d’amianto sono:
• asbestosi;
• carcinoma polmonare
• mesotelioma;
ASBESTOSI
L’asbestosi è una malattia respiratoria ad andamento cronico, tipica dei lavoratori che hanno svolto
attività a contatto con l’amianto. Le fibre d’amianto una volta inalate, provocano una progressiva
fibrosi (cicatrizzazione) del tessuto polmonare con conseguente ispessimento ed indurimento e
difficoltà di scambio di ossigeno aria/sangue.
La malattia insorge dopo 10-15 anni dall'esposizione medio-alta ad amianto.
CARCINOMA POLMONARE
Grave malattia dell’apparato respiratorio che si verifica anche per esposizione a basse dosi. Il fumo
di sigaretta amplifica notevolmente l’effetto cancerogeno dell’amianto aumentando sensibilmente la
probabilità di contrarre tale malattia. Si può manifestare anche dopo 20-40 anni.
MESOTELIOMA
L’esposizione all’amianto è la causa principale che porta le persone a contrarre il mesotelioma
pleurico, un tumore che colpisce le membrane sierose della pleura (rivestimento del polmone).
Le microscopiche fibre di amianto entrano nel corpo, attraverso le narici o la bocca, e, qualora
riescano a insediarsi nel mesotelio, possono cominciare a provocare lesioni che con il passare del
tempo, si trasformano in infiammazioni, cicatrici, modificazioni genetiche dei tessuti colpiti. Si può
manifestare anche dopo un lungo periodo di latenza (30-40 anni) ed è un TUMORE NON DOSE
DIPENDENTE e tipico dell’amianto.
Fig. 15 –Le malattie causate dall’amianto
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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IN ITALIA OGNI ANNO MUOIONO PER MALATTIE ASBESTO-CORRELATE CIRCA
4000 PERSONE, con picco atteso per il 2025.
Secondo l’INAIL dal 1993 al 2009 sono stati registrati 15.845 casi di mesotelioma.
Purtroppo il numero di vittime causate dall’amianto, mostra un trend in crescita che, se non si
procede con le bonifiche, dal 2020 rischia di diventare stabile per anni.
I casi indicati in Calabria (28) sono evidentemente sottostimati per la mancanza di dati, in quanto il
COR(Centro Operativo Regionale) è stato da poco istituito e non confluiscono informazioni al
ReNaM (Registro Nazionale Mesotelioma).
In definitiva possiamo dire che L'AMIANTO COSTITUISCE UN SERIO PERICOLO!
Le fibre di amianto inalate comportano lo sviluppo di malattie che nel peggiore dei casi possono
avere conseguenze mortali.
In presenza di materiali contenenti amianto, evitare ogni danneggiamento, rottura o abrasione.
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)
-NON SI PUO’ STABILIRE UN LIMITE AL DI SOTTO DEL QUALE SI E’ CERTI DI
NON POTER CONTRARRE ALCUNA MALATTIA COLLEGATA ALLA PRESENZA DI
AMIANTO.
E secondo la scienza medica:
-IL RISCHIO DI SVILUPPARE IL TUMORE AUMENTA CON L’INTENSITA’ E LA
DURATA ALL’ESPOSIZIONE
-LA PERMANENZA DELLE FIBRE NEGLIORGANI AUMENTA CON LA DOSE
- MESOTELIOMA E TUMORE DEL POLMONE POSSONO INSORGERE ANCHE A
SEGUITO DI ESPOSIZIONI AD AMIANTO DI BASSA INTENSITÀ E DI BREVE
DURATA.
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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Pertanto i circa 2 miliardi di mq di lastre di cemento-amianto presenti sul territorio
nazionale, in gran parte ormai già deteriorate,sono un RISCHIO CONCRETO per la
diffusione delle fibre.
4 -AMIANTO: cosa ne faremo?
L’unica forma di prevenzione che assicuri un rischio zero per la salute dei cittadini è quella di
eliminare l’amianto dal territorio nazionale!!.
E’ questo l’obiettivo che dobbiamo raggiungere se vogliamo che questo killer silenzioso ed
invisibile continui ad uccidere.!!
Tuttavia esistono le tecniche di bonifica dell’amianto nelle forme sono stabilite dalla Legge n°
257/92. Sinteticamente gli interventi sono i seguenti.
RIMOZIONE
E la tecnica più diffusa, comporta un rischio elevato per l’ambiente e per i lavoratori. Deve avvenire
in ambiente umido evitando demolitori e rotture. I materiali debbono essere raccolti chiusi in
imballaggi in teli di polietilene non inferiori di 0,15 mm, prima di essere messi in discarica.
INCAPSULAMENTO
Prevede il trattamento dell’amianto con prodotti penetranti o coprenti che inglobano le fibre in
superficie con una pellicola protettiva. Ha costi e tempi più contenuti e non produce rifiuti.
CONFINAMENTO
Consiste nell’istallazione di una barriere a tenuta al fine di separare l’amianto da altre coperture. Va
associato al trattamento incapsulante una barriera resistente agli urti.
Inizio testo
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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Presentazione e relazione del progetto
a cura dei ragazzi dell’ITCGT:
Rebecca Perri
Indice
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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RICERCA E LOCALIZZAZIONE CARTOGRAFICA DELLE DISCARICHE D’AMIANTO
NEL TERRITORIO ACRESE.
Nella seconda parte della relazione abbiamo visto quello che è stato e continua ad essere l’amianto,
cioè un nemico invisibile in grado di minacciare la nostra salute e di provocare una morte lenta ma
inesorabile.
Liberarsi dall’amianto può costituire per il nostro paese una grande occasione per migliorare la
qualità della vita, tutelando i diritti delle persone, in primis quello della salute. Le istituzioni
preposte alla sicurezza ambientale, dopo 22 anni dall’approvazione della legge 27 marzo 1992, n°
257, brancolano ancora nel buio e migliaia di bambini e di ragazzi sono costretti a frequentare
edifici scolastici pieni di amianto e mai bonificati.
Le ricerche effettuate sul nostro territorio (il Comune di Acri) hanno messo alla luce una situazione
ambientale preoccupante: abbiamo individuato tante discariche abusive di manufatti in cemento
amianto. Queste discariche hanno danneggiato il nostro ambiente, mettendo a rischio la nostra
salute e non esiste un’adeguata informazione sui conseguenti pericoli . Infatti spesso l’esposizione è
inconsapevole ed i rischi vengono minimizzati e sottovalutati.
Vogliamo evidenziare che l’amianto ed il suo uso nefasto e criminale rappresentano l’emblema di
come il rapporto tra salute-lavoro-ambiente sia stato spesso impostato e gestito in modo sbagliato
facendo passare in secondo piano il rispetto della vita, della sua dignità e della sua qualità.
Pensiamo che la cosa più importante da fare attualmente è la messa in sicurezza di questo materiale.
Le istituzioni, pertanto, dovranno attivarsi per bonificare, mediante aziende specializzate, l’amianto
presente sul nostro territorio, al fine di tutelare il diritto alla salute di ogni cittadino.
MAPPATURA SITI D’AMIANTO IN ITALIA
Prima di illustrare il lavoro programmato ed effettuato sul nostro territorio abbiamo ritenuto
opportuno ricercare la mappa dei siti censiti a tutt’oggi dal Ministero per avere un quadro nazionale
della situazione.
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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La mappatura sopra riportata è una rappresentazione molto parziale: mancano quasi
completamente i dati della Calabria e della Sicilia, perché queste due regioni non si sono ancora
dotate di un Piano Regionale Amianto ed il censimento non è stato avviato oppure avviato
parzialmente.
Il Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Inail e Regioni, alla data del 26.11.2014, ha
censito 38mila siti contaminati, di cui 35.521 ancora da bonificare.
Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto i siti contaminati sarebbero 40.000 con una presenza di
circa 34 milioni di tonnellate di materiale.
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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Dopo oltre 20 anni dalla messa al bando dell’amianto, era il 1992, secondo le stime ne sono state
rimosse circa 500 mila tonnellate. Se si continua con questo ritmo serviranno oltre 60 anni per
rimuoverlo tutto. Un rischio (e un tempo) che non ci si può permettere.
Alcune stime hanno previsto un picco di decessi (anno 2025) da 4.000 a 5.000 morti l’anno per
malattie connesse all’esposizione all’amianto.
L’INDAGINE SUL NOSTRO TERRITORIO
Corre l’obbligo precisare che nel nostro percorso didattico-scientifico siamo stati supportati
dall’ing. Infusini Giuseppe, Coordinatore Provinciale ONA Cosenza, dal Vice Coordinatore
geologo Beniamino Falvo, dalla prof.ssa Viteritti Annunziata referente del progetto e dalla
collaboratrice prof.ssa Rosaria Ginese. Ognuno di noi ha portato il suo contributo liberamente,
condividendo la difficoltà di esprimere in modo chiaro e comprensibile concetti spesso complessi e
man mano che il lavoro prendeva forma, ci siamo entusiasmati e abbiamo avuto la percezione di
imparare ad ottimizzare il tempo e l’impegno in base alle risorse che avevamo a disposizione.
I sopralluoghi sono stati preceduti da un’indagine-ricerca attinenti i luoghi delle discariche; sono
state esaminate pubblicazioni, articoli di stampa, segnalazioni di cittadini, assunzione di
informazioni dirette con interrogazioni di cittadini, segnalazioni pervenute all’ONA Cosenza e dai
soci ONA residenti nel territorio acrese.
Per inquadrare la problematica sono stati utili le informazioni di alcuni articoli di stampa, comparsi
su giornali locali, grazie all’attività dell’ONA Cosenza.
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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Ed ancora molte indicazioni sono venute dall’incontro-dibattito del 24 febbraio 2015 tra gli esperti
dell’ONA Cosenza e noi alunni dell’ITCGT, riportato anche sulla stampa locale
Presentazione problema amianto presso: ITCGT Acri
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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IL LAVORO SVOLTO SUL TERRITORIO DI ACRI
In questo lavoro noi ragazzi, abbiamo colto l’occasione per metterci alla prova, affrontando in modo
compiuto e con entusiasmo questo tema, concretizzando il nostro lavoro e il nostro impegno in
qualcosa che ci ha aiutato a capire questo nostro mondo e questi nostri tempi, arricchendo e
sperimentando il nostro bagaglio di capacità conoscitive del territorio e dell’ambiente.
L’articolazione definitiva dell’intervento del nostro Istituto è stato frutto (come si deduce dagli
argomenti precedenti della presente relazione) di una sinergia di lavoro.
Noi alunni : Angela Jessica Viteritti, Rebecca Perri, Angelo Pirillo, ci rechiamo sul territorio di Acri
per evidenziare le varie discariche abusive presenti.
Localizzazione su foto aerea delle discariche abusive presenti sul territorio di Acri
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Località Schito - Vagno
Località Caccia
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Località Padia
Località Guglielmo
Località Crista
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Località Gastia – Zona Industriale
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Località San Benedetto
Località Padia
Località S. Martino
Località Vallone Cupo
Località San Benedetto
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Sono state individuate e localizzate n°18 discariche abusive di amianto.
Le informazioni di ogni discarica sono state riportate in una unica scheda identificativa.
N° DISCARICA LUOGO DISTANZA
ACRI
CENTRO
TIPOLOGIA MAC STATO DEL
MATERIALE
1 Cimitero
San Giacomo
8,5km Lastre eternit e varie Degradato
2 Crista 5,2 km Lastre eternit e varie Degradato
3 Caccia (serbatoio) 810 m Lastre eternit e varie Degradato
4 Schito 3,5 km Lastre eternit e varie Degradato
5 Rione Padia 930 m Lastre eternit e varie Degradato
6 Montagnola - km
25, 400m
3,7 km Lastre eternit e varie Degradato
7 Gastia - Zona
industriale
2,5 km Lastre eternit e varie Degradato
8 Calvario (galleria) 2 km Lastre eternit e varie Degradato
9 Vagno 3 km Lastre eternit e varie Degradato
10 Settarie 4,2 km Lastre eternit e varie Degradato
11 C.da Gammarossa
- Vallone Cupo
8,7 km Lastre eternit e varie Degradato
12 Foresta 14 km Lastre eternit e varie Degradato
13 Guglielmo 9,5 km Lastre eternit e varie Degradato
14 Crista 4,9 km Lastre eternit e varie Degradato
15 Croce di Greca 6 km Lastre eternit e varie Degradato
16 Serricella 1,9 km Lastre eternit e varie Degradato
17 Croce di Baffi 7,2 km Lastre eternit e varie Degradato
18 Serricella 2,4 km Lastre eternit e varie Degradato
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Localizzazione discariche su aerofotogrammetria
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L’occasione di partecipare a questo progetto ha permesso a noi studenti la scoperta personale del
sapere, il modo di rapportarci con gli altri in uno spirito amichevole e curioso, condividendo
un’esperienza formativa che ci ha permesso di visitare il nostro territorio e di occuparci di questa
ricerca. L’organizzazione di questo progetto senza dubbio ci aprirà gli orizzonti sul mondo CHE CI
CIRCONDA. La battaglia contro l’amianto non è una battaglia di retroguardia, volta a sanzionare e
stigmatizzare comportamenti criminali del passato. Noi ragazzi che siamo i veri protagonisti di
questa giornata sicuramente sapremo offrire spunti di riflessioni innovativi che potranno lasciare
una traccia profonda nel pubblico in sala. Di questa esperienza estremamente formativa ne faremo
tesoro per il nostro futuro eci servirà per spendere con capacità e passione il nostro tempo per la
salvaguardia ambientale del nostro territorio.
La storia dell’amianto è un caso emblematico, un caso di studio da cui apprendere per evitare di
trovarci fra pochi anni a fare una nuova conta dei morti causati da altre sostanze tossiche. In molti
ambiti, il problema amianto, viene semplicisticamente ridotto al problema dell’esposizioni, delle
loro patologie, un problema che riguarda in definitiva, una porzione limitata della popolazione.
Sentiamo il dovere di ringraziare la disponibilità del dirigente scolastico Giuseppe Giudice, della
prof.ssa Viteritti Annunziata, e dei rappresentanti dell’associazione ONA Cosenza ing. Infusini
Giuseppe, geologo Beniamino Falvo, prof.ssa Ginese Rosaria, che hanno attivamente contribuito
alla realizzazione del progetto. Tutto ciò è particolarmente utile ad accrescere la conoscenza e la
sensibilità ambientale che è fondamentale per evitare il ripetersi di fatti che hanno caratterizzato in
negativo il nostro territorio.
Inizio testo
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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Il Progetto:
“Viaggio attraverso i luoghi dell’Amianto”
Prof.ssa Rosaria Ginese
Istituto Tecnico Statale Commerciale per Geometri e per il Turismo – I.T.C.G.T. “Giovanni Battista Falcone“ Acri (CS)
Via Padre Giacinto Da Belmonte, 35 87041 - Acri - Cosenza
tel. 0984/953533 - fax 0984/910629
itcgacri@tin.it www.itcgtacri.it
Con questo intervento voglio illustrare le motivazioni che mi hanno indotto, unitamente ai ragazzi
dell’ITCGT, ad intraprendere il percorso di conoscenza e di ricerca sulla problematica amianto.
Obiettivo principale è stato quello di accrescere in tutti noi una cultura ambientale di cui oggi c’è
assoluto bisogno. “Non più l’uomo dominante sulla natura, ma l’uomo come parte
inseparabile e di tutela della natura stessa “. Sono tanti, infatti, gli interventi, in negativo,
dell’uomo sull’ambiente. Basti pensare all’inquinamento atmosferico, del mare e del terreno.
Proprio qui, in Calabria, è nota la vicenda dell’affondamento di “navi dei veleni” che trasportavano
rifiuti tossici e radioattivi o dell’interramento di sostanze nocive quali le ferriti di zinco nell’area
della piana di Sibari.
Anche l’amianto fa la sua parte nel nostro territorio, incoscientemente abbandonato o come
coperture in avanzato stato di degrado.
Abbiamo ritenuto, pertanto, di rivolgere l’attenzione verso questo pericoloso materiale, ricercandolo
nel territorio comunale e puntando a percepire il livello di conoscenza dei rischi da parte dei
cittadini.
A tal scopo abbiamo realizzato un reportage direttamente suoi luoghi, filmando le situazioni ritenute
più a rischio esposizione per i cittadini e per l’ambiente.
Le interviste rilasciate dai cittadini hanno messo a nudo una parziale informazione sui rischi da
amianto ed un altrettanta carenza di sensibilità e di rispetto verso l’ambiente. Anche gli interventi di
bonifica da parte delle istituzioni sono carenti.
Ad oggi risultano ancora presenti discariche benché segnalate e denunciate agli organi competenti.
Sulla mancata bonifica di siti su terreni e strade di proprietà comunale grava fortemente la
mancanza di fondi disponibili o la mancata programmazione di investimenti all’uopo finalizzati.
Prima di affrontare il lavoro di ricerca nei “luoghi dell’amianto” abbiamo acquisito informazioni
direttamente dai cittadini, dagli articoli di stampa, dall’Osservatorio Nazionale Amianto,
dall’Istituzione Comunale e da notizie sui social network. Successivamente ci siamo recati
direttamente sui luoghi, abbiamo effettuato la localizzazione delle discariche e compilato una
scheda che ne caratterizza: distanza dal centro urbano, da agglomerati urbani, estensione, tipologia e
stato del materiale, distanza da corsi d’acqua, ecc…
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Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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A completamento di questo lavoro abbiamo ritenuto opportuno intervistare un amministratore
comunale (vice sindaco, assessore all’ambiente) ed un medico dell’ASP.
Corre l’obbligo sottolineare, infine, l’entusiasmo e l’interesse che i ragazzi hanno profuso in questo
lavoro, hanno consentito di acquisire l’educazione ambientale necessaria a porre le basi per
diventare cittadini consapevoli delle proprie azioni in un contesto di rispetto della natura e
dell’ambiente. Il lavoro effettuato costituisce un “piccolo patrimonio” di cultura e di informazioni
certamente utile alla comunità acrese.
Acri, li 30.04.2015
Inizio testo
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Competenze di ARPACAL riguardo il campionamento
di materiale contenente amianto
Arch. Pasquale Citrigno, Dott. Francesco De Vincenti
ARPACAL – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria
Centro di Riferimento Regionale per l’Amianto
Via della Pace, 6 – 87040 Castrolibero (CS)
Tel/Fax 0984 851907 - crra.ultrastrutture@pec.arpacalabria.it
Introduzione
L’ A.R.P.A.Cal., attraverso il Centro di Geologia e Amianto, opera relativamente alle
problematiche amianto attraverso interventi di tipo tecnico, ricadenti nelle prerogative istituzionali
ed attività più strettamente legate alla ricerca, alla divulgazione ed all’aggiornamento professionale.
Le attività preminenti si concretizzano in consulenze sulla conformità tecnica e normativa dei
progetti per la bonifica di siti inquinati da materiali contenenti amianto (MCA); monitoraggi
ambientali; supporto per la redazione di piani regionali di tutela e sorveglianza in ordine a
problematiche ambientali; accertamenti e controlli di verifica per messa in sicurezza e bonifica di
siti contaminati da MCA; studi di carattere scientifico-applicativo su rocce contenenti amianto;
analisi microanalitiche e morfoscopiche per la definizione e caratterizzazione di inquinanti solidi in
atmosfera ed in campioni massivi; analisi mineralogiche per l’individuazione di minerali asbestosi
in terreni e rocce.
Metodi e protocolli
Le attività svolte riguardano interventi istituzionali, erogati in ambito regionale, su richiesta delle
cinque Aziende Sanitarie Provinciali, per conto di Procure, delle Autorità di pubblica sicurezza e di
sorveglianza ambientale. Le varie tipologie di richieste vengono distinte in due categorie:
Indice
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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• private - richieste inoltrate da cittadini o ditte detentori dei materiali contenenti
presumibilmente amianto, pubbliche;
• richieste presentate da enti pubblici ivi comprese le autorità giudiziarie ed esposti/denunce
di privati.
Sulla scorta di questa impostazione si definisce la tipologia d’intervento.
