CTA Sant'Antonio | Comunità Terapeutica ad alta intensità riabiliitativa
Il Sostegno all’Abitare. Nuove politiche sociali, Reti di cura comunitaria e Interventi Precoci
1. Interventi Socio-sanitari e il Piano Strategico
Regionale per la Salute Mentale
Dr. Raffaele Barone (www.raffaelebarone.it)
CATANIA 10 NOVEMBRE 2014
Aula Magna Dipartimento di Scienze Politiche e
Sociali Università di Catania
2. Dove finisce la dimensione medica e sanitaria
e dove incomincia quella sociale e
assistenziale?
Ma cosa vuole dire investire per la salute
mentale? Come vanno spese le risorse
allocate?
3. Moltissime psicosi gravi migliorano grazie a
interventi di riabilitazione psicosociali, ivi
compreso l'avvio a esperienze di lavoro o il
passaggio da ricoveri in istituzioni alla residenza
in strutture abitative protette.
L’accompagnamento sociale di molti pazienti
psichiatrici ha, inoltre, un effetto positivo sulle
famiglie, in quanto ne alleggerisce il carico
emotivo e fisico. Dunque il sociale non è un
corollario o una dimensione susseguente
temporalmente o parallela al trattamento medico
è parte integrante dei trattamento
4. Una buona psichiatria, che davvero pretenda
di curare, deve considerare le dimensioni
della libertà e della cittadinanza come parte
integrante di qualunque processo di cura.
Non c'è un punto dove finisce il sanitario e
comincia il sociale ma il sociale è sanitario, il
sociale è cura, e al contrario, là dove
manchino queste dimensioni si avrà
semplicemente una "cattiva cura", una
"terapia inadeguata".
5. Tutto questo gli psichiatri e spesso gli
amministratori fanno fatica a capirlo e
continuano a pensare che la dimensione
sociale del trattamento delle malattie mentali
è una sorta di optional, lodevole, segno di
apertura mentale, da perseguirsi tuttavia fino
a dove i finanziamenti lo permettano.
6. Sono interessanti e andrebbero diffusi in
Italia alcuni documenti chiave della OMS in
cui emergono tendenze inequivocabili:
- bisogna superare l'egemonia dell'ospedale
psichiatrico e sviluppare servizi comunitari
(Deciaracion de Caracas, WHOIPAHO, 1990);
- bisogna sviluppare modelli di riabilitazione
basati sulla residenzialità e sul lavoro
(Psychosocial Rehabilitation, a consensus
statement, WHO,
7. bisogna ampliare le partnerships comunitarie
per sviluppare adeguati servizi di salute
mentale, (Global Action for the improvement
of Mental Health Care, "O, 1996);
- bisogna sviluppare la qualità dei servizi di
salute mentale e valutarla periodicamente
(Qualíty Assurance in Mental Health Care,
WHO, 1997)
8. Un aspetto fortemente qualificante del Piano
di azione per la salute mentale è
rappresentato dalla ridefinizione del concetto
di LEA in salute mentale, laddove il
riconoscimento della complessità,
multifattorialità e necessità di integrazione
degli interventi ne giustifica la declinazione in
termini di "percorso di presa in carico e di
cura esigibile", incoraggiando, così, il
superamento dell'approccio "prestazionale"
alla domanda di cura.
9. • accessibilità, presa in carico, continuità delle
cure, personalizzazione del progetto
• percorsi a differente intensità assistenziale,
in rapporto ai bisogni di cura
• servizi flessibili, orientati sui bisogni e sulle
persone
• percorsi esigibili individualmente, anche
quando inseriti in attività di gruppo o in
attività comunitarie
10. Le due traduzioni più diffuse sono
<conferimento di potere> e <attribuzione di
responsabilità>. La prima, simile alla
traduzione in spagnolo, pone in primo piano
l'attribuzione di potere mentre la seconda
(più vicina alla traduzione francese)
sottolinea l'aumento dei doveri connessi
all'assunzione di responsabilità.
11. L’empowerment non è allora un conferimento
astratto e decontestualizzato del potere ma
piuttosto la messa in opera di processi che
promuovono diverse capacità contestualmente
all'acquisizione di beni e risorse. Prima di tutto la
continua <capacità di aspirare> a maggiore
benessere, maggiore libertà e maggiore potere;
poi la <capacità di acquisire> strumenti per
aumentare il benessere, libertà e potere, e infine
l'acquisizione di beni e risorse che aumentano
benessere e libertà.
