3. Scenario normativo Si presentano le principali manovre avvenute nel mercato elettrico 1 Luglio 2007 è avvenuta la completa liberalizzazione del mercato: anche il segmento residenziale ha la possibilità di scegliere il proprio fornitore di energia elettrica.
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5. Trend di settore Si presentano i trend in atto nel mercato dell’energia elettrica L’Italia dipende ancora moltissimo dalle fonti di approvvigionamento estere, attestandosi a valori intorno all’80-84%. (Fonte: Energethica 2006). Ricorso all’efficienza energetica negli usi finali per ridurre gli sprechi; promozione e diffusione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e una diversificazione del mix di combustibili per la generazione di energia termoelettrica (Fonte: Rapporto ENEA 2006 su energia e ambiente). La competizione si sta concentrando nel segmento business, che é meno numeroso ma garantisce prelievi molto più elevati. Durante il 2007 solo il 9% dei clienti idonei aveva cambiato fornitore di energia elettrica almeno una volta dall’avvio della liberalizzazione (Fonte: AEEG 2007 ).
6. Scenario Settoriale Si presentano le quote di mercato QUOTE DI MERCATO: Enel leader di mercato insieme al gruppo Edison. Endesa Italia, con una quota dell’8,9% risulta essere il 5 competitor. TREND : in crescita solamente i piccoli e nuovi produttori. Il SETTORE GAS è molto frammentato ed è molto spesso caratterizzato da un’erogazione su base provinciale. Eni ed Enel detengono la leadership, i competitor hanno quote comprese tra 0,7% e 6,6%.
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10. Analisi della domanda Fonte: ENEA, GME Si presenta l’analisi della domanda effettuata con dati ENEA, GME I consumi presentano un trend crescente in tutti i settori Il segmento maggiormente energivoro risulta essere quello di Alberghi, Ristoranti e Bar La fonte energetica maggiormente utilizzata nel settore non residenziale è l’energia elettrica, nonostante vi sia un aumento dell’utilizzo di gas naturale.
11. Modello di Segmentazione Fonte: Visconti F. 1996 Fonte dati: Terna, Istat, Confcommercio Si presenta la relazione che intercorre tra la dimensione aziendale e gli aspetti qualitativi della stessa (Fonte F. Visconti) Si nota come nel target da noi considerato -PMI-, la dimensione dell’accessibilità sia particolarmente favorevole al nostro piano di business (cfr. organizzazione scarsamente strutturata, potere di mercato debole, potere finanziario discreto)
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13. Modello di Segmentazione Si presenta il modello di segmentazione Alberghi, ristoranti e bar risultano essere il miglior settore su cui puntare. Commercio: macrocategoria molto numerosa ed eterogenea, da ritenere interessante
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18. Indice di valutazione delle attività 1/2 Si presenta l’indice utilizzato per la valutazione delle attività Indica quanta energia è necessaria per produrre 1% PIL INDICE DI INTENSITÀ ENERGETICA ALBERGHIERA Consumi energetici / TOL Consumi energetici/ (presenze /capacità ricettiva teorica) (Consumi / Presenze) X capacità recettiva teorica
19. Indice di valutazione delle attività 2/2 Si presentano gli indici di intensità energetica IMPRESE ALBERGHI RISTORANTI BAR PALESTRE È possibile ipotizzare degli indici per confrontare il consumo energetico, basati su fatturazione, scontrino medio, numero di coperti/abbonamenti, in quanto per queste categorie non esistono indicatori ufficiali come il T.O.L. per gli alberghi. Gli indicatori così calcolati potrebbero subire distorsioni dovute al mancato uso/fatturazione, per cui perderebbero di affidabilità CONSUMI FATTURATO CONSUMI PIL CONSUMI TASSO DI OCCUPAZIONE LORDO
20. Energ eon 1/2 Si presenta il marketing mix Differenziato tramite Bundling Puro (Energia + Servizio di consulenza) In linea con e-on Doppio Vantaggio Business Per gli iscritti alle associazioni di categoria gli strumenti comunicativi utilizzati sono i convegni e le comunicazioni delle associazioni stesse, congiuntamente ai mezzi tradizionali della comunicazione B2B. Per i singoli la comunicazione è basata sui canali tradizionali del B2B : siti web, riviste specializzate di settore e mezzo stampa Sfruttamento dei canali associazionistici, consortili e delle associazioni di categoria. Molto interessanti gli alberghi, perché organizzati su scala regionale
22. Consulente Energetico 1/2 Si presenta la figura del Consulente Energetico È il responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, è una figura obbligatoria introdotta dalla legge 10/91 art.19 per le imprese del settore industriale con consumi energetici annui superiori ai 10.000 Tep e per i soggetti del terziario che superino i 1000 Tep. L’attività di consulenza energetica offerta dai consulenti energetici ( Energy Managers) per le aziende del terziario rappresenta un valido supporto per la gestione e la riduzione dei costi energetici. Il consulente cerca di conciliare le necessità di bilancio aziendale attraverso una riduzione dei costi legati all’energia e ad un uso razionale delle risorse disponibili nell’ottica del rispetto ambientale. La diagnosi dei consumi conciliata con una progettazione innovativa ad opera del consulente, consente l’ottenimento di soluzioni personalizzate per gli interventi di risparmio energetico. L’obbligo legislativo del consulente formalmente non c’è nei nostri subsegmenti target, poichè il consumo annuale per azienda è inferiore a 1000tep*11,63Mwh=11,63Gwh