La richiesta d’intervento viene valutata riguardo alle differenti tipologie di:
• campionamento: massivo – aerodisperso;
• rischio legato alle condizioni di degrado del materiale.
Inoltre, è da valutare con attenzione l’accessibilità dell’area per la sicurezza degli operatori (ad es.,
se trattasi d’intervento in un’area impervia oppure in strutture abbandonate/pericolanti, la necessità
di avvalersi di mezzi meccanici come autoscale/cestelli); in base alla precedente analisi vengono
scelti i dispositivi di protezione individuali (DPI):
· indumenti, tute integrali monouso con cappuccio;
· guanti di protezione;
· calzature: stivali in gomma, calzari a perdere;
· protezioni delle vie respiratorie (FP 3).
Sulla base della disamina precedente, si stabilisce il crono-programma degli interventi.
Il campionamento di tipo massivo si esegue su diverse tipologie di materiale, come:
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I campionamenti di fibre aerodisperse sono realizzati in ambiente indoor e outdoor.
Serbatoio idrico Copertura
Stato del manufatto
PavimentazioneDiscendente Pannello
Rocce
Copertura Rifiuti
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Per tale attività si utilizzano i campionatori portatili ad alto flusso muniti di nasello e membrana in
esteri misti di cellulosa, secondo quanto indicato dal D.M. 6/9/94.
I campioni prelevati sono consegnati presso l’Ufficio Accettazione del Centro di Geologia e
Amianto che verifica la completezza della documentazione e i requisiti di sicurezza degli stessi
prima di avviarli alle attività analitiche del Laboratorio di Ultrastrutture.
Il campione sigillato è trasferito, prima dell’apertura, nella cappa a flusso laminare con filtro HEPA,
fissato mediante un disco di carbonio bi-adesivo su un portacampione di alluminio (stub).
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Successivamente, al fine di renderli conduttivi, i campioni vengono ricoperti da un sottilissimo film
di oro, utilizzando il sistema di metallizzazione.
Il campione, così preparato, è inserito nella camera del Microscopio Elettronico a Scansione (SEM),
dove è colpito da un fascio di elettroni primari focalizzati; il fascio primario viene fatto scandire,
cioè viene pilotato secondo una sequenza, ricompresa nel quarto dell’area del campione.
Nell'interazione tra il fascio primario e gli atomi costituenti il campione, vengono emesse numerose
particelle, fra le quali gli elettroni secondari che sono catturati da un rivelatore e convertiti in
impulsi elettrici che vengono inviati in tempo reale, ad un monitor dove è riprodotta
simultaneamente un'immagine ad elevata risoluzione e grande profondità di campo. La scansione
del fascio elettronico, fissata su un punto di interesse sulla superficie del campione, consente la
microanalisi in dispersione d’energia (EDS); la tecnica analitica consente di verificare la presenza e
la tipologia di amianto, individuando la natura di eventuali fibre sostitutive (Fibre Artificiali
Vetrose FAV, Kevlar, ecc.)
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Le tecniche analitiche utilizzate dal Laboratorio di Ultrastrutture del Centro Geologia e Amianto
sono indicate dal D.M. 06/09/94.
I risultati analitici sono utilizzati a corredo del rapporto finale, in base al quale si esprime la
valutazione del rischio e lo stato di conservazione dell' M.C.A., se richiesto.
La valutazione del Rischio
La valutazione del rischio è indispensabile per l’eventuale avvio delle operazioni di bonifica dei
materiali contenenti amianto. Nello specifico, si deve valutare: se, il luogo oggetto di ispezione, sia
o meno all’interno di un tessuto abitativo ad alta densità, in vicinanza di luoghi sensibili come
scuole o ospedali; se il materiale presenta evidenti segni di degrado dovuti all’azione degli agenti
atmosferici e alla vetustà del materiale, fratture o fessurazioni dovute ad azioni meccaniche; se il
materiale offre, all’atto del campionamento, una resistenza; se è presente un sistema di raccolta
delle acque meteoriche collegato al sistema fognario; la presenza di fattori esterni come forti
vibrazioni; l’accessibilità al materiale quale fattore di rischio per la salute pubblica.
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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Conclusioni
Le attività relative ai campionamenti di MCA prevedono diverse fasi di accertamento propedeutiche
e, sulla scorta dei primi risultati, si giunge alla pianificazione dell’intera procedura per come dettato
dalla normativa vigente. Pertanto, gli operatori sono tenuti a seguire le procedure rispettando la
progressione delle fasi, per come illustrato. Qualora venga omesso un qualsiasi passaggio si può
inficiare il risultato finale, con il rischio di falsare i risultati. Resta, quindi, fondamentale la
preparazione e l’esperienza degli operatori che sono preposti all’intero ciclo di attività.
Inizio testo
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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Il ruolo dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto
nell’attuale situazione della Calabria
Ing. Giuseppe Infusini
Coordinatore Provinciale ONA Cosenza
OSSERVATORIO NAZIONALE AMIANTO - COMITATO PROVINCIALE COSENZA
Via Trieste, pal. Piacentini - 87040 MONTALTO UFFUGO (Cs) - cod. fisc. 98089640787
Tel/fax 0984 934570 – e-mail: onacosenza@gmail.com - www.onacosenza.it
L’ONA Cosenza è la sezione provinciale dell’Osservatorio Nazionale Amianto. Essa costituisce
un’Associazione, senza fini di lucro (le cui finalità sono contenute nello Statuto scaricabile dal sito
www.onacosenza.it) e si interessa, in particolare, al problema dell’amianto, oramai divenuto
pressante ai fini della tutela della salute e dell’ambiente, stante la diffusa presenza di detto
materiale, ampiamente utilizzato in edilizia, con rischio di dispersione e conseguenti danni per
l'ambiente e per la salute della popolazione. L’ONA Cosenza, costituitasi nel novembre 2011 (unica
nel suo genere in Calabria), ha svolto una intensa opera di divulgazione scientifica e tecnica
mediante organizzazione e/o partecipazione a numerosi convegni a valenza regionale, in ultimo
quello del 30 aprile scorso svoltosi ad Acri (Cs).
Inoltre l’Associazione, che conta circa 150 iscritti, svolge una intensa attività, su base
volontaristica, sia di prevenzione primaria, che di collaborazione con gli Enti Locali (molti dei
quali hanno già aderito all’ONA) per l’attività di formazione/informazione del personale e
censimento dei siti/fabbricati con presenza di amianto. L’ONA Cosenza è attenta anche
all’informazione tramite stampa per denunce di siti inquinati, per cui partecipa attivamente a
dibattiti e problematiche ambientali.
In qualità di Coordinatore Provinciale dell’ONA-ONLUS Cosenza, ho già relazionato in IV
Commissione del Consiglio Regionale (in data 17.06.2013) sulle problematiche relative alla
presenza di amianto nel territorio calabrese. In quella occasione ho prima di tutto evidenziato le
problematiche ambientali in Calabria, non trascurabili, derivanti dalla presenza diffusa di amianto
nei materiali edilizi e, secondariamente, le carenze della Legge Regionale sull'amianto ed il
mancato rispetto degli ulteriori adempimenti che la stessa legge imponeva.
A far data dal 19.11.2013, dopo molte insistenze, l’ONA Cs è riuscita a far parte dell’U.S.A. (Unità
Speciale Amianto) della Regione Calabria, sebbene senza avere diritto di voto.
In occasione della recente campagna elettorale per l’elezione del consiglio regionale calabrese,
l’ONA Cosenza, attraverso la stampa, ha rivolto un appello a tutti i candidati affinché
considerassero ed affrontassero, nel programma, anche la problematica amianto finora
“coscientemente” sottovalutata.
Indice
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
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Problematica amianto: Situazione attuale in Calabria
L’amianto è responsabile di numerose malattie dell’apparato respiratorio tra le quali la più grave è il
mesotelioma pleurico. Il fenomeno si manifesta in tutta la sua gravità dai dati prodotti dall’OMS
(Organizzazione Mondiale della Sanità) e, per quanto riguarda l’Italia, dal Ministero della Salute. I
decessi per solo mesotelioma nel periodo 1993-2008 risultano pari a 15.845 ma bisogna, comunque,
tener conto che tali dati sono aggravati da ulteriori decessi dovuti ad altre malattie asbesto correlate.
La situazione in Calabria è stata finora sottovaluta tant’è che la Legge Regionale 14/2011 giunge tra
le ultime regioni che, con ritardo, hanno attuato le disposizioni conseguenti alla L. 257/92, legge
che ha messo a bando l’amianto dal territorio italiano. Allo stato non risulta alcun avanzamento in
ordine alla realizzazione degli obiettivi della Legge 14 malgrado la consapevolezza che sul
territorio regionale incombono situazioni di notevole inquinamento ambientale: molte aree del
territorio presentano strutture, per lo più vecchi opifici, in notevole stato di degrado che necessitano
di urgenti interventi di messa in sicurezza e definitiva bonifica. In queste situazioni il danno
ambientale aumenta in modo esponenziale con notevole rischio per la salute pubblica.
I dati pubblicati da di Legambiente nel report di marzo 2015, non fanno che confermare, per
la Calabria, tutto quello che l’ONA va denunciando già da tempo:
- assenza di attività di censimento e mappatura dell’amianto;
- assenza di dati sulle bonifiche e sui siti d’amianto;
- assenza di incentivazione economica e/o contributi per le bonifiche da effettuare da parte dei
privati;
- assenza di stanziamenti di fondi per le bonifiche/siti ad alto rischio;
- assenza di campagne di informazione / formazione;
- assenza dello Sportello Amianto;
- assenza di procedure semplificate per piccole bonifiche;
- assenza del PRAC e del Piano di Smaltimento.
A tutt’oggi, purtroppo, la Calabria è fanalino di coda anche per le suddette attività di mappatura e
censimento. Come dice il Ministero dell’Ambiente “…nessun dato è stato trasmesso sui siti
contaminati” , cosa che ogni regione deve fare ogni anno entro il 30 giugno, come stabilito dal DM
101/2003, con la conseguenza che non possono essere previsti, per la Calabria, trasferimenti di
risorse finanziare per la decontaminazione dei siti (Fondi Europei).
PROVVEDIMENTI PROPOSTI DALL’ONA COSENZA PER AFFRONTARE DA
SUBITO LA PROBLEMATICA AMIANTO NEL TERRITORIO CALABRESE
Per una stima attendibile del fabbisogno economico regionale per la bonifica e smaltimento di
amianto di siti quali: opifici dismessi a dichiarata pericolosità, edifici pubblici e privati…ecc. (non
volendo tener conto dell’amianto friabile, degli acquedotti in cemento-amianto e dell’amianto
naturale) bisognerebbe avere a disposizione dati certi sulla quantità di materiali contenenti
amianto presenti nella regione.
Ciò è possibile solo attraverso gli esiti del censimento/mappatura che benché avviato (a seguito
delle comunicazioni delle ASP del marzo 2014) non ha dato gli esiti sperati, come era prevedibile
stante la scarsa informazione sull’argomento e sulla diffusione delle ordinanze dei sindaci.
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 44
Dagli ultimi dati ARPACal risulta che solo il 5% dei comuni calabresi (20 su 410) hanno fornito
dati sul censimento e si deve considerare anche che questi pochi comuni possono non avere
acquisito dati completi sia per rinuncia all’autonotifica da parte dei cittadini che per la scarsa
campagna di informazione avviata per le attività di censimento.
In base a questi dati l’ARPACal (Centro Geologia ed Amianto di Cosenza) ha quantificato in circa
750 tonnellate l’amianto presente in Calabria, quasi tutto sotto forma di lastre di copertura (eternit)
in stato di degrado (130.045 mq secondo Legambiente).
Pertanto, con questi dati, ogni previsione di spesa su base regionale è da ritenersi avventata, e ciò
anche se si volesse assumere il dato dell’ARPACal come proiezione su tutta al Regione.
A tal proposito, per la bonifica dei soli edifici pubblici, si può far riferimento a quanto programmato
con il Decreto del Dirigente Generale del Dip. 14 – Politiche per l’Ambiente della Regione
Calabria n°7636 del 12.06.2007 che ( sulla base del POR Calabria 2000/2006 Asse I – Misura 1.8,
Azione 1.8.b) aveva stanziato € 5.000.000,00. Degli esiti del relativo bando regionale (effettivo
utilizzo o meno), a cui hanno partecipato Comuni iscritti all’ONA, non vi è traccia, atteso che i
comuni da noi interpellati e che avevano partecipato correttamente al bando, non hanno avuto
alcuna risposta alle loro domande.
In ogni caso io ritengo che in questa prima fase, in attesa dei dati del censimento, è ragionevole
prevedere risorse finanziarie per il settore amianto, pari a non meno di 25.000.000,00 di Euro, da
inserire nella programmazione dei Fondi POR –FESR Calabria 2014-2020, fermo restando che per
la completa bonifica del territorio calabrese tale cifra potrebbe rivelarsi ben più consistente.
INTERVENTI ED INIZIATIVE
Allo stato attuale, considerato i ritardi e le inadempienze già registrati, in assenza di dati concreti
(censimento/mappatura), ritengo debbano essere attivati, da parte della Regione Calabria, i sotto
elencati interventi ed iniziative per affrontare razionalmente il “problema amianto”.
1) Creare un tavolo di consultazione con le Associazioni di categoria (Confindustria,
Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, ecc.) al fine di concordare i livelli di interventi
reciproci per le finalità di sicurezza, ovvero rendendoli partecipi delle necessarie informazioni sulla
presenza di amianto nelle sedi di attività.
2) Investire il Corpo Forestale dello Stato al fine del loro importante contributo sulla
segnalazione presenza di rifiuti contenenti amianto abbandonati sul territorio di loro spettanza;
3) Concedere contributi agli enti locali e loro consorzi per interventi di bonifica da
amianto su immobili o infrastrutture pubbliche per l’ammontare del 100% della spesa ritenuta
ammissibile.
4) Attraverso gli enti locali, concedere contributi ai privati che effettuino interventi di
bonifica da amianto nei propri immobili per un ammontare non inferiore del 60% del costo
della rimozione e smaltimento, in accordo con quanto stabilito dall’art. 11, comma 4, della L. R.le
14/2011.
5) Per vaste superfici da bonificare, afferenti ad attività industriali-artigianali, agricole e
simili, ovvero in strutture ove si svolgono attività lavorative, la Regione deve stabilire
accordi/convenzioni con istituti bancari per l’erogazione di prestiti agevolati garantiti dalla
regione medesima.
6) Stabilire subito la norma che i Comuni, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa
vigente, possono stipulare apposite convenzioni con ditte specializzate ed autorizzate, a prezzi
contenuti e nelle forme di legge, per il ritiro e smaltimento dei rifiuti al fine della raccolta in
sicurezza di piccoli quantitativi di rifiuti contenenti amianto (micro raccolta); per quanto attiene
l’iter burocratico delle pratiche di bonifica di tale attività, al pari delle altre regioni, essa deve essere
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 45
sottoposta ad una “procedura semplificata”, a cura delle ditte incaricate (lastre, serbatoio, canne
fumarie, ecc.., le cui quantità massime devono essere rese note nel PRAC). Anche questo tipo di
bonifica deve essere considerata per la concessione di contributi per non meno del 60% dei costi
sostenuti per la bonifica.
7) Garantire ai privati cittadini, gratuitamente le attività di: consulenze, analisi e verifiche
in loco, attraverso l’utilizzo di strutture regionali, provinciali e comunali.
8) Per i comuni e le province stabilire da subito l’apertura di uno sportello amianto a cui
rivolgersi per ogni informazione ed attività inerente la presenza di amianto;
9) Abolire (ed in subordine abbattere) le spese per l’ottenimento delle autorizzazioni
connesse con le attività di bonifica (versamenti per presentazione dei Piani di Lavoro, per le
autorizzazioni Comunali, ecc..);
10) Per i siti ad alto rischio quali opifici dismessi sottoposti a curatele fallimentari (per es.
ex fabbrica di laterizi di S. Caterina Albanese, (Cs) di Marina di S. Lorenzo (RC), ex Russo
Pavimenti di Rose (Cs), ecc.) per i quali i Comuni non sono nelle condizioni economiche per
affrontare la spesa, effettuare il censimento corredato da analisi di rischio effettuate da tecnici
specializzati nel settore, al fine di comporre una graduatoria di priorità in base allo stato di
pericolosità. Tale graduatoria deve essere contenuta nel PRAC e deve prevedere l’intervento
regionale ai sensi dell’art. 11, comma 1, della L. R.le 14/2011 (sito di pubblica utilità sottoposto a
provvedimento di recupero ambientale).
11) Incentivare la sostituzione di coperture di edifici pubblici e privati contenenti
amianto con impianti solari, tenuto conto anche delle particolari caratteristiche tecniche di
costruzione, dell’utilizzo di interventi di bioedilizia, nonché di misure volte al raggiungimento
dell’efficienza energetica.
12) Garantire l’assistenza sanitaria gratuita per gli esposti ed ex esposti all’amianto in
appositi centri ospedalieri
13) Aggiornare ed implementare la “sezione amianto” del sito regionale (a tutt’oggi da
considerarsi vuota”), facendo in modo anche di renderla visibile direttamente sulla home – page.
14) Imporre ai Comuni la divulgazione ai cittadini delle norme minime di comportamento
per evitare esposizione alle fibre di amianto, coinvolgendo anche le scuole.
15) Potenziare la dotazione strumentale e professionale dell’ARPACal in modo da effettuare
la mappatura dell’amianto nel più breve tempo possibile.
I suddetti provvedimenti devono essere in gran parte recepiti dalla Legge regionale 14/2011 che,
pertanto, necessita di modifiche ed integrazioni senza le quali il PRAC (atto consequenziale alla
legge regionale il cui contenuto deve essere con essa coerente) non può essere compilato.
Acri li 30.05.2015
IL COORDINATORE PROVINCIALE
DELL’OSSERVATRORIO NAZIONALE AMIANTO
COMITATO PROVINCIALE DI COSENZA
Inizio testo
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 46
Le azioni della Regione in materia di amianto
On. Dott. Giuseppe Aieta
Consigliere Regionale della Calabria per il Partito Democratico.
Via Ritiro – Cetraro (CS) Tel: 0982.91896
info@giuseppeaieta.it - http://www.giuseppeaieta.it/
Io faccio l’insegnante e ho insegnato anche nel vostro istituto un po’ di tempo fa per cui capisco …
che non mi seguirete ... lo so. Però se noi facciamo un patto e cioè che vi fate accompagnare nelle
cose che vi dirò per brevissimi minuti noi ce ne andiamo tutti a casa.
Perché vi dico questo? Perché i protagonisti di questa giornata siete voi ed è la prima questione che
noi dobbiamo esaltare. Siete voi perché avete fatto un lavoro straordinario, fatto bene. Anche grazie
alla guida sapiente, virtuosa della vostra professoressa e siete voi perché evidentemente il vostro
dirigente, il corpo docenti, vi ha agevolato in questo percorso.
Poi c’è una seconda questione e cioè che se noi oggi parliamo di questa drammatica situazione che
vive la Calabria e delle immagini che voi avete visto, questo è stato possibile grazie a persone,
(questo è il grande capitale sociale della Calabria) persone come l’ing. Infusini e come l’ONA e il
suo presidente l’avv. Bonanni che da anni stanno tirando per la giacchetta le istituzioni per dire:
attenzione, svegliatevi perché d’amianto si muore.
C’è una terza questione che è quella delle immagini che sono passate nei vostri video e che
riguardano i balordi. Non sono inconsapevoli, attenzione, perché è facile scaricare la responsabilità
sul sindaco o sull’assessore all’ambiente o sulla regione Calabria. Chi porta lo scaldabagno nel
fiume è un balordo e non un inconsapevole. Sapete perché? Perché la Calabria è all’ultimo posto
per percentuale di raccolta differenziata cioè non ci spieghiamo perché nelle nostre città, nelle
nostre comunità, non si possa fare la raccolta differenziata, esercitare un’abitudine di bellezza che è
quella di selezionare i rifiuti e farlo in casa e poi vengono a prendere la selezione che voi fate. In
Calabria non succede. Noi abbiamo un problema, ossia quello di sensibilità e di consapevolezza.
