“Customer experience is the future of how physical retailers will generate revenue. Experiences won’t just sell products. Experiences will be the products”
Il Retail moderno non è un fatto di canali ma di risolvere i problemi della vita quotidiana dei clienti, semplificandola.
I Retailers devono capire i bisogni delle persone su ogni punto di contatto, comprendere ogni interazione e l’esperienza desiderata in un contesto sempre più complesso di “omnicanalità”.
Quale sarà il ruolo dello spazio fisico di vendita? Le caratteristiche? Interattivo, veloce, esperienziale, omnicanale, connesso, personalizzato, accogliente, aperto e seamless.
Come creare esperienze memorabili?
3. 3
“We an/cipate that the 2020 retail landscape will be shaped by retailers
leveraging increasingly complex opera/onal, financial, and brand models.
Retailers and suppliers, we believe, will need to address and manage the
complexity and diversity of the retail reali/es‖ that make the market
challenging.
Speed of technological advancements, globaliza/on, and ways to leverage
informa/on are some of the drivers that may lead to a more consumer-centric
landscape”.
Retailing 2020 Kantar Retail
STORY - Re-inven/ng Retail – NRF17
5. Le aspe.a/ve crescen/ dei consumatori
Customers are empowered and their expecta6ons con6nually
evolve and expand. Customers expect retailers to offer
convenient, responsive and personalized services.
5 IBM Thinking like a customer Your cogniFve future in the retail industry
Engage: “Today’s customers want speed,
transparency and personal interac/on with their
retailers. Although a majority of retail execu/ves
in our survey understand these demands, a
significant gap exists between customer
expecta/ons and the ability of retailers to deliver.
Retailers find it especially difficult to resolve
customer issues because of a lack of standard
procedures and insufficient skilled resources.
Many retailers lack capabili/es to use the vast
amount of customer data available to create
insights, find pa.erns and deliver relevant
experiences”.
Today’s customers have almost limitless choices in their discovery and
inspira6on about what to buy. They are not constrained by 6me of day or
loca6on in transac6ng.
Customers use numerous self-help technologies in their interac6on with
retailers – price checkers, self-checkout payment lanes, mobile apps and
payments, and informa6on kiosks, to name just a few. This trend will only
increase in the future.
6. 6 Retailing 2020 Kantar Retail
CONTROL
Customers are increasingly
demanding that they, not
retailers, control the
shopping.
Customers are assuming
ever-greater ownership
over their personal retail
journeys.
Customers want to control,
influence and shape their
en/re purchasing journey.
Digital channels will offer a
two-way channel for their
voice to be heard, whether
through sharing opinions
via social media or making
last-minute updates to an
o r d e r o r d e l i v e r y
preference via an app.
Through these conduits,
c o n s u m e r s w i l l b e
empowered to provide the
exact experience they want.
Più controllo nel processo di acquisto
Oggi la persona – il consumatore - guida il suo
percorso di acquisto accedendo ai molteplici
canali offer/ dai Brand e seleziona quello
funziona meglio per lui.
Ha aumentato le sue aspe.a/ve nei confron/
dell’esperienza di acquisto.
Cerca soluzioni per farlo sen/re valorizzato e
modi per semplificare il suo quo/diano.
7. Maggiore disponibilità di informazione e richiesta di
trasparenza
7 Retailing 2020 Kantar Retail
Consumer-driven transparency of everything
Savvy shoppers by 2020 will be equipped with ever expanding
abili/es to see‖ into the inner workings of retailers, manufacturers
and distributors across the en/re supply chain”
“Technology-enabling, consumer-centered transparency seamless
checkout, while providing shoppers the opportunity to understand
everything from product origin to brand legi/macy at the touch of
an icon on a handheld device.
The need to scale personal connec6ons will push retailers into
customiza6on techniques that will allow personaliza/on of
clusterable opportuni/es.
10. Oggi l’esperienza: il marke/ng come user experience
10
EXPERIENCE
This is the aggrega/on of all interac/on points with the consumer. It will
become the most cri/cal dimension, especially in physical stores – everything
from the layout, ambiance, staff and product selec/on will affect a
consumer’s experience.
The more companies can deliver differen6ated and posi6ve consumer
experiences in store and online, the greater their advantage.
Nel moderno conce.o di marke/ng oggi si è
passa/ dalla proge.azione e distribuzione di
comunicazione alla proge.azione e
veicolazione di esperienze. Le modalità di
funzionamento di ques/ touchpoint e il grado
di soddisfazione che ins/llano nelle persone
condizionano alvamente la percezione del
brand.
