Le slide sintetizzano uno studio di scenario (con metodologia Delphi), cui hanno partecipato 13 Esperti, appartenenti a: Cni, Edison, Enea, Enel, Engineering, Erg, Kyoto Club, QualEnergia, Unione Petrolifera. La ricerca, focalizzata sull'orizzonte del 2030, ha fra l'altro esaminato gli obiettivi definiti dalla pianificazione del Governo Italiano (Pniec)
4. EVOLUZIONE TECNOLOGICAEVOLUZIONE TECNOLOGICA
SVILUPPO
DIGITALE
SVILUPPO
DIGITALE
SISTEMI DI
ACCUMULO
SISTEMI DI
ACCUMULO
CONTATORI SMART
DI 2A GENERAZIONE
CONTATORI SMART
DI 2A GENERAZIONE
RETI INTELLIGENTI
DI DISTRIBUZIONE
RETI INTELLIGENTI
DI DISTRIBUZIONE
QUATTRO
INNOVAZIONI
“DIROMPENTI”
QUATTRO
INNOVAZIONI
“DIROMPENTI”
E una linea di trasformazione tecnologica progressiva, che
consentirà la riduzione dei costi dell’energia fotovoltaica ed
eolica (su quest’ultimo versante, in maniera più graduale).
5. EVOLUZIONE TECNOLOGICAEVOLUZIONE TECNOLOGICA
• I sistemi di accumulo elettrochimici: forte riduzione di costo,
installazione su larga scala, a vantaggio delle fonti
rinnovabili (Fer) e della generazione distribuita.
• Tecnologie power-to-gas: favorisce smartizzazione,
flessibilità e integrazione di reti elettriche, gas e mobilità .
• Repowering eolico, un forte contributo alla crescita delle
Fer, senza implicare il consumo di nuovo suolo.
• Mobilità elettrica: promossa senza conseguenze economiche.
L’Europa eviterà di restare dipendente dalla Cina nella filiera
della componentistica delle auto elettriche.
• Intenso sviluppo dell’autoproduzione (tramite Fer) e
diffusione delle “Local Energy Community”.
6. EVOLUZIONE TECNOLOGICAEVOLUZIONE TECNOLOGICA
Il digitale influenzerà tutti i comparti, ridefinirà l’offerta e la
domanda, indebolirà le rendite di posizione, genererà efficienza,
aiuterà a ridurre le emissioni. Produrrà benefici diffusi:
• migliorerà l’efficienza energetica;
• migliorerà il dispacciamento dell’energia elettrica;
• incrementerà l’affidabilità degli impianti di generazione
elettrica da Fer;
• consentirà alle Fer non programmabili di fornire servizi di
rete;
• farà emergere i servizi vehicle-to-grid;
• accelererà lo sviluppo della domotica.
7. EVOLUZIONE TECNOLOGICAEVOLUZIONE TECNOLOGICA
La transizione
energetica favorirà
la diminuzione
della dipendenza
italiana dalle fonti
estere.
Il Panel “Energia
2030” concorda
con la previsione
formulata nella
proposta di Pnec.
8. EVOLUZIONE TECNOLOGICAEVOLUZIONE TECNOLOGICA
Il Panel “Energia 2030” non è riuscito a
formulare una previsione condivisa su alcuni
dei principali obiettivi formulati nel Pnec.
Rinnovabili nei consumi elettrici
55,4%
Rinnovabili nei trasporti
21,6%
10. ECONOMIA DELL’ENERGIAECONOMIA DELL’ENERGIA
Il digitale favorirà, oltre aggregazioni e nascita di nuovi attori,
l’osmosi con altre industry, con grande libertà di movimento.