Voi oggi uscirete da qui non solo più sensibili al problema ma anche consapevoli che è una cosa
importante e fondamentale per questa città perché questa è una città di grande civiltà. Qui c’è stato
un gigante, il beato Angelo d’Acri. Un gigante perché era un uomo di carne ed ossa, che era
rigoroso, che richiamava all’ordine i cittadini, li richiamava come due secoli dopo potremmo fare
noi richiamando all’ordine i cittadini che devono rivendicare i loro doveri prima dei loro diritti.
Quindi non dovrebbero portare nelle campagne di Acri quella monnezza che ci fa schifo.
La Calabria è indietro ma non solo su questo . Io faccio il consigliere regionale da 4 mesi. E’ vero
che a Oliverio diamo grandi capacità e grandi doti però ancora non fa il mago. Che cosa bisogna
fare su questa questione. Bisogna fare una cosa semplice: io già dalla prossima settimana convoco
un tavolo, lo faccio come presidente della commissione bilancio.
Indice
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 47
Ve lo dico, per essere chiari, di non aspettarvi soldi dalla nuova programmazione dei fondi
regionali. Sapete perché vi dico di non aspettare? Perché noi quest’anno abbiamo licenziato il
bilancio qualche settimana fa e non avete idea di cosa abbiamo trovato e cosa ci siamo inventati per
ripianare debiti, buchi, voragini. Volevamo onorare il sesto centenario della nascita di San
Francesco da Paola. Io sono d’accordo che le feste le dobbiamo togliere dai bilanci se ci sono
problemi più importanti però poi ci sono feste che non sono feste ma sono solo il rinnovare la
memoria del nostro Santo patrono e abbiamo avuto difficoltà a reperire 150.000 euro per celebrare
il sesto centenario e per fare passare un messaggio di bellezza. Perché Francesco da Paola ha
costruito quel bellissimo Santuario che dovrebbe essere patrimonio dell’UNESCO, il migliore
messaggio che noi possiamo veicolare è quello dei grandi che ci hanno preceduto, anche per
migliorare situazioni come queste.
Anche la sensibilità verso il grido d’allarme dell’ONA di avere un tavolo sul quale prendere
impegni, io credo che facendo veicolare messaggi virtuosi servano ad accelerare. Non fra un mese o
sei mesi ma la settimana prossima io convoco il tavolo. Discuteremo al tavolo e capiremo cosa fare
e come aiutare i cittadini. Perché? Io ho fatto la mappatura, ho chiamato i cittadini, ho chiesto loro
di bonificare le loro case dannose per loro stessi e per gli altri. Quando poi ci siamo trovati di fronte
ai preventivi delle ditte di bonifica, non è semplice perché costa tanto smaltire l’amianto. Costa
anche quello che hanno buttato nei vostri boschi, per il sindaco, costa tanto in termini di soldi, di
tempo. Noi, quindi, dobbiamo trovare ed efficentare anche la norma rispetto a queste cose.
Siccome mi avete invitato per assumere un impegno, io volevo farvi la premessa all’impegno.
L’impegno lo assumo e, ragionando da sindaco quale sono stato, e questo mi aiuta perché quando il
cittadino interloquisce con il sindaco, il sindaco ha due modi per uscirne: o quella di allungare, di
allungare, di allungare oppure quello di risolverlo non domani bensì ieri, il problema. Se lo
possiamo risolvere ieri, lo dobbiamo mettere sul tavolo e allora io, concludendo e ringraziandovi
per l’invito, ringraziando i ragazzi per il lavoro splendido che hanno fatto, l’ing. Infusini che è
protagonista assoluto nella sua battaglia contro la morte a favore della vita, il vice sindaco al quale
chiedo di farsi latore di un saluto affettuoso al sindaco di Acri con il quale continuiamo ad avere il
gemellaggio nel nome del beato Angelo che voi, ragazzi, dovreste leggere. Perché sono libri
bellissimi. Leggere l’umanità che c’è in questi libri, al di là di credere o meno, e ci aiutano ad
affrontare le questioni perché ci danno un metodo. Il metodo è quello di stare con i piedi per terra,
essere semplici, umili e pensare che ciò che noi facciamo non deve dipendere solo da noi o deve
fare solo i nostri interessi perché ci sono persone che stanno a fianco a noi che hanno problemi, che
hanno più problemi e a quelle persone dobbiamo volgere lo sguardo. Un saluto caro alla prof.ssa
Viteritti che è stata la guida di questo progetto, alla bravissima moderatrice mia amica e compagna
e un’ultima cosa: è vero che noi dobbiamo andare in giro a discutere nei convegni ma è bene anche
dare delle informazioni. Perché io sono venuto ad Acri anche per dare l’informazione ai cittadini di
Acri delle volontà del presidente Oliveiro che sarà qui nelle prossime settimane per la vicenda
dell’ospedale. Intanto il presidente aveva assunto impegni con questa città ed io voglio renderli noti
perché sono stati inseriti due milioni e mezzo d’euro per la strada che arriva ad Acri e 6 milioni e
mezzo per la Sibari - Sila. Questi sono degli sforzi finanziari enormi per cui anche la battaglia che
noi dobbiamo intraprendere e l’aiuto che noi dobbiamo dare ai cittadini che non riescono a
sopportare il peso, perché costa smaltire l’amianto, costa molto, quindi chi non ha reddito e ha un
tetto di amianto se lo tiene fino alla morte. Come lo aiutiamo? Con il bilancio non abbiamo
possibilità di fare nulla quindi useremo i fondi europei nei quali abbiamo messo tre direttrici: il
turismo, le attività produttive e l’ambiente.
Auguri e buon lavoro
Inizio testo
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 48
Conclusioni
Dott. Michele Rucco
Segretario Generale dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus
Ragazzi, vista l’ora, sarò velocissimo. I ringraziamenti ce ne siamo fatti abbastanza, credo, quindi li
salto. Vi porto il saluto del nostro Presidente, l’avv. Ezio Bonanni, che purtroppo è stato trattenuto a
Roma.
Riguardo a questo interessantissimo ed importantissimo Convegno, vi posso solo dire una cosa: mi
sono commosso. Mi sono commosso perché vedere le due figurette delle vostre colleghe, due
figurette delicate in mezzo ai quei boschi, di fronte allo scempio che siamo stati capaci di creare,
effettivamente mi ha fatto commuovere.
Non vi parlerò di amianto. Voglio soltanto farvi riflettere su alcune cose che danno significato
ulteriore a quello che state facendo e che avete fatto. Sono queste: la prima cosa è che la battaglia
dell’amianto non è una battaglia di retroguardia.
Lo avete anche detto nei vostri studi. E’ una battaglia all’avanguardia. Non so se è qui ad Agri o è a
Cosenza che esiste un Istituto Tecnico per tecnici ambientali, ma c'è uno di voi che mi sa dare una
definizione di ambiente?
Non c'è nessuno o non avete il coraggio, e quest’ultima è un atteggiamento sbagliatissimo: non
bisogna mai perdere l’occasione di mettersi alla prova, di provare le proprie capacità, soprattutto
quando lo si può fare in condizioni come queste!
L'ambiente è quel contesto naturale, fisico, mentale e sociale all'interno del quale si esplica la
personalità di ogni uomo. Quindi con quello che abbiamo fatto oggi, se c'era un bisogno di
esemplificare questa definizione, oggi lo abbiamo esemplificato al meglio.
Abbiamo parlato di amianto, di ambiente, di strade, di ospedale, del problema dei balordi, dei
vecchietti che dormono dentro la casa sapendo che comunque vanno incontro alla morte certa.
Abbiamo affrontato, partendo da un piccolissimo punto che è quello dell'amianto, abbiamo
affrontato l'intero mondo che ci coinvolge come persone. Abbiamo scoperto la punta dell'iceberg e
non possiamo solo e soltanto guardare al passato.
Oggi intorno a noi ci sono sostanze tossiche. Qualcuno ricordava le radiazioni elettromagnetiche.
Qualunque altra cosa che oggi opera e che magari tra 20/30 anni ci manifesterà il suo effetto.
Allora, quindi, la prevenzione primaria non è la sorveglianza sanitaria, pur necessaria.
Indice
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 49
La prevenzione primaria è fare sì che il rischio venga ridotto all'origine e questo credo che sia il
lavoro di un tecnico ambientale, di ogni persona consapevole, credo che sia la diligenza del buon
padre di famiglia perché nessun genitore responsabile esporrebbe il proprio figlio ad un rischio
sapendo che corre quel rischio.
Purtroppo con l'amianto, vediamo la seconda slide, vi è questa frase di Oscar Wilde: l'esperienza è
l'insegnante più difficile ed esigente: prima ti fa l'esame e poi ti insegna la lezione. Purtroppo con
l’amianto, o siamo cretini e non abbiamo imparato la lezione oppure dalla storia dell'amianto
dobbiamo imparare che cosa significa prevenzione primaria. Il rischio e i danni dell'amianto si
conoscevano dagli antichi egizi e noi abbiamo continuato per interessi e anche perché comunque
siamo abituati a scambiare, a svendere quello che non possiamo quantificare immediatamente ossia
la salute (ma la salute intesa non come assenza di malattia bensì la salute intesa come benessere
psicofisico). Nel momento in cui sono soggetto ad un ricatto che mi porta a dire: o mangi questa
ministra o salti dalla finestra, in quel momento io non sto in salute.
Quindi è questo quello che dobbiamo fare e lo porgo come invito anche ad un esponente della
politica attiva e governante. La Calabria: è vero che, e non voglio fare polemica, è vero che sono
solo 4 mesi che Oliveiro è lui personalmente il Presidente della Regione. Ma con questo discorso
ogni 4 anni cambia un rappresentante politico e scopre …. E’ una cosa che succede in Calabria,
succede in Liguria, succede in Lombardia, succede a livello nazionale: si scopre sempre quello che
hanno fatto quelli che governavano in precedenza, i buchi finanziari e i disastri gestionali che hanno
lasciato; ma loro, quelli che arrivano adesso, quelli che scoprono, quelli che erano all’opposizione,
cosa facevano quando facevano opposizione? non si sa che cosa facevano, cosa vedevano, eccetera
… e questo non è possibile.
Non può esistere un sistema siffatto, non è questa la funzione della politica bensì è quella di creare e
realizzare un progetto di società e su quello battersi, realizzare quello che si può realizzare mentre si
governa e controllare che non venga stravolto quando non si governa. Non può essere soltanto una
assoluzione il perché sono arrivato ieri; e questa mia affermazione, mi scusi onorevole, non è una
polemica ma è solo una constatazione da cittadino prima che da responsabile di un'associazione.
Affrontiamo il problema di cui finora non si è parlato: ma perché costa così tanto smaltire l'amianto
in Calabria? Non c'è una discarica, signori! La prima discarica utile che avete sta in Toscana. Ci
vogliamo prendere in giro? O lo mandiamo in Germania con i camion, inquinando migliaia di
chilometri di strada con il vostro amianto? Come si fa a risolvere un problema del genere? Quindi è
necessaria la programmazione, la scelta politica; la responsabilità di scelte politiche non è dire
“sono arrivato oggi” ma: Io ho fatto questo programma, sono riuscito a realizzarlo fino a questo
punto e oltre a questo non mi è stato concesso di andare per tutta una serie di motivi. A questo
punto però la gente è sensibile, capisce quale è il ruolo e l’azione che svolgo. Altrimenti se tutti
diciamo che la colpa sta nel fatto di non aver governato, siamo tutti uguali alla fine. Cioè, non so se
riesco a farmi capire. Ripeto: non è una polemica rivolta verso l'attuale amministrazione regionale.
E' un discorso che purtroppo mi sento fare in tante regioni da tutti i rappresentanti politici e non lo
posso più accettare. Questo è semplicemente quello che volevo dire.
Fattore economico: non esistono oggi in Italia le condizioni perché lo Stato intervenga con fondi
propri per fare queste cose, per due motivi: Il primo perché, come ho detto, l'amianto viene
considerato una battaglia di retroguardia quindi si sacrifica nuovamente la salute per favorire lo
sviluppo economico. Ma anche qui, a livello nazionale, manca un concetto efficace, concreto e
coerente di sviluppo economico.
Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute
Acri (CS), 30 aprile 2015 50
Noi sentiamo il nostro Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dire che gli stranieri non investono
in Italia. Poi andiamo nella sua città, Firenze, dove lui è stato sindaco fino a pochi mesi fa. Sulla
Piazza, di fronte a Palazzo Vecchio, ci sono i negozi di italiani comprati e gestiti da Chanel, da
Dior, dai cinesi. La stessa cosa accade a Roma: a Piazza San Lorenzo in Lucina, da una parte c'è
Louis Vuitton, dall'altra tutte le grandi firme della moda estera.
Ma allora, è vero che gli stranieri non investono in Italia? Invece gli stranieri investono in Italia ma
investono su quelle che sono le vere ricchezze dell'Italia, non su quelle che pensano gli italiani o i
politici italiani, che siano ricchezze italiane, ripetendo un'altra volta l'errore gravissimo che è stato
fatto alla fine della seconda guerra mondiale: ossia quello di trasformare un Paese che non aveva
una tradizione industriale in Paese industriale dimenticandosi le bellezze naturali, la storia, l'arte, la
geografia, la cultura che noi abbiamo e che gli altri vengono, vedono, si comprano e fanno fruttare.
Perché Christian Dior ha messo il negozio a Piazza della Signoria, di fronte a Palazzo Vecchio, al
David di Donatello e a tutte le altre meraviglie che sono lì presenti? Perché la gente giunge da ogni
parte del mondo per ammirarle, è contenta, felice di vedere quelle bellezze che sono lì. E vi
comprende anche Dior, dove può comprare, un oggetto, una borsa per gratificarsi, per ricordarsi
quelle emozioni, quegli splendori. E noi, scemi, diamo a questi operatori economici stranieri questa
possibilità di utilizzare le nostre ricchezze e ci lamentiamo dicendo che gli stranieri non vengono in
Italia a inquinarci. Questo è il discorso.
Allora, quale è il fattore economico che può essere propulsivo partendo dalla lotta all'amianto: è
quello che è stato fatto in Germania, nella valle della Ruhr. Quello era un territorio super inquinato
e in 10 anni, ragionando su una logica di bellezza, “rendiamo questo posto bello”, l'hanno
trasformato. Hanno attratto investimenti privati, hanno attratto volontariato, hanno attratto un sacco
di cose che hanno sconvolto quel territorio in senso positivo. Noi questo non siamo capaci di farlo.
Noi dobbiamo metterci i soldi che non abbiamo.
Queste sono alcune piccole riflessioni che mi sento di fare e di trasmettervi sperando di aver
lasciato un seme per sviluppi futuri. Vi ringrazio per l'attenzione e non vi rubo altro tempo.
Inizio testo
Appendice 1
Presentazioni slides
Viaggio attraverso i luoghi dell’amianto.
Presentazione multimediale del lavoro svolto durante
il ritrovamento delle varie discariche presenti
sul territorio di Acri.
Angelo Pirillo
2
3
VIAGGIO ATTRAVERSO I LUOGHI DELL’AMIANTO
PRESENTAZIONE MULTIMEDIALE DEL LAVORO SVOLTO DURANTE IL RITROVAMENTO DELLE VARIE
DISCARICHE PRESENTI SUL TERRITORIO DI ACRI.
4
5
https://video-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hvideo-xtf1/v/t42.1790-2/11664604_1160999900593397_1475458563_n.mp4?efg=eyJybHIiOjYyOCwicmxhIjozODAxfQ%3D%3D&rl=628&vabr=349&oh=4be5f418f7bff1902d02e4de6a6fbc45&oe=559D5A1A
Video
da visualizzare sul sito:
Competenze di ARPACAL riguardo il campionamento
di materiali contenenti amianto
Arch. Pasquale Citrigno, Dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
E R I S C H I S U L L A S A L U T E
ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
E R I S C H I S U L L A S A L U T E
ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
E R I S C H I S U L L A S A L U T E
ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
L’Amianto o Asbesto è un
insieme di minerali di
forma fibrosa, flessibile ed
estremamente sottile.
I minerali presenti in
natura si dividono in:
AMIANTO
Crisotilo
Amosite
Crocidolite
Tremolite
Antofillite
Actinolite
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
E R I S C H I S U L L A S A L U T E
ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
E R I S C H I S U L L A S A L U T E
ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
E R I S C H I S U L L A S A L U T E
ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
E R I S C H I S U L L A S A L U T E
ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
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ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
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ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
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ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
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ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
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ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
E R I S C H I S U L L A S A L U T E
ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
C a m p i o n a t o r e
a d a l t o f l u s s o
N a s e l l o
M e m b r a n a i n
e s t e r i m i s t i d i
c e l l u l o s a
N a s e l l o c o n
m e m b r a n a
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
E R I S C H I S U L L A S A L U T E
ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
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ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
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ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
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ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
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ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
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ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA
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M e t a l l i z za t o r e
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Inizio testo
Presentazione delle attività dell’ONA a Cosenza
Ing. Giuseppe Infusini
ING. GIUSEPPE INFUSINI
Coordinatore Provinciale ONA Cosenza
 L’Associazione, senza finalità di lucro, promuove la tutela
della salute in ogni ambito di esplicazione della vita umana,
nonché i beni culturali ed ambientali, la natura, l’ambiente
salubre e la cultura.
 In particolare assiste, difende e tutela coloro che anche per
motivi non professionali sono stati esposti ad amianto ed
altri agenti tossici patogeni, nonché i familiari di vittime
dell’amianto.
 PROMUOVE, ORGANIZZA E GESTISCE: ATTIVITÀ
CULTURALI, CONFERENZE, SEMINARI, STAGE, VISITE
IN AZIENDA, SERVIZI ED ATTIVITÀ DI FORMAZIONE,
CONSULENZA ED ORIENTAMENTO
(vi rientra l’attività scolastica di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO)
FINALITA’ DELL’ASSOCIAZIONE O.N.A. - Onlus
IL RAPPORTO CON LE SCUOLE PER UN DOMANI MIGLIORE
Nei confronti della tutela dell’ambiente e della
salute, finora silenzio e disinteresse,
sottovalutazione, ritardi ed omissioni da parte di
Enti ed Istituzioni (v. report di Lagambiente 2015)
• Vogliamo affidare alle nuove generazioni il
processo di cambiamento che porti alla sensibilità
e consapevolezza verso le problematiche
ambientali
• I giovani devono riappropriarsi del territorio,
attraverso la sua conoscenza, esaltando i punti di
forza e preservandolo da tutto ciò che minaccia
l’ambiente
29 APRILE: GIORNATA MONDIALE
VITTIME DELL’AMIANTO
AMIANTO: UNA TRAGEDIA DI STATO
1 MORTO OGNI 2 ORE
Ogni anno in Italia muoiono ancora 4mila
persone a causa della fibra killer
(in Europa 6.786 al giorno per mesotelioma)
dopo 23 anni dalla sua messa al bando,
l’amianto è ancora diffusissimo
ALCUNI DATI SULLA PRESENZA DI AMIANTO IN ITALIA
 30 – 40 milioni di tonnellate di MAC presenti ancora in Italia
 1,5 - 2 miliardi di mq di coperture in lastre di eternit
 650.000 mc di MAC friabile
100 milioni di metri quadri di superfici rivestite con amianto spruzzato
 83.000 chilometri di condotte in amianto interrate (400 in Calabria)
 38.000 i siti censiti da bonificare
 832 i siti bonificati o parzialmente bonificati
 188.000 edifici pubblici e privati in cui è presente amianto (2400 scuole)
DATI IN CONTINUA EVOLUZIONE PER INCOMPLETEZZA DEI CENSIMENTI
SI VALUTA UNA INCIDENZA PARI A CIRCA 500 Kg/ab
La legge 257/92 STABILIVA che le Regioni entro 180 giorni dall’entrata in
vigore del DPR 08.08.1994 avrebbero dovuto dotarsi di Piani Regionali per
l’Amianto (CENSIMENTO DI SITI ED EDIFICI)
DOPO 20 ANNI SOLO 16 (su 20) REGIONI HANNO OTTEMPERATO
Le regioni che non hanno consegnato la mappatura sono la Sicilia e la Calabria
ULTERIORI AGGIORNAMENTI (fonte Assoamianto)
-La Puglia ha adottato il PRAP con delibera di G. R. n°3064 del 27/12/2012
(stanziati 2 mil. di euro a favore di 38 comuni pugliesi, per combattere la
rimozione abusiva dell’amianto dai manufatti privati; ha utilizzato gli
stanziamenti INAIL per la realizzazione di progetti finalizzati al miglioramento
delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per le piccole e medie
imprese)- MA L’ITER NON È STATO ANCORA COMPLETATO
--La Sicilia ha promulgato la Legge 29 aprile 2014, n. 10. L’impegno
finanziario per le bonifiche per il 2014 è di 10 milioni di Euro e prevede la
realizzazione di un impianto di inertizzazione
TUTTI I PIANI REGIONALI PREVEDONO CONTRIBUTI A FONDO
PERDUTO DAL 30% FINO AL 70% PER BONIFICA DI MODESTE
QUANTITA’ DI AMIANTO
I DATI SULLE BONIFICHE
• LE UNICHE REGIONI AD AVER FORNITO DEI DATI PUNTUALI SONO:
• l’ABRUZZO (che ha portato a termine la bonifica di 3.172 edifici privati)
• l’EMILIA ROMAGNA (che ha bonificato 827 tra edifici pubblici, siti
industriali, siti estrattivi e siti dismessi)
• la LOMBARDIA (che ha bonificato 22.075 tra edifici pubblici e privati e ha
26.573 siti in corso di bonifica
• la PUGLIA (670 siti bonificati)
• la SARDEGNA (con 240 edifici pubblici)
• l’UMBRIA (200 edifici privati)
• la VALLE D’AOSTA (111 edifici privati e 44 pubblici)
• la Provincia di Bolzano (con 9 edifici pubblici e 298 privati).
