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Università Degli Studi di Reggio Calabria Facoltà Di Ingegneria




DOCUMENTO REDATTO DAL DOTT. S. Caltabiano
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO)


Definizione 1

Sia AR un insieme non vuoto. Se esiste un numero mA. tale che:
                                    m  a aA
diciamo che è il minimo per l’insieme A. Usualmente il minimo di A si denota con:
                                     min(A):=m
Ovviamente il minimo se esiste è unico.
Se esiste un numero MA tale che:
                                    a  M aA
diciamo è il massimo per l’insieme A. Usualmente il massimo di A si denota con:
                                     max(A):=M
Ovviamente il massimo se esiste è unico.


Definizione 2

Sia AR un insieme non vuoto. Diciamo che un numero hR. è un minorante per
l’insieme A se:
                                    h  a aA
Non è detto che ogni insieme ammetta minorante, ad esempio l’intervallo ]–,0[ non
ammette minorante.
Diciamo che un numero kR. è un maggiornate per l’insieme A se:
                                    a  k aA
Non è detto che ogni insieme ammetta maggiorante, ad esempio l’intervallo ]0,+[
non ammette maggiorante.



Definizione 3

Un sottoinsieme della retta reale, si dice limitato inferiormente se ammette almeno
un minorante.


Dott. S. Caltabiano                                                                    2
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Un sottoinsieme della retta reale, si dice limitato superiormente se ammette almeno
un maggiorante.
Un sottoinsieme della retta reale, si dice limitato se è limitato inferiormente e
superiormente.



Teorema 1

Se AR un insieme non vuoto
Ts: A è limitato se e solo se >0 t.c. a < aA



Teorema 2

Se AR un insieme limitato inferiormente (rispettivamente superiormente) e BA
Ts: B è limitato inferiormente (rispettivamente superiormente)


Definizione 4

Sia AR un insieme non vuoto. Se A è limitato inferiormente diciamo estremo
inferiore di A il numero:
                             e  =max{hR : ha aA}
cioè e  è il più grande dei minoranti. Usualmente l’estremo inferiore di A si denota
con la scrittura:
                                     inf(A):= e 
Ovviamente inf(A) è unico. Se l’insieme A ammette minimo, per l’unicità deve
necessariamente essere che inf(A)=min(A).
Se A è limitato superiormente diciamo estremo superiore di A il numero:
                             e  =min{kR : ak aA}
cioè e  è il più piccolo dei maggioranti. Usualmente l’estremo superiore di A si
denota con la scrittura:
                                     sup(A):= e 
Dott. S. Caltabiano                                                                    3
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Ovviamente sup(A) è unico. Se l’insieme A ammette massimo per l’unicità deve
necessariamente essere che sup(A)=max(A).


       Negli esercizi inerenti inf e sup gio0cano un ruolo fondamentali, i seguenti
semplici risultati.


Teorema 3

Sia AR un insieme non vuoto limitato inferiormente
Ts: inf(A)=min(A) se e solo se inf(A)A


Teorema 4

Sia AR un insieme non vuoto limitato superiormente
Ts: sup(A)=max(A) se e solo se sup(A)A


Teorema 5

Sia AR un insieme non vuoto limitato inferiormente e sia s 
                              s  è un minorante
Ts: s  =inf(A) se e solo se 
                               0 a  A t.c. a  s   


Teorema 6

Sia AR un insieme non vuoto limitato superiormente e sia s 
                               s  è un maggiorant e
Ts: s  =sup(A) se e solo se 
                                0 a  A t.c. a  s   


Teorema 7

Sia AR un insieme non vuoto

Dott. S. Caltabiano                                                                    4
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Ts: Valgono allora le seguenti due affermazioni:
(1) Se l’insieme A è limitato inferiormente allora –A è limitato superiormente e si ha
   inf(A)=–sup(–A)
(2) Se l’insieme A è limitato superiormente allora –A è limitato inferiormente e si ha
   sup(A)=–inf(–A)


Teorema 8

Sia AR un insieme non vuoto
Ts: Valgono allora le seguenti due affermazioni:
(1) Se A ammette minimo allora –A ammette massimo e si ha min(A)=–max(–A)
(2) Se A ammette massimo allora –A ammette minimo e si ha max(A)=–min(–A)


Teorema 9
                                                     
Sia AR un sottoinsieme non vuoto; sia bR e sia c R0 ; e ricordiamo che B:=

b+A:={b+a : aA} e C:=cA:={ca : aA}
Ts: Valgono allora le seguenti due affermazioni:
(1) Se A è limitato inferiormente allora gli insiemi b  A e cA sono limitati
   inferiormente ed inoltre inf(b+A)=b+inf(A) e inf(cA)=c inf(A)
(2) Se A è limitato superiormente allora gli insiemi b  A e cA sono limitati
   superiormente ed inoltre sup(b+A)=b+sup(A) e sup(cA)=c sup(A)