Nelle esperienze che offrono funzionalità e
interalvità i meccanismi sono ciò che
l’esperienza fa e come si comporta.
Per le esperienze, il meccanismo è il
messaggio, in quanto comunicano al pubblico
cara.eris/che della vostra azienda.
Come in ambito sotware il punto di incontro
tra da/, UI e codice è la User Experience così
in ambito marke/ng il punto di incontro tra
media, messaggi e meccanismi è la customer
experience.
IL MARKETING COME USER EXPERIENCE
Source: Hacking Marke/ng: metodologie agili per un marke/ng moderno ed efficace. Sco. Brinker
11. Per le aziende il punto centrale è la ges/one
dell’esperienza d’acquisto del cliente
11
“Il consumatore, che dovremmo
meglio definire come "utente”,
intraprende un percorso che
include tante mo/vazioni diverse
che vanno ben oltre i suoi
bisogni primari.
La maggior parte dei clien/ che
comprano oggi nei negozi, hanno
già condo.o una ricerca online e
sono più propensi a u/lizzare il
loro smartphone anche in
negozio. Così il cliente entra in
un negozio e cerca l'ar/colo che
ha visto su internet. Ma
l'esperienza cliente sul punto
vendita è radicalmente diversa
da quella online.
Ogni strategia di digitalizzazione
dovrebbe essere incentrata
sull’integrazione tra retail fisico e
si/ eCommerce, passando
a . r a v e r s o i n n o v a z i o n i
tecnologiche.
Il punto centrale deve essere,
comunque, l’esperienza d’acquisto dei
clien/ che può essere, poi, olmizzata,
migliorata e s/molata grazie all’intervento
delle nuove tecnologie.
Mol/ touchpoints, esigenze sempre più
evolute e diversificate del consumatore,
maggiore complessità ma anche tante
nuove opportunità.
Il ricorso alla digitalizzazione è un percorso
da intraprendere non solo per conservare
il proprio vantaggio compe//vo, ma anche
per portare valore al consumatore alla
ricerca di prodol, esperienze ed emozioni
.
12. Centralità dell’esperienza d’acquisto e connessione
con il cliente in store
12 NRF17
“Physical stores are here to stay,
and they are more important
than ever in their ability to
connect the customer to the
product and deliver the full
brand experience,” according to
Deloi.e.
Restoring and Leveraging the
Physical Store’s Compe//ve
Advantage. “However, retailers
must reconsider how to most
effec/vely use their store
footprint to regain omnichannel
compe//veness and restore
financial performance.”
The in-store experience, which
encompasses direct contact with
products and a unique brand
experience, translates into not
only more sales and fewer
returns, but an increase in
repeat customers
Oggi la sfida della trasformazione digitale
del punto vendita sarà la combinazione di
elemen/ fisici e digitali che dovranno
creare il reale valore per la persona.
Vuol dire per il retailer offrire una
esperienza in store simile al processo di
acquisto on line, quindi offerte e
promozioni su misura quando la persona è
in punto vendita.
E spesso lo smartphone è l’abilitatore di
queste alvità cross canale.
13. Omnicanalità e store fisico
Le tecnologie odierne me.ono a
disposizione - non tanto delle imprese
ma degli uten/ - la possibilità di
ricercare contenu/ e pun/ di
interazione a.raverso numerosi canali
che, pur essendo diversi tra loro,
vengono percepi/ come una pluralità
di pun/ di accesso verso un pool
informa/vo e d’intra.enimento che
deve essere cara.erizzato da
c o n / n u i t à e a s s e n z a d i
sovrapposizioni.
È in questo contesto che nasce il
conce.o di omnicanalità, che non
insiste tanto sulla quan/tà o sulla
qualità dei canali impiega/ da
un’impresa per entrare in conta.o
con il consumatore, ma piu<osto sulle
modalità di coordinamento e
integrazione dei diversi canali che
hanno la finalità di offrire una
customer experience, per l’appunto,
omnicanale: essa sfru.a una pluralità
di touch point per interagire in
maniera diversa, complementare e
sinergica con l’utente.
13
WPP ITALIA Il ruolo della comunicazione per la società di domani
Generare valore e cambiamento culturale
Omnishopping e lo store
fisico
Ogni consumatore arriva ad u/lizzare
fino a tre /pologie di pun/ di vendita,
accostando a canali tradizionali nuovi
canali innova/vi e immateriali.
Anche lo store fisico evolve per
integrare in un unico punto le diverse
opzioni di consultazione dei prodol
e di acquisto degli stessi e, allo stesso
tempo, per diventare un luogo di
intra.enimento a 360 gradi.
