Nuovo file di vieste e peschici di annalisa calò e fanel coppola
1.
2. E’ la scienza che studia le civiltà e le culture umane del
passato e le loro relazioni con l'ambiente circostante,
mediante la raccolta, la documentazione e l'analisi delle
tracce materiali che hanno lasciato (architetture,
manufatti, resti biologici e umani).
4. SANT’ EUFEMIA
Lo scoglio di Sant'Eufemia, chiude verso il largo il porto di
Vieste. Sullo scoglio è anche situato il caratteristico faro con
ottica rotante attivo dal tramonto al sorgere del Sole.
Il faro è attivo dal 1868.
Lo scoglio di Sant’Eufemia risulta frequentato sin dalla
preistoria. In epoca classica, Sant’Eufemia è stata la sede di
un santuario dedicato a Venere Sosandra e nel periodo tardo
antico, il suo settore ipogeo è stato trasformato in luogo di
culto cristiano. La grotta fu riscoperta nel 1987.
5. NECROPOLI LA SALATA
Questa necropoli ricopre una straordinaria
importanza nell’ambito archeologico. Le
sue origini sono infatti antichissime.
Questo maestoso complesso cimiteriale è
dislocato all’interno di grotte, dove si
possono osservare le tombe sia a terra
che nelle pareti. In tempi remoti queste
strutture furono anche utilizzate dall’uomo
come rifugio, o anche come riparo per
animali. La Necropoli è costituita da sette
ipogei, di cui alcuni sono posti
praticamente a strapiombo sul mare.
7. GROTTONE DI MANACCORA
La Grotta degli Dei, autentico caposaldo italiano
dell'età del Bronzo, situato a pochi Km da Peschici
Il Grottone Manaccora è una cavità naturale all'interno
della quale è stata accertata la presenza di un nucleo
umano databile tra il XII e l’XI sec. a.C. Dagli oggetti
rinvenuti nel grottone è stato possibile avere un’idea
delle attività domestiche tradizionali: tessitura,
lavorazione dei derivati del latte, fusione di oggetti
metallici. Sulle pareti e sul fondo della grotta sono
realizzate strutture ipogeiche connesse a riti
propiziatori della fertilità.
8. VALLE SBERNIA
Si tratta di un vasto impianto estrattivo, profondo articolato
in comodi spazi entro i quali svolgere attività differenziate
di estrazione e prima sbozzatura della selce. La ricchezza di
selce del Gargano ha sempre garantito durante la preistoria
abbondante materia prima per fabbricare strumenti di
lavoro e di caccia. Nel Neolitico è iniziata l’attività di
estrazione dal suolo. La selce garganica, veniva estratta e
lavorata non solo per le esigenze connesse all'economia
locale agricolo - forestale, ma anche per l'esportazione
industriale.
9. ORME DI DINOSAURO
Su un blocco del molo di Peschici , fu ritrovata
la prova del passaggio dei dinosauri.
Il blocco con l'impronta, non proviene da
Peschici, ma è stato trasportato dalla zona
estrattiva di Apricena.
Dalle caratteristiche sedimentologiche
riscontrate nel blocco dell'impronta di
Peschici , e dal tipo di impronta, si può
ipotizzare che questi sedimenti risalgano al
Cretaceo inferiore (120,130 milioni di anni fa).
10. LA SELCE
La selce è una roccia sedimentaria composta
quasi esclusivamente di silice.
Questa roccia si forma in due modi:
per accumulo di resti di organismi a guscio
o scheletro siliceo quali radiolari, diatomee e
spugne, prendendo il nome di radiolarite o
diatomite;
per segregazione e accumulo di silice,
proveniente da rocce terrigene e rocce
carbonatiche.
11. Le selci lavorate sono una testimonianza
fondamentale dei primi insediamenti
umani, le tecniche lavorative utilizzate
per crearle (scheggiatura) consentono
di individuare diversi periodi della
preistoria. L'uso è continuato, poi, fino
a periodi relativamente recenti. Nel XVII
secolo erano ancora adoperati,
specialmente presso i popoli delle
Americhe, coltelli con la lama di questo
materiale che veniva usato anche per le
punte delle frecce.