Teorema 10
                                               
Sia AR un insieme non vuoto; sia bR; sia c R0
Ts: Valgono allora le seguenti affermazioni:
(1) Se A ammette minimo allora gli insiemi b+A e cA ammettono minimo ed inoltre
   min(b+A)=b+min(A) e min(cA)=c min(A)



Dott. S. Caltabiano                                                                    5
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(2) Se A ammette massimo allora gli insiemi b+A e cA ammettono massimo ed
   inoltre max(b+A)=b+max(A) e max(cA)=c max(A)


Teorema 11

Siano A,BR due insiemi non vuoti. Ricordiamo che A+B:={a+b : aA e bB}
Ts: Valgono allora le seguenti affermazioni:
(1) Se A e B sono limitati inferiormente allora l’insieme A+B è limitato inferiormente
   e si ha che inf(A+B)=inf(A)+inf(B)
(2) Se A e B sono limitati superiormente allora l’insieme A+B è limitato
   superiormente e si ha che sup(A+B)=sup(A)+sup(B)


Teorema 12

Siano A,BR due insiemi non vuoti
Ts: Valgono allora le seguenti affermazioni:
(3) Se A e B ammettono minimo allora l’insieme A+B ammette minimo e si ha che
   min(A+B)=min(A)+min(B)
(4) Se A e B ammettono massimo allora l’insieme A+B ammette massimo e si ha che
   max(A+B)=max(A)+max(B)


Teorema 13

Sia AR un insieme non vuoto limitato inferiormente e sia hR un minorante di A
Ts: Se hA allora h=min(A)=inf(A)


Teorema 14

Sia AR un insieme non vuoto limitato superiormente e sia kR un maggiorante di A
Ts: Se kA allora k=max(A)=sup(A)


Dott. S. Caltabiano                                                                    6
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Esempio 1

Assegnato l’insieme:
                                                        1
                            A:=  x  R : n  N t.c. x  
                                                        n
Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta
affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo.
Verifichiamo se l’insieme ammette maggiorante. Per fare ciò possiamo attribuire alla
n valori crescenti e vedere così l’andamento degli elementi di A:
                                  1 1 1 1     1
                             1;    ; ; ; ;…;
                                  2 3 4 5    10
si intuisce che 1 è un maggiorante. Per verificare tale affermazione, dobbiamo
provare che:
                                     1
                                       1 nN
                                     n
ovvero che:
                                     n1 nN
che è palesemente vera. Un altro metodo per la ricerca dei maggioranti è quello di
affidarsi alle maggiorazioni (quest’ultimo metodo nel caso considerato ci dice
immediatamente che 1 è un maggiorante). Abbiamo già osservato che 1 è un
maggiorante e quindi ci rimane da provare che per ogni fissato >0 esiste aA tale
che a>1– e questo per come è definito A e equivale a dimostrare che:
                                               1
                                  n*N t.c.       *
                                                       >1–
                                               n
Se 1 allora 1–0 e di conseguenza basta scegliere un qualunque n*N. Se 0<<1
allora ambo i membri sono strettamente positivi e quindi possiamo passare ai
reciproci:
                                             1
                                      n*<
                                            1 



Dott. S. Caltabiano                                                                    7
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poiché 1–<1 il secondo membro della precedente è >1 e di conseguenza basta
scegliere n*=1. In questo caso il ragionamento precedente poteva essere evitato,
infatti bastava osservare che per n=1 l’elemento corrispondente x=1/1=1 e quindi
1A e di conseguenza per il Teorema 14 max(A)=1.
Per quanto riguarda la ricerca dei minoranti di A, si può precedere come nel caso
precedente. Tuttavia si osserva che gli elementi di A sono strettamente positivi e di
conseguenza 0 è un minorante per l’insieme A. In questo caso 0A e quindi non
possiamo fare uso del Teorema 13. Verifichiamo se 0 è candidato ad essere l’estremo
inferiore, e per fare ciò adoperiamo il Teorema 5. Abbiamo già detto che 0 è un
minorante e quindi ci rimane da provare che per ogni fissato >0 esiste aA tale che
a<0+= e questo per come è definito A e equivale a dimostrare che:
                                                     1
                                    n*N t.c.            <
                                                     n*
Si isola n* e si ottiene:
                                                 1
                                          n *>
                                                 
al secondo membro della disuguaglianza abbiamo una quantità positiva finita e quindi
basta scegliere un n*N più grande di tale quantità. Quindi 0 è l’estremo inferiore A.
Per il Teorema 3 A non ammette minimo.


