1. Monti e Fornero, appoggiati da Napolitano e con l'accordo
segreto con PDL, PD e Terzo Polo, aboliscono l'articolo 18.
Non c'era riuscito Berlusconi 10 anni fa
RESPINGERE SUBITO CON
LO SCIOPERO GENERALE
IL DIKTAT FASCISTA
DEL GOVERNO SUL LAVORO
I lavoratori già in piazza spontaneamente o su invito della FIOM
MONTI VATTENE!
Con il settimo incontro svoltosi martedì 19 rende debole il lavoratore che non potrà difendere i
marzo, siamo dunque giunti alle battute finali di questa propri diritti. Demolire la tutela sui licenziamenti
finta trattativa imbastita dal governo Monti con le individuali significa nel contempo indebolire l'insieme
associazioni padronali e i sindacati confederali sulla dei diritti sindacali dei lavoratori.
“riforma del mercato del lavoro”. La proposta messa sul Il PMLI e il suo organo, “Il Bolscevico”, l’hanno
tavolo dal presidente del consiglio e dalla Fornero, al di detto sin dall'inizio: il governo Monti della grande
la delle balle è persino peggiore delle anticipazioni finanza, della Ue e della macelleria sociale si muove in
avanzate nelle volte precedenti con al centro perfetta continuità con il precedente governo del
l'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, neoduce Berlusconi. Il quale anche lui, 10 anni orsono,
la liberalizzazione dei licenziamenti individuali e la tentò di cancellare l'articolo 18. Gli fu impedito dalla
demolizione degli “ammortizzatori sociali” ciò in un mobilitazione straordinaria delle lavoratrici, dei
ottica liberista e padronale. Forte dell'appoggio, aperto lavoratori, dei pensionati e degli studenti culminata con
e assolutamente fuori delle norme di una repubblica la grande e storica manifestazione nazionale del 23
parlamentare, del nuovo Vittorio Emanuele III, Giorgio marzo 2002 al Circo Massimo di Roma.
Napolitano, che ha seguito minuto per minuto questa La CGIL però non ci sta. Resistendo alle enormi
vicenda, esercitando anche indebite pressioni sulle pressioni esercitate da Napolitano, dal PD e da una
parti in causa, e con in tasca l'accordo segreto stretto rumorosa e mistificatoria campagna mediatica ha detto
di recente con i partiti che compongono la sua chiaro e forte no. Il segretario generale, Susanna
maggioranza parlamentare, PDL, PD e Terzo Polo, Camusso ha affermato: “Faremo tutto quello che serve
Monti ha potuto dire arrogantemente: questa è la per contrastare questa riforma. E non sarà una cosa di
riforma, prendere o lasciare. breve periodo”. Non siamo mai stati teneri con la
E' di fatto un cambio di relazioni industriali di Camusso, però non possiamo che condividere questa
stampo mussoliniano e fascista, sul modello inaugurato linea di opposizione e di lotta. Già il direttivo nazionale
dal nuovo Valletta, Sergio Marchionne, per gli della Cgil ha proclamato 16 ore di sciopero di cui 8 per
stabilimenti Fiat, che unisce l'abbattimento dei diritti uno sciopero generale. Benissimo! Ma esso va indetto
contrattuali dei lavoratori alla cancellazione dei diritti e subito con una manifestazione nazionale a Roma.
dell'agibilità sindacali. E ciò costituisce un arretramento Una mobilitazione forte e ampia dei lavoratori è
grave nell'ambito degli spazi democratici e del potere già iniziata. E' una mobilitazione alla quale va data
contrattuale che riguarda non solo la CGIL ma l'insieme continuità e va generalizzata coinvolgendo i lavoratori
del movimento sindacale italiano. Non vederlo e non di tutte le categorie, i precari, i pensionati, i disoccupati,
contrastarlo immediatamente e fermamente gli studenti e le larghe masse popolari.
rappresenta un vero e proprio suicidio per i diretti Ci vuole un movimento di popolo per bloccare le
interessati. relazioni industriali mussoliniane che massacrano i
Giù la maschera. Il vero e principale obiettivo lavoratori e i sindacati, che cancellano i diritti
della “riforma del mercato del lavoro” targata Monti- democratici delle masse. Che tutte le forze politiche,
Fornero è l’abolizione dell'art. 18, è la libertà di sindacali, sociali, culturali, religiose antifasciste e
licenziamento. Con la libertà di licenziare con un democratiche si uniscano per mandare a casa Monti,
semplice indennizzo economico, anche quando il degno successore di Berlusconi, e la Marchionne del
giudice lo sentenzierà come ingiustificato e illegittimo, governo Monti, Elsa Fornero.
si afferma il totale dominio del padrone in fabbrica e si
(Estratti dell’articolo de "Il Bolscevico", organo del PMLI, n. 12/2012)
PARTITO MARXISTA-LENINISTA ITALIANO
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