21. 21
In 2,2 acquis/ ogni 100 lo smartphone è
usato per la ricerca di informazioni sul
prodo.o (scheda, recensioni), in 2
acquis/ ogni 100 l’a.enzione si rivolge al
confronto con le alterna/ve e in poco più
di un caso alla verifica del medesimo
prodo.o in vendita online.
Il ricorso al cellulare nell’acquisto tradizionale: il ricorso al
cellulare a supporto dell’acquisto tradizionale varia in
relazione alla categoria considerata.
L’ambiente digitale non influenza solo la fase preparatoria del percorso che
porta all’acquisto ma i servizi di informazione, comparazione e shopping
online sono presen6 nei momen6 della decisione di verifica del prezzo del
medesimo prodo7o in vendita .
Smart Shopping
22. Smart Shopping Net Retail 2017
SMARTPHONE E SMART SHOPPING.
La funzione del cellulare nell’acquisto tradizionale
6,8 acquis/ ogni 100 nelle categorie analizzate nello studio sono influenza/
dall’u/lizzo dello Smartphone nel punto vendita al momento dell’acquisto, 5,8
in modo importante.
22
L’importanza dei servizi e delle informazioni disponibili sullo Smartphone
durante la fase di acquisto in negozio è aumentata negli ul6mi sei mesi ma è
ancora presto per affermare che si tral di un trend. Le prossime rilevazioni di
Net Retail daranno una risposta più affidabile
24. Prossimità digitale
24
L’avvento del digitale non ha provocato un crescente isolamento tecnologico dei
soggel sociali e dei consumatori – come mol/ avevano previsto – ma al
contrario ha alvato un progressivo avvicinamento tra le persone, ridefinendo le
regole stesse della prossimità che diventa anche tecnologica.
È la prossimità nelle forme della nuova convivenza, del pdv di quar6ere ma
anche dei social network - che rafforza i valori emergen6 e che segna i
paradigmi del futuro.
È a.raverso il nuovo valore della prossimità digitale che si rafforzano e si
legilmano l’auten/cità, la verità dei processi, la sostenibilità: i disposi/vi
digitali perme.ono di toccare con mano i benefici e le applicazioni di ques/
valori.
Emerge la qualità reale della visione a lungo termine, prima ancora che del
prodo.o/servizio. Qualità della visione significa dare ancor più valore alle
pra/che, ai servizi, alle relazioni con i clien/.
Prossimità digitale e relazione personale
Il mondo della distribuzione acquisisce un ruolo strategico che non è più solo
quello del regolatore dei prezzi e del controllore economico, ma quello del
garante della qualità e dell’esperienza concreta, diventando pia7aforma
crea6va e proge7uale per una innova6va visione del mondo
Future Concept Lab- Francesco Morace
28. Ruolo spazio fisico
Il punto vendita fisico non
è più solo touchpoint per
la vendita dire.a, ma
a n c h e p u n t o d i
r i f e r i m e n t o p e r i l
r e p e r i m e n t o d i
informazioni, spazio per
l’erogazione di servizi
integra/vi e ambiente
p r i v i l e g i a t o p e r l a
r e l a z i o n e b r a n d -
consumatore, fino a
divenire, in taluni casi,
luogo strategico in cui
c o s t r u i r e p e r c o r s i
esperienziali personali con
la marca.
28 Osservatorio Mul/canalità 2016
Cerco informazioni su
internet ma poi acquisto
in un punto vendita
Mi capita di andare a
v e d e r e s u l p u n t o
vendita un prodo.o ma
poi di acquistarlo su
internet
Lo spazio fisico assume un connotato mul6forme
29. L’importanza dei Touchpoint offline per alcune
categorie
29
Parlando di shopping experience in generale, quali sono le fon6 di
informazione più efficaci in grado di influenzare la decisione di acquisto dei
consumatori italiani?
Lo studio di Nielsen rileva che alcuni touchpoint offline sono tu.'oggi fondamentali per tu.e le categorie merceologiche.
In par6colare le visite ai negozi fisici risultano determinan6 quando si tra7a di acquistare alimen6 freschi (38%) e
personal care (31%), ma non sono da meno nel se7ore della moda e dell'ele7ronica di consumo (entrambi al 31%).
Si rileva inoltre che i touchpoint online sono più efficaci nelle categorie di prodol durevoli: i si/ web del negozio e dei
brand vengono consulta/ dagli shopper di prodol di moda (rispelvamente 28% e 23%) e di ele.ronica di consumo (34%
e 31%). In generale il se.ore dell'ele.ronica è quello più digital: recensioni online (28%), blog (20%) e social media (18%)
sono importan/ influencer in Italia (quest’ul/mo valore sui social media risulta doppio rispe.o allo stesso registrato in
Francia e Gran Bretagna, entrambe al 9%).