Esempio 2

Assegnato l’insieme:
                                
                            A:= x  R : n  N t.c. x  n 2  2
Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta
affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo.
Verifichiamo se l’insieme ammette minorante. Osserviamo che:
                               –1=1–2n–2n2–2 nN
e pertanto –1 è un minorante per l’insieme A, inoltre per n=1 osserviamo che il
corrispondente elemento x=12–2=1–2=–1 e quindi segue dal Teorema 13 che –1 è il
Dott. S. Caltabiano                                                          8
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minimo di A. Per vedere se A ammette maggiorante attribuiamo alla n             valori
crescenti e vediamo così l’andamento degli elementi di A:
                                –1 ;2 ; 7 ; 14 ; 23 ; … ; 98
si intuisce che l’insieme A non è limitato e che quindi non ammette maggioranti. Per
verificare tale affermazione, dobbiamo provare che:
                                 K>0 nN t.c. n2–2>K
Si isola n e si ottiene:
                                        n> K  2
al secondo membro della disuguaglianza abbiamo una quantità positiva finita e quindi
basta scegliere un nN più grande di tale quantità.


Esempio 3

Assegnato l’insieme:
                                                         2n  3 
                            A:=  x  R : n  N t.c. x         
                                                          5n 
Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta
affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo.
Verifichiamo se l’insieme ammette maggiorante. Attribuendo valori crescenti alla n:
                                      7 3 11     23
                                1;     ; ;   ;…;
                                     10 5 20     50
si intuisce che 1 è un maggiorante di A. Per verificare che 1 è un maggiorante di A,
dobbiamo provare che:
                                     2n  3
                                             1 nN
                                      5n
Risolvendo:
                           2n  3
                                   1  2n+35n  33n  n1
                            5n




Dott. S. Caltabiano                                                                    9
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e quest’ultima evidentemente è vera per ogni nN. E pertanto 1 è un maggiorante per
A, ed inoltre per n=1 osserviamo che il corrispondente elemento x=1 e quindi segue
dal Teorema 14 che 1 è il massimo di A.
Ovviamente l’insieme A è limitato inferiormente poiché gli elementi di A sono
strettamente positivi e di conseguenza 0 è un minorante di A. Ma 0 non è l’inf, poiché
non è il più grande dei minoranti, infatti un altro minorante è dato da:
                              2n  3 2 3 2
                                    = +    nN
                               5n    5 5n 5
Ci proponiamo di provare che 2/5 è l’estremo inferiore per A. Fissato un arbitrario
>0 dobbiamo provare che esiste un nN tale che:
                                      2n  3 2
                                            < +
                                       5n    5
Risolvendo la disequazione rispetto alla n, si trova che:
                                              3
                                         n>
                                               5
al secondo membro della disuguaglianza abbiamo una quantità positiva finita e quindi
basta scegliere un nN più grande di tale quantità. Osserviamo che 2/5A e quindi
segue dal Teorema 3 che A non ammette minimo.
Facciamo osservare che lo studio degli estremi di A poteva essere semplificato
notevolmente. Infatti osserviamo che:
                                                  2 3 1 2 3
                      A:=  x  R : n  N t.c. x     = + B
                                                  5 5 n 5 5
dove si è posto:
                                                         1
                             B:=  x  R : n  N t.c. x  
                                                         n
Dall’Esempio 1, dal Teorema 9 segue che
                                   2 3       2 3   2
                            inf(A)= + inf(B)= + 0=
                                   5 5       5 5   5
Analogamente dall’Esempio 1, dal Teorema 10 segue che


Dott. S. Caltabiano                                                                10
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                             2 3       2 3  2 3 2 3
                      max(A)= + max(B)= + 1= + = + =1
                             5 5       5 5  5 5 5 5
in accordo con quanto suddetto.


Esempio 4

Assegnato l’insieme:
                                                          n  1
                             A:=  x  R : n  N t.c. x       
                                                            n 
Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta
affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo.
Osserviamo che:
                                                          1
                          A:=  x  R : n  N t.c. x  1   =1–B
                                                          n
dove si è posto:
                                                          1
                              B:=  x  R : n  N t.c. x  
                                                          n
Per l’Esempio 1, per il Teorema 8, per il Teorema 10 segue che:
                      min(A)=min(1–B)=1+min(–B)=1–max(B)=1–1=0
Per l’Esempio 1, per il Teorema 7, per il Teorema 9 segue che:
                       sup(A)=sup(1–B)=1+sup(–B)=1–inf(B)=1–0=1


Esempio 5

Assegnato l’insieme:
                                                            1
                            A:=  x  R : n  N t.c. x  n  
                                                            n
Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta
affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo.
Attribuendo valori alla n si intuisce che 2 è un minorante per A. Per verificare tale
affermazione dobbiamo provare che:
Dott. S. Caltabiano                                                                11
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                                             1
                                        n     2 nN
                                             n
Risolviamo rispetto ad n e dimostriamo che la suddetta disequazione vale per ogni
nN:
                                        1
                                   n     2  n2–2n+10
                                        n
e quindi:
                                        n= 1  1  1 =1
e quindi la disequazione è soddisfatta per nN come volevasi. E pertanto 2 è un
minorante per l’insieme A, inoltre per n=1 osserviamo che il corrispondente
elemento x=2 e quindi segue dal Teorema 13 che 2 è il minimo di A.
Osserviamo adesso che:
                                             1
                                        n     >n nN
                                             n
e questo evidentemente ci dice che l’insieme A non è limitato superiormente.