Circa il 2% l’amianto bonificato. Di questo passo si stimano non meno
di 85 anni per completare le bonifiche.
E la Calabria?
LA SITUAZIONE IN CALABRIA:
IL RAPPORTO DI LEGAMBIENTE
NON FA CHE CONFERMARE LE
NOSTRE DENUNCE.
-censimento assente in Calabria
-mappatura mai effettuata
-assenza di dati sulle bonifiche e sui
siti d’amianto
-assenza di incentivazione economica
e/o contributi
-assenza di stanziamenti di fondi per le
bonifiche/siti ad alto rischio
-assenza di campagne di informazione /
formazione (lo fa solo l’ONA)
- assenza di Sportello Amianto
-assenza di procedure semplificate per
piccole bonifiche
-assenza del PRAC e del Piano di
Smaltimento
-inattività del C.O.R. Calabria
DUNQUE: INADEMPIENZE
RISPETTO ALLA STESSA LEGGE
REGIONALE SULL’AMIANTO
IN CALABRIA QUINDI C’E’ IL BLACK-OUT AMIANTO
21 Novembre 2014 - lo dice il Ministero dell'Ambiente
33.600 siti (già diventati 38.000 secondo Legambiente)
Mancano i dati della regione Calabria, dove da anni persiste un "black-out" di
informazioni, e della Sicilia, di cui si hanno solo parziali
QUESTO COMPORTA CHE NON POSSONO ESSERE PREVISTI
TRASFERIMENTI DI RISORSE FINANZIARIE PER LA CALABRIA
A CIO’ SI AGGIUNGA CHE, MANCANDO IL PIANO DI SMALTIMENTO
AMIANTO – CHE DEVE ESSERE CONTENUTO NEL PRAC – ANDRANNO
PERSI I FONDI EUROPEI PREVISTI PER LA DECONTAMINAZIONE DEI
SITI
(la Calabria è tra le ultime regioni nella spesa dei fondi della
programmazione 2007-2013.; ad ottobre 2013 la capacità effettiva di spesa
certificata è stata del 29%)
INTERVENTI URGENTI PER LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE DEI
CITTADINI: NORME RELATIVE ALL'ELIMINAZIONE DEI RISCHI DERIVANTI
DALLA ESPOSIZIONE A SITI E MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO
(in attuazione della legge 28 marzo 1992, n° 257 - Norme relative alla
cessazione dell'impiego dell'amianto - e nel rispetto del D.P.R. 8 agosto 1994)
B.U.R. CALABRIA DEL 4-5-2011 - Supplemento straordinario n. 2 al B. U.R.
Calabria - Parti I e II - n. 8 del 2 maggio 2011
La Regione Calabria, con la Legge, intende predisporre gli strumenti
necessari per la salvaguardia della salute dei cittadini e per la tutela e il
risanamento dell'ambiente attraverso la bonifica e lo smaltimento
dell'amianto (art.1).
LA LEGGE REGIONALE 27 aprile 2011, n° 14
MA PERCHE’ E’ IMPORTANTE IL PRAC?
(PIANO REGIONALE AMIANTO CALABRIA)
PROGRAMMA INTERVENTI FINALIZZATI
ALLA ELIMINAZIONE ENTRO 10 ANNI
DALLA SUA ADOZIONE DELL’AMIANTO
PRESENTE NEGLI AMBIENTI DI VITA E DI
LAVORO
TERMINI PERENTORI STABILITI DALLA LEGGE REGIONALE
-entro 30 gg dall’entrata in vigore della legge: ISTITUZIONE U.S.A.(art. 3, c. 2)
-entro 30 gg dall’ISTITUZIONE U.S.A.: portale informatico, opuscolo
informativo (art. 3, c. 1)
-entro 180 gg approva il PRAC - art.4 (censimento, mappatura georeferenziata,
piano di smaltimento dei rifiuti, indirizzi per la redazione del PAC, definizione
di linee guida per la predisposizione di incentivi da parte della Regione per la
rimozione dell'amianto, monitoraggio, ecc…. - art. 5)
-entro 60 gg dalla pubblicazione del PRAC i Comuni attivano uno sportello
informatico-ricettivo (art. 6, c. 3)
-entro 90 gg dalla pubblicazione del PRAC i Comuni emettono l’ordinanza
sindacale per il censimento (art. 10, c. 5); l’apposito modello di denuncia deve
essere restituito entro 45 giorni dal ricevimento (art. 6, c. 4)
-entro 60 gg dalla Legge la Regione predispone un avviso per i parametri
valutativi per l’assegnazione di contributi per la bonifica di aree o edifici
pubblici (art. 11, c. 3)…le domande possono essere presentate dal
novantesimo giorno dall’entrata in vigore della presente legge…
TERMINI TUTTI PUNTUALMENTE NON RISPETTATI
L’USA è stata istituita con D.G.R. n°201 del 04.05.2012
PRIMA RIUNIONE U.S.A. CON LA PRESENZA DELL’ ONA: 18.11.2013;
SUCCESSIVE: 18.12.2013; 31.03.2014; 26.06.2014
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Atti Convegno - Acri (CS), 30.04.2015

  • 1. Con il Patrocinio di: OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’AMIANTO ONA Onlus Atti del Convegno CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA AMIANTO E RISCHI SULLA SALUTE ACRI (CS), 30 aprile 2015
  • 2. ©Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Proprietà letteraria riservata ISBN 978-88-99182-05-2 Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Via Crescenzio, 2 – 00193 – Roma http://osservatorioamianto.jimdo.com/ Email osservatorioamianto@gmail.com Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% del volume. Sono vietate in tutti i Paesi la traduzione, la riproduzione, la memorizzazione elettronica e l’adattamento, anche parziali, con qualsiasi mezzo effettuate, per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale senza la specifica autorizzazione dell’Editore.
  • 3. Atti del Convegno CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA AMIANTO E RISCHI SULLA SALUTE ACRI (CS), 30 aprile 2015 Cinema Comunale Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e delle convenzioni internazionali Prima edizione: 31 luglio 2015 ISBN 978-88-99182-05-2
  • 4. Organizzazione del Convegno Comitato Tecnico Ing. Giuseppe Infusini Presidente Comitato ONA di Cosenza Geologo Beniamino Falvo Commissario dell’Ona per la Regione Calabria Consiglio Didattico Prof.ssa Rosaria Ginese Prof.ssa Annunziata Viteritti Prof.ssa Patrizia Viteritti Docenti dell’ITCGT “Giambattista Falcone” di Acri e dell’IPSSS “Da Vinci” di Cosenza Atti a cura di Lorenza Fiumi Ricercatore CNR – INSEAN – IIA - Membro Comitato Tecnico Scientifico ONA Michele Rucco Segretario Generale ONA Onlus Hanno contribuito Carlo Meoni Tecnico CNR - INSEAN – IIA Paola Ceccarel Coordinatore Comitato ONA Valbormida (SV)
  • 5. Convegno “Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute” Cinema Comunale Acri (CS) 30 aprile 2015
  • 6. Programma dei lavori del 30 aprile 2015 Cinema Comunale - Acri (CS) Presiede e modera l’avv. Franca Sposato Saluti Dott. Salvatore Ferraro, Assessore all’Ambiente del Comune di Acri. Francesco Fusca, Ispettore Emerito del Ministero della Pubblica Istruzione Prof. Giuseppe Giudice, Dirigente scolastico dell’ITCGT “G. Falcone” di Acri L’impegno dell’ONA a fianco delle istituzioni scolastiche Pag. 1-2 Geologo Beniamino Falvo, commissario ONA per la Regione Calabria. Il progetto: “Contaminazione ambientale da amianto e rischi per la salute” Pag. 3-4 Prof.ssa Annunziata Viteritti, dell’ITCGT “G. Falcone” di Acri Caratteristiche dell’amianto e malattie asbesto correlate Pag. 5-18 Angela Jessica Viteritti, Alunna della Classe III A Turistico dell’ITCGT “G. Falcone” di Acri Localizzazione cartografica delle discariche abusive di amianto rilevate nel territorio di Acri. Pag. 19-31 Rebecca Perri, Alunna della Classe III A Turistico dell’ITCGT “G. Falcone” di Acri Il Progetto: “Viaggio attraverso i luoghi dell’amianto” Pag. 32-33 Prof.ssa Rosaria Ginese, dell’ITCGT “G. Falcone” di Acri Competenze di ARPACAL riguardo il campionamento di materiali contenenti amianto Arch. Pasquale Citrigno, Dott. Francesco De Vincenti, ARPACAL – Centro Regionale Geologia e Amianto Pag. 34-41 Il ruolo dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto nell’attuale situazione della Calabria. Ing. Giuseppe Infusini, coordinatore del Comitato ONA di Cosenza Pag. 42-45 Le azioni della Regione in materia di amianto On. Dott. Giuseppe Aieta, Deputato Regionale della Calabria Pag. 46-47 Conclusioni Dott. Michele Rucco, Segretario Generale dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Pag. 48-50
  • 7. Appendice 1 PRESENTAZIONI E SLIDES Angelo Pirillo, Alunno della Classe V a CAT (Costruzione Ambiente Territorio) dell’ITCGT “G. Falcone” di Acri. Viaggio attraverso i luoghi dell’amianto. (film documentario) Presentazione multimediale del lavoro svolto durante il ritrovamento delle varie discariche presenti sul territorio di Acri. Pasquale Citrigno e Francesco De Vincenti Giuseppe Infusini Michele Rucco Giuseppe Infusini
  • 8. Appendice 2 IL CONVEGNO E LE INIZIATIVE PROPEDEUTICHE Il Convegno di Acri del 30.04.2015: • Locandina Convegno Cosenza 30.04.2015 • Convocazione per Audizione presso IV a Commissione del Consiglio Regionale della Calabria • Rassegna stampa Convegno Acri 30.04.2015 Incontro “Rischio amianto: dalla conoscenza alla tutela” con gli studenti dell’I.S.S. - I.P.S.S.S. ‘Leonardo Da Vinci’ – I.T.A.S. ‘Antonia Nitti’, Auditorium I.I.S. Leonardo da Vinci, Cosenza, 22 aprile 2015: • Locandina Convegno Cosenza 22.04.2015 • Relazione Geologo Beniamino Falvo • Relazione Prof.ssa Patrizia Viteritti • Relazione degli alunni del IV o e V o Chimico • Presentazione ing. Giuseppe Infusini • Protocollo d’intesa sottoscritto dal Comitato ONA Cosenza e l’Istituto d’Istruzione Superiore IPSSS “Leonardo da Vinci” – ITAS “Nitti” di Cosenza • Rassegna stampa Convegno Cosenza 22.04.2015 Convegno “ Il pericolo amianto in Calabria e la risposta delle istituzioni”, Protoconvento Francescano, Castrovillari (CS), 14 marzo 2015 Incontro con le classi del corso CAT dell’ITCGT “G. Falcone”, 24 febbraio 2015 Incontro “Pericolo amianto e tecniche di bonifica tra indifferenza e malattie”, Sala del Consiglio Comunale di San Marco Argentano (CS), 10 gennaio 2015 Rassegna stampa delle denunce dell’ONA Cosenza Cronologia dei Convegni organizzati dal Comitato ONA di Cosenza Video del Convegno del 30 aprile 2015 Servizio del TG3 Calabria delle ore 14:00 del 30.04.2015 Servizio Acri Social del giorno 08.05.2015
  • 10. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 1 L’impegno dell’ONA a fianco delle istituzioni scolastiche Geologo Beniamino FALVO Commissario Regionale ONA Cosenza E-mail: onacosenza@gmail.com - www.onacosenza.it È una esigenza oramai acquisita quella della apertura del mondo scolastico al territorio nel processo formativo di conoscenze da parte dei giovani. In questa visione, nel tempo, è gradualmente maturata la consapevolezza di apertura del processo formativo “fuori delle aule scolastiche” sia con la esperienza della settimana dei beni culturali sia con l’esperienza della alternanza scuola – lavoro (ASL). Altrettanto importante del rapporto scuola – lavoro si può considerare il rapporto scuola – ambiente in quanto il giovane potrà, successivamente, fare esperienza nel mondo del lavoro, ma difficilmente avrà modo di acquisire gli elementi di conoscenza del proprio ambiente, fuori dal contesto scolastico. I processi formativi “extrascolastici” per gli istituti tecnici e professionali assumono un valore aggiuntivo di conoscenze, particolarmente se si riesce a coinvolgere, in tale percorso, il mondo delle professioni, delle associazioni, dei servizi, della pubblica amministrazione, delle istituzioni. L’impegno dell’Associazione ONA Onlus Cosenza (Osservatorio Nazionale Amianto sez. territoriale di Cosenza) al fianco della istituzione scolastica mira a sviluppare l’interazione tra il sapere e l’ambiente, contesto all’interno del quale si colloca il percorso di alternanza scuola – ambiente. La manifestazione odierna si propone l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sul tema della conoscenza, riscoperta, tutela, conservazione e valorizzazione dei beni ambientali del proprio territorio. È un primo, seppure limitato, esempio di conoscenza della realtà territoriale, ma anche una prima importante iniziativa di apertura della scuola verso la comprensione del contesto ambientale nel quale è collocata. Occorre che le varie componenti scolastiche coinvolte in tali iniziative abbiano piena consapevolezza del significato di tali obiettivi formativi che si intendono perseguire nella piena valorizzazione e personalizzazione degli apprendimenti degli allievi. Sarebbe auspicabile, pertanto, che i responsabili del mondo scolastico, consapevoli della valenza della conoscenza del proprio territorio nel processo formativo dei giovani, si facciano promotori della esigenza di una alternanza scuola – ambiente (ASA). Geologo Beniamino FALVO Indice
  • 11. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 2 Sarebbe anche auspicabile che tali esperienze ricevano le dovute attenzioni, non solo del mondo scolastico, ma anche della società civile, per valorizzare ed implementare le conoscenze tecnico – scientifiche degli allievi, indispensabili per orientarsi adeguatamente nella comunità in cui vivono ed operano. Questa nuova visione di apertura della scuola verso l’ambiente consente di acquisire conoscenze verso questo ampio settore nei riguardi di alcune importanti problematiche del proprio territorio quali l’acqua, i rifiuti, gli inquinanti, le tipologie agronomiche - forestali dei suoli, le fonti energetiche, le caratteristiche geomorfologiche dei terreni ( frane, alluvioni, erosioni ), le peculiarità geologiche delle diverse aree (sicurezza delle strutture edilizie, conservazione del patrimonio urbanistico, salvaguardia delle vie di comunicazioni, evoluzione dei fenomeni sismici), ecc. Il convegno odierno va in questa direzione e rappresenta una particolare conoscenza, anche se specifica, del territorio. Si esaminano e si analizzano informazioni e dati morfologici, problematiche relative alle acque, ai rifiuti solidi urbani, ai materiali inquinanti, al recupero dell’ambiente, alla salvaguardia e tutela della salute. In questa ottica il lavoro effettuato dagli allievi riguarda la presenza, la mappatura, il censimento, il degrado di un pericoloso inquinante per l’ambiente e la salute dell’uomo, qual è il minerale amianto, contenuto nelle lastre di eternit, utilizzate nel secondo dopoguerra principalmente per le coperture edilizie. Detto materiale oggi si rinviene dappertutto, sparso assieme ad altri rifiuti, nel territorio comunale di Acri, con grave pericolo di inquinamento dei suoli, delle acque, dell’ambiente e, quindi, della salute dell’uomo. Inizio testo
  • 12. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 3 Il Progetto: “Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute“ Prof.ssa Annunziata Viteritti Referente del Progetto - Istituto Tecnico Statale Commerciale per Geometri e per il Turismo – I.T.C.G.T. “Giovanni Battista Falcone“ - via Padre Giacinto da Belmonte, 35, 87041 Acri – (CS) tel. 0984/953533 - fax 0984/910629 itcgacri@tin.it - www.itcgtacri.it MOTIVAZIONI Negli ultimi anni il rapporto con l’ambiente è una delle determinanti fondamentali dello stato di salute della popolazione umana. Dalla città inquinata alla foresta incontaminata, la relazione tra l’individuo e diversi fattori ambientali può risultare in diversi stati di benessere o di malattia. L'art. 32 della Costituzione dispone "La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo ed interesse della collettività e garantisce cure gratuite per gli indigenti". Oggi la salute dei cittadini è sempre più minacciata dalla contaminazione ambientale di sostanze inquinanti e patogene. Fra queste ultime sono da annoverare le fibre di amianto presenti in molti materiali edilizi in stato di degrado e, pertanto, in grado di liberarsi nell'aria ed essere inalate causando, così, malattie con danni irreversibili alla salute umana. Il problema dell’amianto , anche nel territorio calabrese molto più diffuso di quanto si possa pensare, rappresenta una minaccia per la salute e l'ambiente. Pertanto si ritiene utile avviare un'informazione dei danni alla vita umana a partire dai giovani studenti, anche al fine di sviluppare la giusta consapevolezza di questa problematica nelle future generazioni. IL PERCORSO DEL PROGETTO L’odierno convegno rappresenta la fase finale del percorso del progetto “Rischio Amianto” strutturato secondo contenuti in grado di far comprendere gli elementi da tenere in considerazione, da un punto di vista ambientale, per valutare le conseguenze sulla salute derivanti dalla contaminazione ambientale da amianto, tenendo presente l'equazione: ambiente pulito = salute; ambiente contaminato = malattia. OBIETTIVI POSTI Il progetto che è stato attuato, “CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA AMIANTO E RISCHI SULLA SALUTE”, si fonda su due direttrici di obiettivi formativi e didattici: Direttrice 1: sviluppare le conoscenze sui legami tra fonti di inquinamento da amianto e gli effetti negativi sulla salute, sugli strumenti e i metodi per le analisi ambientali. Indice
  • 13. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 4 Direttrice 2: sviluppare la consapevolezza della necessità di eliminare l'amianto dal territorio calabrese (bonifica), unica misura di prevenzione certa, intervenendo soprattutto con idonee normative di carattere regionale ed iniziative locali che garantiscano la sicurezza della popolazione. ATTUAZIONE Il progetto è stato rivolto a tutte le classi dell’Istituto Tecnico Commerciale, Turistico e per Geometri. La sua attuazione ha richiesto metodologie di approccio integrate e multidisciplinari. Ci si è avvalsi di lezioni specifiche, ricerca e lavori di gruppo, raccolta di dati territoriali sui siti inquinati, raccolta delle informazioni acquisite dai cittadini e di quelle fornite dall’Osservatorio Nazionale Amianto – Comitato Provinciale di Cosenza. Gli incontri con gli esperti dell’ONA Cosenza hanno consentito di affrontare i seguenti aspetti della problematica amianto: - "Rilevazione e classificazione dell'amianto” - "Le malattie asbesto correlate" - "La legislazione di riferimento sull'amianto” Utilissima è stata la collaborazione della prof.ssa Rosaria Ginese nella conduzione del progetto e dei lavori di ricerca effettuati sul territorio. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Il progetto ha comportato una serie di approfondimenti durante le ore curriculari con il coinvolgimento degli insegnanti delle classi interessate (scienze della terra, fisica e biologia). I tempi sono stati concordati nei consigli di classe ed è stato utilizzato il laboratorio multimediale. La parte di indagine e documentazione delle discariche di amianto è stata condotta ed articolata dalla scrivente e dalla prof.ssa Ginese. TEMPI DI ATTUAZIONE Il progetto si è svolto dal mese di novembre 2014 al mese di aprile 2015. L’unica collaborazione esterna è stata quella con l’ONA Cosenza. RISULTATI RAGGIUNTI Il lavoro dei ragazzi è stato intenso ed impegnativo. Lo studio iniziale e le ricerche sul territorio hanno impegnato più del previsto ma la soddisfazione per i risultati ottenuti, le conoscenze e competenze acquisite, è stata grande. Gli alunni hanno autonomamente prodotto due relazioni ed un video-reportage dagli alunni Viteritti Angela Jessica, Perri Rebecca e Pirillo Angelo. I titoli sono i seguenti: - “Caratteristiche dell’amianto e malattie asbesto correlate” - “Localizzazione cartografica delle discariche d’amianto rilevate nel territorio di Acri” - “Viaggio nei luoghi dell’amianto”, film / documentario la cui introduzione è stata curata dalla prof.ssa Rosaria Ginese. Acri, 30 aprile 2015 Prof.ssa Annunziata Viteritti Inizio testo
  • 14. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 5 Presentazione e relazione del progetto a cura dei ragazzi dell’ITCGT Angela Jessica Viteritti • Indice
  • 15. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 6 INTRODUZIONE Il lavoro di noi alunni Angela Jessica Viteritti, Rebecca Perri e Angelo Pirillo, dopo una prima fase di studio specifico sull’amianto nell’ambito delle attività curriculari (caratteristiche, proprietà, impieghi, rischi per la salute, ecc..), è stato rivolto alla conoscenza del territorio specificatamente per quanto riguarda la presenza di materiali contenente amianto (MAC). In particolare sono stati effettuati: sopralluoghi, indagini, ricerche, riprese fotografiche, filmati, incontri con esperti, interviste con la popolazione del luogo, con rappresentanti delle Istituzioni e con medici. Ognuno di noi ha approfondito aspetti diversi sulla problematica amianto,cercando di trovare delle risposte alle seguenti domande: AMIANTO:Cosa è? Perché è stato usato?Quali sono le malattie che provoca? Cosa se ne farà? PARTE PRIMA AMIANTO: cosa è? In questo convegno sul tema “CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA AMIANTO E RISCHI LEGATI ALLA SALUTE”, vogliamo illustrare le patologie correlate all’esposizione del corpo umano alle invisibili fibre killer dell’amianto. Prima di affrontare questo argomento riteniamo necessario trattare brevemente gli aspetti mineralogici, le proprietà e gli impieghi dell’amianto, per rispondere compiutamente alle domande che ci siamo posti. 1.1 - AMIANTO: caratteristiche mineralogiche L'amianto, chiamato anche asbesto, è un minerale naturale a struttura fibrosa appartenente alla classe chimica dei silicati ed alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. I minerali che si trovano in natura sono divisi, quindi, in funzione della loro struttura cristallina, in due gruppi (Fig. 1): • minerali serpentini • minerali anfiboli
  • 16. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 7 Fig. 1 - La suddivisione dei gruppi mineralogici Gruppo Mineralogico Minerale Definizione commerciale Formula chimica SERPENTINO Crisotilo Crisotilo Mg3[Si2O5](OH)4 ANFIBOLI Grunerite Amosite (Mg,Fe2+) 7[Si8O22](OH)2 Actinolite Actinolite Ca2(Mg,Fe2+ )5[Si8O22](OH,F)2 Antofillite Antofillite (Mg,Fe2+) 7[Si8O22](OH,F)2 Tremolite Tremolite Ca2Mg5[Si8O22](OH)2 Fig. 2 – La composizione chimica dei gruppi mineralogici dell’amianto Dai serpentini si ottiene il tipo di amianto conosciuto come crisotilo, o amianto bianco, che si trova nelle rocce sotto forma di aggregati fibrosi anche della lunghezza di due - tre metri.