12. E’ il tempo della partecipazione (degli utenti, dei
familiari, delle organizzazioni non governativi,
del privato sociale senza fini di lucro), è il tempo
della partnership (non si danno servizi comunitari
senza un serio coinvolgimento delle comunità), è
il tempo del rigore e della valutazione (soltanto
linee guide chiare, intelligenti, non ambigue,
dettagliate, attente non solo a inventariare
burocraticamente strutture e procedure ma anche
a valutare gli esiti per i pazienti), e, se sarà il
caso, sarà di nuovo il tempo degli schieramenti
13. Verso un lavoro di rete per la Salute Mentale di
comunità in Sicilia,
sviluppare politiche di partecipazione e processi di
ripresa
14. Le seguenti tre sfide prioritarie prevedono, per i
prossimi anni, l’elaborazione, la realizzazione e la
valutazione di una serie integrata e programmata di
azioni capaci di offrire, nel settore della salute
mentale, servizi in grado di migliorare il benessere
dell’intera popolazione.
I. La partecipazione e la rete sociale
II. La Formazione e la Ricerca
III. Il Sistema Informativo e la Programmazione
Economica
15. 1. Distrettualizzazione dipartimentale
2. Concertazione locale
3. Presa in carico comunitaria della grave
patologia mentale
4. Monitoraggio e Gruppo di Coordinamento
Regionale
5. Pianificazione Finanziaria
16. Costruire una rete contro l’esclusione sociale
1. Transizioni verso un lavoro di rete per la salute mentale di comunità
I. Da servizi aziendali frammentati ed in competizione con le altre agenzie sociali, ad un DSM
integrato e comunitario, in rete con tutti gli altri servizi territoriali.
II. Dal pagamento della retta per posto letto, al finanziamento del progetto terapeutico
individualizzato attraverso il budget di salute ed il mix di gestione.
2. Lotta allo stigma ed all’esclusione sociale
I. La salute mentale è un settore di lavoro ed un’area culturale centrale per lo sviluppo della
comunità e come tale ha una mission di collaborazione diretta con le Istituzioni e le
varie Agenzie della società locale.
II. Compito prioritario di tutti gli operatori coinvolti nel settore della salute mentale è quello di
lottare contro lo stigma e la discriminazione dei gruppi sociali vulnerabili e della
categorie sociali a rischio disagio psico-sociale.
3. Partecipazione, Formazione e Progettazione
I. La governance clinica della Progettazione Terapeutica Personalizzata e della relativa
documentazione del PTI, rappresenta la pratica clinica di base che ogni paziente ha
diritto a ricevere ed a cui si impegna a partecipare
II. La concertazione comunitaria, la ricerca scientifica, la partecipazione consapevole al Sistema
Informativo Sanitario (NSIS), la Formazione Continua, costituiscono le attività di base
che la gestione economica ed organizzativa delle aziende sanitarie deve garantire.
17. Verso un Dipartimento di Salute Mentale Integrato e
Comunitario
Entro sei mesi dalla data di pubblicazione nella GURS del
presente piano strategico regionale, i Direttori Generali
delle Aziende Sanitarie Provinciali devono adottare il Piano
d’Azione Locale per la Salute Mentale (PAL) coerentemente
con gli indirizzi e gli obiettivi di tale piano strategico e
definendo il piano economico-finanziario di attuazione per i
singoli distretti socio-sanitari.
18. 1. L’integrazione pubblico-privato
per la presa in carico comunitaria
I. PTI e Mix Gestionale
II. Sostegno Abitativo: Domiciliarità e Residenzialità
2. Aspetti giuridici e sociali della
presa in carico istituzionale
I. Integrazione con la Sanità Penitenziaria
II. Amministrazione di Sostegno
III. Psichiatria di Collegamento e Consultazione e
Psicologia di Base
3. Servizi per l’Adolescenza nelle
fasi del ciclo di vita
I. La patologia mentale in età evolutiva
II. L’Area Integrata per l’Adolescenza
4. Lavorare con le emergenze e
con i disagi quotidiani
I. Gestione delle Urgenze/Emergenze
II. La Prevenzione del Suicidio
III. Il Coinvolgimento della famiglia
IV. La Terapia delle patologie comuni
5. La doppia diagnosi e le aree di
confine
I. Presa in carico dei pazienti con Doppia Diagnosi
II. Presa in carico dei pazienti con problematiche
alcologiche
III. Servizi Nuove Dipendenze
6. La salute mentale della
popolazione migrante
7. Qualità della Governance Clinica
8. Servizi di Inclusione Socio-
Lavorativa
9. Formazione per i sistemi di cura
10. La Ricerca ed il Sistema
Informativo
I. Istituzione del Sistema Informativo Dipartimentale
II. Convenzione e Accordi Quadro di Ricerca
Scientifica
19. Psicoterapia di comunità
R.Barone, V. Bellia, S. Bruschetta
FrancoAngeli 2010
Sostegno all’abitare
R.Barone, A. Frasca, S. Bruschetta
FrancoAngeli 2014
La ricerca sui gruppi comunitari
R.Barone, A. Frasca, S. Bruschetta
FrancoAngeli 2014