Esempio 6

Assegnato l’insieme:
                                                           n  1
                       A:=  x  R : n  N t.c. x  (1) n      
                                                             n 
Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta
affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo.
Osserviamo che:
                                  n 1 n 1      1
                         (1) n       =     = 1  1 nN
                                    n    n       n
e quindi segue dal Teorema 1 che l’insieme A è limitato. Esplicitando il modulo nella
disuguaglianza precedente otteniamo:
                                               n 1
                                  –1 (1) n        1 nN
                                                 n

Dott. S. Caltabiano                                                                12
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e quindi –1 e 1 sono rispettivamente un minorante ed un maggiorante di A. Vogliamo
provare che 1 è l’estremo superiore per A. Fissato un arbitrario >0 dobbiamo
provare che:
                                                  n 1
                               nN t.c. (1) n        >1–
                                                    n
Consideriamo gli n pari e quindi:
                  n 1
                       >1–  n–1>n–n  –1>–n  1<n  n>1/
                    n
e quindi basta scegliere un n pari più grande di 1/. Si osserva che al variare di n
1=sup(A)A e di conseguenza per il Teorema 4 l’insieme A non ammette massimo.
Vogliamo provare adesso che –1 è l’estremo inferiore per A. Fissato un arbitrario >0
dobbiamo provare che:
                                                  n 1
                               nN t.c. (1) n        <1+
                                                    n
Consideriamo gli n dispari e quindi:
            n 1
        –        <1+  –(n–1)<n+n  –n+1<n+n  1<n(+2)  n>1/(+2)
              n
e quindi basta scegliere un n dispari più grande di 1/(+2). Si osserva che al variare di
n–1=inf(A)A e di conseguenza per il Teorema 3 l’insieme A non ammette minimo.


Esempio 7

Assegnato l’insieme:
                                                                
                       A:= x ]  90,77[ : n  N t.c. x  n 2  2
Determinare se l’insieme è limitato.
Poiché A]–90,77[ segue allora dal Teorema 2 che A è limitato.


Esempio 8

Assegnato l’insieme:

Dott. S. Caltabiano                                                                   13
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                                                         3m  2n 
                         A:=  x  R : n, m  N t.c. x          
                                                           nm 
Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta
affermativa trovare l’inf ed il sup.
Osserviamo che:
                                                    3 2
                        A:=  x  R : n  N t.c. x    =3B–2C
                                                    n m
dove si è posto:
                                         1                               1
             B:=  x  R : n  N t.c. x   e C:=  x  R : m  N t.c. x  
                                         n                               m
Per l’Esempio 1, per il Teorema 11, per il Teorema 9, per il Teorema 7 segue che:
              inf(A)=inf(3B–2C)= inf(3B)+ inf(–2C)=3inf(B)+2inf(–C)=
                      =3inf(B)–2sup(C)=30–21=–2
Per l’Esempio 1, per il Teorema 11, per il Teorema 9, per il Teorema 7 segue che:
              sup(A)=sup(3B–2C)= sup(3B)+sup(–2C)=3sup(B)+2sup(–C)=
                      =3sup(B)–2inf(C)=31–20=3


Esempio 9

Assegnato l’insieme:
                                                        3n 2  1
                           A:=  x  R : n  N t.c. x          
                                                         2n 2 
Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta
affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo.
Osserviamo che:
                                                  3  1  3 1
                       A=  x  R : n  N t.c. x   2  = – B
                                                  2 2n  2 2
Dove si è posto:
                                                          1
                             B:=  x  R : n  N t.c. x  2 
                                                         n 
Dott. S. Caltabiano                                                                 14
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Procedendo come nei casi precedenti si trova che inf(B)=0 e max(B)=1. Per il
Teorema 9, per il Teorema 7 segue che:
                    3 1  3 1          3 1       3 1       3 1
        inf(A)= inf   B  = + inf(–B)= – sup(B)= – max(B)= – =1
                    2 2  2 2          2 2       2 2       2 2
Per il Teorema 9, per il Teorema 7 segue che:
                       3 1  3 1          3 1       3 1    3
            sup(A)= sup  B  = + sup(–B)= – inf(B)= – 0=
                       2 2  2 2          2 2       2 2    2



Esercizi

Determinare se i seguenti insiemi sono limitati inferiormente, superiormente, ed in
caso di risposta affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo.
                                    3n  2 
(1)  x  R : n  N t.c. x  (1) n        
                                      2n 