  • 17. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 8 Fig. 3 – Rocce da cui viene estratto l’amianto L’aspetto di questi minerali, nelle loro varie forme, è rappresentato in alcuni campioni di Fig. 4 Amianto biancoAmianto brunoAmianto blu Serie serpentinoSerie anfiboloSerie anfibolo
  • 18. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 9 Le fibre di amianto che hanno origine da questi materiali sono sottilissime ed acuminose. Per dare un’idea della estrema finezza delle fibre, si pensi che una fibra d’amianto è circa 1300 volte più sottile di un capello. Gli anfiboli diritti sono più attivi ed inalabili rispetto al crisotilo, curvilineo ed arrotondato (Fig. 5). Schematizzazione fibre d’amianto. crisotilo crocidolite In Fig. 6 vengono rappresentate alcune immagini di fibre d’amianto presenti in materiali a matrice cementizia, così come appaiono al microscopio a scansione elettronica. Fig. 6/A Fibre di crisotilo (micrografia SEM) Fig. 6/B Fibre di crocidolite (micrografia SEM) 1.2 - AMIANTO: caratteristiche fisiche e proprietà Il Decreto Ministeriale 6/9/1994(Norme tecniche di attuazione della L.257/92) ha classificato i materiali contenenti amianto in friabili e compatti. COMPATTI Materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti inpolvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici (dischiabrasivi, frese, trapani, ecc..)
  • 19. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 10 FRIABILI Materiali che possono essere sbriciolati o ridotti in polverecon la semplice pressione manuale. Il grado di friabilità è definito dalla Tab. 1 allegata al citato D.M. Fig. 7 – Tabella 1 allegata al D.M. 6/9/94 Come si può notare consultando la tabella i materiali contenenti amianto in matrice compatta disperdono un numero di fibre inferiore dei materiali contenenti amianto in matrice friabile. QUINDI UN MATERIALE COMPATTO (PER ESEMPIO UNA LASTRA DI CEMENTO- AMIANTO) E’ MENO PERICOLOSO DI UN MATERIALE FRIABILE!!!! 2 – AMIANTO: perché è stato usato? L'amianto è stato prodotto in maniera massiccia nel dopoguerra grazie alle ottime proprietà tecnologiche riconosciute a questo materiale ed al suo basso costo che ne hanno favorito un ampio utilizzo in campo civile e industriale. Per anni, infatti, l’amianto è stato considerato un materiale estremamente versatile, con estese e svariate applicazioni tant’è che esso è stato utilizzato in circa 3.500 prodotti per diverse applicazioni. L'enorme diffusione avuta nel passato è dovuta alle ottime caratteristiche fisiche quali elevata resistenza alla fusione, flessibilità, incombustibilità, resistenza all'usura, all’alto grado di isolamento termico ed elettrico, insieme alla resistenza agli agenti chimici e microbiologici. Nella sottostante tabella si riportano le proprietà chimico-fisiche dei differenti minerali di amianto.
  • 20. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 11 Proprietà Crisotilo Actinolite Tremolite Antofillite Amosite Crocidolite Colore Verdastro verdastro grigio- bianco verdastro giallastro giallo-bruno, verdastro, bianco bruno, giallo blu Durezza (Mohs) 2,5-4 6 5,5-6 5,5-6 5,5-6 5-6 Densità (g/cm3 ) 2,5-2,6 3,0-3,2 2,9-3,2 2,8-3,2 3,1-3,5 3,0-3,4 Sistema cristallino monoclino e ortorombico monoclino monoclino ortorombico monoclino monocli no Indice dirifrazione 1,53-1,55 1,60-1,69 1,60-1,69 1,59-1,69 1,66-1,69 1,65-1,70 Resistenza agli acidi scarsa (buona alle basi) molto buona buona discreta buona buona Resistenza a trazione (x 100 psi) 280-450 <5 <75 240 175-350 150-450 Punto di fusione (°C) 1520 1390 1360 1470 1400 1190 Resistenza al calore buona, diviene fragile ad alte temperature molto buona discreta- buona molto buona buona, diviene fragile ad alte temperature scarsa, fonde Flessibilità molto buona fragile fragile discreta-fragile discreta buona Filabilità molto buona scarsa scarsa scarsa discreta buona Capacità filtrante lenta media rapida Fig. 8 – Tabella proprietà chimico fisiche dell’amianto Fino alla fine degli anni ’80 l’Italia è stata il secondo maggiore produttore europeo di amianto, nonché uno dei maggiori utilizzatori. Dal dopoguerra fino alla messa al bando nel 1992, l’Italia ha prodotto 3,8 milioni di tonnellate di amianto grezzo. Una montagna di fibre in gran parte ancora da bonificare, un’ipoteca pesantissima sul futuro delle generazioni. La più importante miniera dell'Europa occidentale era quella di Balangero, presso Torino, con le sue 100.000 tonnellate annue di minerale lavorato. Il 75% circa della produzione é stata assorbita dal cemento-amianto, mentre il rimanente 25% dagli altri usi. In Italia gli stabilimenti di lavorazione sono stati circa 50 e, tra questi, uno dei più importanti era quello di Casale Monferrato (AL). PROPRIETA’ DELL’AMIANTO • resistenza ad alte temperature • resistenza agli agenti chimici • isolamento elettrico • resistenza meccanica • basso costo • resistente agli acidi • molto flessibile • facilmente filabile • fonoassorbente • termoisolante IMPIEGHI DELL’AMIANTO  Impianti tecnologici  Mezzi di trasporto  Edilizia  Industria
  • 21. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 12 Fig. 9 – Usi dell’amianto nelle abitazioni Nell’edilizia, nell’industria e nei mezzi di trasporto troviamo l’amianto nei manufatti/prodotti di seguito specificati. IN EDILIZIA: tubi per acqua potabile e per fognature,lastre piane in fibrocemento, lastre ondulate per coperture,canne fumarie, porte tagliafuoco, ascensori, pavimenti in vinil-amianto, cartoni fonoassorbenti, tende antincendio in locali pubblici. NELL’INDUSTRIA è stato utilizzato come materia prima per produrre innumerevoli oggetti, come isolante termico di tubazioni per alte o basse temperature, barriera antifiamma e materiale fono assorbente. NEI MEZZI DI TRASPORTO: treni, autobus, navi, coibentazione carrozze, freni, frizioni, guarnizioni, schermi parafiamma, condotte di riscaldamento, vernici e mastici antirombo.
  • 22. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 13 Fig. 10 – Manufatti edili vari
  • 23. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 14 Fig. 11 – Oggetti domestici Fig. 12 – Coperture in eternit Fig. 13 – Coibentazioni di tubazioni e valvole in centrali termiche (amianto friabile)
  • 24. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 15 Nonostante la legge n°257/92 abbia messo a bando l’amianto ed imposto alle Regioni piani decennali di bonifica, la sua presenza in Italia è ancora molto consistente: CIRCA 32 MILIONI DI TONNELLATE DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO (MAC) E FINO AD ORA È STATA SMALTITA SOLO UNA QUANTITÀ PARI A CIRCA IL 2% (DATI MINISTERO DELLA SALUTE) 3 – AMIANTO: quali sono le malattie che provoca? E’ scientificamente provato che una volta inalate, le fibre d’amianto causano un danno al corpo umano di entità variabile in base all’intensità, al tempo di esposizione ed ad una predisposizione personale a sviluppare la malattia. Le malattie conseguenti (malattie asbesto correlate) sono caratterizzate tutte da un tempo più o meno lungo intercorrente fra l'inizio dell'esposizione e la comparsa della malattia. Questo intervallo è denominato "TEMPO DI LATENZA" e può arrivare anche oltre i 40 anni. L’ingestione delle fibre d’amianto in questi ultimi anni è oggetto di questioni controverse circa la loro capacità di attaccare organi extratoracici. Già dal 2009 la IARC (International Agency for Research on Cancer) ritiene che il tumore della laringe e quelli gastro-intestinali possano essere associati ad esposizione ad amianto. Secondo il Direttore Scientifico dell’Istituto Ramazzini di Bologna, dott. Morando Soffritti, “le fibre di amianto possono essere ingerite per via gastrointestinale e depositarsi in organi extratoracici come il pancreas, rene, prostata e cervello. Le fonti d’acqua o d’aria sono i due veicoli con cui le fibre dell’amianto entrano nelle cellule polmonari e da lì vengono trasferiti ai linfonodi e alla pleura e qui causano il mesotelioma”. (Dagli atti della 2^ Conferenza Internazionale sull’Amianto Conferenza organizzata dall’ONA).
  • 25. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 16 Le malattie principali che possono essere provocate dall'inalazione di fibre d’amianto sono: • asbestosi; • carcinoma polmonare • mesotelioma; ASBESTOSI L’asbestosi è una malattia respiratoria ad andamento cronico, tipica dei lavoratori che hanno svolto attività a contatto con l’amianto. Le fibre d’amianto una volta inalate, provocano una progressiva fibrosi (cicatrizzazione) del tessuto polmonare con conseguente ispessimento ed indurimento e difficoltà di scambio di ossigeno aria/sangue. La malattia insorge dopo 10-15 anni dall'esposizione medio-alta ad amianto. CARCINOMA POLMONARE Grave malattia dell’apparato respiratorio che si verifica anche per esposizione a basse dosi. Il fumo di sigaretta amplifica notevolmente l’effetto cancerogeno dell’amianto aumentando sensibilmente la probabilità di contrarre tale malattia. Si può manifestare anche dopo 20-40 anni. MESOTELIOMA L’esposizione all’amianto è la causa principale che porta le persone a contrarre il mesotelioma pleurico, un tumore che colpisce le membrane sierose della pleura (rivestimento del polmone). Le microscopiche fibre di amianto entrano nel corpo, attraverso le narici o la bocca, e, qualora riescano a insediarsi nel mesotelio, possono cominciare a provocare lesioni che con il passare del tempo, si trasformano in infiammazioni, cicatrici, modificazioni genetiche dei tessuti colpiti. Si può manifestare anche dopo un lungo periodo di latenza (30-40 anni) ed è un TUMORE NON DOSE DIPENDENTE e tipico dell’amianto. Fig. 15 –Le malattie causate dall’amianto
  • 26. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 17 IN ITALIA OGNI ANNO MUOIONO PER MALATTIE ASBESTO-CORRELATE CIRCA 4000 PERSONE, con picco atteso per il 2025. Secondo l’INAIL dal 1993 al 2009 sono stati registrati 15.845 casi di mesotelioma. Purtroppo il numero di vittime causate dall’amianto, mostra un trend in crescita che, se non si procede con le bonifiche, dal 2020 rischia di diventare stabile per anni. I casi indicati in Calabria (28) sono evidentemente sottostimati per la mancanza di dati, in quanto il COR(Centro Operativo Regionale) è stato da poco istituito e non confluiscono informazioni al ReNaM (Registro Nazionale Mesotelioma). In definitiva possiamo dire che L'AMIANTO COSTITUISCE UN SERIO PERICOLO! Le fibre di amianto inalate comportano lo sviluppo di malattie che nel peggiore dei casi possono avere conseguenze mortali. In presenza di materiali contenenti amianto, evitare ogni danneggiamento, rottura o abrasione. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) -NON SI PUO’ STABILIRE UN LIMITE AL DI SOTTO DEL QUALE SI E’ CERTI DI NON POTER CONTRARRE ALCUNA MALATTIA COLLEGATA ALLA PRESENZA DI AMIANTO. E secondo la scienza medica: -IL RISCHIO DI SVILUPPARE IL TUMORE AUMENTA CON L’INTENSITA’ E LA DURATA ALL’ESPOSIZIONE -LA PERMANENZA DELLE FIBRE NEGLIORGANI AUMENTA CON LA DOSE - MESOTELIOMA E TUMORE DEL POLMONE POSSONO INSORGERE ANCHE A SEGUITO DI ESPOSIZIONI AD AMIANTO DI BASSA INTENSITÀ E DI BREVE DURATA.
  • 27. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 18 Pertanto i circa 2 miliardi di mq di lastre di cemento-amianto presenti sul territorio nazionale, in gran parte ormai già deteriorate,sono un RISCHIO CONCRETO per la diffusione delle fibre. 4 -AMIANTO: cosa ne faremo? L’unica forma di prevenzione che assicuri un rischio zero per la salute dei cittadini è quella di eliminare l’amianto dal territorio nazionale!!. E’ questo l’obiettivo che dobbiamo raggiungere se vogliamo che questo killer silenzioso ed invisibile continui ad uccidere.!! Tuttavia esistono le tecniche di bonifica dell’amianto nelle forme sono stabilite dalla Legge n° 257/92. Sinteticamente gli interventi sono i seguenti. RIMOZIONE E la tecnica più diffusa, comporta un rischio elevato per l’ambiente e per i lavoratori. Deve avvenire in ambiente umido evitando demolitori e rotture. I materiali debbono essere raccolti chiusi in imballaggi in teli di polietilene non inferiori di 0,15 mm, prima di essere messi in discarica. INCAPSULAMENTO Prevede il trattamento dell’amianto con prodotti penetranti o coprenti che inglobano le fibre in superficie con una pellicola protettiva. Ha costi e tempi più contenuti e non produce rifiuti. CONFINAMENTO Consiste nell’istallazione di una barriere a tenuta al fine di separare l’amianto da altre coperture. Va associato al trattamento incapsulante una barriera resistente agli urti. Inizio testo
  • 28. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 19 Presentazione e relazione del progetto a cura dei ragazzi dell’ITCGT: Rebecca Perri Indice
  • 29. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 20 RICERCA E LOCALIZZAZIONE CARTOGRAFICA DELLE DISCARICHE D’AMIANTO NEL TERRITORIO ACRESE. Nella seconda parte della relazione abbiamo visto quello che è stato e continua ad essere l’amianto, cioè un nemico invisibile in grado di minacciare la nostra salute e di provocare una morte lenta ma inesorabile. Liberarsi dall’amianto può costituire per il nostro paese una grande occasione per migliorare la qualità della vita, tutelando i diritti delle persone, in primis quello della salute. Le istituzioni preposte alla sicurezza ambientale, dopo 22 anni dall’approvazione della legge 27 marzo 1992, n° 257, brancolano ancora nel buio e migliaia di bambini e di ragazzi sono costretti a frequentare edifici scolastici pieni di amianto e mai bonificati. Le ricerche effettuate sul nostro territorio (il Comune di Acri) hanno messo alla luce una situazione ambientale preoccupante: abbiamo individuato tante discariche abusive di manufatti in cemento amianto. Queste discariche hanno danneggiato il nostro ambiente, mettendo a rischio la nostra salute e non esiste un’adeguata informazione sui conseguenti pericoli . Infatti spesso l’esposizione è inconsapevole ed i rischi vengono minimizzati e sottovalutati. Vogliamo evidenziare che l’amianto ed il suo uso nefasto e criminale rappresentano l’emblema di come il rapporto tra salute-lavoro-ambiente sia stato spesso impostato e gestito in modo sbagliato facendo passare in secondo piano il rispetto della vita, della sua dignità e della sua qualità. Pensiamo che la cosa più importante da fare attualmente è la messa in sicurezza di questo materiale. Le istituzioni, pertanto, dovranno attivarsi per bonificare, mediante aziende specializzate, l’amianto presente sul nostro territorio, al fine di tutelare il diritto alla salute di ogni cittadino. MAPPATURA SITI D’AMIANTO IN ITALIA Prima di illustrare il lavoro programmato ed effettuato sul nostro territorio abbiamo ritenuto opportuno ricercare la mappa dei siti censiti a tutt’oggi dal Ministero per avere un quadro nazionale della situazione.