Consentirà ai consumatori di
conoscere i costi e di
presentarsi come domanda
più consapevole
Consentirà ai consumatori di
conoscere i costi e di
presentarsi come domanda
più consapevole
Consentirà ai nuovi attori
(ESCo e aggregatori) di
sfruttare le piattaforme per
offerte più profilate
Consentirà ai nuovi attori
(ESCo e aggregatori) di
sfruttare le piattaforme per
offerte più profilate
LA DIGITALIZZAZIONE COME FATTORE
ABILITANTE DEL MERCATO LIBERO
LA DIGITALIZZAZIONE COME FATTORE
ABILITANTE DEL MERCATO LIBERO
11. ECONOMIA DELL’ENERGIAECONOMIA DELL’ENERGIA
• Nella produzione distribuita, affermazione di vari soggetti
imprenditoriali: Energy Service Company, aggregatori di
domanda, operatori del mondo It, operatori tradizionali
differenziati verso i servizi.
• In alcuni casi, i nuovi attori saranno i clienti finali stessi, che
decideranno di monetizzare la capacità produttiva e di
storage.
• L’Internet-Of-Things: si può andare “oltre il contatore”,
modello di offerta focalizzato sul singolo consumatore di
energia, anziché solo sul titolare del punto di fornitura.
12. ECONOMIA DELL’ENERGIAECONOMIA DELL’ENERGIA
Più rapidi degli altri, entreranno
grazie agli assistenti vocali,
entreranno nell’energia grazie
alla flessibilità dei dispositivi,
con cui “presidieranno” la casa
Più rapidi degli altri, entreranno
grazie agli assistenti vocali,
entreranno nell’energia grazie
alla flessibilità dei dispositivi,
con cui “presidieranno” la casa
Entreranno grazie allo storage
e alla ricarica delle batterie per
i device domestici o per le auto
Entreranno grazie allo storage
e alla ricarica delle batterie per
i device domestici o per le auto
Si proporranno come gestori di
sistemi domestici. Vantaggio:
competenza su progettazione
servizi. Svantaggio: dispositivi
dello stesso produttore
Si proporranno come gestori di
sistemi domestici. Vantaggio:
competenza su progettazione
servizi. Svantaggio: dispositivi
dello stesso produttore
I nuovi protagonisti
del segmento
“downstream”
I nuovi protagonisti
del segmento
“downstream”
13. ECONOMIA DELL’ENERGIAECONOMIA DELL’ENERGIA
La finanza sarà
propulsiva rispetto
al cambiamento
energetico, agirà in
anticipo sulla
politica.
Gli investimenti
necessari alle Fer
saranno spinti più
dal mercato che
dagli incentivi.
Il Panel concorda sulla previsione di
crescita (2017-2030) degli investimenti
(+18%) formulata all’interno del Pnec.
14. ECONOMIA DELL’ENERGIAECONOMIA DELL’ENERGIA
• La filiera dei fossili resterà importante, sia per l’energia, sia
gli altri usi. Farà innovazione (combustibili con minor
contenuto di carbonio e migliori prestazioni ambientali).
• Il settore degli autoveicoli darà un contributo importante:
– si diffonderanno vetture con migliori prestazioni
(emissioni ed efficienza);
– la digitalizzazione consentirà di fluidificare il traffico;
– si ridurrà il fabbisogno di mobilità individuale.
• Il principale “giacimento energetico” nazionale sarà
l’edilizia: nuovi materiali, digitalizzazione e prosuming
consentiranno enormi risparmi.
16. REGOLAZIONE E POLITICHEREGOLAZIONE E POLITICHE
• Dalla geopolitica dell’estrazione fossile alla geopolitica
dell’innovazione. L’Italia, comunque, resterà un importatore.
• La scelta di Trump di uscire dagli accordi di Parigi verrà
seguita solo da alcuni paesi produttori di petrolio e dal
Brasile, fra i grandi paesi.
• L’ambizioso piano di decarbonizzazione non andrà a danno
della competitività economica europea. I target ambientali
verranno perseguiti in maniera compatibile con la riduzione
dei prezzi, oltre che con la sicurezza energetica.