                              1
(2)  x  R : n  N t.c. x   
                              n

                                 1
(3) N  x  R : n  N t.c. x   
                                 n

    
(4) x  R : n  N t.c. x  n 2  22n  10     
(5) x  R : n  N t.c. x  n   2
                                            
                                      5n  3

                                 t 1
(6)  x  R : t ]2,[ t.c. x       
                                 t  2

    
(7) x  R : n  N t.c. x  n 2  3n  1    
                                  
(8)  x  R : n  N t.c. x  sin n 
                                 8 

    
(9) x  R : x 2 è razionale  
                              (1) n 
(10)  x  R : n  N t.c. x         
                                n 

(11)    x  R : y  R t.c. y   2
                                      y 2e x  y   
Dott. S. Caltabiano                                                                    15

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Inf & sup di funzioni [teoria ed esericizi][santi caltabiano]

  • 1. Università Degli Studi di Reggio Calabria Facoltà Di Ingegneria DOCUMENTO REDATTO DAL DOTT. S. Caltabiano
  • 2. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) Definizione 1 Sia AR un insieme non vuoto. Se esiste un numero mA. tale che: m  a aA diciamo che è il minimo per l’insieme A. Usualmente il minimo di A si denota con: min(A):=m Ovviamente il minimo se esiste è unico. Se esiste un numero MA tale che: a  M aA diciamo è il massimo per l’insieme A. Usualmente il massimo di A si denota con: max(A):=M Ovviamente il massimo se esiste è unico. Definizione 2 Sia AR un insieme non vuoto. Diciamo che un numero hR. è un minorante per l’insieme A se: h  a aA Non è detto che ogni insieme ammetta minorante, ad esempio l’intervallo ]–,0[ non ammette minorante. Diciamo che un numero kR. è un maggiornate per l’insieme A se: a  k aA Non è detto che ogni insieme ammetta maggiorante, ad esempio l’intervallo ]0,+[ non ammette maggiorante. Definizione 3 Un sottoinsieme della retta reale, si dice limitato inferiormente se ammette almeno un minorante. Dott. S. Caltabiano 2
  • 3. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) Un sottoinsieme della retta reale, si dice limitato superiormente se ammette almeno un maggiorante. Un sottoinsieme della retta reale, si dice limitato se è limitato inferiormente e superiormente. Teorema 1 Se AR un insieme non vuoto Ts: A è limitato se e solo se >0 t.c. a < aA Teorema 2 Se AR un insieme limitato inferiormente (rispettivamente superiormente) e BA Ts: B è limitato inferiormente (rispettivamente superiormente) Definizione 4 Sia AR un insieme non vuoto. Se A è limitato inferiormente diciamo estremo inferiore di A il numero: e  =max{hR : ha aA} cioè e  è il più grande dei minoranti. Usualmente l’estremo inferiore di A si denota con la scrittura: inf(A):= e  Ovviamente inf(A) è unico. Se l’insieme A ammette minimo, per l’unicità deve necessariamente essere che inf(A)=min(A). Se A è limitato superiormente diciamo estremo superiore di A il numero: e  =min{kR : ak aA} cioè e  è il più piccolo dei maggioranti. Usualmente l’estremo superiore di A si denota con la scrittura: sup(A):= e  Dott. S. Caltabiano 3
  • 4. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) Ovviamente sup(A) è unico. Se l’insieme A ammette massimo per l’unicità deve necessariamente essere che sup(A)=max(A). Negli esercizi inerenti inf e sup gio0cano un ruolo fondamentali, i seguenti semplici risultati. Teorema 3 Sia AR un insieme non vuoto limitato inferiormente Ts: inf(A)=min(A) se e solo se inf(A)A Teorema 4 Sia AR un insieme non vuoto limitato superiormente Ts: sup(A)=max(A) se e solo se sup(A)A Teorema 5 Sia AR un insieme non vuoto limitato inferiormente e sia s   s  è un minorante Ts: s  =inf(A) se e solo se    0 a  A t.c. a  s    Teorema 6 Sia AR un insieme non vuoto limitato superiormente e sia s   s  è un maggiorant e Ts: s  =sup(A) se e solo se    0 a  A t.c. a  s    Teorema 7 Sia AR un insieme non vuoto Dott. S. Caltabiano 4