  • 30. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 21 La mappatura sopra riportata è una rappresentazione molto parziale: mancano quasi completamente i dati della Calabria e della Sicilia, perché queste due regioni non si sono ancora dotate di un Piano Regionale Amianto ed il censimento non è stato avviato oppure avviato parzialmente. Il Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Inail e Regioni, alla data del 26.11.2014, ha censito 38mila siti contaminati, di cui 35.521 ancora da bonificare. Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto i siti contaminati sarebbero 40.000 con una presenza di circa 34 milioni di tonnellate di materiale.
  • 31. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 22 Dopo oltre 20 anni dalla messa al bando dell’amianto, era il 1992, secondo le stime ne sono state rimosse circa 500 mila tonnellate. Se si continua con questo ritmo serviranno oltre 60 anni per rimuoverlo tutto. Un rischio (e un tempo) che non ci si può permettere. Alcune stime hanno previsto un picco di decessi (anno 2025) da 4.000 a 5.000 morti l’anno per malattie connesse all’esposizione all’amianto. L’INDAGINE SUL NOSTRO TERRITORIO Corre l’obbligo precisare che nel nostro percorso didattico-scientifico siamo stati supportati dall’ing. Infusini Giuseppe, Coordinatore Provinciale ONA Cosenza, dal Vice Coordinatore geologo Beniamino Falvo, dalla prof.ssa Viteritti Annunziata referente del progetto e dalla collaboratrice prof.ssa Rosaria Ginese. Ognuno di noi ha portato il suo contributo liberamente, condividendo la difficoltà di esprimere in modo chiaro e comprensibile concetti spesso complessi e man mano che il lavoro prendeva forma, ci siamo entusiasmati e abbiamo avuto la percezione di imparare ad ottimizzare il tempo e l’impegno in base alle risorse che avevamo a disposizione. I sopralluoghi sono stati preceduti da un’indagine-ricerca attinenti i luoghi delle discariche; sono state esaminate pubblicazioni, articoli di stampa, segnalazioni di cittadini, assunzione di informazioni dirette con interrogazioni di cittadini, segnalazioni pervenute all’ONA Cosenza e dai soci ONA residenti nel territorio acrese. Per inquadrare la problematica sono stati utili le informazioni di alcuni articoli di stampa, comparsi su giornali locali, grazie all’attività dell’ONA Cosenza.
  • 32. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 23 Ed ancora molte indicazioni sono venute dall’incontro-dibattito del 24 febbraio 2015 tra gli esperti dell’ONA Cosenza e noi alunni dell’ITCGT, riportato anche sulla stampa locale Presentazione problema amianto presso: ITCGT Acri
  • 33. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 24 IL LAVORO SVOLTO SUL TERRITORIO DI ACRI In questo lavoro noi ragazzi, abbiamo colto l’occasione per metterci alla prova, affrontando in modo compiuto e con entusiasmo questo tema, concretizzando il nostro lavoro e il nostro impegno in qualcosa che ci ha aiutato a capire questo nostro mondo e questi nostri tempi, arricchendo e sperimentando il nostro bagaglio di capacità conoscitive del territorio e dell’ambiente. L’articolazione definitiva dell’intervento del nostro Istituto è stato frutto (come si deduce dagli argomenti precedenti della presente relazione) di una sinergia di lavoro. Noi alunni : Angela Jessica Viteritti, Rebecca Perri, Angelo Pirillo, ci rechiamo sul territorio di Acri per evidenziare le varie discariche abusive presenti. Localizzazione su foto aerea delle discariche abusive presenti sul territorio di Acri
  • 34. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 25 Località Schito - Vagno Località Caccia
  • 35. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 26 Località Padia Località Guglielmo Località Crista
  • 36. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 27 Località Gastia – Zona Industriale
  • 37. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 28 Località San Benedetto Località Padia Località S. Martino Località Vallone Cupo Località San Benedetto
  • 38. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 29 Sono state individuate e localizzate n°18 discariche abusive di amianto. Le informazioni di ogni discarica sono state riportate in una unica scheda identificativa. N° DISCARICA LUOGO DISTANZA ACRI CENTRO TIPOLOGIA MAC STATO DEL MATERIALE 1 Cimitero San Giacomo 8,5km Lastre eternit e varie Degradato 2 Crista 5,2 km Lastre eternit e varie Degradato 3 Caccia (serbatoio) 810 m Lastre eternit e varie Degradato 4 Schito 3,5 km Lastre eternit e varie Degradato 5 Rione Padia 930 m Lastre eternit e varie Degradato 6 Montagnola - km 25, 400m 3,7 km Lastre eternit e varie Degradato 7 Gastia - Zona industriale 2,5 km Lastre eternit e varie Degradato 8 Calvario (galleria) 2 km Lastre eternit e varie Degradato 9 Vagno 3 km Lastre eternit e varie Degradato 10 Settarie 4,2 km Lastre eternit e varie Degradato 11 C.da Gammarossa - Vallone Cupo 8,7 km Lastre eternit e varie Degradato 12 Foresta 14 km Lastre eternit e varie Degradato 13 Guglielmo 9,5 km Lastre eternit e varie Degradato 14 Crista 4,9 km Lastre eternit e varie Degradato 15 Croce di Greca 6 km Lastre eternit e varie Degradato 16 Serricella 1,9 km Lastre eternit e varie Degradato 17 Croce di Baffi 7,2 km Lastre eternit e varie Degradato 18 Serricella 2,4 km Lastre eternit e varie Degradato
  • 39. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 30 Localizzazione discariche su aerofotogrammetria
  • 40. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 31 L’occasione di partecipare a questo progetto ha permesso a noi studenti la scoperta personale del sapere, il modo di rapportarci con gli altri in uno spirito amichevole e curioso, condividendo un’esperienza formativa che ci ha permesso di visitare il nostro territorio e di occuparci di questa ricerca. L’organizzazione di questo progetto senza dubbio ci aprirà gli orizzonti sul mondo CHE CI CIRCONDA. La battaglia contro l’amianto non è una battaglia di retroguardia, volta a sanzionare e stigmatizzare comportamenti criminali del passato. Noi ragazzi che siamo i veri protagonisti di questa giornata sicuramente sapremo offrire spunti di riflessioni innovativi che potranno lasciare una traccia profonda nel pubblico in sala. Di questa esperienza estremamente formativa ne faremo tesoro per il nostro futuro eci servirà per spendere con capacità e passione il nostro tempo per la salvaguardia ambientale del nostro territorio. La storia dell’amianto è un caso emblematico, un caso di studio da cui apprendere per evitare di trovarci fra pochi anni a fare una nuova conta dei morti causati da altre sostanze tossiche. In molti ambiti, il problema amianto, viene semplicisticamente ridotto al problema dell’esposizioni, delle loro patologie, un problema che riguarda in definitiva, una porzione limitata della popolazione. Sentiamo il dovere di ringraziare la disponibilità del dirigente scolastico Giuseppe Giudice, della prof.ssa Viteritti Annunziata, e dei rappresentanti dell’associazione ONA Cosenza ing. Infusini Giuseppe, geologo Beniamino Falvo, prof.ssa Ginese Rosaria, che hanno attivamente contribuito alla realizzazione del progetto. Tutto ciò è particolarmente utile ad accrescere la conoscenza e la sensibilità ambientale che è fondamentale per evitare il ripetersi di fatti che hanno caratterizzato in negativo il nostro territorio. Inizio testo
  • 41. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 32 Il Progetto: “Viaggio attraverso i luoghi dell’Amianto” Prof.ssa Rosaria Ginese Istituto Tecnico Statale Commerciale per Geometri e per il Turismo – I.T.C.G.T. “Giovanni Battista Falcone“ Acri (CS) Via Padre Giacinto Da Belmonte, 35 87041 - Acri - Cosenza tel. 0984/953533 - fax 0984/910629 itcgacri@tin.it www.itcgtacri.it Con questo intervento voglio illustrare le motivazioni che mi hanno indotto, unitamente ai ragazzi dell’ITCGT, ad intraprendere il percorso di conoscenza e di ricerca sulla problematica amianto. Obiettivo principale è stato quello di accrescere in tutti noi una cultura ambientale di cui oggi c’è assoluto bisogno. “Non più l’uomo dominante sulla natura, ma l’uomo come parte inseparabile e di tutela della natura stessa “. Sono tanti, infatti, gli interventi, in negativo, dell’uomo sull’ambiente. Basti pensare all’inquinamento atmosferico, del mare e del terreno. Proprio qui, in Calabria, è nota la vicenda dell’affondamento di “navi dei veleni” che trasportavano rifiuti tossici e radioattivi o dell’interramento di sostanze nocive quali le ferriti di zinco nell’area della piana di Sibari. Anche l’amianto fa la sua parte nel nostro territorio, incoscientemente abbandonato o come coperture in avanzato stato di degrado. Abbiamo ritenuto, pertanto, di rivolgere l’attenzione verso questo pericoloso materiale, ricercandolo nel territorio comunale e puntando a percepire il livello di conoscenza dei rischi da parte dei cittadini. A tal scopo abbiamo realizzato un reportage direttamente suoi luoghi, filmando le situazioni ritenute più a rischio esposizione per i cittadini e per l’ambiente. Le interviste rilasciate dai cittadini hanno messo a nudo una parziale informazione sui rischi da amianto ed un altrettanta carenza di sensibilità e di rispetto verso l’ambiente. Anche gli interventi di bonifica da parte delle istituzioni sono carenti. Ad oggi risultano ancora presenti discariche benché segnalate e denunciate agli organi competenti. Sulla mancata bonifica di siti su terreni e strade di proprietà comunale grava fortemente la mancanza di fondi disponibili o la mancata programmazione di investimenti all’uopo finalizzati. Prima di affrontare il lavoro di ricerca nei “luoghi dell’amianto” abbiamo acquisito informazioni direttamente dai cittadini, dagli articoli di stampa, dall’Osservatorio Nazionale Amianto, dall’Istituzione Comunale e da notizie sui social network. Successivamente ci siamo recati direttamente sui luoghi, abbiamo effettuato la localizzazione delle discariche e compilato una scheda che ne caratterizza: distanza dal centro urbano, da agglomerati urbani, estensione, tipologia e stato del materiale, distanza da corsi d’acqua, ecc… Indice
  • 42. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 33 A completamento di questo lavoro abbiamo ritenuto opportuno intervistare un amministratore comunale (vice sindaco, assessore all’ambiente) ed un medico dell’ASP. Corre l’obbligo sottolineare, infine, l’entusiasmo e l’interesse che i ragazzi hanno profuso in questo lavoro, hanno consentito di acquisire l’educazione ambientale necessaria a porre le basi per diventare cittadini consapevoli delle proprie azioni in un contesto di rispetto della natura e dell’ambiente. Il lavoro effettuato costituisce un “piccolo patrimonio” di cultura e di informazioni certamente utile alla comunità acrese. Acri, li 30.04.2015 Inizio testo
  • 43. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 34 Competenze di ARPACAL riguardo il campionamento di materiale contenente amianto Arch. Pasquale Citrigno, Dott. Francesco De Vincenti ARPACAL – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria Centro di Riferimento Regionale per l’Amianto Via della Pace, 6 – 87040 Castrolibero (CS) Tel/Fax 0984 851907 - crra.ultrastrutture@pec.arpacalabria.it Introduzione L’ A.R.P.A.Cal., attraverso il Centro di Geologia e Amianto, opera relativamente alle problematiche amianto attraverso interventi di tipo tecnico, ricadenti nelle prerogative istituzionali ed attività più strettamente legate alla ricerca, alla divulgazione ed all’aggiornamento professionale. Le attività preminenti si concretizzano in consulenze sulla conformità tecnica e normativa dei progetti per la bonifica di siti inquinati da materiali contenenti amianto (MCA); monitoraggi ambientali; supporto per la redazione di piani regionali di tutela e sorveglianza in ordine a problematiche ambientali; accertamenti e controlli di verifica per messa in sicurezza e bonifica di siti contaminati da MCA; studi di carattere scientifico-applicativo su rocce contenenti amianto; analisi microanalitiche e morfoscopiche per la definizione e caratterizzazione di inquinanti solidi in atmosfera ed in campioni massivi; analisi mineralogiche per l’individuazione di minerali asbestosi in terreni e rocce. Metodi e protocolli Le attività svolte riguardano interventi istituzionali, erogati in ambito regionale, su richiesta delle cinque Aziende Sanitarie Provinciali, per conto di Procure, delle Autorità di pubblica sicurezza e di sorveglianza ambientale. Le varie tipologie di richieste vengono distinte in due categorie: Indice
  • 44. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 35 • private - richieste inoltrate da cittadini o ditte detentori dei materiali contenenti presumibilmente amianto, pubbliche; • richieste presentate da enti pubblici ivi comprese le autorità giudiziarie ed esposti/denunce di privati. Sulla scorta di questa impostazione si definisce la tipologia d’intervento. La richiesta d’intervento viene valutata riguardo alle differenti tipologie di: • campionamento: massivo – aerodisperso; • rischio legato alle condizioni di degrado del materiale. Inoltre, è da valutare con attenzione l’accessibilità dell’area per la sicurezza degli operatori (ad es., se trattasi d’intervento in un’area impervia oppure in strutture abbandonate/pericolanti, la necessità di avvalersi di mezzi meccanici come autoscale/cestelli); in base alla precedente analisi vengono scelti i dispositivi di protezione individuali (DPI): · indumenti, tute integrali monouso con cappuccio; · guanti di protezione; · calzature: stivali in gomma, calzari a perdere; · protezioni delle vie respiratorie (FP 3). Sulla base della disamina precedente, si stabilisce il crono-programma degli interventi. Il campionamento di tipo massivo si esegue su diverse tipologie di materiale, come:
  • 45. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 36 I campionamenti di fibre aerodisperse sono realizzati in ambiente indoor e outdoor. Serbatoio idrico Copertura Stato del manufatto PavimentazioneDiscendente Pannello Rocce Copertura Rifiuti
  • 46. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 37 Per tale attività si utilizzano i campionatori portatili ad alto flusso muniti di nasello e membrana in esteri misti di cellulosa, secondo quanto indicato dal D.M. 6/9/94. I campioni prelevati sono consegnati presso l’Ufficio Accettazione del Centro di Geologia e Amianto che verifica la completezza della documentazione e i requisiti di sicurezza degli stessi prima di avviarli alle attività analitiche del Laboratorio di Ultrastrutture. Il campione sigillato è trasferito, prima dell’apertura, nella cappa a flusso laminare con filtro HEPA, fissato mediante un disco di carbonio bi-adesivo su un portacampione di alluminio (stub).
  • 47. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 38 Successivamente, al fine di renderli conduttivi, i campioni vengono ricoperti da un sottilissimo film di oro, utilizzando il sistema di metallizzazione. Il campione, così preparato, è inserito nella camera del Microscopio Elettronico a Scansione (SEM), dove è colpito da un fascio di elettroni primari focalizzati; il fascio primario viene fatto scandire, cioè viene pilotato secondo una sequenza, ricompresa nel quarto dell’area del campione. Nell'interazione tra il fascio primario e gli atomi costituenti il campione, vengono emesse numerose particelle, fra le quali gli elettroni secondari che sono catturati da un rivelatore e convertiti in impulsi elettrici che vengono inviati in tempo reale, ad un monitor dove è riprodotta simultaneamente un'immagine ad elevata risoluzione e grande profondità di campo. La scansione del fascio elettronico, fissata su un punto di interesse sulla superficie del campione, consente la microanalisi in dispersione d’energia (EDS); la tecnica analitica consente di verificare la presenza e la tipologia di amianto, individuando la natura di eventuali fibre sostitutive (Fibre Artificiali Vetrose FAV, Kevlar, ecc.)
  • 48. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 39
  • 49. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 40 Le tecniche analitiche utilizzate dal Laboratorio di Ultrastrutture del Centro Geologia e Amianto sono indicate dal D.M. 06/09/94. I risultati analitici sono utilizzati a corredo del rapporto finale, in base al quale si esprime la valutazione del rischio e lo stato di conservazione dell' M.C.A., se richiesto. La valutazione del Rischio La valutazione del rischio è indispensabile per l’eventuale avvio delle operazioni di bonifica dei materiali contenenti amianto. Nello specifico, si deve valutare: se, il luogo oggetto di ispezione, sia o meno all’interno di un tessuto abitativo ad alta densità, in vicinanza di luoghi sensibili come scuole o ospedali; se il materiale presenta evidenti segni di degrado dovuti all’azione degli agenti atmosferici e alla vetustà del materiale, fratture o fessurazioni dovute ad azioni meccaniche; se il materiale offre, all’atto del campionamento, una resistenza; se è presente un sistema di raccolta delle acque meteoriche collegato al sistema fognario; la presenza di fattori esterni come forti vibrazioni; l’accessibilità al materiale quale fattore di rischio per la salute pubblica.