Nielsen
30. Il punto vendita (Alimentare) vincente
Secondo il Rapporto Coop 2016, le leve sulle quali agire sono:
30
L’a.esa è di luoghi non standardizza/, non «me too», dove la
sorpresa diventa la USP (unique selling proposi/on).
Sono apprezza/ se si presentano come ambien/-territori in cui
entrare, guardare, leggere, appropriarsi, diver/rsi. Meglio se non
fotocopia uno dell’altro, ma ciascuno con proprie peculiarità, anche
legate alla /picità del luogo; che intra.engono le persone come in
una piazza, che rompono lo schema del lineare” (GFK Eurisko)
Rapporto COOP 2016
31. Aspe.a/ve e fa.ori nella scelta del punto vendita
(Alimentare)
31
Già nel Rapporto Coop 2016 era stato evidenziato l’emergere di un nuovo sistema di “metriche d’acquisto”
del consumatore e la necessità per la distribuzione despecializzata di saper diventare “empa/ca” verso le
esigenze dei singoli consumatori, risolvendo il dilemma della fine della società (e delle proposte) di massa per
individuare nuovi modelli di offerta.
La voglia di conoscere, sperimentare ed effe.uare scelte consapevoli cos/tuisce una sfida importante anche
per il punto di vendita. E proprio tali nuove metriche del consumatore disegnano l’iden/kit del retailer di
successo. Una migliore shopping experience, una adeguata selezione assor/mentale - sopra.u.o per i freschi
e i prodol naturali -, una a.enzione alle innovazioni di prodo.o, la capacità di comunicare personalmente
con ciascun cliente anche u/lizzando le nuove tecnologie digitali. Ques/ appaiono già oggi i fa.ori cri/ci di
successo della distribuzione italiana.
Secondo Netcomm, lo scenario compe//vo si fa sempre più complesso e la filiera si trasforma alla luce dei
comportamen/ di consumo che stanno cambiando rapidamente, facilitando l’avvento di nuovi modelli di
business e nuovi player. Tra le prossime sfide delle imprese del food& grocery:
• La complementarietà tra online e offline può aumentare l’engagement e le vendite mul/canale: il mobile,
localizzazione e il nuovo retail stanno ridisegnando il customer journey
• È necessario lavorare sui fa.ori chiave della scelta del negozio on/off line: prezzo, qualità, convenienza,
selezione, esperienza.
Rapporto COOP 2017
34. Lo Store del futuro
34
Interarvo, veloce, esperienziale, omnicanale, connesso,
personalizzato, accogliente, aperto e seamless.
La componente di servizio e consulenza instore saranno fondamentali nella
relazione con il cliente: il pdv sarà meno il punto di accesso al prodo.o ma
diventerà un luogo di relazione più ricco di significa/ e funzionalità, perciò sarà
importante offrire esperienze efficaci ed appagan/ ad un consumatore con bisogni
e comportamen/ specifici.
Servizi per incrementare il tempo di qualità che il cliente trascorre in store
assecondando esigenze di relazione-interazione e aumentare la frequenza delle
visite soddisfacendo bisogni diversi.
Partendo dal significato del retailer, dal "perché" la gente viene nel
proprio store e del come differenziarsi dalla concorrenza, rendendo
tangibile il “perchè” del proprio luogo “esperienziale”
Osservatorio Digitale nel Retail
35. Le innovazioni digitali di front end
35
Siamo in una fase di forte discon/nuità dove le strategie di imprese
tradizionali e Dot Com convergono sempre più.
Il processo di trasformazione digitale dei retailier tradizionali è rallentato
dalla mancanza di un disegno strategico di innovazione
Osservatorio Digitale nel Retail
Il 91% del campione ha sviluppato almeno un’innovazione digitale nel front end a
supporto della customer experience in negozio. Mediamente, ad oggi, i top retailer
hanno sperimentato 4 tecnologie: le soluzioni su cui si sono concentra/ maggiormente
gli inves/men/ nel 2017 sono chioschi, totem e touchpoint con il 30% del campione,
sistemi di pagamen/ innova/vi con il 23%, digital signage e intelligen/ e interalve con
il 19% e sistemi per l’acce.azione di couponing e loyalty con il 14%.
Infine l’84% dichiara, per il futuro, il potenziale interesse a migliorare la customer
experience in negozio investendo in innovazioni digitali.