  • 5. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) Ts: Valgono allora le seguenti due affermazioni: (1) Se l’insieme A è limitato inferiormente allora –A è limitato superiormente e si ha inf(A)=–sup(–A) (2) Se l’insieme A è limitato superiormente allora –A è limitato inferiormente e si ha sup(A)=–inf(–A) Teorema 8 Sia AR un insieme non vuoto Ts: Valgono allora le seguenti due affermazioni: (1) Se A ammette minimo allora –A ammette massimo e si ha min(A)=–max(–A) (2) Se A ammette massimo allora –A ammette minimo e si ha max(A)=–min(–A) Teorema 9  Sia AR un sottoinsieme non vuoto; sia bR e sia c R0 ; e ricordiamo che B:= b+A:={b+a : aA} e C:=cA:={ca : aA} Ts: Valgono allora le seguenti due affermazioni: (1) Se A è limitato inferiormente allora gli insiemi b  A e cA sono limitati inferiormente ed inoltre inf(b+A)=b+inf(A) e inf(cA)=c inf(A) (2) Se A è limitato superiormente allora gli insiemi b  A e cA sono limitati superiormente ed inoltre sup(b+A)=b+sup(A) e sup(cA)=c sup(A) Teorema 10  Sia AR un insieme non vuoto; sia bR; sia c R0 Ts: Valgono allora le seguenti affermazioni: (1) Se A ammette minimo allora gli insiemi b+A e cA ammettono minimo ed inoltre min(b+A)=b+min(A) e min(cA)=c min(A) Dott. S. Caltabiano 5
  • 6. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) (2) Se A ammette massimo allora gli insiemi b+A e cA ammettono massimo ed inoltre max(b+A)=b+max(A) e max(cA)=c max(A) Teorema 11 Siano A,BR due insiemi non vuoti. Ricordiamo che A+B:={a+b : aA e bB} Ts: Valgono allora le seguenti affermazioni: (1) Se A e B sono limitati inferiormente allora l’insieme A+B è limitato inferiormente e si ha che inf(A+B)=inf(A)+inf(B) (2) Se A e B sono limitati superiormente allora l’insieme A+B è limitato superiormente e si ha che sup(A+B)=sup(A)+sup(B) Teorema 12 Siano A,BR due insiemi non vuoti Ts: Valgono allora le seguenti affermazioni: (3) Se A e B ammettono minimo allora l’insieme A+B ammette minimo e si ha che min(A+B)=min(A)+min(B) (4) Se A e B ammettono massimo allora l’insieme A+B ammette massimo e si ha che max(A+B)=max(A)+max(B) Teorema 13 Sia AR un insieme non vuoto limitato inferiormente e sia hR un minorante di A Ts: Se hA allora h=min(A)=inf(A) Teorema 14 Sia AR un insieme non vuoto limitato superiormente e sia kR un maggiorante di A Ts: Se kA allora k=max(A)=sup(A) Dott. S. Caltabiano 6
  • 7. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) Esempio 1 Assegnato l’insieme:  1 A:=  x  R : n  N t.c. x    n Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo. Verifichiamo se l’insieme ammette maggiorante. Per fare ciò possiamo attribuire alla n valori crescenti e vedere così l’andamento degli elementi di A: 1 1 1 1 1 1; ; ; ; ;…; 2 3 4 5 10 si intuisce che 1 è un maggiorante. Per verificare tale affermazione, dobbiamo provare che: 1 1 nN n ovvero che: n1 nN che è palesemente vera. Un altro metodo per la ricerca dei maggioranti è quello di affidarsi alle maggiorazioni (quest’ultimo metodo nel caso considerato ci dice immediatamente che 1 è un maggiorante). Abbiamo già osservato che 1 è un maggiorante e quindi ci rimane da provare che per ogni fissato >0 esiste aA tale che a>1– e questo per come è definito A e equivale a dimostrare che: 1 n*N t.c. * >1– n Se 1 allora 1–0 e di conseguenza basta scegliere un qualunque n*N. Se 0<<1 allora ambo i membri sono strettamente positivi e quindi possiamo passare ai reciproci: 1 n*< 1  Dott. S. Caltabiano 7
  • 8. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) poiché 1–<1 il secondo membro della precedente è >1 e di conseguenza basta scegliere n*=1. In questo caso il ragionamento precedente poteva essere evitato, infatti bastava osservare che per n=1 l’elemento corrispondente x=1/1=1 e quindi 1A e di conseguenza per il Teorema 14 max(A)=1. Per quanto riguarda la ricerca dei minoranti di A, si può precedere come nel caso precedente. Tuttavia si osserva che gli elementi di A sono strettamente positivi e di conseguenza 0 è un minorante per l’insieme A. In questo caso 0A e quindi non possiamo fare uso del Teorema 13. Verifichiamo se 0 