  • 50. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 41 Conclusioni Le attività relative ai campionamenti di MCA prevedono diverse fasi di accertamento propedeutiche e, sulla scorta dei primi risultati, si giunge alla pianificazione dell’intera procedura per come dettato dalla normativa vigente. Pertanto, gli operatori sono tenuti a seguire le procedure rispettando la progressione delle fasi, per come illustrato. Qualora venga omesso un qualsiasi passaggio si può inficiare il risultato finale, con il rischio di falsare i risultati. Resta, quindi, fondamentale la preparazione e l’esperienza degli operatori che sono preposti all’intero ciclo di attività. Inizio testo
  • 51. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 42 Il ruolo dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto nell’attuale situazione della Calabria Ing. Giuseppe Infusini Coordinatore Provinciale ONA Cosenza OSSERVATORIO NAZIONALE AMIANTO - COMITATO PROVINCIALE COSENZA Via Trieste, pal. Piacentini - 87040 MONTALTO UFFUGO (Cs) - cod. fisc. 98089640787 Tel/fax 0984 934570 – e-mail: onacosenza@gmail.com - www.onacosenza.it L’ONA Cosenza è la sezione provinciale dell’Osservatorio Nazionale Amianto. Essa costituisce un’Associazione, senza fini di lucro (le cui finalità sono contenute nello Statuto scaricabile dal sito www.onacosenza.it) e si interessa, in particolare, al problema dell’amianto, oramai divenuto pressante ai fini della tutela della salute e dell’ambiente, stante la diffusa presenza di detto materiale, ampiamente utilizzato in edilizia, con rischio di dispersione e conseguenti danni per l'ambiente e per la salute della popolazione. L’ONA Cosenza, costituitasi nel novembre 2011 (unica nel suo genere in Calabria), ha svolto una intensa opera di divulgazione scientifica e tecnica mediante organizzazione e/o partecipazione a numerosi convegni a valenza regionale, in ultimo quello del 30 aprile scorso svoltosi ad Acri (Cs). Inoltre l’Associazione, che conta circa 150 iscritti, svolge una intensa attività, su base volontaristica, sia di prevenzione primaria, che di collaborazione con gli Enti Locali (molti dei quali hanno già aderito all’ONA) per l’attività di formazione/informazione del personale e censimento dei siti/fabbricati con presenza di amianto. L’ONA Cosenza è attenta anche all’informazione tramite stampa per denunce di siti inquinati, per cui partecipa attivamente a dibattiti e problematiche ambientali. In qualità di Coordinatore Provinciale dell’ONA-ONLUS Cosenza, ho già relazionato in IV Commissione del Consiglio Regionale (in data 17.06.2013) sulle problematiche relative alla presenza di amianto nel territorio calabrese. In quella occasione ho prima di tutto evidenziato le problematiche ambientali in Calabria, non trascurabili, derivanti dalla presenza diffusa di amianto nei materiali edilizi e, secondariamente, le carenze della Legge Regionale sull'amianto ed il mancato rispetto degli ulteriori adempimenti che la stessa legge imponeva. A far data dal 19.11.2013, dopo molte insistenze, l’ONA Cs è riuscita a far parte dell’U.S.A. (Unità Speciale Amianto) della Regione Calabria, sebbene senza avere diritto di voto. In occasione della recente campagna elettorale per l’elezione del consiglio regionale calabrese, l’ONA Cosenza, attraverso la stampa, ha rivolto un appello a tutti i candidati affinché considerassero ed affrontassero, nel programma, anche la problematica amianto finora “coscientemente” sottovalutata. Indice
  • 52. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 43 Problematica amianto: Situazione attuale in Calabria L’amianto è responsabile di numerose malattie dell’apparato respiratorio tra le quali la più grave è il mesotelioma pleurico. Il fenomeno si manifesta in tutta la sua gravità dai dati prodotti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e, per quanto riguarda l’Italia, dal Ministero della Salute. I decessi per solo mesotelioma nel periodo 1993-2008 risultano pari a 15.845 ma bisogna, comunque, tener conto che tali dati sono aggravati da ulteriori decessi dovuti ad altre malattie asbesto correlate. La situazione in Calabria è stata finora sottovaluta tant’è che la Legge Regionale 14/2011 giunge tra le ultime regioni che, con ritardo, hanno attuato le disposizioni conseguenti alla L. 257/92, legge che ha messo a bando l’amianto dal territorio italiano. Allo stato non risulta alcun avanzamento in ordine alla realizzazione degli obiettivi della Legge 14 malgrado la consapevolezza che sul territorio regionale incombono situazioni di notevole inquinamento ambientale: molte aree del territorio presentano strutture, per lo più vecchi opifici, in notevole stato di degrado che necessitano di urgenti interventi di messa in sicurezza e definitiva bonifica. In queste situazioni il danno ambientale aumenta in modo esponenziale con notevole rischio per la salute pubblica. I dati pubblicati da di Legambiente nel report di marzo 2015, non fanno che confermare, per la Calabria, tutto quello che l’ONA va denunciando già da tempo: - assenza di attività di censimento e mappatura dell’amianto; - assenza di dati sulle bonifiche e sui siti d’amianto; - assenza di incentivazione economica e/o contributi per le bonifiche da effettuare da parte dei privati; - assenza di stanziamenti di fondi per le bonifiche/siti ad alto rischio; - assenza di campagne di informazione / formazione; - assenza dello Sportello Amianto; - assenza di procedure semplificate per piccole bonifiche; - assenza del PRAC e del Piano di Smaltimento. A tutt’oggi, purtroppo, la Calabria è fanalino di coda anche per le suddette attività di mappatura e censimento. Come dice il Ministero dell’Ambiente “…nessun dato è stato trasmesso sui siti contaminati” , cosa che ogni regione deve fare ogni anno entro il 30 giugno, come stabilito dal DM 101/2003, con la conseguenza che non possono essere previsti, per la Calabria, trasferimenti di risorse finanziare per la decontaminazione dei siti (Fondi Europei). PROVVEDIMENTI PROPOSTI DALL’ONA COSENZA PER AFFRONTARE DA SUBITO LA PROBLEMATICA AMIANTO NEL TERRITORIO CALABRESE Per una stima attendibile del fabbisogno economico regionale per la bonifica e smaltimento di amianto di siti quali: opifici dismessi a dichiarata pericolosità, edifici pubblici e privati…ecc. (non volendo tener conto dell’amianto friabile, degli acquedotti in cemento-amianto e dell’amianto naturale) bisognerebbe avere a disposizione dati certi sulla quantità di materiali contenenti amianto presenti nella regione. Ciò è possibile solo attraverso gli esiti del censimento/mappatura che benché avviato (a seguito delle comunicazioni delle ASP del marzo 2014) non ha dato gli esiti sperati, come era prevedibile stante la scarsa informazione sull’argomento e sulla diffusione delle ordinanze dei sindaci.
  • 53. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 44 Dagli ultimi dati ARPACal risulta che solo il 5% dei comuni calabresi (20 su 410) hanno fornito dati sul censimento e si deve considerare anche che questi pochi comuni possono non avere acquisito dati completi sia per rinuncia all’autonotifica da parte dei cittadini che per la scarsa campagna di informazione avviata per le attività di censimento. In base a questi dati l’ARPACal (Centro Geologia ed Amianto di Cosenza) ha quantificato in circa 750 tonnellate l’amianto presente in Calabria, quasi tutto sotto forma di lastre di copertura (eternit) in stato di degrado (130.045 mq secondo Legambiente). Pertanto, con questi dati, ogni previsione di spesa su base regionale è da ritenersi avventata, e ciò anche se si volesse assumere il dato dell’ARPACal come proiezione su tutta al Regione. A tal proposito, per la bonifica dei soli edifici pubblici, si può far riferimento a quanto programmato con il Decreto del Dirigente Generale del Dip. 14 – Politiche per l’Ambiente della Regione Calabria n°7636 del 12.06.2007 che ( sulla base del POR Calabria 2000/2006 Asse I – Misura 1.8, Azione 1.8.b) aveva stanziato € 5.000.000,00. Degli esiti del relativo bando regionale (effettivo utilizzo o meno), a cui hanno partecipato Comuni iscritti all’ONA, non vi è traccia, atteso che i comuni da noi interpellati e che avevano partecipato correttamente al bando, non hanno avuto alcuna risposta alle loro domande. In ogni caso io ritengo che in questa prima fase, in attesa dei dati del censimento, è ragionevole prevedere risorse finanziarie per il settore amianto, pari a non meno di 25.000.000,00 di Euro, da inserire nella programmazione dei Fondi POR –FESR Calabria 2014-2020, fermo restando che per la completa bonifica del territorio calabrese tale cifra potrebbe rivelarsi ben più consistente. INTERVENTI ED INIZIATIVE Allo stato attuale, considerato i ritardi e le inadempienze già registrati, in assenza di dati concreti (censimento/mappatura), ritengo debbano essere attivati, da parte della Regione Calabria, i sotto elencati interventi ed iniziative per affrontare razionalmente il “problema amianto”. 1) Creare un tavolo di consultazione con le Associazioni di categoria (Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, ecc.) al fine di concordare i livelli di interventi reciproci per le finalità di sicurezza, ovvero rendendoli partecipi delle necessarie informazioni sulla presenza di amianto nelle sedi di attività. 2) Investire il Corpo Forestale dello Stato al fine del loro importante contributo sulla segnalazione presenza di rifiuti contenenti amianto abbandonati sul territorio di loro spettanza; 3) Concedere contributi agli enti locali e loro consorzi per interventi di bonifica da amianto su immobili o infrastrutture pubbliche per l’ammontare del 100% della spesa ritenuta ammissibile. 4) Attraverso gli enti locali, concedere contributi ai privati che effettuino interventi di bonifica da amianto nei propri immobili per un ammontare non inferiore del 60% del costo della rimozione e smaltimento, in accordo con quanto stabilito dall’art. 11, comma 4, della L. R.le 14/2011. 5) Per vaste superfici da bonificare, afferenti ad attività industriali-artigianali, agricole e simili, ovvero in strutture ove si svolgono attività lavorative, la Regione deve stabilire accordi/convenzioni con istituti bancari per l’erogazione di prestiti agevolati garantiti dalla regione medesima. 6) Stabilire subito la norma che i Comuni, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente, possono stipulare apposite convenzioni con ditte specializzate ed autorizzate, a prezzi contenuti e nelle forme di legge, per il ritiro e smaltimento dei rifiuti al fine della raccolta in sicurezza di piccoli quantitativi di rifiuti contenenti amianto (micro raccolta); per quanto attiene l’iter burocratico delle pratiche di bonifica di tale attività, al pari delle altre regioni, essa deve essere
  • 54. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 45 sottoposta ad una “procedura semplificata”, a cura delle ditte incaricate (lastre, serbatoio, canne fumarie, ecc.., le cui quantità massime devono essere rese note nel PRAC). Anche questo tipo di bonifica deve essere considerata per la concessione di contributi per non meno del 60% dei costi sostenuti per la bonifica. 7) Garantire ai privati cittadini, gratuitamente le attività di: consulenze, analisi e verifiche in loco, attraverso l’utilizzo di strutture regionali, provinciali e comunali. 8) Per i comuni e le province stabilire da subito l’apertura di uno sportello amianto a cui rivolgersi per ogni informazione ed attività inerente la presenza di amianto; 9) Abolire (ed in subordine abbattere) le spese per l’ottenimento delle autorizzazioni connesse con le attività di bonifica (versamenti per presentazione dei Piani di Lavoro, per le autorizzazioni Comunali, ecc..); 10) Per i siti ad alto rischio quali opifici dismessi sottoposti a curatele fallimentari (per es. ex fabbrica di laterizi di S. Caterina Albanese, (Cs) di Marina di S. Lorenzo (RC), ex Russo Pavimenti di Rose (Cs), ecc.) per i quali i Comuni non sono nelle condizioni economiche per affrontare la spesa, effettuare il censimento corredato da analisi di rischio effettuate da tecnici specializzati nel settore, al fine di comporre una graduatoria di priorità in base allo stato di pericolosità. Tale graduatoria deve essere contenuta nel PRAC e deve prevedere l’intervento regionale ai sensi dell’art. 11, comma 1, della L. R.le 14/2011 (sito di pubblica utilità sottoposto a provvedimento di recupero ambientale). 11) Incentivare la sostituzione di coperture di edifici pubblici e privati contenenti amianto con impianti solari, tenuto conto anche delle particolari caratteristiche tecniche di costruzione, dell’utilizzo di interventi di bioedilizia, nonché di misure volte al raggiungimento dell’efficienza energetica. 12) Garantire l’assistenza sanitaria gratuita per gli esposti ed ex esposti all’amianto in appositi centri ospedalieri 13) Aggiornare ed implementare la “sezione amianto” del sito regionale (a tutt’oggi da considerarsi vuota”), facendo in modo anche di renderla visibile direttamente sulla home – page. 14) Imporre ai Comuni la divulgazione ai cittadini delle norme minime di comportamento per evitare esposizione alle fibre di amianto, coinvolgendo anche le scuole. 15) Potenziare la dotazione strumentale e professionale dell’ARPACal in modo da effettuare la mappatura dell’amianto nel più breve tempo possibile. I suddetti provvedimenti devono essere in gran parte recepiti dalla Legge regionale 14/2011 che, pertanto, necessita di modifiche ed integrazioni senza le quali il PRAC (atto consequenziale alla legge regionale il cui contenuto deve essere con essa coerente) non può essere compilato. Acri li 30.05.2015 IL COORDINATORE PROVINCIALE DELL’OSSERVATRORIO NAZIONALE AMIANTO COMITATO PROVINCIALE DI COSENZA Inizio testo
  • 55. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 46 Le azioni della Regione in materia di amianto On. Dott. Giuseppe Aieta Consigliere Regionale della Calabria per il Partito Democratico. Via Ritiro – Cetraro (CS) Tel: 0982.91896 info@giuseppeaieta.it - http://www.giuseppeaieta.it/ Io faccio l’insegnante e ho insegnato anche nel vostro istituto un po’ di tempo fa per cui capisco … che non mi seguirete ... lo so. Però se noi facciamo un patto e cioè che vi fate accompagnare nelle cose che vi dirò per brevissimi minuti noi ce ne andiamo tutti a casa. Perché vi dico questo? Perché i protagonisti di questa giornata siete voi ed è la prima questione che noi dobbiamo esaltare. Siete voi perché avete fatto un lavoro straordinario, fatto bene. Anche grazie alla guida sapiente, virtuosa della vostra professoressa e siete voi perché evidentemente il vostro dirigente, il corpo docenti, vi ha agevolato in questo percorso. Poi c’è una seconda questione e cioè che se noi oggi parliamo di questa drammatica situazione che vive la Calabria e delle immagini che voi avete visto, questo è stato possibile grazie a persone, (questo è il grande capitale sociale della Calabria) persone come l’ing. Infusini e come l’ONA e il suo presidente l’avv. Bonanni che da anni stanno tirando per la giacchetta le istituzioni per dire: attenzione, svegliatevi perché d’amianto si muore. C’è una terza questione che è quella delle immagini che sono passate nei vostri video e che riguardano i balordi. Non sono inconsapevoli, attenzione, perché è facile scaricare la responsabilità sul sindaco o sull’assessore all’ambiente o sulla regione Calabria. Chi porta lo scaldabagno nel fiume è un balordo e non un inconsapevole. Sapete perché? Perché la Calabria è all’ultimo posto per percentuale di raccolta differenziata cioè non ci spieghiamo perché nelle nostre città, nelle nostre comunità, non si possa fare la raccolta differenziata, esercitare un’abitudine di bellezza che è quella di selezionare i rifiuti e farlo in casa e poi vengono a prendere la selezione che voi fate. In Calabria non succede. Noi abbiamo un problema, ossia quello di sensibilità e di consapevolezza. Voi oggi uscirete da qui non solo più sensibili al problema ma anche consapevoli che è una cosa importante e fondamentale per questa città perché questa è una città di grande civiltà. Qui c’è stato un gigante, il beato Angelo d’Acri. Un gigante perché era un uomo di carne ed ossa, che era rigoroso, che richiamava all’ordine i cittadini, li richiamava come due secoli dopo potremmo fare noi richiamando all’ordine i cittadini che devono rivendicare i loro doveri prima dei loro diritti. Quindi non dovrebbero portare nelle campagne di Acri quella monnezza che ci fa schifo. La Calabria è indietro ma non solo su questo . Io faccio il consigliere regionale da 4 mesi. E’ vero che a Oliverio diamo grandi capacità e grandi doti però ancora non fa il mago. Che cosa bisogna fare su questa questione. Bisogna fare una cosa semplice: io già dalla prossima settimana convoco un tavolo, lo faccio come presidente della commissione bilancio. Indice
  • 56. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 47 Ve lo dico, per essere chiari, di non aspettarvi soldi dalla nuova programmazione dei fondi regionali. Sapete perché vi dico di non aspettare? Perché noi quest’anno abbiamo licenziato il bilancio qualche settimana fa e non avete idea di cosa abbiamo trovato e cosa ci siamo inventati per ripianare debiti, buchi, voragini. Volevamo onorare il sesto centenario della nascita di San Francesco da Paola. Io sono d’accordo che le feste le dobbiamo togliere dai bilanci se ci sono problemi più importanti però poi ci sono feste che non sono feste ma sono solo il rinnovare la memoria del nostro Santo patrono e abbiamo avuto difficoltà a reperire 150.000 euro per celebrare il sesto centenario e per fare passare un messaggio di bellezza. Perché Francesco da Paola ha costruito quel bellissimo Santuario che dovrebbe essere patrimonio dell’UNESCO, il migliore messaggio che noi possiamo veicolare è quello dei grandi che ci hanno preceduto, anche per migliorare situazioni come queste. Anche la sensibilità verso il grido d’allarme dell’ONA di avere un tavolo sul quale prendere impegni, io credo che facendo veicolare messaggi virtuosi servano ad accelerare. Non fra un mese o sei mesi ma la settimana prossima io convoco il tavolo. Discuteremo al tavolo e capiremo cosa fare e come aiutare i cittadini. Perché? Io ho fatto la mappatura, ho chiamato i cittadini, ho chiesto loro di bonificare le loro case dannose per loro stessi e per gli altri. Quando poi ci siamo trovati di fronte ai preventivi delle ditte di bonifica, non è semplice perché costa tanto smaltire l’amianto. Costa anche quello che hanno buttato nei vostri boschi, per il sindaco, costa tanto in termini di soldi, di tempo. Noi, quindi, dobbiamo trovare ed efficentare anche la norma rispetto a queste cose. Siccome mi avete invitato per assumere un impegno, io volevo farvi la premessa all’impegno. L’impegno lo assumo e, ragionando da sindaco quale sono stato, e questo mi aiuta perché quando il cittadino interloquisce con il sindaco, il sindaco ha due modi per uscirne: o quella di allungare, di allungare, di allungare oppure quello di risolverlo non domani bensì ieri, il problema. Se lo possiamo risolvere ieri, lo dobbiamo mettere sul tavolo e allora io, concludendo e ringraziandovi per l’invito, ringraziando i ragazzi per il lavoro splendido che hanno fatto, l’ing. Infusini che è protagonista assoluto nella sua battaglia contro la morte a favore della vita, il vice sindaco al quale chiedo di farsi latore di un saluto affettuoso al sindaco di Acri con il quale continuiamo ad avere il gemellaggio nel nome del beato Angelo che voi, ragazzi, dovreste leggere. Perché sono libri bellissimi. Leggere l’umanità che c’è in questi libri, al di là di credere o meno, e ci aiutano ad affrontare le questioni perché ci danno un metodo. Il metodo è quello di stare con i piedi per terra, essere semplici, umili e pensare che ciò che noi facciamo non deve dipendere solo da noi o deve fare solo i nostri interessi perché ci sono persone che stanno a fianco a noi che hanno problemi, che hanno più problemi e a quelle persone dobbiamo volgere lo sguardo. Un saluto caro alla prof.ssa Viteritti che è stata la guida di questo progetto, alla bravissima moderatrice mia amica e compagna e un’ultima cosa: è vero che noi dobbiamo andare in giro a discutere nei convegni ma è bene anche dare delle informazioni. Perché io sono venuto ad Acri anche per dare l’informazione ai cittadini di Acri delle volontà del presidente Oliveiro che sarà qui nelle prossime settimane per la vicenda dell’ospedale. Intanto il presidente aveva assunto impegni con questa città ed io voglio renderli noti perché sono stati inseriti due milioni e mezzo d’euro per la strada che arriva ad Acri e 6 milioni e mezzo per la Sibari - Sila. Questi sono degli sforzi finanziari enormi per cui anche la battaglia che noi dobbiamo intraprendere e l’aiuto che noi dobbiamo dare ai cittadini che non riescono a sopportare il peso, perché costa smaltire l’amianto, costa molto, quindi chi non ha reddito e ha un tetto di amianto se lo tiene fino alla morte. Come lo aiutiamo? Con il bilancio non abbiamo possibilità di fare nulla quindi useremo i fondi europei nei quali abbiamo messo tre direttrici: il turismo, le attività produttive e l’ambiente. Auguri e buon lavoro Inizio testo
  • 57. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 48 Conclusioni Dott. Michele Rucco Segretario Generale dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Ragazzi, vista l’ora, sarò velocissimo. I ringraziamenti ce ne siamo fatti abbastanza, credo, quindi li salto. Vi porto il saluto del nostro Presidente, l’avv. Ezio Bonanni, che purtroppo è stato trattenuto a Roma. Riguardo a questo interessantissimo ed importantissimo Convegno, vi posso solo dire una cosa: mi sono commosso. Mi sono commosso perché vedere le due figurette delle vostre colleghe, due figurette delicate in mezzo ai quei boschi, di fronte allo scempio che siamo stati capaci di creare, effettivamente mi ha fatto commuovere. Non vi parlerò di amianto. Voglio soltanto farvi riflettere su alcune cose che danno significato ulteriore a quello che state facendo e che avete fatto. Sono queste: la prima cosa è che la battaglia dell’amianto non è una battaglia di retroguardia. Lo avete anche detto nei vostri studi. E’ una battaglia all’avanguardia. Non so se è qui ad Agri o è a Cosenza che esiste un Istituto Tecnico per tecnici ambientali, ma c'è uno di voi che mi sa dare una definizione di ambiente? Non c'è nessuno o non avete il coraggio, e quest’ultima è un atteggiamento sbagliatissimo: non bisogna mai perdere l’occasione di mettersi alla prova, di provare le proprie capacità, soprattutto quando lo si può fare in condizioni come queste! L'ambiente è quel contesto naturale, fisico, mentale e sociale all'interno del quale si esplica la personalità di ogni uomo. Quindi con quello che abbiamo fatto oggi, se c'era un bisogno di esemplificare questa definizione, oggi lo abbiamo esemplificato al meglio. Abbiamo parlato di amianto, di ambiente, di strade, di ospedale, del problema dei balordi, dei vecchietti che dormono dentro la casa sapendo che comunque vanno incontro alla morte certa. Abbiamo affrontato, partendo da un piccolissimo punto che è quello dell'amianto, abbiamo affrontato l'intero mondo che ci coinvolge come persone. Abbiamo scoperto la punta dell'iceberg e non possiamo solo e soltanto guardare al passato. Oggi intorno a noi ci sono sostanze tossiche. Qualcuno ricordava le radiazioni elettromagnetiche. Qualunque altra cosa che oggi opera e che magari tra 20/30 anni ci manifesterà il suo effetto. Allora, quindi, la prevenzione primaria non è la sorveglianza sanitaria, pur necessaria. Indice
  • 58. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 49 La prevenzione primaria è fare sì che il rischio venga ridotto all'origine e questo credo che sia il lavoro di un tecnico ambientale, di ogni persona consapevole, credo che sia la diligenza del buon padre di famiglia perché nessun genitore responsabile esporrebbe il proprio figlio ad un rischio sapendo che corre quel rischio. Purtroppo con l'amianto, vediamo la seconda slide, vi è questa frase di Oscar Wilde: l'esperienza è l'insegnante più difficile ed esigente: prima ti fa l'esame e poi ti insegna la lezione. Purtroppo con l’amianto, o siamo cretini e non abbiamo imparato la lezione oppure dalla storia dell'amianto dobbiamo imparare che cosa significa prevenzione primaria. Il rischio e i danni dell'amianto si conoscevano dagli antichi egizi e noi abbiamo continuato per interessi e anche perché comunque siamo abituati a scambiare, a svendere quello che non possiamo quantificare immediatamente ossia la salute (ma la salute intesa non come assenza di malattia bensì la salute intesa come benessere psicofisico). Nel momento in cui sono soggetto ad un ricatto che mi porta a dire: o mangi questa ministra o salti dalla finestra, in quel momento io non sto in salute. Quindi è questo quello che dobbiamo fare e lo porgo come invito anche ad un esponente della politica attiva e governante. La Calabria: è vero che, e non voglio fare polemica, è vero che sono solo 4 mesi che Oliveiro è lui personalmente il Presidente della Regione. Ma con questo discorso ogni 4 anni cambia un rappresentante politico e scopre …. E’ una cosa che succede in Calabria, succede in Liguria, succede in Lombardia, succede a livello nazionale: si scopre sempre quello che hanno fatto quelli che governavano in precedenza, i buchi finanziari e i disastri gestionali che hanno lasciato; ma loro, quelli che arrivano adesso, quelli che scoprono, quelli che erano all’opposizione, cosa facevano quando facevano opposizione? non si sa che cosa facevano, cosa vedevano, eccetera … e questo non è possibile. Non può esistere un sistema siffatto, non è questa la funzione della politica bensì è quella di creare e realizzare un progetto di società e su quello battersi, realizzare quello che si può realizzare mentre si governa e controllare che non venga stravolto quando non si governa. Non può essere soltanto una assoluzione il perché sono arrivato ieri; e questa mia affermazione, mi scusi onorevole, non è una polemica ma è solo una constatazione da cittadino prima che da responsabile di un'associazione. Affrontiamo il problema di cui finora non si è parlato: ma perché costa così tanto smaltire l'amianto in Calabria? Non c'è una discarica, signori! La prima discarica utile che avete sta in Toscana. Ci vogliamo prendere in giro? O lo mandiamo in Germania con i camion, inquinando migliaia di chilometri di strada con il vostro amianto? Come si fa a risolvere un problema del genere? Quindi è necessaria la programmazione, la scelta politica; la responsabilità di scelte politiche non è dire “sono arrivato oggi” ma: Io ho fatto questo programma, sono riuscito a realizzarlo fino a questo punto e oltre a questo non mi è stato concesso di andare per tutta una serie di motivi. A questo punto però la gente è sensibile, capisce quale è il ruolo e l’azione che svolgo. Altrimenti se tutti diciamo che la colpa sta nel fatto di non aver governato, siamo tutti uguali alla fine. Cioè, non so se riesco a farmi capire. Ripeto: non è una polemica rivolta verso l'attuale amministrazione regionale. E' un discorso che purtroppo mi sento fare in tante regioni da tutti i rappresentanti politici e non lo posso più accettare. Questo è semplicemente quello che volevo dire. Fattore economico: non esistono oggi in Italia le condizioni perché lo Stato intervenga con fondi propri per fare queste cose, per due motivi: Il primo perché, come ho detto, l'amianto viene considerato una battaglia di retroguardia quindi si sacrifica nuovamente la salute per favorire lo sviluppo economico. Ma anche qui, a livello nazionale, manca un concetto efficace, concreto e coerente di sviluppo economico.