• Verranno lanciate politiche per lo sviluppo di un’industria
produttrice di apparati per la mobilità elettrica e per le
rinnovabili, per evitare la dipendenza tecnologica.
17. REGOLAZIONE E POLITICHEREGOLAZIONE E POLITICHE
• Al di là delle politiche dei governi nazionali, si diffonderanno
le iniziative delle singole regioni e città (come negli Usa, in
contrasto con le scelte di Trump).
• L’Ue sosterrà le politiche urbane, decisive per il
raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’impatto.
• Varie linee di innovazione nell’azione pubblica:
– regolazione snella su prosuming e local community;
– abilitazione delle Fer per i mercati del dispacciamento;
– rafforzamento del Fondo di garanzia per l’efficienza;
– stimoli al risparmio energetico e alle Fer negli edifici.
18. REGOLAZIONE E POLITICHEREGOLAZIONE E POLITICHE
Uno dei principali limiti
italiani resterà quello di
confinare la questione
climatica alle politiche
ambientali, senza collegarla
strettamente alla politica
industriale.
Uno dei principali limiti
italiani resterà quello di
confinare la questione
climatica alle politiche
ambientali, senza collegarla
strettamente alla politica
industriale.Gli obiettivi della politica
energetica europea terranno
conto di tre pilastri:
economico, sociale e
ambientale. Quest’ultimo
sarà quello determinante,
poiché il mix energetico
verrà definito in base alle
questioni climatiche.
Gli obiettivi della politica
energetica europea terranno
conto di tre pilastri:
economico, sociale e
ambientale. Quest’ultimo
sarà quello determinante,
poiché il mix energetico
verrà definito in base alle
questioni climatiche.
19. REGOLAZIONE E POLITICHEREGOLAZIONE E POLITICHE
Sul contributo
dei diversi settori
alla riduzione
delle emissioni di
GHG, il Panel ha
una visione
abbastanza
simile a quella
della Sen, ma
un po’ più
pessimistica sui
trasporti.
21. ASPETTI SOCIALIASPETTI SOCIALI
• Il possesso di strumenti di produzione energetica
rappresenterà una discriminante fra ricchi e poveri, così
come l’accesso a strumenti di risparmio energetico.
• La quota di persone in condizione di povertà energetica
resterà del 7-8%, ma il rischio di finire in tale condizione
riguarderà fasce crescenti della popolazione.
• Il cambiamento dirompente dei prossimi anni sarà la
coniugazione delle politiche ambientali con quelle sociali.
Questo, d’altro canto, sarà necessario per coinvolgere
quote più ampie della società nel perseguimento degli
obiettivi ambientali.
22. ASPETTI SOCIALIASPETTI SOCIALI
• Il tema del clima, combinandosi con quello della povertà,
porterà al centro dell’attenzione la divaricazione fra ricchi e
poveri anche sul terreno dell’energia. Diverrà molto
importante ai fini del consenso politico, come è
recentemente accaduto in Francia. Fenomeni come quello
dei “gilet gialli” si riprodurranno altrove nel prossimo futuro.
• Il fatto che i “social” siano un veicolo di conflitti in tema di
allocazione di impianti energetici esporrà le politiche
energetiche al rischio di essere influenzate da portatori di
interesse esterni e/o ostili alle innovazioni che riducono la
dipendenza energetica.
23. ASPETTI SOCIALIASPETTI SOCIALI
• Sempre più si adotteranno, per la creazione di nuovi
impianti energetici, metodologie di pianificazione basate su:
– una tempestiva e trasparente diffusione di informazioni;
– la discussione con le popolazioni dei territori coinvolti;
– la disponibilità a effettuare correzioni della pianificazione
a seguito dei processi partecipativi.
• Le imprese metteranno in discussione i propri modelli
organizzativi, facendo dialogare fin dall’inizio le aree
tecnologiche con quelle di mercato (relazioni esterne e
istituzionali, comunicazione, etc.), così da mettere in
relazione gli aspetti tecnici con quelli ambientali e sociali.