è candidato ad essere l’estremo inferiore, e per fare ciò adoperiamo il Teorema 5. Abbiamo già detto che 0 è un minorante e quindi ci rimane da provare che per ogni fissato >0 esiste aA tale che a<0+= e questo per come è definito A e equivale a dimostrare che: 1 n*N t.c. < n* Si isola n* e si ottiene: 1 n *>  al secondo membro della disuguaglianza abbiamo una quantità positiva finita e quindi basta scegliere un n*N più grande di tale quantità. Quindi 0 è l’estremo inferiore A. Per il Teorema 3 A non ammette minimo. Esempio 2 Assegnato l’insieme:  A:= x  R : n  N t.c. x  n 2  2 Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo. Verifichiamo se l’insieme ammette minorante. Osserviamo che: –1=1–2n–2n2–2 nN e pertanto –1 è un minorante per l’insieme A, inoltre per n=1 osserviamo che il corrispondente elemento x=12–2=1–2=–1 e quindi segue dal Teorema 13 che –1 è il Dott. S. Caltabiano 8
  • 9. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) minimo di A. Per vedere se A ammette maggiorante attribuiamo alla n valori crescenti e vediamo così l’andamento degli elementi di A: –1 ;2 ; 7 ; 14 ; 23 ; … ; 98 si intuisce che l’insieme A non è limitato e che quindi non ammette maggioranti. Per verificare tale affermazione, dobbiamo provare che: K>0 nN t.c. n2–2>K Si isola n e si ottiene: n> K  2 al secondo membro della disuguaglianza abbiamo una quantità positiva finita e quindi basta scegliere un nN più grande di tale quantità. Esempio 3 Assegnato l’insieme:  2n  3  A:=  x  R : n  N t.c. x    5n  Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo. Verifichiamo se l’insieme ammette maggiorante. Attribuendo valori crescenti alla n: 7 3 11 23 1; ; ; ;…; 10 5 20 50 si intuisce che 1 è un maggiorante di A. Per verificare che 1 è un maggiorante di A, dobbiamo provare che: 2n  3  1 nN 5n Risolvendo: 2n  3  1  2n+35n  33n  n1 5n Dott. S. Caltabiano 9
  • 10. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) e quest’ultima evidentemente è vera per ogni nN. E pertanto 1 è un maggiorante per A, ed inoltre per n=1 osserviamo che il corrispondente elemento x=1 e quindi segue dal Teorema 14 che 1 è il massimo di A. Ovviamente l’insieme A è limitato inferiormente poiché gli elementi di A sono strettamente positivi e di conseguenza 0 è un minorante di A. Ma 0 non è l’inf, poiché non è il più grande dei minoranti, infatti un altro minorante è dato da: 2n  3 2 3 2 = +  nN 5n 5 5n 5 Ci proponiamo di provare che 2/5 è l’estremo inferiore per A. Fissato un arbitrario >0 dobbiamo provare che esiste un nN tale che: 2n  3 2 < + 5n 5 Risolvendo la disequazione rispetto alla n, si trova che: 3 n> 5 al secondo membro della disuguaglianza abbiamo una quantità positiva finita e quindi basta scegliere un nN più grande di tale quantità. Osserviamo che 2/5A e quindi segue dal Teorema 3 che A non ammette minimo. Facciamo osservare che lo studio degli estremi di A poteva essere semplificato notevolmente. Infatti osserviamo che:  2 3 1 2 3 A:=  x  R : n  N t.c. x   = + B  5 5 n 5 5 dove si è posto:  1 B:=  x  R : n  N t.c. x    n Dall’Esempio 1, dal Teorema 9 segue che 2 3 2 3 2 inf(A)= + inf(B)= + 0= 5 5 5 5 5 Analogamente dall’Esempio 1, dal Teorema 10 segue che Dott. S. Caltabiano 10
  • 11. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) 2 3 2 3 2 3 2 3 max(A)= + max(B)= + 1= + = + =1 5 5 5 5 5 5 5 5 in accordo con quanto suddetto. Esempio 4 Assegnato l’insieme:  n  1 A:=  x  R : n  N t.c. x    n  Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo. Osserviamo che:  1 A:=  x  R : n  N t.c. x  1   =1–B  n dove si è posto:  1 B:=  x  R : n  N t.c. x    n Per l’Esempio 1, per il Teorema 8, per il Teorema 10 segue che: min(A)=min(1–B)=1+min(–B)=1–max(B)=1–1=0 Per l’Esempio 1, per il Teorema 7, per il Teorema 9 segue che: sup(A)=sup(1–B)=1+sup(–B)=1–inf(B)=1–0=1 Esempio 5 Assegnato l’insieme:  1 A:=  x  R : n  N t.c. x  n    n Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo. Attribuendo valori alla n si intuisce che 2 è un minorante per A. Per verificare tale affermazione dobbiamo provare che: Dott. S. Caltabiano 11