  • 59. Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute Acri (CS), 30 aprile 2015 50 Noi sentiamo il nostro Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dire che gli stranieri non investono in Italia. Poi andiamo nella sua città, Firenze, dove lui è stato sindaco fino a pochi mesi fa. Sulla Piazza, di fronte a Palazzo Vecchio, ci sono i negozi di italiani comprati e gestiti da Chanel, da Dior, dai cinesi. La stessa cosa accade a Roma: a Piazza San Lorenzo in Lucina, da una parte c'è Louis Vuitton, dall'altra tutte le grandi firme della moda estera. Ma allora, è vero che gli stranieri non investono in Italia? Invece gli stranieri investono in Italia ma investono su quelle che sono le vere ricchezze dell'Italia, non su quelle che pensano gli italiani o i politici italiani, che siano ricchezze italiane, ripetendo un'altra volta l'errore gravissimo che è stato fatto alla fine della seconda guerra mondiale: ossia quello di trasformare un Paese che non aveva una tradizione industriale in Paese industriale dimenticandosi le bellezze naturali, la storia, l'arte, la geografia, la cultura che noi abbiamo e che gli altri vengono, vedono, si comprano e fanno fruttare. Perché Christian Dior ha messo il negozio a Piazza della Signoria, di fronte a Palazzo Vecchio, al David di Donatello e a tutte le altre meraviglie che sono lì presenti? Perché la gente giunge da ogni parte del mondo per ammirarle, è contenta, felice di vedere quelle bellezze che sono lì. E vi comprende anche Dior, dove può comprare, un oggetto, una borsa per gratificarsi, per ricordarsi quelle emozioni, quegli splendori. E noi, scemi, diamo a questi operatori economici stranieri questa possibilità di utilizzare le nostre ricchezze e ci lamentiamo dicendo che gli stranieri non vengono in Italia a inquinarci. Questo è il discorso. Allora, quale è il fattore economico che può essere propulsivo partendo dalla lotta all'amianto: è quello che è stato fatto in Germania, nella valle della Ruhr. Quello era un territorio super inquinato e in 10 anni, ragionando su una logica di bellezza, “rendiamo questo posto bello”, l'hanno trasformato. Hanno attratto investimenti privati, hanno attratto volontariato, hanno attratto un sacco di cose che hanno sconvolto quel territorio in senso positivo. Noi questo non siamo capaci di farlo. Noi dobbiamo metterci i soldi che non abbiamo. Queste sono alcune piccole riflessioni che mi sento di fare e di trasmettervi sperando di aver lasciato un seme per sviluppi futuri. Vi ringrazio per l'attenzione e non vi rubo altro tempo. Inizio testo
  • 61. Viaggio attraverso i luoghi dell’amianto. Presentazione multimediale del lavoro svolto durante il ritrovamento delle varie discariche presenti sul territorio di Acri. Angelo Pirillo
  • 62. 2
  • 63. 3 VIAGGIO ATTRAVERSO I LUOGHI DELL’AMIANTO PRESENTAZIONE MULTIMEDIALE DEL LAVORO SVOLTO DURANTE IL RITROVAMENTO DELLE VARIE DISCARICHE PRESENTI SUL TERRITORIO DI ACRI.
  • 64. 4
  • 66. Competenze di ARPACAL riguardo il campionamento di materiali contenenti amianto Arch. Pasquale Citrigno, Dott. Francesco De Vincenti
  • 67. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 68. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 69. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti L’Amianto o Asbesto è un insieme di minerali di forma fibrosa, flessibile ed estremamente sottile. I minerali presenti in natura si dividono in: AMIANTO Crisotilo Amosite Crocidolite Tremolite Antofillite Actinolite
  • 70. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 71. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 72. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 73. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 74. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 75. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 76. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 77. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 78. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 79. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti C a m p i o n a t o r e a d a l t o f l u s s o N a s e l l o M e m b r a n a i n e s t e r i m i s t i d i c e l l u l o s a N a s e l l o c o n m e m b r a n a
  • 80. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 81. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 82. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 83. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 84. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 85. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 86. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 87. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti C a m p i o n e m a s s i v o C a m p i o n e a e r o d i s p e r s o
  • 88. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti M e t a l l i z za t o r e C a m p i o n e m a s s i v o m e t a l l i z z a t o C a m p i o n e a e r o d i s p e r s o m e t a l l i z z a t o
  • 89. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 90. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 91. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti F i b ra d i t re m o l i t e C a m p i o n e a e r o d i s p e r s o o u t d o o r
  • 92. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti F i b ra d i a m o s i t e C a m p i o n e a e r o d i s p e r s o i n d o o r
  • 93. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti Fa s c i o d i f i b r e d i c r i s o t i l o C a m p i o n e m a s s i v o
  • 94. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti Fa s c i o d i f i b r e d i c r o c i d o l i t e C a m p i o n e m a s s i v o
  • 95. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti Fa s c i o d i f i b r e d i t r e m o l i t e C a m p i o n e m a s s i v o
  • 96. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti C r i s o t i l o C a m p i o n e m a s s i v o d i v i n i l - a m i a n t o
  • 97. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti F i b re d i l a n a d i ro c c i a C a m p i o n e m a s s i v o
  • 98. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti F i b re d i l a n a d i v e t ro C a m p i o n e m a s s i v o
  • 99. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti Ke v l a r C a m p i o n e m a s s i v o p r i m a d o p o
  • 100. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti
  • 101. CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA E R I S C H I S U L L A S A L U T E ARPACal – Centro Geologia e Amianto – Relatori arch. Pasquale Citrigno e dott. Francesco De Vincenti Inizio testo
  • 102. Presentazione delle attività dell’ONA a Cosenza Ing. Giuseppe Infusini
  • 103. ING. GIUSEPPE INFUSINI Coordinatore Provinciale ONA Cosenza
  • 104.  L’Associazione, senza finalità di lucro, promuove la tutela della salute in ogni ambito di esplicazione della vita umana, nonché i beni culturali ed ambientali, la natura, l’ambiente salubre e la cultura.  In particolare assiste, difende e tutela coloro che anche per motivi non professionali sono stati esposti ad amianto ed altri agenti tossici patogeni, nonché i familiari di vittime dell’amianto.  PROMUOVE, ORGANIZZA E GESTISCE: ATTIVITÀ CULTURALI, CONFERENZE, SEMINARI, STAGE, VISITE IN AZIENDA, SERVIZI ED ATTIVITÀ DI FORMAZIONE, CONSULENZA ED ORIENTAMENTO (vi rientra l’attività scolastica di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO) FINALITA’ DELL’ASSOCIAZIONE O.N.A. - Onlus
  • 105.
  • 106.
  • 107.
  • 108.
  • 109. IL RAPPORTO CON LE SCUOLE PER UN DOMANI MIGLIORE Nei confronti della tutela dell’ambiente e della salute, finora silenzio e disinteresse, sottovalutazione, ritardi ed omissioni da parte di Enti ed Istituzioni (v. report di Lagambiente 2015) • Vogliamo affidare alle nuove generazioni il processo di cambiamento che porti alla sensibilità e consapevolezza verso le problematiche ambientali • I giovani devono riappropriarsi del territorio, attraverso la sua conoscenza, esaltando i punti di forza e preservandolo da tutto ciò che minaccia l’ambiente
  • 110. 29 APRILE: GIORNATA MONDIALE VITTIME DELL’AMIANTO AMIANTO: UNA TRAGEDIA DI STATO 1 MORTO OGNI 2 ORE Ogni anno in Italia muoiono ancora 4mila persone a causa della fibra killer (in Europa 6.786 al giorno per mesotelioma) dopo 23 anni dalla sua messa al bando, l’amianto è ancora diffusissimo
  • 111. ALCUNI DATI SULLA PRESENZA DI AMIANTO IN ITALIA  30 – 40 milioni di tonnellate di MAC presenti ancora in Italia  1,5 - 2 miliardi di mq di coperture in lastre di eternit  650.000 mc di MAC friabile 100 milioni di metri quadri di superfici rivestite con amianto spruzzato  83.000 chilometri di condotte in amianto interrate (400 in Calabria)  38.000 i siti censiti da bonificare  832 i siti bonificati o parzialmente bonificati  188.000 edifici pubblici e privati in cui è presente amianto (2400 scuole) DATI IN CONTINUA EVOLUZIONE PER INCOMPLETEZZA DEI CENSIMENTI SI VALUTA UNA INCIDENZA PARI A CIRCA 500 Kg/ab La legge 257/92 STABILIVA che le Regioni entro 180 giorni dall’entrata in vigore del DPR 08.08.1994 avrebbero dovuto dotarsi di Piani Regionali per l’Amianto (CENSIMENTO DI SITI ED EDIFICI) DOPO 20 ANNI SOLO 16 (su 20) REGIONI HANNO OTTEMPERATO Le regioni che non hanno consegnato la mappatura sono la Sicilia e la Calabria
  • 112.
  • 113. ULTERIORI AGGIORNAMENTI (fonte Assoamianto) -La Puglia ha adottato il PRAP con delibera di G. R. n°3064 del 27/12/2012 (stanziati 2 mil. di euro a favore di 38 comuni pugliesi, per combattere la rimozione abusiva dell’amianto dai manufatti privati; ha utilizzato gli stanziamenti INAIL per la realizzazione di progetti finalizzati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per le piccole e medie imprese)- MA L’ITER NON È STATO ANCORA COMPLETATO --La Sicilia ha promulgato la Legge 29 aprile 2014, n. 10. L’impegno finanziario per le bonifiche per il 2014 è di 10 milioni di Euro e prevede la realizzazione di un impianto di inertizzazione TUTTI I PIANI REGIONALI PREVEDONO CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO DAL 30% FINO AL 70% PER BONIFICA DI MODESTE QUANTITA’ DI AMIANTO
  • 114. I DATI SULLE BONIFICHE • LE UNICHE REGIONI AD AVER FORNITO DEI DATI PUNTUALI SONO: • l’ABRUZZO (che ha portato a termine la bonifica di 3.172 edifici privati) • l’EMILIA ROMAGNA (che ha bonificato 827 tra edifici pubblici, siti industriali, siti estrattivi e siti dismessi) • la LOMBARDIA (che ha bonificato 22.075 tra edifici pubblici e privati e ha 26.573 siti in corso di bonifica • la PUGLIA (670 siti bonificati) • la SARDEGNA (con 240 edifici pubblici) • l’UMBRIA (200 edifici privati) • la VALLE D’AOSTA (111 edifici privati e 44 pubblici) • la Provincia di Bolzano (con 9 edifici pubblici e 298 privati). Circa il 2% l’amianto bonificato. Di questo passo si stimano non meno di 85 anni per completare le bonifiche.
  • 116. LA SITUAZIONE IN CALABRIA: IL RAPPORTO DI LEGAMBIENTE NON FA CHE CONFERMARE LE NOSTRE DENUNCE. -censimento assente in Calabria -mappatura mai effettuata -assenza di dati sulle bonifiche e sui siti d’amianto -assenza di incentivazione economica e/o contributi -assenza di stanziamenti di fondi per le bonifiche/siti ad alto rischio -assenza di campagne di informazione / formazione (lo fa solo l’ONA) - assenza di Sportello Amianto -assenza di procedure semplificate per piccole bonifiche -assenza del PRAC e del Piano di Smaltimento -inattività del C.O.R. Calabria DUNQUE: INADEMPIENZE RISPETTO ALLA STESSA LEGGE REGIONALE SULL’AMIANTO
  • 117. IN CALABRIA QUINDI C’E’ IL BLACK-OUT AMIANTO 21 Novembre 2014 - lo dice il Ministero dell'Ambiente 33.600 siti (già diventati 38.000 secondo Legambiente) Mancano i dati della regione Calabria, dove da anni persiste un "black-out" di informazioni, e della Sicilia, di cui si hanno solo parziali QUESTO COMPORTA CHE NON POSSONO ESSERE PREVISTI TRASFERIMENTI DI RISORSE FINANZIARIE PER LA CALABRIA A CIO’ SI AGGIUNGA CHE, MANCANDO IL PIANO DI SMALTIMENTO AMIANTO – CHE DEVE ESSERE CONTENUTO NEL PRAC – ANDRANNO PERSI I FONDI EUROPEI PREVISTI PER LA DECONTAMINAZIONE DEI SITI (la Calabria è tra le ultime regioni nella spesa dei fondi della programmazione 2007-2013.; ad ottobre 2013 la capacità effettiva di spesa certificata è stata del 29%)
  • 118. INTERVENTI URGENTI PER LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE DEI CITTADINI: NORME RELATIVE ALL'ELIMINAZIONE DEI RISCHI DERIVANTI DALLA ESPOSIZIONE A SITI E MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO (in attuazione della legge 28 marzo 1992, n° 257 - Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto - e nel rispetto del D.P.R. 8 agosto 1994) B.U.R. CALABRIA DEL 4-5-2011 - Supplemento straordinario n. 2 al B. U.R. Calabria - Parti I e II - n. 8 del 2 maggio 2011 La Regione Calabria, con la Legge, intende predisporre gli strumenti necessari per la salvaguardia della salute dei cittadini e per la tutela e il risanamento dell'ambiente attraverso la bonifica e lo smaltimento dell'amianto (art.1). LA LEGGE REGIONALE 27 aprile 2011, n° 14
  • 119. MA PERCHE’ E’ IMPORTANTE IL PRAC? (PIANO REGIONALE AMIANTO CALABRIA) PROGRAMMA INTERVENTI FINALIZZATI ALLA ELIMINAZIONE ENTRO 10 ANNI DALLA SUA ADOZIONE DELL’AMIANTO PRESENTE NEGLI AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO
  • 120. TERMINI PERENTORI STABILITI DALLA LEGGE REGIONALE -entro 30 gg dall’entrata in vigore della legge: ISTITUZIONE U.S.A.(art. 3, c. 2) -entro 30 gg dall’ISTITUZIONE U.S.A.: portale informatico, opuscolo informativo (art. 3, c. 1) -entro 180 gg approva il PRAC - art.4 (censimento, mappatura georeferenziata, piano di smaltimento dei rifiuti, indirizzi per la redazione del PAC, definizione di linee guida per la predisposizione di incentivi da parte della Regione per la rimozione dell'amianto, monitoraggio, ecc…. - art. 5) -entro 60 gg dalla pubblicazione del PRAC i Comuni attivano uno sportello informatico-ricettivo (art. 6, c. 3) -entro 90 gg dalla pubblicazione del PRAC i Comuni emettono l’ordinanza sindacale per il censimento (art. 10, c. 5); l’apposito modello di denuncia deve essere restituito entro 45 giorni dal ricevimento (art. 6, c. 4) -entro 60 gg dalla Legge la Regione predispone un avviso per i parametri valutativi per l’assegnazione di contributi per la bonifica di aree o edifici pubblici (art. 11, c. 3)…le domande possono essere presentate dal novantesimo giorno dall’entrata in vigore della presente legge… TERMINI TUTTI PUNTUALMENTE NON RISPETTATI L’USA è stata istituita con D.G.R. n°201 del 04.05.2012 PRIMA RIUNIONE U.S.A. CON LA PRESENZA DELL’ ONA: 18.11.2013; SUCCESSIVE: 18.12.2013; 31.03.2014; 26.06.2014