36. Gli obielvi e le sfide del futuro
36 Osservatorio Digitale nel Retail
INTEGRAZIONE OMNICANALE: lo store è
canale complementare e di supporto
all’eCommerce con un’offerta di servizi al web
shopper, incrementando il traffico in store, e
per evadere con il proprio stock ordini online,
risparmiando tempo e/o denaro (click &
collect, prenota e ri/ra, reso in store, “online
selling instore picking”)
SVILUPPO DI INNOVAZIONI DIGITALI: lo store
sperimenta diverse innovazioni digitali per
olmizzare le risorse impiegate dal cliente
(efficienza) e massimizzare il valore che il
cliente olene dalla visita in store (efficacia;
con tecnologie quali realtà virtuale e
aumentata, mobile payment, pagamen/
innova/vi (in AR), chioschi digitali per
raccogliere info sui prodol, personalizzazione
ordini tramite chiosco.
OFFERTA DI NUOVI SERVIZI: lo store offre servizi,
più o meno correla/ al core business per
incrementare il tempo di qualità che il cliente
trascorre in negozio, assecondando esigenze di
relazione e interazione; e per aumentare la
frequenza delle visite soddisfacendo vari bisogni
(corsi di formazione, spazi di interazione,
consulenza ed estensione orari di apertura).
LANCIO DI NUOVI FORMAT: lo store sperimenta
nuovi format e loca/on con minore superficie, con
accesso dire.o all’online e maggiore a.enzione alla
qualità e all’esperienza: temporary store,
showroom, store esperienziali – con esercitazioni
personalizzate - retail truck e mobile pop up store
38. Innovazione in punto vendita: alcuni esempi
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Le innovazioni che possono essere introdo7e, grazie alla
tecnologia, abilitano la relazione portando l'utente in un vero e
proprio viaggio verso l’informazione al brand e ai suoi prodor.
• “Personalized in-store offers through your smartphone
• Scanning product informa/on in-store to gain instant feedback.
• Scanning product codes will lead to product videos and demonstra/ons, providing your
shoppers with a richer understanding of your products, instant feedback from other customers
and social media contacts on the quality and suitability of the item, price comparisons with
other retailers, including the poten/al to buy the product elsewhere more cheaply.
• Scanning product informa/on in-store for home delivery. Rather than pay for a product in-
store and carry it home, customers will be able to scan, click and pay through their mobile
phone and have it shipped to their home or office overnight.
• Instant ‘click and collect’. Most retailers offer a next-day reserve and collect service, some
retailers provide an instant pick-up service.
• More customers will look to use their mobile devices to reserve items when they are shopping
in-town, or just before they set off to the shop, safe in the knowledge that the item will be
wai/ng for them”
NRF17
39. Innovazione in punto vendita: uno sguardo dall’estero
39
Questo studio rivela come i retailers intervista/ stanno modificando le dimensioni dell’instore
experience: dal pricing, alle alvità di marke/ng e branding, introducendo programmi di
loyalty (lavorando sulle abitudini dei clien/), agendo sulla formazione del personale di vendita
con maggior focus sul customer service; aumentando la selezione dei prodol, la frequenza di
introduzione di nuovi, con una selezione locale di prodol “fal su misura”.
Rispe.o ai c.d. pure players dell’online, il retailer con pun/ vendita fisici può sfru.are la
profondità dell’interazione con il cliente per ge7are le basi per una personalizzazione del
servizio/prodo7o. Naturalmente, la risposta dei rivenditori tradizionali alla concorrenza online
non è limitata solo ai propri negozi fisici. Tre quar6 (75%) degli intervista6 hanno aumentato
il proprio inves6mento in canali online in risposta alla concorrenza dei si/ di e-commerce.
Una percentuale elevata (67%) ha aumentato la collaborazione con i partner online.
(*) Economist – ShopTalk Europe (base risponden/, retailers in USA, UK, France, Germany and Japan)
43. 43
“Come possiamo costruire una strategia di esperienza di acquisto moderna e
coinvolgente? Come possiamo creare valore, incrementare le vendite e aumentare la
lealtà a.raverso le esperienze degli acquiren/?
Strategie e modelli di creazione di percorsi di
acquisto
Tony Bynum, Director of innova/on and Strategy of RTC
Qui vengono elencate
14 strategie
sull'innovazione:
migliorando il percorso
di acquisto, costruendo
relazioni “auten/che”
con i clien/ e creando
comunità; alcuni
esempi: IKEA, Tesla,
“Ac/vity & Interac/on”
e “Physical and
Contextual”
Il modello di IKEA Tesla da Nordstrom