  • 12. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) 1 n 2 nN n Risolviamo rispetto ad n e dimostriamo che la suddetta disequazione vale per ogni nN: 1 n 2  n2–2n+10 n e quindi: n= 1  1  1 =1 e quindi la disequazione è soddisfatta per nN come volevasi. E pertanto 2 è un minorante per l’insieme A, inoltre per n=1 osserviamo che il corrispondente elemento x=2 e quindi segue dal Teorema 13 che 2 è il minimo di A. Osserviamo adesso che: 1 n >n nN n e questo evidentemente ci dice che l’insieme A non è limitato superiormente. Esempio 6 Assegnato l’insieme:  n  1 A:=  x  R : n  N t.c. x  (1) n   n  Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo. Osserviamo che: n 1 n 1 1 (1) n = = 1  1 nN n n n e quindi segue dal Teorema 1 che l’insieme A è limitato. Esplicitando il modulo nella disuguaglianza precedente otteniamo: n 1 –1 (1) n 1 nN n Dott. S. Caltabiano 12
  • 13. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) e quindi –1 e 1 sono rispettivamente un minorante ed un maggiorante di A. Vogliamo provare che 1 è l’estremo superiore per A. Fissato un arbitrario >0 dobbiamo provare che: n 1 nN t.c. (1) n >1– n Consideriamo gli n pari e quindi: n 1 >1–  n–1>n–n  –1>–n  1<n  n>1/ n e quindi basta scegliere un n pari più grande di 1/. Si osserva che al variare di n 1=sup(A)A e di conseguenza per il Teorema 4 l’insieme A non ammette massimo. Vogliamo provare adesso che –1 è l’estremo inferiore per A. Fissato un arbitrario >0 dobbiamo provare che: n 1 nN t.c. (1) n <1+ n Consideriamo gli n dispari e quindi: n 1 – <1+  –(n–1)<n+n  –n+1<n+n  1<n(+2)  n>1/(+2) n e quindi basta scegliere un n dispari più grande di 1/(+2). Si osserva che al variare di n–1=inf(A)A e di conseguenza per il Teorema 3 l’insieme A non ammette minimo. Esempio 7 Assegnato l’insieme:   A:= x ]  90,77[ : n  N t.c. x  n 2  2 Determinare se l’insieme è limitato. Poiché A]–90,77[ segue allora dal Teorema 2 che A è limitato. Esempio 8 Assegnato l’insieme: Dott. S. Caltabiano 13
  • 14. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO)  3m  2n  A:=  x  R : n, m  N t.c. x    nm  Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta affermativa trovare l’inf ed il sup. Osserviamo che:  3 2 A:=  x  R : n  N t.c. x    =3B–2C  n m dove si è posto:  1  1 B:=  x  R : n  N t.c. x   e C:=  x  R : m  N t.c. x    n  m Per l’Esempio 1, per il Teorema 11, per il Teorema 9, per il Teorema 7 segue che: inf(A)=inf(3B–2C)= inf(3B)+ inf(–2C)=3inf(B)+2inf(–C)= =3inf(B)–2sup(C)=30–21=–2 Per l’Esempio 1, per il Teorema 11, per il Teorema 9, per il Teorema 7 segue che: sup(A)=sup(3B–2C)= sup(3B)+sup(–2C)=3sup(B)+2sup(–C)= =3sup(B)–2inf(C)=31–20=3 Esempio 9 Assegnato l’insieme:  3n 2  1 A:=  x  R : n  N t.c. x    2n 2  Determinare se l’insieme è limitato inferiormente, superiormente, in caso di risposta affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo. Osserviamo che:  3 1  3 1 A=  x  R : n  N t.c. x   2  = – B  2 2n  2 2 Dove si è posto:  1 B:=  x  R : n  N t.c. x  2   n  Dott. S. Caltabiano 14
  • 15. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA (SANTI CALTABIANO) Procedendo come nei casi precedenti si trova che inf(B)=0 e max(B)=1. Per il Teorema 9, per il Teorema 7 segue che: 3 1  3 1 3 1 3 1 3 1 inf(A)= inf   B  = + inf(–B)= – sup(B)= – max(B)= – =1 2 2  2 2 2 2 2 2 2 2 Per il Teorema 9, per il Teorema 7 segue che: 3 1  3 1 3 1 3 1 3 sup(A)= sup  B  = + sup(–B)= – inf(B)= – 0= 2 2  2 2 2 2 2 2 2 Esercizi Determinare se i seguenti insiemi sono limitati inferiormente, superiormente, ed in caso di risposta affermativa trovare l’inf ed il sup e se esistono massimo e minimo.  3n  2  (1)  x  R : n  N t.c. x  (1) n   2n   1 (2)  x  R : n  N t.c. x     n  1 (3) N  x  R : n  N t.c. x     n  (4) x  R : n  N t.c. x  n 2  22n  10  (5) x  R : n  N t.c. x  n 2   5n  3  t 1 (6)  x  R : t ]2,[ t.c. x    t  2  (7) x  R : n  N t.c. x  n 2  3n  1      (8)  x  R : n  N t.c. x  sin n    8   (9) x  R : x 2 è razionale   (1) n  (10)  x  R : n  N t.c. x    n  (11) x  R : y  R t.c. y 2  y 2e x  y  Dott. S. Caltabiano 15