1. Insomma... Ce
l’avevano con te?
Beh... A Fernando piaceva
Mercedes, ma si era rassegnato.
E Caderusciu... Non saprei.
Rassegnato?!... Il cuore
non si rassegna... Doppia
invidia. E... questa farina
della busta, com’era?
Pensavo fosse farina,
poi qui in carcere
ho scoperto che era
cocaina colombiana.
Vedi quante cose si
imparano in galera?
Ma in tutto ciò c’è un
punto oscuro. Qual’è il
nome del prefetto?
Non mi ricordo... Era il
prefetto di Macerata.
E qual’era il nome
scritto sulla busta?
Marco... Marco Fortevilla
Ah ah ah...
E’ tutto chiaro adesso!
Ah ah ah... Bel nome,
vero... Fortevilla...
2. Nooo... Ora mi è tutto chiaro... Vendetta...
Uscirò da qui... E sarà VENDETTA!!
Cretino... Cosa cazzo ridi!! Il prefetto
che ti ha rinchiuso qui dentro senza
processo è il padre di colui a cui dovevi
consegnare la busta. Aveva un figlio
tossicodipendente e per coprire lui
doveva eliminare te... E per sempre!
Io sono troppo vecchio ormai
e tu mi sei simpatico. Ti voglio
svelare un segreto. Possiedo un
grande tesoro. Se uscirai vivo da
qui trovalo e sarà tuo...
E che tesoro è?
Il mio vero nome è abate Faria,
ma da sempre mi chiamano
Farina per i motivi che puoi
facilmente immaginare. Questa
è la cartina per trovare il tesoro.
Farina... Ma questa è una
cartina da tabacco.
Lo so... Quelle lunghe della Rizla. Ne ho
usate fin troppe. Ma questa è una cartina
speciale. Inumidiscila con del succo di
limone e vedrai. Ora dormici sopra.
3. Aiutami a rimettere a posto
la pietra. Buonanotte.
Buonanotte amico mio.
QUALCHE GIORNO DOPO
L‘abate Farina è morto.
Preparate il sacco mortuario.
Povero vecchio, ha finito i suoi
giorni. Lui e il suo delirio del tesoro.
4. Vai... Alza le braccia che buttiamo
il corpo del vecchio dalla rupe.
Mi fa brutto quando si
sfracella sulle rocce.
Ma ormai è morto, imbecille!
Minchia se pesa!! Per essere un
vecchio tutto pelle e ossa...
5. Via!... Via!! Non
facciamoci vedere
Al tre lasciamolo giù.
Uno... Due...E...
Tre!!
Cazzo!... Proprio sopra
la macchina del direttore...
Un gorbu... C’hai più
culu che anima!
6. Senti, prima che succeda il finiedmondo,
aiutami che Dio t’aiuta. Portami a casa tua...
E sci che c’ho la
vigna de Cicciò!!
Te ne prego, saprò ricompensarti.
Eh... Dice tutti cuscì, po’
non se fa vedè gnisciù.
Farò tutto quello che vuoi...
Ah scì? Allora veni.
Lu ca’ mia è mortu ‘na settimana fa
muccicatu da le pontecane. Senza
de issu li lupi me s’ha magnato ‘na
decina de pecore. Famme ‘m po’
sentì come ‘llucchi?
Bau, bau, bau!!
Brau, brau, brau!!
7. Toh... La pulenda de iera. Te la mereti.
IN PIENA NOTTE
Che madonna...
Fermi!! Ve c’ho veccato, ladri
de puji che non sete atro!!
Per carità, non spari! Siamo
gendarmi. Cercavamo un
detenuto evaso. L’avete per
caso visto?
Bau, bau!!
Unu grossu co’ lu pizzu è passatu qui du’
jorni fa e se buttatu drento la macchia.
E‘ proprio lui. Grazie
e buona notte.
Bau, bau, bau e ribau!!
Bau, bau!!
8. Baauuuu.... Baauuuu!!
Furio, va a cuccia!! Frusti via!
Bel cane... Di che razza è?
Caiii...Caiii!!
Quissuèunvastardu.
Un ca’ da pajà.
Beh... se dovesse fare i cuccioli
mi faccia sapere. Di nuovo
buona notte e grazie.
Me dispiace che te vai via. Si mejo
come ca’ che come cristià...
Un ultimo favore:
una fetta di limone.
Cacarella a fischiu, eh? Mo’ te la vo’ a pijà.
DOPO QUALCHE
SETTIMANA
9. Che madonna fai!!
Aspetta e vedrai...
Te pijesse un gorbu!...
Si mejo de Padre Pio.
Caro Umbertuccio, le grotte
di Sant’Eustacchio. Domani
all’alba me ne andrò via.
No Furio, non te ji via... Ormai
me so’ ‘ffezzionatu. Se ’rmani
te faccio magnà co’ me.
Non posso, Umbertuccio. E’ ora di
ricominciare a vivere. Grazie di tutto.
E allora famme venì co’ te.
Lo saccio io do’ sta le grotte
de Santo Stacchio.
D‘accordo. Sarai il mio fedele Sancho Pancha.
Va vè... Ma come
me devo mette pe’
fa Sanciopanza?
10. IL GIORNO DOPO ALLE GROTTE DI SANT’EUSTACCHIO
Umbertuccio, prendi
la torcia e il piccone.
Sci... Ma se non te chiami Furio,
come te deo minduà?
Da oggi chiamami Conte,
il Conte di Montegranaro
Ah... Va vè, Conte.
In questa tenebra fiat lux.
Sor Co’, ma chi ce l’ha
portata la machina qui?
Dietro la roccia una grande pietra,
dietro la pietra una strettezza.
S’allarga la foglia stretta la via apri
la vita a una grande ricchezza.
Umbertuccio, piccona qui.
Fichi Mari, ho troato lo duro!